Cronaca

Maxi operazione della Guardia di Finanza nella Marsica

Una vasta operazione antidroga condotta dalla Guardia di Finanza per sgominare una rete di narcotrafficanti con base nella Marsica. Nell'ambito dell'operazione, coordinata dal capitano Luigi Falce della Guardia di Finanza di Avezzano, sono state eseguite dieci misure cautelari e dodici perquisizioni domiciliari nel corso delle quali sono stati sequestrati ingenti quantitativi di cocaina e denaro. 

Il servizio conclude un'attivita' che, iniziata lo scorso mese di settembre, ha permesso di individuare un ristretto ambito territoriale (la frazione di San Pelino) nel quale alcuni individui, in poco piu' di due mesi, hanno alimentato una "catena" dello spaccio, segnatamente di cocaina, creando un vero e proprio centro di smistamento di sostanza stupefacente. L'attivita', sin dalle prime fasi diretta dal Dottor Maurizio Maria Cerrato - Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, ha portato alla compiuta identificazione dei principali attori del "contesto" criminale che ha coinvolto una porzione di territorio prima sottratta e da oggi restituita alla legalita'. Gli approfondimenti investigativi, eseguiti anche con l'ausilio di intercettazioni ambientali e sistemi di video-sorveglianza, hanno permesso di accertare oltre 3500 cessioni di stupefacente effettuate in questo drugstore a tutte le ore del giorno e della notte a vantaggio di consumatori locali ovvero provenienti dalle limitrofe provincie di Rieti e Chieti. In aggiunta alle 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere e ad un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Avezzano, Dott.ssa Anna Carla Mastelli, le Fiamme Gialle abruzzesi stanno dando esecuzione ad ulteriori 12 provvedimenti di perquisizioni locali e al sequestro di 7 autovetture. 

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Contromano sull’asse attrezzato Chieti – Pescara, tre feriti

E' entrato con la sua macchina contromano sul raccordo autostradale Chieti-Pescara, sulla rampa di piazza della Marina e si scontra con una vettura. E' accaduto nella prima mattinata a Pescara. Nell'impatto tre persone, che erano sulle due auto coinvolte nell'incidente, sono rimaste ferite in modo non grave e trasportate in ambulanza in ospedale dai sanitari del 118 e della Misericordia. 

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Padre e figlio investiti a Pescara in centro

Padre e figlio sono rimasti feriti  a Pescara dopo essere stati investiti da un'auto mentre attraversavano la strada in viale Bovio all'angolo con via Milite ignoto. Il minore ha riportato una trauma cranico e una ferita ad un arto. I due sono stati soccorsi dai sanitari del 118, i due feriti sono stati portati in ospedale. Il conducente della vettura investitrice si e' subito fermato. 

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Asl L’Aquila, Tac riparata a Sulmona

"La Tac e' stata prontamente riparata, gia' mercoledi' scorso, e per gli utenti non c'e' stato alcun disagio poiche' tutti gli esami sono stati eseguiti nei giorni prenotati". Lo precisa la Direzione della Asl, in merito a presunti disservizi legati al funzionamento della Tac all'ospedale di Sulmona. "Il guasto al nuovo apparecchio Tac, verificatosi nei giorni scorsi, non ha avuta alcuna ripercussione sugli utenti che hanno potuto sottoporsi all'accertamento strumentale con l'utilizzo della vecchio macchinario, rimasto in funzione nel vecchio presidio - si legge in una nota -. La ditta fornitrice della nuova apparecchiatura Tac, installata nel nuovo ospedale, al fine di accertare le cause delle anomalie, che si sono verificate anche in altre occasioni, ha installato un misuratore di tensione, che restera' in funzione per 15 giorni". All'ospedale di Sulmona vengono effettuate in media circa 120 Tac al mese, tra quelle programmate e quelle legate all'attivita' del pronto soccorso

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Coppia di anziani muore per le esalazioni di monossido di carbonio nella Marsica

Due anziani coniugi, di 89 e 92 anni, sono stati trovati senza vita nella loro casa di via Del Monte a Luco dei Marsi: la causa del decesso sembrerebbe essere stata una perdita di monossido di carbonio sprigionato da una stufa che i due avevano acceso per scaldare l'ambiente. A lanciare l'allarme è stato il figlio della coppia.

I corpi dei pensionati sono stati trovati dai vigili del fuoco di Avezzano dopo aver forzato la porta d'ingresso dell'abitazione; intervenuti i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso. 

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Speculazione pascoli, Coldiretti chiede intervento assessore regionale per allevatori residenti

“Se l’agricoltura è una competenza regionale è necessario che la Regione intervenga immediatamente. La situazione è ormai fuori controllo e mina il diritto al lavoro dei nostri allevatori con conseguenze importanti sulla custodia e la salvaguardia del territorio montano”. Coldiretti Abruzzo interviene sulla spinosa questione dei pascoli scippati dalle imprese di fuori regione che stanno creando non pochi problemi agli allevatori locali, soprattutto aquilani, che si vedono “espropriati” da territori che per anni sono stati percorsi e battuti da greggi e mandrie abruzzesi secondo una tradizione antica e consolidata che ha permesso finora la tutela e la conservazione del territorio. I pascoli montani, come noto, vengono presi in affitto a fini speculativi a prezzi molto più alti rispetto a quelli di mercato per il solo scopo di intercettare ed ottenere i fondi europei che dovrebbero invece essere destinati agli allevatori locali. “Si tratta di un meccanismo distorto e pericoloso che, viste le condizioni economico - finanziarie di molti Comuni, viene purtroppo assecondato dalle amministrazioni locali per far fronte alle proprie necessità – accusa Coldiretti Abruzzo – il risultato è però una lenta agonia del settore, il progressivo spopolamento delle zone interne, la chiusura delle stalle ormai decimate, il tracollo di un settore e il depauperamento di un territorio”.

Per Coldiretti Abruzzo la situazione è ormai al collasso. “E’ necessario che l’assessorato all’agricoltura prenda in mano la situazione e superi le necessità locali per il bene dell’economia regionale – scrive Coldiretti – è urgente arginare gli speculatori con appositi provvedimenti, linee guida in cui vengono rimarcate le priorità per gli allevatori residenti, soprattutto giovani, da utilizzare in fase di assegnazione nonché attuare ogni genere di azione  mirata a riportare la normalità e a scoraggiare di fatto il fenomeno anche facendosi portavoce in tutte le sedi istituzionali competenti, compresi i tavoli nazionali di Bruxelles. In tali sedi  – dice Coldiretti – si deve promuovere una riforma che preveda contributi adeguati alle coltivazioni e alle attività esercitate dai veri agricoltori e non consenta speculazioni sui nostri pascoli da parte di imprese in possesso di titoli con valori esagerati rispetto alla media nazionale ed abruzzesi”.

Coldiretti ricorda inoltre che la situazione europea in questo momento non è favorevole, vista la possibile riduzione del 14% delle risorse destinate alla Politica agricola comune (Pac) e che colpirà già dal 2021 l’Abruzzo con un taglio di 8milioni e 100mila euro solo per il primo anno. “Un ulteriore mannaia – sottolinea Coldiretti Abruzzo – perché con meno risorse si favorisce lo spopolamento delle aree agricole, soprattutto interne, cancellando così quei presidi fondamentali per il mantenimento dell’habitat, del lavoro degli allevatori e la tutela dei territori”. In proposito, Coldiretti ricorda infatti che l’Abruzzo ha visto negli ultimi anni “consumare” gran parte del patrimonio zootecnico, in particolare quello ovino. Dal 2009 mancano infatti all’appello ben quattro pecore su dieci, ben il 40% delle greggi abruzzesi: allo stato attuale il gregge Abruzzo è composto da 220mila ovini per un totale di meno di mille pastori, in cui sono compresi anche gli allevamenti familiari.

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Truffa con falsi incidenti, 25 indagati

Sono 25 gli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti delle compagnie assicurative e falso, e tra questi un perito assicurativo, un avvocato di Pescara e un altro avvocato radiato dall'albo, nell'ambito di una inchiesta coordinata, durante le fasi preliminari dalla Procura di Lanciano e poi trasferita per competenza territoriale alla Procura di Pescara, inchiesta che ha svelato falsi incidenti stradali, centinaia di certificati medici falsificati, danni materiali simulati sui veicoli e decine di testimonianze false. L'inchiesta ha avuto inizio gia' dai primi mesi del 2018. A far scattare le indagini una serie denunce presentate dalle compagnie di assicurazioni, le quali si erano insospettite dall'aumento esponenziale di richieste di risarcimento danni, a causa di alcuni incidenti che sin da subito si presentavano dubbi. Nel periodo che va dal 2012 al 2018 sono stati scoperti piu' di 30 falsi incidenti in vari punti della Provincia di Chieti: Chieti Scalo, Lanciano, Ortona e Francavilla al Mare. Il modus operandi dell'organizzazione era sempre lo stesso: veniva presentata alla compagnia di assicurazione una finta denuncia di incidente stradale, spesso con la complicita' di falsi testimoni compiacenti, il tutto spesso ideato all'interno di studi legali compiacenti. L'incidente veniva simulato con autovetture intestate a prestanomi o, in alcuni casi, indicando targhe di auto prese a caso e intestate quindi a persone ignare di tutto. Il tutto poi finiva nelle mani dell'avvocato che, anche attraverso false testimonianze, presentava denuncia di sinistro all'assicurazione riuscendo ad ottenere, in vari casi, notevoli risarcimenti. L'organizzazione era talmente strutturata da essere in grado di esibire anche falsi certificati medici, alterando o falsificando certificati medici autentici. In alcuni casi, sono stati presentate anche false denunce di furti d'auto, sempre allo scopo di ottenere il risarcimento da parte della compagnia assicurativa. 

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Abusi sessuali sulle figlie minori, condannato a 11 anni a Pescara

Il tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani, ha condannato a 11 anni di carcere un uomo di 47 anni e a 4 anni e 6 mesi la moglie 44enne con l'accusa di violenza sessuale aggravata ai danni delle due figlie, all'epoca dei fatti minorenni. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'uomo avrebbe abusato sessualmente delle due figlie. La moglie, nonostante fosse al corrente della condotta del marito e fosse stata avvertita da una delle figlie di quanto accadeva, e pur avendo piu' volte assistito alle malefatte dell'uomo, non lo avrebbe fermato intervenendo in difesa delle figlie e dunque rendendosi complice. 

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Pescara, scoperta frode Iva da 640mila euro

 I funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) di Pescara hanno scoperto una presunta evasione Iva di circa 640mila euro nel settore del commercio di autoveicoli di alta gamma. Autrice dell’illecito una società che ha effettuato acquisti di ingenti quantitativi di auto di provenienza comunitaria, per un valore di circa due milioni di euro, omettendo ogni tipo di obbligo fiscale.

La scoperta fa parte di una più ampia e articolata attività di controllo avviata a fine 2016, nei confronti di quattro società, tutte riconducibili a un unico soggetto, che ha portato fino ad oggi a un recupero di Iva per complessivi 2,6 milioni di euro su un volume d’affari di oltre 10 milioni di euro.L’importante risultato è il frutto di una complessa attività di verifica, svolta con l’ausilio delle banche dati a disposizione dell’Adm e avvalendosi della collaborazione delle Autorità Doganali Comunitarie. I responsabili sono stati denunciati.

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