Avanza il consumo di suolo in Italia. Nel 2018 e' stata distrutta nel Paese una superficie verde di 51 chilometri quadrati, equivalente alla citta' di Bologna. In media, sono spariti due metri quadri di bosco e prato al secondo. Fra le citta', Roma e' quella che ha perso piu' verde; fra le regioni il Veneto. I numeri del consumo del suolo in Italia li hanno dati oggi l'Ispra, il centro studi del ministero dell'Ambiente, e il Sistema nazionale di protezione dell'Ambiente (Snpa). Il rapporto sulla cementificazione del Paese, riferito al 2018, e' stato presentato al Senato alla presenza del ministro Sergio Costa (M5S). In Italia l'anno scorso sono stati coperti con cemento o asfalto 51 chilometri quadrati di territorio, in media 14 ettari al giorno, 2 metri quadrati al secondo. La velocita' della copertura sembra essersi stabilizzata, ma e' ancora molto lontana dagli obiettivi europei, che prevedono l'azzeramento del consumo di suolo netto (il bilancio tra la copertura e l'aumento di superfici naturali attraverso interventi di demolizione, de-impermeabilizzazione e rinaturalizzazione). Ogni italiano ha in "carico" oltre 380 metri quadrati di superfici coperte. La sparizione del verde ha voluto dire 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica assorbite in meno. L'impermeabilizzazione del terreno ha comportato 250 milioni di metri cubi di acqua che sono scivolati via nei fiumi e non sono finiti nelle falde sotterranee di acqua potabile. Roma, con un incremento di superficie artificiale di quasi 75 ettari, e' il comune italiano con la maggiore trasformazione, seguito da Verona (33 ettari), L'Aquila (29), Olbia (25), Foggia (23), Alessandria (21), Venezia (19) e Bari (18). Milano ha spazzato via 11 ettari di aree verdi. In controtendenza Torino, che inverte la rotta e inizia a recuperare terreno (7 ettari di suolo riconquistati nel 2018). Il Veneto e' la regione con gli incrementi maggiori (+923 ettari), seguita da Lombardia (+633 ettari), Puglia (+425 ettari), Emilia-Romagna (+381 ettari) e Sicilia (+302 ettari). Rapportato alla popolazione residente, il valore piu' alto si riscontra in Basilicata (+2,80 m2/ab), Abruzzo (+2,15 m2/ab), Friuli-Venezia Giulia (+1,96 m2/ab) e Veneto (+1,88 m2/ab). In compenso, in Italia manca una legge nazionale sul consumo del suolo: ci sono solo norme in alcune Regioni.
Leggi Tutto »Sono 5 milioni e 255 mila gli stranieri regolari residenti in Italia
Sono 5 milioni e 255 mila gli stranieri regolari residenti in Italia al 31 dicembre 2018, con un aumento del 400% rispetto a dieci anni fa: sono 111mila in piu' rispetto al 2017. Lo ha detto il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo, in audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera. "Mentre la popolazione residente diminuisce - osserva Blangiardo - la sottocomponente straniera cresce. Ogni anno stabiliamo un nuovo record per la piu' bassa natalita'. Anche nei primi tre mesi del 2019, le nascite ancora diminuite del 2,4%. Gli stranieri danno il loro contributo (63mila nati nel 2018), ma c'e' un adattamento ai comportamenti, ai modelli della popolazione locale e dunque non illudiamoci che questa sia una soluzione al calo demografico". Per il presidente dell'Istat "non e' in corso un processo di sostituzione. La popolazione italiana negli ultimi 4 anni e' calata di 400mila unita': 600mila italiani in meno e 200mila stranieri in piu'". Degli stranieri residenti, 3,6 milioni provengono da Paesi non comunitari. La gran parte vive al Centro-Nord. Questa popolazione e' giovane: 34 anni l'eta' media, contro i 45 degli italiani. Sono quasi 200 le cittadinanze rappresentate. Le piu' numerose coprono il 50% della presenza complessiva: romeni (1,2 milioni), albanesi (441mila), marocchini (423mila), cinesi (300mila), ucraini (239mila). In calo le acquisizioni di cittadinanza: nel 2016 sono state 202mila, nel 2017 150 mila e nel 2018 120mila. Il 40% dei nuovi italiani sono minori. I permessi di soggiorno per non comunitari sono 3,7 milioni.
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Sono 31.755 in Abruzzo le richieste per reddito di cittadinanza
Sono 31.755, in Abruzzo, le richieste per reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza. Del totale delle domande, che rappresentano il 2,2% del dato complessivo nazionale, 20.617 istanze sono state accolte, 1.737 sono in lavorazione e 9.401 sono state respinte. Il dato relativo alle istanze accolte riguarda i "nuclei percettori" di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza, per un totale di 46.071 persone coinvolte, con un importo medio mensile di 450,80 euro. E' quanto emerge dai dati provvisori dell'Inps, aggiornati al 4 settembre scorso. A livello provinciale, in testa c'e' Pescara con 5.723 nuclei percettori (12.757 persone, 456,99 euro), seguita da L'Aquila (5.449, 12.030, 453,26 euro), Chieti (5.318, 12.032, 436,55 euro) e Teramo (4.127, 9.252, 456,75 euro).
Leggi Tutto »Teramo è la seconda provincia nella spesa per i giochi
E' Prato la provincia italiana con la più alta spesa pro capite nei giochi nel 2018, pari a 576 euro. E' quanto emerge da elaborazioni Agimeg sui dati dei Monopoli di Stato sulla spesa nei giochi in Italia per provincia. Sul secondo gradino del podio Teramo, in Abruzzo, che sfiora i 400 euro per abitante, al terzo posto appaiate con 394 euro a testa Como e Rovigo, seguite da Sondrio con 369 euro. In top ten anche Fermo (357 euro), Pescara (356 euro), Latina (355 euro), L'Aquila (354 euro) e Caserta (350 euro). Geograficamente, ben tre provincia su 10 con la spesa pro capite più alta si trovano in Abruzzo (Teramo, Pescara e L'Aquila), due quelle della Lombardia (Como e Sondrio). Poi Toscana, Veneto, Marche, Lazio e Campania con una rappresentante a testa. Sul fronte delle province che invece lo scorso anno hanno speso meno nei giochi, al primo posto c'è Potenza con una spesa pro capite di 220 euro, poi Foggia e Sud Sardegna con 213 euro, Trapani (197 euro) e Cuneo (194 euro). Seguono Agrigento (185 euro), Piacenza (172 euro), Crotone (164 euro) ed Enna (143 euro). Capitolo a parte per Caltanissetta, che in assoluto ha registrato la spesa pro capite più bassa (-269 euro), in pratica è stato vinto più di quanto sia stato speso, ma su questo dato pesa il jackpot da 130,2 milioni di euro vinto nella città siciliana nell'aprile 2018. La Sicilia conta ben quattro province con la spesa più bassa nei giochi (oltre a Caltanissetta, Trapani, Agrigento ed Enna), poi una a testa le regioni Basilicata, Puglia, Sardegna, Piemonte, Emilia Romagna e Calabria.
Leggi Tutto »Commissione Salute e Sicurezza Sociale per l’avvio della settimana in Consiglio regionale
La settimana politica in Consiglio regionale inizia domani martedì 17 settembre con la Commissione "Salute, Sicurezza Sociale, Cultura, Formazione e Lavoro", convocata in seduta straordinaria alle 10.30 dal Presidente Mario Quaglieri. All'ordine del giorno dei lavori il progetto di legge di iniziativa consiliare riguardante il conferimento alle Aziende Sanitarie Locali di funzioni amministrative in materia di organizzazione del servizio farmaceutico ed in materia di indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati nonché a causa di vaccinazioni antipoliomelitiche. Successivamente, la Commissione si occuperà anche delle modifiche alla legge che disciplina gli interventi in materia di dipendenza da tabagismo e del bilancio di previsione 2018-2020 dell'Agenzia Sanitaria Regionale ASR. Per per mercoledì 18 settembre 2019, alle 11.00 Vincenzo D'Incecco ha convocato la Commissione "Bilancio, Affari Generali e Istituzionali" che discuterà la risoluzione a firma del Consigliere Blasioli sulla "Valorizzazione del complesso immobiliare denominato ex Fea sito in Pescara Lungomare Matteotti". Quindi la Commissione passerà all'esame del riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio per la loro fornitura del servizio di energia elettrica relativa all'anno 2016 del Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale
Leggi Tutto »Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a L’Aquila per l’inaugurazione dell’anno scolastico
"La nostra societa' ha bisogno di ascolto, di dialogo, di rispetto degli altri, di maggiore fiducia. E la fiducia comincia dalla scuola". Ecco perche' "la scuola e la famiglia devono parlarsi e collaborare". E siccome "La scuola e' una speranza, sempre e ovunque, e rappresenta la finestra di opportunita' per il futuro di ciascun giovane, il compito della Repubblica e' garantirla costantemente. Dobbiamo renderla piu' forte ed efficace". Sono alcuni dei passaggi del discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso all'Aquila per l'inaugurazione dell'anno scolastico. Secondo il Capo dello Stato se c'e' "una societa' aggressiva, attraversata dal risentimento, orientata a esaltare l'interesse individuale a discapito della comunita' rischia di accentuare le fratture tra insegnanti e genitori e a farne le spese sono i ragazzi, quando i loro genitori, per prenderne in qualunque caso le parti, arrivano a screditare o a insolentire gli insegnanti". L'elogio alla scuola da parte del Presidente della Repubblica e' sincero, specie nella citta' martoriata dal sisma del 6 aprile 2009, come formatrice di coscienze, pilastro della societa' civile. "La scuola per tutti e' una grande conquista democratica, iscritta nella nostra Costituzione. La scuola e' levatrice di liberta'. Proprio il suo carattere universale e la visione unitaria dell'impegno educativo costituiscono gli anticorpi dell'omologazione e della prepotenza: per questo non possiamo rassegnarci a discriminazioni che derivano da diversita' di ceti sociali o da svantaggiate condizioni economiche", ecco perche' il pensiero va chi non e' stato fortunato e per questo bisogna lottare. Infatti "I ragazzi hanno diritto di sperare che i loro progetti migliori potranno realizzarsi. La scuola e' il terreno dove coltivare questi progetti, e farli crescere. Il pensiero corre a quel ragazzino di quattordici anni, che veniva dal Mali, che aveva attraversato il deserto ed e' annegato in un naufragio nel Mediterraneo. Quando ne hanno ritrovato il corpo, si e' scoperto che aveva cucito, nel vestito, la sua pagella. La proteggeva come la sua carta di identita', e la sua speranza". Mattarella ha avuto parole di elogio per il corpo insegnanti e per tutto il personale, ma ha chiesto anche di "sostenere la ricostruzione e devono rispettare gli impegni presi anche con le altre comunita' colpite dal sisma negli anni recenti". In linea con il Capo dello stato il neo ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti. Sulla ricostruzione "E' inaccettabile che dopo dieci anni non si sia ripartiti soprattutto nel contesto scolastico, quindi ho chiesto una totale inversione di tendenza, un cambio di passo", e ha anche chiesto "se la scuola e', come e', la fotografia dell'Italia che saremo, non possiamo che dedicarle tutte le risorse che occorrono. Mi sono impegnato a trovare al piu' presto, a partire dalla prossima legge di bilancio, le risorse aggiuntive necessarie a ripristinare i livelli di spesa del 2008".
Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha consegnato al Presidente un documento contenente l'appello affinche' il Governo adotti misure importanti ed urgenti per fornire nuovo impulso alla rinascita dei territori colpiti dal sisma 2009. "Oltre ad aver ringraziato il Capo dello Stato per la sua significativa presenza in citta' - spiega il sindaco Biondi - ho sottoposto alla sua attenzione una breve memoria, con l'auspicio che i contenuti possano essere estesi alle massime autorita' governative". "Questa terra ha bisogno, come accaduto sempre da 10 anni a questa parte, di un interlocutore nominato dall'esecutivo che funga da raccordo tra le istituzioni centrali e quelle dei territori colpiti dal terremoto: una figura determinante, che mi auguro possa essere individuata in tempi rapidi, per non pregiudicare il percorso di ripresa economica, sociale e culturale intrapreso - spiega il primo cittadino - Non meno importante, inoltre, e' la conferma della Struttura di Missione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, necessaria per monitorare i processi di ricostruzione e programmare gli interventi sostenuti con le risorse messe a disposizione dal Comitato interministeriale per la programmazione economica". "E' inoltre necessario che gli organismi legislativi riprendano in mano il dossier L'Aquila, gia' condiviso con rappresentanti istituzionali, parti sociali e associazioni di categoria, contenente misure che riteniamo utili per accelerare alcuni procedimenti, soprattutto nella ricostruzione pubblica"
"Siamo quelli che ancora non c'erano nel 2009", hanno detto i bambini della Direzione didattica 'Galileo Galilei' di Paganica, nati dopo il sisma del 6 aprile 2009 dell'Aquila nella loro esibizione e protagonisti, insieme con altri mille ragazzi provenienti da tutta Italia, della giornata di inaugurazione dell'anno scolastico, nel capoluogo abruzzese, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del neo ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti. Un messaggio di speranza, lanciato dal piazzale della 'Primaria Mariele Ventre' in uno dei cosiddetti Musp, i moduli a uso provvisorio, in attesa delle nuove scuole, che ancora, dopo 10 anni devono essere ultimate. I ragazzi hanno aperto la maratona televisiva di Rai Uno, nel corso della trasmissione 'Tutti a Scuola', condotta da Flavio Insinna e Francesca Fialdini e aperta da Enrico Nigiotti e The Jackal. Sul palco anche Ron, Veronica Pivetti; Noemi, con la calciatrice Sara Gama, la nuotatrice Simona Quadarella, i due atleti paralimpici Lorenzo Marcantognini e Margherita Paciolla, con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli.
Leggi Tutto »Mattarella inaugura all’Aquila il nuovo anno scolastico
Sarà L'Aquila a ospitare lunedì 16 settembre la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Dalle 16.30, nel cortile della Primaria 'Mariele Ventre' - Direzione Didattica Amiternum - circa mille studenti in rappresentanza di 350 istituti di tutta Italia saluteranno il ritorno tra i banchi. Con loro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti. La cerimonia sarà trasmessa in diretta, dalle 16.30 alle 18.45 su Rai Uno, nel corso della trasmissione Tutti a Scuola, condotta da Flavio Insinna e Francesca Fialdini. Potrà essere seguita anche in collegamento streaming sul sito del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (www.miur.gov.it) e tramite i profili social del Miu L'Aquila è stata scelta, nel decennale del terremoto del 6 aprile 2009, per ricordarne la tragedia e la volontà di rinascita. E nell'occasione, domani pomeriggio, prima dell'inizio della cerimonia, il Ministro Fioramonti consegnerà una medaglia a tutta la comunità scolastica del capoluogo abruzzese per premiarne il coraggio e l'impegno nelle difficoltà. Video, canzoni, danza e teatro. Sul palco animeranno la diretta televisiva gli alunni degli istituti scolastici selezionati dal Miur con un concorso per i migliori progetti didattici realizzati sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità, dell'integrazione, dell'intercultura e della legalità. Immaginano case, scuole, parchi, piazze, colori, suoni e vita lì dove adesso ci sono ancora le macerie i bambini della Direzione didattica 'Galileo Galilei' di Paganica (AQ). Guarda al dopo-terremoto anche l'Istituto Comprensivo 'Simone de Magistris' di Caldarola (MC) che, con il coro della Direzione Didattica Amiternum, animerà la trasmissione cantando Domani. È un inno all'amicizia, alla solidarietà, alle pari opportunità il brano Altalena degli alunni dell'Istituto Comprensivo 'Trento 6' di Trento. I principi della nostra Costituzione a ritmo di rap. È Rap?pubblica degli alunni dell'Istituto Comprensivo di Vignanello (VT). Dedicata alla bandiera italiana è invece la coreografia Danza in tricolore degli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore 'Enrico Fermi' di Sulmona (AQ).La Pallina è il video che invita a riflettere sull'abuso della plastica ed è stato pensato dai ragazzi della classe quarta del settore 'Produzioni Audiovisive' dell'Istituto d'Istruzione Superiore 'Enrico Medi' di Palermo. Più attenzione all'utilizzo della plastica e tutela dell'ambiente sono anche i fili conduttori del breve filmato Plastic free dell'Istituto Comprensivo 'Centro storico Pestalozzi' di Firenze. Com'eri vestita è la rappresentazione teatrale del Liceo Artistico 'Nanni Valentini' di Monza. Tra gli ospiti che interverranno durante la trasmissione: l'attrice Veronica Pivetti; i cantautori Ron ed Enrico Nigiotti; la cantautrice Noemi e il gruppo The Jackal. Testimonial d'eccezione anche la calciatrice Sara Gama, la nuotatrice Simona Quadarella, i due atleti paralimpici Lorenzo Marcantognini e Margherita Paciolla. Ad accompagnarli il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli. Agli alunni che parteciperanno a Tutti a Scuola sarà distribuito uno zainetto con il volume Geronimo Stilton. Viaggio alla scoperta dei diritti dei bambini. Il libro è realizzato dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza ed è dedicato alla Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia. Agli studenti anche Una vita da social - guida sull'uso corretto del web, a cura della Polizia Postale, in collaborazione con il Safer Internet Centre e il Miur.
Leggi Tutto »Cgia, inefficienza P.A. è un freno allo sviluppo
"Ci sono ragionevoli certezze nel ritenere che nel rapporto “dare-avere” tra lo Stato e il contribuente italiano, il soggetto maggiormente leso non sia il primo, bensì il secondo. Considerando tutta una serie di caveat, che saranno sviluppati successivamente, la tesi è la seguente: la dimensione economica dell’evasione fiscale presente in Italia (110 miliardi) è poco più della metà dei costi a carico di cittadini e imprese relativi a sprechi, sperperi e inefficienze generate dalla Pubblica amministrazione (almeno 200 miliardi di euro)". L’Ufficio studi della CGIA è pervenuto a questa conclusione partendo dall’analisi di alcuni dati di contesto e rammentando che uno Stato di diritto si basa, tra le altre cose, sul principio della legalità. Sia chiaro, chi evade commette un reato e va perseguito ovunque esso si annidi; tuttavia, la legalità deve essere rispettata da tutti: sia dai soggetti pubblici sia da quelli privati. Il record di infrazioni europee subite dal nostro Paese fino ad oggi, ad esempio, dimostra che le nostre istituzioni pubbliche devono migliorare tantissimo . "Segnaliamo che tra le procedure in corso nei confronti dell’Italia figurano quelle sulla pessima qualità dell’aria presente in molte città, la presenza dell’arsenico nell’acqua potabile, il mancato rispetto dei tempi di pagamento da parte della nostra Pubblica Amministrazione (PA) e i livelli di inquinamento presenti nell’area dell’ex Ilva di Taranto", si legge nella nota dell'associazione. Tornando al rapporto “dare-avere” tra lo Stato e il contribuente italiano, secondo una stima del ministero dell’Economia, l’ammontare complessivo dell’evasione in Italia si attesterebbe attorno ai 110 miliardi di euro all’anno. Una cifra, quella dovuta all’infedeltà fiscale degli italiani, spaventosamente elevata che, secondo gli artigiani veneti, sarebbe comunque molto inferiore al costo che i cittadini e le imprese sopportano in ragione del cattivo funzionamento della PA e degli effetti negativi procurati dal mancato rispetto della norme e dei regolamenti vigenti da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato al pubblico servizio.
Mettendo in fila i risultati di alcune analisi condotte da una mezza dozzina di istituzioni molto autorevoli, il danno economico per i contribuenti italiani sarebbe di almeno 200 miliardi di euro all’anno. Si tratta di una dimensione economica quasi doppia a quella dell’evasione. E’ una comparazione, quella appena evocata, che ovviamente non ha alcun rigore scientifico: infatti, gli effetti economici delle inefficienze pubbliche che si “scaricano” sui privati sono di fonte diversa, gli ambiti in molti casi si sovrappongono e, per tali ragioni, non sono addizionabili. Tuttavia, il ragionamento ha una sua fondatezza: nonostante ci sia tanta evasione, una PA poco efficiente causa ai privati dei danni economici nettamente superiori. Una conclusione, a cui è pervenuta la CGIA, che non appare per nulla scontata, visto che c’è una buona parte dell’opinione pubblica che se da un lato ha una forte sensibilità verso il tema dell’evasione, dall’altro lato avverte in misura meno preoccupante gli effetti degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze della PA.
I costi del cattivo funzionamento della nostra PA L’Ufficio studi della CGIA ha raccolto ed allineato i risultati di una serie di analisi sulle inefficienze e gli sprechi che caratterizzano la nostra Pubblica Amministrazione. In sintesi si evidenzia che: il costo annuo sostenuto dalle imprese per la gestione dei rapporti con la PA (burocrazia) è pari a 57 miliardi di euro (Fonte: The European House Ambrosetti); i debiti commerciali della PA nei confronti dei propri fornitori ammontano a 53 miliardi di euro (Fonte: Banca d’Italia); il deficit logistico-infrastrutturale penalizza il nostro sistema economico per un importo di 40 miliardi di euro all’anno (Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti); se la giustizia civile italiana avesse gli stessi tempi di quella tedesca, il guadagno in termini di Pil sarebbe di 40 miliardi di euro all’anno (Fonte: CER-Eures); sono 24 i miliardi di euro di spesa pubblica in eccesso che non ci consentono di abbassare la nostra pressione fiscale alla media UE (Fonte: Discussion paper 23 Commissione Europea); gli sprechi e la corruzione presenti nella sanità costano alla collettività 23,5 miliardi di euro ogni anno (Fonte: ISPE); gli sprechi e le inefficienze presenti nel settore del trasporto pubblico locale ammontano a 12,5 miliardi di euro all’anno (Fonte: The European House Ambrosetti-Ferrovie dello Stato).
Leggi Tutto »Sono 42 i sottosegretari del governo Conte
Sono 42 i sottosegretari del governo Conte. 21 i sottosegretari M5s, 18 i Dem, 2 i rappresentanti di Leu, 1 del Maie. E' quanto trapela da fonti governative. Il Movimento conserva dunque una maggioranza di sottosegretari e anche di viceministri: ne avra' 6, mentre quattro saranno del Partito democratico.
Il Consiglio dei ministri - si legge nella nota ufficiale della presidenza del Consiglio - ha nominato quarantadue sottosegretari, nel rispetto dei limiti previsti dalla legislazione vigente. Dei nuovi sottosegretari, dieci assumeranno le funzioni di viceministro, con deleghe che saranno successivamente loro attribuite a norma dell'articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400. Di seguito la lista dei sottosegretari oggi nominati. Presidenza del Consiglio: Mario Turco - programmazione economica e investimenti; Andrea Martella - editoria; Gianluca Castaldi - rapporti con il Parlamento; Simona Flavia Malpezzi - rapporti con il Parlamento; Laura Agea - affari europei. Esteri e cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re - viceministro; Marina Sereni - viceministro; Manlio Di Stefano; Ricardo Antonio Merlo; Ivan Scalfarotto. Interno: Vito Claudio Crimi - viceministro; Matteo Mauri - viceministro; Carlo Sibilia; Achille Variati. Giustizia: Vittorio Ferraresi; Andrea Giorgis. Difesa: Giulio Calvisi; Angelo Tofalo. Economia: Laura Castelli - viceministro; Antonio Misiani - viceministro; Pier Paolo Baretta; Maria Cecilia Guerra; Alessio Mattia Villarosa. Sviluppo economico: Stefano Buffagni - viceministro; Mirella Liuzzi; Gian Paolo Manzella; Alessia Morani; Alessandra Todde. Politiche agricole alimentari e forestali: Giuseppe L'Abbate. Ambiente e tutela del territorio e del mare: Roberto Morassut. Infrastrutture e trasporti: Giancarlo Cancelleri - viceministro; Salvatore Margiotta; Roberto Traversi. Lavoro e politiche sociali: Stanislao Di Piazza; Francesca Puglisi. Istruzione, universita' e ricerca: Anna Ascani - viceministro; Lucia Azzolina; Giuseppe De Cristofaro. Beni e attivita' culturali e turismo: Lorenza Bonaccorsi; Anna Laura Orrico. Salute: Pierpaolo Sileri - viceministro; Sandra Zampa.
Leggi Tutto »Sanità, presentati i due nuovi manager delle Asl di Chieti e L’Aquila
“L’Abruzzo si dimostra attrattivo e competitivo riuscendo a richiamare professionalità con grande esperienza e competenza. L’adeguamento delle retribuzioni dei manager era un atto dovuto per riallineare l’Abruzzo alle altre regioni italiane. Un adeguamento che hanno fatto tutte le Regioni. Solo l’Abruzzo era rimasto fermo a tal punto da scoraggiare chi aveva i requisiti e le capacità per accettare l’incarico e assumere questa funzione di direzione”.
Sono parole del Presidente della giunta regionale, Marco Marsilio che oggi ha presentato i due nuovi direttori generali delle Asl di L’Aquila-Avezzano-Sulmona e di Chieti-Lanciano-Vasto, rispettivamente Roberto Testa e Thomas Schael. La conferenza stampa si è tenuta a L’Aquila, a Palazzo Silone, a margine della seduta di giunta in cui sono state formalizzate le due nomine, alla presenza dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, dei due direttori appena nominati e del direttore del dipartimento Roberto Fagnano. "Abbiamo raggiunto questo risultato - ha aggiunto Marsilio - dopo un lungo percorso visto che, al momento del nostro insediamento, abbiamo trovato un bando già pubblicato che presentava delle criticità. La differenza nei compensi era così evidente che abbiamo dovuto adeguare le retribuzioni dei direttori generali. Chi lavora in Abruzzo è giusto che venga pagato come chi lavora in ogni altra regione d’Italia. Guidare una Asl è una responsabilità enorme per assicurare un servizio essenziale per i cittadini, promuovere in pieno il diritto alla salute e ridare slancio all’intero comparto”. L’assessore Verì nell’augurare un buon lavoro ai due direttori Asl ha sottolineato la necessità di risanare il disavanzo ereditato. “Il risanamento economico – ha commentato l’assessore - è una priorità . Occorre riportare un bilancio in equilibrio ma questo non deve andare a discapito della buona qualità della sanità del nostro territorio. Innanzitutto, dovranno rispondere a due obiettivi: creare la rete del malato acuto e quella del malato cronico. Valuteremo efficienza ed efficacia del loro operato”.
L'affondo di Silvio Paolucci
''Si cambiano le carte in tavola, si cambiano le condizioni contrattuali in corso d'opera e bando, si anticipano i nomi, si sostituiscono le sedi di destinazione: non solo un risiko di poltrone ma sopratutto un gioco ad altissimo rischio''. Lo scrive su facebook l'ex assessore alla sanita' della Giunta D'Alfonso Silvio Paolucci. In merito alle nomine nella sanita' Paolucci dice che ''Per altro il cambiare le condizioni contrattuali (il compenso + 40.000 euro l'anno) ad avviso chiuso e domande pervenute, mette a rischio di ricorso l'intera procedura. Per la scelta dei direttori generali delle Asl sembra che sia andato in onda piu' un gioco che una scelta istituzionale impegnativa e responsabile. Perche' questo andamento barcollante cosi' border-line, cosi' rischioso, chiacchierato e discutibile? La sanita' abruzzese, in un passato che non ci deve piu' appartenere, ha gia' sanguinato economicamente e giudiziariamente. Mica rivediamo un vecchio film gia' visto?''.
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