Primo Piano

Salvini a Pescara

Matteo Salvini è stato accolto a Pescara da applausi, richieste di foto, abbracci e anche qualche contestazione. Il leader della Lega ha apprezzato il Parrozzo, dolce tipico pescarese e l'Aurum, liquore del luogo i cui nomi sono stati coniati da Gabriele d'Annunzio sotto una delle cui citazioni, nel Ritrovo del Parrozzo di via Pepe, si e' voluto fare una fotografia. Ma durante la passeggiata qualche contestazione c'e' stata. Un giovane di colore ha attirato la sua attenzione per poi lanciare insulti cui il leader ha replicato con un "hai vinto". Poco prima un altro ragazzo straniero si era invece scambiato con lui gli auguri di Natale. Dentro il cestino di una bici da una radio e' risuonata 'Bella Ciao'. Sono solo in tre ma hanno voluto comunque portare in strada la loro protesta cosi' come altri tre ragazzi che al leader hanno urlato: "Salvini basta con la politica dell'odio". Episodi sporadici che non hanno distolto il leader dai tanti suoi sostenitori impegnati a chiedere selfie e cercare risposte alle loro domande. 

"Io mi domando se sul Colle piu' alto sembra normale che il Parlamento e il popolo siano totalmente impediti dal dire, fare, lavorare, suggerire, proporre, emendare. E' un governo pericoloso, composto da incapaci pericolosi che la democrazia non sanno dove sta di casa". Lo ha detto Matteo Salvini. Il leader della Lega, rispondendo ai giornalisti, ha parlato di "sette miliardi di nuove tasse, piu' burocrazia, manette per chi non ce la fa, senza che il Parlamento, che rappresenta il popolo, abbia potuto cambiare nulla".

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Code chilometriche sull’autostrada A14

Ancora code chilometriche sull'autostrada A14 a causa dei restringimenti di carreggiata conseguenti al sequestro dei viadotti. Traffico intenso, come per tutto il weekend, in direzione sud. Al momento Autostrade per l'Italia segnala in Abruzzo dieci chilometri di coda tra Giulianova e Pescara Nord, tre chilometri tra Pescara Ovest e Pescara Sud e un chilometro tra Lanciano e Val di Sangro, mentre nelle Marche si registrano quattro chilometri tra Grottammare e San Benedetto del Tronto. Sempre come conseguenza dei provvedimenti dell'autorita' giudiziaria, chiusa la stazione di Roseto degli Abruzzi (Teramo) in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi e' diretto verso nord. Il casello e' bloccato dal 7 dicembre, a seguito del provvedimento di sequestro delle barriere bordoponte di entrambe le carreggiate del viadotto SS150 del Vomano, per la presenza ravvicinata delle rampe di accelerazione e decelerazione con il viadotto stesso

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Chieti, Fabrizio Di Stefano è il candidato sindaco per la Lega

  "Abbiamo un'idea chiara su chi offrire alla citta' di Chieti come candidato sindaco della Lega: e' Fabrizio Di Stefano". Lo ha detto il senatore Matteo Salvini all'incontro pubblico che si sta svolgendo alla teatro auditorium super cinema di Chieti in vista delle prossime elezioni amministrative 2020 nel capoluogo teatino. "Puntiamo a vincere - ha aggiunto Salvini - e migliorare quel che la citta' merita che vada migliorato. Portiamo in dote i primi mesi di lavoro alla Regione sulla sanita', sulle infrastrutture, sull'agricoltura: temi cari alla Lega. Sono felice della fiducia che ci hanno dato gli abruzzesi qualche mese fa e li stiamo ripagando. Eleggere un sindaco per la prima volta in un capoluogo d'Abruzzo alle prossime elezioni amministrative per me sarebbe un'emozione", aggiunge il leader della Lega.E sollecitato in merito alle fibrillazioni che la scorsa settimana ci sono state in sede di Consiglio Regionale con il governatore Marsilio (Fdi), Salvini risponde: "In famiglia si discute: ci chiedono di migliorare la sanita' rispetto a quella che c'hanno lasciato. Nei prossimi anni non potremmo fare altro che migliorare e fare meglio. Sono orgoglioso del contributo degli assessori e dei consiglieri della Lega nei prossimi anni non potremo che far di meglio e di piu' per l'Abruzzo per questo tutti coloro che si avvicineranno a Chieti alla Lega nei prossimi mesi ci consentiranno di lavorare meglio".

 

foto tratta da facebook

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Cgia, nel 2020 nuovi costi per 3,2 miliardi per la burocrazia

Nel 2020 il peso economico della burocrazia è destinato ad aumentare. Tra gli adempimenti imposti dal nuovo “Codice della crisi e dell’insolvenza”, le nuove disposizioni sul contrasto all’omesso versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti delle aziende che lavorano in subappalto e l’obbligo esteso a tutte le imprese di inviare telematicamente i corrispettivi, secondo l’Ufficio studi della CGIA le Pmi subiranno un aumento dei costi burocratici complessivi pari ad almeno 3,2 miliardi di euro. Vediamo gli effetti delle singole misure.

Per evitare il fallimento delle Pmi, il legislatore ha introdotto questo codice anticrisi che impone anche alle Srl di piccole dimensioni di nominare un organo di controllo composto o da un collegio sindacale o da un sindaco unico o da un revisore dei conti . Operazione che obbliga, tra le altre cose, la modifica dello statuto societario. L’obbiettivo di questa misura ? Rilevare precocemente i primi segnali di crisi di una azienda attraverso la tempestiva adozione di misure idonee a superarla, quando possibile, o a regolarla, prima dell’insolvenza conclamata.

Siamo poi così sicuri che grazie a questo nuovo sistema di allert, molte piccole imprese eviteranno di intraprendere la strada del fallimento ? Segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo:

“Sebbene potessero contare su un management di alto livello, sull’apporto di advisor esterni, sull’intervento dei collegi sindacali e sull’attività di vigilanza e di controllo dei tecnici della Banca d’Italia e della Consob, realtà come Banca Etruria, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Monte dei Paschi di Siena, Carige e la Banca Popolare di Bari sono fallite o si trovano in una situazione particolarmente delicata. Queste sono o erano degli istituti di credito con responsabilità economiche, sociali ed etiche molto superiori a quelle in capo ad una ipotetica Pmi e nonostante l’elevato numero di esperti contabili a disposizione hanno chiuso o sono state salvate in extremis, grazie all’intervento di soggetti esterni”.

In altri termini, si chiedono alla CGIA, siamo certi che questa misura, pur riconoscendole di avere nel DNA dei nobili propositi, alla fine non contribuirà ad attivare “solo” qualche consulenza aggiuntiva a tantissimi liberi professionisti ?

I costi per adempiere agli obblighi imposti dal “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” sono molto importanti: secondo un’analisi condotta dal Cerved , sulle micro e sulle le Pmi ammonterebbero complessivamente a 2,9 miliardi di euro , anche se nel proseguo degli anni potrebbero far risparmiare al sistema economico del Paese circa 6 miliardi.

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Diciannove milioni di italiani in viaggio per Natale

Secondo un'indagine Uecoop su dati Bankitalia, anche quest'anno la corsa ai regali vede protagonista la moneta elettronica. Sia che si tratti del regalo per la moglie o del nipotino, il dato 2019 conferma la crescita del +19% (costante dal 2014 ad oggi) nell'utilizzo di bancomat, carte di credito e prepagate al momento del pagamento rispetto alle tradizionali banconote. Inoltre 9 italiani su 10 (86%) scelgono prodotti e servizi online, non solo per comprare doni materiali ma anche per prenotare soggiorni e attività di svago e relax fuori porta. Perchè la festa che unisce le famiglie non è solo pranzi coi parenti e ore passate in cucina. Stando al consueto sondaggio di Confesercenti, il Natale insieme al Capodanno e all'Epifania per 19 milioni di italiani è la perfetta occasione per mettersi in viaggio (oltre 1,3 milioni di persone in più rispetto allo scorso anno). Il giro d'affari complessivo supera i 13 miliardi di euro. A scegliere l'Italia è il 76% dei vacanzieri, molti dei quali lavorano lontano da casa e approfittano per tornare nella regione d'origine. Le città d'arte rimangono in testa come la meta preferita (il 42%), seguite dalla montagna (il 25%). Il 37% di chi ha intenzione di fare una vacanza durante le prossime feste andrà in viaggio con la famiglia: una quota in leggera diminuzione rispetto al 40% rilevato nel 2018. Un calo compensato dal successo dei viaggi di coppia (38% degli intervistati). Diminuisce il numero di sceglie gli amici, che passa dal 21 al 18%, e di chi invece viaggia solo (dal 7% al 6%). Stabili all'1% i fedelissimi dei gruppi organizzati. Quanto agli alloggi, il 29% degli italiani in vacanza preferisce alberghi o pensioni, mentre un altro 27% si farà ospitare da amici o famigliari.Per Coldiretti la spesa media sarà di 434 euro per persona, con un aumento del 7% rispetto allo scorso anno. Si allunga ad una media di sei giorni la durata della vacanza natalizia con il 26% che starà fuori tre giorni al massimo, il 51% dai quattro ai sette giorni, il 17% da otto a quindici giorni ed il restante 6% anche di più

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Rapporto Bes, la fotografia degli italiani

La fiducia nelle istituzioni mostra qualche segnale di ripresa e dopo anni si interrompe anche quella che aveva assunto i connotati di una fuga dalle attivita' di partecipazione civica e politica. Ma i partiti in pagella prendono "3-" anche se sono sono in buona compagnia, visto che neppure il sistema giudiziario arriva alla sufficienza. Promosse invece le forze dell'ordine, con i vigili del fuoco che prendono un 8 pieno. A fotografare le opinioni degli italiani e' l'Istat col rapporto sul Bes, il Benessere equo e sostenibile.

In tutto sono dodici le dimensioni considerate e nel complesso, dice l'Istat, nell'ultimo anno c'e' stato un miglioramento. L'ottimismo e' cresciuto, con il Nord che fa da traino. Il lavoro e la sua compatibilita' con la famiglia continuano a essere pero' tasti critici. A risentirne sono principalmente i giovani e tra loro le classi d'eta' piu' vicine alla fascia adulta. L'Istat calcola in quasi due milioni gli under35 in condizioni di sofferenza, ovvero a cui mancano due o piu' dimensioni del benessere (dalla salute al lavoro, dalla sfera sociale a quella territoriale, passando per l'istruzione). Rispetto agli anni passati si registra addirittura un peggioramento, con i ragazzi che non sarebbero piu' sollevati neppure dalle relazioni sociali. Almeno c'e' la speranza di vivere sempre piu' a lungo. Nel 2018 si e' raggiunto il massimo storico: 82,3 anni (80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne). Ma la maggiore longevita' femminile si accompagna "a condizioni di salute piu' precarie". Ad esempio una signora di 65 anni puo' contare di andare avanti altri 22,5 anni, ma di questi 12,7 anni con "limitazioni nelle attività".

Fin qui le medie nazionali, se si va a guardare quel che succede sul territorio si scopre che la probabilita' di mantenersi in buono stato al Nord e' piu' alta di 3 anni rispetto al Mezzogiorno. Divari che si ritrovano anche tra i giovanissimi. Tra i ragazzi del secondo anno delle scuole superiori quasi uno su tre non ha la sufficienza in italiano, quota che sale a uno su quattro al Sud. E simile proporzione si ritrova nella matematica: al Mezzogiorno e' sotto il 41,9% in italiano e il 53,5% in matematica. Percentuali che a prescindere dal territorio fanno comunque riflettere. Non a caso e' aumentato il numero di coloro che non conseguono il diploma delle superiori. Eppure l'istruzione e' la leva che sembra stare dietro ogni dimensione del benessere. Certo, sulla felicita' esercita un peso considerevole la componente economica, in primis il reddito, ma sottolinea l'Istat, "in misura minore rispetto ad altre caratteristiche come il titolo di studio".

Basti pensare che "la propensione a essere molto soddisfatti della vita e' circa il triplo tra i laureati rispetto a coloro che posseggono al massimo la licenza secondaria inferiore". Il tutto in un'Italia piu' 'green', anche se non abbastanza considerando la raccolta differenziata dei rifiuti, per cui gli obiettivi Ue sono lontani. Invece sono stati raggiunti, e in anticipo, i target sulle rinnovabili. Diminuisce poi il consumo del suolo e l'abusivismo. Intanto, fa sapere sempre l'Istat, il mercato del mattone mostra segnali di risveglio, con i prezzi delle abitazioni che tornano in positivo dopo quasi tre anni. Benessere, stando al rapporto Bes, significa pero' anche sicurezza. Il tasso degli omicidi si riduce nel 2018 ma non per le donne. A riguardo l'Istat sottolinea come la maggior parte dei femminicidi avvenga per mano di partner o ex

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Le famiglie abruzzesi spenderanno 322 milioni di euro per prodotti alimentari e bevande

In Abruzzo, a dicembre, mese delle festività di Natale, le famiglie, secondo le stime, spenderanno 322 milioni di euro per prodotti alimentari e bevande, cioè 51 milioni in più rispetto alla media annuale. Del totale, 95 milioni di euro verranno spesi in provincia di Chieti (+15 mln), 78 milioni in provincia di Pescara (+12 mln), 75 milioni nell'Aquilano (+12 mln), e 74 milioni nel Teramano (+12 mln). Centoquarantotto i prodotti agroalimentari tradizionali, molti dei quali tipici proprio del periodo natalizio, e dieci quelli "di qualità", tra Dop, Igp e Stg. Lo rileva il Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L'Aquila, che ha elaborato i dati contenuti in un'indagine della confederazione nazionale. Dai dati emerge chiaramente la vocazione artigiana della food economy abruzzese: il 39,5% del totale degli addetti delle imprese del settore (35% in Italia) lavora nell'artigianato, dato che colloca l'Abruzzo al dodicesimo posto della classifica nazionale. Dei 249 milioni di euro di spesa stimata per dicembre, 126 milioni, emerge dall'indagine, sono intercettabili dall'artigianato. In Abruzzo, al terzo trimestre del 2019, sono attive 2.378 imprese artigiane del settore alimentare, il 2,6% in meno rispetto al 2018 e il 7,9 in meno rispetto al 2014. Gli addetti nel settore Alimentare e bevande sono 11.826, 7.960 dei quali lavorano per micro e piccole imprese. L'export alimentare e delle bevande, in Abruzzo, nel primo semestre di quest'anno, è stato pari a 272 milioni di euro (178 milioni di euro per i prodotti alimentari e 95 milioni per le bevande), con una crescita dello 5%. Tra i dati più significativi c'è quello del comparto del vino, che registra una variazione del +4,1%: l'Abruzzo è la quinta regione con la più alta propensione all'export di vino, con lo 0,56% del Pil. "I nostri prodotti del territorio - sottolinea il direttore di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli - hanno una qualità eccellente. In una logica di promozione e rilancio del 'made in Abruzzo' invitiamo i cittadini abruzzesi ad acquistare produzioni locali. E' bene preferire le prelibatezze tipicamente abruzzesi ai prodotti dozzinali delle grandi aziende, non solo per un discorso di qualità alimentare, ma anche per contribuire, a partire da un piccolo gesto, quale l'acquisto di un regalo o di un dolce, al rilancio dell'economia locale, del suo artigianato e delle sue micro e piccole imprese, spina dorsale della regione". 

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Marsilio: finita la stagione dei tagli in sanità

La ratifica del Patto per la salute 2019-21 rappresenta un riconoscimento alle istanze portate avanti anche dalla Regione Abruzzo per chiedere la revisione del Decreto Ministeriale 70 e la fine della stagione dei tagli nella sanita'", lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine della Conferenza delle Regioni che e' tornata a riunirsi oggi a Roma. "Dopo quattro anni di vigenza di questo decreto, che ha provocato tagli e chiusura degli ospedali nelle aree piu' disagiate e delle regioni piu' piccole, e' giunto il tempo di rivederlo anche in base all'esperienza vissuta dei sacrifici che, a volte, hanno inciso nella carne viva delle comunita' e dei cittadini. Inizia oggi un confronto con il Governo su una diversa organizzazione ospedaliera, che tenga conto della specificita' delle zone montane e adesso lavoreremo perche' questa revisione venga fatta il prima possibile". Marsilio ha proseguito spiegando che, con la ratifica del nuovo Patto per la Salute 2019-21, "si sancisce inoltre un notevole incremento di risorse economiche nella sanita', con maggiori investimenti di 2 miliardi nel prossimo anno e un altro miliardo e mezzo nell'anno successivo. Grazie anche all'attiva partecipazione della Regione Abruzzo, le Regioni hanno impostato dei cambiamenti significativi: potremmo assumere gli specializzandi gia' dal terzo anno di specializzazione. In questo modo potremo colmare almeno una parte della gravissima carenza di personale medico, che oggi ci impedisce di fornire prestazioni e servizi adeguati. Inoltre abbiamo ottenuto dal Governo una deroga alla Legge Madia che ci consentira' di tenere negli ospedali pubblici il personale medico specializzato, anche dopo aver fatto quaranta anni di servizio, ma comunque non oltre il settantesimo anno di eta'. Con le regole attuali, infatti, questo personale medico non poteva continuare ad essere assunto negli ospedali pubblici e veniva costretto ad andare nelle cliniche private, magari convenzionate con la Regione. Siamo riusciti a far capire al Governo- ha concluso Marsilio- che era importante e necessario non perdere queste professionalita'".

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Prezzi delle case in calo nel terzo trimestre, +0,4% su base annuale

Secondo le stime preliminari Istat, nel terzo trimestre 2019 l'indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, diminuisce dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e aumenta dello 0,4% nei confronti dello stesso periodo del 2018 (era -0,1% nel secondo trimestre 2019).L'aumento tendenziale, sottolinea l'Istat, il primo dal quarto trimestre 2016, è da attribuirsi soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove che accelerano, su base tendenziale, passando da +0,5% del secondo trimestre a +1,3% del terzo trimestre. Anche i prezzi delle abitazioni esistenti, dopo dieci trimestri di cali consecutivi, registrano una lieve variazione positiva pari a +0,1% (era -0,4% nel trimestre precedente).Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita persistente dei volumi di compravendita (+5,0% l'incremento tendenziale registrato per il terzo trimestre del 2019 dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate per il settore residenziale)

Su base congiunturale la diminuzione dei prezzi, fa notare l'Istat, è dovuta unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, che registrano un calo pari a -0,5%, dopo la crescita rilevata nel secondo trimestre, mentre i prezzi delle abitazioni nuove continuano a crescere (+0,8% dal +0,3% del trimestre precedente).In media, nei primi tre trimestri del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, i prezzi delle abitazioni subiscono una leggera flessione (-0,2%), sintetizzando dinamiche di prezzo di segno opposto tra i prezzi delle abitazioni esistenti (che pesano per oltre l'80% sul dato complessivo), in diminuzione dello 0,5% e quelli delle abitazioni nuove che aumentano dell'1,1%.Rispetto alla media del 2010 nel terzo trimestre 2019 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 16,3%, a causa esclusivamente alle abitazioni esistenti i cui prezzi sono diminuiti del 22,9% mentre per quelli delle abitazioni nuove si registra complessivamente un aumento dell'1,7%."Nelle stime preliminari dell'andamento dei prezzi delle abitazioni del terzo trimestre 2019 -commenta l'Istat - si ravvisa un lieve segnale di ripresa. Per la prima volta dal quarto trimestre 2016 il tasso di variazione tendenziale torna di segno positivo. A determinare tale andamento sono sia i prezzi delle abitazioni nuove, sia quelli delle abitazioni esistenti che crescono su base annua, seppur di un solo decimo di punto, dopo un lungo periodo di flessione"

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Le previsioni dell’Export italiano di beni nel 2019 sono di un +3,2%

 Le previsioni dell'Export italiano di beni nel 2019 sono di un +3,2% (cioe' +8,6 miliardi di euro, per un totale di 480 miliardi sui 12 mesi), rispetto al +3,4% stimato per l'anno a maggio scorso. Il 2020 vedra' invece un aumento minore (+2,8%). "L'Export italiano tiene, ma il passo rallenta" ha sintetizzato dunque Alessandro Terzulli, chief economist di Sace, presentando a Milano il Rapporto Export Update 2019-2022 di Sace Simest (gruppo Cdp). La correzione al ribasso e' stata spiegata col rallentamento dei beni di investimento, in particolare macchinari e mezzi di trasporto, con una frenata dalla Germania. Brillanti farmaceutica (+5,3%) e alimentare e bevande (+1,8%). Pesa pero' il peggiorare del quadro globale, a partire dall'inasprimento della politica commerciale degli Usa, coi dazi per i prodotti dalla Cina, cosi' come dall'Europa dopo la controversia Airbus-Boeing, piu' la minaccia di quelli sull'automotive. Tra le potenziali incertezze una decelerazione dei mercati Usa e una moderata recessione gia' nel 2020, che Terzulli ha definito pero' elemento "di uno scenario pessimistico". Non ultimi le crisi di economie emergenti come l'Argentina, le proteste a Hong Kong e in alcuni Paesi dell'America Latina, fino alle annose tensioni in Medio Oriente. Nei primi 9 mesi l'Export italiano e' cresciuto intanto del 2,5% (8,6 miliardi), in Francia +4,6% della Francia, in Spagna +1,4%, in Germania +0,3% e nel Regno Unito -0,2%. Pesano col +2,9% gli Usa, col +2,8% la Svizzera, col +1,1% il Regno Unito e col +0,9% il Giappone. Londra ha visto un +6,3%, favorito dalla prospettiva della Brexit, con un effetto scorte su imprese e consumatori per timori legati a barriere tariffarie e non, nel caso di un'uscita senza accordo dall'Ue. "Il dato per dieci mesi del 2019 - ha aggiunto Terzulli, aggiornando il rapporto - e' +6,6%, trainato da agroalimentare e prosecco". Per il biennio 2021-2022, secondo il report, le vendite all'estero dovrebbero accelerare fino al 3,7% medio annuo, ipotizzando un progressivo miglioramento del contesto macroeconomico globale. Tra i Paesi piu' promettenti ci sono Cina per medicinali e preparati farmaceutici, Giappone per il vino, India per creme e prodotti per la cura personale, Filippine per i macchinari per la costruzione di nuove strade e porti, Peru' per quelli per lavorare tessuti pregiati, ma anche Malesia, Vietnam, Marocco, Qatar, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. La Francia chiede alimenti pronti o congelati per single, l'Indonesia mobili in legno dal design italiano.

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