Primo Piano

Sondaggio Ipsos, la Lega sfiora il 37 per cento

Il sondaggio Ipsos pubblicato oggi dal Corriere della sera assegna alla Lega il 37% dei consiensi. Il M5S invece appare in frenata con il 22,3% (-1%). A seguire c'è poi il Pd con il 18,7% (-0,3%), Forza Italia con l'8,7% (- 1,2%) e Fratelli d'Italia con il 4,6% (+0,6%).

Gli altri partiti appaiono invece distanti dalla soglia di sbarramento del 4%, con l'eccezione di +Europa che si presenta insieme a Italia in Comune che raggiungono il 3%. Sull'affluenza al voto di maggio, il sondaggio evidenzia «una lieve flessione e si attesta al 41,8%, in linea con le precedenti Europee».

 

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Regione Abruzzo, parte il bando per Soggetti attuatori di Garanzia Giovani

 La Regione Abruzzo ha fatto sapere di avere dato il via a Garanzia Giovani 2, il programma finanziato con fondi europei che prevede misure di inserimento al lavoro da parte di giovani fino a 29 anni che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione, Neet. La fase di partenza sara' tutta incentrata a individuare i cosiddetti Soggetti attuatori, organismi di formazione e enti accreditati che avranno il compito di mettere in pratica tutte le misure previste nel Piano. Da questa mattina, ha fatto sapere l'Abruzzo, sara' infatti operativo sulla piattaforma informatica della Regione l'avviso finalizzato alla costituzione di un catalogo dei Soggetti attuatori autorizzati ad erogare tutte le misure di Garanzia Giovani. Gli enti accreditati interessati potranno presentare domanda dalle ore 12 del 2 maggio attraverso esclusivamente la piattaforma informatica. I soggetti attuatori che saranno inseriti nel catalogo dovranno lavorare di comune concerto con i Centri per l'impiego regionale che manterranno una funzione importante nello svolgimento di Garanzia Giovani

Potranno presentare domanda tutti i soggetti accreditati che erogano servizi per il lavoro e tutti i soggetti accreditati che erogano servizi di formazione e orientamento. Si tratta di un Avviso "a sportello" e restera' aperto fino al 31 dicembre 2019. E' importante, hanno sottolineato dalla Regione, che questo Avviso sia solo la fase iniziale di programma regionale indispensabile per dare corpo a tutte le opportunita' di Garanzia Giovani. Il giovane Neet infatti una volta deciso ad entrare nel programma sottoscrive il Patto di attivazione e sceglie in assoluta liberta' il soggetto attuatore inserito nel catalogo, che gli permettera' di dare seguito alla misura scelta. Dopo la pubblicazione del primo del catalogo partiranno gli Avvisi relativi alle singole misure. 

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Roberto Maroni presidente cda Humangest Holding 

Il Consiglio di Amministrazione di SGB Humangest Holding ha nominato Presidente per il prossimo triennio, Roberto Maroni. "Diamo il benvenuto a Roberto Maroni - ha dichiarato a nome di tutto il CDA Gianluca Zelli, Amministratore Delegato di SGB Humangest Holding - e siamo certi che l'esperienza maturata nella sua permanenza a capo del Ministero del Lavoro e l'impegno sui temi legati all'occupazione ed alle attivita' produttive profuso nei vari incarichi ricoperti nella sua lunga attivita' politica, potra' contribuire ad ampliare e migliorare l'offerta di servizi che oggi proponiamo al mercato. Questo ci permettera' di restare sempre piu' competitivi e vicini alle necessita' delle aziende e dei lavoratori, in uno scenario economico che si sta radicalmente trasformando".

"Mi fa piacere poter collaborare con SGB Humangest Holding, societa' italiana tra le piu' attive ed attente allo sviluppo dell'occupazione di qualita' - ha affermato Roberto Maroni dopo aver accettato il nuovo incarico. In questo momento particolarmente complesso per la nostra economia, nel mio nuovo ruolo di Presidente del Gruppo, sono certo che potro' dare un significativo contributo sui temi del lavoro e dell'occupazione, sempre piu' centrali per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. La Costituzione scrive che la Repubblica Italiana e' fondata sul lavoro e da qui dobbiamo costruire il futuro dell'Italia." 

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Pasqua, 860 ispezioni e controlli del Nas portano a sequestro di 273 tonnellate di alimenti

Colombe e uova pasquali di origine industriale ma spacciate per artigianali, materie prime scadute o conservate malamente, locali per la preparazione dei prodotti inidonei o sporchi, omessa tracciabilita' dei prodotti e carenze in materia di etichettatura. Sono le principali irregolarita' riscontrate dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, che di concerto con il Ministro della Salute, ha in questi giorni intensificato le attivita' di controllo sugli articoli alimentari tipici della Pasqua. L'esecuzione della campagna di controllo ha interessato sia la fornitura al dettaglio e la gestione dei prodotti finiti, che la preventiva vigilanza alle fasi di produzione e distribuzione. L'operazione, pianificata a livello nazionale con l'interessamento esecutivo dei 38 NasCarabinieri, e' stata realizzata con 862 ispezioni nei diversi settori di interesse: prodotti dolciari, in particolare le uova di cioccolato e le colombe, ma anche prodotti ittici e carne ovina, molto consumati in questo periodo.

Sono state accertate irregolarita' presso 337 strutture ed aziende oggetto di ispezione (pari al 39%), contestate 4.590 violazioni penali ed amministrative per un ammontare di 431 mila euro di sanzioni pecuniarie, e sequestrate 273 tonnellate di alimenti per un valore stimato in oltre 2 milioni di euro. A causa di gravi irregolarita' igieniche e strutturali sono stati disposti provvedimenti di chiusura o sospensione dell'attivita' nei confronti di 59 esercizi commerciali e produttivi. Le verifiche dei Nas sono state indirizzate sui prodotti dolciari, a cui e' stato riservato il 72% dei controlli: 28 persone sono state deferite all'Autorita' giudiziaria e 255 a quelle Amministrativa, sono stati eseguiti sequestri di 6 tonnellate di uova, colombe e semilavorati; le verifiche hanno riguardato anche la filiera dei prodotti ittici, registrando il 42% di esiti non regolamentari e operando ingenti sequestri principalmente nelle aziende di importazione e di commercio all'ingrosso, pari a complessivi 259 tonnellate di pesce; controllati infine i prodotti a base di carne, in particolare quella ovina, sia circa la corretta indicazione dell'origine che per impedire possibili situazioni di macellazione abusiva

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E-commerce, il 95,2% dei consumatori vuole consegne veloci

Il 95,2% dei consumatori che acquistano online si aspettano tempi di spedizione celeri. Nello specifico per il 53,7% i tempi di consegna sono decisamente molto importanti e per il 41,6% abbastanza importanti. Soltanto il 4,8% dichiara di dare poca importanza ai tempi di consegna. È quanto emerge dall'analisi flash condotta da BEM Research intitolata 'Tempi di spedizione: quanto sono importanti per l'e-commerce?' e basata su un'indagine demoscopica condotta attraverso Google Consumer Surveys. Il sondaggio ha riguardato un campione di circa mille utenti.Accorpando le risposte di chi ritiene i tempi di consegna "molto" e "abbastanza" importanti, la categoria di soggetti in assoluto più esigente è quella con età tra 35 e 44 anni. In questo caso solo il 2,4% ha risposto indicando come poco rilevanti i tempi di spedizione. Sono invece i giovani (18 - 24 anni) a rappresentare la categoria dei consumatori per i quali vince il "molto": per il 69% i tempi di spedizione sono assolutamente importanti. Le persone di età pari o superiore ai 65 anni sembrano essere più "pazienti". Per questa categoria di soggetti i tempi di consegna sono poco rilevanti nel 13,1% dei casi.Guardando alla classificazione per regione, gli abitanti del Mezzogiorno risultano essere più esigenti sui tempi di consegna rispetto a chi vive al Centro-Nord. Tra chi risiede al Sud ha infatti risposto come poco rilevante il tempo di trasporto il 2,5% dei rispondenti, contro il 4,9% del centro e il 6,2% del Nord. Le regioni più esigenti in fatto di velocità delle spedizioni sono Abruzzo, Calabria, Sardegna, Trentino-Alto Adige e Umbria. Sul fronte opposto si trovano Emilia Romagna, Basilicata, Piemonte e Valle d’Aosta, Veneto e Lazio

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Elezioni europee, 15 le liste ammesse nella circoscrizione meridionale

Due liste di candidati escluse sulle 17 presentate per le elezioni europee all'Ufficio elettorale della Corte d'Appello di Napoli per la circoscrizione Italia Meridionale. Le liste al momento non idonee sono quella dei "Gilet Arancioni" e del "Popolo delle Partite Iva" perché non è accertato un collegamento con un gruppo parlamentare uscente. Le 15 liste ammesse dalla circoscrizione Italia Meridionale (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria) sono: Partito comunista, Popolari per l'Italia, Partito democratico, Lega e La Sinistra presentate ieri, Partito Pirata, Più Europa, Popolo della Famiglia, Partito Animalista, Casapound, Europa Verde, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle

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Dieci milioni di investimento per la Val Vibrata

Un nuovo avviso per 10 milioni di investimento in Val Vibrata. Ad annunciarlo e' l'assessore della Regione Abruzzo alle Attivita' produttive, Mauro Febbo, oggi presente all'incontro di Invitalia a Roma in cui si e' fatto il punto della situazione in particolare proprio sul bando pubblicato dalla societa' strumentale del Mise per rilanciare la Val Vibrata duramente colpita dalla crisi.

"E' vero- ha ammesso Febbo- che il primo avviso non e' andato benissimo. Solo due proposte hanno ottenuto i benefici e stanno attuando il progetto presentato. E' altrettanto vero pero' che abbiamo avuto assicurazione che le risorse non saranno perdute e sara' possibile a breve indire un nuovo avviso per le risorse residue che assommano a circa 10 milioni di euro. A giorni- annuncia- verra' chiesta una riunione dell'organo decisionale dell'accordo di programma firmato col Mise per decidere il reimpiego delle risorse al fine di permettere un nuovo avviso. In questo avviso si cerchera' di tenere conto di alcune richieste di semplificazione pervenute dal territorio e che formano gia' oggetto di riflessione sia da parte del Ministero sia di Invitalia, perche' accomunano un po' tutte le imprese che hanno partecipato agli avvisi nelle 12 aree di crisi complessa che sono state riconosciute in Italia". Secondo quanto riferito dall'assessore, l'obiettivo e' pubblicare il bando prima dell'estate. L'incontro e' stato anche l'occasione per fare il punto sui Contratti di Sviluppo. 

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Abruzzo maglia nera per il gioco d’azzardo

L'offerta di gioco in Abruzzo e' piu' alta rispetto alla media nazionale e sono spesso i giovanissimi a cadere nella rete di un problema che, nel tempo, diventa una vera e propria patologia: la ludopatia. Dati a dir poco allarmanti che confermano come l'Abruzzo, nel gioco d'azzardo, continui ad essere maglia nera in Italia. Il punto e' stato fatto questa mattina nel corso del convegno organizzato da Regione e Anci Abruzzo "Azzardopoli: una sfida in Comune" in cui non solo sono stati ribaditi i dati gia' diffusi ieri, e cioe' che nel 2017 il volume complessivo di gioco e' stato di 2,7 miliardi di euro (il 3% del totale nazionale) con una spesa pro capite superiore ai 2mila euro e quindi piu' della media nazionale, ma in cui la fotografia e' stata scattata, nel dettaglio, su tutti i Comuni delle quattro province del territorio. Sono soprattutto Comma 7, New Slot e Videolottery ad essere utilizzate dagli abruzzesi (46%), cui seguono i giochi di abilita' (23%), le lotterie (11%) e i giochi a base sportiva (10%). Su tutto il territorio per ogni 1000 residenti sono presenti 7,4 apparecchi contro i 6 a livello nazionale, 1,2 Videolottery a fronte dello 0,9 della media nazionale e 2,9 apparecchi Comma 7 a fronte dell'1,5 di media riscontrato nel Paese. Guardando alle province, la maglia nera per il volume di gioco medio annuo per le New Slot Machine nel 2017 e' andata a Teramo con 61.962 euro raccolti per apparecchio. Seguono Pescara (61.467 euro), Chieti (61.020 euro) e L'Aquila (60.538 euro). Le Videolottery vanno invece per la maggiore a Pescara dove in media in un anno sono stati raccolti 418.585 euro per apparecchio. Segue quindi Teramo con i suoi 381.126 euro per apparecchio, Chieti con 371.517 e L'Aquila con 340.953 euro. All'incontro hanno preso parte l'assessore alla Sanita', Nicoletta Veri', il presidente Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, il dirigente servizio Prevenzione e Tutela sanitaria della Regione Abruzzo, Stefania Melena, Sabrina Molinaro dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr, il sindaco di Laterina e Pergine (Ar) coordinatrice Anci Toscana Ludopatie, Simona Neri, il direttore Uoc dipendenze patologiche Asl Lanciano-Vasto-Chieti e responsabile scientifico del Piano regionale Gap, Paola Fasciani e Valentina Tatasciore, coordinatrice Anci Abruzzo Ludopatie nonche' vicesindaco di Bucchianico 

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Approvato a maggioranza il progetto di legge sul trasporto pubblico

L'Assemblea regionale si è aperta con la commemorazione per il decennale del sisma del 6 aprile 2009 nel corso della quale sono state ripercorse le tappe dell'emergenza all'Aquila nell'immediate ore successive al terremoto. Nell'occasione il Presidente della Giunta Marco Marsilio, il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e il vice Presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo hanno consegnato i riconoscimenti ufficiali a Guido Bertolaso, Gianni Chiodi e Massimo Cialente per il ruolo svolto in occasione del terremoto cha colpito duramente il territorio e il popolo del capoluogo abruzzese.

Successivamente sono state discusse le interrogazioni e interpellanze sullo stato dei conti della sanità abruzzese e sull'ipotesi di passaggio dei porti di Ortona e Pescara all'Autorità portuale del Mar Tirreno centrosettentrionale. Dopo la convalida dei Consiglieri eletti nell'undicesima Legislatura, l'Assemblea ha approvato l'istituzione di una Commissione speciale per l'attuazione e le modifiche dello Statuto relativamente alle modifiche alla legge elettorale e per lo studio del regionalismo differenziato. Approvato a maggioranza il progetto di legge sul trasporto pubblico che proroga il termine di validità delle concessioni dei servizi di trasporto pubblico locale, al 30 giugno 2019, sulla direttrice Giulianova – Teramo – L'Aquila – Roma. Infine, è stata rinviata la discussione sulle disposizioni in materia di contenimento dei costi della politica, in riferimento al Testo unico delle Norme sul trattamento economico spettante ai consiglieri regionali e sulle spese generali di funzionamento dei gruppi consiliari, in quanto proprio domani la questione verrà affrontata nel corso della seduta della Conferenza Stato – Regioni. La norma riguarda essenzialmente i Consiglieri regionali eletti nelle passate legislature poiché il vitalizio in Abruzzo è stato abrogato nel 2011. 

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Occupazione femminile in calo in Abruzzo negli ultimi dieci anni

L'Italia e' al penultimo posto in Europa per tasso di occupazione femminile: la percentuale di donne che lavorano e' aumentata in 10 anni di 2,4 punti percentuali, passando dal 50,6% del 2008 al 53% del 2018. Lo segnala il dossier AGI/Openpolis su dati Eurostat. I dati dell'occupazione femminile confermano le grandi discrepanze tra Nord e Sud: se a Bolzano le donne occupate sono il 73%, in Sicilia appena il 31,5%: 42 punti percentuali di distanza. In tutte le regioni del Sud l'occupazione femminile e' inferiore al 50%. In dieci anni, l'occupazione femminile e' aumentata di vari punti percentuali in alcune regioni del Nord (Bolzano +6,9%, Valle d'Aosta +5,2%, Trento +5%, Friuli Venezia Giulia +4,7%), in Toscana (+5%), In Sardegna (+4,6%) e nel Lazio (+4,2%) e solo quattro regioni hanno registrato un calo: Umbria (-1,6%), Abruzzo (-0,9%), Sicilia (-0,4%), Calabria (-0,1%). 

Nella Ue, invece il tasso di occupazione femminile e' passato dal 62,8% al 66,5%. Peggio di noi solo la Grecia, che ha una percentuale del 48%. Al primo posto, la Svezia (79,8%), seguita da Lituania (75,5%), Germania (75,2%), Estonia (75,1%), Danimarca (73,7%). Tra i Paesi membri del G7, da notare il balzo compiuto in Germania (da 67,8% di donne occupate nel 2008 al 75,2% nel 2017) e l'aumento significativo avvenuto nel Regno Unito (da 68,8% a 73,1%).

La differenza tra occupazione maschile e femminile e' in Italia del 19,8%, contro la media Ue di 11,5% al secondo posto dopo Malta (24,1%) e appena sopra Grecia (19,7%). In Lituania e' appena l'1%, in Finlandia il 3,5% e in Svezia il 4%. L'Italia mantiene il secondo posto anche guardando alla differenza tra tasso di occupazione di uomini e donne con figli: 28,1% contro 18,8% della Ue. Il tasso di occupazione dei padri e' almeno di 8 punti percentuali superiore a quello delle madri in tutti gli Stati, ma in Italia supera di 9 punti la media europea. 

 

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