Politica

Variante Fondo Valle Sangro, il 22 gennaio la firma del contratto

Fissata al prossimo 22 gennaio, da parte di Anas Spa, la stipula del contratto dei lavori per realizzare la variante alla strada statale 652 "Fondo Valle Sangro" tra Gamberale e Quadri, in provincia di Chieti, con le imprese R.T.I. De Sanctis Costruzioni S.p.A. - Oberosler Cav. Piero S.r.l. - Ircop S.p.A. (ausiliaria: Idrogeo S.r.l.), con sede a Roma. Al momento, rende noto Anas, sono in corso di completamento le immissioni in possesso delle aree dove nascera' la nuova infrastruttura stradale e dove saranno aperti, a breve, i cantieri: la consegna dei lavori, infatti, e' prevista nelle prossime settimane.

Il raggruppamento d'imprese e' risultato aggiudicatario della gara d'appalto, cosi' come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 novembre. L'opera ha un valore complessivo di 190,4 milioni di euro; tali finanziamenti sono cosi' suddivisi: 20,4 milioni di euro dalla Legge n. 388/2000, 62 milioni di euro dal Decreto Sblocca Italia (D.L. n. 133 del 12 settembre 2014), 30 milioni di euro dalla Legge di Stabilita' 2013 e 78 milioni di euro dal Masterplan Abruzzo-Patto per il Sud. La variante si sviluppa per circa 5,3 km prevalentemente in sponda sinistra del fiume Sangro e comprende cinque viadotti lunghi complessivamente 1,2 km e una galleria di 2,5 km. L'infrastruttura, molto attesa, dal territorio e dalle comunita' locali, portera' notevoli benefici in termini di miglioramento generale della circolazione sia dei veicoli leggeri che dei veicoli pesanti.

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D’Alfonso: l’obiettivo è la sede unica per la Regione

"E' la sede della Regione, ma assomiglia ad un letto a castello diciamo in verticale. Lo abbiamo ereditato, ma la nostra volonta' e la nostra posizione di giudicabilita' fa riferimento ad un altro edificio che e' in una parte idonea della citta'. Speriamo che la preghiera laica vada in porto". Lo ha detto il presidente della Regione Luciano D'Alfonso parlando dell'attuale sede della Regione di Pescara, e della volonta' di avere in futuro una sede unica in occasione del protocollo Regione-carabinieri sottoscritto a Pescara. "Non e' chiusa la sfida di cercare una nuova sede della Regione. Io francamente oggi pensavo che potesse crollare il palazzo per la sua debolezza nei confronti di questa importante iniziativa. Ho usato la scherzosita', ma l'obiettivo e' quello di fare in modo che questo territorio abbia una sede univoca di tutti i dipendenti della Regione. Queste cannizzate di bambu' che derivano dagli anni Settanta non consentono neanche la concentrazione". 

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Rifiuti di Roma in Abruzzo, Di Primio: vigileremo sulla qualità dell’aria

"Se la qualita' dell'aria si trovera' in condizioni peggiori bloccheremo l'afflusso dei camion". Lo ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito all'ipotesi di portare in tre impianti in Abruzzo, compreso quello di Chieti, i rifiuti della Capitale. "Roma fino adesso ha dormito sui propri rifiuti - ha ricordato Di Primio - bisogna che si svegli e inizi a organizzarsi affinche' non si ricorra sempre all'aiuto istituzionale. Daremo una mano alla Capitale d'Italia ma questo non deve incidere sulla qualita' della vita dei miei cittadini".

"Noi abbiamo l'obbligo - ha proseguito il sindaco - di tutelare la salute pubblica. Non si tratta di non voler accettare la possibilita' che rifiuti fuori Regione di un altro Comune arrivino nei nostri centri di trattamento ma e' necessario avere quelle informazioni che mi consentono di dare risposte ai miei cittadini. E la risposta che devo dare e' quella di assicurare che il trasporto di questi rifiuti in Abruzzo e in particolare nella mia citta' non comprometta le condizioni di qualita' dell'ambiente e dell'aria. Il punto fermo dal quale non retrocedo, ma resto in attesa di conoscere e verificare e quindi eventualmente di decidere, e' quello di capire come impattera' il movimento di camion, verso il nostro impianto di trattamento meccanico-biologico, sulla qualita' dell'aria della mia città".

 

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Pedaggi A24 e A25, i sindaci chiedono lo stop al decreto con gli aumenti 

 "Gli amministratori chiedono la disapplicazione del decreto che ha previsto l'aumento abnorme dei pedaggi e una accelerazione sull'approvazione del Pef (Piano economico finanziario), scaduto ormai nel 2013 al fine di concordare la sostenibilita' degli investimenti senza gravare sui cittadini delle aree interne, gia' alle prese con diverse problematicita'". E' quanto emerso al termine dell'incontro che si e' svolto ieri sera nella sede del comune di Avezzano tra amministratori della provincia di L'Aquila e Strada Parchi spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25 sul tema dell'aumento dei pedaggi delle due arterie che collegano l'Abruzzo e il Lazio. All'iniziativa, assunta dal sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, che gia' nei giorni scorsi aveva chiesto un confronto diretto con la Societa' Autostrade dei parchi, hanno aderito il sindaco di L'Aquila, Pierluigi Biondi, il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, e il presidente della Provincia, Angelo Caruso, oltre a Massimo Verrecchia, consigliere comunale di Avezzano e parlamentare della Repubblica. "Nelle more di questi provvedimenti, gli amministratori locali - continua la nota firmata dai rappresentanti pubblici presenti -, sollecitano l'adozione di una scontistica diversa dai canoni nazionali ma calibrata sulle specificita' di una arteria unica autostradale strategica, quale e' quella dell'Abruzzo montano, che in assenza di alternative competitive di collegamento su rotaia, la rendono di particolare importanza, come gli eventi sismici hanno reso evidente". Sulla scontistica, gli amministratori sono decisi: "in particolare sul tema della ridefinizione dei criteri di determinazione delle tariffe, che al momento coinvolgono un numero troppo esiguo di utenti, gli enti locali hanno sottolineato l'esigenza di una estensione della scontistica tangibile e immediata, cosi' da rendere il servizio piu' fruibile"

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Elezioni,sondaggio Index: centrodestra in testa, M5S primo partito 

Movimento 5 stelle stabilmente primo partito, centrodestra in crescita e in largo vantaggio come coalizione, Pd in leggera ripresa. Sono questi i dati essenziali del sondaggio sulle intenzioni di voto realizzato da Index Research e reso noto dalla trasmissione Piazzapulita su La7. Secondo la rilevazione, all'11 gennaio l'area del non voto si è leggermente ristretta: dal 37 per cento del 21 dicembre al 36,4 dell'11 gennaio. Ancora indeciso il 16,8 per cento degli elettori interpellati, voterebbe bianca o nulla il 2,1%, liste minori (sotto la voce "altri") l'1 per cento. Nello stesso periodo di tempo il centrodestra passa, per Index Research, dal 36,3% al 36,7, con Forza Italia e Lega in lieve calo (rispettivamente dal 15,4 al 15 e dal 14 al 13,7), Fratelli d'Italia in lievissima crescita al 5,4 e l'apparizione della "quarta gamba" Noi con l'Italia che prende il posto delle liste centriste minori e porta il risultato - ipotetico - di quest'area all'1,6% dall'1 per cento complessivo della precedente rilevazione. Nel centrosinistra il Pd passa dal 23,7 al 24% di intenzioni di voto dichiarate. Le liste alleate, che rilevate nel complesso al 21 dicembre, quando non era ancora del tutto definito il quadro, valevano il 4,6%, ora, "sondate" singolarmente valgono lo 0,6% in meno: 1,7 ulivisti, socialisti e verdi di Insieme, 1,5 +Europa di Emma Bonino, 0,8 per Civica popolare di Beatrice Lorenzin. In lieve calo, alla sinistra del Pd, Liberi e Uguali, guidata da Pietro grasso: dal 6,5% al 6,2. Prima piazza fra le liste sempre al Movimento 5 stelle, stabile da dicembre a gennaio: 28 per cento del campione intervistato intende votare per la lista capeggiata da Luigi Di Maio, lo 0,1% in più rispetto a venti giorni prima. Le interviste complete, svolte con metodo Cati, sono 800. 

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Rifiuti di Roma in Abruzzo, via libera per 3 mesi

Dall'Abruzzo c'e' l'ok ad accogliere i rifiuti di Roma per 90 giorni e per una quantita' massima di 39mila tonnellate, distribuite su tre strutture: Chieti, Sulmona e Aielli. Lo prevede la delibera n.1 del 2018 approvata poco fa dalla Giunta regionale abruzzese, relativa all'accordo di programma tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio. C'e' quindi il via libera da parte della Giunta, ma a determinate condizioni illustrate dal governatore Luciano D'Alfonso a margine della riunione.

"Abbiamo corrisposto con atteggiamento di solidarieta' istituzionale ad una richiesta di solidarieta' istituzionale, una richiesta che e' stata anche ribadita dalla famosa lettera della sindaca Raggi, una richiesta che in precedenza era stata fatta da Ama in una interlocuzione con le aziende dedicate di Regione Abruzzo. Ed e' una richiesta, questa, aggiuntiva rispetto all'accordo di programma gia' in esercizio tra Regione Abruzzo e Regione Lazio". Cosi' il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, al termine della riunione di Giunta in cui e' stata approvata la delibera relativa ai rifiuti di Roma. "Abbiamo adottato la delibera numero 1 del 2018 - spiega D'Alfonso - con la quale acconsentiamo per 90 giorni, sulla base degli elementi che ci sono stati forniti e sulla base anche di elementi ulteriori che dovranno arrivare poiche' abbiamo posto la condizione dell'arrivo degli ulteriori elementi che so in lavorazione presso Ama, per esempio quelli riguardanti il numero di passaggi quotidiani di trasporto, che verranno ad impattare sulla viabilita' minore". "Poi - aggiunge - abbiamo imposto anche uno speciale monitoraggio da parte dell'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) per quanto riguarda quei luoghi per la verifica della qualita' dell'aria. La quantita' dei rifiuti non puo' superare 39mila tonnellate, distribuite su tre strutture. Abbiamo anche posto una ulteriore condizione: faremo ad horas una riunione con i tre sindaci dei tre Comuni, con le tre aziende e anche con Ama per dettagliare un protocollo di perfetta collaborazione, poiche' vogliamo allineare i linguaggi collaborativi tra chi ha bisogno e chi deve corrispondere a questo bisogno". "Abbiamo anche preteso - conclude - di poter toccare con mano, al termine dei 90 giorni, la ulteriore capacita' riorganizzativa del ciclo dei rifiuti di Roma". 

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Approvate le linee guida per la stabilizzazione dei precari Asl

 La giunta regionale dell'Abruzzo ha approvato le linee guida per la stabilizzazione del personale precario delle aziende sanitarie locali. I dipendenti interessati sono quelli che hanno maturato l'anzianità di servizio, a tempo determinato, e gli altri requisiti previsti dalle disposizioni legislative in materia (le norme di riferimento sono la legge 125/2013, la 208/2015 e la 205/2017). Il documento approvato oggi stabilisce la possibilità, per le Asl, di bandire concorsi (preceduti solo dalle procedure di mobilità per il personale soprannumerario di altre amministrazioni pubbliche) in cui è prevista una quota di riserva pari al 50 per cento dei posti per i dipendenti che possono accedere alla stabilizzazione. Altri percorsi sono previsti per il personale medico dei servizi di emergenza-urgenza delle Asl e per i lavori socialmente utili o di pubblica utilità, che per l'accesso richiedono il possesso di un titolo di studio non superiore alla scuola dell'obbligo

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Di Primio: sui rifiuti non abbasseremo la guardia

"Ho appreso le notizie sulle decisioni assunte, nelle ultime ore, dal presidente D'Alfonso con la delibera regionale n. 1/18. Dopo il silenzio di questi giorni, bene ha fatto la Regione ad accogliere le nostre richieste dettate dal buon senso e dalla responsabilità nei confronti del nostro territorio e verso la salute dei cittadini. Ora aspettiamo di sapere quanti rifiuti e mezzi attraverseranno le nostre strade: certo è che non abbasseremo la guardia". È quanto comunica il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, apprese le decisioni dei vertici della Regione Abruzzo in merito alla questione del trasferimento dei rifiuti dalla capitale verso il territorio abruzzese

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Lanciano, bando da 8,3 milioni euro per lo Sprar

E' di 8,3 milioni di euro il bando di gara europeo che scade lunedi' 22 gennaio prossimo, alle 13, per l'affidamento del servizio Sprar del comune di Lanciano per l'accoglienza di 90 rifugiati o titolari di protezione internazionale e umanitaria in strutture di seconda accoglienza, destinati ad essere accolti in citta' dai 18 ai 24 mesi. Il bando di gara europeo e' stato pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza di Lanciano-Ortona-Treglio. L'appalto e' inerente al triennio 2018-2019-2020.

Con l'attivazione dello Sprar, approvato all'unanimita' dal Consiglio Comunale a maggio 2017, verra' chiuso l'attuale Centro di accoglienza straordinaria in localita' Villa Elce e sara' garantito il controllo e la gestione diretta dell'accoglienza dei migranti da parte del comune di Lanciano evitando al territorio di subire scelte sovra-comunali non concertate con lo stesso.

Nelle direttive emanate dall'Amministrazione comunale si intende realizzare un sistema di alloggio diffuso e non centralizzato, garantendo un punteggio maggiore ai progetti che presenteranno un'ospitalita' non superiore a 10 persone per unita' immobiliare. 

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Elezioni, Di Pangrazio: sono a disposizione del partito

"Sono a disposizione ma non succede nulla se il presidente del Consiglio regionale continua a fare il lavoro per l'Abruzzo in Consiglio regionale in maniera tranquilla e serena, nello stesso modo e con la stessa testardaggine". Cosi' Giuseppe Di Pangrazio in merito alle imminenti candidature per le politiche. "Se il mio partito, se la mia coalizione, dovessero riconoscere la bonta' del lavoro istituzionale espletato e mi dovessero chiamare per svolgere questo ruolo in Parlamento, per me sarebbe difficile tirarmi indietro", ha detto Di Pangrazio sottolineando di essere "a disposizione non perche' me lo chiede quel partito o quella coalizione alla quale io appartengo, ma per poter dare un contributo utile alla regione Abruzzo e al Paese nella sua interezza. Ma non succede nulla se si rimane a fare il presidente del Consiglio regionale continuando con le stesse modalita' e la stessa tenacia e andare anche oltre alle attivita' che si svolgono in Consiglio regionale". Insomma, continuita' piena e disponibilita' assoluta a rivestire il ruolo istituzionale certamente adeguato.

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