Economia

Cna-Fita chiede accelerazione sulla riapertura dei viadotti sequestrati

"L'insostenibile lentezza della viabilita' nei tratti dell'autostrada A14 compresi tra i chilometri 274 e 388, interessati dal decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Avellino delle corsie di marcia insistenti sui viadotti presenti in entrambe le direzioni, nel tratto Pescara sud-Porto S.Elpidio, sta drammaticamente colpendo le imprese del trasporto merci". Lo afferma il presidente regionale degli autotrasportatori aderenti alla CNA-Fita, Gianluca Carota, secondo il quale "e' urgente e necessario, al di la' di legittime richieste quali la riduzione dei pedaggi autostradali o l'applicazione di deroghe speciali sui tempi di guida e di riposo degli autisti, che tutti i soggetti responsabili di questa situazione si adoperino per garantire con la massima celerita' possibile, la totale riapertura delle corsie e il ripristino della normale circolazione"

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Protesta dei lavoratori Oma a Pescara

I lavoratori della Oma hanno manifestato a Pescara davanti alla Prefettura per chiedere la tutela dei posti di lavoro. "Noi ci rivolgiamo al giudice delegato che ha decretato,la fine della Oma che ha voluto decretare il fallimento, anziche' l'esercizio provvisorio che - ha detto Luigi Moscone Fim CISL RSA - era il percorso che lavoratori, sindacati e Istituzioni si sarebbero aspettati in quanto con l'esercizio provvisorio si sarebbero potuti tutelati i lavoratori e dunque il lavoro, sia gli stipendi che, in questa vertenza anomala, percepivamo regolarmente tutti i mesi. Questa sentenza e' stata un fulmine a ciel sereno perche' noi abbiamo ancor diverse commesse da riconsegnare, e con nuovi lavori, e per questo siamo rimasti stupiti dal fatto che il giudice non abbia tenuto conto queste situazioni. Capiamo il discorso analitico, perche' siamo di fronte ad un fallimento, pero' che in questo passaggio non sia stato tenuto conto dell'aspetto sociale della vicenda. Vogliamo ricordare che questa e' una vertenza che riguarda 341 lavoratori in totale, e dislocati in cantieri, fra Toscana e Abruzzo. Abbiamo visto con piacere oggi qui oggi, e li vogliamo ringraziare, sindaci e amministratori dei comuni interessati, oltre a politici regionali, a testimonianza di come questa vertenza - ha concluso Moscone - stia a cuore all'Abruzzo"

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Green economy, De Bustis annuncia operazione da 1 miliardo di euro

"Presenteremo tra pochi giorni al mercato un'operazione di un miliardo di euro per l'economia verde e l'economia circolare, attraverso dei green bond che le imprese emetteranno". Lo annuncia l'amministratore delegato della Banca Popolare di Bari, Vincenzo De Bustis, a Pescara per il convegno "Il sistema del credito in Abruzzo e Molise" promosso da Cgil e Fisac. "Gli altri tre comparti di interesse strategico per la banca - aggiunge De Bustis - sono l'agricoltura, il turismo e l'innovazione digitale: la stessa cosa che vedrete nei prossimi giorni per l'agricoltura ad anno nuovo la vedrete applicata a questi tre comparti". "Il sistema bancario - sottolinea, infatti, l'amministratore delegato a margine del convegno - deve accelerare i processi di ristrutturazione e comprendere in maniera definitiva che e' necessario affiancare l'impresa in modo piu' significativo, offrendo dei servizi oltre che la finanza, con nuove modalita', che riguardano sia un arricchimento sull'attivita' tradizionale sia nuove forme di finanza per l'impresa".

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De Cecco, finanziamento da 13 milioni dalla Banca europea degli investimenti

La Banca europea degli investimenti (Bei) ha dato il via alla prima tranche di finanziamento da 13 milioni di euro per un progetto presentato dal produttore di pasta De Cecco. Lo si apprende dal sito della Bei. Il prestito e' parte di una dotazione complessiva da 45 milioni di euro, approvata da Bei l'agosto scorso con lo scopo di contribuire all'espansione della capacita' produttiva e l'aumento dell'efficienza energetica degli impianti De Cecco in provincia di Chieti, e per attivita' di ricerca, sviluppo e innovazione sulla sostenibilita' per il 2019-2022, e beneficia della garanzia del Piano Juncker. 

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Marco Fracassi eletto presidente di Confindustria Abruzzo

Marco Fracassi, ex presidente di Confindustria L'Aquila, e' il nuovo presidente dell'associazione industriali d'Abruzzo. L'imprenditore, unico candidato, e' stato eletto all'unanimita' dalla Giunta riunita nel pomeriggio all'Aquila. Fracassi, 47 anni di Avezzano sostituisce l'imprenditore teramano dei Trasporti Agostino Ballone. "Al neo presidente di Confindustria giungano a titolo personale e della municipalita' aquilana sinceri sentimenti di congratulazioni e migliori auguri di buon lavoro. Le sue competenze ed esperienze rappresentano un valore aggiunto per il sistema produttivo e imprenditoriale della nostra regione" ha scritto in una nota il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.

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Gli italiani spendono 72,5 miliardi di euro in cultura

 Nel 2018 gli italiani hanno speso 72,5 miliardi di euro in ricreazione e cultura, ovvero il 6,7% della spesa complessiva delle famiglie con un +2,4% sul 2017 (mentre i consumi generali salgono del +1,9%). A raccontarlo, il 15/o Rapporto Annuale Federculture "Impresa Cultura. Politiche, Reti, Competenze", illustrato oggi alla presenza del ministro dei Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini. Nell'ambito del decennio 2008/2018, cui quest'anno il Rapporto dedica un focus, la spesa delle famiglie in ambito culturale aveva subito un crollo del 4,6% tra il 2008 e il 2013 nel pieno della crisi economica, mentre pero' i consumi complessivi si mantenevano su un +1% e il Pil diminuiva dell'1,6%. Dal 2013 il dato e' invece in netta ripresa con +13,4% di spesa in cultura a fronte di un incremento della spesa totale dell'8,8% e del Pil del 9,9%.

In 10 anni, dal 2008 al 2018, sono stati persi circa 700 milioni di risorse pubbliche in ricreazione e cultura da parte di Regioni, Comuni, Province. Nel 2008, si legge nel Rapporto, la spesa pubblica dedicata al settore era di circa 6 miliardi e 550 milioni di euro, diventati 5 miliardi e 849 milioni nel 2017. Dati che, nel totale, ci posizionano quartultimi in Europa in rapporto alla spesa pubblica totale (1,7%). 

Sono stati persi 1,3 milioni di lettori in dieci anni, visto che gli italiani che hanno letto almeno un libro l'anno, si legge nel Rapporto, sono circa 23 milioni nel 2018. Ovvero l'1% in meno rispetto al 2017 e il -5,5% nel decennio 2008/2018, con un dato da ormai tre anni attestato intorno al 40% della popolazione. E che conta, appunto, 1,3 milioni di lettori in meno in 10 anni. Se non riesce a conquistare nuove fasce, la lettura si consolida pero' tra chi gia' ne e' appassionato: aumentano, infatti, i lettori molto forti, quelli che possono dire di aver letto oltre 12 libri nell'ultimo anno (+2,8% nel decennio). Questo, in parte, spiega come allora la voce "libri" sia la spesa maggiormente cresciuta nel budget familiare del 2018. Se a farla da padrone in termini assoluti nelle spesa in cultura e ricreazione delle famiglie italiane sono i "servizi ricreativi e culturali" con 30,3 miliardi di euro spesi (42% dei 72,5 totali), il settore che aumenta maggiormente e' infatti la spesa per i libri (+5%), seguita da giardinaggio e animali domestici (+4,5%), altri beni (4,4%), giornali e cancelleria (2,0%), giochi, hobbies e attrezzatura sport e campeggio (+1,55), servizi ricreativi e culturali (1,4%) e vacanze tutto compreso (1,0%).

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Sisma, in Abruzzo danneggiate oltre 400 strutture secondo Coldiretti

Sono 25mila le aziende agricole e le stalle censite che sfidano la burocrazia nei 131 Comuni terremotati di cui 23 in Abruzzo e il resto diviso tra Lazio, Marche e Umbria dove c’è una significativa presenza di allevamenti con oltre 100mila animali tra mucche, pecore e maiali, e un rilevante indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo. E’ quanto afferma la Coldiretti nel triste anniversario delle drammatiche scosse del 30 ottobre 2016 che hanno devastato il centro Italia e che, in Abruzzo, si sono sommate al primo terremoto che nel 2009 aveva colpito principalmente la città dell’Aquila.

Coldiretti Abruzzo ricorda che in Abruzzo le aziende zootecniche direttamente colpite dal sisma 2016/2019 riportando danni importanti alle strutture sono state oltre 400 con una perdita di oltre 40mila avicoli, oltre 8mila capi tra pecore e suini, oltre 200 bovini secondo una elaborazione effettuata sulla base dei dati dell’Istituto zooprofilattico d’Abruzzo e Molise. “Ma le aziende in difficoltà che risentono ancora oggi delle conseguenze dirette ed indirette del sisma sono ancora migliaia – sottolinea Coldiretti Abruzzo – ed è importante affrontare con misure adeguate le conseguenze del terremoto per riportare alla normalità l’Abruzzo e tutte le regioni colpite. Serve ora ‘ricostruire’ le comunità locali e frenare lo spopolamento garantendo le condizioni necessarie affinché le persone tornino o restino a vivere e lavorare nelle aree terremotate”.

Tra i settori più colpiti anche in Abruzzo c’è sicuramente – spiega Coldiretti – quello dell’allevamento con un calo ad esempio del 20% del latte per la chiusura delle stalle e gli animali ancora sfollati nelle strutture provvisorie, ma in difficoltà è tutta l’economia locale con il crollo del 70% delle vendite nei paesi svuotati. Una situazione che non ha però scoraggiato la maggioranza di agricoltori e allevatori che, a prezzo di mille difficoltà e sacrifici, non hanno abbandonato il territorio ferito e sono riusciti a garantire la produzione della maggior parte delle tipicità. In maggiori difficoltà si trovano anche i 444 agriturismi (di cui 42 in Abruzzo) che secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat operano nell’area.

“Se nel recente decreto sisma approvato dal Consiglio dei Ministri ci sono alcuni provvedimenti importanti, occorre ora sostenere la ripresa economica in ambito agricolo e alimentare per la diversificazione delle attività economiche e sviluppo di progetti di filiera – continua Coldiretti Abruzzo – con interventi su abitazioni, investimenti aziendali per la ristrutturazione, rendendo effettivo e celere il coordinamento tra i diversi enti coinvolti. Una soluzione per le stalle potrebbe essere – spiega Coldiretti – quella di incentivare la possibilità agli allevatori di riconvertire la struttura temporanea rendendola una stalla vera e propria attraverso contributi finalizzati al suo adeguamento che ricomprendano anche i costi di demolizione della struttura originaria. Per sostenere la ripresa produttiva occorre poi puntare sulla decontribuzione per i giovani che aprono un’impresa agricola mentre un altro canale va attivato per interventi urgenti di manutenzione straordinaria, di messa in sicurezza di strade e infrastrutture, di campagne di marketing (agricoltura, ristorazione, turismo e artigianato) da parte degli enti locali”.

Coldiretti chiede anche la creazione di un tavolo – da tenersi a cadenza semestrale – che riunisca i principali soggetti istituzionali (a livello nazionale e regionale) e Coldiretti stessa, con il compito di registrare, monitorare e verificare lo stato di avanzamento della ricostruzione e dell’efficacia delle misure messe in campo a sostegno delle aree e delle imprese agricole.

 

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Due famiglie su 10 non riuscirebbero a far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro

Due famiglie su 10 non riuscirebbero a far fronte a una spesa imprevista di 1.000 euro con risorse proprie (il 79%, dato in aumento di un punto percentuale rispetto al 2017). E' quanto emerge dal Rapporto sul risparmio curato da Ipsos per Acri in occasione della Giornata mondiale del risparmio. Secondo il sondaggio, se la spesa imprevista fosse invece di 10.000 euro (ossia un furto d'auto, una complessa operazione dentistica, la sistemazione di un tetto o una cartella esattoriale non attesa), potrebbe farvi fronte con le sole proprie forze meno di una famiglia su 4 (il 39%, 3 punti percentuali in piu' rispetto al 2017).

Non perde vigore la predilezione degli italiani per la liquidita' (63%), sia per indole, sia per trovarsi piu' preparati in un contesto incerto. Il dato emerge dal tradizionale sondaggio curato da Ipsos per Acri in occasione della Giornata mondiale del risparmio. Le preoccupazioni future, come motivazione del risparmio, salgono dal 37% al 48%; rimane stabile al secondo posto, 26%, la volonta' di risparmiare per un progetto futuro. Il risparmio viene, quindi, tesaurizzato ancora in gran parte in liquidita', vuoi per una ridotta facilita' di trovare un investimento ideale, vuoi per la diffidenza verso norme ed istituzioni che lo tutelano (60% ritiene non sia adeguatamente tutelato). Si fatica a trovare l'investimento ideale, a tal punto che per il 35% sceglie di non investire, tenersi i soldi o spenderli, dato in crescita di 5 punti rispetto al 2018 e che raggiunge il massimo della serie (nel 2001 erano il 21%). Scende di 6 punti l'attrazione verso titoli considerati piu' sicuri, oggi ideali per il 25%, rimangono stabili il 'mattone' al 33% e gli investimenti piu' rischiosi al 7%. Nei fatti, rispetto allo scorso anno, aumentano i correntisti (85%, + 4 punti percentuali rispetto al 2018) e coloro che approcciano il risparmio gestito (16%, + 4 punti)

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L’evento di Confindustria Connext arriva a Pescara

Una giornata di incontri mirati e individuali tra aziende e potenziali clienti, fornitore o finanziatore, ma anche con enti, istituzioni e universita', e tra aziende o startup: arriva 'Connext', il primo evento di business matching firmato Confindustria Chieti Pescara e dedicato alle aziende del territorio, ma non solo. L'appuntamento e' per il prossimo 29 novembre, all'Aurum di Pescara. Oltre 200 le aziende iscritte, numero destinato ad aumentare, e 450 le richieste di B2B (Business to Business) di cui 270 gia' confermate. L'iniziativa e' stata presentata in conferenza stampa, al Comune di Pescara, dal direttore generale di Confindustria Chieti Pescara, Luigi Di Giosaffatte, presenti il sindaco del capoluogo adriatico, Carlo Masci, Giulia Bertagnolio, brand identity di Confindustria nazionale, e rappresentanti delle aziende sponsor, Angelo Taraborrelli di Regie srl, Enrico Rotolo della Odoardo Zecca, Cesidio Ludovisi di Z3 Engineering. E' possibile iscriversi sul sito Connext Chieti Pescara, cliccando su "scopri come partecipare". L'iniziativa offrira' la possibilita' di avviare collaborazioni, rapporti di filiera, scambi commerciali di prodotti e servizi, ma anche di costruire relazioni con pubbliche amministrazioni, associazioni e operatori commerciali, cogliendo nuove occasioni di business. Connext non e' solo una piazza fisica, ma anche una piattaforma virtuale che a livello nazionale conta gia' migliaia di aziende. "Siamo tra le prime 13 territoriali del sistema Confindustria ad aprire questa piattaforma Connext Chieti Pescara - sottolinea Di Giosaffatte - Il 29 novembre ospiteremo tante imprese del sistema nazionale di Confindustria e anche extra sistema confederale, che faranno incontri B2B e attivita' di networking su temi strategici per il futuro del nostro Paese".

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Vertenza Oma, Febbo: cerchiamo soluzione che garantisca continuità produttiva

"Come Governo regionale abbiamo seguito fin dall'inizio l'evoluzione della vicenda Oma comprendendo immediatamente che si trattava di una situazione complicata sia per gli aspetti legati alle procedure concorsuali sia per i rivolti di carattere penale. Di una cosa possono stare certi i centocinquanta lavoratori delle due aziende del gruppo che hanno sede in Abruzzo: faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per individuare una soluzione che garantisca continuità produttiva e possa assicurare un futuro ai dipendenti ed alle loro famiglie". Lo ha dichiarato l'assessore alle Attività produttive dell Regione Abruzzo Mauro Febbo, all'indomani della notizia della mancata concessione dell'esercizio provvisorio da parte dei giudici del Tribunale di Pescara e dopo lo stop dei due stabilimenti abruzzesi Oma all'indomani della dichiarazione di fallimento: "Cosa auspicabile ma altrettanto prevedibile - ha aggiunto Febbo - in considerazione del fatto che il Magistrato deve comunque tener conto della tutela dei terzi creditori. in ogni caso, comprendiamo lo scenario drammatico che ha comportato lo stop delle attività all'interno dei due stabilimenti Oma di Tocco da Casauria e di Castiglione a Casauria. Alla curatela, sia il sottoscritto che le Organizzazioni Sidacali, abbiamo rappresentato che la cessazione, anche temporanea dell'attività, comporterebbe grave nocumento al prosieguo di qualsiasi attività"

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