Economia

Enel, arrivati in Abruzzo e Marche gli “sportelli mobili”

Sono arrivati in Abruzzo e Marche gli "sportelli mobili" di e-distribuzione, la societa' del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica: quattro camper attrezzati, uffici su quattro ruote, che forniranno assistenza in maniera capillare per la richiesta di indennizzi extra e rimborsi di eventuali danni, con un fitto calendario di tappe che nel mese di marzo interessera' oltre ottanta comuni nelle province di Chieti, Pescara, Teramo e Ascoli Piceno, nelle aree colpite dal maltempo di gennaio. Gli sportelli mobili di e-distribuzione sono gia' operativi: oggi (venerdi' 3) e domani (sabato 4), dalle 9 alle 14, i camper sono a Miglianico presso piazza Umberto I, Isola del Gran Sasso in localita' Porta Canapina (vicino alla sede degli Alpini), a Penne in Piazza San Francesco e a Venarotta in Piazza Spalvieri (parcheggio sito sotto il Teatro Comunale, sede temporanea del Comune).

"L'iniziativa, presentata alle Istituzioni locali e alle Associazioni dei Consumatori - si legge nella nota - mira ad aumentare ulteriormente i canali di contatto con il territorio in un'ottica di ascolto e vicinanza, con l'obiettivo di facilitare i cittadini interessati nella presentazione delle proprie richieste e fornire informazioni. Il presidio itinerante del territorio va ad aggiungersi all'attivita' di contatto garantita dagli sportelli disponibili sul territorio (presenti a Chieti, Pescara, Teramo, Lanciano, Vasto, Giulianova e Ascoli Piceno), dal sito www.e-distribuzione.it, con una sezione dedicata all'emergenza neve, e dal numero verde 800085577 (attivo dal lunedi' al venerdi' dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13)".

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Banca Popolare di Bari, bilancio in utile di 5,2 milioni di euro

Popolare di Bari torna all'utile nel 2016 con 5,2 milioni di euro, nonostante oneri straordinari per 23 milioni di euro derivanti dal salvataggio delle 4 good bank (6,6 milioni) e la svalutazione della quota nel Fondo Atlante (8,4 milioni). L'istituto aveva chiuso il 2015 con un rosso di 296,7 milioni di euro a causa di perdite straordinarie non ripetibili. Le rettifiche su crediti e altre attivita' finanziarie assommano a 95 milioni di Euro, mentre le coperture sui crediti deteriorati si mantengono su livelli elevati, pari al 45,1% come dato complessivo ed al 62,5% per i soli crediti in sofferenza. "Detti valori - spiega l'istituto - continuano a collocarsi nella fascia alta del sistema nazionale". Nel 2016 il gruppo ha erogato mutui per oltre 1,1 miliardi di euro, a famiglie e imprese, prevalentemente nei territori in cui lo stesso Gruppo e' leader (Puglia, Abruzzo, Umbria, Basilicata e Campania).

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Vino, pubblicato bando da 5 milioni di euro per le cantine abruzzesi

 E' stato pubblicato oggi sul sito della Regione Abruzzo, il bando della "Misura Investimenti", previsto dal Piano regionale dell'OCM Vino (Organizzazione Comune del Mercato). Lo comunica l'assessore alle politiche agricole, Dino Pepe. "La Regione Abruzzo - informa - mette a disposizione 5.828.040,18 euro, oltre 3 milioni di euro in piu' rispetto al 2016, per investimenti nelle aziende vitivinicole. Quest'anno - spiega l'assessore - abbiamo deciso di allargare ampiamente la tipologia delle spese ammissibili per migliorare tutto il processo di trasformazione, dall'ingresso delle uve in cantina alla commercializzazione. Le risorse del bando 'Investimenti' sono una risposta concreta alla grande richiesta di innovazione del settore vitivinicolo, che negli ultimi anni ha mostrato segnali di crescita importanti sia sul mercato interno che nelle esportazioni". "In particolare - continua Pepe - grazie alla nuova demarcazione prevista nel Decreto Ministeriale 911/2017 sara' possibile migliorare beni immobili esistenti, acquistare attrezzature e quant'altro necessario al processo di trasformazione delle uve". Il contributo e' equivalente al 40% delle spese ammissibili sostenute dalle aziende vitivinicole, e le domande potranno avere una richiesta massima di 250.000 euro per le imprese singole e di 350.000 euro per le imprese in forma associata. Infine, perseguendo costantemente l'obiettivo di un'agricoltura piu' sostenibile, sono state previste delle premialita' per le aziende agricole che investiranno in interventi di efficientamento energetico e in azioni indirizzate ad un maggiore rispetto dell'ambiente. "Il vitivinicolo e' un settore cruciale per la nostra economia - conclude Pepe - e questi fondi che genereranno investimenti per oltre 15 milioni di euro, rappresentano un'ottima risorsa per sostenere anche la crescita e l'occupazione. Piu' produttivita' e migliori prodotti: sono questi gli obiettivi previsti dal programma comunitario". Le domande di aiuto potranno essere presentate entro il 7 aprile 2017. Il bando e' consultabile sul sito della Regione Abruzzo nella sezione Agricoltura 

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Abruzzo Open Day Summer 2017, pubblicato il bando per i progetti

Si avvicina Abruzzo Open Day Summer che si svolgera' dal 27 maggio al 4 giugno 2017. Dopo il lancio del workshop "Abruzzo Open Day Lab" svoltosi lo scorso mese, promosso dal Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo, e' stata ufficialmente avviata la macchina organizzativa per riproporre la narrazione dell'Abruzzo piu' autentico in sette giorni, attraverso proposte esperienziali e percorsi culturali, naturalistici, artistici, ludici e sportivi capaci di catturare l'interesse di migliaia di visitatori e animare l'intero territorio regionale nonche' lanciare la stagione turistica estiva. E' stato infatti pubblicato, sul sito della Regione Abruzzo, l'Avviso "Abruzzo Open Day - Edizione Summer 2017" rivolto alle DMC-Destination Management Companies per la presentazione dei progetti di accoglienza turistica contenenti le proposte di eventi e iniziative esperienziali da candidare per la costruzione del calendario di AOD Summer 2017. I progetti dovranno contenere proposte di eventi "catalizzatori e strategici" da realizzare nei territori di competenza delle 13 DMC abruzzesi. Ad essere ammesse saranno tutte le iniziative che utilizzeranno al meglio le strutture disponibili sul territorio, mettendo a sistema l'offerta turistica e che riusciranno a portare un buon afflusso di visitatori in regione, quantificabile anche attraverso il numero di pernottamenti alberghieri. Sono 13 le tematiche proposte per le tipologie delle iniziative ammesse: 1) Vacanza attiva (trekking, bike, golf, canoa, torrentismo); 2) Turismo slow; 3) Valorizzazione dei borghi; 4) Enogastronomia; 5) Mare e dintorni; 6) Montagne e dintorni; 7) Turismo nautico; 8) Turismo equestre; 9) Raduni e contest sportivi (cicloraduni, motoraduni, autoraduni ed altro); 10) Eventi musicali tradizionali/folkloristici e innovativi ed eventi culturali; 11) Mostre e borse turistico-commerciali; 12) Workshop ed eventi sulla qualita' del restauro e della ricostruzione; 13) Turismo religioso. L'innovativa formula di promozione e accoglienza di AOD, basata sul turismo esperienziale, mira a sviluppare una strategia regionale forte e convincente che, anche attraverso l'edizione Summer, riesca a far conoscere l'Abruzzo e le sue eccellenze attraverso un'offerta attrattiva congiunta. Di seguito l'elenco delle DMC a cui far riferimento per l'invio delle proposte progettuali. La lista dei Comuni di competenza di ciascuna DMC e' riportata in calce all'Avviso Pubblico. 

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Nuova Carife va a Bper, la cessione nei prossimi mesi

La cessione di Nuova Carife a Bper sarà conclusa nei "prossimi mesi". Lo si legge in una nota della Banca d'Italia dove si annuncia la conclusione del "processo di vendita delle quattro banche (Banca delle Marche, Cassa di Risparmio di Chieti, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara) che erano state poste in risoluzione nel novembre 2015". "A conclusione della procedura di dismissione, condotta, secondo quanto previsto dalla normativa, nel rispetto dei principi di apertura, trasparenza e non discriminazione, si rende noto - è scritto nel comunciato - che Banca d'Italia e Bper hanno concluso il contratto per la cessione a quest'ultima di Nuova Carife". Ora, conclude la nota, "verrà immediatamente dato avvio alle procedure autorizzative richieste nei confronti delle altre Autorità e Istituzioni coinvolte, anche europee, e alla fase esecutiva, finalizzata al perfezionamento della cessione che si concluderà nei prossimi mesi".

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Riconoscimento per il Consorzio di Tutela Igp Patata del Fucino

Ufficiale, con il Decreto Ministeriale del 17 febbraio scorso, il riconoscimento delle funzioni e delle cariche del Consorzio di Tutela IGP Patata del Fucino. Il Consorzio, costituito il 15 dicembre 2016 dopo l'introduzione nella Gazzetta ufficiale della "Patata del Fucino" nel registro delle DOP e delle IGP dell'Unione Europea (18 maggio 2016), e' atto a sviluppare le azioni di informazione per migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione, tutelare il marchio, e le attivita' di promozione e valorizzare del prodotto marsicano. Tale riconoscimento da' la possibilita', vista la scadenza dell'8 marzo, a tutti i partecipanti alla filiera di accedere ai finanziamenti del Bando MIPAAF per la promozione e la divulgazione del prodotto IGP Patata del Fucino.

Il Consiglio di Amministrazione, composto da Rodolfo Di Pasquale (Presidente), Raffaele Torti (Vice Presidente), Pasquale Angeloni, Alessio Angelucci, Benedetto Caiola, Antonio Cambise, Gino Di Berardino, Cesidio Di Pietro, Maurizio Faenza (Consiglieri), si sta attivando in merito con un progetto di proposte di disciplina regolamentare, misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico, finalizzato al miglioramento qualitativo delle produzioni in termini di sicurezza igienico-sanitaria, caratteristiche chimiche, fisiche organolettiche e nutrizionali del prodotto Patata del Fucino. Il primo anno di certificazione per la stagione 2016-2017 composto da: 133 produttori agricoli (di cui 102 consorziati) che hanno raccolto ben 167.105,81 quintali di prodotto certificato di qualita' su un'area complessiva di 460 ettari. Su tutto il volume prodotto, l'83,22% e' stoccato e confezionato da Aziende Consorziate; 8 confezionatori, di cui 4 soci del Consorzio; 1 impresa di lavorazione, aderente al Consorzio; 8 intermediari. 

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Incentivi per le assunzioni al sud

 E' stata pubblicata oggi sul sito dell'Inps la circolare n. 41 sul nuovo incentivo per le assunzioni effettuate nel corso dell'anno 2017 nelle Regioni del Sud. Lo comunica l'Istituto che spiega come al fine di favorire l'occupazione nelle Regioni ''meno sviluppate'' (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o ''in transizione'' (Abruzzo, Molise e Sardegna) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha disciplinato un nuovo incentivo per l'assunzione dei soggetti disoccupati che dichiarino al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politiche attive del lavoro concordate con il centro per l'impiego. L'incentivo può essere richiesto per le assunzioni effettuate tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2017, nei limiti delle risorse specificamente stanziate che, per le Regioni meno sviluppate, ammontano a 500 milioni di euro e, per le Regioni in transizione, a 30 milioni di euro . L'incentivo spetta per le assunzioni, anche a scopo di somministrazione, a tempo indeterminato, inclusi i rapporti di apprendistato professionalizzante. L'incentivo è fruibile in dodici quote mensili dalla data di assunzione/trasformazione del lavoratore e riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro entro un massimo di 8.060 euro annuali per ogni lavoratore assunto.Il bonus è compatibile con quanto previsto dai Regolamenti europei in materia di aiuti di Stato, i cui limiti possono essere superati nell'ipotesi in cui l'assunzione comporti un incremento occupazionale netto. 

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Gerosolimo: ok all’accordo di programma quadro Basso Sangro

Diventa operativa la prima area interna regionale tra le quattro individuate dalla Regione nell'ambito della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Aree interne Andrea Gerosolimo, ha dato il via libera alla sottoscrizione dell'Accordo di programma quadro (Apq) per l'area interna Basso Sangro Trigno.

"L'Apq - spiega l'assessore Gerosolimo - dovrà essere sottoscritto tra Stato, Regione e Comune capofila in modo da rendere operativi tutti i progetti inseriti nella Strategia, le fonti finanziarie, la copertura degli interventi e i cronoprogrammi di realizzazione. L'accordo che andremo a sottoscrivere - aggiunge Gerosolimo - è frutto di un intenso lavoro sul territorio, che ha portato ad un confronto con gli amministratori sulle reali esigenze di sviluppo dell'area Basso Sangro Trigno".

L'elemento di novità inserito nella Strategia nazionale è l'individuazione di una serie di finanziamenti diretti connotati dalla specificità territoriale. "Su quest'area - aggiunge l'assessore alle Aree interne - abbiamo individuato risorse per oltre 7,5 milioni di euro provenienti dai fondi europei 2014-2020 del Fesr (oltre 2,5 mln), dall'Fse (1,4 mln), dal Feasr (1,6 mln) e da fondi regionali per 2 mln. In questo modo - conclude l'assessore Gerosolimo - diamo agli amministratori locali certezza sulle linee di finanziamento per l'attuazione dei progetti, ma soprattutto diamo concretezza ad un impegno politico che questa Giunta regionale ha assunto nel programma di mandato".

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Federalberghi lancia l’allarme per il turismo

Un intervento urgente per salvaguardare le imprese ed i lavoratori del turismo nei territori colpiti dai sismi dell'Italia centrale. E' quanto raccomanda il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca in una lettera inviata ai presidente delle Regioni interessate Ceriscioli, D'Alfonso, Marini e Zingaretti e ai membri della Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati. "Nutriamo gravi preoccupazioni - afferma Bocca - per la situazione in cui versa il sistema economico delle imprese turistiche a seguito delle calamità che si sono verificate a partire dall'agosto 2016, con un consistente calo di presenze e di fatturato anche in territori che non hanno registrato danni strutturali di alcun genere".

Un sistema che conta quasi diecimila strutture ricettive, con una capacità ricettiva superiore a quattrocentomila letti nelle province di L'Aquila, Pescara, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia e Terni. "Purtroppo la contrazione della domanda si sta facendo sentire anche in questo inizio del 2017 - prosegue Bocca - e abbiamo ragione di temere che possa proseguire anche nei mesi a venire. Nel 2015, negli esercizi ricettivi delle dieci province si erano registrati oltre venti milioni di pernottamenti, pari a circa il 5% delle presenze ufficiali che si registrano ogni anno in Italia. Se si dovesse confermare il trend in atto - sottolinea il presidente degli albergatori italiani - con un calo medio di oltre il 40% (ancor di più all'interno del cratere), rischieremmo di annientare più del 2% del Pil turistico italiano". 

Bocca caldeggia una tempestiva azione di promozione turistica in Italia e all'estero, che possa essere declinata a favore delle varie regioni attraverso campagne di comunicazione mirate: un obiettivo da tenere presente anche valendosi della collaborazione con Enit e delle risorse già stanziate a tale fine.

Nella lettera scritta d'intesa con i presidenti degli albergatori di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria Bocca esprime preoccupazione anche per l'occupazione in quei territori. "Siamo molto preoccupati anche per i nostri collaboratori: le aziende del settore turismo delle dieci province, nel 2015 hanno mediamente occupato quasi 45mila dipendenti, con un picco di 57mila nel mese di agosto ed un minimo di 35mila nel mese di febbraio. Ciò significa - comunica Bocca con allarme - che se non si ristabiliranno con urgenza condizioni di normalità, sarà messa a rischio la riassunzione di ventimila persone". "In analogia con quanto già fatto per il terremoto che colpì Umbria e Marche nel 1997 - prosegue Bocca - occorre attenuare gli effetti del cosiddetto danno indiretto, sostenendo le imprese che subiscano una riduzione del volume d'affari rispetto alla media abituale degli anni precedenti''. Oltre a tale misura, suggerisce Bocca, si chiede anche di intervenire sul fronte tributario "guardando in particolare alla tassazione sugli immobili e, più in generale, alle diverse forme di prelievo collegate agli immobili quali Imu, Tari, Tasi, etc, che, come è noto, trovano applicazione a prescindere dal reddito prodotto, generando estrema difficoltà per le imprese che hanno subìto una forte contrazione se non addirittura un azzeramento dei ricavi".

 

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Crisi del commercio. Confesercenti: piccoli esercizi, senza fine il calo delle vendite


I dati delle vendite degli ultimi cinque anni mostrano una profonda crisi soprattutto per le imprese del commercio tradizionale. La crisi del commercio al dettaglio non si ferma. Nel 2016 il settore ha registrato, rispetto al 2010, una diminuzione delle vendite di circa 7,7 miliardi, oltre 300 euro di spesa in meno per famiglia. Ma la perdita non è equamente divisa tra le varie forme distributive: a crollare sono infatti soprattutto le vendite dei negozi della distribuzione tradizionale, diminuite di 6,9 miliardi in sei anni.
E’ quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Economico Confesercenti, basata sull’elaborazione dei dati sulle vendite del commercio al dettaglio Istat. "Il comparto cumula", secondo i calcoli della Confesercenti, "tra il 2011 ed il 2016, una riduzione di quasi 10 punti percentuali del valore delle vendite, con perdite rilevanti sia sul fronte dei beni alimentari meno 11%, circa 2,4 miliardi di euro in meno; che su quello del no food meno 9,3%, pari ad una riduzione di circa 4,5 miliardi di euro. Di conseguenza si è ridotta ulteriormente la quota di mercato degli esercizi di minori dimensioni, ormai pari a circa il 27% sul totale ed al 16/17% nel comparto grocery". Un poco meglio va alla grande distribuzione, che limita il calo delle vendite complessive al  –1,2%. Ma a tenere su il dato sono le vendite alimentari nei discount: spostando l’analisi sui due macrocomparti merceologici food e no food, infatti, emerge anche per la Gdo, una contrazione rilevante  meno 6,5% per circa 3,1 miliardi in meno, delle vendite di prodotti non alimentari.
Tuttavia, indagando la tipologia distributiva, è chiaro che siano stati i soli Discount ad incrementare le vendite, mentre gli altri esercizi a prevalenza alimentare registrano variazioni negative. Segno evidente di uno spostamento del consumatore verso il risparmio. "I consumatori italiani", osserva la Confesercenti, "effettivamente, sembrano aver tagliato tutti i possibili acquisti nei negozi. A parte le vendite alimentari, che però crescono solo dello 0,1%, tutte le altre voci appaiono negative".  “Durante questi anni di crisi", spiega Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti, "la recessione ed i cambiamenti nei comportamenti di spesa delle famiglie hanno fatto sì che si riducessero molto le vendite del commercio in sede fissa e si mettesse in atto una redistribuzione interna delle stesse".

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