Politica

Sanità, la Regione recepisce il Piano nazionale Demenze

La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ha recepito i contenuti del Piano nazionale demenze, che individua una serie di azioni per il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali.

Una strategia che "parte dal presupposto - si legge nel documento - che, come in tutte le patologie cronico-degenerative nelle quali l'approccio singolo non è risolutivo nel modificarne la storia naturale, occorre prevedere invece un insieme articolato e organico di percorsi assistenziali, secondo una filosofia di gestione integrata della malattia".

Gli obiettivi fondamentali del Piano nazionale demenze sono 4: interventi e misure di politica sanitaria e sociosanitaria, con particolare attenzione alle forme di esordio precoce e al miglioramento della qualità della vita dei pazienti e dei loro care-giver; creazione di una rete integrata per le demenze e la loro gestione favorendo la prevenzione, la riduzione delle discriminazioni, le politiche di intersettorialità, oltre a promuovere l'omogeneità dell'assistenza; implementazione di strategie di interventi per l'appropriatezza delle cure, che possano migliorare l'assistenza del paziente sia al proprio domicilio, sia nelle strutture residenziali e semiresidenziali; aumento della consapevolezza e miglioramento della qualità della vita, supportando le persone con demenza e i loro familiari, con il coinvolgimento non solo delle stesse famiglie, ma anche delle associazioni che operano sui territori.

L'attuazione del Piano è stata demandata all'Agenzia sanitaria regionale, che opererà in collaborazione e con il supporto del Dipartimento regionale per la Salute e il Welfare. Il mese scorso la giunta regionale aveva completato il riordino della rete territoriale residenziale e semiresidenziale per quanto riguarda le aree della riabilitazione, delle demenze e degli anziani, prevedendo l'attivazione di 1406 posti letto. "Il recepimento del Piano delle demenze - spiega Paolucci - si inserisce in quel percorso articolato e complesso che stiamo portando avanti fin dal nostro insediamento e che mira, torno a ribadirlo, a creare un modello di assistenza più rispondente realmente a quelle che sono le esigenze sanitarie della popolazione abruzzese. E i risultati ottenuti in termini di aumento dei punteggi Lea (i livelli essenziali di assistenza, ndr) dimostrano che abbiamo seguito la strada giusta, al di là delle sterili e strumentali polemiche politico-campanilistiche a cui purtroppo siamo ancora costretti ad assistere". 

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Imu, le informazioni dello sportello telematico di Montesilvano

Lo Sportello Telematico che il Comune di Montesilvano ha ideato e messo a disposizione dei contribuenti in materia di tributi ha sempre più funzioni. E’ online, infatti, una nuova sezione, a cui è possibile accedere dalla home page del sito istituzionale, cliccando su Cassetto Tributario, dove consultare i valori delle aree edificabili ai fini IMU.

«Grazie all’elevata professionalità del dirigente Marco Scorrano  - spiega l’assessore al bilancio, Deborah Comardi  - abbiamo ulteriormente implementato lo Sportello Telematico. In sostanza il contribuente può verificare il valore dell’aree ai fini del calcolo IMU. Chiaramente si tratta di valori non vincolanti, che rappresentano un supporto al contribuente, poiché il calcolo effettivo viene eseguito dagli uffici preposti. Questa non è l’unica novità in materia di IMU. Con la preziosa sinergia dell’ufficio tributi con quello urbanistico, abbiamo infatti deliberato un nuovo procedimento di stima del valore delle aree fabbricabili nel territorio comunale. Si tratta di un’evoluzione della delibera con cui nel 2017 abbiamo per la prima volta determinato il valore al metro quadro applicato per il calcolo dell’IMU sui terreni edificabili. Attraverso le verifiche, gli accertamenti e le osservazioni che abbiamo registrato in questo primo anno abbiamo deciso di determinare con un nuovo atto i nuovi coefficienti per il calcolo, basandolo sul valore venale in comune commercio, delle aree edificabili, stabilito dall’Omi, l’osservatorio mobiliare italiano e quindi tenendo conto degli effettivi valori negli atti di compravendita. Per chi ha già versato l’acconto IMU, che ricordiamo scade lunedì 18 giugno, qualora dovesse evidenziarsi una differenza, derivante dal nuovo metodo di calcolo, questa potrà essere conguagliata in sede di saldo nel prossimo dicembre».

Si tratta di una fase sperimentale, pertanto i contribuenti che dovessero constatare anomalie possono segnalarle alle mail: tributi@comune.montesilvano.pe.itoppure urbanistica@comune.montesilvano.pe.it.

 

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Rifiuti, fusione in vista per Attiva, Ambiente e Linda nel Pescarese

Le tre società pubbliche che operano nel pescarese nel campo dei rifiuti - la consortile Ambiente spa e le municipali del capoluogo e di Città Sant'Angelo, Attiva spa e Linda spa - procedono verso l'unificazione con l'obiettivo primario di realizzare il sistema impiantistico d'ambito per il recupero dei rifiuti in un'area che conta almeno trecentomila abitanti. Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa al Comune di Pescara, presenti, tra gli altri, il sindaco Marco Alessandrini, l'assessore all'Igiene urbana, Paola Marchegiani, Gabriele Florindi, sindaco di Città Sant'Angelo, il primo Comune ad aver approvato il processo di fusione delle società, l'amministratore unico di Attiva Spa, Massimo Papa, e Sandro Di Scerni, del gruppo lavoro Attiva-Ambiente-Linda.

Parte del sistema è già esistente, ma da attivare, come le due piattaforme di Alanno e di Loreto Aprutino per il primo trattamento dei rifiuti da imballaggi plastici, metallici e di vetro; altra parte è da realizzare ex novo, come nel caso dell'impianto per il trattamento dei rifiuti compostabili. Il progetto di unificazione delle tre società - la fusione si concluderà entro settembre e poi ci vorranno almeno otto mesi per la messa a regime degli impianti - nasce insieme alla volontà di raggiungere un obiettivo sempre indicato nella pianificazione e nella programmazione pubbliche, ma ancora inattuato nonostante sia considerato necessario per il buon funzionamento della più estesa area urbana abruzzese. La logica di fondo, anche in base a quanto previsto con la nascita dell'Agir (Autorità per la gestione integrata dei rifiuti), è quella di offrire all'ambito abruzzese le infrastrutture utili ad una migliore gestione dei rifiuti, con l'obiettivo finale della qualità ambientale. Nell'ambito del percorso compiuto con i 41 Comuni soci di Ambiente spa è stato inoltre promosso il workshop 'Oltre i rifiuti' che si svolgerà giovedì all'auditorium Petruzzi di Pescara, per condividere le strategie e le scelte con i diversi portatori di interesse presenti sul territorio. "Entro la fine del corrente mese - dice Alessandrini - le 41 amministrazioni coinvolte delibereranno la fusione. Si tratta di fusione per incorporazione e il soggetto incorporante è Ambiente, che ha un patrimonio di 4,8 milioni di euro e 260 addetti. L'ambizione è quella di dare un servizio migliore a costi più bassi agli utenti".

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Pd, progetto di legge per lo stop al declassamento degli ospedali

Un disegno di legge per sospendere le disposizioni sul declassamento e la riconversione degli ospedali abruzzesi di Popoli, Atessa, Guardiagrele, Ortona, Tagliacozzo, Atri, Sulmona e Penne è stato presentato alla Camera dei Deputati dai parlamentari del Pd Stefania Pezzopane e Camillo D'Alessandro. Lo rendono noto in un comunicato i due parlamentari e l' assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci.

Come spiega Paolucci, solo con una norma nazionale si può tornare indietro e ridare vigore e importanza a questi presidi. "Ci auguriamo e ci batteremo affinché la maggioranza parlamentare approvi senza indugio la proposta visto le accuse e i giudizi che i loro rappresentanti hanno urlato in tutti questi anni in Abruzzo", spiegano Pezzopane e D'Alessandro. "Gli eventi legati al terremoto - affermano nella relazione che accompagna il progetto di legge - hanno profondamente influenzato l'intera programmazione sanitaria regionale, a partire dalla configurazione delle rete ospedaliera che prevede la realizzazione di nuovi interventi di edilizia sanitaria che consentiranno una diversa articolazione dell'offerta sanitaria. Appare evidente - segnalano ancora i deputati abruzzesi del Pd - che nelle more della nuova programmazione dell'offerta sanitaria, possibile solo con la realizzazione degli interventi di edilizia previsti, deve essere concessa una sospensione delle disposizioni". Secondo Paolucci, "è un passaggio che fa chiarezza. Ora, dopo la strumentalizzazione di questi anni dei 5 Stelle e della destra, è il momento della verità. In campagna elettorale hanno promesso molto in materia di sanità, vediamo come agiranno fattivamente ora

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Consiglio regionale, scontro sul numero legale

La seduta del Consiglio regionale si è chiusa per mancanza del numero legale causato dall' abbandono dell'Aula da parte delle opposizioni del Movimento Cinque Stelle e del Centrodestra e l'assenza di quattro consiglieri della maggioranza, tra cui il presidente senatore Luciano D'Alfonso, presente ai lavori della mattina. In Aula erano presenti 15 consiglieri di centrosinistra, numero insufficiente di un seggio perché la seduta fosse utile. I tre assenti sono gli ex assessori Donato Di Matteo, ex Pd ora Regione Facile, Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico) e il suo compagno civico Mario Olivieri. Il Presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha convocato una riunione di maggioranza per verificare come portare avanti l'attività in questa parte finale della consiliatura. Al palo sono rimasti diversi provvedimenti tra cui il Pdl per un finanziamento di un milione e 700mila euro alle attività antincendio. Su questo argomento si è scatenato lo scontro in Aula innescato dai pentastellati che hanno chiesto le dimissioni di D'Alfonso e le elezioni anticipate rispetto alla scadenza naturale della prossima primavera. Duro il battibecco tra il consigliere di Centro democratico e presidente della commissione Bilancio, Maurizio Di Nicola, da una parte e i pentastellati e Forza Italia, dall'altra.

I consiglieri della maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale registrano "l'assenza della minoranza di centrodestra che, ancora una volta, non rispettando gli accordi, abbandona l'Aula consiliare facendo mancare il numero legale". In una nota i consiglieri di maggioranza spiegano che "questa scelta è stata stigmatizzata dalla maggioranza che ha sottolineato invece come le leggi e i provvedimenti, durante i lavori sono stati approvati al netto del contributo della minoranza con la presenza dei sedici consiglieri. Al contrario il contributo del gruppo di Forza Italia, dopo l'accordo, sarebbe stato necessario per i punti successivi". "Purtroppo - si legge ancora nella nota - la chiusura anticipata del Consiglio non ha permesso di procedere all'approvazione del progetto di legge riguardante le disposizioni urgenti di protezione civile per il sostegno finanziario delle attività antincendio boschivo. Il continuo ricorso alla verifica del numero legale dimostra l'inconsistenza del ruolo dell'opposizione. In tal senso va ricordato che la legge elettorale approvata durante la scorsa legislatura ha voluto scientificamente ridurre la piena operatività della maggioranza - concludono i consiglieri di centrosinistra - tutto ciò è valso nel passato, vale nel presente e varrà certamente anche in futuro".

"La mancata approvazione di atti urgenti, dovuta alla mancanza del numero legale, ricade tutta ed esclusivamente nel comportamento del governatore senatore Luciano D'Alfonso costretto per la terza volta ad abbandonare l' Aula per correre in Senato". Così il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo sull'epilogo della seduta odierna del Consiglio regionale che si è chiusa per mancanza del numero legale. "Se avesse risolto la sua incompatibilità acclarata, oggi ci sarebbe stato il vicepresidente Lolli e i provvedimenti sarebbero stati regolarmente approvati - ha continuato in una nota Febbo - sarà pure conveniente a lui e al Pd tenere il piede in due staffe (poltrone), ma sicuramente non lo è per gli abruzzesi", ha concluso il presidente della Commissione di Vigilanza.

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Moody’s fotografa le necessità di investimenti per la prevenzione degli Enti

Il fabbisogno di infrastrutture individuato dal piano nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico in Italia va oltre le capacità di ogni regione o ente locale, soprattutto nel Centro Sud, e potrà essere finanziato soltanto con l'aiuto dello Stato e dell'Unione Europea su un arco temporale lungo. E' l'analisi dell'agenzia di rating Moody's che rileva come circa 8 miliardi sui 26 miliardi necessari a mettere i sicurezza il Paese sono stati predisposti e verranno stanziati con un mix di finanziamenti statali, trasferimenti dell'Unione Europea e prestiti della Banca Europea per gli Investimenti. I fondi comunitari rappresentano una fonte stabile di finanziamenti, mentre quelli governativi, che dovrebbero costituire la parte più rilevante, sono più incerti in quanto soggetti ad allocazione annuale. Le tre maggiori regioni del Mezzogiorno, ovvero Campania, Sicilia e Puglia hanno, da sole, un fabbisogno complessivo di 10,3 miliardi, pari al 40% del totale stimato per le opere utili e prevenire e mitigare il rischio di dissesto idrogeologico. Molise, Basilicata e Abruzzo hanno invece i maggiori fabbisogni di investimento in rapporto ai loro bilanci annuali, rispettivamente il 73%, 65% e 36%. Al contrario, regioni come la Lombardia e le province autonome di Bolzano e Trento dovranno sostenere investimenti più contenuti, tra l'1% e il 4% dei loro bilanci. Il diverso grado di esposizione ai rischi di natura climatica, unito allo stato di avanzamento dei lavori di prevenzione degli enti del settore pubblico sono già incorporati nei rating assegnati da Moody's a regioni ed enti locali. Tuttavia con l'intensificarsi dei cambiamenti del clima, l'inattività o la lentezza nella realizzazione delle opere potrebbero avere un impatto negativo sul rating delle regioni con maggiori necessità di investimenti nei progetti di prevenzione

 

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Nominati i sottosegretari, al pescarese Gianluca Vacca Beni e attività Culturali e il turismo

Il Consiglio dei ministri ha nominato 45 Sottosegretari di Stato, nei limiti imposti dalla legge. Di seguito la lista relativa alle nomine che includono il pescarese Gianluca Vacca, nominato sottosegretario ai Beni e attività Culturali e il turismo.

 

Presidenza del Consiglio dei ministri

on. Guido GUIDESI, sen. dott. Vincenzo SANTANGELO, on. Simone VALENTE (Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta);

on. dott. Mattia FANTINATI (Pubblica amministrazione);

on. Stefano BUFFAGNI (Affari regionali e autonomie);

on. dott.ssa Giuseppina CASTIELLO (Sud);

sig. Vincenzo ZOCCANO (Famiglia e disabilità);

pres. Luciano BARRA CARACCIOLO (Affari europei);

sen. Vito Claudio CRIMI (Editoria);

on. Vincenzo SPADAFORA (Pari opportunità e giovani);

 

Affari esteri e cooperazione internazionale

on. dott. Emanuela Claudia DEL RE

on. dott. Manlio DI STEFANO

sen. dott. Ricardo Antonio MERLO

on. dott. Guglielmo PICCHI

 

Interno

sen. Stefano CANDIANI

dott. Luigi GAETTI

on. dott.Nicola MOLTENI

on. dott. Carlo SIBILIA

 

Giustizia

on. dott. Vittorio FERRARESI

on. avv.Jacopo MORRONE

 

 

Difesa

on. dott Angelo TOFALO

on. Raffaele VOLPI

 

 

Economia e finanze

on. dott Massimo BITONCI

on. dott.ssa Laura CASTELLI

on dott. Massimo GARAVAGLIA

on. dott Alessio Mattia VILLAROSA

 

 

Sviluppo Economico

sen. dott Andrea CIOFFI

on. Davide CRIPPA

on. dott Dario GALLI

prof. Michele GERACI

 

 

Politiche Agricole alimentari e forestali

on. dott. Franco MANZATO

dott.ssa Alessandra PESCE

 

Ambiente, tutela del territorio e del mare

on. Vannia GAVA

on. Salvatore MICILLO

 

Infrastrutture e Trasporti

sig. Michele DELL’ORCO

on dott. Edoardo RIXI

sen Armando SIRI

 

Lavoro e le politiche sociali

on. Claudio COMINARDI

on. Claudio DURIGON

 

Istruzione, Università e Ricerca

prof. on. Lorenzo FIORAMONTI

prof. Salvatore GIULIANO

 

Beni e attività Culturali e il turismo

sen. dott.ssa Lucia BORGONZONI

on. dott. Gianluca VACCA

 

Salute

prof. Armando BARTOLAZZI

on.  dott .Maurizio FUGATTI

 

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Teramo. Zelli (Azione Politica): Centrodestra perde occasione di rinnovamento

“Il dato incontrovertibile è questo: il centrodestra avrebbe potuto vincere al primo turno. Se, ed evidentemente così non è stato, avesse saputo superare il limite dell’insicurezza che lo ha convinto a negare il rinnovamento e a proporre un parterre di candidati già visti, già sperimentati, agganciati a un sistema partitico in declino”. Gianluca Zelli, coordinatore regionale di Azione Politica, propone la sua analisi sul voto amministrativo di Teramo, all’indomani della domenica di consultazioni che ha visto la sua lista sostenere il candidato sindaco Mauro Di Dalmazio che con la coalizione civica ha ottenuto l’11,5% con 3532 preferenze.
“Un nuovo modello di alleanze e candidature oculate e fresche, sulla costruzione del quale ci stiamo impegnando con grande energia, avrebbe garantito unità e vittoria. Al contrario, tutte le liste di centrodestra perdono voti, mentre le civiche guadagnano. – prosegue Zelli – Azione Politica, alla prima misura elettorale, è tra le prime non partitiche. Il risultato deve essere di stimolo alla riflessione, deve aiutare a comprendere che i partiti devono cambiare atteggiamento.
“Per concludere – sottolinea ancora il coordinatore di AP – sono fiero che il nostro gruppo abbia avuto il coraggio e la coerenza di candidare persone vere, avulse dal sistema, senza esperienza di amministrazione. In altre situazioni, abbiamo assistito a una “particolare” commistione tra vecchio e nuovo che ha disorientato l’elettorato ed edulcorato il messaggio. Il risultato è che il 24 giugno prossimo, la Città di Teramo ritroverà nel suo Consiglio consiglieri e assessori uscenti, gli stessi che l’hanno condotta all’impasse del commissariamento. Questo è il rinnovamento che i cittadini chiedevano?”, conclude.

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Consorzio bonifica centro, stop agli aumenti

 Il Consiglio Regionale ha approvato la norma che intende sopperire alle difficoltà economiche che hanno indotto il Consorzio di Bonifica Centro a disporre l'aumento dei canoni. Il provvedimento introduce un fondo di rotazione pari a euro 700mila euro da parte del competente Dipartimento della Giunta Regionale, al fine di sospendere l'aumento medio del 40 per cento del canone consortile, concesso sotto forma di anticipazione e da rimborsare a partire dall'anno 2019.

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Paolucci: per l’Istat in Abruzzo recuperati 42000 posti da quando si è insediata la giunta di centrosinistra

"L'Istat rende noto che il numero degli occupati in Abruzzo nel primo trimestre del 2018 resta sopra la soglia del mezzo milione di unità, per la precisione 501mila. Un dato ragguardevole se si pensa che nello stesso periodo del 2017 eravamo a quota 464mila e al momento dell'insediamento della Giunta D'Alfonso, nel giugno 2014, gli occupati erano 459mila. Dunque, dal nostro arrivo alla guida della Regione sono stati recuperati oltre 42mila posti di lavoro". Lo sottolinea l'assessore al bilancio Silvio Paolucci, commentando i dati diffusi dall'Istituto nazionale di statistica. "Anche sul fronte della disoccupazione i dati sono confortanti - continua l'assessore - le 74mila persone in cerca di lavoro nel primo trimestre 2017 sono passate alle 60mila dello stesso periodo del 2018, con una riduzione di 14mila unità. L'Abruzzo ha superato definitivamente le difficoltà legate alla grande crisi - conclude Paolucci - e agli effetti nefasti del maltempo e del terremoto che hanno caratterizzato la fine del 2016 e l'inizio del 2017. Abbiamo agganciato saldamente la ripresa e siamo in linea con il dato nazionale". 

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