Primo Piano

Marsilio punta a ‘raccogliere le migliori energie dagli abruzzesi’

 "L'auspicio è quello di raccontare oggi agli abruzzesi e di raccogliere le migliori energie dagli abruzzesi per costruire una regione che possa guardare con serenità al futuro, mentre oggi purtroppo è una terra in preda alla disperazione, all'abbandono, alla desertificazione. Dobbiamo restituire coraggio e forza attraverso le buone idee per rilanciare lo sviluppo di questa regione: riportare ricchezza, riportare lavoro, come lo è stato negli anni passati". Lo ha detto il candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della presentazione del programma al Porto turistico di Pescara. "L'Abruzzo - ha proseguito - ha conosciuto stagioni in cui cresceva ed era la locomotiva del Centrosud, un modello di sviluppo e di fuoriuscita anzi da condizioni di sottosviluppo. L'Abruzzo migliore che noi vogliamo riportare in voga e vogliamo ricostruire con l'aiuto degli abruzzesi e della loro creatività, del grande genio ed eccellenza che ci sono in questa terra per dare un futuro diverso ai nostri figli, perché nessuno debba più emigrare e scappare dalla nostra terra"

 "Da Rotondi sono arrivate dichiarazioni stupide: la Lega è in prima fila per sostenere la mia candidatura. Oggi stesso Salvini farà due manifestazioni importanti a Vasto e Lanciano: questa è la migliore risposta che possiamo dare a queste chiacchiere". Lo ha detto il candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della presentazione del programma al Porto turistico di Pescara, rispondendo ad una domanda sull'ipotesi di un accordo Lega-M5S sulle regionali, avanzata ieri dal presidente della Dc, Gianfranco Rotondi.

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Rotondi: in Abruzzo siamo determinanti

"Si vuole far perdere l'Abruzzo al centrodestra e noi con questa lista siamo determinanti con il 6,6% che i sondaggi danno alla Democrazia Cristiana, siamo determinanti per la vittoria di Marsilio. E a sua insaputa lo eleggeremo presidente della Regione". Lo ha detto il presidente nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, a margine della presentazione della lista elettorale Udc-Dc-Idea alle regionali del prossimo 10 febbraio. "Sono stato contattato qualche mese fa da amici giornalisti vicini ai Cinquestelle - ha spiegato - e mi hanno detto 'guarda che ti candideranno presidente'. Io dico, guardate lo reputo davvero difficile, perché la mia sarebbe una candidatura debolissima. 'Vedrai che cercheranno una candidatura debole - hanno aggiunto - e lungo la strada faranno di tutto per renderla ancora più debole, perché i patti sono che l'Abruzzo deve andare ai Cinquestelle'. Quindi quando si è manifestata questa candidatura di Marsilio che è persona rispettabile e da noi rispettata, io già mi sono messo un pò in sospetto; quando si sono inventati questo psicodramma dei candidati dell'Udc mi sono ricordato questa cosa, aveva ragione il giornalista ben informato, si vuole far perdere l'Abruzzo al centrodestra e noi con questa lista siamo determinanti con il 6,6% che i sondaggi danno alla Democrazia Cristiana, siamo determinanti per la vittoria di Marsilio. E a sua insaputa lo eleggeremo presidente della Regione"

"In Piemonte la Lega ha detto che corre da sola. Quindi il gioco è scoperto. La Lega ha due parti, si prende i consiglieri con il centrodestra e gestisce il potere con i pentastellati". Lo ha detto il presidente nazionale della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, a margine della presentazione della lista elettorale Udc-Dc-Idea alle regionali in Abruzzo del prossimo 10 febbraio. "Mi sembra chiaro - ha aggiunto il leader della Dc, Gianfranco Rotondi - che i cinquestelle non possono fare alleanze e ci si arrampica sugli specchi per vedere come favorirli da una parte e come prendersene il favore dall'altra. La Lega va da sola in Piemonte perché lì le metteranno una testa di legno i pentastellati".

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L’Abruzzo intero ricorda la tragedia di Rigopiano

"Parlare, la voglia di parlare anche nei momenti difficili di mamme, di papà, di fratelli, mi porto via un pezzettino di questa terra, ma ci tornerò. L'Abruzzo è una terra incredibile, non chiede niente, si rimbocca le maniche, parte, corre, ricostruisce, però merita esattamente la stessa giustizia degli altri, non una riga di meno, non una lira di meno". Sono le dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini a Rigopiano

"Contiamo in una giustizia veloce efficiente e rapida e se qualcuno ha sbagliato paghi". Lo ha detto il ministro dell'interno Matteo Salvini dopo aver presenziato a Farindola alla messa in ricordo delle vittime della tragedia di Rigopiano. "Faccio il ministro, mi ero impegnato a trovare i soldi e uno spazio normativo per aiutare i parenti delle vittime e i feriti e questo ho fatto, ora spero che i giudici facciano in fretta il loro lavoro"

"Fatti. Sono orgoglioso di aver partecipato a questo ricordo e guardiamo avanti perche' ci sono vedove, orfani, figli e padri al di la' delle parole sprecate in due anni portiamo aiuti concreti: 10 milioni di euro che non riportano in vita nessuno ma danno una mano ad andare avanti. Poi contiamo che la giustizia sia veloce, efficiente, rapida e che chi ha sbagliato paghi". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, al termine della messa in ricordo delle 29 vittime di Rigopiano che si e' volta questa mattina nella chiesa di Farindola, riferendosi allo stanziamento di 10 milioni destinati alle famiglie di chi ha perso la vita nella tragedia. "L'Abruzzo- ha aggiunto- merita esattamente la giustizia degli altri. Non una riga di meno e non una lira di meno. Come i parenti anche io chiedo giustizia. Nella prossima vita magari faro' il giudice, in questa faccio il ministro e quello che mi ero impegnato a fare, grazie alla collaborazione di tanti, siamo riusciti a farlo in dieci giorni"

 

"Il nostro desiderio è sapere: è fondamentale conoscere tutta la verità". Lo ha dichiarato poco prima della partenza della fiaccolata a Rigopiano Gianluca Tanda, del Comitato vittime della tragedia del 18 gennaio 2017. "La loro presenza è fondamentale. Siamo stati noi a chiedere di incontrarli ancora - ha detto riferendosi a Di Maio e Salvini - lo Stato deve capire che c'è una parte delle istituzioni che sbaglia. E fondamentale conoscere tutta la verità. Fino ad ora ne abbiamo una parte, ma ne manca molta e prima o poi uscirà fuori. Siamo fiduciosi per le istituzioni buone, quelle che lavorano bene tutti i giorni".

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I primi ad arrivare sono stati alcuni parenti delle vittime, arrivati di buon'ora nei pressi delle rovine dell'hotel di Rigopiano. Hanno parcheggiato poco sopra le macerie. Tutto intorno Forze dell'Ordine e Soccorso Alpino pronti ad organizzare il traffico previsto delle auto e di coloro che parteciperanno alla cerimonia che ricorda le 29 vittime di due anni fa.

''Noi ci siamo'', così il vicepremier Luigi Di Maio mentre stringe le mani dei parenti delle vittime dell'hotel di Rigopiano appena giunto sul luogo del disastro. Di Maio si è intrattenuto a parlare con Gianluca Tanda, del Comitato Vittime di Rigopiano. Il 18 gennaio 2017 una valanga travolse l'hotel e uccise 29 persone. 11 furono i sopravvissuti.  Luigi Di Maio dopo essere arrivato a Rigopiano ha salutato alcuni parenti delle vittime davanti al totem dell'hotel precisando che non avrebbe voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa, ma ha continuato a parlare con i parenti. Ha assicurato ai familiari delle vittime la presenza del Governo e la volontà di seguire anche gli sviluppi della vicenda giudiziaria. 

"Buongiorno Amici, stamane saro' a Rigopiano, in Abruzzo, dove partecipero' alle celebrazioni in memoria delle vittime della maledetta valanga che esattamente due anni fa spezzo' le vite e i sogni di 29 persone. Al di la' dei primi 10 milioni che abbiamo trovato dopo tante chiacchiere, quelle mamme e papa', quei fratelli, quegli orfani, che oggi riabbraccero', meritano tutto il mio impegno, per mostrare che il governo e lo Stato ci sono, sul piano morale, materiale e della giustizia". Cosi', su Twitter, il ministro dell'Interno Matteo Salvini. 

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Sondaggio Emg acqua, Lega al 30% e M5s al 26,6%

Secondo un Sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà, condotto da Serena Bortone su Raitre, se si votasse oggi la Lega sarebbe il primo partito, seguito dal Movimento cinque stelle. Il 30,6% degli intervistati ha infatti risposto che se si votasse oggi voterebbe per il partito guidato da Salvini (in calo dello 0,4% rispetto alla settimana scorsa), il 26,6% ha risposto che voterebbe per i Cinque stelle, percentuale in aumento dell'0,5% rispetto alla rilevazione di una settimana fa. In totale le intenzioni di voto dei partiti di governo raggiungono il 57,2%. In risalita le opposizioni di centrodestra: Forza Italia 8,8% (+0,5% rispetto a una settimana fa), Fratelli d'Italia 4,4% (+0,3%), Noi con l'Italia 0,8%. Il Pd raggiungerebbe il 18,5% delle preferenze, percentuale in calo dello 0,6% rispetto alla settimana scorsa. Stabili le opposizioni di centrosinistra: Più Europa - CD con Bonino 2,1% (+0,1%). Altri partiti fra cui Mdp, Si, Verdi raggiungono il 4,2% (-0,2%). Potere al popolo è al 1,8%% (-0,2%)

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Ricostruzione, Conte vede i governatori del Centro Italia

"Ho incontrato i Governatori del Centro Italia. Accelereremo la ricostruzione post sisma superando le criticita' delle gestioni passate". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che posta anche una foto dell'incontro con i rappresentanti di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. "Al lavoro fianco a fianco con le istituzioni locali - sottolinea Conte - per raggiungere obiettivi condivisi nell'interesse delle popolazioni colpite".

"Conte ha riconosciuto la fondatezza delle nostre proposte e ha detto che ne terra' conto, che queste proposte saranno studiate e approfondite. Ha anche detto che il rapporto con le Regioni, attraverso il sottosegretario Crimi, sara' reso il piu' scorrevole possibile e ha infine ha parlato di una norma generale quadro, altrimenti ad ogni sisma si ricomincia daccapo". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sulla ricostruzione post terremoto, al quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, il sottosegretario Crimi e i governatori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Lolli ha quindi aggiunto: "E' stato un incontro positivo, innanzitutto perche' c'e' stata la disponibilita' da parte nostra di esprimere in un modo molto garbato, ma molto fermo, le questioni riguardanti la ricostruzione, a partire da quella della governance. Le ricostruzioni funzionano quando la decisione si avvicina al territorio, quando responsabilizzi il territorio, quindi soprattutto i Comuni e, naturalmente, anche le Regioni. Con il decreto Genova siamo invece andati in direzione opposta e questo non funziona. L'altro aspetto e' il potenziamento del personale. Noi siamo adesso al picco delle pratiche depositate. Parliamo soprattutto di pratiche per la ricostruzione leggera. E sono troppo poche le persone che si occupano di queste pratiche, quindi se rimaniamo con questa situazione i tempi della ricostruzione si allungheranno e i costi si aggraveranno. Infine, c'e' il problema della semplificazione delle procedure. Questo vale anche per la ricostruzione pubblica. Noi non possiamo utilizzare per una ricostruzione cosi' complessa come quella di un sisma procedure che sono fondamentalmente ordinarie perche' questo dilata i tempi. D'altra parte - ha sottolineato Lolli - a Genova mi sembra che questo problema sia stato ben presente, tanto e' vero che si e' stabilita una procedura particolare. Ecco, secondo me, la ricostruzione post terremoto richiederebbe lo stesso".

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Torna in leggera crescita il fatturato del settore industriale

Torna in leggera crescita il fatturato del settore industriale, mentre gli ordini sono in diminuzione. A novembre, afferma l'Istat, il fatturato dell'industria è aumentato dello 0,1% rispetto a ottobre, dopo la flessione dello 0,5% nel mese prima. Nella media degli ultimi tre mesi, "l'indice complessivo ha mantenuto lo stesso livello del trimestre precedente". Gli ordinativi segnano invece una diminuzione dello 0,2% nel confronto con ottobre. Nella media dell'ultimo trimestre, rispetto ai tre mesi precedenti, c'è "un calo più consistente (-1,2%)". "L'andamento di fondo del fatturato industriale - spiega l'istituto di statistica - rimane improntato a una sostanziale stazionarietà, con un contributo positivo delle vendite di prodotti energetici, al netto dei quali si registra, negli ultimi tre mesi, un calo congiunturale dello 0,3%. La stabilità del livello delle vendite è il risultato di una tendenza discendente per le vendite interne e di una moderata espansione per quelle dirette all'estero". "La dinamica tendenziale - aggiunge l'Istat - del fatturato e degli ordinativi nel corso del 2018 si contraddistingue tuttavia per un progressivo rallentamento della crescita con segnali di flessione degli ordinativi nel mese di novembre, determinati in particolare dalla debolezza della domanda interna"

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Elezioni regionali 2019 Abruzzo: presentati i candidati di Azione Politica

Ventinove candidate e candidati, in una sala gremita ed entusiasta, quella dell’Auditorium Petruzzi di Pescara, hanno dato il via questa sera alla loro campagna elettorale per Azione Politica. 
Tante le presenze eccellenti, a partire dai presidenti delle Province di Pescara e L’Aquila, Antonio Zaffiri e Angelo Caruso. Ma soprattutto il coordinatore del movimento civico, Gianluca Zelli, e il candidato presidente del centrodestra, Marco Marsilio. 
“Abbiamo costruito una lista per il territorio e sul territorio, partendo dai programmi - ha spiegato ai presenti Zelli - Proprio un anno fa, qui all’auditorium Petruzzi, abbiamo dato il via al nostro progetto per un rinnovamento competente della politica e dell’amministrazione pubblica. La nostra lista, infatti, è composta di uomini e donne di tutte le età, ex amministratori, tanti giovani e professionisti”.
“Il movimento civico Azione Politica - ha dichiarato Marsilio, intervenuto alla manifestazione - ha arricchito in maniera significativa la nostra coalizione e il nostro programma. È la testimonianza dei territori. Sono grato a Gianluca Zelli e alla sua energica squadra per averci creduto”. 
A Pescara i candidati sono: Berardino Fiorilli, avvocato, già vicesindaco di Pescara; Marco D’Andrea, sindaco di Civitella Casanova; Roberto Ruggieri, già assessore comunale di Città Santangelo; Sandra Santavenere, anche lei ex assessore comunale a Pescara; Giuseppe Mazzocchetti, consulente; Sabrina Pelaccia, assistente sociale; Daniela De Sanctis, avvocato. 
All’Aquila: Roberto Santangelo, consigliere comunale all’Aquila; Pino Angelosante, consigliere comunale a Ovindoli; Roberta Salvati, ex consigliere provinciale e comunale a Sulmona; Cesidio D’Alessandro, imprenditori; Antonio Paraninfi, sindaco di Oricola; Rosa Pestilli, imprenditrice; Alessandra Ricci, avvocato.
A Chieti: Gianni Bellisario, sindaco di Perano; Giorgio Di Clemente, vicesindaco di San Giovanni Teatino; Tonino Marcello, assessore comunale a San Salvo; Serena Pompilio, avvocato di Chieti; Lucio Del Forno, medico; Antonio Zinni, imprenditore; Carmela Carafone, responsabile Epas; Gabriella Tumini, avvocato.
A Teramo: Rudy Di Stefano, già assessore comunale a Teramo; Tony Lattanzii, già assessore comunale di Martinsicuro; Luciana Di Marco, funzionario Asl; Giammarco Marcone, avvocato; Rolando Di Diodato, ex consigliere comunale di Pietracamela; Federica Di Pietro, esperienza di business controller; Rossana Cirilli, artista. 

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Omicidio Alessandro Neri, sei arresti per spaccio di droga ed estorsione

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ulteriori perquisizioni domiciliari nelle province di Pescara, Chieti e Teramo. I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Pescara, su richiesta della locale Procura, nell'ambito delle indagini scaturite dall'omicidio di Alessandro Neri, il giovane di 29anni ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto l'8 marzo 2018 a Fosso Vallelunga, alla periferia di Pescara. Le accuse contestate sono di spaccio di stupefacenti, estorsione, detenzione abusiva di armi e danneggiamento, relativamente a fatti accertati nel capoluogo pescarese. 

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del Tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, su richiesta del pm, Luca Sciarretta. Oltre ai sei arrestati, sono indagate a piede libero altre dodici persone, tutte dedite allo spaccio di stupefacenti. Oltre ai provvedimenti di custodia cautelare, sono state eseguite una quindicina di perquisizioni domiciliari tra Pescara, Silvi, Francavilla al Mare e Sambuceto di San Giovanni Teatino. Le indagini hanno consentito di delineare i livelli gerarchici della filiera di distribuzione della droga. Gli indagati usavano una terminologia criptica per riferirsi alla droga e al suo consumo, come emerso nel corso delle conversazioni intercettate. Nel corso dell'attivita' investigativa e' emersa l'aggressivita e la pericolosita dei fratelli Insolia, considerati responsabili di intimidazioni e lesioni. I carabinieri hanno appurato l'esistenza di diversi e numerosi poli di spaccio che operavano prevalentemente nel quartiere di San Donato, collegati tra di loro come se fossero dei 'satelliti". Da qui il nome dell'odierna, appunto "Satellite", anche perche' il quartiere e conosciuto "citta' satellite". Il volume di affari era di migliaia di euro la settimana, periodo in cui venivano smerciati numerosi etti di cocaina. In una circostanza e stata utilizzata una bambina di 11 anni, assolutamente inconsapevole, per recapitare dello stupefacente ad un acquirente. Tutti i destinatari dei provvedimenti cautelari sono gia gravati da precedenti penali. I dettagli in conferenza stampa sono stati forniti a Pescara dal comandante provinciale dell'Arma, colonnello Marco Riscaldati. Presenti anche i comandanti del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo, il colonnello Gaetano La Rocca e il maggiore Massimiliano Di Pietro.

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Elezioni regionali Abruzzo, Marsilio: nell’università il futuro dei nostri giovani

“L'Università D’Annunzio di Chieti-Pescara rappresenta un punto di riferimento di altissimo livello per la crescita e la formazione dei nostri giovani. Un polo attrattivo per tanti ragazzi, non solo abruzzesi, che al termine del corso di studi possono inserirsi nel mondo del lavoro, con competenza e una preparazione di alto profilo. L’incontro con il rettore Sergio Caputi ha offerto l’occasione per confrontarsi sui punti di forza e gli interventi da porre in essere per potenziare ulteriormente il polo didattico”.
A dirlo, il candidato Presidente del centrodestra alla Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della visita fatta questa mattina all’Ateneo D’Annunzio. “Bisogna sollecitare e sostenere gli Atenei e le imprese verso un confronto più costruttivo e ravvicinato - rileva Marsilio - e la Regione deve contribuire alla valorizzazione e al trasferimento del patrimonio di conoscenza dato dalla ricerca, con misure che stimolino la produzione di brevetti e la creazione di spin-off, pensando in termini di startup innovative. Il centrosinistra, in questi anni, ha sottovalutato il mondo dell’alta formazione ed ha disinvestito dai suoi centri di ricerca. - sottolinea ancora Marsilio - Ribadisco la volontà del centrodestra di dare vita ad una legge regionale sulla ricerca, con una dotazione finanziaria annuale certa, che coordini e finanzi l’azione sinergica di Università e Centri di Ricerca, così da creare un rapporto virtuoso con il territorio e le imprese, alle quali trasferire studi e brevetti.
La sfida dell’Abruzzo – chiarisce Marsilio – si chiama Sistema Territoriali della Conoscenza, incentrato su tre componenti: la conoscenza, la ricerca, la diffusione dell’innovazione, con altrettanti livelli decisionali: Regione. Governo, UE; e con diversi attori: pubblica amministrazione, imprese, Università. Una visione questa, che va opportunamente raccordata con i programmi nazionali e europei.
L’obiettivo del rapporto tra Regione e Università - ha concluso - è quello di connettere l’Ateneo abruzzese con il mondo del lavoro, al fine di formare giovani laureati che sul territorio possano trovare le loro opportunità di lavoro, insieme ad un Abruzzo che cresce”.
Al termine dell’incontro con il rettore, Marco Marsilio ha incontrato una delegazione di studenti di Azione universitaria e di Gioventù nazionale con cui si è confrontato. Gli studenti hanno prospettato a Marsilio le difficoltà che quotidianamente incontrano, soprattutto a livello di collegamenti con le sedi universitarie. Hanno chiesto, pertanto, infrastrutture più moderne, trasporti adeguati per poter frequentare e vivere la città universitaria, anche al di fuori delle lezioni e della didattica, trovando appoggio e condivisione da parte del candidato del centrodestra alla residenza della Regione.

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Legnini: Sono soddisfatto della composizione delle liste

''Sono soddisfatto della composizione delle liste, sono tante e hanno colto il segno del mio appello di novembre, quando chiesi alla società civile di schierarsi. Sono l'espressione di mondi diversi dal quale percepiamo un cambiamento: il 44% è rappresentato da donne, il 43% sono under 40, abbiamo 8 ventenni e 6 30enni. Insomma, c'è voglia di partecipazione''. E' un Giovanni Legnini sereno quello che alla presentazione delle liste Pd per le regionali fa il punto sulla campagna elettorale. ''La liste democratiche nella coalizione sono all'interno del progetto, senza esserne in baricentro - ha proseguito - all'inizio quando ne ho parlato chiesi ai dirigenti di aderire al progetto nuovo. Nel passato c'erano coalizioni con il Pd al centro, e questo corrispondeva al contesto politico, o con i civici in alternativa ai partiti. Qui invece abbiamo chiesto alla società civile di fare un passo avanti e di candidarsi e non non potevamo dir loro 'ci sono però poche caselle da occupare'. Abbiamo detto invece 'c'è posto per voi, se venite c'è pari dignità''

 Sarà presentato a breve il programma elettorale del centrosinistra che fa capo a Giovanni Legnini, ma già da ora il candidato presidente chiarisce che ''ci saranno 3 punti fermi, più due presupposti: lavoro e lavoro''. A margine della presentazione delle liste Pd spiega che ''Ambiente e ricostruzione, sanità per tutti, più prossimità alle cure''. Quando gli fanno notare che anche l'ex presidente della Regione Luciano D'Alfonso aveva parlato di 'coccole per i malati', Legnini non si scompone e ribatte che ''chi vive nei territori interni deve avere gli stessi diritti delle aree urbane, ad essere curato a casa da una sanità vicina con una rete territoriale''

''Il Pd si presenta alle regionali e deve fare tesoro degli errori del passato, quando è stato arrogante e autoreferenziale''. Lo ha detto il segretario regionale Renzo Di Sabatino durante la presentazione delle liste Pd a sostegno della candidatura di Giovanni Legnini, liste 'che sono ottime, con 14 uomini e 15 donne''. Di cosa si tratti è presto detto: ''La nostra autocritica va fatta sulla base del lavoro che è stato fatto in questi anni di Giunta di centrosinistra - spiega Di Sabatino - che è la base per andare oltre, cioè per ripartire . Non siamo stati capaci di rappresentare in modo diverso quello che di buono è stato fatto, vedi il comparto salute che 5 anni fa era sotto commissariamento e oggi sta meglio. O lo stesso trasporto pubblico che era vicino al collasso e che oggi invece sta bene ed è pubblico. Insomma, abbiamo parlato troppo di ponti e grandi infrastrutture e poco di quello che accadeva nelle case degli abruzzesi, delle persone''.

 

 

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