Primo Piano

Rapino: L’Aquila e’ e rimane il capoluogo d’Abruzzo

"L'Aquila e' e rimane il capoluogo d'Abruzzo. Mercoledi' mattina, durante la conferenza stampa che si e' tenuta a palazzo Silone con i massimi vertici del Pd, ho sostenuto che il Partito Democratico abruzzese non ha mai pensato di portare il capoluogo a Pescara, non ha mai pensato di discuterne, non ha mai pensato di sostenere alcuna proposta su questo tema''. Lo dice il segretario regionale del Pd Marco Rapino. ''Per questa ragione e per il valore e l'importanza che, all'interno di un partito come il nostro, rivestono l'elemento del confronto e della condivisione, rimango basito dall'atteggiamento e dalla scelta di due dei nostri consigliere del Comune di Pescara di sostenere e votare l'ordine del giorno presentato da Forza Italia in merito, proprio, alla proposta di spostare il capoluogo di Regione in quella che sara' la "Nuova Pescara". Noi siamo il Partito Democratico e, pertanto, chi ha deciso e scelto di intraprendere, con il proprio voto e in una sede istituzionale, una strada differente da quella piu' volte ribadita in questi giorni dovra' assumersi le proprie responsabilita'". Rapino interviene sulla votazione in consiglio comunale di Pescara dell'odg per Pescara capoluogo. "Il centrodestra ha assunto l'iniziativa forte di presentarlo e votarlo compattamente, ma e' ancora piu' sbagliato il gesto di chi ha prestato il fianco per battere la maggioranza che governa Pescara. Il tutto, senza aver mai cercato all'interno del partito un confronto sul tema. Quell'ordine del giorno, tra l'altro, non vale nulla sul piano concreto. Qui non si tratta di mancanza di rispetto delle opinioni altrui, ma di una questione di metodo e modi e quelli utilizzati nei giorni scorsi e ieri, da alcuni nostri esponenti, vanno fuori dai binari ben tracciati dal nostro essere un partito serio, un partito in cui si propone e si discute nelle sedi ritenute opportune, se c'e' necessita' e bisogno di farlo, un partito che si assume le responsabilita' di cio' che viene democraticamente sottoposto al giudizio, indiscutibile, della sua comunita'. Non siamo Forza Italia e non siamo Lorenzo Sospiri. Noi non abbiamo appoggiato l'attuale Sindaco Biondi per poi lasciarlo solo a dover spiegare ai suoi concittadini le ragioni per cui i suoi alleati abbiano messo in piedi una simile azione contro la sua citta'. Noi non creiamo scompiglio, a danno del futuro di citta' come Pescara, Spoltore e Montesilvano, affinche' non venga realizzato il progetto della Nuova Pescara. Un progetto che, ricordo, ci hanno chiesto i cittadini a gran voce durante un referendum largamente partecipato. Noi non adottiamo simili strategie per il timore di non essere rieletti in un panorama completamente differente. Credo che ieri si sia buttata un'occasione importante per dimostrare la maturita' politica che dovrebbe contraddistinguerci"

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Studio Cresa, in Abruzzo le donne sono piu’ longeve 

In Abruzzo, come nel resto del Paese, le donne sono piu' longeve degli uomini: le bambine nate nel 2015 hanno un'aspettativa di vita di 84,6 anni, i bambini di 80,2, le 65enni di 22 anni e i 65enni di 18,9, valori tutti allineati o lievemente superiori a quelli medi nazionali. Negli ultimi anni si assiste ad una riduzione del divario di genere dovuto ad un allungamento della vita alla nascita degli uomini piu' consistente di quello delle donne. Emerge dal report 'ABruzzESi', serie di studi del Cresa che indaga su molteplici aspetti della societa', in termini di benessere e crescita. Migliora nel complesso, grazie agli enormi progressi della medicina, la qualita' della sopravvivenza, rileva l'indagine, ma nella popolazione adulta e anziana, soprattutto nella componente femminile, resta lungo il periodo medio di vita affetta da problemi di salute e da limitazioni funzionali nelle attivita' quotidiane. Per i nati nel 2015 si prevede un periodo non in buona salute che equivale a piu' di un quarto (uomini) e a circa un terzo (donne) della vita. Per i 65enni, maschi e femmine, l'aspettativa di vita con limitazioni funzionali e' pari a piu' della meta' degli anni che restano loro da vivere. La qualita' della sopravvivenza in Abruzzo mostra tra il 2009 e il 2015 un miglioramento della componente femminile e un aumento del periodo con limitazioni funzionali della componente maschile. I valori regionali del 2013 della mortalita' per tumore, letti di per se', evidenzia il Cresa, non sono allarmanti: nel 2013 sono morti per tale causa 8,6 maschi adulti e 6,9 femmine adulte ogni 10mila residenti di pari eta' e genere, valori assai inferiori alla media nazionale (9,7 e 7,6 per 10mila) e a tutte le ripartizioni italiane. Ad essere allarmante e' l'andamento del tasso di mortalita' per tumori nel medio periodo: a fronte di una media nazionale in decremento, in Abruzzo quello maschile si contrae meno e quello femminile aumenta.

Le demenze e malattie del sistema nervoso hanno provocato nel 2013 28,5 vittime tra gli anziani e 27,5 tra le anziane ogni 10mila residenti. Anche per la mortalita' per demenze e malattie del sistema nervoso, piu' accentuata nelle regioni come l'Abruzzo in cui si assiste ad un invecchiamento particolarmente rapido della popolazione, la prospettiva a medio termine e' preoccupante, piu' per le donne che per gli uomini. L'Abruzzo si conferma virtuoso per la decrescente mortalita' giovanile per accidenti di trasporto (0,7 per diecimila tra i ragazzi e 1,0 per diecimila tra le ragazze contro una media nazionale del 1,1 e 0,3 per diecimila), con un calo dal 2006 consistente superiore nel complesso a tutte le altre regioni. Gli accidenti di trasporto tuttavia restano la principale causa di morte per i ragazzi e la seconda, dopo i tumori, per le ragazze. La percezione della salute fisica, in Abruzzo come nel resto del Paese, e' migliorata e, al contrario, e' peggiorata assai piu' che nella media nazionale, quella della salute psicologica. Gli uomini hanno un'opinione sul loro stato di salute fisica e psicologica migliore delle donne (fisica: 51,8 contro 50,8; psicologica: 50,0 contro 48,1). Fumo (uomini: 28,5%; donne: 15,1%), consumo a rischio di alcolici (uomini: 24,7%; donne: 7,7%), sovrappeso (uomini: 57,7%; donne: 36,7%), mancanza di attivita' fisica (uomini:36,9%; donne: 45,1%), consumo di adeguate porzioni giornaliere di vegetali (uomini: 9,2%; donne: 15,2%). Il quadro abruzzese, afferma il Cresa, e' prevalentemente a tinte fosche, con valori migliori della maggior parte delle altre regioni solo per i comportamenti a rischio nel consumo di alcolici e, nella componente femminile, per la diffusione del fumo. "'ABruzzESi' - afferma il presidente del Cresa, Roberto Di Vincenzo - e' un'ulteriore prova dell'appassionato spirito di servizio che il Cresa da quasi 50 anni dimostra nei confronti dell'Abruzzo. Con ABruzzESi il Cresa apre, con un linguaggio chiaro e semplice, trattando argomenti di interesse comune oltre che specialistico, la propria attivita' non piu' solo o prevalentemente agli esperti e agli addetti ai lavori, ma ai cittadini tutti, abruzzesi e non, a tutti coloro che vogliono conoscere la nostra regione". 

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Maltempo, disagi in tutto l’Abruzzo

"A seguito del perdurare dei fenomeni previsti dall'avviso di criticita' emesso ieri dal Centro Funzionale d'Abruzzo, durante la notte tra il 14 e 15 novembre sono giunte alla Sala Operativa Regionale di Protezione civile numerose segnalazioni relative a criticita' e disagi causati dalle copiose precipitazioni che hanno interessato tratti stradali e invaso locali seminterrati nei Comuni costieri delle Province di Teramo e Pescara, nonche' sono stati eseguiti puntuali interventi nei Comuni di Chieti e Lettomanoppello". Lo fa sapere Mario Mazzocca, sottosegretario delegato alla Protezione civile. "La Struttura Regionale di Protezione civile - prosegue - ha raccomandato ai comuni interessati l'apertura dei Centri Operativi Comunali e l'attivazione del sistema di Protezione civile territoriale. Al momento risultano aperti 40 C.O.C. nelle quattro province abruzzesi. Notevole e' il contributo in termini di uomini e mezzi da parte delle Organizzazioni di volontariato di Protezione civile intervenute con idrovore per liberare garages, sottopassi e locali seminterrati allagati, in particolare nel comune di Montesilvano. Continua l'attivita' di monitoraggio dei corsi d'acqua a rischio esondazione, tra i quali: il Pescarina nel Comune di Turrivalignani, l'Alento nel chietino, il Pescara (zona Spoltore), il Saline e il Fino nel pescarese. Inoltre - aggiunge Mazzocca - sono in atto le attivita' di monitoraggio dei versanti a rischio frana. A livello di viabilita' sono da segnalare le temporanee interruzioni di alcune strade provinciali del teramano soprattutto nella zona di Atri dove si regista il picco di precipitazioni (oltre 200 mm di pioggia in 24 ore); interessate da smottamenti con sensi alternati su tratti viari nella provincia di Pescara. Svariati interventi anche nel comune di Silvi Marina dove risultano numerosi smottamenti che hanno comportato la temporanea chiusura di strade comunali e provinciali. Sotto osservazione le frane di Campli e Civitella del Tronto. La Sala Operativa e il Centro Funzionale d'Abruzzo in configurazione h24 seguono costantemente la situazione e coordinano le azioni operative dei soggetti coinvolti". 

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La pioggia che sta cadendo da oltre 24 ore sta creando problemi sulla costa al confine fra le province di Pescara e Teramo. Qualche disagio fra Silvi e Pineto dove la Nazionale Adriatica Ss 16 risulta allagata in alcuni tratti, con i marciapiedi inaccessibili e il traffico rallentato. Chiusi alcuni sottopassi. Il mare in burrasca sta creando poi danni al tratto di spiaggia completamente invaso dalle acque. Gia' da ieri sera e' massima sorveglianza per tutti i corsi d'acqua, e in particolare per i fiumi Pescara, Saline e Piomba che hanno visto salire notevolmente in nottata la portata delle acque. Scuole chiuse in quasi tutti i comuni della costa. Diversi comuni hanno attivato i Centri operativi comunali (Coc). In particolare per quanto riguarda il fiume Pescara, la situazione al momento e' tranquilla. Il corso d'acqua e' rientrato negli argini da cui era uscito ma senza causare particolari problemi. Si registrano danni ad alcune barche. 

La situazione strade: a nord del fiume non ci sono particolari problemi. A sud del fiume problemi per via Falcone e Borsellino, via Spaventa e via Celommi (su queste ci sono imprese che lavorano con idrovore). Si sta risolvendo la circolazione su Via Marconi e via Pepe, zona stadio. Via Musone, a San Donato, e' chiusa. Fosso Vallelunga e' sotto il livello di guardia, ma a titolo precauzionale, per la mole di precipitazioni avute nella notte e' stato messo a disposizione il palazzetto dello sport, per condurvi famiglie e residenti, nel caso dovesse riprendere a piovere e la situazione dovesse cambiare. A Francavilla al Mare chiusi i sottopassi di piazza Sant'Alfonso, via Pola, via dei Marrucini, via T. Marino - scrive su Facebook il sindaco, Antonio Luciani. Riaperto Via Perlasca. "Buona la viabilita' e la campanella suonera' alla solita ora. Continuiamo a monitorare la situazione. Raccomandiamo come sempre massima prudenza'', scrive Luciani.

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Il Centro funzionale d'Abruzzo della Protezione Civile ha emesso una comunicazione di superamento della soglia di allarme ed una rapida crescita del fiume Saline. A renderlo noto e' il Comune di Montesilvano (PESCARA) che a titolo precauzionale ha preallertato la cittadinanza interessata a prestare la massima attenzione e prendere le dovute precauzioni a salvaguardia dell'incolumita' di persone e cose. E' in corso un costante monitoraggio. Uomini e mezzi della Protezione Civile, della Croce Rossa e della Polizia Locale sono al lavoro su tutto il territorio di Montesilvano per gestire l'emergenza maltempo. Sono stati chiusi al traffico il sottopasso di via De Gasperi e di Viale Europa. Interdetto alle auto il lungomare nel tratto tra via Marinelli e viale Europa. Allagamenti sono stati registrati lungo le traverse a mare. Sono in azione tre pompe idrovore per liberare dall'acqua il sottopasso di Viale Europa, via Calabria e via Piemonte. Stanno per raggiungere il territorio anche altre due pompe idrovore della Protezione Civile dell'Aquila che verranno azionate su via Liguria e via Trentino. Nella notte si e' registrata la caduta di un albero, gia' rimosso dai Vigili del Fuoco, lungo via Togliatti, mentre sono in corso le operazioni per la rimozione di un altro albero caduto in contrada Giardino. Per segnalazioni al Coc sono attivi i numeri: 0854481216, 0854481326.

 

 

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 Maltempo. Il Coc ha lavorato tutta la notte per affrontare l'allerta che si è rivelata davvero importante per via della pioggia caduta stanotte. La situazione del fiume Pescara al momento è tranquilla, è rientrato negli argini da cui era uscito ma senza causare particolari problemi, si registrano danni a qualche barca.
La situazione strade: si circola in tutta la zona a nord del fiume, su via Umbria si lavora per regolarizzare il transito.
A sud del fiume problemi per via Falcone e Borsellino, via Spaventa e via Celommi (su queste ci sono imprese che lavorano con idrovore). Si sta risolvendo la circolazione su Via Marconi/via Pepe, via Musone, a San Donato, è purtroppo chiusa.
Fosso Vallelunga è sotto il livello di guardia, ma a titolo precauzionale, per la mole di precipitazioni avute nella notte è stato messo a disposizione il palazzetto dello sport e il servizio di TUA per condurvi famiglie e residenti intorno al canale nel caso dovesse riprendere a piovere e la situazione dovesse cambiare.

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Il Centro Funzionale d'Abruzzo della Protezione Civile, in considerazione delle previsioni meteorologiche, ha emesso un avviso di criticita' regionale per i giorni 14, 15 e 16 novembre con previsione di 'codice rosso' (criticita' elevata) per le zone costiere della regione e 'codice arancione' (criticita' moderata) per le zone meridionali. "In particolare - spiega il direttore del Centro, Antonio Iovino - e' stato previsto codice rosso sui Bacini Tordino-Vomano e del Pescara, mentre il codice arancione e' previsto per l'Alto e il Basso Sangro; in entrambi i casi per la possibilita' del verificarsi di fenomeni di esondazione dovuti all'innalzamento del livello idrometrico dei corsi d'acqua principali e del reticolo idrografico minore". 'Codice giallo' e' previsto anche sulle zone interne dell'Abruzzo e in particolare sul bacino dell'Aterno e sulla Marsica, dove esiste la possibilita' di innesco di fenomeni franosi, instabilita' dei versanti e cadute massi. Sono previste precipitazioni diffuse e persistenti, con quantitativi cumulati elevati, per la provincie di Teramo, Pescara e Chieti; i fenomeni saranno accompagnati da venti di burrasca e mareggiate lungo il litorale. Le nevicate sono previste oltre i 900-1000 m.s.l.m., nella giornata di oggi e oltre 1400-1200 m.s.l.m. per la giornata di mercoledi'. Il Centro Funzionale ha gia' diffuso, ieri, un avviso di condizioni meteo avverse ed oggi, alla luce delle ultime stime di precipitazione previste ha formalizzato i livelli di criticita' per le zone di allerta dell'Abruzzo. La Sala Operativa Unica Regionale (Soup) ha allertato le squadre di volontari dislocate sul territorio e dotate di attrezzature atte a fronteggiare l'emergenza, inoltre si attivera', gia' da oggi, in modalita' 24 ore su 24 per l'eventuale supporto in corso di evento, mentre il Centro Funzionale d'Abruzzo monitorera' l'evoluzione dei fenomeni attraverso la rete regionale in telemisura e la rete Radar regionale. "Preme informare la comunita' abruzzese che l'allerta meteo diramato nella giornata di ieri - ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca - che e' stato oggi ulteriormente puntualizzato dal Centro Funzionale d'Abruzzo della Protezione Civile, ha determinato l'elevazione del livello di criticita' fino a tutta la giornata di giovedi' 16 novembre con l'introduzione del codice rosso in alcune aree della regione". La Protezione Civile regionale ha raccomandato ai Comuni interessati di predisporre e attuare tutte le misure previste dai piani di emergenza e di vigilare il territorio con particolare riferimento alla corretta tenuta dei reticoli idrografici e del funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, invitando i Sindaci a prestare particolare attenzione nelle zone a maggiore rischio allagamento, quelle in cui sono presenti movimenti franosi in atto e su quelle percorse dai recenti incendi estivi. Le norme comportali e di autoprotezione per i cittadini sono consultabili all'indirizzo web: allarmeteo.regione.abruzzo.it.

Attivita' didattica sospesa domani in tutte le scuole di ogni ordine e grado a Chieti ma anche all'universita' ''d'Annunzio''. Lo ha annunciato su Facebook il sindaco di Chieti Umberto Di Primio evidenziando che dopo il bollettino del Centro Funzionale d'Abruzzo, con cui e' stata comunicata la criticita' elevata, ovvero codice rosso, per avverse condizioni meteo, ha immediatamente disposto verifiche su tutto il territorio comunale con particolare riguardo al monitoraggio dei bacini dei fiumi Pescara e Alento, nonche' l'agibilita' dei sottopassi stradali. Inoltre, comunica l'amministrazione, e' stato dato mandato alla Ditta Formula Ambiente di riferire circa il normale deflusso delle acque attraverso la rete fognaria. ''Sebbene al momento i primi controlli degli incaricati, dei tecnici comunali e dei volontari di Protezione Civile non evidenzino particolari problemi legati a viabilita', smottamenti o ad altre forme di pericolo idrogeologico, ad eccezione dello straripamento del fiume Alento - scrive ancora Di Primio - , in considerazione del peggioramento delle condizioni meteo previsto per questa notte, ho attivato il Centro Operativo Comunale, ed adottato, in via prudenziale, la sospensione dell'attivita' didattica di tutte le scuole di ogni ordine e grado - dagli asili nido sino alle superiori di secondo grado, per la giornata di domani, mercoledi' 15 novembre 2017. Sentito il rettore dell'Universita' d'Annunzio, Sergio Caputi, rende noto che anche le attivita' didattiche dell'ateneo teatino saranno sospese nella giornata di domani''. 

Domani le scuole di ogni ordine e grado di Montesilvano, Spoltore e Citta' Sant'Angelo saranno chiuse a seguito della diramazione da parte del Centro Funzionale d'Abruzzo di un avviso di criticita', con codice rosso, criticita' elevata per rischio idraulico diffuso, su tutto il bacino del Pescara. A Citta' Sant'Angelo le scuole resteranno chiuse anche giovedi' e il sindaco, Gabriele Florindi, ha attivato il Coc (Centro Operativo Comunale) presso il comando di Polizia Municipale, raggiungibile ai numeri 0859699132 - 085969394. Attivato il Coc anche a Spoltore. Per segnalazioni e' operativo il numero 0854961845.

Il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, dopo che il Centro Funzionale d'Abruzzo ha diramato un avviso, con 'codice rosso', di criticita' elevata per rischio idraulico diffuso su tutto il bacino del Pescara, da oggi a giovedi'. Il Comune "raccomanda la massima prudenza ed attenzione e di rispettare le segnaletiche apposte dagli operatori"

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Pensioni, Uil: Gli italiani ci arrivano dopo e ci rimangono meno tempo

Il traguardo della pensione, per gli italiani, è più lontano rispetto agli lavoratori europei. È quanto emerge da uno studio della Uil, che analizza i dati Eurostat e Missoc, il sistema di informazione europeo sulla protezione sociale. In Italia si va in pensione a 66 anni e 7 mesi, un'età tra le più alte dell'Ue, seconda solamente a quella della Grecia, dove per smettere di lavorare bisogna attendere i 67 anni. E non è la sola cattiva notizia: anche se vivono di più, gli italiani si godono la pensione 2 anni e 5 mesi in meno rispetto alla media Ue. I pensionati tricolori ricevono l'assegno quasi tre anni dopo i loro colleghi europei e l'ingresso ritardato non è compensato dall'alta aspettativa di vita del Belpaese, pari a oltre 83 anni per gli uomini e oltre 87 anni per le donne, dal momento che gli uomini percepiscono l'assegno per 16 anni e 4 mesi, contro i 18 anni e 9 mesi della media Ue, mentre le donne lo ricevono per 21 anni e 7 mesi, rispetto ai 23 anni e 2 mesi delle ex lavoratrici europee. Una disparità che si fa più evidente, se si considerano i singoli casi nazionali. In Francia gli uomini vanno in pensione a 60 anni e la loro aspettativa di vita è pari a 84 anni e 5 mesi: i francesi vanno dunque in pensione oltre 6 anni prima rispetto agli italiani e ci rimangono per oltre 8 anni in più. Nel Regno Unito, invece, le donne, pur avendo un'aspettativa di vita di circa 1 anno e 4 mesi più bassa di quelle italiane, godono dell'assegno previdenziale per 4 anni e 3 mesi in più, andando in pensione a 60 anni. Solo gli abitanti di Bulgaria, Croazia, Lituania, Portogallo, Repubblica Ceca e Romania godono mediamente della pensione per meno anni rispetto agli italiani. La fotografia della Uil arriva in un mese caldo per il dossier pensioni, su cui governo e sindacati non hanno ancora trovato un accordo. In primo piano resta il possibile aumento dell'età pensionabile a 67 anni dal 1 gennaio 2019. Questa mattina il primo tavolo tecnico tra Palazzo Chigi e sindacati ha portato a una lieve apertura, dal momento che l'esecutivo ha proposto di fissare a 30 anni il requisito contributivo per mantenere l'età di vecchiaia a 66 anni e sette mesi di 15 attività usuranti. 

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Abruzzo, settimana politica si apre con Commissione Sanità

La settimana politica all'Emiciclo, a L'Aquila, inizia mercoledì 15 novembre alle 10 con la seduta della Commissione Sanità che esamina i seguenti provvedimenti: risoluzione sulle "Linee guida Uccp - Casa della salute" con l'audizione del Direttore del Dipartimento per la Salute e il Welfare della Regione Abruzzo Angelo Muraglia . Si prosegue con altre audizoni (sigle sindacali FP CGIL Abruzzo, Fp CISL Abruzzo, Uil Fpl Abruzzo, FP UGL Abruzzo e dell'Intersindacale Sanitaria Abruzzese) in relazione allo stato di agitazione per la carenza di personale nelle ASL provinciali . In coda è previsto l'esame del progetto di legge sulla "Istituzione del Garante Regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza Competenza" e quello sul "Testo unico in materia di sport e impiantistica sportiva" in cui verrà audito l'Assessore Silvio Paolucci. Sempre mercoledì 15, si prosegue alle o12, con la seduta della Commissione Agricoltura che esamina i seguenti progetti di legge: "Norme per la promozione e il sostegno delle Pro - Loco", "Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale 26 giugno 1997, numero 54 recante: "Ordinamento della organizzazione turistica regionale", "Misure a sostegno delle imprese e dell'occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive", "Norme per la valorizzazione e promozione dei ristoranti tipici dell'Abruzzo", "Integrazione Legge regionale numero 38 del 31 luglio 2012 "Disciplina delle attività agrituristiche in Abruzzo", "Modifica alla L.R. 28 aprile 2000, numero 78 recante "Disciplina dell'esercizio saltuario di alloggio e prima colazione - Bed & Breakfast", "Modifica alla L. R. 9 agosto 2013, numero 23 (Norme per l'esercizio, la tutela e la valorizzazione dell'apicoltura nella Regione Abruzzo ed altre disposizioni normative", "Norme in materia di congruità dell'incidenza della manodopera denunciata sul valore dell'opera 

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Autostrade abruzzesi, emendamenti Pezzopane per la messa in sicurezza

"Ho presentato gia' la scorsa settimana un emendamento al decreto fiscale per mettere in sicurezza antisismica immediatamente l'A24 e l'A25, consentendo al concessionario delle Strade dei Parchi di utilizzare a questo scopo i canoni previsti per il 2017 e il 2018, per un totale di 111.720.000 euro. E' un intervento necessario, in attesa che siano ultimate le procedure necessarie per utilizzare i fondi gia' previsti dal decreto Mezzogiorno e per completare i primi interventi contenuti nel decreto sviluppo, provvedimenti in cui abbiamo fatto passi avanti ed importanti scelte, dopo aver convinto i vari ministeri della necessita' di guardare a questo problema con la massima attenzione". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo, responsabile terremoto e ricostruzione dell'esecutivo dem. "E' necessario pero' provvedere subito alla messa in sicurezza di queste due autostrade - prosegue Pezzopane - i cui viadotti, lo ricordo, sono stati sottoposti a piu' eventi sismici, anche nel corso degli ultimi due anni.

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Studio Cgia, per i rifiuti famiglie e imprese spendono 9,1 miliardi di euro

Per i rifiuti quest'anno le famiglie e le imprese italiane pagheranno 9,1 miliardi di euro. E gli aumenti che interesseranno le attività produttive doppieranno l'inflazione. E' quanto ha rilevato la Cgia di Mestre. Tra il 2017 e il 2016 i negozi di frutta, i bar, i ristoranti, gli alberghi e le botteghe artigiane subiranno un aumento della tariffa dei rifiuti oscillante tra il 2% e il 2,6%. Per le famiglie, invece, l'incremento sarà leggermente più contenuto: per un nucleo con 2 componenti la maggiore spesa sarà del 2%, con 3 dell'1,9% e con 4 dello 0,2%. Per l'anno in corso l'inflazione è prevista in aumento dell'1,3%. Continuiamo a pagare di più - ha sottolineato in una nota la Cgia - nonostante la produzione dei rifiuti abbia subito in questi ultimi anni di crisi una contrazione di 3 milioni di tonnellate, l'incidenza della raccolta differenziata sia aumentata di 20 punti percentuali e la qualità del servizio non abbia registrato alcun miglioramento. "Fintantochè non arriveremo alla definizione dei costi standard - ha affermato Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia - possiamo affermare con buona approssimazione che con il pagamento della bolletta non copriamo solo i costi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, così come stabilito dal legislatore con l'introduzione della Tari, ma anche le inefficienze e gli sprechi del sistema. Ricordo che secondo l'Antitrust tra le oltre 10mila società controllate o partecipate dagli enti locali che forniscono servizi pubblici, tra cui anche la raccolta dei rifiuti, il 30 per cento circa sono stabilmente in perdita. Una cattiva gestione che la politica locale non è ancora riuscita a risolvere".

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In quattromila sfilano per difendere l’acqua del Gran Sasso

In 4.000 hanno partecipato alla manifestazione "Sull'acqua trasparente", organizzata dall'osservatorio indipendente per l'acqua del Gran Sasso, ha sorpreso i suoi stessi organizzatori per la grande risposta di partecipazione. "Questo e' il nostro piu' grande successo - ha detto Massimo Fraticelli, uno degli organizzatori -, oltre il fatto che la politica oggi ci sta guardando: hanno risposto i cittadini, quelli che dell'acqua sono i proprietari, che marciando con noi hanno voluto far sentire la loro voce, per ribadire che l'acqua non e' di chi deve lucrarci, ma della comunita' e dei territori". Il lungo serpentone di persone si e' snodato dai giardini pubblici "Gambacorta" e poi lungo il corso principale, San Giorgio, per percorrere un altro tratto di strada centrale nel cuore della citta' fino a piazza Sant'Anna dove la manifestazione si e' conclusa con gli interventi dal palco dei rappresentanti del cartello di associazioni ambientaliste che ha messo su il corteo. Il timore della vigilia che la manifestazione fosse disertata dai sindaci della provincia di Teramo e' stato fugato dalla presenza di circa una ventina di primi cittadini con le fasce tricolori, e tra i primi anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Tra i partecipanti anche il presidente de deputato di "Scelta Civica Abruzzo", Giulio Sottanelli, l'assessore regionale Dino Pepe, il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, quello del Parco Gran Sasso-Monti della Laga, Tommaso Navarra, e il rettore dell'Universita' di Teramo, Luciano D'Amico. Il corteo si e' svolto in maniera regolare e civilissima, accompagnato dalle note della banda musicale "Citta' di Giulianova", da tante bandiere e dagli striscioni delle piu' rappresentative associazioni ambientaliste. Tutto si e' svolto senza intemperanze, sotto il controllo di un discreto servizio d'ordine e non e' stato turbato affatto dalla protesta anarchica che alla vigilia della manifestazione ha affisso lungo il percorso manifesti di contestazione nei confronti dell'iniziativa. 

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Grasso: Non so se sono uscito io dal Pd oppure e’ il Pd che non c’e’ piu’

"Non so se sono uscito io dal Pd o se quel Pd non c'è più. Forse adesso, alla mia età potrebbe essere il momento di esprimere me stesso". Lo ha detto il presidente del Senato, Piero Grasso, a Pescara al Fla, festival di libri e altre cose, nel corso di un'intervista con Luca Sofri, direttore de Il Post. E su un suo futuro in politica: "Nel 2012 pensavo al mio futuro che non era in magistratura quando per caso incrociai al Quirinale Bersani. Lo andai a trovare al Nazareno e posi come condizione di ritirarmi dalla magistratura. E quando mi iscrissi al Pd presentai un progetto contro la criminalità, e poi feci subito il presidente del Senato. Una carica istituzionale. Non ho avuto modo di fare politica. Se ci sono le condizioni forse ho voglia di fare politica. Per ora ascolto"

"La ricerca della verita' e' sempre stato l'obiettivo principale della mia vita, la priorita' , come magistrato. Nel momento in cui mi sono spostato in politica non ho perso di vista i miei obiettivi di legalita' e giustizia". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel corso della presentazione a Pescara del libro "Storie di sangue, amici e fantasmi", nell'ambito del Fla - Festival di Libri e Altrecose. "Nel mio primo discorso da presidente del Senato - ha aggiunto - dissi che avrei voluto che si facesse una Commissione su tutte le stragi e le mafie che potesse collegare tutto. Il mio appello non fu accolto, si fece la solita Commissione antimafia. E' una cosa che farei ancora oggi". "La verita' - ha proseguito - e' qualcosa che dobbiamo alle vittime, e anche al futuro da costruire. Non si costruisce un futuro se non si conosce la verita' del passato". "Come mi chiamo? So che nelle redazioni dei giornali spesso si fa confusione: Pietro o Piero? Beh, il motivo di questa confusione e' dovuto al fato che mio nonno si chiamava Pietro e al sud si sa tutti i primi figli maschi prendono il nome del nonno. Ma siccome eravamo sei cugini alla fine per distinguerci c'era chi si chiamava Pieruccio, Pierino, Pietrino. A me dettero il nome di Pietro quindi anche se all'anagrafe sono Pietro anche voi chiamatemi Piero"

"Falcone e Borsellino non erano eroi, ma persone da prendere ad esempio perche' vanno considerati anche sotto il lato umano: erano persone con alto senso del dovere e delle istituzioni ed e' questo il motivo per cui devono essere presi ad esempio", ha detto ancora Grasso.

 

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Migranti, 205 mila persone in strutture di accoglienza nel 2017 

 Al 15 luglio 2017 i migranti in strutture di accoglienza sono 205 mila, contro i circa 188.000 di fine 2016. I Centri di accoglienza straordinaria (Cas) rimangono i piu' utilizzati, con 158.607 stranieri accolti e assistiti. Seguono il sistema Sprar con 31.313 presenze e i Centri di prima accoglienza con 15 mila persone. E' quanto emerge dal Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2017, presentato oggi a Roma da Anci, Caritas italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Servizio centrale Sprar, in collaborazione con Unhcr. Dal 2014 al 2016, osserva il Rapporto, la presenza di richiedenti protezione nei Cas e' aumentata del 286,5%, mentre lo Sprar ha registrato un incremento di circa il 50%. Nel primo semestre 2017, le Regioni piu' coinvolte nell'accoglienza sono Lombardia (13,2%), Campania (9,3%), Lazio (8,7%), Piemonte e Veneto (entrambe 7,3%), Puglia (7,0%). Il sistema di accoglienza comprende il 40,5% dei Comuni italiani (3.231), mille in piu' rispetto a un anno fa e un terzo dei quali situato tra Lombardia (20,3%) e Piemonte (10,8%). L'incidenza piu' elevata tra Comuni coinvolti nell'accoglienza e totale dei Comuni riguarda tuttavia Toscana (l'83% accoglie richiedenti asilo) ed Emilia Romagna (78,1%) mentre i valori piu' bassi si registrano in Sardegna (17,8%), Abruzzo (19,3%) e Valle d'Aosta (20,3%). A febbraio 2017 139 diocesi (63,2% del totale) danno accoglienza a 23.365 persone. L'anno scorso i progetti Sprar finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo sono stati 652, di cui 508 destinati all'accoglienza degli ordinari, 99 ai minori non accompagnati e 45 a persone con disagio mentale e disabilita' fisica; 26.012 i posti disponibili, che nel 2016 hanno permesso di accogliere 34.528 persone (quintuplicati rispetto al 2012 quanto erano 7.823) e che a fine anno, e' stato spiegato, potrebbero arrivare a 35 mila. Gli enti locali titolari di progetto sono 555, di cui 491 Comuni. Del totale degli accolti Sprar, nel 2016, il 47,3% e' richiedente protezione internazionale, il 28,3% e' titolare di protezione umanitaria, il 14,8% di protezione sussidiaria mentre il 9,6% e' rifugiato. Tra i beneficiari accolti, le nazionalita' piu' rappresentate sono Nigeria, Gambia, Pakistan e Mali. Complessivamente sono stati accolti 2.898 minori non accompagnati e tra le strutture utilizzate prevalgono gli appartamenti (83,3%). Nel 2016 sono uscite dall'accoglienza 12.171 persone, di cui il 41,3% per inserimento socio-economico mentre il 29,5% ha abbandonato volontariamente l'accoglienza prima della scadenza dei termini. Tra i servizi erogati prevale l'assistenza sanitaria (20,9%) e la mediazione culturale (17%). 

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