Politica

Amendola: In quattro settimane sono state fatte cose mai viste

"Abbiamo elementi a favore e un governo unito. In quattro settimane sono state fatte cose mai viste in anni di lavoro da parte della Commissione europea". Ad affermarlo nel pomeriggio di oggi il ministro degli Affari europei Enzo Amendola nel corso dell'incontro, svoltosi in diretta Fb, 'Le scelte del Pd. Per l'Italia e per l'Abruzzo', organizzato dal Partito Democratico regionale, cui ha preso parte anche Nicola Oddati, coordinatore della segreteria nazionale del Pd. E' stato lui a riepilogare le 50 proposte avanzate al Governo per affrontare l'emergenza dalla correzione dei limiti del reddito di cittadinanza, all'estensione dei bonus per gli autonomi fino ad arrivare alla richiesta di interventi per le fasce piu' deboli e la garanzia di liquidita' per i Comuni in grande sofferenza. Per Amendola anche il 'caso Abruzzo' dimostra che coesione nel Governo c'e' e esempio ne e' quanto accaduto con la richiesta di risoluzione sulla vicenda inerente il pagamento delle tasse sospese alle imprese del cratere. "Tra le risposte all'emergenza- ha spiegato- c'e' stata anche la decisione di fare saltare tutti i divieti che riguardano gli aiuti di Stato, assieme ad esempio alla sospensione delle regole del Patto di stabilita' e allo sblocco dei fondi europei senza cofinanziamento".

"Su provvedimenti decisivi come la cassa integrazione- ha chiosato il capogruppo in Regione Silvio Paolucci- l'Abruzzo arriva per ultimo, mentre e' primo a fare appalti velocissimi. Per tutto quello che riguarda la programmazione per affrontare l'emergenza, semplicemente non vi e' governance".

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Pubblicato l’avviso per il sostegno da 1.000 euro per le famiglie abruzzesi

Pubblicato l'avviso per accedere al fondo destinato alle famiglie stanziato con il Cura Abruzzo dalla Regione e che portera' sui conti correnti mille euro a nucleo fino all'esaurimento dei 5 milioni di euro stanziati. L'avviso sara' aperto per sette giorni. Questi i requisiti per poter accedere al fondo: avere la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell'Unione europea, condizione di stranieri titolari di permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo ai sensi del decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 3 (Attuazione della direttiva 2003/109/ CE relativa allo status di cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo), o di stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attivita' di lavoro subordinato o di lavoro autonomo ai sensi dell'articolo 40, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive integrazioni e modificazioni; essere residenti in Abruzzo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, in modo continuativo; avere un valore complessivo, alla data di pubblicazione delle legge regionale (7 aprile 2020), dei depositi presenti sulla totalita' dei conti correnti bancari e/o postali intestati ai componenti del nucleo familiare (per la quota parte nel caso di c/c cointestati con soggetti non appartenenti al nucleo familiare) e degli strumenti finanziari dagli stessi posseduti/sottoscritti (salvo buoni e/o titoli vincolati intestati ai minori), non superiore a 2 mila euro, incrementato di 1.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al secondo, fino a un massimo di 5 mila euro; non essere titolari, a pena di esclusione, della nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) e dell'indennita' di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (Dis-Coll); non essere titolari, a pena di esclusione, di reddito da lavoro subordinato pubblico o privato (ad esclusione di pensione), ovvero di altre forme di sostegno economico o al reddito erogate da enti pubblici (ad eccezione del contributo di solidarieta' alimentare erogato dal Comune ai sensi dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile. 

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Coronavirus, il Sindaco di Ortona chiede un’informativa sull’ospedale dopo il caso dei contagi

Il sindaco di Ortona, Leo  Castiglione, ha chiesto all'assessore regionale alla Salute,  Nicoletta Veri', e al direttore dell'Asl Lanciano Vasto Chieti,  Thomas Schael, un'informativa dettagliata sulla situazione  dell'ospedale ortonese dopo il riscontro della positivita' di  alcuni pazienti e operatori sanitari nel reparto di Geriatria.  Castiglione pone l'attenzione sulla necessita' di prevedere  l'identificazione di percorsi appropriati, anche predisponendo  locali appositi di pre-ricovero ove effettuare le analisi  attraverso i tamponi, per gli utenti dell'ospedale ortonese in  modo da evitare la possibilita' di promiscuita' con soggetti  risultati positivi.  "Una situazione che desta preoccupazione tra utenti e  operatori sanitari - sottolinea Castiglione - e che rilancia la  necessita' di procedure adatte per eliminare qualsiasi rischio di  promiscuita' e possibilita' di contagi nelle strutture  ospedaliere. Una soglia di attenzione e prevenzione poi, che per  il nostro nosocomio diventa ancora piu' essenziale visto  l'importante ruolo che la struttura ospedaliera riveste  all'interno del polo oncologico

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Dal Mit 11 milioni e 552mila euro per la riqualificazione di Villa del Fuoco

Dal Mit arriva la conferma dello stanziamento di 11 milioni e 552mila euro per la riqualificazione di Villa del Fuoco, l'abbattimento del Ferro di Cavallo di Rancitelli e dei tre fabbricati di via Lago di Borgiano evacuati e inagibili dopo l'ultimo evento sismico che ha interessato il Centro Italia nel 2017. A renderlo noto sono il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, l'assessore al Comune di Pescara alle Politiche della Casa Isabella Del Trecco e quello dell'Ater Pescara Mario Lattanzio, che ringraziano il presidente della Regione Marco Marsilio che, "con grande sensibilita' - affermano - ha concluso velocemente un lavoro iniziato dalla precedente Giunta regionale, dando una spinta fondamentale di pressing per giungere alla meta". Un lavoro che dunque, sottolineano, e' andato avanti anche con l'emergenza in corso. Il progetto di fattibilita' dell'Ater per la demolizione dei fabbricati di via Lago di Borgiano e' gia' pronto ed entro poche settimane, comunicano, ci sara' la progettazione esecutiva e, di conseguenza, il bando per l'affidamento dei lavori. Ancor piu' importante, sottolineano, avere gia' idea di cosa fare dopo "ed e' qui che entrano in gioco - proseguono - Comune e Regione che devono tracciare i percorsi progettuali potendo contare su un poderoso sisma-bonus". L'idea sarebbe quindi quella di non costruire nuovi edifici popolari, ma valorizzare quelli esistenti, adeguandoli in termini di sicurezza sismica, fruibilita' ed efficientamento emergenza.

"Questo significa - concludono Sospiri, Del Trecco e Lattanzio - che nel progettare la rinascita di via Lago di Borgiano dovremo tenere conto della riqualificazione dell'intero comparto di Villa del Fuoco-Rancitelli, allungando lo sguardo sino a via Lago di Capestrano, dove andremo ad abbattere anche il Ferro di Cavallo, e via Tavo, e ancora piu' a nord, fino a via Rigopiano".  

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Coronavirus, Berardini propone un contributo a fondo perduto per le PMI

"Le microimprese rappresentano la maggioranza del tessuto economico in Regione Abruzzo. Non possono essere lasciate da sole e la politica deve dare una risposta immediata: secondo la mia proposta il Governo dovrebbe inserire degli indennizzi diretti a fondo perduto proprio a favore delle microimprese". A renderlo noto e' il deputato del M5S Fabio Berardini, componente della Commissione Attivita' Produttive commercio e turismo, che sta lavorando a stretto contatto col Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli proprio per varare delle misure ad hoc. "E' necessario introdurre una somma certa, ad esempio 3.000 euro da erogare immediatamente a tutte le micro imprese. Ho proposto anche di aggiungere una somma supplementare se l'impresa possiede un locale in affitto e deve, quindi, sostenere delle spese in piu'." 

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Arcuri: stop alle spese per potenziare le terapie intensive. Marsilio: sono basito

Il Commissario Domenico Arcuri comunica in una nota che la richiesta formulata dalla Regione Abruzzo per autorizzare 8.255.000 euro di lavori in corso (alcuni già completati o in avanzato stato di completamento) per potenziare le terapie intensive e i reparti di malattie infettive e/o pneumologia, formulata sin dal 26 marzo scorso, "non può essere autorizzata, in quanto è d'obbligo attendere la prevista, credo ravvicinata, programmazione nazionale, che è il competente Ministero normerà quale pilastro essenziale della evoluzione delle azioni di contrasto all'emergenza".

Viene così rinviata ogni decisione solo dopo che sarà definito quel "rinnovato quadro normativo e programmatico" alla luce del quale valutare "la compatibilità e di conseguenza la praticabilità" della richiesta.

"Sono basito e sconcertato. Da tre settimane attendiamo l'autorizzazione a lavori necessari e indispensabili, senza i quali avremmo avuto una carneficina - ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - lavori che ovviamente abbiamo iniziato in molti casi già completato. Anche perché nei quasi quotidiani confronti in videoconferenza, prima Borrelli e poi Arcuri, con il conforto dell'intero Governo hanno sempre stimolato le Regioni a non perdere tempo, assicurando la copertura delle spese dietro rendicontazione. Ancora l'8 aprile, Arcuri e Borrelli, tornavano a rassicurare i Presidenti delle Regioni che avrebbe autorizzato e rimborsato tutte le spese sostenute prima del 6 aprile dietro presentazione delle relative rendicontazioni. Ho chiesto spiegazioni al ministro Speranza che ha assicurato che nel 'decreto aprile' ci saranno 'risorse ingenti' e poteri commissariali in capo ai Presidenti. Voglio dire con chiarezza al Ministro, ai Commissari e all'intero Governo che noi ci siamo assunti la responsabilità di dare disposizioni alle Asl per effettuare lavori urgenti senza copertura di spesa, una copertura che a due mesi e mezzo dalla dichiarazione dell'emergenza ancora non c'è, e che continueremo a fare i lavori perché con la salute non si scherza. Se fossimo così irresponsabili da attendere i decreti del Governo, la loro conversione in legge, il versamento dei fondi, l'approvazione dei programmi da parte dei ministeri e via seguitando, la burocrazia ammazzerebbe più gente del virus. Chiedo ai parlamentari abruzzesi di vigilare al massimo livello di attenzione per tutelare il diritto alla salute dei cittadini".

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Fioretti: nessun ritardo sulla Cassa integrazione

"Nessun ritardo, siamo pronti da domani per la trasmissione all'INPS dei file dedicati, come ci e' stato chiesto, e tra sabato e lunedi' la Regione emettera' i primi decreti di pagamento. La realta' e' che i fondi previsti dal Governo non sono sufficienti tanto che l'attuale copertura basta per un solo mese". Cosi' l'assessore regionale al lavoro Piero Fioretti, della Lega, sulle accuse formulate alla Regione sui ritardi nella erogazione della cassa integrazione ordinaria e in deroga a circa 100mila lavoratori abruzzesi. Fioretti rende noto che fino alla giornata di ieri circa 7.500 datori di lavoro hanno presentato richieste per circa 17mila lavoratori, numeri che hanno portato ad impegnare circa 30 milioni di euro. "Nella riunione di ieri con i colleghi delle altre Regioni - prosegue l'assessore - ci e' stato comunicato che il riparto di 70 milioni per l'Abruzzo e' stato ridotto a 57 perche' il Governo ha dovuto coprire le tre settimane in piu' per le tre regioni, Lombardia, Veneto e Piemonte, che sono entrate prima in cassa integrazione, abbiamo chiesto non solo il ripristino ma il raddoppio del fondo visto che da stime a noi servono circa 150 milioni per per soddisfare le richieste relative alle 9 settimane". Fioretti spiega dati alla mano l'insufficienza dei fondi: "in Abruzzo l'INPS ha considerato che 54.800 i lavoratori non coperti da ammortizzatori ordinari, quindi se si dividono 70 milioni con questo numero si arriva ad un cifra, per due mesi, di 1294 euro, il che significa 650 euro al mese, quindi un reddito di cittadinanza".  In relazione alla polemica sul mancato accordo con le banche abruzzesi per favorire la anticipazione della cassa integrazione, Fioretti sottolinea che per la Regione Abruzzo "vale l'accordo nazionale tra Governo, Abi e sindacati, a cui hanno aderito la totalita' degli istituti di credito abruzzesi, non aveva senso sovrapporsi alle garanzie gia' fornite dall'INPS con il pagamento diretto o con il rimborso alle banche, avremo creato confusione. Abbiamo preferito concentrare le risorse alle fasce piu' deboli della popolazione e alle imprese", conclude l'assessore salviniano

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Coronavirus, il piano per i posti letti nelle diverse Asl

“La rete di presidi ospedalieri dedicati al Covid che si sta delineando nella nostra regione, ci consente di iniziare a programmare un piano per la riapertura di tutti gli servizi sanitari, ripristinando l’assistenza che eravamo stati costretti a rimodulare per far fronte all’assistenza”. Lo sottolinea l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, commentando i progetti che stanno prendendo forma su tutti i territori.

“Poter disporre – continual'assessore  – di strutture esclusivamente dedicate ai pazienti Covid rappresenta davvero un punto di svolta e va nella direzione di quanto previsto dal piano di emergenza regionale, che indicava proprio questo percorso per una gestione della pandemia che garantisse la presa in carico e la cura dei pazienti contagiati dal virus e, allo stesso tempo, la prosecuzione di tutte le attività ordinarie in assoluta sicurezza”.

Ogni Asl ha dunque individuato una struttura, già di proprietà, da allestire o riconvertire per il Covid.

All’Aquila saranno ricavati circa 120 posti letto all’ospedale San Salvatore, ubicati nel Delta 7 medico, con un investimento che attualmente è di un milione e 600mila euro. Gli interventi sono già a buon punto e in un secondo momento si procederà anche a potenziare una serie di servizi collaterali, come l’implementazione del laboratorio analisi, così da disporre di un presidio efficiente e completamente attrezzato, distinto e isolato dal resto dei reparti, sui quali però potrà contare (con precisi protocolli di sicurezza) per far fronte a esigenze sanitarie particolari che dovessero verificarsi.

La Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha invece individuato come presidio Covid il San Camillo di Atessa. Nel nosocomio sono già stati attivati 48 posti letto (su un totale previsto di 140) e sono iniziati i ricoveri dei primi pazienti, trasferiti da altri ospedali della provincia. Ad Atessa, al momento, vengono presi in carico pazienti con quadro clinico a bassa e media intensità, in collaborazione con le unità operative di malattie infettive di Chieti e Vasto. L’investimento per l’adeguamento è di un milione e mezzo di euro, in parte finanziato da una cordata di imprenditori.

A Pescara, provincia con il più alto numero di pazienti positivi in Abruzzo, si è scelto di puntare sullo stabile ex Ivap di via Rigopiano. Saranno riconvertiti 4 piani dell’edificio (inutilizzato da diversi anni), in cui verranno ricavati 214 posti di letto, di cui 40 di terapia intensiva. L’investimento complessivo è di circa 11 milioni di euro, di cui 7 finanziati dalla Protezione civile nazionale, 3 dalla Banca d’Italia, mentre il resto sarà a carico della Asl. La nuova ala Covid, che è adiacente all’ospedale Santo Spirito, sarà (come all’Aquila) distinta e isolata dagli altri padiglioni del nosocomio cittadino, ma potrà sfruttarne competenze e tecnologie in caso di necessità. Nel frattempo, oltre ai posti letto riconvertiti nel Santo Spirito, ne sono stati attivati 23 al San Massimo di Penne, che dispone anche di 4 posti di rianimazione.

La Asl di Teramo, infine, ha riconvertito in tempi brevissimi il presidio ospedaliero di Atri, che ormai da diverse settimane già accoglie i pazienti Covid, aumentando la dotazione di posti letto in terapia intensiva e aprendo anche alla sperimentazione di nuovi farmaci e terapie. Al San Liberatore sono attivi 79 posti letto, di cui 8 in rianimazione. A questi si aggiungono quelli attivati nel terzo lotto (ex Sanatorio) del Mazzini di Teramo: 37 in totale, di cui 17 di rianimazione. La Asl, per le opere di messa in sicurezza (creazione soprattutto di percorsi dedicati) e trasferimento, ha investito circa 500mila euro.

 

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Commissario Strada dei Parchi, D’Annuntiis: ora programmare la messa in sicurezza antisismica

«Il Consiglio di Stato, con una sentenza del 20 febbraio scorso, ha certificato l'inerzia del Governo e, al fine di approvare il Pef, ha nominato un commissario ad acta, con l’obiettivo di definire il piano economico-finanziario, previsto dalla legge 228/2012, attraverso cui poter finalmente programmare la messa in sicurezza antisismica delle autostrade, secondo le ultime normative in materia di infrastrutture». Lo afferma il Sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D'Annuntiis, che interviene sulla questione che coinvolge le autostrade A/24 e A/25. «Si avvia a conclusione un iter che ha mostrato tutta l'incapacità del governo a gestire la problematica della messa in sicurezza della A/24 e A/25  in un'area a grave rischio sismico. Un iter che ha visto il CIPE, in data 01/08/2019, prendere atto dell'istruttoria predisposta dal MIT in merito all'ipotesi di nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) del valore di 3,1 miliardi di euro e della necessità di avviare un piano di convalida di 720 milioni di euro per i lavori più urgenti. Nel mese di ottobre – prosegue D’Annuntiis - il Governo Italiano ha trasmesso ai competenti uffici della Commissione Europea tali decisioni del CIPE, sulle Autostrade A/24 e A/25, e  la Commissione Europea  ha richiesto, per ben due volte, di chiarire la posizione dell'Italia riguardo alcuni elementi del PEF al fine di poter esprimere il proprio parere. Il Governo Italiano non ha mai risposto e quindi la Commissione Europea, il 22/01/2020, ha comunicato di aver chiuso la procedura amministrativa senza potersi esprimere ribadendo, però, la disponibilità a farlo appena il Governo Italiano lo ritenesse necessario. Già nel giugno del 2019 - ha concluso D'Annuntiis - c'era stata una pronuncia del Consiglio di Stato che aveva stabilito l'obbligo per il MIT di giungere all'approvazione del PEF entro il mese di ottobre 2019, cosa non accaduta e che ha comportato notevoli ritardi nell'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle nostre due autostrade»

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Regione Abruzzo, pubblicata la guida per la formazione a distanza

Una guida operativa per rispondere ai dubbi interpretativi legati alla formazione professionale nel periodo di emergenza sanitaria. Il documento è stato predisposto dal Servizio Istruzione della Regione Abruzzo che ha voluto fornire agli organismi di formazione impegnati nell'istruzione professionale indicazioni operative per la gestione dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) anche in modalità duale. La guida operativa fa riferimento allo strumento della cosiddetta formazione a distanza (FaD), allo stato l'unica possibile nel campo della formazione e autorizzata dalla Regione Abruzzo per quei percorsi formativi naturalmente riconosciuti e autorizzati dall'ente. All'appello mancavano proprio i percorsi IeFP, per i quali il Servizio Istruzione ha previsto anche per essi la formazione a distanza sia per l'attività degli OdF sia per l'attività all'interno di un contesto lavorativo mediante tirocinio curriculare. La guida riguarda anche i campi del Sistema Duale e dell'Apprendistato. Il settore della formazione e dell'orientamento professionale ha dovuto far fronte nell'ultimo mese a radicali modifiche per uniformare le condizioni di sicurezza richieste per il contenimento del virus Covid-19 con le esigenze della formazione professionale in modo da evitare il blocco di tutto il comparto e la Regione è intervenuta autorizzando la formazione a distanza (FaD/e-learning) emanando linee di indirizzo per i percorsi formativi. 

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