Primo Piano

D’Alfonso non si candida alle Politiche, ‘ a meno che non mi chiamasse il Governo’

"Se devo rimanere nella vicenda politica, io chiedo, e questo e' quello che a me piacerebbe, di potermi ricandidare alle primarie per fare il presidente della Regione perche' vorrei insediare una tradizione amministrativa di governo della Regione avendo 10 anni di tempo. Sosterro' i miei compagni di coalizione e lavorero' per la coalizione affinche' dall'Abruzzo possa andare a Roma non solo un parlamentare, o tre o cinque o sette parlamentari, ma anche un uomo di governo nella compagine governativa". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, rispondendo a una domanda sulle sue intenzioni relative alle elezioni, nell'ambito di Rete 8 Economy che andra' in onda questa sera alle 21:00. Tre le opzioni elencate da D'Alfonso: "Opzione A, avvocato specializzato in diritto penale; opzione B candidato alle primarie di coalizione per rifare il presidente. L'opzione C - ha detto - non c'e' per quanto mi riguarda, a meno che non mi chiamasse il Governo della Repubblica a fare un'esperienza di Governo". Precedentemente aveva sottolineato, nell'intervista a tutto campo con i giornalisti di Ansa, il Centro e Il Messaggero e Renzo Labarile della testata Rete 8 Economy: "Se potessi scegliere mi dedicherei a tutt'altro. Mi metterei a fare l'avvocato, perche' mi e' venuta questa grande passione per il diritto penale, e vorrei difendere gratuitamente tutti quelli che inciampano in questo 51% di prepotenze che a volte si scaraventano contro la vita di molti individui, cittadini e persone. Pero' come dice mio padre non sono solo piu' di me stesso, sono anche parte di un patrimonio collettivo che mi puo' chiedere o di continuare a fare quello che faccio o di candidarmi". 

"Non vedo l'ora che ci siano momenti di accertamento della verita', da quelli riguardanti Pescara, o come si dice Pescaraporto, a quelli riguardanti le vicende aquilane o a quella riguardante quella specie di meteora concernente lo Zooprofilattico. Cosi' come devo confermare anche in questa sede che sono interessatissimo all' accertamento delle responsabilita' in sede civilistica di chi oltraggia la storia di fatiche e di credibilita' personale che in questo caso riguarda me. Io ho dichiarato un paio di anni fa che chiunque avesse valicato il limite lo avrei portato davanti a un giudice terzo". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, intervenendo alla trasmissione Rete8Economy in onda alle 21:00 su Rete8. "Ho fatto quattro iniziative per accertare la responsabilita' civilistica davanti a quattro persone che hanno sostenuto con modalita' diverse che io ho leso il diritto penale. Una vicenda riguardante Maltauro e la City, e' stato detto che io ho tolto una delega a un assessore per poter fare favori; l'ho chiesto rispetto alla vicenda del palazzo della Asl e si e' detto che ho gravi responsabilita'; terzo che avrei chiesto di cacciare al sindaco Alessandrini un assessore perche' avrebbe detto di no a Pescara Porto, l'assessore sta li'. Non ho fatto nessuna pressione. Ma uno non puo' permettersi di affermare questo pensando che sia innocenza della democrazia. Le opinioni si limitano alla criticabilita' dal punto di vista dell'opera politica. Mi puoi dire che spendo troppo, che sono dittatore, che non so fare, che non ho cultura, che ho sbagliato approccio sulla neve, sul fuoco, che assumo troppi Fedayn, ma non mi puoi dire che io addirittura ho usato la violenza psicologica sul sindaco per determinare la cacciata di un assessore che ha detto di no rispetto a una forzatura urbanistica, cosi' e' descritta". Quarta azione, ha riferito D'Alfonso, nei confronti di "un cittadino di Atessa che dice che un pubblico ministero poiche' e' venuto a un comizio fatto da me, sarebbe stato questo pubblico ministero a farmi assolvere". E alla domanda del perche' di questa controffensiva giudiziaria in questo momento D'Alfonso ha risposto: "Dentro la mia vita personale ha cominciato ad avere un grande ruolo anche la condizione di agibilita' dei miei figli. Ho un ragazzo di 20 anni che oggi segue tutto, sa tutto. Ho il piccolo, Francesco Cetteo, che sa i cognomi di coloro i quali hanno artefatto i documenti contro di me. Conosce tutta la vicenda di chi viziosamente mi ha fatto perdere sei anni, sono duemila giorni. Mio figlio conosce nomi, cognomi, vizi e condotte individuali di quelli che, quelli si' associatamente hanno fatto in modo che perdessi duemila giorni della mia vita, perdessi un mandato intero a Pescara; avrei reso quella citta' altro che Barcellona, Malmoe, sarebbe diventata, se avessi potuto governare senza essere infastidito da una diecina di imbroglioni - ha detto D'Alfonso alle telecamere di Rete8Economy - perche' sono imbroglioni quelli che hanno messo insieme quelle carte in quei termini li'". "E allora ho l'obbligo nei confronti dei miei figli - ha concluso - di fare in modo che quello che ho patito io come aggressivita', loro non lo devono proprio patire e ho preso l' impegno con loro che chi ci riprovava si sarebbe ritrovato davanti a un giudice terzo". 

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Rapporto Ecosistema urbano, in Abruzzo Teramo è 18ma

Mantova regina dell'ambiente. La corona è stata conferita dal 24esimo rapporto Ecosistema urbano, lo studio di Legambiente e Ambiente Italia sulla salute dei capoluoghi di provincia italiani pubblicato in esclusiva oggi sul Sole 24 Ore. La città virgiliana precede l'accoppiata Trento-Bolzano, di poco davanti a Parma ed è l'unica a confermarsi sul podio (finì terza l'anno scorso) e torna a conquistare un simbolico 'oro' a 11 anni dall'ultimo primo posto, datato 2006. La più emiliana delle lombarde ottiene i voti migliori nella raccolta differenziata, dove finisce quarta; nella ciclabilità del territorio (terza posizione); nell'estensione delle strade pedonalizzate (ottava); nella quantità di alberi (quinta). Per quanto riguarda l'Abruzzo, Teramo è al 18mo posto, L'Aquila al 47mo, Chieti al 65mo e Pescara al 76mo.

Sei località confermano una posizione tra le ultime dieci, cioè dal 95° al 104° posto: oltre a quattro siciliane (Palermo, Catania, Agrigento, Siracusa) ci sono una laziale (Frosinone) e una campana (Caserta). Niente calabresi, stavolta, e Vibo Valentia risale dall'ultima alla 91ª piazza. Al 96° posto compare la toscana Massa e al 102° c'è un'altra laziale, Viterbo. Il fondo è occupato, però, da Enna e Brindisi.Un’occhiata va data anche al piazzamento dei 10 capoluoghi più popolosi, con le prime tre che fanno registrare avanzamenti considerevoli: Bologna sale 34 gradini e si ritrova 22esima, Milano ottiene addirittura un più 42 risalendo fino al 31esimo posto, e Firenze - che era 67esimo - è ora 51esimo. Tutte le altre sono nella metà peggiore della graduatoria, con la capitale Roma in 88esimo posizione e il Sud che fronteggia anche qui il solito deficit di risultati, pur potendo sorridere per realtà di dimensioni più modeste: Oristano si conferma tra le prime dieci e Cosenza è eccellente 13esimo.v

ARIA E ACQUA Tra gli indicatori presi in esame, quelli relativi alla qualità dell’aria mostrano un lieve miglioramento delle perf0rmance relative alle emissioni inquinanti, nonostante l’emergenza smog degli ultimi giorni. Per quanto riguarda i consumi idrici, invece, raddoppia il numero di comuni che registrano consumi domestici superiori a 200 litri per abitante al giorno di acqua potabile (probabilmente riconducibili a utenze non soltanto domestiche ma contabilizzate come tali): Verona, Cosenza, Milano, Treviso, Pavia, Chieti, Monza, Sondrio. I consumi più bassi si registrano, invece, a Oristano (95,7 litri/abitante/giorno), Agrigento (107), Sassari e Perugia (115). Inoltre, il dato sulla dispersione dell'acqua potabile nei capoluoghi italiani conferma, in media, una situazione estremamente critica senza quasi segnali di discontinuità col passato. Nel 2016 sono ancora 17 i Comuni nei quali le perdite sono superiori al 50%, con punte di oltre il 60% a Frosinone, Vibo Valentia, Campobasso, Latina, Nuoro e Oristano.

RIFIUTI Nonostante le città italiane registrino performance particolarment e positive sul fronte della raccolta differenziata, che si attesta sul valore medio del 47,42%, oltre due punti percentuali in più rispetto al 45,15% dell’anno precedente, cresce nel 2016 la produzione pro capite di rifiuti urbani nei comuni capoluogo (con una media di 536 kg che torna a crescere rispetto all'anno precedente, 530 kg).TRASPORTO PUBBLICO Gli indicatori del trasporto pubblico mantengono la suddivisione per categorie di città in base al numero di abitanti. In questo caso, infatti, i segnali di miglioramento (sia sul fronte dell’offerta che della domanda, cioè degli spostamenti tramite mezzi pubblici da parte della popolazione locale) si concentrano unicamente nei grandi centri urbani. Inoltre, la densità automobilistica continua a rappresentare senza alcun dubbio una delle maggiori criticità nelle città e distingue sfavorevolmente l'Italia nel panorama mondiale: rispetto ad alcune grandi capitali europee (Londra, Parigi e Berlino), il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani nel 2016 si conferma a livelli praticamente doppi, pari a 62,4 auto ogni 100 abitanti e risulta stabile o in aumento in tutte le città ad eccezione di Reggio Emilia e Crotone.

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A novembre gli italiani pagano 55 miliardi di euro.di tasse

A novembre, ricorda la Cgia di Mestre, si abbatte una tempesta di scadenze fiscali: a gli acconti e le addizionali Irpef, l'Ires, l'Iva, l'Irap e le ritenute di imposta i lavoratori dipendenti, gli autonomi, le imprese e i possessori di altri redditi. L'imposta piu' "impegnativa" da onorare entro la fine del prossimo mese sara' l'acconto Ires in capo alle societa' di capitali che dovranno versare 14 miliardi. L'Iva dovuta dai lavoratori autonomi e dalle imprese ammontera' a 13 miliardi di euro, mentre i collaboratori e i lavoratori dipendenti attraverso i rispettivi datori di lavoro, "daranno" al fisco ritenute per un importo di 10,9 miliardi di euro. L'acconto Irpef dara' luogo a un gettito di 7,7 miliardi, l'Irap, invece, costera' alle aziende 6,8 miliardi di euro. Le ritenute Irpef dei lavoratori autonomi e l'addizionale regionale Irpef, infine, "peseranno" in ognuno dei due casi per 1 miliardo di euro. "Nonostante le riforme avviate in questi ultimi 25 anni - ricorda il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - l'Italia e' ancora a meta' del guado. Sebbene non facciamo piu' parte del club dei Paesi unitari, non possiamo neppure considerarci un paese federale. Se sul fronte fiscale ancora adesso l'80% circa del gettito tributario finisce nelle casse dello Stato centrale, gran parte della spesa, depurata dagli interessi sul debito pubblico e dalla previdenza, viene invece gestita a livello locale. Il 53% infatti, e' in capo a Regioni, Province e Comuni. In altre parole, la quasi totalita' delle nostre tasse finisce a Roma, ma oltre la meta' delle uscite e' gestita da governatori e sindaci". In Italia il gettito tributario complessivo (imposte, tasse e tributi), ricorda la Cgia, supera i 490 miliardi di euro l'anno. Questa cifra cosi' importante affluisce nelle casse dell'erario rispettando una serie di scadenze fiscali che, in termini economici, si concentrano prevalentemente tra novembre e dicembre e nei mesi di giugno e luglio. Uno dei contribuenti piu' penalizzati dal fisco italiano sono le imprese. Il carico di imposte e contributi previdenziali su queste ultime, infatti, non ha pari nel resto d'Europa. La percentuale in grado di dimensionare questo fenomeno e' l'incidenza delle tasse pagate dalle aziende sul gettito fiscale totale. Se nel 2015 (ultimo dato disponibile) in Italia tale percentuale e' stata del 14,9, in Irlanda ha toccato il 14,8, in Belgio il 12,9, nei Paesi Bassi il 12,7, in Spagna l'11,8, in Germania e in Austria l'11,6. La media dell'Unione europea e' stata pari all'11,5%.

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Paolucci: approvato il Defr 2018-2020 

La Giunta regionale d'Abruzzo ha approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale (D.E.F.R.) 2018-2020, ai sensi del D. Lgs. 118/2011. "Si tratta del principale atto di programmazione regionale che, cosi' come nelle intenzioni del legislatore nazionale, si inserisce all'interno di un sistema di programmazione unitaria che vede nel Documento di Economia e Finanza del governo nazionale il punto di partenza, ma che poi riporta ad unita' i vari strumenti di programmazione settoriale che l'ente e' tenuto a predisporre" dice l'assessore al Bilancio della Regione Silvio Paolucci. "Il D.E.F.R. 2018-2020 persegue l'intento di rendere la Regione una funzione a favore delle persone, delle imprese e dei territori, nell'ambito delle direttrici gia' definite nel precedente documento 2017-2019. Esso si inserisce in un contesto diverso rispetto al recente passato, con una ripresa ormai consolidata in Italia e in Abruzzo, con il Pil nazionale che nel 2017 crescera' dell'1,5% come riportato nella Nota di Aggiornamento del DEF nazionale, mentre il livello degli occupati in Abruzzo si attesta a 30 giugno 2017 a quota 485mila, 26mila in piu' rispetto al giugno 2014, data di inizio dell'attuale legislatura. L'Abruzzo - prosegue Paolucci - e' uscito dal commissariamento della sanita', e sono stati conseguiti risultati molto positivi in termini di adempienza sui Livelli essenziali di assistenza (L.E.A.). Permane una situazione di difficolta' del bilancio regionale, con un disavanzo rilevante che per la prima volta dopo anni di gestione disattenta viene accertato e portato in luce, attraverso un lavoro poderoso iniziato dall'attuale Giunta, che ha visto impegnate tutte le strutture regionali, base di una nuova cultura della responsabilita' finanziaria che va insediata stabilmente nell'amministrazione. Ammontano a 2,9 miliardi le risorse derivante da strumenti di programmazione europea e nazionale che la Regione mettera' a disposizione del territorio nel triennio, mentre ammonta a 737.919.595,33 euro il disavanzo accertato dell'ente". "La Regione ha inoltre ottenuto un risultato gigantesco: l'inserimento nella Legge di stabilita' della "norma Abruzzo", che consente di certificare il debito e spalmarlo in 20 anni, anziche' nei 10 precedentemente previsti, liberando 25 milioni di euro di spesa annua, che potranno andare a vantaggio di imprese e famiglie, soprattutto delle fasce piu' deboli, con l'impegno ad incrementare del 2% annuo gli investimenti a partire dal 2018. E' evidente che si tratta di un fatto epocale - prosegue l'assessore regionale -, mai accaduto prima nella storia d'Abruzzo, che ci permette di aumentare considerevolmente gli impegni di spesa". "Si confermano - conclude Paolucci - gli strumenti di programmazione e di sviluppo, a partire dai pilastri del Masterplan per l'Abruzzo e del Patto per lo sviluppo, cui si affiancheranno un Piano straordinario di politiche attive del lavoro in Abruzzo in chiave anti-crisi, che potra' contare su risorse per 32 milioni di euro, aggiuntive rispetto a quelle del POR FSE Abruzzo, in quanto derivanti dal comma 6 bis del Decreto legislativo 148/2015, e l'eccezionale opportunita' della Zona Economica Speciale introdotta dal Decreto per il Mezzogiorno. Si indicano le priorita' per i prossimi tre anni, a partire dalla messa in sicurezza delle scuole su tutto il territorio regionale".

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Sanità, via libera all’emodinamica a Vasto dalla Giunta regionale

Un passo in avanti per l'attivazione, all'ospedale San Pio di Vasto, di un laboratorio di radiologia interventistica, angiografia ed emodinamica.

La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ha infatti approvato la costituzione di una commissione che dovrà procedere alla realizzazione di tutti i presupposti per l'apertura della struttura nel nosocomio.

Dell'organismo fanno parte il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Pasquale Flacco; i dirigenti medici Nicola Maddestra, Corradino Panerai, Vincenzo Di Egidio, Vincenzo Cerasa, Cosimo Napoletano; Ugo Aloè, in rappresentanza del gruppo promotore della petizione per l'emodinamica a Vasto. I membri della commissione svolgeranno il loro compito a titolo gratuito, salvo il rimborso delle eventuali spese sostenute.

"Nel decreto commissariale sul riordino della rete ospedaliera regionale (il n.79/2016, ndr) - spiega Paolucci - il nosocomio di Vasto è stato indicato come Dea di primo livello, con funzione di spoke per le reti tempo-dipendenti (infarto, politrauma e ictus) e le patologie complesse. Di qui la decisione di procedere alla costituzione della commissione, che lavorerà in collaborazione con le strutture del Dipartimento regionale per la salute e il welfare. Il piano di riorganizzazione degli ospedali abruzzesi non è uno strumento rigido, ma prevede dei meccanismi per adattarsi ad eventuali nuovi bisogni assistenziali che dovessero emergere nei tavoli di monitoraggio del sistema sanitario regionale. Non c'è nessuna preclusione da parte di questa amministrazione regionale ad attivare nuovi servizi, a patto che rispettino gli standard assistenziali per quanto riguarda appropriatezza ed esiti, oltre a non pregiudicare l'efficienza complessiva della rete assistenziale". 

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Il ministro Lotti: gli stadi di proprietà sono un pezzo del futuro

"E' un progetto bellissimo che sulla carta ci fa sognare, fa sognare Pescara. Non dobbiamo considerare quello di oggi un punto di arrivo, ma un punto di partenza". Lo ha detto a Pescara il ministro allo Sport Luca Lotti, nel corso della presentazione del progetto del nuovo stadio del capoluogo adriatico. "Oggi - ha proseguito - abbiamo creato una grande aspettativa al mondo del calcio, ai tifosi del Pescara e alla citta' tutta, perche' questa struttura si inserisce all'interno di un piano urbanistico un pochino piu' complesso. Sono contento che sia cosi' perche' - ha aggiunto - dimostra quanto lo sport ancora una volta aiuta e attrae l'economia di una citta' come questa. Allora bisogna lavorare, correre, approvare il Masterplan il prima possibile e cercare di dare subito avvio alla parte conclusiva di quella che sara' la manifestazione di pubblico interesse, la fine dei lavori e infine l'inaugurazione. Flaiano diceva in maniera ironica 'coraggio il meglio e' passato', noi oggi possiamo dire che il meglio e' davanti a noi. Dobbiamo continuare su questa strada e faremo la nostra parte, noi ci siamo. Questa squadra - ha concluso il ministro - e' in grado di fare tutto il lavoro alla grande e deve fare in modo che questa importante opera veda la luce il prima possibile".

Gli stadi di proprieta' "sono un pezzo del futuro perche' il ragionamento della ristrutturazione degli stadi privati e di come si vive lo spettacolo in uno stadio privato, aiuta a vedere un calcio e uno spettacolo diverso". Cosi' ministro allo Sport, Luca Lotti, a Pescara, a margine della presentazione del progetto del nuovo stadio del capoluogo adriatico. "Aiuta quindi ad avere - ha proseguito - un campionato piu' bello e avvincente, grazie anche alla modifica della norma sulla Melandri che abbiamo portato in finanziaria e che portera' delle novita' importanti sulla redistribuzione dei denari e dei proventi dei diritti televisivi. Sono convinto, pero', che di pari passo, stadi nuovi, piu' funzionali e piu' belli, di proprieta' delle societa' sportive - ha concluso Lotti - potranno aiutare l'intero comparto ad avere uno spettacolo migliore".

"E' incredibile come un campionato di serie A che fattura oltre un miliardo e 200 milioni di euro non abbia una governance in grado di valorizzare quel prodotto, che e' il nostro prodotto e il nostro campionato". Cosi' a Pescara, il ministro allo Sport Luca Lotti, nel corso della presentazione del progetto del nuovo stadio del capoluogo adriatico. Lotti si e' rivolto ai presidenti delle societa' sportive "affinche' si dotino di uno statuto e di una governance in grado di spiegare e di vendere il nostro prodotto che, secondo me, non ha niente di meno dagli altri campionati stranieri. I progetti che riguardano non solo gli stadi di Juventus e Udinese, ma anche di Empoli, Cagliari, Bologna, Sassuolo e Frosinone, da qui a 10 anni cambieranno volto al mondo del calcio. Probabilmente ci arriveremo tardi - ha aggiunto Lotti - ma ci stiamo arrivando"

"Non e' possibile che una figura stipendiata dallo Stato, in nome del presidio di una competenza che difende, realizzi una serie di no, con la carta intestata della pubblica amministrazione che poi ostacola, e non faccia fare successo a quella iniziativa economica, e mi riferisco a tutte le manifestazioni del Mibact che in qualche modo operano nel territorio". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, questa mattina nel corso della presentazione del progetto del nuovo stadio di Pescara, rivolgendosi al ministro dello Sport, Luca Lotti, presente al suo fianco. Un attacco che segue le polemiche avute da D'Alfonso negli ultimi tempi, a piu' riprese, con la soprintendenza ai Beni culturali. "A Lotti dico che la risorsa finanziaria e' limitata, che la risorsa normativa si sta rivelando straordinaria, anche grazie alla flessibilita' che avete introdotto, ma noi abbiamo bisogno di un'altra risorsa da mettere in campo, oltre quella delle idee e delle imprese - ha rimarcato D'Alfonso - ovvero che la pubblica amministrazione si presenti componibile con l'intrapresa privata. Il dl Mezzogiorno introduce una rivoluzione, concependo una logica pattizia tra pubblica amministrazione e privati, e le Zes azzerano le procedure - ha concluso D'Alfonso - ma noi dobbiamo sempre piu' concepire la straordinarieta' dell'approccio collaborativo della pubblica amministrazione quando c'e' un'iniziativa di intrapresa economica"

 "I nuovi stadi fanno aumentare del 50% i ricavi delle societa' al botteghino, che a Pescara al momento sono di circa 1,2 milioni di euro annui e dunque ci saranno grandi benefici per la Pescara Calcio, permettendo sia alla citta' che al club di crescere". Cosi' il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani. "Occorrera' un investimento di 70 milioni di euro e sara' possibile arrivare alla realizzazione del nuovo stadio entro il 2019 - ha aggiunto Sebastiani - La ricaduta sara' enorme anche in termini di nuovi posti di lavoro". Secondo il patron del Pescara, "bisogna farsi trovare pronti, perche' tra qualche anno occorrera' per forza giocare in nuovi stadi. Sono orgoglioso che la citta' abbia preso di petto la questione del nuovo stadio - ha concluso Sebastiani - visto che dopo la prima uscita del progetto ho ascoltato molti interlocutori, qualificati e importanti, e tutti concordano sulla necessita' del nuovo stadio

 "Sara' uno 'stadio verde', la pineta dannunziana non sara' toccata, ma ampliata e protetta, il fosso Vallelunga sara' riqualificato insieme al Villaggio Alcyone e l'invaso del nuovo stadio sara' di 10 ettari, con parcheggi di scambio e una fermata ferroviaria a ridosso che formeranno un nuovo hub trasportistico". Cosi' il progettista Giovanni Vaccarini. "Si scavera' il meno possibile, la mobilita' vedra' moltiplicarsi i criteri di accesso e saranno utilizzati materiali sostenibili - ha poseguito Vaccarini -. Sara' uno stadio da circa 20mila posti, con attivita' commerciali, ristoranti e poi 'Casa PESCARA' con servizi e sky box. Sara' soprattutto uno stadio che inserira' in un'area verde, in modo armonico rispetto all'ambiente circostante. La parte coperta sara' di 4.000 metri quadrati e l'area commerciale di 16.200 metri quadrati - ha concluso il progettista - saranno garantite sicurezza, accessibilita' per tutti, grande atmosfera e ottima visuale". Il ministro Lotti ha rimarcato che il progetto per il nuovo stadio di Pescara "e' la dimostrazione che il lavoro tra pubblico e privato puo' stare insieme. Quello di oggi non e' un punto di arrivo ma di partenza - ha aggiunto Lotti - e bisognera' prestare la massima attenzione, sia da parte della pubblica amministrazione che da parte del privato, perche' oggi sono state create grandi aspettative nei cittadini e nei tifosi". Per D'Alfonso, "e' partita un'iniziativa coraggiosa ad opera di forze economiche capaci di scommettere, progettare e riscontrare le esigenze della citta' quando la citta' si fa competitiva e moderna. Con questa iniziativa - ha proseguito il presidente della Regione - riusciamo a rispondere in anticipo ad un bisogno rispetto alla modifica normativa". A giudizio del sindaco Alessandrini, "il modello torinese, da Cagliari a Udine, ha prodotto numerosi figli, portando alla realizzazione di strutture polifunzionali, in grado di vivere 7 giorni su 7, e non soltanto due volte al mese". Umberto Sgambati, amministratore delegato della Proger, che insieme al Pescara Calcio e' parte attiva del progetto, spiega di avere "voluto puntare sulla 'Pescaritudine', da utilizzare per portare l'Abruzzo nel mondo, con questo nuovo stadio che rappresenta una grande occasione per la città".

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Lolli presenta Peró: progetto del turismo esperenziale 

Il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, ha partecipato questa mattina all'Aquila, alla presentazione del progetto "Peró: Percorsi e ospitalità per ri-partire in Abruzzo". Il progetto, si è classificato al primo posto nella graduatoria relativa al bando riservato ai Comuni del Cratere Sismico Aquilano e realizzato dalla Dmc Abruzzo Qualità e dalla Dcm Terrextra Marsica. Sono intervenuti anche il presidente della Dmc Abruzzo Qualità, Massimiliano Bartolotti, il presidente della Dmc Terrextra Marsica, Giovanni D'Amico e il direttore della Dmc Abruzzo Qualità, Raffaele Siciliano, vice sindaco di Ovindoli. Il progetto, che sarà presentato agli operatori di settore giovedì 26 ottobre a Roma, punta a promuovere il rilancio turistico dei territori appartenenti alle due destinazioni turistiche aquilane: L'AquilaMountains - Le Montagne d'Abruzzo e Terrextra - Marsica. Il progetto è articolato in sette fasi. Il programma, si protrarrà fino a maggio 2018: sono previsti escursioni, percorsi enogastronomici, eventi sportivi, laboratori didattici, spettacoli teatrali e musicali ed educational tour, studiati e realizzati per accrescere l'interesse e la voglia di frequentare i magnifici luoghi del territorio Aquilano. Il vice presidente Giovanni Lolli: "Se vogliamo fare il turismo e valorizzare le meraviglie che abbiamo, dobbiamo capire come sta cambiando l'aspettativa dei turisti: oggi i turisti sono alla ricerca di un grande insieme di cose che permetta loro di fare un'esperienza unica e indimenticabile". 

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Case famiglie per anziani abusive, chiuse tre strutture dal Nas

 Case famiglia abusive in Abruzzo ospitavano anziani, anche disabili, in condizioni non adeguate alle loro necessita' sanitarie. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nas, che al termine di controlli specifici hanno denunciato 9 persone per vari reati. Una delle strutture abusive era Pescara, un'altra in Provincia di Teramo, dove i degenti, molti dei quali costretti in sedia a rotelle, vivevano in una situazione di sovraffollamento ed in locali fatiscenti. Entrambe le case sono state chiuse per ordine dei sindaci. Una terza casa abusiva e' stata scoperta in provincia dell'Aquila. In altre due case famiglia, invece, i militari hanno documentato la presenza di ospiti in eta' avanzata che l'Asl ha ritenuto bisognose di assistenza di alta intensita'. In queste strutture i Nas hanno sequestrato circa 200 chili di alimenti di origine animale e vegetale privi di informazioni di tracciabilita' e per questo sequestrati. Inoltre, malgrado vi fosseo ospiti con disabilita' motorie, gli edifici presentavano barriere architettoniche nei servizi igienici e negli ambienti comuni. In Provincia di Chieti i militari del Nas hanno ispezionato tre strutture ricettive per anziani, dove sono riscontrate inadeguatezze in tema di rintracciabilita' degli alimenti. Sono in corso verifiche circa le generalita' degli ospiti e il possesso dei titoli professionali da parte del personale addetto all'assistenza ed alla somministrazione delle terapie.

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Dal ministero 14 milioni per le bonifiche di 6 discariche in Abruzzo

Approvato dal ministero dell'Ambiente il ripartito delle risorse a valere sul FSC 2014-2020, area tematica "Piano Operativo Ambiente", riguardanti gli "Interventi per la gestione del ciclo dei rifiuti" e destinando alla Regione Abruzzo risorse per 14.175.153 euro finalizzati alla ristrutturazione e ampliamento di sei discariche: due a Lanciano (Chieti), in zona industriale Cerratina; una a Sulmona (L'Aquila), Noce Mattei; due a Cupello (Chieti); una a Castel di Sangro (L'Aquila). Si tratta, recita una nota della Regione, di un'ulteriore e importante occasione per soddisfare la condizione di "ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia europea" degli attuali siti al fine di renderli maggiormente funzionali e rispondenti alle esigenze delle comunita' interessate. Le risorse assegnate su progetti definitivi, frutto delle interlocuzioni intercorse in occasione degli incontri avvenuti al ministero con i referenti della Regione Abruzzo, dovranno essere spesi nel quadriennio 2017-2020 e confermano l'importante ruolo che svolge la Regione Abruzzo nel delicato sistema del ciclo dei rifiuti urbani.

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L’Italia ha la popolazione lavorativa piu’ anziana d’Europa

L'Italia ha la popolazione lavorativa piu' anziana d'Europa. Nel 2016, afferma la Cgia di Mestre, l'eta' media degli occupati in Italia era di 44 anni, contro una media di 42 registrata nei principali paesi Ue. Negli ultimi 20 anni, inoltre, l'eta' media dei lavoratori italiani e' salita di 5 anni, un incremento che in nessun altro paese e' stato cosi' rilevante. A seguito del calo demografico, dell'allungamento dell'eta' media e di quella lavorativa, contiamo nei luoghi di lavoro pochissimi giovani e molti over 50. Se, infatti, nel nostro paese l'incidenza dei giovani (15-29 anni) sul totale degli occupati e' pari al 12%, in Spagna e' al 13,2, in Francia al 18,6, in Germania al 19,5 e nel Regno Unito al 23,7%. Per contro, nel nostro Paese l'incidenza degli ultra 50enni sul totale degli occupati e' del 34,1%. Solo la Germania registra un dato superiore al nostro e precisamente del 35,9%, mentre in Spagna e' del 28,8, in Francia del 30 e nel Regno Unito del 30,9%. 

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