Politica

Consiglio regionale a Pescara sull’emergenza maltempo

La settimana politica del Consiglio regionale dell’Abruzzo si apre domani, martedì 7 febbraio, con la prima seduta pescarese dell’Assemblea regionale. Si tratterà di una Seduta Straordinaria sul tema “Emergenza Abruzzo, Rete di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, Rete dei soccorsi, livelli di allerta valanghe, sicurezza sismica nella Regione Abruzzo”.

Il Consiglio regionale è convocato alle ore 9.30 presso l’Aula consiliare del Comune di Pescara. Dopo la Seduta Straordinaria, l’Assemblea esaminerà il “Testo unificato dei progetti di legge in materia di rendiconto generale per l’esercizio 2013. Conto finanziario, conto generale del patrimonio e nota illustrativa preliminare” e il progetto di legge su “Integrazione alla legge regionale sul Bilancio regionale 2017-2019”. Mercoledì 8 febbraio, alle ore 11, si riunisce, all'Aquila, la Commissione Vigilanza che si occuperà di: “Finanziamenti europei Parco regionale Sirente-Velino” con relative  audizioni:  Annabella Pace, Commissario Parco Sirente-Velino e Oremo Di Nino, Direttore Parco Sirente-Velino; “Attuazione OPCM n. 3624 del 22.10.2007 e problematiche connesse con il territorio del Comune di Collepietro” con l’audizione di Emidio Primavera, Direttore Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali, di Massimo Tomassetti, Sindaco Comune di Collepietro e di Adriano Carlone, Rappresentante cittadini di Collepietro; “Delucidazioni D.G. R. n. 945 del 30.12.2016” con l’audizione di Tommaso Di Rino, Direttore Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, dell'Istruzione, della Ricerca e dell'Università; “Relazione Commissione di Vigilanza anno 2016”. Lo stesso mercoledì 8 febbraio, alle ore 12, è convocata la Commissione “Agricoltura e Sviluppo” con il seguente ordine del giorno: proposta di legge di modifica alla “Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo”; proposta di legge in materia di “Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne”; proposta di legge “Integrazione L.R. n. 38 del 31 luglio 2012 - Disciplina delle Attività agrituristiche in Abruzzo”; risoluzione del Cons. Olivieri: “Ristrutturazione sede periferica ARAP”; risoluzione del Cons. Pietrucci: "in favore delle attività commerciali e strutture ricettive dei comuni abruzzesi colpiti dal sisma del 24.08.16 e del 30.10.2016"; risoluzione del Cons. Febbo: "Sgravi fiscali e fondi straordinari al settore Primario"

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Luciano D’Amico si dimette dalla Tua

Il presidente di Tua Spa (Societa' Unica Abruzzese di Trasporto), Luciano D'Amico, ha rassegnato le sue dimissioni al fine, afferma in una lettera, di "sgomberare il campo da qualsiasi strumentalizzazione e nell'interesse primario di Tua Spa". L'incarico al vertice del Consiglio di Amministrazione prima di Arpa Spa, poi di Tua Spa dall'agosto 2014, e' stato oggetto di numerose verifiche da parte di diverse Autorita'. Lo scorso mese di gennaio e' stata completata l'ultima verifica in ordine cronologico, questa volta dell'Autorita' Nazionale Anticorruzione (Anac) che, nella propria delibera, pur riconoscendo per quanto di competenza l'assenza di cause di inconferibilita'/incompatibilita' del ruolo di presidente a Luciano D'Amico, ha tuttavia ravvisato possibili profili di incompatibilita', demandandone il relativo accertamento al Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e all'Universita' di Teramo. Sia il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, sia l'Universita' di Teramo hanno confermato la piena legittimita' e regolarita' della nomina di Luciano D'Amico in qualita' di presidente di Tua Spa. "Ho atteso il parere del Ministero e, conseguentemente, il parere della mia Universita' - scrive D'Amico nella sua lettera di dimissioni indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo, ai segretari regionali dei sindacati del settore trasporti, a lavoratori e componenti del consiglio di amministrazione dell'azienda - che hanno confermato la piena legittimita' e regolarita' della mia nomina. Tuttavia, al solo fine di sgomberare il campo da qualsiasi strumentalizzazione nell'interesse primario dell'azienda, ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili" conclude.

Il commento di Luciano D'Alfonso

"Le dimissioni di Luciano D'Amico - che ringrazio di cuore per il lavoro di diuturno spessore che ha voluto e saputo regalare alla Regione Abruzzo - meritano una riflessione. La sua raffinata sensibilità di uomo delle  istituzioni gli ha fatto prendere la decisione di recedere dalla presidenza dell'azienda". Lo afferma il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso commentando la decisione del prof. Luciano D'Amico, Rettore dell'Università di Teramo, di dimettersi dalla Presidenza di Tua spa (la società di trasporto regionale). "Va sottolineato- spiega ancora il Governatore- che gli organi governativi e accademici - Anac, Miur e Università di Teramo - che si sono espressi sulla sua posizione non hanno mai ravvisato alcun profilo di incompatibilità, eppure egli ha voluto farsi da parte ugualmente per non dare adito a strumentalizzazioni di sorta". "Nel rivolgergli i miei più profondi sensi di gratitudine, auspico che in futuro un cittadino sia libero di prestare gratuitamente la propria opera alla Pubblica Amministrazione senza che ciò sia oggetto di sospetti e indagini e senza che gli sia fatto patire ingiustamente ciò che ha dovuto subire Luciano D'Amico"

I sindacati

"Le logiche della politica alla fine hanno purtroppo avuto la meglio": cosi' i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal sulle dimissioni del presidente Tua Luciano D'Amico. "A nulla - dicono in una nota - sono serviti i positivi risultati di bilancio conseguiti tangibilmente dalla TUA spa e rilevabili dal primo bilancio consuntivo 2015, primo semestre 2016 e andamento al 31.12.2016. Risultati ottenuti in poco meno di due esercizi, dopo anni in cui nella societa' incorporante che ha dato vita alla TUA spa (Arpa spa), si erano ripetutamente registrati bilanci in "profondo rosso", pesanti indebitamenti ed investimenti senza copertura finanziaria tanto da portare l'azienda e le sue partecipate (Sistema e Cerella) sull'orlo del fallimento e della liquidazione". "Purtroppo lo stillicidio di attacchi e di denunce inoltrate alla magistratura, agli organi di controllo contabile, alla autorita' anti corruzione, pur non avendo fatto emergere fatti o situazioni penalmente rilevanti o legati all'inconferibilita'/incompatibilita' dell'incarico, hanno tuttavia indotto il Presidente Luciano D'Amico a fare un passo indietro sempre con l'unico scopo di tutelare l'azienda per tenerla fuori da qualsiasi strumentalizzazione". "Ribadiamo punto per punto il contenuto della "lettera aperta" del 10 gennaio scorso e manifestiamo il sincero ringraziamento al Presidente Luciano D'Amico per quanto svolto in questi anni sia in qualita' di Presidente di Arpa prima, sia di TUA dopo, risultando l'indubbio artefice del mandato ricevuto dalla Regione Abruzzo per l'attuazione della epocale riforma della mobilita' pubblica regionale". "Chiediamo, infine, un urgentissimo incontro al Presidente Luciano D'Alfonso, auspicando la celere individuazione di una figura che possa garantire continuita' al percorso di gestione virtuosa e di crescita tracciato dal Presidente Luciano D'Amico.

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Allarme dei sindacati, Abruzzo a rischio spopolamento

 "L'Abruzzo e' a rischio spopolamento a causa del terremoto. Servono con urgenza risanamento e messa in sicurezza del territorio". A lanciare l'allarme, che riguarda soprattutto le aree interne della regione, sono Cgil, Cisl e Uil Abruzzo. I sindacati, nel corso di un incontro a Pescara con i parlamentari abruzzesi, hanno illustrato le priorita' da portare avanti per quanto riguarda le emergenze sisma e maltempo.

"Il sisma sta producendo un effetto drammatico - hanno detto i segretari Sandro Del Fattore (Cgil), Maurizio Spina (Cisl) e Roberto Campo (Uil) - Il maltempo, ma soprattutto il sisma, hanno colpito aree gia' a forte rischio spopolamento. Il tema che sta venendo fuori e' molto delicato, perche' le scosse continuano e questo genera sentimenti di sfiducia nelle popolazioni. Gli studenti universitari ormai si confrontano su dove trasferirsi. Diviene quindi urgente e indispensabile affrontare il tema della messa in sicurezza e del risanamento del territorio .- hanno osservato - Ci vorrebbe un piano che parta dalla ricostruzione, ma che continui. Casa Italia deve essere finanziata. Per la prima volta bisogna attuare misure preventive. Senza una politica preventiva, nei territori delle aree interne lo spopolamento non si fermera'", hanno concluso. 

Ad ascoltare le loro istanze c'erano i deputati Vittoria D'Incecco, Gianluca Fusilli, Antonio Castricone (Pd), Gianni Melilla (Si-Sel) e Gianluca Vacca (M5s), i quali si sono messi a disposizione, dicendosi d'accordo con le questioni poste. Per quanto riguarda il decreto terremoto, secondo i sindacati "e' necessario rivedere i comuni che rientrano nel cratere", perche' "l'Abruzzo ha avuto danni consistenti e bisognerebbe inserirne altri. Per rilanciare le aree - hanno detto i segretari - e' necessario prevedere lo strumento delle zone franche almeno per due anni con l'obiettivo di far ripartire l'economia. Sappiamo che c'e' una discussione per verificare i costi, ma sarebbe uno strumento indispensabile da avere". Sul fronte maltempo, mentre "molte imprese ancora oggi faticano a ripartire", a detta delle tre sigle sono necessari "gli ammortizzatori in deroga per almeno tre mesi per coprire tutti quei lavoratori delle piccole e piccolissime imprese che tali strumenti non hanno. Nelle grandi aziende - hanno osservato - i lavoratori hanno la possibilita' in caso di maltempo di chiedere la cassa integrazione normale, quindi ci vorrebbe un trattamento uniforme. Il timore e' che l'ondata eccezionale di maltempo possa portare al licenziamento di migliaia di lavoratori". I sindacati chiedono inoltre di "posticipare pagamenti e rate dei mutui per i lavoratori che non hanno avuto la possibilita' di lavorare". Ai parlamentari, Cgil, Cisl e Uil hanno anche ribadito la necessita di far si' che l'Abruzzo "si attrezzi meglio sulla gestione delle emergenze", mentre sul fronte dei disagi dovuti alla mancanza di corrente elettrica e' stata chiesta "un'iniziativa parlamentare per chiarire, eventualmente per rivedere i rapporti e per essere sicuri sul futuro, affinche' non si ripeta che decine di migliaia di abruzzesi e di aziende restino senza elettricita'"

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Ristorazione Asl, Febbo porta il caso in Commissione Vigilanza

La ristorazione ospedaliera nell'Asl Lanciano Vasto Chieti finira' in Commissione di Vigilanza alla Regione ma ci saranno anche ispezioni giornaliere, unitamente a personale qualificato, per certificare servizio e qualita' offerta. Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente dell'organismo di Vigilanza, Mauro Febbo il quale, per quanto riguarda i lavoratori addetti al servizio, che da poco piu' di due mesi e' gestito da raggruppamento temporaneo formato da due imprese private che si sono aggiudicate l'appalto, parla di situazione da "quasi caporalato". Con gli addetti alla cucina che si sono visti ridurre l'orario di lavoro, una prima volta da 24 a 20 ore, poi a 7 ore settimanali, i cuochi che sono passati da 36 a 30 a 15, con conseguente drastica riduzione degli stipendi dovuta anche al cambio del contratto applicato, da quello del turismo-commercio a quello delle imprese di pulizia, mentre la paga oraria e' scesa da 7,7 euro e 6,8.

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Chieti, nuovo cimitero allo Scalo

Il Comune di Chieti ha approvato il progetto definitivo per realizzare un nuovo cimitero allo Scalo, nella parte bassa della citta', grazie ad un project financing che prevede un investimento di 20 milioni di euro, project proposto dall'un'associazione temporanea di imprese Parco della memoria - Chieti Scalo srl ed una concessione della durata di 33 anni. Su un'area di 36.000 metri quadrati verranno realizzati 8.552 loculi per tumulazioni di tipo frontale e laterale, 387 cappelle, 902 sepolture con sistema ad inumazione in campi, 3.256 loculi per resti mortali ovvero gli ossari, 224 cellette per urne funerarie, un edificio con classificazione energetica A, per servizi cimiteriali, costituito da camere mortuarie, un deposito osservazione, uffici, alloggio custode e ossario comune, un edificio per il culto, il giardino delle ceneri con urna cineraria in pietra lavorata a mano per la dispersione delle ceneri. E' inoltre prevista un'area per coloro che professano altre religioni con accesso indipendente, oltre ad arredo urbano e verde, infrastrutture tecnologiche, parco fotovoltaico, impianto di videosorveglianza, impianto di compostaggio, impianto per il recupero delle acque meteoriche, totem informativi per l'individuazione delle salme. Nell'area antistante il cimitero ci saranno un parcheggio con 111 posti, bus di linea, bar e negozi di fiori. La convenzione non prevede alcun contributo economico da parte del Comune, ne' per gli investimenti ne' per la gestione funzionale del cimitero e alla scadenza della concessione le opere verranno acquisite nella disponibilita' dell'Ente.

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Maltempo, Maragno: “Stimati oltre 6 milioni per il ripristino degli smottamenti”

Ammonta a 4 milioni 170 mila euro il costo stimato per l'esecuzione degli interventi di sistemazione degli smottamenti che si sono verificati nel corso dell'ultima ondata di maltempo sul territorio collinare di Montesilvano. A ciò si aggiungono altri 2 milioni per gli interventi sul lungofiume Saline. È quanto emerge dal lavoro dei uffici tecnici comunali, in collaborazione con un geologo, che dopo l'analisi e i sopralluoghi eseguiti hanno provveduto alla compilazione delle schede descrittive e alla quantificazione dei danni.

«La fase di analisi e di studio si è conclusa - dichiara il sindaco Francesco Maragno -. Tutta la documentazione è stata predisposta ed inoltrata alla Regione. Il nostro territorio ha un livello di rischio idrogeologico elevato, e l'ultima perturbazione lo ha ulteriormente messo in evidenza. E' importante ora intervenire per risolvere le criticità che si sono riscontrate».

Le schede di rilevazione e segnalazione danni contengono le indicazioni relative alla tipologia e alla descrizione del fenomeno e degli elementi a rischio, legati ad edifici ed infrastrutture presenti, nonché alla popolazione coinvolta.

«L'ultima ondata di maltempo ha purtroppo messo a dura prova il nostro già debole territorio - aggiunge l'assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi -. Diversi i fronti franosi che si sono aperti, mentre in altri punti, già sotto monitoraggio, la situazione si è purtroppo ulteriormente compromessa. Le documentazioni che abbiamo inoltrato alla Regione riguardano Colle Fiorito, Strada Fosso dello Sportello, Colle Portone, Valle Cupa, Contrada Trave, Fonte d'Olmo, Via Aspromonte e la passeggiata di Montesilvano Colle. A questi punti della zona collinare di Montesilvano si affianca anche il lungofiume Saline dove abbiamo registrato un cedimento degli argini nel tratto tra l'ex discarica e il ponte Europa».

Nello specifico per Montesilvano Colle sono stati quantificati costi per 1.800.000 di euro per il consolidamento delle antiche mura di cinta; 800.000 euro invece i costi stimati per la messa in sicurezza della Strada Comunale di Contrada Trave; 400.000 euro sono necessari per la scarpata di Strada Vicinale Valle Cupa; altri 400.000 euro per Strada Comunale Colle Fiorito; 250.000 per Colle Portone interessato da ben 2 movimenti franosi; stessa cifra per il completamento dei lavori, già in corso, lungo via Aspromonte; 200 mila i costi per le opere di ingegneria naturalistica per ripristinare i dissesti a Località Fonte d'Olmo; infine 70.000 euro per il consolidamento di Strada Comunale Sportello.

«Si tratta di interventi necessari - afferma ancora il sindaco - che ci auguriamo possano essere finanziati, così da programmare in breve tempo i lavori necessari al consolidamento e ripristinare la sicurezza di tutti i cittadini».

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Di Stefano (Fi): il decreto terremoto ignora i danni del maltempo

"Nella bozza di Decreto del Governo per l'emergenza Abruzzo si parla di misure per il post sisma, ma scompaiono interventi e stanziamenti per i danni del maltempo e le eccezionali nevicate. Una cosa incredibile, sappiamo tutti cos'e' accaduto due settimane fa. Se questo dovesse essere il decreto definitivo, dico semplicemente che e' uno schifo. Noi non ci stiamo e siamo pronti a fare le barricate". Cosi' Fabrizio Di Stefano, parlamentare abruzzese di Forza Italia, in conferenza stampa a Pescara commenta il cosiddetto 'decreto terremoto' su "interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017". "Non c'e' traccia della questione riguardante i danni subiti dagli enti che hanno dovuto far fronte a situazioni difficili e spese ingenti. Quei primi 30 milioni di euro previsti - ha proseguito Di Stefano - non basteranno neanche per far fronte alle spese delle Province di Chieti e Teramo. Siamo preoccupati e pronti a dare battaglia. Il decreto dovrebbe arrivare come primo passaggio alla Camera; il gruppo di Fi mi ha chiesto di coordinare il legislativo per il coordinamento e la predisposizione degli emendamenti che siano un correttivo a questo testo". Questo decreto, prosegue Di Stefano, "contiene solo un articolo che fa riferimento ai danni non solo sismici, ma anche meteorologici a colture e zootecnia, ma estende gli effetti a Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, come se il maltempo subi'to in Abruzzo fosse paragonabile a quello di queste altre regioni".

"Ne' possiamo ritenerci soddisfatti della proroga (di soli due anni) delle modifiche delle circoscrizioni giudiziarie quindi degli accorpamenti dei tribunali in Abruzzo" aggiunge il deputato. "La battaglia e' solo iniziata e non la termineremo finche' il Governo non riconoscera' all'Abruzzo il dovuto. Altra pagina, che approfondiro' nei prossimi giorni, e' cosa intendono fare Enel e Telecom a risposta dei danni che la loro incapacita' ha provocato all'economia abruzzese"

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Decreto terremoto, Fusilli replica a Di Stefano

"Di Stefano si meraviglia della soddisfazione del presidente D'Alfonso per il decreto sul terremoto varato il 2 febbraio. Noi ci sorprendiamo della sua meraviglia, ma soprattutto del fatto che il centrodestra continui a confondere il provvedimento sul sisma con l'emergenza maltempo". E' quanto scrive, in una nota, Gianluca Fusilli, deputato del Pd. "Chiariamo anche all'onorevole Di Stefano (Fi) che i risarcimenti per i danni derivanti dal maltempo di gennaio sono stati inclusi nella delibera del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio con la quale e' stato dichiarato lo Stato di emergenza, come gia' accaduto con l'emergenza maltempo del marzo 2015".

"Nella delibera - prosegue - sono riconosciuti tutti i danni diretti a cose pubbliche e private che abbiano un rapporto di causa/effetto con il maltempo. Per i danni indiretti si attende una quantificazione oggettiva, cui corrispondera' una copertura normativa e finanziaria che nelle prossime settimane la Regione Abruzzo elaborera' d'intesa con le altre Regioni coinvolte, con la Protezione civile e con gli organi governativi preposti".

"Il decreto sul terremoto, invece, e' stato emanato giovedi' 2 febbraio e riguarda, come recita il titolo, 'nuovi interventi in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017'. Dunque non ha nulla a che fare con il maltempo". 

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L’Aquila, piu’ di 500 trapianti di reni in 16 anni

Il Centro regionale di L'Aquila, per Abruzzo e Molise, ha tagliato lo storico traguardo dei 500 trapianti di rene: obiettivo raggiunto ai primi di gennaio 2017 con il bilancio che a tutt'oggi ha toccato quota 504. Aver oltrepassato la simbolica soglia dei 500 trapianti costituisce un fatto importante e il coronamento di un'esperienza cominciata nel 2001, con l'attivazione del Centro trapianti all'Aquila. Un'attivita' che ha anche una portata nazionale poiche' sono tanti i pazienti, residenti in altre regioni, sottoposti a trapianto all'ospedale dell'Aquila. Il bilancio di 16 anni di lavoro e' stato illustrato stamane all'Aquila durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore regionale alla sanita', Silvio Paolucci, il manager della Asl, Rinaldo Tordera, la rettrice dell'Universita', Paola Inverardi, il responsabile dell'e'quipe chirurgica del centro trapianti di L'Aquila professor Francesco Pisani. Sono 234 le persone di altre regioni a cui, al San Salvatore, e' stato trapiantato il rene e 270 quelle residenti in Abruzzo (65 nel Molise). Attualmente sono ancora tante le opposizioni, vale a dire il no al prelievo degli organi da parte dei familiari dei donatori: ha infatti raggiunto, in Abruzzo e Molise, la percentuale del 40% (piu' alta di quella del 2015 che era del 32.7%) rispetto a una media nazionale che si attesta attorno al 30%. Sulle donazioni, un concreto passo in avanti e' stato compiuto, a fine 2014, con l'avvio, anche in Abruzzo, dell'iniziativa, condotta a livello nazionale, 'Una scelta in Comune'. Si tratta della possibilita', al momento del rinnovo della carta d'identita' in Municipio, di dare il proprio assenso alla donazione d'organo. Al 22 gennaio sono state 5.016 i si' alla donazione da parte dei cittadini abruzzesi che, in 29 comuni della Regione, hanno aderito all'iniziativa. "Oggi non facciamo un'autocelebrazione - ha spiegato l'assessore Paolucci - perche' i risultati ottenuti in tanti anni di lavoro costituiscono il riconoscimento di un'attivita', quella svolta all'Aquila, che e' apprezzata a livello nazionale. Sul fronte dell'attivita' dei trapianti la Regione puo' ancora investire poiche' e' un aspetto cruciale della sanita' abruzzese". Il manager Tordera ha rilanciato la 'cultura' della donazione. "Il traguardo dei 500 trapianti", ha detto, "deve servire a diffondere sempre piu' il valore della donazione d'organo, uno dei pilastri della nostra societa' che salda altruismo al piu' alto livello, solidarieta' e valenza etica". 

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Febbo (Fi): la Asl boccia il project financing per l’ospedale di Chieti

Secondo il consigliere regionale L'Asl Lanciano Vasto Chieti "boccia" il project financing, proposto da un raggruppamento temporaneo di imprese, per costruire un nuovo ospedale a Chieti. A sostenerlo e' il presidente della commissione di Vigilanza della Regione Mauro Febbo il quale, alla presenza del deputato Fabrizio Di Stefano, nel corso di una conferenza stampa ha tirato fuori gli atti della Asl, in particolare le relazioni del responsabile unico del procedimento, Filippo Manci, e del dirigente dell'ufficio affari legali Stefano Spadano. Febbo ha dapprima evidenziato che nella verifica delle dichiarazioni sostitutive rese dal costituendo raggruppamento che vede Impresa Costruzioni Maltauro, in qualita' di mandante, e Abp Nocivelli in qualita' di mandataria, sono emerse dichiarazioni di regolarita' contributiva-fiscale difformi da quanto certificato invece dall'Agenzia delle Entrate di Vicenza. E che per tali difformita' gia' la Asl di Chieti, in data 6 dicembre 2016, aveva coinvolto sia la Procura della Repubblica di Chieti sia l' Autorita' Nazionale Anticorruzione. Quindi ha citato la relazione di Spadano.

"Il Direttore dell'Ufficio Legale - ha sottolineato il consigliere regionale di Forza Italia - e' molto chiaro quando scrive che la proposta di Finanza di Progetto presentata in data 16 luglio 2016 non puo' essere accolta in quanto in contrasto ai commi 8 e 7 dell'art. 183 del Decreto legislativo n.50/2016. Nella fattispecie in sede di verifica e' emerso che la mandataria Icm spa, contrariamente a quanto dichiarato ai sensi del Dpr n. 445/2000 versa nella ipotesi irregolarita' fiscali di cui all'art.80, comma 4 sempre del Decreto legislativo n.50/2016". E secondo il dirigente "e' fin troppo evidente che l'applicazione della 'regolarizzazione postuma' finirebbe per consentire a una impresa di non preoccuparsi dell'esistenza a proprio carico di una irregolarita' contributiva o fiscale, potendo confidare sulla possibilita' di sanare in ogni caso il proprio inadempimento". Ma secondo Febbo c'e' anche un rilievo di natura programmatoria.

"Nel parere del direttore degli Affari Generali e Legali - sottolinea Febbo - si rimarca come le motivazioni per la realizzazione di un nuovo ospedale nell'area metropolitana Chieti-Pescara attraverso il sistema del project financing non siano state sufficientemente declinate nei loro reali contenuti se non mediante rinvio a un costituendo Hub di secondo livello organizzato secondo logiche di connessione funzionale dei presidi ospedalieri di Chieti e Pescara. Ma le specificazioni tecniche organizzative non risultano ancora essere emanate. Cio' sta a evidenziare che se realmente si vuole realizzare un Hub di secondo livello bisogna capire quanti posti letto saranno assegnati ai presidi ospedalieri, quali unita' complesse e semplici verranno assegnate a ciascuno presidio, per supportare ingegneristicamente i servizi sanitari soprattutto tenendo ben presente che l'ospedale di Chieti e' clinicizzato cioe' convenzionato con la Universita' che in tutta questa vicenda non e' stata minimante consultata", conclude Febbo. 

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