Politica

D’Alfonso crea una delega per D’Ignazio (NCD)

Con proprio decreto il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso ha conferito incarico al consigliere regionale Giorgio D’Ignazio di collaborare – fino al 31 dicembre prossimo – con la Presidenza della Giunta della Regione Abruzzo e di «supportarne le attività per le iniziative e per le azioni necessarie a garantire la valorizzazione e il potenziamento del commercio e dell’artigianato regionali, nonché per il rilancio delle attività produttive nei comuni del teramano e dell’aquilano ricompresi nel cratere sismico».

Nel decreto si spiega che le attività commerciali, artigianali e produttive in genere, che vivono nei comuni del cratere un tempo di grande congiuntura economica - sia a motivo di un progressivo e costante spopolamento, sia in ragione della perdita di lavoro da parte di numerose maestranze – “rappresentano una priorità non soltanto per il governo della Regione Abruzzo.

Poiché le attività di competenza dell’esecutivo – prosegue il documento – “assorbono abbondantemente l’impegno e la dedizione che ogni amministratore è in grado di assicurare alla vita dell’amministrazione regionale, è perciò utile che nelle materie più strettamente connesse al commercio e all’artigianato regionale, in special modo per gli ambiti che più da vicino interessano il rilancio delle attività produttive nei comuni del cratere sismico, siano attivate forme di proficua collaborazione e ampio coinvolgimento, anche sotto il profilo programmatico e organizzativo” e quindi si ritiene necessario “avvalersi di un supporto istituzionale teso alla valorizzazione e al potenziamento del commercio e dell’artigianato nella regione Abruzzo, al fine di rilanciare le attività produttive nei comuni del teramano e dell’aquilano ricompresi nel cratere sismico.

Il decreto specifica che «sulla scorta delle competenze curriculari e dell’impegno da questi profuso nell’interesse dell’amministrazione regionale, si individua nel consigliere regionale Giorgio D’Ignazio, che ha già manifestato la più ampia disponibilità, la figura idonea a garantire supporto e collaborazione alla Presidenza della Regione nelle materie sopra specificate».

 

 

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Porto di Pescara, la Regione Abruzzo promette entro marzo il progetto esecutivo dei moli

Vertice sul futuro delle imprese balneari dal presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il vice sindaco, Enzo Del Vecchio, l'assessore comunale Giacomo Cuzzi, l'assessore regionale con delega alla Pesca, Dino Pepe, e i rappresentanti delle associazioni di categoria di commercianti, industriali e balneatori. "Rispetto alla quota di dragaggio naturale che scaturira' dal taglio della diga foranea - ha esordito D'Alfonso - i relativi lavori, per importo pari a 3,5 milioni, sono stati affidati a un raggruppamento di imprese individuato con gara d'appalto. L'impresa aggiudicataria, avendo voluto attendere l'idoneita' di tutti i pareri convergenti e in particolare la convalida del parere del Comitato VIA, una volta acquisito questo, si e' messa all'opera per redigere il progetto esecutivo". D'Alfonso ha anche spiegato che lo slittamento dei tempi deriva da una posizione di cautela da parte della Direzione marittima di Pescara che, prima di dare il via libera, intende salvaguardare sia la pulizia delle acque sia la sicurezza degli operatori della pesca.

Intanto, entro il mese di marzo sara' pronto il progetto esecutivo e da quel momento le opere saranno immediatamente appaltabili. D'Alfonso ha precisato che "le opere in questione, che non sono nuove opere poiche' riguardano la sicurezza, non saranno sottoponibili al vaglio del Comitato VIA nazionale, ma solo a quello regionale". 

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Mare inquinato, ritirata la delibera sul nuovo sistema depurativo

Ritirata la delibera sul nuovo sistema di depurazione di Pescara, Spoltore e San Giovanni Teatino, all'ordine del giorno nella seduta odierna del Consiglio comunale del capoluogo adriatico. Si e' optato per il ritiro del provvedimento per evitare emendamenti, cosi' da arrivare a una delibera condivisa che verra' votata nella prossima seduta del Consiglio, prevista venerdi' 3 marzo. Si tratta di una delibera di indirizzo finalizzata a individuare le aree in cui sorgera' quello che l'amministrazione comunale, nei giorni scorsi presentando il progetto, ha definito 'parco della depurazione', un sistema che andra' a inglobare il depuratore esistente i cui lavori di potenziamento sono gia' in corso, a cui si aggiungeranno nuovi impianti.

"La delibera - dice l'assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Enzo Del Vecchio - e' stata al centro di una riunione del tavolo costituito sulla balneazione e oggi limitato alle sole forze politiche, riunito per affrontare la questione prima del Consiglio. All'esito del confronto e dopo ulteriori precisazioni intervenute in aula, si e' concordemente ritenuto di evitare emendamenti modificativi per un atto cosi' importante e di avviare con sollecitudine il ritiro e la riproposizione della delibera al prossimo Consiglio Comunale".

I gruppi di Forza Italia, Pescara in Testa e Pescara Futura parlano di "una delibera che non aveva i piedi per camminare" e sottolineano di aver "presentato proposte di modifica del provvedimento: auspichiamo che da parte di una maggioranza tanto pasticciona si dimostri finalmente buon senso nelle valutazioni, non trincerandosi dietro posizioni pregiudiziali o dietro l'unico obiettivo di correre per fare appalti, un atteggiamento che inevitabilmente fa sorgere sospetti". 

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Sindaci del Teramano chiedono per l’estensione del decreto sisma

Prima di decidere quali interventi definitivi effettuare sulle tre frane di Ponzano di Civitella del Tronto, Castelnuovo di Campli e Casoli di Atri saranno necessari ulteriori approfondimenti e sara' difficile, se non impossibile, ricostruire sui tratti interessati dal movimento franoso. Almeno per Campli e Civitella del Tronto dove si dovra' cominciare a pensare a una delocalizzazione. E' quanto emerso questo pomeriggio dalla riunione all'Aquila tra responsabili e tecnici della Protezione Civile nazionale e locale e i sindaci dei tre Comuni interessati. Questi ultimi chiedono a gran voce l'estensione del decreto sisma alle frane, che permetterebbe ai privati di vedersi coperti i danni alle abitazioni.

"Nel corso della riunione abbiamo illustrato le diverse emergenze - ha detto il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale - ponendo con forza la questione del futuro delle famiglie sgomberate. A giorni dovrebbe uscire l'ordinanza di protezione civile relativa agli interventi in somma urgenza, mentre per la messa in sicurezza definitiva bisognera' fare ulteriori approfondimenti e monitoraggi".

Una riunione importante, ma solo la prima di un lungo percorso. "E' positivo che i tecnici del Cnr torneranno a breve sulle tre frane - ha detto il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi - dove serviranno ulteriori monitoraggi per vederne l'evoluzione. Una riunione interessante, ma solo la prima di un percorso. Fondamentale per noi e' l'emendamento al decreto, anche per la tutela dei privati rispetto ai danni subiti dagli immobili". 

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Olivieri chiede a D’Alfonso la rimozione del manager della Asl Flacco

Il presidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo Mario Olivieri in una nota ha denunciato la situazione difficile che si è venuta a creare dopo la sospensione degli esami mammografici all'ospedale di Vasto presso il servizio di radiologia di quella struttura". Il consigliere regionale di Abruzzo civico Mario Olivieri, presidente della Commissione Sanità, ha chiesto anche al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, di 'rimuovere il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flaccò, minacciando di uscire dalla maggioranza di centrosinistra, "la grave situazione nella quale si trova l'ospedale di Vasto è, ancora una volta, dimostrata dalla clamorosa decisione di sospendere gli esami mammografici presso il servizio di radiologia di quella Struttura. Una decisione questa che mette in difficoltà la popolazione femminile del Vastese, e non solo - dice Olivieri - costringendola a recarsi o presso strutture private, oppure lontano da Vasto per eseguire gli esami, e che è significativa di una volontà, non ulteriormente sopportabile, tesa a distruggere quanto di buono era stato fatto negli anni passati, in fatto di organizzazione, professionalità e motivazione all'interno dell'Ospedale di Vasto".

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Abruzzo, sono 265 le cave attive secondo Legambiente

L'Abruzzo continua a scavare: sono 265 le cave attive e 640 quelle abbandonate. Questa la fotografia scattata da Legambiente secondo cui "la Regione e' ancora inadempiente sul piano cave che, nonostante l'annuncio di alcuni mesi fa, e' al palo". L'associazione inoltre dice no alla realizzazione della cava di Monte Castiglione a Popoli, si all' economia circolare. "Malgrado la spinta delle Direttive europee che portano il recupero di materiale inerte al 70% entro il 2020, l'Abruzzo e' ancora molto indietro", afferma Legambiente che chiede una "profonda innovazione nel settore. Puntando su riciclo, adeguamento delle tariffe e tutela del territorio si puo' ridurre il numero di cave con piu' lavoro". Legambiente sottolinea il fatto che "e' possibile ridurre il prelievo di materiale e l'impatto delle cave nei confronti del paesaggio, dare una nuova vita ad una cava dismessa e percorrere la strada del riciclo degli aggregati. A dimostrarlo sono tanti paesi europei che hanno deciso di puntare sul riciclo degli inerti, ma anche diversi esempi italiani anche se per l'Italia e per l'Abruzzo la strada e' ancora lunga e in salita". In particolare, dal rapporto cave 2016 di Legambiente, emerge che la quantita' estratta in regione di sabbia e ghiaia e' di 1.605.550 metri cubi con entrate annue pari a 2.087.215,00 di euro, solo il 6,5% del volume d'affari annuo complessivo da attivita' estrattive con prezzi di vendita di 32.111.000,00 di euro. Gia' con l'adeguamento ai canoni europei, la cifra sarebbe molto piu' alta: 5.137.760,00 di euro. 

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Accoglienza, Maragno: “Avanti per l’attivazione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati”

Il Comune di Montesilvano fa un altro passo in avanti nel percorso volto all’attivazione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), la differente metodologia di accoglienza dei migranti sul territorio, che limiterà il numero dei profughi in città, stabilendo un tetto massimo, non coinvolgendo zone turistiche e commerciali di Montesilvano.

«Dopo l’avviso pubblico per individuare immobili adeguati all’accoglienza dei migranti -  spiega il sindaco Francesco Maragno -  abbiamo emanato un bando per trovare soggetti del terzo settore che lavoreranno in partenariato  con il Comune e l’Azienda Sociale per la coprogettazione e la gestione delle azioni di sistema per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei profughi».

Secondo il Piano Nazionale di Ripartizione approvato e diffuso dal Ministero, ammonta a 161 il numero massimo di migranti che potrà essere accolto a Montesilvano, di molto inferiore a quello attualmente presente all’interno dei due centri di prima accoglienza (Cas), aperti nell’Ariminum e nell’Excelsior.

Per l’elaborazione del progetto di attivazione dello Sprar sarà necessario prevedere 4 tipologie di servizi. Il primo di accoglienza, del valore di circa 750 mila euro per il triennio 2017/2019, fornisce il supporto per le esigenze quotidiane; il secondo di tutela psico – socio -  sanitaria, orientamento e accompagnamento all’inserimento realizza un progetto di integrazione sul piano sociale, lavorativo e abitativo e ha un valore di circa 740 mila euro; il terzo, logistico, del valore di 617 mila euro circa, è un servizio trasversale di pulizia, manutenzione degli immobili e di acquisto dei beni materiali; infine il quarto lotto, del valore di circa 655 mila euro, inerisce le attività di orientamento e accompagnamento legale e mediazione interculturale.

I soggetti, cooperative, associazioni, fondazioni o organizzazioni di volontariato, potranno partecipare ad uno o a tutti i lotti previsti. I progetti verranno finanziati dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo.  

«L’apertura dello Sprar – ricorda il sindaco – produrrà la contestuale chiusura dei Centri di prima accoglienza, ovvero i due Cas attualmente presenti in altrettanti alberghi della città. Questa alternativa metodologia di accoglienza, diffusa sul territorio cittadino e non concentrata in un’unica area, non andrà a coinvolgere le strutture ricettive e le zone commerciali, proprio perché vogliamo tutelare il settore turistico di Montesilvano e le sue opportunità di sviluppo e crescita. Stiamo procedendo speditamente, perché convinti che questa sia la strada giusta per coniugare le esigenze dei cittadini con le necessità dei migranti».

Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro martedì 7 marzo al seguente indirizzo: Comune di Montesilvano – settore Amministrativo-, piazza Diaz, 1, 65016 Montesilvano o via pec a protocollo@comunemontesilvano.legalmail.it, utilizzando i moduli allegati all’avviso scaricabile dal sito istituzionale.

Per informazioni o chiarimenti è possibile contattare i numeri 0854481315, 0854481211 dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì.

 

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Giunta Abruzzo approva la carta di localizzazione pericoli da valanghe

La Giunta regionale d'Abruzzo, presieduta da Luciano D'Alfonso, nella seduta odierna, su proposta del Servizio di Prevenzione dei rischi di Protezione Civile, ha approvato il testo del provvedimento recante "Norme per la previsione e la prevenzione dei rischi da valanga", adottando la relativa "Carta di Localizzazione dei pericoli da Valanga - Massiccio del Gran Sasso d'Italia settore occidentale". Come ha spiegato il presidente, l'iniziativa prende forza dalla Legge Regionale n. 47 del 18 giugno 1992 recante "Norme per la previsione e la prevenzione dei rischi da valanga" che, tra l'altro, disciplina modalita' e procedure per la formazione della Carta di Localizzazione dei pericoli da valanga, prevedendo l'adozione delle relative misure di salvaguardia. La carta individua sul territorio regionale cartografato di 8.400 ettari le aree potenzialmente a rischio per il pericolo caduta valanghe. Essa costituisce un primo reale esame delle aree in cui, per conformazione morfologica e altimetrica, e' probabile che si verifichi la caduta di valanghe spontanee. Nel provvedimento approvato viene specificato che, in attesa di definire la "Carta dei rischi locali di valanga", e' sospesa, a titolo cautelativo, la edificazione nonche' la realizzazione di impianti e infrastrutture ai fini residenziali, produttivi e di carattere industriale, artigianale, commerciale, turistico e agricolo nonche' ogni nuovo uso delle aree che comporti rischio per la pubblica e privata incolumita'. In presenza di esigenze contingenti di carattere locale e in attesa dell'inclusione delle singole aree nelle due categorie di rischio sopra indicate, le Amministrazioni locali interessate possono procedere autonomamente, assumendo i relativi oneri e avvalendosi della collaborazione di tecnici specializzati nella materia, a elaborare uno studio tecnico analitico delle condizioni di rischio di un'area inclusa nella Carta regionale. Studio di tale natura puo' essere realizzato anche a cura di soggetti privati i quali rimettono i relativi elaborati al Comune territorialmente competente per il successivo inoltro alla Regione. Inoltre, il sindaco del comune interessato, entro 10 giorni dall'acquisizione delle informazioni, dovra' notificare l'esistenza dei pericoli da valanga ai proprietari e agli eventuali gestori degli edifici e degli impianti esistenti nelle zone segnalate. Inoltre, il sindaco dovra' assicurare, in ogni caso, una tempestiva e completa informazione di tutti i cittadini in ordine agli effetti derivanti dalla notifica dei provvedimenti regionali, mediante idonei ed efficaci mezzi di comunicazione. Il CO.RE.NE.VA. (Comitato Regionale Neve e Valanghe) con priorita' rispetto ad ogni altro adempimento, valuta il livello di rischio relativo alle singole situazioni segnalate e formula le prescrizioni ritenute idonee, in relazione allo stato di fatto, a salvaguardare la pubblica e privata incolumita'. Qualora le condizioni di rischio siano ritenute eccezionali e attuali, il Comitato puo' prescrivere l'immediata sospensione di ogni utilizzazione delle opere e delle aree, condizionandone il ripristino alla preventiva realizzazione di idonei interventi di difesa. D'Alfonso ha infine comunicato che entro il 2018 sara' predisposto il piano completo dei rischi derivanti da valanghe che interessera' tutto il territorio abruzzese, con un investimento che ammonta a un milione 300 mila euro da fondi nazionali.

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Entro 30 giorni le Asl abruzzesi dovranno adottare il proprio atto aziendale

Entro 30 giorni le Asl abruzzesi dovranno adottare il proprio atto aziendale, in conformita' alle nuove linee guida approvate dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci. Il provvedimento rientra nel percorso, iniziato nell'estate 2016, con l'approvazione del piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016-2018 e del piano di riordino della rete ospedaliera abruzzese. Le aziende sanitarie dovranno recepire le previsioni contenute nei due piani, a partire dal numero dei posti letto: 3.7 ogni mille abitanti, comprensivi dei 0.7 per la riabilitazione e lungodegenza post-acuzie. Accanto a questo parametro, andranno considerati gli standard di disciplina e di qualita', i dati sugli esiti delle cure, l'adeguamento della rete di emergenza-urgenza, la centralizzazione di alcune procedure per generare economie di scala. Tra le novita' principali spicca l'istituzione del Dipartimento Funzionale regionale delle Professioni sanitarie, introdotto per valorizzare tutte le professioni sanitarie. Ogni Asl, dunque, dovra' prevederne l'attivazione, sulla base di un'articolazione che prevede un Servizio Infermieristico e Ostetrico (con a capo un dirigente UOC), un Servizio Tecnico-Sanitario (con a capo un dirigente), un Servizio Tecnico Riabilitativo (con a capo un dirigente) e un Servizio delle Professioni Tecniche della Prevenzione (con a capo un dirigente). Ai diversi servizi spettera' espletare le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali, nonche' degli specifici codici deontologici, utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza conformemente a quanto stabilito dalla normativa vigente.

Per uniformare i modelli organizzativi, le Asl dovranno prevedere un'articolazione omogenea delle struttura, con l'istituzione di un sistema dipartimentale che comprenda il Dipartimento di Prevenzione, quello di Salute Mentale, il Materno-Infantile, il Dipartimento Medico, il Chirurgico, dell'Emergenza-Urgenza, dei Servizi, oltre a un Dipartimento Tecnico e a uno Amministrativo. Tra gli altri punti salienti delle linee guida c'e' l'obbligo di riportare sulle "linee di produzione ospedaliere e territoriali" tutte quelle funzioni attualmente in staff alle direzioni generali (come gestione del rischio clinico, governo della spesa farmaceutica e sicurezza dei pazienti), che invece tornano a operare direttamente nei luoghi fisici dove vengono erogate le prestazioni, a maggiore garanzia dell'utenza. Previsto, inoltre, il rafforzamento delle competenze dedicate alla governance del processo ospedaliero e del processo territoriale, in un'ottica di specificita' delle funzioni, improntata pero' alla sinergia nel raggiungimento dei risultati. Gli atti aziendali cosi' redatti, saranno a loro volta validati entro i successivi 30 giorni dal Dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo. A quel punto, le Asl potranno avviare la modifica degli attuali assetti organizzativi. 

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Pescara, nuovo regolamento per la scelta degli scrutatori

Via libera della giunta al 'Regolamento della Commissione Elettorale Comunale per la nomina degli scrutatori', al fine di dare seguito agli indirizzi contenuti nella deliberazione di C.C. n. 134/2016. La regolamentazione e' il riscontro concreto e condiviso con tutte le forze politiche, alla mozione presentata lo scorso 23 giugno dal gruppo 'Pescara Insieme' a firma dei Consiglieri Lola Gabriella Berardi, Adamo Scurti, cui si sono aggiunti anche altri firmatari, e che e' stata recepita dal Consiglio Comunale con delibera n. 134 del 24/11/2016 e con cui si impegnava l'Amministrazione a dare priorita' a particolari categorie: disoccupati, cassaintegrati, esodati, pensionati con basso reddito, studenti non lavoratori. La definizione dei ruoli avverra' attraverso un avviso pubblico fra i nominativi iscritti all'apposito Albo comunale e secondo il principio di rotazione, affinche' la stessa persona non debba ricoprire la carica di scrutatore per piu' di due tornate.

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