Economia

Casa, a ottobre prezzi +0,3%

A ottobre i prezzi delle case usate registrano un leggero recupero rispetto a settembre (0,3%) sotto l'impulso dagli aumenti delle grandi città capoluogo del Centro-Nord. In termini annuali i valori restano in terreno negativo con un -2,6% che fissa il prezzo medio di vendita a 1.713 euro al metro quadro. A dirlo è l’ultimo report dell’ufficio studi di idealista. Più della metà delle aree regionali (11) registrano ancora dei cali a ottobre: le svalutazioni maggiori spettano a Umbria (-0,7%), Friuli-Venezia Giulia, Liguria e Piemonte (entrambe con un -0,6%). Dall’altro lato, Campania (1,4%), Marche (1,1%) e Lombardia (0,8%) segnano le migliori performance.La Liguria (2.473 euro/m2) è la regione con i prezzi più elevati davanti a Valle d’Aosta (2.465 euro/m2) e Trentino Alto Adige (2.343 euro/m2). Le richieste più basse si riscontrano in Calabria, con 912 euro al metro quadro, seguita da Molise (934 euro/m²) e Sicilia (1.075 euro/m2).

I mercati provinciali evidenziano valori in tendenziale incremento in oltre la metà delle macroaree rilevate. Le variazioni sono comprese tra il meno 1% e l’1% in oltre il 60% delle province italiane. A livello di macroaree, i cali più sensibili si registrano a Sassari (-4,1%), Potenza (-3,5%) e Caltanissetta (-2,9%). All’opposto, i maggiori recuperi spettano a Lecco (4,8%), Ascoli-Piceno (3,5%) e Monza-Brianza (3,2%). Bolzano (3.455 euro/m2) è la provincia più cara d’Italia davanti a Savona (3.039 euro/m2) e Firenze (2.793 euro/m2). Nella parte opposta del ranking Biella si conferma fanalino di coda con 670 euro, davanti a Caltanissetta (736 euro/m2) e Isernia (808 euro/m2).L’ultimo mese ha visto ancora una volta prevalere i segni meno nella maggior parte nelle principali città italiane monitorate: le diminuzioni di maggiore entità spettano a Teramo (-3,4%) e Potenza (-2,8%). Dall’altro lato del ranking i rimbalzi maggiori si registrano a Fermo (5,7%), Monza (5,7%) e Lecco (3,2%). Guardando alle piazze maggiori, si consolida il trend rialzista di Milano (1,2%) e Bologna (1%); bene anche Venezia e Napoli (0,9%); lievi correzioni al rialzo a Roma (0,3%), Firenze e Palermo (entrambe con uno 0,2%). In discesa i valori di Genova che perde l’1%, mentre i cali più accentuati si registrano a Torino (-1,9%). Venezia (4.487 euro/m²) rimane la piazza con i metri quadri più cari, davanti a Firenze (3.898 euro/m²) e Bolzano (3.575 euro/m²), che precede Milano a 3.401 euro. Nella parte bassa della graduatoria troviamo Biella (731 euro/m²), Caltanissetta (778 euro/m²), e Ragusa (833 euro/m²). 

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Febbo: Via libera all’autorizzazione dell’esercizio provvisorio per l’OMA

"Via libera all'autorizzazione dell'esercizio provvisorio nei confronti dell'OMA da parte dei Giudici del Tribunale di Pescara che ringraziamo per l'altissima competenza professionale dimostrata e la loro disponibilita' offerta nel lavorare senza sosta anche nei giorni festivi al fine di arrivare ad una concreta e positiva soluzione". A comunicarlo e' l'assessore regionale alle Attivita' produttive Mauro Febbo che spiega quanto segue: "Con l'esercizio provvisorio viene allontanato lo spettro della chiusura dell'Azienda, scongiurando di conseguenza il blocco delle attivita' e la perdita delle commesse. Ci sono almeno due manifestazioni di interesse da parte di aziende ben strutturate sul mercato come condiviso nei diversi tavoli svolti in Regione ai quali hanno partecipato lavoratori e Organizzazioni sindacali. In questi giorni - continua Febbo - sono stato costantemente in contatto con il curatore fallimentare Roberto Costantini, che ringrazio per il delicato e duro lavoro che sta portando avanti, che per arrivare all'esercizio provvisorio ha dovuto verificare la consistenza e solidita' delle offerte e poi verificare l'effettiva volonta' delle aziende committenti. Ha dovuto peraltro lavorare sul delicato rapporto tra tutela della continuita' aziendale ma anche della garanzia dei terzi creditori. Quindi confrontarsi con il Collegio che ha valutato positivamente la proposta. Oggi e' stato ottenuto un primo importante risultato che non e' pero' risolutivo ne' tantomeno definitivo ".

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Gruppo Tosto acquista il marchio di Officine Maraldi

 Il Gruppo Tosto ha acquistato il marchio delle storiche Officine Maraldi, azienda fondata nel 1947 a Bertinoro , che per oltre 70 anni ha operato nel settore della caldareria petrolchimica, esportando i propri apparecchi in pressione ovvero sfere, reattori, colonne e grandi criogenici in tutto il mondo. ''Intendiamo dare nuova vita ad uno storico marchio italiano che gode di una eccellente reputazione internazionale, fornendo un vero valore sociale all'Italia - ha sottolineato Luca Tosto, Ceo della Walter Tosto Spa. La Maraldi puo' vantare una lunga e consolidata esperienza internazionale soprattutto nel settore dello stoccaggio di gas e dei serbatoi criogenici - aggiunge l'imprenditore -. Per questi motivi, intendiamo sfruttare le numerose sinergie con le aziende del Gruppo Tosto che, dall'altro lato, beneficeranno del valore aggiunto del brand neo acquisito''. 

Il Gruppo Tosto ad oggi rappresenta una galassia, con piu' di 1100 dipendenti in tutta Europa. Il 2018 si e' chiuso con un giro d'affari consolidato di circa 170 milioni di euro e un Ebitda importante. Lo standard competitivo si deve soprattutto agli investimenti costanti in Ricerca & Sviluppo, che rappresentano il core business della strategia aziendale, al quale ogni anno sono destinati oltre 5 milioni di euro. 

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Cna-Fita chiede accelerazione sulla riapertura dei viadotti sequestrati

"L'insostenibile lentezza della viabilita' nei tratti dell'autostrada A14 compresi tra i chilometri 274 e 388, interessati dal decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Avellino delle corsie di marcia insistenti sui viadotti presenti in entrambe le direzioni, nel tratto Pescara sud-Porto S.Elpidio, sta drammaticamente colpendo le imprese del trasporto merci". Lo afferma il presidente regionale degli autotrasportatori aderenti alla CNA-Fita, Gianluca Carota, secondo il quale "e' urgente e necessario, al di la' di legittime richieste quali la riduzione dei pedaggi autostradali o l'applicazione di deroghe speciali sui tempi di guida e di riposo degli autisti, che tutti i soggetti responsabili di questa situazione si adoperino per garantire con la massima celerita' possibile, la totale riapertura delle corsie e il ripristino della normale circolazione"

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Protesta dei lavoratori Oma a Pescara

I lavoratori della Oma hanno manifestato a Pescara davanti alla Prefettura per chiedere la tutela dei posti di lavoro. "Noi ci rivolgiamo al giudice delegato che ha decretato,la fine della Oma che ha voluto decretare il fallimento, anziche' l'esercizio provvisorio che - ha detto Luigi Moscone Fim CISL RSA - era il percorso che lavoratori, sindacati e Istituzioni si sarebbero aspettati in quanto con l'esercizio provvisorio si sarebbero potuti tutelati i lavoratori e dunque il lavoro, sia gli stipendi che, in questa vertenza anomala, percepivamo regolarmente tutti i mesi. Questa sentenza e' stata un fulmine a ciel sereno perche' noi abbiamo ancor diverse commesse da riconsegnare, e con nuovi lavori, e per questo siamo rimasti stupiti dal fatto che il giudice non abbia tenuto conto queste situazioni. Capiamo il discorso analitico, perche' siamo di fronte ad un fallimento, pero' che in questo passaggio non sia stato tenuto conto dell'aspetto sociale della vicenda. Vogliamo ricordare che questa e' una vertenza che riguarda 341 lavoratori in totale, e dislocati in cantieri, fra Toscana e Abruzzo. Abbiamo visto con piacere oggi qui oggi, e li vogliamo ringraziare, sindaci e amministratori dei comuni interessati, oltre a politici regionali, a testimonianza di come questa vertenza - ha concluso Moscone - stia a cuore all'Abruzzo"

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Green economy, De Bustis annuncia operazione da 1 miliardo di euro

"Presenteremo tra pochi giorni al mercato un'operazione di un miliardo di euro per l'economia verde e l'economia circolare, attraverso dei green bond che le imprese emetteranno". Lo annuncia l'amministratore delegato della Banca Popolare di Bari, Vincenzo De Bustis, a Pescara per il convegno "Il sistema del credito in Abruzzo e Molise" promosso da Cgil e Fisac. "Gli altri tre comparti di interesse strategico per la banca - aggiunge De Bustis - sono l'agricoltura, il turismo e l'innovazione digitale: la stessa cosa che vedrete nei prossimi giorni per l'agricoltura ad anno nuovo la vedrete applicata a questi tre comparti". "Il sistema bancario - sottolinea, infatti, l'amministratore delegato a margine del convegno - deve accelerare i processi di ristrutturazione e comprendere in maniera definitiva che e' necessario affiancare l'impresa in modo piu' significativo, offrendo dei servizi oltre che la finanza, con nuove modalita', che riguardano sia un arricchimento sull'attivita' tradizionale sia nuove forme di finanza per l'impresa".

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De Cecco, finanziamento da 13 milioni dalla Banca europea degli investimenti

La Banca europea degli investimenti (Bei) ha dato il via alla prima tranche di finanziamento da 13 milioni di euro per un progetto presentato dal produttore di pasta De Cecco. Lo si apprende dal sito della Bei. Il prestito e' parte di una dotazione complessiva da 45 milioni di euro, approvata da Bei l'agosto scorso con lo scopo di contribuire all'espansione della capacita' produttiva e l'aumento dell'efficienza energetica degli impianti De Cecco in provincia di Chieti, e per attivita' di ricerca, sviluppo e innovazione sulla sostenibilita' per il 2019-2022, e beneficia della garanzia del Piano Juncker. 

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Marco Fracassi eletto presidente di Confindustria Abruzzo

Marco Fracassi, ex presidente di Confindustria L'Aquila, e' il nuovo presidente dell'associazione industriali d'Abruzzo. L'imprenditore, unico candidato, e' stato eletto all'unanimita' dalla Giunta riunita nel pomeriggio all'Aquila. Fracassi, 47 anni di Avezzano sostituisce l'imprenditore teramano dei Trasporti Agostino Ballone. "Al neo presidente di Confindustria giungano a titolo personale e della municipalita' aquilana sinceri sentimenti di congratulazioni e migliori auguri di buon lavoro. Le sue competenze ed esperienze rappresentano un valore aggiunto per il sistema produttivo e imprenditoriale della nostra regione" ha scritto in una nota il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.

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Gli italiani spendono 72,5 miliardi di euro in cultura

 Nel 2018 gli italiani hanno speso 72,5 miliardi di euro in ricreazione e cultura, ovvero il 6,7% della spesa complessiva delle famiglie con un +2,4% sul 2017 (mentre i consumi generali salgono del +1,9%). A raccontarlo, il 15/o Rapporto Annuale Federculture "Impresa Cultura. Politiche, Reti, Competenze", illustrato oggi alla presenza del ministro dei Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini. Nell'ambito del decennio 2008/2018, cui quest'anno il Rapporto dedica un focus, la spesa delle famiglie in ambito culturale aveva subito un crollo del 4,6% tra il 2008 e il 2013 nel pieno della crisi economica, mentre pero' i consumi complessivi si mantenevano su un +1% e il Pil diminuiva dell'1,6%. Dal 2013 il dato e' invece in netta ripresa con +13,4% di spesa in cultura a fronte di un incremento della spesa totale dell'8,8% e del Pil del 9,9%.

In 10 anni, dal 2008 al 2018, sono stati persi circa 700 milioni di risorse pubbliche in ricreazione e cultura da parte di Regioni, Comuni, Province. Nel 2008, si legge nel Rapporto, la spesa pubblica dedicata al settore era di circa 6 miliardi e 550 milioni di euro, diventati 5 miliardi e 849 milioni nel 2017. Dati che, nel totale, ci posizionano quartultimi in Europa in rapporto alla spesa pubblica totale (1,7%). 

Sono stati persi 1,3 milioni di lettori in dieci anni, visto che gli italiani che hanno letto almeno un libro l'anno, si legge nel Rapporto, sono circa 23 milioni nel 2018. Ovvero l'1% in meno rispetto al 2017 e il -5,5% nel decennio 2008/2018, con un dato da ormai tre anni attestato intorno al 40% della popolazione. E che conta, appunto, 1,3 milioni di lettori in meno in 10 anni. Se non riesce a conquistare nuove fasce, la lettura si consolida pero' tra chi gia' ne e' appassionato: aumentano, infatti, i lettori molto forti, quelli che possono dire di aver letto oltre 12 libri nell'ultimo anno (+2,8% nel decennio). Questo, in parte, spiega come allora la voce "libri" sia la spesa maggiormente cresciuta nel budget familiare del 2018. Se a farla da padrone in termini assoluti nelle spesa in cultura e ricreazione delle famiglie italiane sono i "servizi ricreativi e culturali" con 30,3 miliardi di euro spesi (42% dei 72,5 totali), il settore che aumenta maggiormente e' infatti la spesa per i libri (+5%), seguita da giardinaggio e animali domestici (+4,5%), altri beni (4,4%), giornali e cancelleria (2,0%), giochi, hobbies e attrezzatura sport e campeggio (+1,55), servizi ricreativi e culturali (1,4%) e vacanze tutto compreso (1,0%).

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Vertenza Oma, Febbo: cerchiamo soluzione che garantisca continuità produttiva

"Come Governo regionale abbiamo seguito fin dall'inizio l'evoluzione della vicenda Oma comprendendo immediatamente che si trattava di una situazione complicata sia per gli aspetti legati alle procedure concorsuali sia per i rivolti di carattere penale. Di una cosa possono stare certi i centocinquanta lavoratori delle due aziende del gruppo che hanno sede in Abruzzo: faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per individuare una soluzione che garantisca continuità produttiva e possa assicurare un futuro ai dipendenti ed alle loro famiglie". Lo ha dichiarato l'assessore alle Attività produttive dell Regione Abruzzo Mauro Febbo, all'indomani della notizia della mancata concessione dell'esercizio provvisorio da parte dei giudici del Tribunale di Pescara e dopo lo stop dei due stabilimenti abruzzesi Oma all'indomani della dichiarazione di fallimento: "Cosa auspicabile ma altrettanto prevedibile - ha aggiunto Febbo - in considerazione del fatto che il Magistrato deve comunque tener conto della tutela dei terzi creditori. in ogni caso, comprendiamo lo scenario drammatico che ha comportato lo stop delle attività all'interno dei due stabilimenti Oma di Tocco da Casauria e di Castiglione a Casauria. Alla curatela, sia il sottoscritto che le Organizzazioni Sidacali, abbiamo rappresentato che la cessazione, anche temporanea dell'attività, comporterebbe grave nocumento al prosieguo di qualsiasi attività"

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