Economia

Torna Cantine aperte in Abruzzo

Una realtà nata nel 1993 e arrivata, nel 2017, a superare il milione di partecipanti: questi i numeri che riassumono Cantine Aperte, il più importante evento di promozione dell'enoturismo in Italia, che torna nell’ultimo fine settimana di Maggio, ovvero Sabato 26 e Domenica 27, pronto ad ospitare da nord a sud dell'Italia gli amanti del connubio vino e turismo, nonché del legame tra cultura e sapori. Ad ospitarli saranno le circa 1000 Cantine associate al Movimento Turismo del Vino, che apriranno le porte per promuovere da una parte la cultura del vino di qualità, ecosostenibile e nel rispetto del giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, dall’altra la conoscenza delle ricchezze culturali e monumentali delle regioni d'Italia.  Come ogni anno i protagonisti saranno giovani, famiglie, comitive e coppie, che contribuiscono ad animare le innumerevoli iniziative di cultura gastronomica ed artistica che fioriscono attorno all’evento in tutto il Paese, su iniziativa degli stessi vignaioli.

Cantine Aperte ha contribuito negli anni alla costruzione della cultura dell’enoturismo, che è arrivato in Italia a produrre un fatturato di oltre 2,5 miliardi di euro (dato del XIV Rapporto sul turismo del vino in Italia) e ha grandi prospettive,  in un 2018 che ha visto la nascita di una normativa sull'Enoturismo, nata grazie soprattutto al dialogo delle istituzioni con il Movimento Turismo del Vino. Questa edizione di Cantine Aperte è il giusto momento per  proporre un passo successivo, come spiega Nicola D’Auria, Presidente Nazionale del Movimento Turismo del Vino:  “I tempi sono maturi per l'istituzione di un tavolo permanente sull'enoturismo che svolga attività di ricerca e sviluppo nel nostro settore sia su scala nazionale che internazionale e che si faccia promotore di iniziative e proposte che siano di stimolo per le istituzioni nazionali, al fine di delineare le future traiettorie di sviluppo dell'ecosistema enoturistico italiano. La nostra proposta è quella di organizzare dei veri e propri Stati Generali dell'Enoturismo Italiano che siano un punto di incontro sia per le associazioni di categoria, operatori del settore, singoli produttori ed esperti del mondo del vino che abbiano idee da mettere in campo nel prossimo futuro”.

Cantine Aperte è in tutta Italia l’inizio di un percorso che va dall’assaggio dei vini, che potranno essere acquistati direttamente in azienda, alla scoperta dell'arte della vinificazione e dell'affinamento, dalle degustazioni culinarie con pranzi, cene e merende in cantina o all'aria aperta, alle visite ai tesori paesaggistici della nostra penisola. Ogni regione ha arricchito il programma dando libero sfogo alla creatività: nelle Marche (26-27 maggio) una App, Cantine Marche in Tour, guiderà alla visita di tutte le cantine associate, consentendo di partecipare a un contest fotografico on line e di vincere degustazioni. In Puglia (26-27 maggio) la novità sarà la proposta di itinerari a cura di Eventi d'Autore, che abbineranno alle visite in cantina tappe alla scoperta della storia e dei paesaggi circostanti, con soste presso siti di interesse storico, archeologico o naturalistico. In Sicilia (26-27 maggio), nell’anno di Palermo Capitale Italiana della cultura, Cantine Aperte sarà occasione per viaggi nell'arte antica e contemporanea, nonché nella musica. In Toscana (26-27 maggio), in linea con il tema di quest’anno “Gustiamo il bello della Toscana”,  le cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino mostreranno i piccoli tesori nascosti nelle proprie strutture: un quadro, uno scorcio paesaggistico, un manufatto, una stanza solitamente chiusa al pubblico. In Umbria (26-27 maggio) lo slogan “Umbria che gusto” vale anche per chi porta sempre con sé i propri amici a quattro zampe, grazie a appositi spazi a loro dedicati. Si punta sulle emozioni multisensoriali, invece, in nord Italia: in Lombardia (27 maggio) “Cantine Aperte Emotion” offre esperienze esclusive su prenotazione; il Friuli Venezia Giulia (26-27 maggio), oltre ai tradizionali “Piatti di Cantine Aperte” e “Cena col vignaiolo”, propone escursioni e laboratori meditativo-sensoriali; in Piemonte (26-27 maggio) tra le varie degustazioni e visite in cantina, spazio anche alla “Caccia al tesoro” enogastronomica; mentre in Trentino Alto Adige (26-27 maggio) i vini più rinomati, tra cui tanti spumanti, saranno accompagnati dalle migliori specialità culinarie della tradizione. Degustazioni, abbinamenti tipici vino e cibo, visite in cantina sono gli ingredienti principali dei programmi anche in Abruzzo (26-27 maggio), Basilicata (26-27 maggio), Emilia Romagna (26-27 maggio), Calabria (domenica 27 maggio), Campania (26-27 maggio), Lazio (26-27 maggio), Liguria (domenica 27 maggio),  Molise (27 maggio), Sardegna (26-27 maggio),  Valle D’Aosta (27 maggio) e Veneto (26-27 maggio).

Il consiglio per tutti gli amici del Movimento Turismo del Vino è di visitare il sito www.movimentoturismovino.it nella sezione Cantine Aperte, per andare a conoscere ad una ad una le offerte, gli orari e le particolarità che le cantine stanno preparando per il fine-settimana 26-27 Maggio.

Anche nel 2018 verrà rispettata una consuetudine positiva di Cantine Aperte, che avrà risvolti sociali e solidali in tutta Italia, con tante iniziative speciali votate alla beneficienza, tra cui citiamo in Friuli Venezia Giulia l'UNICEF con la campagna sulla malnutrizione “Bambini in pericolo”, in Trentino Alto Adige l'Associazione Trentina Fibrosi Cistica, in Umbria l'AIRC per contribuire a finanziare la ricerca conto il cancro, mentre in Abruzzo si farà beneficenza con il ricavato della vendita di calici e sacche (il kit ufficiale) che verrà devoluto a due associazioni regionali che si occupano di autismo.

L’Associazione Movimento Turismo del Vino, www.movimentoturismovino.it, è un ente non profit ed annovera circa 1000 fra le più prestigiose cantine d'Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura di qualità.

Con il suo impegno costante il Movimento Turismo del Vino mira ad accrescere il settore enoturistico nazionale, che rappresenta una risorsa economica fondamentale per lo sviluppo dei territori ed un efficace strumento per la tutela dell’ambiente. Ogni anno il racconto del Movimento Turismo del Vino, oltre a ‘Cantine Aperte’, prosegue con  ‘Calici di Stelle’, quando nella notte di San Lorenzo, nelle piazze e nelle cantine italiane, gli enoappassionati sono protagonisti del brindisi più atteso dell’estate, per giungere poi al momento della raccolta, con ‘Cantine Aperte in Vendemmia’, ‘Cantine Aperte a San Martino’ e ‘Cantine Aperte a Natale’.

Il Movimento Turismo del Vino ha come partner tecnici nazionali Rastal, GoldPlast, Destination Gusto, WinePlan; come main partner Intesa San Paolo, Vinitaly, mentre i media partner del Movimento Turismo del Vino sono Zanfi Editore, PleinAir, Eco della Stampa.

Cantine Aperte è un marchio di proprietà del Movimento Turismo del Vino, registrato e protetto giuridicamente per contrastarne qualunque abuso/imitazione e garantire ai consumatori qualità e professionalità nell’accoglienza, tratti distintivi delle cantine MTV.

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Bando per la trasformazione dei prodotti agricoli

E’ stata pubblicata la graduatoria relativa al bando per il "Sostegno a investimenti a favore della trasformazione, della commercializzazione e dello sviluppo dei prodotti agricoli" del Programma di Sviluppo Rurale Abruzzo 2014/2020. Lo ha reso noto l'assessore alle Politiche agricole Dino Pepe. "Le domande presentate - spiega l'Assessore - sono state complessivamente 50: di queste, sono risultate finanziabili 32 per un totale di quasi 50.000.000 di euro di investimenti complessivi. Il sostegno previsto dal bando del Programma di Sviluppo Rurale è pari al 40% delle spese ammissibili e ammonta a circa 18.000.0000 euro.  "Gli interventi che le imprese potranno mettere in campo grazie alle risorse del bando - precisa Pepe - riguarderanno realizzazioni, ristrutturazioni, ammodernamenti di impianti di condizionamento, trasformazione e commercializzazione di prodotti delle filiere agro-industriali ed inoltre opere dirette all’ottenimento di una maggiore efficienza energetica". "Sono risorse importantissime che permetteranno di rafforzare il legame tra produzione e trasformazione, consentendo alle aziende di investire nelle proprie attività, migliorandole ed arricchendole, sviluppando progetti innovativi per dare un valore aggiunto ai prodotti della nostra regione. I finanziamenti del PSR rappresentano un importante volano non solo per il settore primario ma per tutta l'economia abruzzese".

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Dati Travel Appeal, per i turisti c’è l’86,1% di sentiment positivo

Migliora la reputazione digitale dell'offerta turistica della Regione Abruzzo. Secondo uno studio elaborato da Travel Appeal, la startup che si occupa di big data analytics per il turismo, nel periodo gennaio-dicembre 2017, il livello di soddisfazione dei turisti che hanno trascorso le vacanze in Abruzzo si attesta all'86,1% di sentiment positivo. Dato in crescita, sempre secondo la Travel Appeal che ha presentato oggi lo studio, anche nei primi 4 mesi del 2018: raggiunge quota 88%. Il report è stato realizzato attraverso l'elaborazione semantica di tutte le recensioni (Booking.com, TripAdivisor.com, Facebook e Google) che i turisti, provenienti da ogni parte del mondo, hanno pubblicato online nell'ultimo anno. È stato monitorato un campione composto da 1.894 strutture del territorio, di cui il 73% appartenenti alla ricettività, il 22% alla ristorazione e il 5% alle attrazioni turistico-naturalistiche. I contenuti analizzati (recensioni e post social) sono 87.529, nei quali sono state rilevate 550.611 opinioni espresse su diversi aspetti riguardanti l'esperienza di vacanza. "Le strutture abruzzesi registrano ottimi risultati riguardo l'accoglienza e la qualità della ristorazione - osserva l'assessore al turismo Giorgio D'Ignazio -. In questo contesto, attraverso le nuove tecnologie, l'analisi dei dati raccolti tramite le piattaforme digitali consente di fornire un quadro di riferimento sulla base del quale le istituzioni culturali e gli operatori turistici possono impostare le proprie strategie di accoglienza, di miglioramento dei servizi e anche di marketing. La nuova strategia della Regione Abruzzo, attualmente in fase di elaborazione - annuncia D'Ignazio - sarà illustrata a metà giugno". Alla presentazione, che si è svolta nella sede dell'Assessorato al turismo, a Pescara, hanno partecipato anche l'account manager della Traverl Appeal, Mario Romanelli, che ha sottolineato "come l'Abruzzo abbia fatto passi in avanti in questi ultimi anni e rappresenta la regione emergente" e il direttore del Dipartimento Sport, Turismo e Cultura Francesco Di Filippo. 

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Pacchetti turistici, maggiori diritti per i viaggiatori e più responsabilità per gli organizzatori

“Da oggi maggiori diritti per i viaggiatori e più responsabilità per gli organizzatori: con il recepimento della direttiva UE sui pacchetti turistici l’Italia compie un passo importante verso un mercato più equo e trasparente”.
 
Così il Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini, commenta l’approvazione in vista dell’imminente scadenza il prossimo 21 maggio da parte del Consiglio dei Ministri del decreto di delega di recepimento della direttiva UE 2015/2302 sui pacchetti turistici e i servizi collegati.
 
Il decreto amplia la nozione di pacchetto turistico: si elimina il riferimento ai contratti conclusi nel territorio dello Stato, proprio per coprire un ventaglio più ampio di fattispecie, e si chiarisce che sono ricompresi anche i contratti on-line, i pacchetti “su misura” ed i pacchetti “dinamici”. In tal senso sono “pacchetti turistici” le combinazioni di almeno due tipi di servizi turistici di trasporto, alloggio, noleggio veicoli o altro servizio turistico ai fini dello stesso viaggio se combinati da un unico professionista, ovvero, anche se siano conclusi contratti separati con singoli fornitori di servizi turistici, siano acquistati presso un unico punto vendita, oppure offerti ad un prezzo forfettario, ovvero pubblicizzati sotto denominazione di “pacchetto” o denominazione analoga oppure, infine, combinati entro 24 ore dalla conclusione di un primo contratto, anche con processi collegati di prenotazione on-line. 
 
Sono escluse dalla disciplina dei pacchetti turistici le combinazioni in cui i servizi turistici diversi dal trasporto, alloggio e noleggio veicoli non rappresentino almeno il 25% del valore della combinazione. In presenza di pacchetti turistici, l’organizzatore e il venditore forniscono prima della conclusione del contratto ai viaggiatori un modulo informativo standard, nonché una serie di informazioni – più ampie rispetto all’attuale disciplina - sulle principali caratteristiche dei servizi turistici offerti.
 
È prevista una disciplina dettagliata per i contenuti del contratto di “pacchetto turistico”. Sono riconosciuti maggiori diritti ai viaggiatori, rispetto all’attuale disciplina, in caso di recesso, ad esempio per l’aumento del prezzo del pacchetto oltre l’8% e non più oltre la misura attuale del 10%.
 
Altra importante novità della nuova disciplina è l’intensificazione della responsabilità dell’organizzatore per l’inesatta esecuzione del pacchetto: è, infatti, in ogni caso garantita al viaggiatore una riduzione del prezzo, oltre all’eventuale risarcimento dei danni e alla possibilità di recedere dal contratto. Viene, peraltro, prevista la possibilità per il viaggiatore stesso di porre rimedio al difetto di conformità.
Di rilievo anche l’allungamento dei termini di prescrizione: 3 anni per il danno alla persona e 2 per gli altri danni, a fronte del termine di 2 anni ed 1 anno rispettivamente previsti dalla normativa vigente. Si stabilisce poi una disciplina specifica per la responsabilità del venditore di pacchetti e di singoli servizi turistici, in linea con la tradizionale qualificazione del contratto come rapporto di mandato. Viene previsto che il venditore sia, da un lato, responsabile dell’esecuzione del mandato conferitogli dal viaggiatore e, dall’altro, sia considerato come organizzatore (con le conseguenti responsabilità) nel caso ometta di fornire al viaggiatore tutte le informazioni relative all’organizzatore.
 
Sono previste inoltre per gli organizzatori ed i venditori forme obbligatorie di assicurazione per la responsabilità civile e rafforzate le garanzie per il viaggiatore in caso di insolvenza o fallimento degli stessi. Altra importante novità della direttiva e del decreto di recepimento è l’introduzione della nuova categoria dei “servizi turistici collegati”, consistenti nella combinazione di due diversi tipi di servizi turistici, che però non costituiscono un “pacchetto” e comportano la conclusione di contratti distinti. A tali servizi turistici collegati sono estese le misure di protezione in caso di insolvenza o fallimento e vengono espressamente previsti obblighi di informazione sul fatto che non si tratti di pacchetti turistici, che se violati comportano per il professionista la sottoposizione alle previsioni in materia di pacchetti.
 
Infine, in caso di violazione delle norme da parte del professionista, dell’organizzatore o del venditore, sono introdotte sanzioni amministrative pecuniarie da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 20.000 euro, aumentate in caso di reiterazione o recidiva, nonché sanzioni amministrative accessorie quali la sospensione dell’attività da quindici giorni a tre mesi e, in caso di recidiva reiterazione, la cessazione dell’attività. La competenza per l’applicazione delle sanzioni amministrative è attribuita all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

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Michele Lombardo confermato segretario generale Uil Abruzzo

La Uil Abruzzo esce dal X Congresso regionale confermando la sua piena fiducia a Michele Lombardo, il segretario generale rieletto per i prossimi anni alla guida del sindacato, insieme ad una segreteria composta da Fabiola Ortolano, Clara Ciuca, Alberto Stampone e Alessandro Roselli, e al tesoriere Alfredo Moschettini.

Al congresso, a Rocca San Giovanni c’era lo stato maggiore della Uil, che non ha fatto mancare supporto e condivisione al termine di un percorso congressuale regionale iniziato a febbraio: dal segretario generale Carmelo Barbagallo ai confederali Guglielmo Loy, Antonio Foccillo e Domenico Proietti, fino all’organizzativo Pierpaolo Bombardieri.

Tanti i punti toccati da Michele Lombardo nel corso della sua relazione. Il ruolo dei corpi intermedi, in primo punto: “Tra me operaio è il mio datore di lavoro il rapporto uno a uno non esiste. Il valore dei corpi intermedi, in particolare quello delle associazioni di rappresentanza dell’intero mondo del lavoro, sono state, sono e continueranno ad essere un pilastro assoluto, non solo per la tutela dei più deboli, ma anche per la salvaguardia della democrazia nel nostro Paese”. Ma quale idea la Uil porta nella società? “La centralità del lavoro come unico strumento di crescita sociale e economica dell’intero sistema, insieme al rilancio delle politiche industriali abbandonate da anni nel nostro Paese, tali da riavviare un percorso virtuoso di crescita di nuovi investimenti nel mondo delle infrastrutture pubbliche e private per cogliere al meglio la nuova sfida legata a industria 4.0”. politiche ancora più urgenti per evitare crisi industriali che, come nel caso della Honeywell, hanno segnato pesantemente la nostra regione, o consentire a settori come l’edilizia di tornare ad essere realmente centrale in una regione che è pur sempre il “più grande cantiere d’Europa”. Niente assistenzialismo, dunque, ma uno Stato che faccia la sua parte con riforme importanti, come quella che cancelli gli errori della Legge Fornero, e del fisco, o che intervenga per rafforzare la sicurezza nei luoghi del lavoro. Venendo all’Abruzzo, per Lombardo “la nostra Regione è ancora attraversata da una fase di ritardo nell’aggancio alla, seppur flebile, ripresa”. Il tutto mentre due terremoti e invernate pesanti hanno appesantito il divario tra costa e zone interne, e l’occupazione, anche se in crescita, non è di qualità perché è segnata da un incremento solo di contratti a termine. Ecco perché, per Lombardo, non sono più tollerabili i ritardi con cui vengono attuati strumenti già approvati, come il Masterplan. Di qui, alcune proposte concrete: “In prima istanza – ha detto - vorremmo che questo nostro Abruzzo dimentichi una volta per tutte il campanile. In una Regione che conta circa 1.350.000 abitanti, un elemento utile alla crescita è proprio l’unità. Per questo per noi è importante giungere ad un sistema universitario, un sistema portuale, una Asl, un consorzio industriale”. Per dare linfa a tutto questo, è necessaria una sterzata anche nel settore del credito: “Riteniamo quindi di dover insistere verso la politica regionale affinché si faccia un osservatorio sul credito alle imprese e alle famiglie, con la fattiva collaborazione di associazioni, banche e dei Sindacati Confederali regionali con le loro strutture di categoria, per elaborare misure e strategie che possano concretamente essere messe in atto”.

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Annunciato il bando per le strutture irrigue in Abruzzo

Sarà pubblicato entro la fine di questo mese il bando, legato al Psr 2014-2020, che stanzia 15 milioni e 100mila euro per lo sviluppo, ammodernamento e adeguamento delle infrastrutture irrigue a servizio dell'agricoltura.

L'annuncio è stato fatto durante una riunione in Regione. La misura è rivolta principalmente ai Consorzi di Bonifica che operano sul territorio regionale, intesi come enti pubblici economici a base associativa, che avranno così la possibilità di intervenire su impianti vetusti e non più adeguati alle attuali esigenze del comparto agricolo abruzzese.

Una priorità emersa nel corso di numerosi incontri con gli operatori del settore e i vertici dei Consorzi stessi, anche per rispondere alle disposizioni sancite dalla normativa nazionale ed europea, che la Regione ha stabilito di sostenere con un'adeguata dotazione finanziaria. Si tratta del primo programma di interventi, cui ne seguiranno altri, per rinnovare completamente gli impianti idrici agricoli. Tutti i progetti dovranno essere conclusi entro la fine del 2019.

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Promozione turistica, D’Ignazio: modello DMC Terre del Cerrano da replicare

Un progetto innovativo di promozione turistica del territorio, ideato dai Comuni di Atri, Pineto, Roseto e Silvi e legato alla creazione della nuova Destinazione "Terre del Cerrano", è stato presentato, questa mattina, a Pescara, in Regione, dagli ammninistratori delle quattro località della provincia teramana alla presenza dell'assessore al Turismo, Giorgio D'Ignazio. Curato dalla D.M.C. "Riviera dei Borghi Acquaviva" e frutto di una forte sinergia tra pubblico e privato, l'iniziativa  nasce con l'intento di dare un forte e rinnovato impulso allo sviluppo turistico ed economico del territorio. Mare, natura, enogastronomia, arte-cultura-storia-borghi, sono i quattro asset strategici su cui si punta. Il marchio che identifica il nuovo brand di destinazione è graficamente rappresentato dall'incontro e dall'interazione dei quattro asset turistici del territorio. 2Vive per Te" è invece il claim ideato 'ad hoc' per identificare la destinazione; uno slogan che esprime un forte senso di apertura. 

"La ricetta può apparire semplice - ha affermato l'assessore D'Ignazio - ma non è affatto scontata. La novità - ha aggiunto - sta nell'aver puntato su una più moderna visione di marketing territoriale che prescindesse dai campanilismi e che consentisse di presentare un unicum in termini di offerta turistica, in grado di soddisfare le più svariate esigenze di fruizione del prodotto. Un modello - ha sottolineato - di cui, come Regione, intendiamo favorire la replicabilità per altre aree strategiche del nostro territorio sotto il profilo turistico. A tal proposito, - ha proseguito -  ribadisco che questo assessorato intende realmente essere considerato come la casa di tutti, Istituzioni e cittadini. Un luogo ideale dove creare le condizioni per fare realmente sistema e definire al meglio il brand Abruzzo".

A presentare il progetto sono stati il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, il presidente della DMC Riviera dei Borghi Acquaviva, Gino Aretusi, il vice presidente, Davide Calcedonio Di Giacinto, l'assessore comunale di Roseto degli Abruzzi, Carmelita Bruscia, e l'assessore al Turismo di Atri, Domenico Felicione. Tuttavia, l'iniziativa coinvolge anche il Comune di Silvi, in questo momento retto dal Commissario prefettizio, Samuele De Lucia.

Il piano di marketing si basa su una  strategia di comunicazione diretta, puntuale ed efficace, che dovrà essere in grado di suscitare emozioni e di valorizzare un prodotto che rappresenta una vera e propria "Marca di territorio", promuovendo i pacchetti turistici di riferimento sul mercato nazionale ed internazionale attraverso un apposito sito internet, una app per gli smartphone ed il canale dei social network, oltre agli strumenti tradizionali come scatti fotografici, video e materiale cartaceo. 

Nella convinzione che questo meravigliosa porzione di territorio abruzzese, con le sue straordinarie peculiarità ed i suoi prodotti unici, debba essere messo necessariamente al centro dell'offerta turistica, la DMC Riviera dei Borghi Acquaviva, con le quattro amministrazioni interessate, ha elaborato una strategia integrata di promozione della destinazione "Terre del Cerrano" attraverso i prodotti turistici tematici rappresentativi dell'identità del proprio territorio, così da permettere agli operatori, sia pubblici che privati, di presentarsi con un'offerta di qualità capace di rispondere alle richieste di un mercato turistico sempre più dinamico ed esigente. Il progetto ha l'intento di favorire il passaggio da un turismo di destinazione ad un turismo di motivazione, capace di trasmettere emozioni ed intercettare nuovi e più consistenti flussi turistici.

L'auspicio di Regione, DMC Riviera dei Borghi Acquaviva e delle quattro amministrazioni comunali di Roseto, Pineto, Atri e Silvi, è che il turista che ha trascorso le proprie vacanze nella nostra destinazione, una volta tornato a casa, ripensando alla vacanza, possa rivelare di aver vissuto un'esperienza positiva e di volerci tornare.

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Export, numeri in crescita per i distretti dell’Abruzzo

Un 2017 fortemente positivo per le esportazioni, stando a quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali dell’Abruzzo curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. La crescita è dell’8,7% (pari a 45 milioni di euro), con un aumento ancora più marcato (+10,3%) nel quarto trimestre. 

Nello specifico si è avuto un incremento per l’export dei vini di Montepulciano (20 milioni di euro esportati in più, corrispondenti a una variazione del 13,7%), ottimi risultati per il mobilio (+10 milioni di euro, pari ad un incremento del 9,5%) e crescita sostenuta per l’abbigliamento sud-abruzzese (+24,5%) e nord-abruzzese (+9,3%)
Alla crescita hanno contribuito sia i mercati maturi che i nuovi. I mercati maturi (verso i quali sono destinate il 72,5% delle esportazioni) hanno registrato una crescita dell’8,5%, mentre i nuovi mercati hanno fatto segnare un più 9,4%. I principali sbocchi commerciali rimangono Stati Uniti, Svizzera, Germania, Francia, Canada e Regno Unito. Forte crescita in alcuni mercati emergenti come Russia, Cina e Hong Kong. 
Anno positivo anche per il polo ICT dell’Aquila, che ha chiuso il 2017 con un aumento delle esportazioni pari a 49 milioni di euro, corrispondenti a una variazione positiva del 5%. Principali sbocchi commerciali del distretto aquilano sono gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone, tutti in crescita.
In lieve calo unicamente il distretto della pasta  le cui esportazioni sono diminuite dell’1,7% rispetto al 2016.

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Esperti di Fesr e Fse per Abruzzo Sviluppo

Un esperto esterno senior, con funzione di coordinamento, e un esperto esterno senior in assistenza tecnica per il POR FESR. Li cerca Abruzzo Sviluppo Spa nell'ambito dei finanziamenti dell'assistenza tecnica asse VIII sui Por Fesr Abruzzo 2014-2020 e per attività di chiusura Por Fesr Abruzzo 2007-2013. L'esperto con funzioni di coordinamento dovrà garantire ottimale funzionamento del gruppo di lavoro nei rapporti con la Regione e assicurare il raccordo tra la struttura in cui è incardinata l'Autorità di gestione e le strutture regionali impegnate nell'attuazione del programma.
    L'altro avrà funzioni nell'assistenza tecnica. Un altro esperto senior è richiesto per l'asse V dei fondi Por Fse 2014-2020 e attività di chiusura fondi Por Fse 2007-2013. Richiesta esperienza pluriennale di supporto alla pubblica amministrazione in gestione fondi nazionali ed europei; per ogni figura sarà creata una 'long list' da cui attingere.

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Il consumo mondiale di olio d’oliva è cresciuto del 49% negli ultimi 25 anni

Il consumo mondiale di olio d'oliva è cresciuto del 49% negli ultimi 25 anni, secondo uno studio diffuso dalla Coldiretti e basato sugli ultimi dati del Consiglio oleicolo internazionale (Coi) in occasione di Cibus, il salone internazionale dell'alimentazione.

Nel mondo sono stati consumati nel 2017 complessivamente 2,95 miliardi di chili, la metà dei quali nei Paesi dell'Unione Europea. In vetta alla classifica l'Italia con 557 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 470 milioni di chili e, a sorpresa, dagli Stati Uniti con un consumo di 315 milioni di chili (+174% rispetto a 25 anni fa).

In Italia, riferisce la Coldiretti sulla base di un'indagine Ismea, 9 famiglie su 10 consumano olio d'oliva tutti i giorni secondo uno stile alimentare fondato sulla dieta mediterranea. In Giappone dove i consumi sono aumentati di 8 volte raggiungendo i 55 milioni di chili, in Gran Bretagna si è registrata una crescita del 247,6% fino a 58,4 milioni di chili e in Germania l'incremento è stato del 359,7% fino ai 61,6 milioni di chili, in Brasile l'aumento è stato del 313% per un totale di 60 milioni di chili, in Russia del 233% anche se le quantità restano limitate a 20 milioni di chili, in Canada con 39,5 milioni di chili l'incremento è del 229% e la Francia con un progresso del 154% ha superato i 111 milioni di chili.

In Italia a fronte di una produzione di 370 milioni di chili si ha un'importazione che ha superato i 500 milioni di chili - rileva la Coldiretti su dati Istat - con i 2/3 in arrivo dalla Spagna che è anche il primo produttore mondiale con un miliardo di chili. A pesare è ora anche l'ondata di maltempo del 2018 con almeno 25 milioni di piante di ulivo danneggiate dalla Puglia all'Umbria, dall'Abruzzo sino al Lazio con danni fino al 60% in alcune zone particolarmente vocate e la richiesta di rifinanziamento del piano olivicolo nazionale (Pon) da parte dell'Unaprol.

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