Primo Piano

Seduta straordinaria della Commissione Bilancio

La settimana politica all’Emiciclo si apre con la Commissione Bilancio convocata in seduta straordinaria, congiuntamente con le Commissioni Agricoltura e Politiche europee, per domani, martedì 4 giugno 2019, alle ore 10.30. All’ordine del giorno il provvedimento relativo al “Contributo straordinario al Centro di Ricerca Unico d’Abruzzo CRUA”. Alle ore 11, nell'Aula consiliare “Sandro Spagnoli” del Palazzo dell'Emiciclo, si riunirà il Consiglio regionale. Giovedì 6 giugno 2019, è in programma la riunione della Commissione Politiche europee convocata in seduta straordinaria e congiunta con le altre Commissioni consiliari. Questo il programma dei lavori: Commissione Politiche europee congiunta con la Commissione Territorio alle ore 15, con la Commissione Salute alle ore 15.15, con la Commissione Bilancio alle ore 15.30, con la Commissione Agricoltura alle ore 15.45. Sono due i provvedimenti all’ordine del giorno: Relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale all'ordinamento europeo - anno 2018; Programma di lavoro della Commissione per il 2019 Mantenere le promesse e prepararsi al futuro. Al termine delle sedute congiunte, la Commissione Politiche europee proseguirà i lavori con l’approvazione della proposta di atto di indirizzo per la partecipazione della Regione alla formazione e all’attuazione dell’ordinamento europeo.

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Paolucci: Giunta sempre più lenta che frena l’attività della Regione

“E’ una Giunta sempre più lenta che frena l’attività della Regione. In merito ai tetti di spesa per i contratti di acquisto di prestazioni da soggetti privati accreditati (per l’anno 2019) è ancora tutto bloccato e questo si traduce in meno garanzie sia la per la sanità privata sia per quella pubblica. La condizione necessaria è l’approvazione della delibera per i budget di spesa ma oggi c’è il rischio di presentarsi ai Tavoli di monitoraggio di luglio senza i contratti firmati con conseguenti pesanti criticità”. Ad affermarlo è il Capogruppo del Pd Silvio Paolucci che domani, nel corso del Consiglio regionale, presenterà un’interpellanza per conoscere “lo stato di avanzamento delle attività per arrivare a una celere definizione della regolamentazione dei rapporti negoziali con gli erogatori privati accreditati”. Paolucci si chiede poi “se sono previste variazioni di spesa nei tetti rispetto a quanto previsto da un’apposita delibera di giunta, la numero 913 del 2018. La fissazione dei budget e la sottoscrizione dei contratti saranno attenzionati dal Tavolo di verifica ministeriale di luglio e solitamente la scadenza per l’invio della documentazione è fissata per la prima settimana del mese di luglio”. “I ritardi però riguardano anche altri aspetti cruciali in tema sanitario – sottolinea il Capogruppo del Pd – e come si evince chiaramente dal verbale del Tavolo di monitoraggio del 9 aprile, i Ministeri sono ancora in attesa della rete ospedaliera, della rete territoriale, del fabbisogno del personale e del nuovo Programma operativo”.

“Per quanto riguarda la nuova rete ospedaliera, il governo regionale ha approvato la delibera n.264 del 2019, per la costituzione di un tavolo tecnico, nella quale però si richiede che la Regione venga affiancata dai tecnici del Ministero (nonostante fossimo già usciti dal Commissariamento): questo provvedimento – si chiede ancora Paolucci - serve a deresponsabilizzare la politica rispetto agli annunci della campagna elettorale? Che questa Giunta regionale lavori troppo lentamente e con poca concretezza è clamorosamente dimostrato anche dalla mancata nomina dei Direttori generali delle Asl di Chieti e L’Aquila – conclude il Capogruppo del Pd - che tanti problemi sta causando alle governance delle aziende sanitarie”. 

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Reati in calo in Abruzzo e Molise secondo i Carabinieri

I reati nel 2018 in Abruzzo e Molise sono complessivamente calati rispetto al 2017 del 4,2%, con punte significative per rapine (meno 9,5%) e furti (meno 10,1%) e, in netto calo anche le truffe agli anziani (meno 7,1%). L'attivita' di repressione, svolta sotto la guida dell'autorita' giudiziaria, ha portato all'arresto e alla denuncia, complessivamente, di 7644 persone, con un incremento degli arresti del 2,1%. Sono i dati resi noti in vista della celebrazione dei 205 della fondazione dell'Arma che i carabinieri d'Abruzzo e del Molise festeggeranno il prossimo 5 giugno con una unica cerimonia che si svolgera' nella caserma Rebeggiani di Chieti, sede del Centro Nazionale Amministrativo dell'Arma. Fra le operazioni portate a termine spiccano in provincia di Pescara, l'operazione ''Sparta'' che ha consentito l'arresto di 17 persone per spaccio di stupefacenti, per quanto riguarda L'Aquila i 10 arresti per corruzione e abuso d'ufficio nell'ambito delle attivita' di gare d'appalto per la ricostruzione post terremoto del 2009, in provincia di Teramo l'operazione ''Hot Bank'', che ha portato all'arresto di 10 persone per furti ai bancomat con l'utilizzo di esplosivo. In provincia di Campobasso l'operazione ''Lungomare'' che ha permesso di smantellare un sodalizio criminoso dedito al traffico di sostanze stupefacenti portando all'arresto di 23 persone per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, in provincia di Isernia, l'operazione ''Spada'', sempre per spaccio di stupefacenti, che ha portato all'arresto di 4 persone.

Nuclei Ispettorato del Lavoro delle sei Province hanno controllato 725 aziende contestando infrazioni per un totale di 1.005.468 euro, i Nuclei Operativi Ecologici"di Pescara e Campobasso hanno eseguito complessivamente oltre 150 controlli alle aziende, segnalando all'autorita' amministrativa 13 persone e denunciandone 26 con sanzioni per un totale di oltre 75.000 euro e il sequestro di beni per un valore di quasi 1.700.000 euro. Il Nas Pescara ha eseguito 472 controlli in materia di sicurezza alimentare, segnalando all'Autorita' Amministrativa 411 persone e denunciandone 34. In materia di sicurezza sanitaria ha invece eseguito 328 controlli segnalando all'Autorita' Amministrativa 124 persone, denunciandone 154 mentre quello di Campobasso ha eseguito complessivamente 862 controlli ispettivi rilevando 528 infrazioni, segnalando alle competenti Autorita' 588 persone. l Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha eseguito 24 controlli presso mercatini e antiquari e 25 in siti archeologici, paesaggistici e ambientali recuperando 95 opere d'arte trafugate: quattro le persone denunciate per inosservanza delle prescrizioni di tutela indiretta di beni immobili. Il comparto Forestale nel 2018 ha accertato 935 reati, denunciando 797 persone a piede libero ed eseguendo 10 arresti, ed ha rilevato 3639 illeciti amministrativi a carico di 3237 persone con sanzioni per 2.542.470 euro. n'attenzione particolare e' stata riservata ai ragazzi: nell'ambito delle iniziative di ''cultura della legalita''' e di ''educazione all'ambiente'' sono stati svolti, in totale, oltre 250 incontri nei principali istituti d'istruzione, con la partecipazione di circa 36.000 studenti e circa 70 visite ai reparti dell'Arma. 

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Tasse al 7 per cento per i pensionati esteri che si trasferiscono al Sud

L'Agenzia delle Entrate detta le regole per i pensionati con assegni esteri che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia, in un piccolo Comune di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia, con popolazione non superiore a 20 mila abitanti, beneficiando in tal modo di un'imposta sostitutiva pari al 7%. L'opzione prevista dalla legge di bilancio, spiega l'Agenzia, e' valida per i primi 5 anni successivi a quello in cui essa viene esercitata. Il regime di imposta sostitutiva si perfeziona con la presentazione della dichiarazione dei redditi con 5 requisiti del contribuente: lo status di non residente in Italia per un tempo almeno pari a cinque periodi di imposta; la giurisdizione in cui ha avuto l'ultima residenza fiscale tra quelle in cui sono in vigore accordi di cooperazione fiscale; gli Stati esteri per i quali intende esercitare la facolta' di non avvalersi dell'imposta sostitutiva; lo Stato di residenza del soggetto estero erogante i redditi e l'ammontare dei redditi di fonte estera da assoggettare all'imposta sostitutiva

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Sanità, permangono forti differenze territoriali

L'Italia sta meglio in salute. Ci si cura di piu', cresce l'aspettativa di vita, migliorano i servizi ma permangono forti differenze territoriali. "Le disuguaglianze nell'accesso e la qualita' dei servizi sanitari sono molto forti nel nostro Paese", dice Enrico Giovannini, portavoce di ASVIS. "Il punto- aggiunge- e' che siamo indietro rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile e manca una governance complessiva che altri Paesi si sono dati per coordinare le politiche sociali, economiche e ambientali, mancanza particolarmente grave nei casi in cui, come nella salute, le responsabilita' sono distribuite tra Stato e Regioni". Il tema e' stato affrontato oggi a Roma in occasione dell'evento 'Disuguaglianze di salute: politiche sanitarie e non sanitarie' organizzato dall'Istituto Superiore di Sanita', dal Centro Nazionale per la Salute Globale e dall'ASVIS, nell'ambito del Festival per lo sviluppo sostenibile. Rispetto all'Obiettivo 3, l'ASVIS nota che l'Italia ha da tempo raggiunto il target per la riduzione della mortalita' neonatale e per quella sotto i 5 anni, collocandosi tra i Paesi piu' virtuosi, quelli cioe' con la piu' bassa mortalita' infantile. Dal 2004 e' in costante diminuzione anche il tasso di mortalita' tra 30-69 anni per tumori maligni, diabete mellito, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche.

"Dieci anni di speranza di vita separano una persona povera del Sud e una ricca del Nord. E' inaccettabile- aggiunge Giovannini- cosi' come e' inaccettabile che queste disuguaglianze derivino non solo dalle differenze di reddito, ma anche di educazione, di qualita' dei servizi, di scelte individuali e quindi anche di cultura. Questo mostra quanto siano complesse, e quindi da attuare in modo integrato, le politiche da mettere in atto. Per questo l'ASviS ha elaborato un decalogo per migliorare la situazione italiana". L'analisi condotta dal Ministero della Salute sulla attuazione dei LEA (i Livelli essenziali di Assistenza) ha mostrato differenze importanti sia per la prevenzione sia per l'attivita' ospedaliera e per quella territoriale, con punteggi che oscillano tra il 92,4 della Provincia di Trento per il settore ospedaliero e il 29,5 della Campania per l'attivita' distrettuale. Inoltre, alcune Regioni, in particolare Campania, Sardegna e Molise risultano molto in ritardo e nell'attuazione dei LEA. La differenza si riscontra anche se si considera l'aspettativa di vita. È vero che in 40 anni l'Italia ha guadagnato 10 anni di vita, raggiungendo gli attuali 80,8 anni per gli uomini e a 85,2 per le donne (Istat 2019). Tuttavia, dal punto di vista territoriale, tra Milano e Napoli, secondo l'Istat, c'e' una differenza di quasi tre anni, e se si considerano le fasce sociali piu' povere del sud e quelle piu' ricche del nord la differenza arriva fino a dieci anni. La stessa differenza emerge anche considerando l'offerta di servizi e l'ammontare delle risorse destinate alla salute, che differiscono in base alle diverse aree. La spesa sanitaria pubblica pro capite, per esempio, pari in media a 1.838 euro all'anno, e' molto piu' elevata al Nord rispetto al Sud (2.255 euro a Bolzano e 1.725 euro in Calabria).

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Visco (Bankitalia): senza l’Europa saremmo piu’ poveri

Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, respinge le accuse nei confronti dell'Ue e sottolinea come dare all'Europa la colpa dei ritardi della nostra economia sia sbagliato. "Addossare all'Europa le colpe del nostro disagio - scrive Visco nelle 'Considerazioni finali' - e' un errore, non porta alcun vantaggio e distrae dai problemi reali". Non solo, dobbiamo sapere che "saremmo stati piu' poveri senza l'Europa; lo diventeremmo se dovessimo farne un avversario". Il numero uno di Bankitalia non risparmia critiche per la mancata evoluzione del progetto di costruzione europea, fino a parlare di vera e propria "inadeguatezza della governance economica dell'area dell'euro", emersa appieno in occasione della crisi dei debiti sovrani. Eppure, Visco spiega che "la debolezza della crescita dell'Italia negli ultimi vent'anni non e' dipesa ne' dall'Unione Europea ne' dall'euro", anche perche' "tutti gli altri Stati membri hanno fatto meglio di noi". Le cause dei nostri ritardi vanno, invece, ricercati altrove: "Quelli che oggi sono talvolta percepiti come costi dell'appartenenza nell'area dell'euro sono, in realta', il frutto del ritardo con cui il Paese ha reagito al cambiamento tecnologico e all'apertura dei mercati a livello globale".E ancora: "La specializzazione produttiva in settori maturi ha esposto l'economia alla concorrenza di prezzo di quelle emergenti. Le situazioni nel processo di riduzione degli squilibri nei conti pubblici hanno compresso i margini per le politiche volte alla stabilizzazione macroeconomica e a innalzare durevolmente la crescita". La colpa del nostro disagio, sembra insomma dire Visco, e' tutta nostra. "Sta a noi maturare la consapevolezza dei problemi e affrontarli, anche con l'aiuto degli strumenti europei. Altri hanno saputo farlo in maniera efficace". Il numero uno di Bankitalia insiste sul fatto che "l'appartenenza all'Unione Europea e' fondamentale per tornare su un sentiero di sviluppo stabile: e' il modo - dice - che abbiamo per rispondere alle sfide globali poste dall'integrazione dei mercati, dalla tecnologia, dai cambiamenti geopolitici, dai flussi migratori"

Visco elenca quindi tutti i vantaggi prodotti dall'appartenenza all'Ue: "La crescita istituzionale dell'Europa - scrive - ha accompagnato quella economica di tutti i paesi del continente: ha aperto un mercato piu' ampio alle imprese e ai consumatori, reso disponibili maggiori fondi a sostegno delle aree svantaggiate, facilitato la cooperazione in campi strategici, garantito un quadro di stabilita' monetaria". Il governatore invita quindi l'Italia a "partecipare con responsabilita', in modo costruttivo e senza pregiudizi al completamento dell'Unione, per contribuire a rafforzarne le istituzioni, per il benessere di tutti. Devono essere chiare le responsabilita' da condividere, gli obiettivi da perseguire, gli strumenti da utilizzare, nella consapevolezza che, anche per chi risparmia, investe e produce - dice Visco citando il filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein e lo scrittore bulgare Elias Canetti - 'le parole sono azioni' e che 'nell'oscurita' le parole pesano il doppio'. La lungimiranza dimostrata da chi ha eretto le fondamenta del progetto europeo - conclude Visco - deve tornare a guidare le azioni di oggi. E' indispensabile per garantire un futuro di pace e di prosperita' alle prossime generazioni". 

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Mare Sicuro 2019, presentata l’operazione della Guardia Costiera

Presentata a Pescara, dal comandante della Direzione Marittima Abruzzo-Molise capitano di vascello Donato De Carolis, l'operazione "Mare Sicuro 2019" che partira' il 1 giugno e coinvolgera' la costa di competenza da Giulianova (Teramo) a Termoli (Campobasso) e Isole Tremiti. "Sono 28 anni che come Capitaneria di Porto portiamo avanti questo progetto che mira alla salvaguardia dei bagnanti e degli appassionati del mare e garantire la serena fruizione dello stesso e delle attivita' ad esso legate, oltre che la sicurezza della navigazione. Grazie anche alla collaborazione con Marevivo, ci sara' - ha spiegato il comandante della Dm - daremo grande importanza anche al controllo dell'ambiente marino e anche delle aree protette del Fratino e delle Tremiti. Grazie ai risultati raggiunti negli ultimi anni, siamo piu' che mai convinti che grazie a questa operazione si potra' lavorare il moto anche sulla prevenzione e sulla consapevolezza di una presenza in mare all'insegna della legalita', della sicurezza e del rispetto dell'ambiente marino". Il comandante De Carolis ha poi a margine aggiunto che proseguono lungo il Fiume Pescara i lavori di dragaggio. I controlli per "Mare Sicuro 2019" saranno effettuati con tutto il personale disponibile e con l'ausilio di mezzi aerei, 12 motovedette e 7 mezzi minori. Oltre un centinaio i militari impegnati. Importante anche il progetto "PlasticFree" che sara' realizzato dalla Guardia Costiera con il Ministero dell'Ambiente per contrastare la dispersione delle plastiche e microplastiche nell'ambiente marino. Alla conferenza stampa di questa mattina hanno partecipato anche Mariapia Rapini (segretario generale Marevivo), il capitano di Fregata Davide Severino (III Nucleo Aereo Guardia Costiera), il capitano di fregata Francesco Massaro (Comandante Capitaneria di Porto Termoli) e il capitano di vascello Angelo Napolitano (vice comandante Capitaneria di Porto Ortona)

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Commissario Gran Sasso, la Regione chiede tre modifiche all’emendamento

Tre modifiche per la nomina del Commissario del Gran Sasso all'emendamento che sara' inserito nello Sblocca Cantieri. Il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio dichiara di aver "chiesto al Governo e al parlamento di approvare tre modifiche che hanno l'obiettivo di rendere piu' forte la Struttura di Missione a disposizione del Commissario stesso. Con le norme descritte nel testo del Governo, infatti, sara' difficile reclutare esclusivamente tra le pubbliche amministrazioni il personale con adeguate competenze e sara' impossibile avvalersi di tecnici qualificati esterni alle pubbliche amministrazioni. Le modifiche richieste ricalcano di pari passo le misure che lo stesso Governo ha previsto un anno fa per la ricostruzione del Ponte di Genova - sottolinea Marsilio - . Sarebbe curioso che per una attivita' sicuramente meno complessa di quella della messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso vi siano incentivi e modalita' di reclutamento piu' elevati".

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Sud in svantaggio nell’occupazione e nella partecipazione al lavoro

Le differenze territoriali vedono il Mezzogiorno in costante svantaggio rispetto al resto del Paese sia nell'occupazione che nella mancata partecipazione al lavoro, nonostante gli andamenti alterni registrati durante le recenti crisi economiche. Lo ha rilevato l'Istat nel suo ultimo rapporto relativo agli indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori, riferiti alle province e alle citta' metropolitane italiane, Bes. Le penalizzazioni, secondo l'istituto di statistica, sono risultate maggiori e piu' persistenti per i giovani e per le donne in tutte le aree del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno. Il profilo del centro Italia invece e' risultato essere piu' eterogeneo ed evidenzia un sistematico svantaggio per le province laziali, eccetto Roma, che si trovano sempre su posizioni medio-basse, cui fa da contrappeso il vantaggio di alcune province toscane e di Roma, che gravitano su posizioni medio-alte. Riguardo agli infortuni mortali e alle inabilita' permanenti, il 2016 ha segnato un'ulteriore riduzione del tasso, che e' sceso a 11,6 punti per 10mila occupati in Italia contro i 15,4 del 2008. Nel 2016 le cinque province con i valori piu' bassi sono tutte nel Nord-ovest, tra Piemonte e Lombardia: Biella, 4,7 per 10mila, Milano, 5,1, Como, 5,3, Novara, 5,8, e Lecco, 5,9. Le cinque province piu' penalizzate sono al Centro-sud: Vibo Valentia, 32,2, Potenza, 29,8, Nuoro, 27,7, Ascoli Piceno, 27,4, e Arezzo, 25,1. Mediamente, nelle citta' metropolitane i tassi sono piu' contenuti che nelle alle altre province. La piu' penalizzata e' Reggio Calabria, dove gli infortuni sono stati 22,4 per 10mila, quasi 10 punti in meno che a Vibo Valentia.

Questo indicatore ha rivelato una certa eterogeneita' del centro-Italia: una provincia su due si posiziona nel gruppo delle piu' penalizzate, per la restante parte formato da numerose province meridionali, con valori compresi tra il 17,1 di Chieti e il 32,2 di Vibo Valentia, e da una sola provincia del Nord, La Spezia, 18,4 per 10mila. Per contro, Roma e Latina sono nel gruppo dei territori in assoluto meno penalizzati, rispettivamente 6,4 e 9,3 per 10mila. In linea con l'andamento nazionale, il tasso di infortuni mortali e invalidita' permanenti e' risultato essere in diminuzione per la maggioranza delle province italiane. Progressi piu' contenuti della media-Italia sono stati rilevati in quasi tutte le province del Veneto e della Liguria, con riduzioni che variano da -0,1 punti di Rovigo a -4,2 di Belluno, a fronte della contrazione media nazionale di 3,8 punti. In controtendenza, nello stesso periodo, sette province hanno registrato aumenti di diversa entita'. I piu' significativi hanno riguardato Vibo Valentia, 32,2 infortuni per 10mila nel 2016, Nuoro, 27,7, e Siena, 21,3, con incrementi rispettivamente di 5,8, 4,5 e 3,4 punti percentuali. 

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Srl, Abruzzo tra le regioni più dinamiche

Le Srl italiane sono in salute: crescono gli addetti (+4,3%), il fatturato (+6,9%) e il valore aggiunto (+6,5%). I dati emergono dall' "Osservatorio sui bilanci delle Srl" per il trienno 2015-2017 realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio, che ha riguardato 620.155 Srl, propone un'elaborazione dei principali indicatori economici per provincia, ed ha confermato il trend emerso nell'autunno scorso (erano 413 mila le srl monitorate a fine ottobre 2018). Tra i settori, ottime performance dei trasporti (+8,3%) e del commercio (+8,1% per il 2017), seguiti dal comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi (+6,7%). 

Nel dettaglio, la quota di Srl che chiudono il bilancio in utile passa dal 69,1% del 2016 al 70,3% del 2017 (+1,2 punti percentuali), un po' meno rispetto a quanto rilevato ad ottobre 2018 (+72,8%). Il Roe (Return on Equity), ovvero l'indice di redditivita' del capitale proprio, sale dall'8,5% del 2016 al 10,1% del 2017 (+1,6 punti percentuali), in linea con quanto rilevato ad ottobre 2018, mentre il Roi (Return on Investment), ovvero l'indice di redditivita' del capitale investito, passa dal 9,1% del 2016 al 12,0% del 2017 (+2,9 punti percentuali), manifestando una tendenza migliore rispetto a quella rilevata in autunno. Soprattutto in relazione al valore aggiunto, sono le medie e grandi imprese a trainare la crescita (+5,9% e +9,9% rispettivamente l'incremento nel 2017), mentre le piccole crescono di meno (+3,1%) e le micro sono in calo (-0,9%). Una dinamica simile si riscontra per cio' che concerne le variazioni di fatturato, valore della produzione e numero di addetti. Dall'analisi geografica emerge una crescita particolarmente sostenuta degli addetti in Molise (+8,4%) ed Emilia-Romagna (+6,3%), con particolare attenzione alla provincia di Modena (+10,8%) Per quanto riguarda il fatturato, invece, e' il Nord-Est a far registrare i migliori risultati: in particolare, il Friuli Venezia Giulia (+9,1%), l'Emilia Romagna (+9%) e il Trentino Alto Adige (+8,6%) presentano tassi di crescita piu' significativi. Infine, in termini di valore aggiunto, le dinamiche piu' elevate si registrano in Trentino (+9,4%) Emilia Romagna (8,4%), Lazio (8,4%), Umbria (+8,4%), Veneto (+7,2%) e Lombardia (+7%). Al sud le regioni piu' dinamiche sono l'Abruzzo (+6,4%)e la Campania (+6,1%). 

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