Economia

Autorizzati i primi cinque Accordi di Sviluppo in Regione Abruzzo

 “La Giunta regionale, su mia proposta, ha deliberato l'autorizzazione alla sottoscrizione dei primi cinque Accordi di Sviluppo che impegna la Regione Abruzzo al cofinanziamento di progetti innovativi”. A comunicarlo è l'assessore alle Attività Produttive Mauro Febbo che spiega come "le proposte progettuali approvate sono Thales Alenia, Metallurgica Abruzzese, Tecnomatic, Diatec e Clip della Fater e sono di rilevanza strategica sia in termini di investimenti in ricerca e innovazione sia in termini di ricadute occupazionali, significative e di qualità per sostenere la competitività delle aziende abruzzesi”.

Gli Accordi di Sviluppo sono Thales Alenia, Metallurgica Abruzzese, Tecnomatic e Diatec sono per un totale di 43.402.656 di euro, con il co-finanziamento da parte della Regione di 1.302.079,70 di euro. A questi 4 Accordi d’innovazione si aggiunge il progetto CLIP che vede ben sette aziende coinvolte, la Fater S.p.A, in veste di capofila, insieme a Cellulose Converting Solutions, Eurofil, Fameccanica Data, Ontex manufacturing Italy, Pantex International e Texol, e rappresenta il più importante Accordo di Programma in tema di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, mai sottoscritto dal Ministero dello sviluppo economico, e si candida ad essere un primo esempio di applicazione del Green Deal recentemente approvato dall'Unione Europea. “Nello specifico – aggiunge Febbo - parliamo di un investimento complessivo di circa 109,5 milioni di euro di cui circa 101 milioni in investimenti infrastrutturali e 8,5 milioni in progetti di Ricerca e Sviluppo industriale, e la creazione di 158 nuovi posti di lavoro. Per il progetto CLIP il Ministero dello Sviluppo Economico erogherà un contributo a fondo perduto di circa 16,5 milioni di euro mentre il contributo regionale è di 1,8 milioni di euro”.

"Questi cinque Accordi di Innovazione e di Programma che oggi la Regione finanzia in maniera formale sono i primi di altri 34 in cantiere. Ricordo come questo Governo regionale abbia creduto fortemente alle proposte progettuali candidate presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Infatti dopo un accurato lavoro di riprogrammazione delle risorse del PAR FSC 2007 – 2013 a favore del patto per il Sud – Abruzzo FSC 2014 – 2020, la Regione Abruzzo oggi ha uno specifico e concreto capitolo di bilancio pari a circa 16 milioni di euro finalizzato a cofinanziare gli Accordi di Sviluppo di ben 34 aziende abruzzesi generando un investimento complessivo di 554 milioni di euro in ricerca, sviluppo, tecnologia ed occupazione”. 

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In Abruzzo, App e servizio in spiaggia per evitare assembramenti

Gli stabilimenti balneari cominciano a organizzarsi in Abruzzo, a pensare a una stagione estiva alle porte e che si presenta a dir poco complicata per via dell'emergenza sanitaria che causera', in base alle prime proiezioni, un -30% di ombrelloni da affittare e cali di presenze nei ristoranti che potrebbero toccare il 60%.

"Lavoriamo con la Time App 24 che permettera' ai clienti di prenotare da casa ombrellone, ristorante e anche altri servizi - spiega Lorenzo Iulianetti, titolare del lido "La Prora" di Pescara - Cosi' facendo agevoliamo le persone che vengono in spiaggia e il titolare, che puo' fare meglio il check-in, potendo poi per esempio, sapendo le prenotazioni, fare due, tre turni al ristorante dove per forza ci saranno meno coperti. Credo si debba ragionare non piu' su quanti ombrelloni posso mettere quest'anno, ma su quante persone possono venire in spiaggia. Abbiamo gia' provveduto a fare la simulazione del numero di ombrelloni da utilizzare, tenendo conto del distanziamento sociale e delle persone che possono sistemarsi sotto l'ombrellone. Cosi' facendo possiamo anche lavorare su ombrelloni part time, ricorrendo a continue sanificazioni piu' volte al giorno, con tutti i dispositivi di protezione e igienici disponibili. Per far fronte alle problematiche legate all'ingresso al bar, prevediamo il ricorso sistematico al servizio in spiaggia per la pizzetta, il gelato e il caffé". Si sta pensando anche alle serate lungo la spiaggia e sempre il gestore de "La Prora" e' pronto a lanciare il Cine Beach, una sorta di drive in. "Con Time App 24, che ho proposto ad altri gestori, ma anche ad enti e amministrazioni locali, c'e' la possibilita' - conclude Iulianetti - di rendere il piu' confortevole possibile e nella massima sicurezza il soggiorno nel nostro mare, e allo stesso tempo sotto controllo"

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In Abruzzo sono 105.196 le domande per il bonus di 600 euro

Il  direttore regionale dell'Inps Abruzzo Luciano Busacca ha fornito i dati sugli ammortizzatori sociali e in regione sono 105.196 le domande per il bonus di 600 euro, di cui 78.084 in pagamento e 72.307 già pagate. Il dato più alto è quello della provincia di Teramo (29.283 domande), seguita da Chieti (27.638), L'Aquila (24.402) e Pescara (23.873). Per quanto riguarda invece la Cassa integrazione ordinaria (Cigo), le domande presentate in regione sono 8.818 (per 66.264 lavoratori interessati). In testa c'è Teramo (2.749 domande per 24.741 lavoratori), seguita da Chieti (2.702 domande e 22.967 lavoratori), Pescara (1.726 domande per 9.493 lavoratori) e L'Aquila (1.641 domande e 9.053 lavoratori).

Le domande pervenute per il Fis (Fondo di integrazione salariale) sono 2.517, e sono così ripartite: Chieti (812), Pescara (745), Teramo (603) e L'Aquila (357). E si arriva alle domande per la Cassa integrazione in deroga, che secondo i dati dell'Inps al 28 aprile sono 658 (per 1.518 lavoratori interessati). Di queste 465 sono state già autorizzate (per 1.026 lavoratori). In testa la provincia di Pescara (218 domande), seguita da Teramo (216), Chieti (175) e L'Aquila (68).

"Secondo l'assessore Fioretti - osservano i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Carmine Ranieri, Leo Malandra, Michele Lombardo e Gianna De Amicis - la Regione ha scaricato sul sito dell'Inps circa 2.000 domande. Un dato che non collima con quanto riportato dall'INPS per motivazioni di ordine tecnico. A oggi, tuttavia, circa 11.300 datori di lavoro hanno presentato domande di cassa in deroga per circa 30mila lavoratori. La prima domanda di cassa in deroga da parte della Regione è stata caricata sul sito dell'istituto previdenziale solo il 21 aprile, e il flusso informatico delle pratiche è arrivato il 22 aprile". I sindacati sollecitato le aziende a inviare con tempestività i modelli SR41, necessari per consentire all'Istituto di Previdenza di erogare le somme nei conti correnti dei lavoratori. 'I pagamenti per la cassa integrazione ordinaria stanno già arrivando sui conti correnti dei lavoratori, in particolare per oltre il 30% delle domande è già stato disposto il pagamento, la lavorazione delle richieste Fis procede più a rilento ma comunque oltre il 20% delle domande sono già state autorizzate dall'Inps, fanalino di coda le casse integrazioni in deroga, dove al momento sono state autorizzate solo il 3% delle domande'.

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Porto di Ortona, problemi per i trasporti eccezionali

"Dalla ricognizione dello stato attuale del porto di Ortona emergono criticita' che con il passare del tempo sono diventate croniche. Il dragaggio della banchina Nord Nuova tra gara, assegnazione, ricorsi amministrativi e la ripartenza delle procedure previste dalla legge si trascina da dieci anni. Tra le altre criticita' va segnalata la difficile situazione per il trasporto dei pezzi eccezionali, che si e' venuta a creare dopo il crollo del ponte Morandi di Genova. Infatti abbiamo limitazioni al transito su alcuni viadotti per il passaggio di impianti eolici prodotti nella zona industriale Val di Sangro, sia sulla strada statale 16 che sull'autostrada A14". Lo dice Stefano Garraffo. imprenditore portuale e presidente della Societa' Fiore. Il porto di Ortona si sviluppa all'interno di uno specchio acqueo che e' pari a quello del porto di Ancona, e fa parte dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale con sede ad Ancona, che ne governa sia la gestione che lo sviluppo delle infrastrutture. Le merci movimentate nel Porto di Ortona dal 1 gennaio 2020 al 30 aprile 2020 sono state merci liquide tonnellate 115.000; merci secche tonnellate 190.000; merci solide tonnellate 30.000. In totale hanno operato nel porto di Ortona dall'inizio del 2020 164 navi

"Discorso a parte e' quello della manutenzione delle infrastrutture portuali perche', pur in una situazione di criticita' - osserva Garraffo - l'Autorita' di Sistema Portuale ha messo in cantiere una serie di interventi che ci lasciano ben sperare per il futuro. Tra le opere incompiute quella sicuramente piu' importante resta la bretella di collegamento tra il porto ed il casello autostradale di Ortona. Mi auguro che la politica trovi la soluzione per completarla. Tra i programmi di sviluppo e' urgente il completamento della diga foranea Sud, opera gia' finanziata con i fondi Masterplan. Questa opera andrebbe ad eliminare la problematica della risacca che rende difficoltoso il carico o lo scarico delle navi. Altro urgente intervento per lo sviluppo del porto e' il dragaggio delle banchine di Riva - conclude l'operatore portuale abruzzese - Infatti a causa del pescaggio limitato gli approdi di navi su questa banchina sono sempre piu' rari".

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Belisario chiede una massiccia campagna di tamponi anche in Abruzzo

"Gli imprenditori stanno dimostrando una serieta' e un rispetto delle regole assolutamente in linea con le aspettative: le fabbriche e i luoghi di lavoro sono luoghi sicuri, forse piu' del 'mondo che e' fuori'. Il problema e' 'altrove': trasporti e i locali pubblici possono non dare le stesse garanzie, quindi, magari prendendo spunto da quanto fatto in Veneto, sarebbe il caso di ipotizzare una massiccia campagna di tamponi anche in Abruzzo ". E' quanto afferma il vicepresidente di Confindustria Chieti Pescara Marco Belisario. Il rappresentante degli imprenditori parla quindi di "prevenzione, nella fase 2, portare avanti il lavoro e non rincorrere una nuova emergenza, quindi fermare a monte per curare il meno possibile. Non ho dubbi nel pensare che anche in questo caso gli imprenditori farebbero il loro dovere". 

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Ricostruzione, Legnini: con le 4 ordinanze si potrà segnare un cambio di passo

Saranno adottate sabato 2 maggio le quattro ordinanze predisposte dal Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che hanno ottenuto il via libera dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, riuniti nella Cabina di coordinamento. Si tratta di quattro importanti decisioni, si legge sul sito governativo, riguardanti la semplificazione delle procedure per la ricostruzione privata, il primo elenco dei comuni piu' danneggiati dal sisma che potranno adottare i Piani straordinari di ricostruzione, la destinazione dei fondi Inail alle imprese titolari dei cantieri del sisma per i presidi sanitari contro il Covid-19 e alle altre per l'adeguamento dei presidi di sicurezza nei luoghi di lavoro, la delega ai comuni che hanno chiesto di svolgere le istruttorie delle domande di contributo. "Sono provvedimenti molto rilevanti che potranno segnare il cambio di passo tanto atteso nella ricostruzione, con effetti concreti che si produrranno nei prossimi mesi" ha detto Legnini, assicurando ai Governatori e ai sindaci una soluzione molto rapida anche al problema delle macerie, con il pagamento dei corrispettivi alle aziende che provvedono allo smaltimento, e stabile per il futuro. "E' un'attivita' - ha sottolineato - che non puo' assolutamente essere interrotta".
La prima ordinanza, prosegue la nota, da' attuazione alla legge 156 del 2019 e introduce una procedura molto semplificata per l'ottenimento dei contributi, attraverso la certificazione dei progetti da parte dei professionisti che assumono cosi' un ruolo centrale nella filiera della ricostruzione. Essa si applichera' a tutti i progetti entro un certo limite di importo e garantira' tempi certi di definizione delle pratiche, stabilendo con precisione i compiti dei professionisti, dei Comuni, degli Uffici Speciali, della Conferenze regionali. L'attivita' degli Uffici speciali, finora assorbita dalle istruttorie, sara' concentrata sui controlli sia preventivi, che riguarderanno il 20% delle domande presentate, che successivi alla concessione del contributo. Il primo elenco dei comuni "maggiormente colpiti" dal sisma, adottato sempre in attuazione dell'ultimo decreto del 2019 sul terremoto, dove i presidenti delle Regioni potranno adottare i programmi straordinari di ricostruzione, con alcune deroghe senza le quali sarebbe di fatto impossibile avviare il recupero di questi centri, ne comprende 44 per le quattro Regioni. E' gia' prevista la possibilita' di integrare gli elenchi con provvedimenti successivi. Intesa raggiunta, conclude il comunicato, anche sull'ordinanza che destina 30 milioni alle imprese del cratere per finanziare, rimborsando il 100% delle spese per un massimo di 10 mila euro, gli interventi anticontagio Covid previsti dalle norme e dai protocolli per la ripresa delle attivita', anche nei cantieri della ricostruzione. Approvata infine l'ordinanza con la quale si autorizzano gli uffici speciali a raggiungere l'intesa per delegare ai 17 comuni che ne hanno fatto richiesta, 12 in Abruzzo e 5 in Umbria, le istruttorie per l'esame delle domande di contributo. Queste ultime due ordinanze sono immediatamente esecutive.

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Vertice in Regione per le misure sul credito

Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha convocato una riunione tra gli operatori delle politiche del "credito" e "assistenziali" per un confronto sulle misure e azioni da adottare a sostegno dei lavoratori e delle aziende in difficolta' a causa delle chiusure stabilite dal Governo. Oltre a Marsilio, saranno presenti gli assessori Piero Fioretti (Lavoro) e Mauro Febbo (Attivita' Produttive). Il Governo della Regione, nell'intento di fronteggiare gli effetti negativi sul tessuto sociale e produttivo della regione causati dall'emergenza virus, intende promuovere un processo di contronto tra tutti i portatori di interesse per condividere le misure da porre in essere. La discussione si sviluppera' secondo le seguenti tematiche: - tempi e modalita' di erogazione della cassa integrazione; - credito e liquidita' per aziende e imprese.  

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Redditi, allarme di Confcooperative Abruzzo

"Prima dell’emergenza coronavirus, più di un terzo della popolazione abruzzese viveva in una situazione di fragilità economica: ora questa fascia rischia di ampliarsi in maniera preoccupante, mettendo a rischio la tenuta sociale dell’Abruzzo". A lanciare l’allarme è Massimiliano Monetti, presidente di Confcooperative Abruzzo, che snocciola i dati di un’analisi del reddito Irpef degli abruzzesi nel 2017, realizzata dal Centro Studi dell’Agenzia per l’Abitare, il consorzio di Confcooperative Abruzzo che si occupa di dinamiche urbane, social housing, servizi all’abitazione e via dicendo.

Se il reddito medio in regione si attesta a 18.703 euro, già più basso di quello nazionale pari a 20.940 euro, il 63,05 per cento dei contribuenti si attesta sotto questa soglia. Il dato mostra un potere di acquisto e di spesa ridotto per oltre la metà degli abruzzesi. All’interno di questa maggioranza, l’1,10 per cento (pari a 9.789 contribuenti) vive in totale emergenza, con un reddito pari a zero, e il 34,61 per cento, equivalente a 309.363 contribuenti, oltre un terzo del totale, in una situazione di fragilità economica, con redditi che vanno da 0 a 10.000 euro annui, per un massimo di 833 euro al mese. A seguire, il 12,01 per cento (137.054 contribuenti) vive con redditi tra i 10 mila e i 15 mila euro (max 1.250 euro al mese) e 15,34 per cento (107.305 contribuenti) con redditi tra i 15 mila e i 18 mila euro, per un massimo di 1.500 euro al mese.

Commenta Monetti: “Già il quadro di partenza non è rassicurante. Con la crisi economica che si preannuncia particolarmente dura, moltissime persone perderanno il lavoro e quindi la fascia di popolazione fragile, che oggi vive con meno di 800 euro al mese, aumenterà significativamente, con quel che ne consegue in termini di capacità di spesa e di accesso a servizi essenziali come la salute e l’assistenza”. 

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Aumento del 12,5% del prezziario base dell’edilizia

Un aumento medio generale dei prezzi del 7,5 per cento, a parte una ulteriore lievitazione del 5 per cento per i dispositivi e misure di sicurezza obbligatori nei cantieri per la emergenza coronavirus per contenere il virus: parti sociali, ordini professionali e associazioni di categoria dei costruttori hanno chiuso la partita del nuovo prezziario regionale. La bozza e' stata approvata ed inviata alla Giunta regionale che la esaminera', secondo quanto si e' appreso, in una pre Giunta il 3 maggio prossimo per poi essere approvata nella seduta del 5 maggio, proprio il giorno dopo la riapertura dei cantieri dopo due mesi di stop per il covid. Nelle intenzioni l'aumento del 5 per cento sara' stralciato a fine pandemia: per ora e' valido per tre mesi. Nella bozza sono state inserite le prescrizioni obbligatorie delle misure anti contagio imposte dal regolamento emanato a meta' marzo dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per le quali gli operai devono stare a distanza di sicurezza, dotarsi di mascherine e guanti usa e getta, e andra' garantita la sanificazione quotidiana degli spazi comuni, e dei mezzi e delle attrezzature, dotare i bagni di lavandino, e cosi' via. Misure che inevitabilmente comporteranno costi maggiori e anche ritmi di lavoro piu' lenti.

In ballo con il nuovo prezziario, i destini di un settore trainante per l'economia abruzzese, con i suoi 22mila dipendenti e 5mila imprese, tenuto conto che in Abruzzo, nel cratere aquilano, c'e' anche il cantiere piu' grande d'Europa, quello della ricostruzione post-sisma 2009, e in fase di partenza e' quello della ricostruzione dei terremoti del centro Italia 2016-2017, in particolare nel territorio teramano. 

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Leonardo assicura la continuità dei satelliti durante l’emergenza Covid-19

L'azienda aerospaziale Leonardo sta assicurando la piena operatività di satelliti, telecomunicazioni e servizi per la vita quotidiana dei cittadini e, soprattutto, per gli operatori impegnati nella difficile battaglia contro la pandemia di Covid-19. Dall'insorgere dell'emergenza Coronavirus, Leonardo ha messo in atto una serie di attività e misure per garantire la continuità di molte delle sue operazioni, compresi i centri spaziali in Italia e nel mondo. La sospensione anche solo parziale delle attività satellitari, infatti, potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza nazionale, sui servizi di pubblica utilità e, in generale, sulla vita di tutti i cittadini. In Italia, Telespazio (joint venture tra Leonardo 67% e Thales 33%), ha garantito la piena operatività del Centro Spaziale del Fucino, in Abruzzo, sito strategico per il Paese che ospita alcune infrastrutture tecnologiche di grande importanza a livello internazionale, come il Centro di Controllo di Galileo, il sistema satellitare europeo che garantisce a utenti in tutto il mondo servizi di navigazione e localizzazione satellitare di estrema precisione. Una nuova organizzazione del lavoro, resa possibile grazie al senso di responsabilità e alla disponibilità dei lavoratori di Telespazio, ha garantito al Centro spaziale del Fucino la sicurezza del personale e la piena operatività del sito. L'azienda ha definito aree segregate ad accesso limitato al solo personale preposto e sono stati identificati e formati team di lavoro intercambiabili, in grado garantire la continuità operativa delle prestazioni H24 in tutte le sale di controllo del Centro. Inoltre, l'Esercito Italiano, con il 9° Reggimento Alpini dell'Aquila, ha provveduto a installare nel Centro un campo con 7 tende riscaldate in grado di ospitare durante la notte i team che gestiscono le operazioni del Centro di Controllo di Galileo.

Il campo ospita anche le attrezzature necessarie alla preparazione e alla somministrazione dei pasti caldi, nel rispetto delle distanze di sicurezza. Personale militare assicurerà per tutto il periodo dell'emergenza il supporto logistico necessario a garantire il corretto funzionamento della struttura. Questi interventi sono stati efficacemente supportati dalla Presidenza del Consiglio, grazie alla nuova governance del settore spaziale. Dal Fucino, uno dei più importanti "teleporti" satellitari al mondo, vengono forniti servizi avanzati nel campo delle telecomunicazioni, della messa in orbita e del controllo di importanti asset spaziali, civili e militari per istituzioni e clienti privati nazionali e internazionali. Fin dai primi anni sessanta del secolo scorso si svolgono attività importantissime per la vita di tutti noi. In particolare il Centro gestisce le attività di messa in orbita e controllo in orbita di satelliti, servizi di telecomunicazioni, televisivi e multimediali. Al Fucino, oltre al Centro di Controllo Galileo, ha sede il Centro di Controllo della costellazione satellitare italiana per l'osservazione della Terra COSMO-SkyMed del Ministero della Difesa, del MIUR e dell'Agenzia Spaziale Italiana. Il sistema è il punto di riferimento mondiale nel campo dell'osservazione radar del nostro pianeta, 24 ore al giorno e in ogni condizione atmosferica. Il Fucino, infine, ospita anche il Centro di controllo di back-up della costellazione italiana SICRAL per le comunicazioni satellitari militari, che garantisce i collegamenti con le nostre forze armate impiegate al di fuori del territorio nazionale.  

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