Primo Piano

Fronte comune contro il caro pedaggi in autostrada in Abruzzo

Un fronte comune tra imprese dell’autotrasporto e parlamentari per contenere il caro-pedaggi praticato sulle autostrade abruzzesi, che rischia di scattare puntuale anche per i prossimi undici anni, ovvero fino alla scadenza del contratto che regola i rapporti tra lo Stato e la società concessionaria “Strada dei Parchi SpA”. Le premesse - tempi della crisi politica permettendo, soprattutto in considerazione dell’assenza di un interlocutore istituzionale come il governo, parte in causa nella complessa partita delle concessioni autostradali - sono state gettate questa mattina, a Pescara, nel corso del confronto promosso nella sede regionale della Cna tra le sei principali sigle del settore (Assotir, Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Sna Confartigianato) con i deputati e i senatori appena eletti nella circoscrizione abruzzese.

Un appuntamento che ha visto la partecipazione di una nutrita delegazione di deputati e senatori, visto che all’appello delle associazione dell’autotrasporto hanno risposto positivamente tre esponenti del Pd (Luciano D’Alfonso; Camillo D’Alessandro; Stefania Pezzopane), altrettanti del Movimento 5 Stelle (Gianluca Vacca; Carmela Grippa; Andrea Colletti) oltre al forzista Nazario Pagano, intervenuto all’incontro anche nelle vesti di coordinatore regionale degli Azzurri. Presenti, ancora, il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro e l’assessore al Bilancio del Comune di Avezzano Felicia Mazzocchi. Per le associazioni promotrici c’erano Gabriele Sillari della Confartigianato; Claudio Donati e Roberto Di Berardino di Assotir; Mauro Concezzi, segretario nazionale della Cna-Fita; Graziano Di Costanzo, direttore regionale della Cna, che ha sottolineato da parte sua “il senso di responsabilità del mondo dell’autotrasporto, che ha rinunciato anche a manifestazioni eclatanti di protesta”.

In apertura dei lavori è toccato al presidente regionale della Fita Cna, Gianluca Carota, e al segretario regionale del Fai, Carlo Antonetti, sintetizzare i contenuti del documento unitario messo a punto dalle sei sigle promotrici. Richieste che si possono riassumere in una “riduzione selettiva degli aumenti dei pedaggi”; pianificazione dei futuri aumenti; modifica delle norme che regolano il transito dei mezzi pesanti nei periodi di neve; attuazione degli interventi di messa in sicurezza e manutenzione di A24 e A25.

Alle voci delle associazioni di categorie si sono unite quelle degli amministratori locali: “Da pochi che eravamo a protestare il 6 gennaio – ha sintetizzato la prima cittadina di Carsoli, Velia Nazzarro, che guida la mobilitazione delle fasce tricolori contro l’aumento dei pedaggi – oggi oltre cento sindaci fanno parte del coordinamento che si batte contro gli aumenti”.

 

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Produzione nelle costruzioni in calo

A febbraio 2018 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisca del 3,6% sul mese precedente. Nello stesso mese la stima degli indici di costo del settore fa registrare una flessione congiunturale dello 0,1% per il fabbricato residenziale e dello 0,2% sia per il tronco stradale senza tratto in galleria, sia per l'indice del tronco stradale con tratto in galleria.

Nella media del trimestre dicembre 2017-febbraio 2018 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenta dell'1,3% in termini congiunturali.

Su base annua, a febbraio 2018 si registra una flessione del 2,0% sia per l'indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario che per quello grezzo (i giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2017).

Sempre su base annua, gli indici del costo di costruzione aumentano dell'1,0% per il fabbricato residenziale, dell'1,5% per il tronco stradale con tratto in galleria e dell'1,6% per quello senza tratto in galleria.

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Governo, Casellati avvia le consultazioni

Tempi contingentati e verifiche rapide per la presidente del Senato, Elisabetta Alberta Casellati che ha ricevuto il mandato esplorativo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Partito il primo giro di consultazioni, al quale non ha preso parte il leader della Lega, Matteo Salvini, non sembra essere dietro l'angolo una soluzione. Se nemmeno domani ci saranno novità, la presidente riferirà al Quirinale, che potrebbe prendersi altri due giorni di riflessione per poi passare alla mossa successiva, quella di affidare un incarico a Roberto Fico, presidente della Camera.

A Casellati il compito di verificare la possibile presenza di una maggioranza centrodestra - Cinque stelle, anche se i pentastellati hanno dichiarato attraverso Luigi Di Maio che "Il centrodestra per noi è un artifizio elettorale.Ancora una volta abbiamo ribadito in questa sede che M5s è pronto a sottoscrivere un contratto di governo solo con la Lega non con tutto il centrodestra". 

Di tono diverso la risposta della Lega, affidata a Giorgetti: "Abbiamo ribadito lo diciamo da settimane noi siamo pronti a partecipare ad un governo che è stato indicato dagli italiani premiando il centrodestra e la coalizione e l'M5S come primo partito. In modo inderogabile bisogna dare rapidamente un governo all'Italia. Se i veti" del M5s nei confronti di Fi "cadessero nelle prossime ore saremmo pronti a un governo già a inizio settimana prossima". 

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Mossa del capo dello Stato, Sergio Mattarella che per cercare di uscire dall'empasse della formazione del nuovo Governo, ha affidato alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, un incarico esplorativo.

Mattarella ha affidato "il compito di verificare l'esistenza di una maggioranza parlamentare fra i partiti della coalizione del centrodestra e il M5S e di un'indicazione condivisa per il conferimento dell'incarico del presidente del Consiglio per costituire il governo. Il presidente della Repubblica ha chiesto alla presidente del Senato di riferire entro la giornata di venerdì". 

"Assumo - ha detto la Casellati - questo incarico con lo stesso spirito di servizio con cui ho assunto quello di presidente del senato. Sarete informati del calendario degli incontri che avverranno in tempi brevi".

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Il Fmi rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia

L’Istat pubblica i dati relativi all’inflazione a marzo e alla produzione industriale a febbraio e nel contempo il Fondo monetario internazionale indica le previsioni sul Pil in Europa. 
Il Fmi rivede al rialzo le stime di crescita per l'Italia: dopo il +1,5% del 2017, il pil 2018 salirà dell'1,5%, +0,1% sulle previsioni di gennaio. Per il 2019 la crescita viene confermata all'1,1%.
Per l'Istat a marzo 2018 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +0,5% di febbraio). La stima preliminare era +0,9%.
Secondo l’Istat la ripresa dell'inflazione è dovuta sopratutto all'ampia riduzione della flessione degli alimentari non lavorati (-0,4% da -3,2%), cui si aggiunge l'accelerazione della crescita dei prezzi dei Tabacchi (+2,2% da +0,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5% da +1,9%).
Mentre a febbraio la produzione industriale cala dello 0,5% rispetto a gennaio e aumenta del 2,5% su febbraio 2017. L'Istat spiega che nelle media del trimestre dicembre 2017-febbraio 2018 la produzione è salita dell'1,4% rispetto al trimestre precedente, mentre in quelle dei primi due mesi del 2018 è aumentata del 3,4% su gennaio-febbraio 2017.
L’Istat sottolinea in particolare la variazione congiunturale positiva dell'energia +8,1%, in calo beni di consumo (-2,4%), intermedi (-1,5%), strumentali -1%.
Infine il Fondo monetario internazionale indica i dati relativi al prodotto interno lordo in Europa, segnalando che pur se l’Italia è in crescita resta ancora indietro rispetto agli altri. Nel 2018 l'Italia accelera mettendo a segno una crescita dell'1,5%. Ma i tassi di crescita nelle atre nazioni sono comunque più alti. La Germania cresce infatti quest'anno del 2,5%, la Francia del 2,1% e la Spagna del 2,8%. La Grecia crescerà del 2,0%. Madrid e Atene sono pero' alle prese con tassi di disoccupazione molto piu' elevati di quello dell'Italia.  Per il Fmi infine l'Italia, come la Spagna, dovrebbe ridurre il suo elevato livello di debito, e rischia di pagare in termini di riforme l'attuale incertezza politica.

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Seduta straordinaria della Commissione Politiche Europee

La settimana politica si apre martedì 17 aprile, alle ore 11, con la riunione della Commissione Politiche Europee convocata, in seduta straordinaria, per esaminare due provvedimenti: uno riguarda l’adeguamento dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea, l’altro la decisione del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di protezione civile. Mercoledì 18 aprile, alle ore 12, è in programma la seduta della Commissione Agricoltura con il seguente ordine del giorno: Testo unico in materia di commercio; Piano Strategico del Turismo Abruzzo 2017 -2019; Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale (GAS) per la promozione dei prodotti agricoli da filiera corta, a chilometri zero, di qualità, delle reti di economia solidale (RES) e dei distretti di economia solidale (DES); Norme per la promozione e il sostegno dell’Economia Solidale. Giovedì 19 aprile, alle ore 10, si riunirà la Commissione Territorio. Questi i provvedimenti in esame: Opere di messa in Sicurezza della S.S. n. 17; Legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo; Nuova disciplina del Parco naturale regionale Sirente – Velino; Norme per la valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo; Principi generali per il contenimento del consumo del suolo; Norme per l'edilizia sostenibile; Norme in materia di gestione dei corsi d'acqua; Valorizzazione e sviluppo aree interne e borghi caratteristici dell'Abruzzo; Collegato normativo alla legge di stabilità economico-finanziaria regionale 2015; Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche; L'Aquila Capitale della Macroregione Mediana; Norme per il migliore utilizzo degli autoporti regionali; Rifinanziamento del capitolo di spesa Provvidenze per il recupero e la valorizzazione dei centri storici; Norme ed indirizzi sull'intermodalità regionale; Disposizioni a tutela della sicurezza del trasporto pubblico locale; Disposizioni in materia di pertinenze idrauliche; Istituzione dell'Ufficio regionale centralizzato per l'acquisto di energia elettrica e gas; Norme per l'istituzione e la valorizzazione del sistema regionale del servizio civile; Disposizioni per l'adozione e l'approvazione del piani di gestione dei Siti di interesse comunitario (SIC) e delle Zone di protezione speciale (ZPS); Norme per l'eliminazione degli inceneritori (impianti dedicati) dalle previsioni del Piano Regionale dei rifiuti; Disposizioni per la salvaguardia dell'ambiente, a tutela dell'incolumità pubblica e per la prevenzione del dissesto idrogeologico; Norme per il recupero ed il riuso temporaneo di immobili ed aree produttive dismesse; Disposizioni urgenti in materia di Trasporto Pubblico Locale; Attuazione della mobilità sostenibile – utilizzo condiviso delle automobili private: car-pooling; Disposizioni regionali in materia di espropriazione per pubblica utilità; Istituzione del registro unico regionale delle associazioni a tutela dell’ambiente; Norme per l’introduzione del divieto delle attività cinofile e cinotecniche all’interno delle aree parco; Interventi legislativi finalizzati all’auto-recupero di immobili dismessi, fatiscenti o abbandonati; (Legge quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo per l’Appennino Parco d’Europa; Istituzione della Riserva naturale guidata Fiume Nora – Comune di Cepagatti (PE); Istituzione del premio annuale “Eco-Clima”; Istituzione e promozione della piattaforma informatica di responsabilità sociale; Incentivi all’adesione delle autoscuole abruzzesi al progetto “Eco-patente”; Istituzione della struttura regionale per la conservazione e l’uso razionale dell’energia della Regione Abruzzo; Normativa per la promozione del “Bike sharing” in Abruzzo; Norme per il trasporto pubblico locale; Contributo per l’acquisto di bici elettriche a pedalata assistita; Istituzione della bicicletta solidale; Istituzione della riserva naturale guidata “Bosco di Don Venanzio” nel territorio del Comune di Pollutri; Norme per la fornitura di telefoni satellitari ai Sindaci dei Comuni della Regione Abruzzo; Disposizioni in materia di libera circolazione sul trasporto pubblico locale; Istituzione della Carta d’identità strutturale dell’edificio strategico (CISES); soppressione del Comitato Regionale Tecnico Amministrativo - Sezione Lavori Pubblici; Disposizioni in materia di libera circolazione sul trasporto pubblico locale; Istituzione del trasporto regionale pubblico notturno e norme in materia di prevenzione degli incidenti stradali durante il fine settimana; Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale e sistema sanzionatorio; Modifiche ed integrazioni alle l.r. n. 10/2017, l.r. 77/99 e DEFR 2017/2019; Norme per il migliore utilizzo delle aree industriali degli ex consorzi; Norme per la previsione e la prevenzione dei rischi da valanga; Promozione della partecipazione popolare alla programmazione e alle politiche regionali e locali; Norme in materia di Governo,la Tutela e l’Uso del Territorio; Riorganizzazione del sistema regionale delle Aree protette della Regione Abruzzo; Esercizio delle funzioni amministrative e norme per la gestione delle terre civiche e dei diritti di uso civico nella Regione Abruzzo.

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Vinitaly, l’Abruzzo festeggia i 50 anni del Montepulciano

"Al Vinitaly festeggiamo i cinquant'anni del Montepulciano d'Abruzzo doc, occasione straordinaria per continuare a comunicare l'Abruzzo attraverso il vino". Così l'assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe all'apertura dell'area espositiva della Regione nel padiglione di Vinitaly. "Devo ringraziare - ha aggiunto - gli imprenditori lungimiranti che cinquant'anni fa già pensavano alla certificazione di origine, idea sicuramente brillante e intelligente, e chi nel tempo è riuscito a portare avanti il progetto". Lo stand dell'Abruzzo, rinnovato, ospita un programma di eventi ricco, mirato a valorizzare i vini abruzzesi e le eccellenze regionali. "Il restyling darà ulteriore lustro alla nostra regione e alla comunità enologica abruzzese - ha detto l'assessore - come al solito è stata fondamentale la collaborazione con i Consorzi di tutela, perché la cooperazione ha portato negli anni a risultati eccezionali".  Presenti, il Ministro Gian Luca Galletti e il vice presidente del CSM Giovanni Legnini.

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Studio Cgia, col modello 730 rimborsi per 9,5 miliardi di euro

Gli oltre 20 milioni di contribuenti italiani che anche quest’anno presenteranno il modello 730 recupereranno almeno 9,5 miliardi di euro. Il rimborso medio che il fisco erogherà a ciascun dipendente, attraverso il proprio datore di lavoro, sarà attorno ai 900 euro, mentre l’importo medio che l’Inps restituirà a ciascun pensionato si aggirerà sugli 800 euro.

Sono queste le prime stime che sono state elaborate dall’Ufficio studi della CGIA in vista della possibilità, a partire da lunedì prossimo, di accedere, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, al proprio modello 730 precompilato relativo alla dichiarazione dei redditi 2018 (anno di imposta 2017).

E stando ai dati registrati l’anno scorso, i territori più “interessati” dall’utilizzo di questo “strumento” sono stati la Basilicata (61,6 per cento del totale dei dipendenti e pensionati residenti in questa regione), la Puglia (61,2 per cento) e il Molise (61 per cento). Tra le meno “coinvolte” segnaliamo la Sardegna (49,5 per cento), la provincia autonoma di Bolzano (48,2 per cento) e la Campania (46,4 per cento). La media nazionale si è attestata al 55,7 per cento

Va altresì segnalato che l’incremento del numero dei modelli 730 avvenuto in questi ultimi anni dipende anche dal fatto che dal 2013 anche i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro e che sono privi di sostituto di imposta possono presentarlo. Secondo le statistiche del Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, sono stati 682.000 i contribuenti senza datore di lavoro che nel 2014 (periodo di imposta 2013) si sono avvalsi di questa possibilità, mentre nel 2017 (dichiarazione dei redditi 2016) il loro numero è salito a 1.139.000. Quali sono le principali voci di spesa per le quali i lavoratori dipendenti chiedono il rimborso ? Nel 2017 quasi 9,9 milioni hanno presentato la dichiarazione annuale anche per recuperare le spese sanitarie (sconto fiscale medio di 150 euro pro capite), poco più di 4,3 milioni per recuperare le spese riferite alle ristrutturazioni edilizie (rimborso medio di 640 euro) e poco meno di 3,5 milioni di dipendenti per recuperare le spese assicurative (pari a 51 euro pro capite)

Tra i pensionati, invece, le domande per il recupero delle spese sanitarie hanno interessato oltre 7 milioni di persone (per un rimborso medio pro capite di 186 euro), 3,8 milioni lo hanno richiesto per le ristrutturazioni edilizie (520 euro medio di rimborso) e poco più di 1 milione lo ha chiesto per recuperare le spese assicurative (per un importo medio di 49 euro)

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Restituzione delle tasse, rinvio di 120 giorni

 "Nel pomeriggio di ieri la presidenza del Consiglio dei Ministri ha firmato un decreto che autorizza la proroga di 120 giorni per l'esecuzione di tutta la procedura prevista in capo al commissario straordinario Calabrò per il recupero delle imposte del 2010 per il terremoto dell'Aquila del 2009". Lo ha annunciato la commissaria alla ricostruzione del Centro Italia Paola De Micheli. "Ad là dei tecnicismi- ha spiegato - la proroga significa che imprese e commissario avranno più tempo per approfondimenti sul recupero delle imposte". Più tempo a disposizione anche per "Parlamento e nuovo Governo per una ulteriore ipotesi di soluzione negoziata con l'Europa per cercare di ridurre al minimo il danno di questa infrazione europea". Intanto l'attuale governo continua ad occuparsi "senza sosta delle emergenze del Paese".

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Istat: a febbraio vendite al dettaglio +0,4%

 A febbraio 2018 le vendite al dettaglio registrano un aumento, rispetto al mese precedente, dello 0,4% in valore e dello 0,9% in volume. Ad aumentare sono sia le vendite di beni alimentari (+0,4% in valore e +1,2% in volume), sia quelle di beni non alimentari (+0,3% in valore e +0,7% in volume). Lo ha reso noto l’Istat.

Nel trimestre dicembre 2017-febbraio 2018 l’indice complessivo registra un calo congiunturale dello 0,7% sia in valore che in volume. Nello stesso periodo diminuiscono sia le vendite di beni alimentari (-0,8% in valore e -0,9% in volume), sia quelle di beni non alimentari (-0,6 in valore e in volume).

Rispetto a febbraio 2017, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,6% in valore mentre il volume rimane stazionario. Il valore delle vendite di prodotti alimentari non subisce variazioni, mentre il volume aumenta dello 0,9%. Le vendite di prodotti non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente -1,1% e -0,6%).

Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio non registra variazioni per la grande distribuzione, mentre è in calo per le imprese operanti su piccole superfici (-1,7%). Sostanzialmente stabile il commercio elettronico (-0,1%).

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Cresa, rallenta la flessione delle imprese attive

L’andamento congiunturale delle imprese manifatturiere abruzzesi durante il 2017 è stato parzialmente incoraggiante in quanto è rallentata la flessione delle imprese attive e le esportazioni hanno mostrato risultati positivi. E’ quanto emerge dai dati elaborati dal CRESA e pubblicati nel fascicolo n. 1-4/2017 di Congiuntura Economica Abruzzese.

In particolare, nel corso del 2017 le imprese attive hanno registrato risultati congiunturali negativi ma meno pesanti di quelli tendenziali, andamento attribuibile all’incremento delle imprese di nuova iscrizione, avvenuto nel secondo semestre dopo il calo della prima parte dell’anno, e alla diminuzione delle imprese cancellate durante tutti i trimestri, ad eccezione dell’ultimo nel quale tradizionalmente si concentrano le cessazioni. Il calo delle imprese attive ha riguardato tutte le province, mostrando però un recupero durante il corso dell’anno, e quasi tutti i settori, soprattutto il legno, l’elettromeccanica ed elettronica, i mezzi di trasporto e il chimico-farmaceutico, ad eccezione di quello alimentare.

Il trend delle esportazioni sembra migliore, in quanto sono stati registrati in genere aumenti sia dal punto di vista congiunturale che tendenziale, con incrementi in miglioramento nel corso dell’anno.

Al 31 dicembre 2017 il sistema cooperativo abruzzese, secondo le elaborazioni del CRESA pubblicate nel fascicolo n. 1-4/2017 di Congiuntura Economica Abruzzese,  vede attive 1.612 cooperative (2,0% del totale italiano e 1,3% delle imprese abruzzesi) con la prevalenza delle società cooperative (74,3%) rispetto alle società cooperative a responsabilità limitata (16,1%) e alle cooperative sociali (7,6%). Le cooperative si concentrano a Chieti (519 pari al 32,2% del totale regionale) e L’Aquila (455 cioè il 28,2%) seguite da Teramo (324) e Pescara (314). Esse operano principalmente nella sanità e assistenza sociale (235) e nel noleggio e agenzie di viaggio (229), seguite da agricoltura (188) ed edilizia (181). Tra le province emergono L’Aquila per le cooperative agricole ed edili, Teramo per quelle del noleggio-agenzie di viaggio e della sanità-assistenza sociale, Pescara per quelle dei servizi, Chieti per le cooperative operanti nelle attività manifatturiere, nel trasporto e magazzinaggio.

Le cooperative femminili abruzzesi sono 469 (29,1% del sistema cooperativo regionale, superiore al 23,8% nazionale). Esse si concentrano a Chieti (149) seguita da L’Aquila (132) e Teramo (100). Tra il 2009 e il 2017 le cooperative abruzzesi sono lievemente diminuite (-1,2% rispetto al +1,9% italiano) a causa del calo rilevato in tutte le province (Pescara: -8,2%; Teramo: -5,3%; Chieti: -1,5%) ad eccezione dell’Aquila (+8,1%).

La situazione delle lavoratrici abruzzesi, secondo le elaborazioni del CRESA pubblicate nel fascicolo n. 1-4/2017 di Congiuntura Economica Abruzzese, si caratterizza rispetto a quelle italiane per un maggior livello di istruzione (64,8 abruzzesi rispetto a 61,7 italiane hanno un titolo di studio secondario superiore su 100 donne di età tra 25 e 64 anni) a cui si accompagna una minore frequenza degli abbandoni scolastici. Ciò però non impedisce un minore tasso di occupazione (44,6 abruzzesi rispetto a 48,1 italiane su 100 donne tra 15 e 64 anni), una maggiore disoccupazione (15,2 abruzzesi rispetto a 12,8 italiane cercano occupazione su 100 donne nel mercato del lavoro), una minore presenza di donne lavoratrici con figli.

Anche la qualità del lavoro femminile in Abruzzo presenta problemi più pesanti che in Italia a causa della minore stabilizzazione dei precari (su 100 occupate in lavori instabili 6,3 abruzzesi rispetto a 18,7 italiane dopo un anno svolgono un lavoro stabile), il maggior peso di precari permanenti (su 100 lavoratrici a tempo determinato 23,9 abruzzesi rispetto a 21,1 italiane hanno iniziato l’attuale lavoro da almeno 5 anni), la maggiore diffusione dei contratti part time di tipo involontario (su 100 lavoratrici part time 21,6 abruzzesi rispetto a 19,4 italiane non sono riuscite a trovarlo full time), la maggiore numerosità di lavoratrici sovraistruite (su 100 lavoratrici 29,2 abruzzesi rispetto a 25,2 italiane posseggono un titolo di studio superiore a quello necessario per svolgere le mansioni assegnate) e i più pesanti divari retributivi (ponendo pari a 100 la retribuzione maschile in Abruzzo le donne percepiscono il 37,3% in meno rispetto al 31,4% in meno delle italiane).

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