Economia

Bcc Sangro Teatina, nuovo presidente è Vincenzo Pachioli

Dopo vent’anni, Pier Giorgio Di Giacomo lascia la presidenza di Bcc Sangro Teatina. Vincenzo Pachioli, il successore di Di Giacomo eletto ieri domenica 6 maggio dall’assemblea dei soci che si è svolta ad Atessa, già presidente del consiglio sindacale negli ultimi anni, raccoglie il testimone con un impegno chiaro: dare continuità all’eccellente lavoro svolto negli anni.

Un lavoro certificato dai numeri del bilancio consuntivo 2017, approvato dall’assemblea e presentato da Fabrizio Di Marco, direttore generale di Bcc Sangro Teatina insieme a Antonio Simone, responsabile area amministrativa: la più antica banca di credito cooperativo di Abruzzo e Molise, che il 3 maggio ha compiuto i 115 anni di età, può vantare il CET1 Ratio, che rappresenta il parametro di riferimento per la solidità, pari al 15,17 per cento, nettamente al di sopra dei limiti minimi fissati dalla Banca d’Italia (8,57 per cento) e della media espressa dal sistema bancario (12,5 per cento). Il patrimonio è di circa 30 milioni, il margine di intermediazione è cresciuto del 2,2 per cento, mentre in media per le Bcc c’è stato un calo del 2,5 per cento. Le spese del personale e quelle amministrative sono diminuite rispettivamente del 2,1 e del 2,5 per cento. Anche quest'anno, sacrificando il risultato d'esercizio, con la prudenza che contraddistingue la banca, la copertura delle partite anomale si è attestata al 50,11 per cento, mentre la media per le banche medio piccole è del 47,5 per cento. La raccolta totale ha raggiunto i 357 milioni, mentre gli impieghi si sono attestati a 218 milioni. In questo ultimo decennio di crisi, la raccolta complessiva è aumentata da 236 milioni a 357 milioni: un più 51,27 per cento (attestazione concreta della fiducia); gli impeghi da 148 milioni a 218 milioni, più 47,29 per cento, che significano sostegno concreto all’economia del territorio abruzzese e molisano di competenza. L’anno scorso, inoltre, sono stati 221 mila gli euro concessi ad associazioni, enti e iniziative di carattere culturale, sociale e ricreativo. L’utile si è attestato a 60 mila euro, mentre i soci sono 4.162.

Il consiglio di amministrazione per il triennio 2018-2021 sarà composto da Vincenzo Pachioli, Nicola Apilongo, Danilo Di Paolo, Vincenzo Cinalli, Alredo Iovacchini, Ida Campanella, Franco Di Nucci, Maria Santini, Alfonso Tambanella, Carmine De Luca, Rocco Junior Flacco. Il collegio sindacale sarà composto da Gabriele Bascelli (presidente), sindaci effettivi Remo Bello e Antonio Zinni, sindaci supplenti Elita Di Croce e Franco Ricciuti. Collegio dei Probiviri, infine: Ermanno Alfonsi (presidente), membri effettivi Luigi Silveri e Angelina Zeffiro, membri supplenti Luigi Cuonzo e Anna Rosa Macatiello.

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Aeroporto d’Abruzzo, Confartigianato chiede il collegamento con Mosca

"Confartigianato dà il benvenuto a Enrico Paolini, nuovo presidente della Saga, società di gestione dell'aeroporto di Pescara. Nell'augurare buon lavoro al nuovo presidente, l'auspicio è che la sua figura rappresenti il vero cambiamento per lo scalo più importante della nostra regione, stremata commercialmente e turisticamente dagli eventi e dalle leggerezze politiche ed amministrative degli ultimi anni". Lo afferma il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco, dopo l'insediamento del nuovo direttore della Saga.

"Adesso – sottolinea – è l'ora dei fatti. Bene il prolungamento della pista, ma non basta. Sì al collegamento con New York, ma non subito: esistono, infatti, collegamenti con altri Paesi che possono rappresentare fonti di reddito più consistenti per l'Abruzzo".

 Proprio sulle possibili destinazioni si sofferma il presidente della categoria Commercio di Confartigianato Abruzzo, Massimiliano Pisani: "Come abbiamo chiesto più volte – dice – è auspicabile un incremento delle rotte esistenti con voli a medio e lungo raggio con città extraeuropee. Si pensi, ad esempio, alla Russia. La cancellazione del volo per Mosca, tre anni fa, deve servire da esperienza per non ripetere gli errori del passato. In Russia, grazie ai vari accordi bilaterali, c'è un bacino turistico estremamente ricco che potrebbe essere interessato all'Abruzzo".

Un incremento dei collegamenti, secondo Pisani, avrebbe effetti positivi non solo sul turismo: "Il nostro aeroporto – osserva – è determinante per mettere fine alla discesa dell'export verso i paesi russi. Solo nel triennio 2013-2016, infatti, abbiamo registrato un calo del 69,7% con una perdita di 229 milioni di euro".

"Invitiamo il nuovo presidente della Saga a collaborare con noi nell'organizzazione di incontri a tema, non solo con i tour operator, ma con aziende estere interessate ad acquistare o a produrre in Abruzzo. Lo scalo di Pescara –concludono Di Tecco e Pisani – rappresenta il biglietto da visita e la vera porta d'ingresso della nostra regione. Proprio per questo deve essere potenziato, sia dal punto di vista strutturale, sia nei collegamenti con il centro di Pescara e con altre aree dell'Abruzzo, a partire dalle località sciistiche e da quelle costiere più distanti".

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Bando per i collegamenti tra l’Abruzzo e Spalato

Il presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso ha presentato il nuovo bando che vedrà la Regione Abruzzo assumere il ruolo di stazione appaltante, per l'espletamento della Gara Europea, a procedura aperta, per l'affidamento dei servizi di trasporto marittimo tra l'Abruzzo e la Croazia, con promo-commercializzazione del 'Brand Abruzzo' a bordo e a terra nei mercati di riferimento, da prestarsi per la linea marittima internazionale Abruzzo-Croazia, attraverso i porti abruzzesi di Pescara-Ortona e il porto croato di Spalato. "Il bando prevede un contributo di 800 mila euro l'anno - spiega D'Alfonso - che assegneremo a seguito di gara, l'operatore economico potrà scegliere se puntare sul porto di Pescara o su quello di Ortona, e la sfida è quella di ottenere una copertura contrattuale triennale a partire dal 2019".

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Turismo, le strategie della Regione Abruzzo

Raccolta ed analisi approfondita dei dati sui flussi turistici in stretto raccordo con l'attività dell'Osservatorio regionale sul turismo per individuare il target di riferimento ed avviare azioni mirate di marketing territoriale. E' la sfida lanciata dal neo assessore al Turismo, Giorgio D'Ignazio, che, a tre settimane, dal suo insediamento ha voluto illustrare ai giornalisti le strategie legate al nuovo corso.

"Senza il supporto di dati analitici sul numero delle persone che vengono in vacanza in Abruzzo e sulle loro specifiche preferenze - ha esordito D'Ignazio - non è ipotizzabile pensare di mettere in piedi strategie vincenti che ci consentano di recuperare terreno". D'Ignazio, supportato dal direttore del Dipartimento, Francesco Di Filippo, ha, inoltre, voluto rimarcare "la centralità della sede del suo assessorato che sarà la casa di tutti gli operatori turistici e che diverrà anche il fulcro di tutte le iniziative e di tutti le azioni di comunicazione". L'ambizioso obiettivo è quello di far riguadagnare all'Abruzzo posizioni nel ranking nazionale tornando ai numeri pre-crisi.

"Numeri che hanno subito una flessione - ha ricordato l'assessore - sia a causa della crisi economica internazionale sia a causa degli sfortunati eventi che hanno colpito l'Abruzzo a partire dal terremoto del 2009 e che, purtroppo, sono proseguiti anche lo scorso anno". La parola chiave per D'Ignazio è il "ecosostenibilità" poichè l'Abruzzo può vantare una specificità che la differenzia anche dalle regioni limitrofe.

"Il segreto - ha aggiunto - sta nel saperla veicolare bene all'esterno ma per fare questo non serve rincorrere i singoli e molteplici eventi che caratterizzano l'offerta turistica del nostro territorio nè andare avanti a spot ma occorre lavorare in manietra integrata con gli operatori turistici senza preclusioni per nessuno e per nessuna proposta. L'inizitiva 'Abruzzo Attrattivo' è la dimostrazione lampante di questo nuovo metodo di lavoro". In concreto, mentre si lavora alla redazione del nuovo piano strategico sul turismo, D'Ignazio ha rivelato che "ci si muoverà per promuovere il cosiddetto turismo 'outdor' nell'ambito di mercati in espansione come quello russo che mostra interesse per il territorio abruzzese. Al tempo stesso, si cercherà di recuperare terreno riguardo al mercato tedesco che è stato tradizionalmente legato all'Abruzzo.

"In più, - ha aggiunto l'assessore - visto che i numeri ci dicono che dal Lazio proviene la fetta più significativa di turisti, circa 1 milone 100mila unità, non sarebbe sbagliato provare a lavorare su ipotesi di contenimento della spesa legata al pagamento del pedaggio autostradale". 

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Rottamazione cartelle, in Abruzzo 11.584 domande

 La definizione agevolata entra nelle fasi finali e supera la soglia delle 450 mila adesioni. Al 26 aprile scorso, le richieste presentate ad Agenzia delle
entrate-Riscossione sono state circa 455 mila di cui la metà attraverso i servizi digitali e la posta elettronica certificata, mentre il resto dei contribuenti ha scelto uno dei 200 sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione. Nella 'classifica' per regione, il Lazio e' in testa con circa 77 mila domande presentate, seguita dalla Lombardia (circa 58 mila) e dalla Campania (quasi 47 mila). 

I contribuenti che aderiscono alla definizione agevolata pagheranno l'importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Nella "classifica" per regione, il Lazio e' in testa con 77.621 domande presentate, seguita dalla Lombardia (58.645) e dalla Campania (46.922). Subito dopo si posiziona la Puglia (46.540) e a seguire Emilia Romagna (32.829), Toscana (32.018), Veneto (29.902), Piemonte/Valle d'Aosta (23.278), Calabria (19.265), Sardegna
(18.890), Liguria (13.089), Marche (12.631), Abruzzo (11.584), Friuli Venezia Giulia (8.735), Umbria (8.216), Basilicata (7.183), Trentino Alto-Adige (4.514) e infine chiude la classifica il Molise con 3.626 istanze presentate. 

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Innocenzi (Cgil): sicurezza del lavoro deve essere tema sempre presente

“La sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, unitamente alla necessità di superare le diseguaglianze di genere, promuovere il reale coinvolgimento dei migranti, entrare a pieno titolo nel governo dei cambiamenti nell'era del Lavoro 4.0, deve essere un argomento presente, ogni giorno, in ogni azione sindacale”. Lo afferma, alla vigilia del Primo Maggio, Rita Innocenzi, della segreteria regionale Cgil, sottolineando le priorità abruzzesi e nazionali e ricordando che la manifestazione nazionale Cgil-Cisl-Uil di Prato sarà dedicata proprio alla sicurezza sul lavoro.

I temi in questione, secondo Innocenzi, devono essere “protagonisti in tutte le nostre attività, dai contenuti dei Contratti Nazionali alla contrattazione nei luoghi di lavoro, fino alla contrattazione sociale nei territori”.

“Anche in Abruzzo - sottolinea - il nostro impegno deve misurarsi su una contrattazione inclusiva di sito, di filiera, territoriale, superando distinzioni tra categorie e puntando a garantire la dignità nel lavoro, a prescindere dalla tipologia del contratto individuale e dal settore di appartenenza”.

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Pepe: dai bandi regionali alle opportunità occupazionali

Settanta aziende sono state invitate all'incontro pubblico organizzato dalla Regione Abruzzo che si è svolto oggi a Sant'Omero: "Dai progetti alle nuove opportunità occupazionali"  presieduto dall'assessore alle Politiche agricole Dino Pepe, alla presenza del direttore del dipartimento Sviluppo economico, Piergiorgio Tittarelli  e di funzionari regionali. È emerso un tessuto industriale vivo e pronto al rilancio dell'economia della Val Vibrata.

Dalla pubblicazione dei risultati dell'Avviso del POR FESR Abruzzo 2014/2020 azione 3.2.1. Area di crisi complessa Vibrata Tronto Piceno sono infatti 70 le istanze che, in base alla graduatoria provvisoria, risultano idonee e finanziabili. La Regione Abruzzo ha partecipato  all'operazione di rilancio dell'area di crisi complessa con un primo stanziamento di 7 milioni di euro.

"Vogliamo – ha commentato l'assessore Pepe - che questo sia solo l'inizio di una 'rinnovata fase' di sviluppo industriale nell'ottica della crescita e del benessere economico. Una sfida impegnativa ma avvincente che richiede sforzi  e particolare attenzione.  Con il riconoscimento dell'area di crisi ci sono a disposizione dei 13 Comuni della Val Vibrata  30 milioni di euro di cui 15 derivanti dal ministero dell'Economia e gestiti attraverso un bando nazionale da Invitalia  e 15 milioni  gestiti direttamente dalla Regione Abruzzo. Oggi, insieme alle prime settanta aziende finanziate con i fondi regionali, vogliamo spingerci verso una riflessione sulle potenzialità occupazionali di questo bando. Si tratta di aziende che hanno iniziato un percorso virtuoso che sicuramente riusciranno a conferire un nuovo slancio con interventi mirati".

Il confronto pubblico è stato utile anche per presentare le misure di politiche  attive del lavoro messe in campo dal dipartimento dello Sviluppo economico e politiche del lavoro della Regione Abruzzo. 

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Rapporto Osservasalute, aumenta il consumo di alcol in Abruzzo

In Italia si riduce ancora, anche se di poco, la percentuale dei non consumatori di alcolici (astemi e astinenti negli ultimi 12 mesi), che sono pari al 34,4% (nel 2014 era il 35,6%, nel 2015 34,8%) degli individui di eta' superiore a 11 anni. E' quanto si legge nel rapporto Osservasalute 2017, presentato al Policlinico universitario Agostino Gemelli. Il documento precisa che a livello territoriale si rileva un importante incremento dei non consumatori in Abruzzo, Calabria e Piemonte; la percentuale e', invece, diminuita in Puglia (-4,8 punti percentuali), Valle d'Aosta (-4,7 punti percentuali) e Friuli Venezia Giulia (-3,5 punti percentuali) dove, tra il 2014 e il 2015, si era registrato un incremento significativo Le variazioni segnalate sono confermate anche tra gli astemi in Abruzzo (+4,6 punti percentuali) e in Puglia (-4,7 punti percentuali), oltre alla Calabria in cui si registra un incremento di individui che non hanno mai consumato bevande alcoliche nella vita pari a +4,5 punti percentuali. La prevalenza di consumatori a rischio, nel 2016, e' pari al 23,2% per gli uomini e a 9,1% per le donne. Il dato e' rimasto pressoche' stabile rispetto al 2015 sia a livello nazionale che regionale, ad eccezione della PA di Bolzano dove i valori dei consumatori a rischio sono aumentati di 4,7 punti percentuali nelle donne. Per quanto riguarda invece il numero di fumatori, si legge ancora, rispetto agli anni precedenti in cui si registrava un calo (nel 2010 fumava il 22,8% degli over-14, nel 2011 il 22,3%, nel 2012 il 21,9% e nel 2013 il 20,9%), l'ultima edizione del Rapporto evidenzia un assestamento della quota dei fumatori. Erano circa 10 milioni e 430 mila nel 2016 (nel 2015 erano 10 milioni e 300 mila), poco piu' di 6 milioni e 300 mila uomini e poco piu' di 4 milioni e 100 mila donne. Si tratta del 19,8% della popolazione di 14 anni e oltre. Il numero di coloro che fumano e' rimasto pressoche' costante a partire dal 2014. Il numero medio di sigarette fumate al giorno continua a diminuire in un trend continuo dal 2001, da una media di 14,7 sigarette nel 2001 a 11,5 del 2016, una variazione che conferma la tendenza alla riduzione di tale abitudine. Rispetto al 2015 vi e' una sostanziale stabilita'; infatti, si e' passati da 11,6 sigarette fumate in media al giorno a 11,5 sigarette nel 2016. La piu' alta prevalenza di fumatori si continua a registrare in Campania (23,4% della popolazione di 14 anni e oltre), seguita dell'Umbria (22,8%) e dalla Basilicata (21,5%). La Calabria, invece, registra la piu' bassa prevalenza di fumatori di sigarette (15,9%), seguita dal Veneto (16,2%). Rispetto alla tipologia comunale, definita sia in termini di ampiezza demografica che in base all'appartenenza al centro o alla periferia di una area metropolitana, si evidenzia una percentuale superiore di fumatori nei Comuni grandi, sia del centro che della periferia dell'area metropolitana (rispettivamente, 21,2% e 22,4%). Fumano sempre piu' gli uomini delle donne: nel 2016, si mantiene la differenza evidenziata negli anni precedenti di quasi 10 punti percentuali: 15,1% di donne di 14 anni e oltre dichiara di fumare sigarette vs 24,8% di uomini di pari eta'. Differenze ancora piu' marcate si registrano tra gli ex-fumatori: 29,0% tra gli uomini over 14 anni vs 16,6% delle donne. Le fasce di eta' che risultano molto critiche, con differenze rispetto al valore medio maggiore, per gli uomini sono, nel 2016, quella dei giovani tra i 25-34 anni e i 35-44 anni in cui, rispettivamente, il 33,5% e il 32,2% degli over 14 anni si dichiarano fumatori e le classi di eta' 20-24 anni e 55-59 anni per le donne per le quali il 19,9% e il 20,4% si dichiarano fumatrici. 

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Campagna amica, i consigli per il menu delle scampagnate

Insalata di carne bianca, spiedini da consumare freddi, rollè cotto al forno e tantissime ricette da asporto da preparare in occasione dei ponti del 25 aprile e del primo maggio. Sono tanti e particolari i consigli elargiti questa mattina dai tutor della carne, che hanno fatto capolino nei mercati di campagna amica di Chieti e di Pescara in occasione della giornata intitolata “carni e salumi, via alle agriscampagnate”. Nel corso della mattinata, produttori agricoli e agrichef si sono trasformati in veri e propri consulenti della spesa con consigli ed indicazioni preziose sui tipi di carne da consumare con un occhio di riguardo anche alle tasche magari scegliendo tagli meno noti ma non  per questo meno buoni. I tutor hanno così evidenziato come sia possibile risparmiare fino al 50%, preferendo tagli alternativi meno conosciuti e più economici. “Molto spesso, semplicemente per mancanza di conoscenza, c’è una certa reticenza ad usare tagli di carne cosiddetti minori – dice Coldiretti Abruzzo – va invece detto che, se l’allevamento è di qualità, tutto il prodotto è di qualità. Chi cucina dovrebbe conoscere tutti i tagli e tutte la parti della carne, in quanto esiste una diversità capace di soddisfare tutti i più diversi usi e le diverse esigenze”. 
Nel corso della mattinata i tutor della carne, con l’aiuto degli agrichef di campagna amica, hanno proposto laboratori ed attività dimostrative per il recupero delle parti meno nobili di vitello, coniglio e pollo e per la preparazione di ricette veloci particolarmente indicate per scampagnate e uscite fuori porta. Dalle insalate di pollo agli hamburger di agnello e tacchino per finire alle salsicce e ai salumi, immancabile companatico dei panini delle scampagnate. “Ricette e consigli – conclude Coldiretti Abruzzo - per venire diversamente gli imminenti giorni di festa magari in mezzo alla natura e con preparazioni casalinghe veramente a chilometro zero”. 

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Dati Confartigianato sul credito, in Abruzzo -11,2% all’artigianato

Abruzzo di nuovo agli ultimi posti in Italia in materia di credito: i prestiti alle imprese artigiane, al 30 settembre 2017, sono calati dell11,2% (-9% in Italia), cioè 104 milioni di euro in meno rispetto allo stesso mese del 2016, dato – il peggiore registrato negli ultimi due anni - che colloca la regione alterzultimo posto della graduatoria nazionale. L'ammontare totale del credito concesso all'artigianato in regione è pari a 828 milioni di euro. E' quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto su un'indagine del Centro studi della Confederazione nazionale.

Dall'analisi dei dati emerge che il trend congiunturale, come in tutta Italia, è in peggioramento. Il dato di settembre, infatti, è solo l'ultimo di una serie di cifre con segno meno: nel 2015 --8,1% a settembre e -4,5 a dicembre; nel 2016 -8,6% a marzo, -8% a giugno, -7,3% a settembre, -8,4% a dicembre; nel 2017 -5,9% a marzo, -7% a giugno e -11,2% a settembre.

A livello territoriale, l'ultimo capoluogo di provincia abruzzese a comparire nella classifica è Chieti che, con il -12,7%, si ferma al 101esimo posto della graduatoria nazionale (credito concesso pari a 227 milioni di euro); poi ci sono Pescara (-11,8%, 95esima posizione; 203 mln), Teramo (-10,8%, 82esima posizione; 221 mln) e L'Aquila(-8,9%, 57esima posizione; 177 mln).

"Auspichiamo che la Regione, attraverso la Fira – afferma il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco – acceleri sulla pubblicazione dei bandi. Ormai siamo a fine legislatura: attendiamo almeno un segnale di attenzione per le piccole imprese. I Consorzi fidi del sistema Confartigianato – aggiunge – restano soggetti facilitatori nonché strumento prezioso per agevolare l'accesso al credito di micro e piccole imprese, ma negli ultimi anni sono stati lasciati soli".

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