Economia

Spesa delle famiglie, Confesercenti in ripresa solo 6 Regioni su 20

Anche se la produzione industriale è in forte crescita e la stagione turistica è stata da incorniciare all'appello manca ancora la ripresa della spesa delle famiglie, che è tornata sopra i livelli del 2007 solamente in sei Regioni d'Italia su venti. È quanto emerge da un'indagine condotta da Confesercenti a partire da dati Istat ed Eures-Cer sull'impatto regionale della grande recessione dei consumi che ha colpito l'Italia negli anni scorsi. "Una recessione - ricorda Mauro Bussoni, Segretario Generale di Confesercenti - senza precedenti, tecnicamente finita nel 2014 ma di cui, a tre anni di distanza, stiamo ancora pagando gli effetti. Le famiglie italiane spendono in media ancora 1.500 euro in meno rispetto al 2007, ultimo anno prima della crisi. Ed oltre che insufficiente a recuperare il terreno perduto, la ripartenza dei consumi degli ultimi anni è stata anche profondamente diseguale sul territorio". - LE REGIONI CHE RIPARTONO. A tornare a spendere più di quanto facessero prima della crisi sono state, infatti, solo le famiglie del Trentino-Alto Adige, della Liguria, della Basilicata, della Valle d'Aosta, dell'Emilia Romagna e della Toscana. Anche se il recupero è avvenuto con differenti intensità: a mettere a segno l'incremento maggiore sono stati i nuclei delle province autonome di Trento e Bolzano, con una spesa media annuale in aumento di 2.493 euro sul 2007. Seguono le famiglie liguri, che nel 2016 hanno speso poco più di mille euro in più (1.026) rispetto a quanto al pre-crisi. Al terzo posto c'è la Basilicata, che registra una spesa media familiare in ascesa di 434 euro sul 2007, poco lontano dagli incrementi di Valle d'Aosta (+389 euro a famiglia) e Toscana (+377). Agguantano - ma per poco - la ripresa anche i nuclei dell'Emilia Romagna, ora assestati su una spesa media di 35.705 euro, 89 euro in più rispetto al periodo pre-crisi. LE REGIONI ANCORA INDIETRO. Tutte le altre 14 Regioni d'Italia, invece, si trovano ancora in rosso, con livelli di spesa media inferiori a quelli del 2007. Anche in questo caso, però, si registrano grandi differenze territoriali. Mentre le famiglie lombarde si stanno avvicinando ai livelli pre-crisi (-163 euro l'anno), in altre Regioni si registrano picchi ben più preoccupanti, al Nord come nel Centro Italia e nel Mezzogiorno. La maglia nera va alle famiglie umbre, la cui spesa media annuale, nell'ultimo anno disponibile, è stata inferiore di -5.711 euro al dato registrato nel 2007. A poca distanza c'è la Calabria (-5.628 euro di spesa media) ed il Veneto, dove il buco del budget familiare si attesta a -4.881 euro. E, oltre al Veneto, tre altre Regioni hanno un deficit di spesa media superiore ai 4mila euro l'anno per nucleo familiare: Sardegna (-4.251 euro), Molise (-4.227 euro) e Marche (-4.037 euro). LA CRESCITA DELLE DISEGUAGLIANZE TERRITORIALI. Viste le diverse dinamiche nei singoli territori, la crisi dei consumi ha contribuito ad ampliare i divari di spesa tra le varie Regioni d'Italia. Nel 2007 la differenza annua tra Trentino Alto Adige e Calabria, rispettivamente la Regione più ricca e più povera d'Italia, si attestava ad 8.350 euro: oggi è di quasi 16.500, il 97% in più. Un aumento che porta la spesa meda delle famiglie calabre ad essere poco più di della metà (il 54%) di quella dei trentini. Ma oltre ad un aumento del divario tra poveri e ricchi, la crisi ha portato anche a far saltare qualche certezza: è il caso del Veneto, che nel 2007 registrava la spesa media più ricca d'Italia. Primato abbattuto dalla recessione dei consumi: la Regione è oggi solo quinta in classifica, superata da Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Valle d'Aosta, Toscana. "I segnali in arrivo da molti comparti dell'economia, turismo ed esportazioni, appaiono positivi come non mai", commenta il Segretario Generale Confesercenti. "Dopo anni di difficoltà, la ripresa appare finalmente a portata di mano: un cambiamento che non può che avere che conseguenze positive sulla fiducia di cittadini e imprese. Ma se è vero che sono necessari tre indizi per fare una prova, dopo le buone performance della produzione industriale e dei flussi turistici, per confermare in pieno il ritorno alla crescita nostro Paese manca proprio la ripresa dei consumi delle famiglie. Che, come è evidente dai dati dell'indagine, non si è ancora materializzata nella maggior parte di Italia. Per questo - conclude Bussoni - riteniamo assolutamente necessario intervenire a favore delle famiglie e alle imprese che fanno riferimento alla domanda interna, dai negozi alle botteghe artigiane. La prossima legge di Bilancio, al netto di richieste draconiane da parte dell'Europa, potrebbe essere l'occasione per mettere in cantiere un intervento redistributivo che consolidi la ripartenza dei consumi. Ricordiamo, da questo punto di vista, che sono trascorsi dieci anni dall'ultima revisione delle aliquote Irpef". 

 

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Chieti, accordo tra Confcommercio e Attivita’ Sportive Confederate

E' stato firmato a Chieti un accordo tra Confcommercio e Attivita' Sportive Confederate, della durata di un anno, che prevede un interscambio di competenze e progetti di sviluppo tra Confcommercio, punto di riferimento per centinaia di imprese locali, e Asc, la Confederazione dello sport che si occupa di sport, manifestazioni ed attivita' di tempo libero. L'accordo prevede anche l'apertura di uno sportello Asc all'interno della sede di Confcommercio Chieti. Grazie a tale accordo, Confcommercio fornira' fra l'altro consulenze, servizi e convenzioni alle societa' sportive del territorio di Chieti e della provincia, esattamente come avviene con le attivita' commerciali associate, mettendo a disposizione competenze specifiche per servizi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e sicurezza degli impianti sportivi. "Siamo di fronte ad un altro passo significativo che consentira' a Confcommercio di ampliare il proprio raggio di azione in settori come lo sport ed il tempo libero attraverso il prezioso ausilio di Asc con cui avvieremo - ha detto la presidente provinciale di Confcommercio Marisa Tiberio - un costante interscambio di competenze e di professionalita' da mettere al servizio del nostro variegato territorio. Un modo concreto per rispondere anche alle esigenze dei nostri soci sempre piu' impegnati in settori che esulano dal concetto tradizionale di commercio''.

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Il miele di acacia di Apicoltura Luca Finocchio è il migliore d’Italia nella sua categoria

La giuria del Concorso dei mieli "Roberto Franci" ha sancito che il miele di acacia di Apicoltura Luca Finocchio e' il migliore d'Italia nella sua categoria. Il prestigioso riconoscimento all'azienda di Tornareccio e' stato assegnato in occasione della Settimana del Miele in svolgimento in questi giorni a Montalcino (Siena) Il concorso, che vede la partecipazione di numerose aziende da tutta Italia, e' promosso e organizzato dall'Associazione Apicoltori Siena Grosseto Arezzo che si avvale della collaborazione dell'Albo nazionale degli Esperti in Analisi sensoriale del miele, e mira ad incentivare il consumo dei migliori mieli di produzione nazionale e internazionale. 

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Aiuti ai vongolari per 400mila euro dalla Regione Abruzzo

La Giunta regionale dell'Abruzzo, su proposta dell'assessore Dino Pepe, ha deliberato aiuti per i vongolari con un budget di 410mila euro, per 82 imprese. In particolare il testo approvato si chiama "Aiuti in regime del 'de minimis' a carattere socio-economico in favore degli imprenditori ittici abruzzesi che esercitano la pesca dei molluschi bivalvi (vongole) nel Compartimento Marittimo di Pescara". La Misura di aiuto, da attuare ai sensi del Regolamento (CE) 717/2014 della Commissione Europea, relativo agli aiuti 'de minimis' nel comparto pesca, prevede la possibilità di concedere aiuti non soggetti all'obbligo di notifica, nel rispetto dei massimali per stato membro e per singola impresa unica per triennio, da calcolarsi in relazione agli aiuti percepiti nel biennio 2015/2016 e nell'anno 2017.
In pratica, si fornisce attuazione a un'azione di intervento decisa dalla Conferenza regionale della Pesca Marittima e dell'acquacoltura nell'ambito del Fondo Unico regionale della pesca (annualità 2017) in favore delle imprese che esercitano il prelievo di molluschi bivalvi con il sistema di "draga idraulica" nel compartimenti di Pescara. Questo intervento si inserisce all'interno della più ampia programmazione stabilita ed approvata per questo anno con misure rivolte al compartimento di Ortona (dopo l'importante aiuto già erogato)

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Vendemmia, in Abruzzo il calo è del 30 per cento

I cambiamenti climatici su scala globale e la siccita' lasciano il segno anche sulla vendemmia in corso che dovrebbe attestarsi sopra i 40 mln di ettolitri, confermando peraltro il primato produttivo mondiale dell'Italia davanti a Spagna e Francia. Le stime vendemmiali, presentate da Unione Italiana Vini (Uiv) e Ismea per l'Osservatorio del Vino, prefigurano una perdita media del 26,1%, con punte di flessione in Valle d'Aosta (-32,5%), e al Centro-Sud e isole: Toscana -32,5%, Umbria -35%, Lazio -32,5%, Abruzzo -30%, Puglia - 30%, Basilicata -32%, Sicilia -35%, e Sardegna -35%. Non va meglio ai nostri diretti concorrenti. I vignerons francesi, ha detto Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comite' Europe'en Entreprises Vins (Ceev), si fermano a quota 37,2 mln di ettolitri in calo quest'anno del 18%, e in flessione costante (-17%) negli ultimi cinque anni. La Spagna produrra' 35 mln ettolitri mentre la vendemmia in Germania si dovrebbe attestare a 8,1 mln di ettolitri, in calo del 10%. In controtendenza il Portogallo che vede crescere del 10% la raccolta d'uva per un totale di 6,6 mln di ettolitri. Tra i principali competitor nel mondo, nel 2017 produzione di vino stabile negli Usa; Australia +5%; Sud Africa +1,4%; Cile -10%; Argentina +10%.  Il dg dell'Ismea Raffaele Borriello ha richiamato "attenzione alle polizze assicurative contro i rischi climatici anche per il settore vino. Un appello raccolto dal parlamentare Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura della Camera: stiamo lavorando a una risoluzione per le assicurazioni nel comparto vitivinicolo, ha annunciato. Nel 2016 il fatturato del settore Vino ha, secondo dati Uiv-Ismea, raggiunto i 12,8 miliardi di euro, valore che rappresenta il 9,7% del fatturato totale dell'industria alimentare.

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White economy, la classica delle regioni italiane

Analizzando a livello regionale il numero di progetti di efficientamento energetico portati avanti durante il 2017, Avvenia ha stilato una nuova graduatoria che vede la Lombardia al primo posto tra le regioni energeticamente più virtuose, seguita da Lazio e Toscana (che sale al secondo posto) e dalla Toscana, che scende al terzo. Tra le regioni emergenti, la Campania sale al quarto posto, seguita dal Piemonte, che è quinta. Queste 5 regioni da sole rappresentano il 52% dei progetti di efficientamento energetico in Italia. Allargando il ranking per ottenere una Top 10 in ordine crescente per numero di progetti si posizionano anche Emilia Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Marche. Queste prime 10 regioni totalizzano l'86% dei progetti di efficientamento energetico. Mentre le rimanenti 10 regioni (Liguria, Valle d'Aosta, Abruzzo, Sicilia, Umbria, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Molise) rappresentano appena il 14%. E tra loro le ultime 3 (Calabria, Basilicata e Molise) totalizzano appena l'1% dei progetti. "La white economy coinvolge oggi in Italia 800 mila aziende, con un valore aggiunto per il 2017 pari a 185 miliardi di euro" secondo i dati di Avvenia. Anche prescindendo dal sistema dei TEE, il 2017 è dunque un anno record per l'Italia in termini di efficienza energetica, con nuove prospettive che sempre più spesso trascendono gli incentivi dei Titoli di Efficientamento Energetico ed assumono un nuovo significato, diventando un canale indipendente dagli incentivi voluti dall'Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2. 

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Tuodì, intesa su Cigs di 12 mesi per 2.000 lavoratori

 Cassa integrazione per i circa 2 mila addetti dei negozi a marchio TuoDi', catena discount del gruppo Dico ammessa al concordato preventivo in continuita' aziendale. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione aziendale al ministero del Lavoro l'intesa sul ricorso alla cassa integrazione straordinaria per i prossimi 12 mesi (a zero ore per i lavoratori dei circa 120 punti vendita che hanno momentaneamente sospeso l'attivita' in Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle D'Aosta e Veneto e a rotazione, con la riduzione del 20% dell'orario, per i lavoratori degli altri negozi in attivita')

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Crisi Hatria, gazebo informativo e volantinaggio a Teramo

"No ai licenziamenti all'Hatria di Sant'Atto". E' cosi' che il segretario provinciale Si Federazione di Teramo, Stefano Ciccantelli, annuncia per mercoledi' 6 settembre in piazza Martiri a Teramo, dalle 9 alle 13, un gazebo informativo e volantinaggio. "La vertenza dell'Hatria di Sant'Atto che ha annunciato 55 licenziamenti a poco meno di un mese dallo scadere della cassa integrazione - dice Ciccantelli - necessita della massima attenzione e del pieno coinvolgimento della citta' di Teramo e dell'intero territorio provinciale gia' fortemente provato dalle difficolta' economiche e dalle conseguenze sociali dei terribili giorni del sisma e del maltempo di inizio anno". Il sindacalista ha sottolinato che l'azienda "ha registrato un recente aumento del 14% di fatturato e che solo pochi mesi fa ha stretto un accordo con una importante multinazionale tedesca campione europea nella vendita di rubinetteria"

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Aeroporto di Pescara, agosto crescono del 23% i passeggeri

Il traffico passeggeri nell'aeroporto d'Abruzzo, gestito da Saga, e' aumentato ad agosto del 23% rispetto allo stesso mese del 2016, una crescita da record. Fra partenze e arrivi a Pescara il mese scorso hanno transitato 67.753 viaggiatori, mentre nello stesso mese del precedente anno era stato di 55.208. Da gennaio 2017 a fine agosto il totale passeggeri e' stato di 448.532 unita', con una crescita del 14% rispetto ai 392.474 registrati nei primi otto mesi del 2016. I dati si devono a nuove rotte su destinazioni nazionali e internazionali. Nonostante il grave attentato terroristico, anche il volume di traffico sulla tratta di Barcellona ad agosto e' cresciuta del 9%. Mistral Air, che a giugno aveva attivato voli per la Sicilia (Palermo e Catania) e la Sardegna (Olbia e Cagliari), ha confermato i collegamenti aerei con la sua flotta fra l'Abruzzo e le due principali isole italiane anche per l'imminente stagione invernale.

La compagnia delle Poste Italiane,da ottobre, volera' da Pescara a Cagliari due volte a settimana, il martedi' e il sabato, con partenza dal "Liberi" alle 10.25 e arrivo all'Elmas di Cagliari alle 12.05. Il collegamento con Olbia, invece, sara' sospeso ottobre. Mistral Air garantira' anche i collegamenti con la Sicilia nei prossimi mesi. Da ottobre il volo Pescara- Catania partira' dall'aeroporto d'Abruzzo ogni lunedi' e venerdi' alle 14.25 per poi atterrare al "Fontanarossa" alle 16.25. Pescara e Palermo saranno collegate da ottobre il giovedi' e la domenica con partenza da Pescara alle 13,10 e arrivo al "Punta Raisi" alle 14,55. Mistral Air continuera' a volare da Pescara anche su Tirana collegando l'Abruzzo all'Albania con tre voli settimanali. A settembre il volo per Tirana decollera' da Pescara il lunedi' ed il venerdi' alle 15.45 con atterraggio alle 17.05, mentre la domenica il volo sara' serale con partenza da Pescara alle 20.30 e arrivo a Tirana alle 21.50. A novembre i voli su Tirana saranno due a settimana, uno in partenza alle 14.45 da Pescara con arrivo alle 16.05 E l'altro con decollo dal "Liberi" il sabato alle 18.50 e arrivo alle 20.10 a Tirana. Per tutto dicembre - informa Saga - i collegamenti aerei fra Abruzzo e Albania saranno garantiti quattro volte a settimana. Il martedi' con partenza da Pescara alle 14,45 e arrivo a Tirana alle 16.05; il giovedi' e la domenica con partenza alle 10.20 e arrivo alle 11.40; il sabato con decollo da Pescara alle 18.50 e atterraggio a Tirana alle 20.10. Nella prossima stagione invernale, quindi, il numero di collegamenti dallo scalo abruzzese e' destinato a salire rispetto allo stesso periodo del 2016.

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Unioncamere Teramo, 3 bandi per il rilancio dell’economia del territorio

Tre bandi finalizzati allo sviluppo imprenditoriale e all'incremento dell'occupazione, in un territorio duramente colpito dalla crisi e dai recenti eventi sismici. A lanciarli e' la Camera di Commercio di Teramo: il primo riguarda la concessione di contributi alle attivita' economiche della provincia rientranti nel cratere sismico del 2009, il secondo e' indirizzato alle nuove imprese giovanili e femminili, il terzo e' dedicato alle imprese che intendono partecipare ad eventi fieristici internazionali. Per il primo bando sono stati stanziati 111.143 euro, il contributo riconoscibile e' pari al 60% delle spese sostenute e non puo' superare i 5 mila euro. Il secondo bando si rivolge alle donne e a giovani tra 18 e 35 anni, con un contributo in conto capitale, a fondo perduto, pari al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 2 mila euro. L'ultimo bando, infine, fornisce contributi per le pese effettuate nell'ambito di eventi, iniziative, b2b e missioni organizzate all'estero da Ice Agenzia.

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