Primo Piano

Firmati 7 contratti di sviluppo per 21,5 milioni di euro

Oltre 21,5 milioni di euro per sette contratti di sviluppo locale: con la firma dell'atto di cofinanziamento della Regione si chiude il bando del programma Par-Fsc pubblicato alla fine del 2015 per il quale sono stati previsti finanziamenti pubblici per 6,2 milioni di euro. Oggi la sottoscrizione dei contratti di sviluppo locale, da parte del vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, e dei rappresentanti delle sette aziende. Le aziende beneficiarie sono la Gelco srl (5,8 mln e cofinanziamento di 1,7 mln di euro per il progetto 'Agire innovando), Valagro Spa (2,5 mln e cofinanziamento di 1 mln per il progetto 'R&S e miglioramento energetico'), Alma Cis Srl(3 mln e cofinanziamento 675mila euro, progetto 'Investing for Growth'), Texol Srl (3 mln e cofinanziamento di 841mila euro, progetto 'Texol in sviluppo 2.0), Filmet Srl (2,5 mln e cofinanziamento 876mila euro, progetto 'Investimento, R&S e miglioramento energetico'), Italsur Srl (2,4 mln e cofinanziamento di 387mila euro, progetto 'Investimento, R&S e miglioramento energetico'), Fimeco Srl (2,1 mln e cofinanziamento 555mila euro, progetto 'Investimento, R&S e miglioramento energetico'). Affiancato dal direttore generale della Regione, Cristina Gerardis, e dal direttore del dipartimento Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro dell'ente, Tommaso Di Rino, Lolli ha sottolineato che "la risposta delle aziende abruzzesi e' stata positiva. Abbiamo finanziato sette progetti, ma e' nostra intenzione - ha annunciato - far slittare l'attuale graduatoria in ragione delle economie che ci saranno. E' una precisa scelta politica che vuole prestare la giusta attenzione agli sforzi di quelle aziende abruzzesi che vogliono investire e creare occupazione sul territorio". Il vicepresidente ha parlato di progetti e aziende "di qualita'", per poi soffermarsi anche sullo "straordinario risultato ottenuto dalle aziende regionali al bando nazionale sulla ricerca pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico", dove in graduatoria figurano 50 progetti di imprese regionali sui 55 ammessi. 

p.d.f.

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L’Abruzzo al vertice dell’export tra le regioni in Italia

Nel terzo trimestre, l'Italia nord-occidentale (+2,1%) e l'Italia centrale (+0,8%) mostrano un aumento congiunturale delle esportazioni di beni; in diminuzione l'Italia meridionale e insulare (-1,5%) e quella nord-orientale (-0,2%). Lo rileva Istat. In nove mesi, il lieve aumento tendenziale dell'export nazionale (+0,5%) e' sintesi dell'aumento registrato per le regioni delle aree meridionale (+10,6%), nord-orientale e centrale (+1,5% entrambe) e del calo delle aree insulare (-21,3%) e nord-occidentale (-0,8%). In questo periodo, l'aumento delle vendite di autoveicoli dalla Basilicata e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, da Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Liguria contribuisce positivamente all'export nazionale per un punto percentuale

Tra le regioni che forniscono un contributo positivo alla crescita delle esportazioni nazionali si segnalano: Basilicata (+76,6%), Abruzzo (+12,1%), Emilia-Romagna (+1,5%), Friuli-Venezia Giulia (+5,5,%), Marche (+5,2%) e Liguria (+8,5%); tra quelle che forniscono un contributo negativo: Piemonte (-4,9%), Sicilia (-21,2%) e Sardegna (-21,4%). Nei nove mesi, la diminuzione delle esportazioni di autoveicoli dal Piemonte e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna fornisce un contributo negativo per oltre un punto percentuale. Le vendite dalla Basilicata e dal Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti, e quelle dalla Toscana verso Svizzera e Francia, forniscono un impulso positivo, mentre flettono le vendite del Piemonte verso gli Usa e della Lombardia e della Sicilia verso i paesi Opec. Istat segnala la positiva performance all'export di Potenza, Milano, Frosinone, Trieste, Chieti, Ascoli Piceno, Genova e Firenze; mentre le province che contribuiscono in misura maggiore alla diminuzione delle vendite sui mercati esteri sono Torino, Siracusa, Latina, Cagliari, Varese, Vicenza e Massa-Carrara

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Il Pescara perde la sfida salvezza col Crotone

Due rigori (uno segnato da Palladino, l'altro fallito da Memushaj), due espulsioni (Aquilani e Capezzi), un finale palpitante e deciso dalla zuccata di Ferrari dopo l'illusorio pari di Campagnaro. Il Crotone fa suo lo scontro salvezza dello Scida per 2-1, rendendo sempre piu' nera la crisi di un Pescara condannato ancora una volta da ingenuita' difensiva imperdonabili; sorride Nicola, la sua squadra ha scavalcato gli abruzzesi ed e' al momento a un solo punto dal quart'ultimo posto, occupato dall'Empoli atteso domani a Bologna. In generale, ha dimostrato ampiamente di poter lottare per mantenere la categoria: non male, dopo un avvio di stagione deprimente. Tutto il contrario del Pescara, che sul campo non ha ancora vinto: aria di tempesta per Oddo

Prima occasione per Pepe dal limite, alta la sua conclusione; subito dopo la replica del Crotone, affidata a una punizione di Barberis che Bizzarri devia sopra la traversa, proprio Pepe - non al top per problemi intestinali in settimana - deve abbandonare il campo: al suo posto Aquilani. La svolta al 24', quando Campagnaro, col braccio, interviene su una deviazione aerea di Palladino: dal dischetto l'ex Juventus, a secco da 12 partite, batte Bizzarri e porta avanti il Crotone. Accusa il colpo il Pescara, mentre lo Scida spinge gli 11 che Nicola ha schierato con un offensivo 4-4-2, con Falcinelli e Trotta in avanti e Palladino esterno a sinistra con Rohden dall'altra parte; chiavi del centrocampo affidate a Capezzi e Barberis, considerata l'indisponibilita' di Crisetig, squalificato al pari di Rosi (c'e' Sampirisi terzino con Martella a sinistra). Il Crotone insiste, forte delle fragilita' del Pescara, specie in difesa: Palladino sbaglia lo stop al momento clou, poi Falcinelli viene fermato da Gyomber. Prima dell'intervallo, il Pescara avrebbe la grande occasione per ritrovare il pari: dopo uno scambio con Memushaj, Benali viene a contatto con Barberis e per Damato e' rigore (dubbio). Ci pensa Cordaz a eliminare qualsiasi polemica, parando la brutta conclusione di Memushaj, al secondo errore stagionale dopo quello con la Lazio. Fuori Verre e dentro Manaj, ma e' Falcinelli allo scoccare dell'ora di gioco a creare qualche insidia a Bizzarri. Manaj e Benali si ostacolano al momento di calciare, quindi Oddo si gioca il tutto per tutto con Pettinari per Memushaj, mentre Nicola si copre un po' con Stoian per Trotta. L'affare si complica maledettamente pero' per il Pescara al 73' quando Aquilani, gia' ammonito, commette un ingenuo fallo a centrocampo su Rohden: inevitabile l'espulsione. Il Crotone aspetta l'avversario e fa male: prima rischia sull'incursione di Zampano, quindi Capezzi si fa espellere (doppio giallo) e viene punito da Campagnaro. E' 1-1. Ma il pari dura un minuto scarso: punizione di Stoian, Ferrari si fa largo su Pettinari e il Crotone torna di nuovo avanti, difendendo la vittoria che vale il sorpasso..

"Manca ancora tanto ma era una partita importante. Certamente non meritavamo di perdere perche' abbiamo giocato male, anche perche' il Crotone ti fa giocare male. Ci abbiamo provato, ma purtroppo non e' possibile dopo aver pareggiato e dato tutto prendere di nuovo gol dopo un minuto. Questo significa che hai grandi lacune su cui lavorare, sia tecniche che mentali". C'e' grande delusione nelle parole di Massimo Oddo dopo che il suo Pescara ha incassato l'ennesima sconfitta perdendo per 2-1 sul campo del Crotone, diretta rivale per la salvezza. "L'agonismo l'abbiamo messo, purtroppo in questo momento non abbiamo serenita' e questo ci limita - ammette il tecnico biancazzurro ai microfoni di Sky Sport -. Non riusciamo piu' a giocare e a fare quello che sappiamo. Ogni volta che provavamo ad arrivare li' c'era un rinvio di 70-80 metri, non era facile, ma non puo' essere una scusante, scusanti non ce n'e': complimenti al Crotone che ha saputo ottimizzare quell'unico tiro, il rigore che non so se c'era, e il secondo gol". Oddo non avra' a disposizione Aquilani e Pepe per la sfida contro il Bologna: "Siamo in emergenza dall'inizio, non ci resta che lavorare e credere in quello che abbiamo fatto, anche se serve di piu': quello che abbiamo fatto finora non basta - confessa -. Non possiamo dire nulla, non abbiamo vinto una partita, io sono un allenatore scarso e la squadra e' scarsa. Dobbiamo fare di piu' e una partita vale l'altra, abbiamo perso con il Milan e con il Crotone, dobbiamo invertire la tendenza, mettere piu' testa. La partita giocata male ci puo' stare, mi da' molto fastidio aver preso gol un minuto dopo aver pareggiato". Neanche il mercato che si avvicina consola Oddo: "In questo momento non mi interessa e non voglio neanche parlarne, se non facciamo qualche punto non serve. Dobbiamo concentrarci sulle partite che rimangono per metterci di piu'. I giocatori sono questi. Volevo undici cani? Lasciamo stare le battute, non sono neanche in vena, gioco sulle strumentalizzazioni di voi giornalisti, io ci scherzo, ma vorrei fare i punti", conclude.


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Poco verde per chi vive in città

Cambiamenti climatici e ridotta disponibilita' di spazi verdi: l'effetto combinato di questi due elementi favorisce lo smog nelle citta'. A dirlo e' la Coldiretti, in riferimento alle misure di stop al traffico. Ogni abitante in Italia, spiega l'associazione agricola, "dispone mediamente solo di 31,1 metri quadrati di verde urbano in citta', per un totale di 567 milioni di metri quadri di verde disponibile nei comuni capoluogo di provincia, secondo l'ultimo rilevamento Istat". Invece gli spazi verdi nelle citta' sono importanti in quanto - rileva Coldiretti - concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi. "Occorre quindi intervenire in modo strutturale considerando che una pianta adulta - sottolinea l'associazione - e' capace di catturare dall'aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno". Il verde urbano in Italia pero', precisa ancora Coldiretti "rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia per una media di 31,1 metri quadrati a testa". La situazione del verde pero' non e' omogenea in tutta la Penisola: le dotazioni piu' elevate, precisa la Coldiretti, "si rilevano tra le citta' del Nord-est (50,1 metri quadrati), piu' che doppie rispetto a quelle del Centro, del Nord-ovest e delle Isole. La media del Sud, invece, (42,5 metri quadrati per abitante) risente delle elevate disponibilita' dei capoluoghi lucani". Matera, Trento, Potenza, Sondrio, Iglesias, Terni, Pordenone, Gorizia, Reggio Calabria e Verbania, rileva la Coldiretti, salgono nella top ten dei capoluoghi con maggiore densita' di verde pubblico per abitante, mentre in fondo alla classifica si trova Caltanissetta e a seguire Crotone, Trani e Taranto, Trapani, Isernia, Olbia, Genova, Chieti, Barletta e L'Aquila. Per quanto riguarda le grandi metropoli a Milano sono disponibili 17,2 metri quadrati per abitante mentre a Roma 15,9.

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Governo, tocca a Gentiloni

 Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le ore 12.30 di oggi, al Palazzo del Quirinale, l'onorevole Paolo Gentiloni. Lo rende noto un comunicato della presidenza della Repubblica. 

"Ringrazio il presidente della Repubblica per l'incarico, cerchero' di svolgere compito con dignita' e responsabilita'". Lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, al Quirinale, dopo aver ricevuto il mandato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Cerchero' di accompagnare e facilitare - ha aggiunto - il lavoro delle forze parlamentarie per definire con necessaria sollecitudine" una nuova legge elettorale. 

"Dalle consultazioni e' emersa l'indisponibilita' delle maggiori forze di opposizione di condividere la responsabilita' di un nuovo governo", quindi "ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente".  "Dalle consultazioni e' emersa la conferma della decisione di Renzi di non accettare un reincarico in coerenza con l'impegno che aveva manifestato e questa coerenza merita rispetto e da parte di tutti"

"Sono consapevole dell'urgenza di dare all'Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorita' internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto". 

 

Paolo Gentiloni è nato 62 anni fa a Roma, sposato con l'architetto Emanuela Mauro, discendente di una famiglia nobiliare (un suo antenato siglò l'omonimo patto che agli inizi del '900 segnò l'ingresso dei cattolici nella politica italiana), Paolo Gentiloni Silveri nei primi anni '70 milita nella sinistra extraparlamentare e si avvicina poi al movimento ecologista di Legambiente, dove e’ vicino a Francesco Rutelli, di cui diventa portavoce quando Rutelli viene eletto sindaco di Roma nel '93. Gentiloni gestisce la difficile sfida del Giubileo tra Vaticano e Comune. Entra in Parlamento nel 2001 con la Margherita, di cui è tra i fondatori, e nel 2006 lui che è anche giornalista, diventa ministro delle comunicazioni nel secondo governo Prodi.

 

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Studio Cna, in Abruzzo persi 14mila posti di lavoro

Un calo del 3%, a fronte di una flessione nazionale dello 0,2%, pari a una perdita di 14.000 unita', soprattutto nel lavoro autonomo (-11.000) e nei servizi. Questi alcuni dei dati contenuti nel dossier di Aldo Ronci che scatta la fotografia dell'occupazione in Abruzzo attraverso l' analisi congiunturale del mercato del lavoro nella regione. La flessione e' relativa al terzo trimestre sul secondo trimestre del 2016. In particolare, rileva Ronci, "il dato sull' occupazione del 3/o trimestre 2016 (-14.000) annulla il segnale di ripresa del 2/o trimestre 2016 (+15.000)" e "il consistente decremento e' da imputare soprattutto alla pesante flessione dei lavoratori autonomi (-11.000)". Secondo il dossier, poi, i disoccupati diminuiscono di 4.000 unita' mentre gli inattivi crescono di 2.000. Bene commercio e attivita' ricettive (+14,9%) e le costruzioni (+12,7%).Ecco nel dettaglio i singoli capitoli del dossier elaborato da Aldo Ronci: - VARIAZIONI CONGIUNTURALI DEGLI OCCUPATI NEL III TRIMESTRE 2016: Nel II trimestre 2016 gli occupati sono stati 496 mila mentre nel III trimestre 2016 scendono a 482 mila registrando un decremento di 14 mila unita' annullando la crescita conseguita nel trimestre precedente. In valore percentuale, in Abruzzo, gli occupati hanno segnato un decremento del 3% a fronte di una flessione nazionale di appena lo 0,2%. "La pesante flessione subita pone l'Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale", afferma Ronci. - VARIAZIONI DEGLI OCCUPATI PER POSIZIONE PROFESSIONALE: Il decremento di 14 mila occupati e' il risultato di due variazioni di diversa intensita'. I lavoratori dipendenti decrescono di 3 mila unita' e quelli indipendenti di 11 mila. La decrescita percentuale dei dipendenti in Abruzzo (-1%) e' in controtendenza rispetto alla crescita italiana (+0,7%) mentre la flessione percentuale degli autonomi in Abruzzo (-7,9%) e' piu' del doppio di quella nazionale (-3,2%).  - VARIAZIONI OCCUPATI IN ABRUZZO PER ATTIVITA' ECONOMICA: Gli occupati per attivita' economica registrano incrementi nelle costruzioni (+6 mila), nel commercio e nelle attivita' ricettive (+13 mila), subiscono un consistente decremento nei servizi (-24 mila), meno consistente in agricoltura (-8 mila) e lieve nell' industria (-1.000). - TASSO DI OCCUPAZIONE: Il tasso di occupazione in Abruzzo nel III trimestre 2016 e' stato del 55,2%, valore che rimane ancora  piu' basso del 57,6% nazionale registrando uno spread negativo di 2,4 punti percentuali. - I DISOCCUPATI NEL III TRIMESTRE 2016: In Abruzzo, nel II trimestre 2016 i disoccupati ammontavano a 64 mila unita' e nel III trimestre 2016 diventano 60 mila registrando un decremento di 4 mila unita'. I disoccupati hanno annotato un decremento del 6,3% molto vicino al dato Italiano che ha segnato una flessione del 6,2%. - TASSO DI DISOCCUPAZIONE: Il tasso di disoccupazione, in Abruzzo nel III trimestre 2016, e' stato dell'11,1% mentre in Italia ha segnato il 10,9%%. Il dato assegna all'Abruzzo uno spread negativo dello 0,2%. - GLI INATTIVI NEL III TRIMESTRE 2016: Gli inattivi passano da 290 mila del II trimestre 2016 a 292 mila del III trimestre 2016 registrando un incremento di 2 mila unita'. La flessione degli inattivi e' stata del 5,3% valore superiore a quello medio nazionale dell' 1,5%. - TASSO DI INATTIVITA': Il tasso di inattivita', in Abruzzo nel III trimestre 2016 e' stato del 37,7%, valore piu' alto del 35,2% nazionale. "Per capire gli sviluppi effettivi del mercato del lavoro nel periodo in esame - spiega Aldo Ronci nel dossier - penso sia necessario effettuare l'analisi congiunturale in quanto l' eccellente risultato tendenziale dell'Abruzzo nel III trimestre 2016 dipende dal fatto che si fa riferimento al numero degli occupati nel III trimestre 2015 (467 mila) che e' stato il secondo peggior risultato trimestrale degli ultimi 10 anni; dalla dinamica degli occupati avvenuta nel IV trimestre 2015 che ha visto crescere gli occupati di ben 18 mila unita'". 

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Coldiretti: erosi 52mila ettari di territorio agricolo in Abruzzo

 In Abruzzo, a causa dell'espansione di aree urbane e degli insediamenti commerciali e produttivi sono 52.125 gli ettari di suolo consumato con relativa erosione di territorio agricolo e aumento della cementificazione. Ad affermarlo è la Coldiretti Abruzzo sulla base del rapporto 2016 Ispra, secondo il quale in Abruzzo il suolo consumato nel 2015 è pari al 4,8 per cento della superficie territoriale contro una media nazionale del 7,8% e con un incremento dello 0,8 % rispetto al 2012. Il centro con la maggior percentuale di consumo di suolo è Pescara con il 50,8% del consumo a livello proivinciale davanti a Montesilvano (33,1%) e Martinsicuro (32,9%) per la provincia di Teramo. Se si considera, invece, chi nel periodo 2012-2015 ha avuto il maggior incremento di terreno cementificato, spicca il Comune di Lettopalena in provincia di Chieti con un +17,5% davanti a Monteodorisio (+14,1%) sempre in provincia di Chieti e Cerchio (+13,4%) in provincia dell'Aquila. Coldiretti ricorda nella sua nota che "l'impermeabilizzazione del terreno comporta un rischio accresciuto di inondazioni, contribuisce al riscaldamento globale, minaccia la biodiversità. Su un territorio reso più fragile si abbattono i cambiamenti climatici con precipitazioni sempre più intense e frequenti e vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire con un grave problema per l'assetto idrogeologico del territorio". 

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Confartigianato e Legambiente contro Megalò 2

Legambiente scrive al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, in qualità di Commissario straordinario delegato alla mitigazione del rischio idrogeologico, in merito al progetto di ampliamento del Centro commerciale Megalo' 2 sul fiume Pescara, sottolineando come "il progetto di sviluppo dell'area commerciale aumenti il rischio dell'area stessa, in funzione dell'aumento potenzialmente di numero di visitatori nella struttura e delle modifiche all'argine previste, che sposterebbero piu' a valle il problema di tracimazione del fiume".

Chiamando in causa la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, il Ministero dell'Ambiente e Luciano D'Alfonso in qualita' di Commissario straordinario, Legambiente chiede quindi di "vigilare ed intervenire concretamente per evitare una nuova cementificazione sbagliata e dannosa, non solo perche' in contrasto con l'operato delle loro strutture ma, anche e soprattutto, per l'incolumita' delle persone"

Confartigianato Abruzzo ritiene una "vera e propria follia", il progetto Megalo' 2 e chiede una nuova legge regionale che blocchi nuove aperture di centri commerciali e obblighi gli esistenti ad aprire le porte ad aziende che offrano prodotti abruzzesi, "per fare in modo - dice - che un utente non ci ricordi per un panino americano, ma per un parrozzo locale". Quindi, un appello alla Regione e a tutte le forze politiche per "istituire immediatamente un tavolo che comprenda tutte le associazioni di categoria. La legge sul commercio - dicono il segretario regionale ed il delegato Commercio dell'associazione, Daniele Giangiulli e Massimiliano Pisani - deve essere immediatamente rivista, attualizzata e modificata per ripristinare un mercato di libera concorrenza. Il progetto di Megalo' 2 darebbe il colpo di grazia alle gia' disastrate piccole aziende, anche storiche, di Chieti e PESCARA, che stanno chiudendo, giorno dopo giorno, a causa dell'attuale centro commerciale". 

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Sulmona, Tordera promette l’attivazione di una lungodegenza

 Attivazione a breve del reparto di lungodegenza e potenziamento di urologia: sono le richieste avanzate alla direzione della Asl dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini e dall'assessore regionale Andrea Gerosolimo che sono ora al vaglio della governance dell'azienda sanitaria. Durante un incontro in Comune, mercoledi' scorso, le due istanze sono state sottoposte all'attenzione del Manager della Asl, Rinaldo Tordera che ora le valutera' ai fini di una loro possibile attuazione.

"Abbiamo ascoltato - dichiara il manager Tordera - le istanze del sindaco e dell'assessore Gerosolimo relative a due aspetti importanti della sanita' peligna. Le terremmo certamente nella dovuta considerazione, scandagliando tutte le possibilita' per capire se si possono utilmente calare nel comprensorio. Sulla lungodegenza c'e' il nostro impegno a fare tutte le verifiche necessarie per capire se vi sono le condizioni per attivare, in tempi ravvicinati, un reparto che e' di grande impatto per il territorio. Nella Valle peligna vi sono infatti ampie fette di popolazione composte da persone anziane e con malattie croniche che hanno bisogno di un'assistenza adeguata. Occorre inoltre tener conto del crescente invecchiamento della popolazione che in Abruzzo e' ancora piu' marcato rispetto al tasso nazionale". L'altra proposta, sottoposta all'attenzione del manager Tordera, che era accompagnato dal direttore del servizio personale Asl, Stefano Di Rocco, riguarda l'eventuale adozione di misure per il potenziamento del reparto di urologia. 

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Ricostruzione, Errani e D’Alfonso incontrano i sindaci dei comuni colpiti dal terremoto

Sono 17.346 le richieste pervenute alla Regione Abruzzo per le verifiche di agibilita' degli edifici privati danneggiati dal sisma a partire dagli eventi tellurici dello scorso 24 agosto. Finora, sono stati effettuati 5.227 sopralluoghi mentre circa 12 mila sono quelli che devono essere ancora compiuti. E' la fotografia scattata a Pescara in Regione, dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in occasione della riunione tecnico-operativa con il Commissario Vasco Errani, e con i sindaci dei Comuni ricadenti all'interno del cratere sismico (Campotosto, Capitignano, Montereale, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino, Crognaleto, Montorio al Vomano, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia, Castelli, Civitella del Tronto e Campli) oltre che con il Sottosegretario con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, per l'avvio procedurale delle iniziative volte alla cantierizzazione degli interventi di ricostruzione e recupero. Alla successiva riunione, invece, hanno partecipato i sindaci dei Comuni fuori cratere (Cagnano Amiterno, Barete, Pizzoli, Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano e Pietracamela).

Al termine dei due incontri con i sindaci, il presidente D'Alfonso, il Commissario Errani e la struttura tecnica della regione hanno incontrato i vertici degli Ordini professionali con l'obiettivo di favorire una tempistica rapida nell'espletamento delle pratiche.

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