Primo Piano

Elezioni regionali, Giorgetti non chiude a Forza Italia

A fine agosto "l'attacco io me lo aspetto, i mercati sono popolati da affamati fondi speculativi che scelgono le loro prede e agiscono. Abbiamo visto cos'è accaduto a fine agosto nel '92 e sette anni fa con Berlusconi. L'Italia è un grande Paese e ha le risorse per reggere, anche grazie al suo grande risparmio privato. Quello che mi preoccupa è che, nel silenzio generale, gran parte del risparmio italiano è stato portato all'estero e quindi la gestione dei nostri titoli non è domestica". Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti (Lega), intervistato da Libero, in Europa "il governo populista non è tollerato. La vecchia classe dirigente italiana ed europea vuol far abortire questo governo per non alimentare precedenti populisti", ma l'orizzonte dell'esecutivo "non sarà di breve termine. L'accordo con M5S è saldo". Giorgetti parla della sua "settimana da eremita, isolato, con cena alle 19 perché in montagna si mangia presto. Ho dato i compiti delle vacanze ai ministri e mi sono ritirato qui, fino al 17-18. Il 25 agosto - spiega - l'attività riprenderà a pieno regime. Ci ritroveremo ciascuno con il proprio dossier e metteremo tutto in un mega frullatore dal quale verrà fuori la manovra finanziaria". Nella manovra troveranno posto "riduzione dell'aliquota fiscale, reddito di cittadinanza e ritocco della Legge Fornero. Ci sarà qualcosa di tutto, siamo d'accordo con M5S e anche con Tria", assicura Giogetti. Sulle risorse, "proposte non ne faccio, penso solo che se decideremo di dare inizio alla flat tax con una cura da cavallo, allora le risorse andranno recuperate da qualche parte". Mario Draghi "mi dice che l'Italia deve fare i compiti. Ma non è detto che debbano essere quelli stabiliti da altri", dichiara il sottosegretario. "Quel che conta, sostiene anche Draghi, è aumentare produttività e ricchezza. Le idee dei professori e dei progressisti hanno fallito, magari le nostre funzionano". In merito a Forza Italia, "i rapporti con gli azzurri sono freddini. La vicenda Foa è inspiegabile. I forzisti in Parlamento sono spiazzati dalle decisioni dei loro leader, che sono più prossime al Pd che al loro elettorato", dice Giorgetti, secondo cui il centrodestra "al momento è una categoria dello spirito, non più della politica, anche se nel nostro mestiere i margini di ricucitura ci sono sempre". In Abruzzo, conclude, "i leghisti abruzzesi vogliono andare soli, ma è normale, tutti i leader locali vogliono correre da soli. La decisione finale spetta a Salvini e per esigenze superiori i dirigenti abruzzesi potrebbero essere costretti ad allearsi con gli azzurri".

Le parole di Toti

Congressi aperti, primarie e niente tessere per rinnovarsi, e poi "ripensare un nuovo centrodestra a due gambe. Una gamba è quella leghista che ha trovato la sua dimensione, il suo leader e alcuni temi da proporre all'opinione pubblica. Questa gamba è forte ma non autosufficiente. C'è bisogno di una seconda gamba che rappresenta chi votava e chi vota Forza Italia, Fratelli d'Italia, il mondo civico e il mondo cattolico". Per il governatore della Liguria Giovanni Toti (FI), intervistato dal Corriere della Sera, serve "un Pdl 4.0 che chiarisca la sua collocazione a destra e l'alleanza strategica con la Lega. Se non faremo così - avverte - regaleremo il Carroccio ai grillini". "Alle Regionali in Abruzzo mancano molte settimane. Il centrodestra ha tutto lo spazio per recuperare il dialogo, ma a una condizione: dobbiamo renderci conto che si è chiusa un'epoca e se ne è aperta un'altra. D'altro canto le tensioni che ci sono, e non solo in Abruzzo, sono un sintomo e non la malattia", afferma Toti, secondo cui "pensare di affrontare il mondo del 2018 con gli schemi del 1994 è faticoso e probabilmente inutile. Forza Italia ha bisogno di cambiamenti profondi". La questione "non è di nomi e di facce. Ma di metodo e perimetro. E' secondario scegliere Antonio Tajani, Adriano Galliani o Giovanni Toti. Il tema è come vengono selezionati e con quale scopo", spiega Toti. "Da qualche mese si parla di profondo rinnovamento per fare ritornare FI l'ala moderata del centrodestra. Bene, ma per farlo davvero occorrono congressi veri, basati non sulle tessere ma sul coinvolgimento degli amministratori locali e dei militanti". La proposta è "niente urne ad hoc, niente tessere, niente rendite di posizione. Per metà gli organismi dirigenti dovranno essere scelti dagli amministratori ma anche dalle liste civiche che si riconoscono nel centrodestra moderato. E per l'altra metà dagli elettori". In Parlamento, conclude Toti, "Forza Italia deve trovare la cifra esatta con cui fare opposizione", che "non deve diventare un'opposizione rancorosa".

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L’Abruzzo al 19mo posto per arrivi e presenze di turisti

L'Abruzzo è 19/o in Italia per arrivi e presenze di turisti: nel 2017 i clienti negli esercizi ricettivi sono stati 1.548.653, 6.193.473 le presenze. Il 14% dei turisti è straniero e la permanenza media è 4 giorni. Il tasso di 'turisticità' dell'Abruzzo è 4,7 (6,9 in Italia), dato che colloca la regione al 13/o posto. E' quanto emerge da un'analisi del centro studi di Confartigianato Chieti L'Aquila. A livello regionale la media del periodo 2015-2017 è 6,2 milioni di presenze (13,9% stranieri), un calo del 15,9% (-13,5% stranieri, -16,3% italiani). La variazione negativa, unica in Italia insieme a quella del Molise, colloca l'Abruzzo in fondo alla graduatoria nazionale. Le imprese artigiane attive nei settori interessati dalla domanda turistica nel primo trimestre 2018 sono 4.744, 15,6% del totale, -2,3% rispetto allo stesso periodo 2017. In cima alla classifica abruzzese per numeri e tasso di turisticità, oltre la media nazionale, la provincia di Teramo; seguono Pescara, L'Aquila e Chieti. In provincia di Chieti gli arrivi sono stati 299.397 e le presenze 956.524; del totale l'11,6% viene dall'estero. I dati collocano il Chietino al 99/o posto della classifica nazionale. La permanenza media è di 3,2 notti. Il tasso di turisticità è di 2,5, in base al quale Chieti si colloca in 72ma posizione. La media del periodo 2015-2017 è di 0,9 milioni di presenze, con una flessione del 27,3% (99ma posizione). In provincia dell'Aquila, invece, gli arrivi sono stati 345.654 e le presenze 859.808; del totale il 7,5% viene dall'estero. I dati collocano l'Aquilano al 106mo posto della classifica nazionale. La permanenza media è di 2,5 notti. Il tasso di turisticità è di 2,8, in base al quale L'Aquila si colloca in 70ma posizione. La media del periodo 2015-2017 è di 0,9 milioni di presenze, con una flessione del 27,7% (100ma posizione). A Pescara 352.798 arrivi e 957.754 presenze (14,7% stranieri, 90ma posizione, tasso di turisticità 3,0) e a Teramo 550.804 arrivi e 3.419.387 presenze (14% stranieri, 94ma posizione, tasso di turisticità 11,0).

"L'Abruzzo ha bisogno di una programmazione unitaria e articolata dell'ampia offerta del territorio - afferma il direttore generale di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli - Una programmazione che valorizzi le eccellenze paesaggistiche, architettoniche, culturali ed enogastronomiche presenti nelle quattro province. Tutto questo, nel corso degli anni e con le diverse amministrazioni regionali che si sono susseguite, non è mai stato fatto. I dati, infatti, dimostrano che c'è bisogno di nuovo impulso e di più attenzione per un settore che potrebbe diventare un volano dell'economia regionale. Confartigianato Chieti L'Aquila non resterà a guardare e, in autunno, con la creazione della categoria Turismo, elaborerà una serie di progettualità per dare risposte al territorio, ai turisti e a tutte le imprese che operano nei settori coinvolti". 

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Bellachioma: In Abruzzo la Lega correrà da sola

"La decisione è presa. In Abruzzo la Lega correrà da sola. Chi ci ama ci segua e andiamo a vincere". Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il deputato Giuseppe Bellachioma, coordinatore della Lega in Abruzzo, in vista delle elezioni per il nuovo presidente della Regione.  "La Lega correrà da sola in Abruzzo. E' una decisione che ha visto il raccordo del segretario nazionale federale, Matteo Salvini, del vice premier Giancarlo Giorgetti e del coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma. Il livello massimo del tavolo che ha espresso questa posizione fa intendere che da un punto di vista sia nazionale sia locale le ambiguità di alcuni partiti non sono piaciute alla Lega che, avendo deciso di avere un colloquio diretto con i cittadini, senza ambiguità, senza inciuci e senza creare condizioni che finiscono per essere equivoche, preferisce fare un percorso iniziando da sola". Lo ha detto il responsabile regionale coordinamento Lega Abruzzo Gianfranco Giuliante, a margine di una conferenza stampa a Pescara. A proposito del rapporto con Forza Italia ha aggiunto: "Prendiamo le distanze da quanti stanno muovendosi secondo quelle ambiguità che abbiamo denunciato sia a livello nazionale che locale. A chi di Forza Italia parla di unità del centrodestra dico che gli auspici di un centrodestra unito si scontrano poi su una serie di provvedimenti nei quali in Abruzzo Fi è andata a convergere con il Pd. Credo che questo basti e avanzi per dire come stanno le cose"

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Prodotti italiani per l’estate, un business da 5 miliardi

Creme solari, attrezzi sportivi e insetticidi in Francia, costumi da bagno a Hong Kong, giostre in Cina, gelati in Germania, alianti negli Stati Uniti: i prodotti italiani per l'estate esportati nel mondo sono un business da quasi 5 miliardi l'anno. Nel 2017, secondo un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi sui dati Istat, l'export italiano di prodotti estivi è cresciuto del 4,6% e nei primi tre mesi del 2018 ha già raggiunto il valore di 1,3 miliardi. I prodotti estivi del made in Italy più esportati sono quelli dedicati al beauty. Il 37% dell'export dei beni per i mesi più caldi dell'anno è rappresentato da prodotti di bellezza e creme protettive per i raggi del sole, per un business da quasi 2 miliardi di euro. Seguono le attrezzature sportive con 839 milioni (17% del totale) le tute sportive e costumi da bagno con 761 milioni (15,4%) e gli insetticidi e disinfettanti per piante con 670 milioni (13,6%). Ad essere apprezzate di più sono state però le biciclette: l'export di Rossignoli, Bianchi e altri veicoli a due ruote italiani è infatti aumentato lo scorso anno del 17,4%, passando da 172 a 202 milioni. Se i prodotti italiani vengono esportati in tutto il mondo, ci sono differenze di gusti e richieste tra i vari Paesi. Mentre la Cina è prima per attrazioni per fiere e giostre (14,1%), Hong Kong preferisce tute sportive e costumi da bagno (15,4%), la Germania i gelati (19,7%) ma anche i prodotti di bellezza (11,6%), gli Stati Uniti i veicoli aerei non a motore (41,8%). Il primo estimatore dei prodotti estivi del Belpaese è però la Francia, che rappresenta la principale meta dell'export per molti prodotti: articoli per le feste (15,9% del totale), attrezzature per lo sport e il gioco all'aria aperta (15,4%) e per la pesca (16,5%), cartoline postali stampate o illustrate (17,2%), insetticidi e disinfettanti per piante (19,4%), tende, vele e articoli da campeggio (19,9%), biciclette (38,3%), prodotti di bellezza e creme solari. Il business di attrezzature per la pesca o gelati non cresce allo stesso passo in tutti i Paesi e settori. Tra le destinazioni che crescono di più ci sono infatti Hong Kong per gli articoli per le feste (+42,2%), Giappone per le attrezzature sportive (+37,2%), Messico per giostre e attrazioni da fiera (+265%). 

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D’Alfonso lascia la Regione Abruzzo e racconta i suoi 50 mesi da Presidente

"Oltre a realizzare il passaggio di consegne, oggi firmo e domani recapitero' l'atto che determina il riscontro alla nota del Senato, che mi ha scritto per farmi optare". Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nella conferenza stampa convocata a Pescara per illustrare l'attivita' svolta nei 50 mesi di legislatura e la delibera con cui si sancisce il passaggio di consegne e la comunicazione con cui conclude l'esperienza di governo alla guida della Regione Abruzzo. Rispetto alla data delle prossime elezioni regionali: "Il presidente della Giunta facente funzioni - ha detto - il presidente del Consiglio regionale e il presidente della Corte d'Appello, sono le tre figure che determinano la scelta della data del voto. Presumo, facendo il conteggio e una composizione di lettura, che si comincia a potere votare a dicembre. Se non e' dicembre, sara' gennaio. Tutto questo sta adesso in un dialogo compositivo tra presidente della Giunta, presidente del Consiglio e presidente della Corte d'Appello". Rispetto al prossimo appuntamento elettorale: "Da oggi mi costituisco sostenitore, falegname del centrosinistra. Sono convinto - ha detto - che chi prende 200 mila voti vince le elezioni. Nel mio caso fu diverso perche' la competizione reale fu a tre, questa volta secondo me puo' essere a quattro. Io lavorero' per facilitare la piu' parte possibile di convergenza a supporto del centrosinistra del mondo delle professioni, del mondo dell'impegno privato e del volontariato, andando oltre la consistenza dei partiti e facendo in modo che i partiti vengano aiutati a tornare ad essere infrastrutture della società".

''Tengo a precisare che Legnini è una risorsa della Repubblica per incarichi rilevantissimi. Io conosco la stima che riscuote Legnini a livello nazionale, per incarichi rilevantissimi viene sempre preso in considerazione'', così l'ormai ex presidente della Giunta Regionale Abruzzo Luciano D'Alfonso ha risposto a chi gli chiedeva se la norma statutaria che posticipa i tempi delle incompatibilità dalle cariche per le candidature alle prossime regionali approvata nei giorni scorsi dal Consiglio, e che aumenta questi tempi da 7 giorni a 2 mesi, e che secondo le opposizioni è stata approvata per permettere all'attuale vicepresidente del Csm Giovanni Legnini di candidarsi col centrosinistra, sia la conferma che il centrosinistra abbia già il suo candidato. L'incarico istituzionale di Legnini scade infatti il prossimo 24 settembre. D'Alfonso, che da oggi non è più il presidente della Regione dopo aver optato per il Senato, ha così precisato il suo pensiero sulla figura che dovrà sostituirlo nella coalizione di centrosinistra.

''Penso ad un Eta Beta che abbia capacità di fare coalizione, autorevole, che non abbia nemici, un Eta Beta che abbia la capacità di una cultura di governo, che conosca il valore, la densità e la delicatezza della decisione pubblica, una persona con una storia riconoscibile, che abbia il linguaggio della politica, linguaggio dell'amministrazione e il linguaggio delle istituzioni'', ha spiegato oggi D'Alfonso. ''Come dice lo statuto del partito principale di una coalizione possibile di centro-sinistra'', il nome del candidato verrà scelto con le primarie ''oppure lo si sceglie attraverso il conferimento di saggi di una comunità politica che prescindendo dalle primarie per oggettività di merito affida questo ruolo al migliore che ci può essere in Abruzzo, ma non solo dal punto di vista territoriale regionale. Io penso che non sarà difficile trovare una persona con queste caratteristiche'', ha concluso D'Alfonso

 

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Approvata la legge sulla Grande Pescara

All'unanimità dell'Aula ha dato il via libera alla norma denominata "Abruzzo 2019 - Una legge per L'Aquila Capoluogo: attraverso la costruzione di un modello di sviluppo sul concetto di Benessere Equo e Sostenibile (BES)". Sempre con votazione unanime è stata approvata la legge che istituisce il Comune di Nuova Pescara dando così piena attuazione al referendum popolare del 2014 con cui i cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore si dichiararono favorevoli all'unione dei tre comuni abruzzesi. L'Assemblea ha poi approvato a maggioranza i seguenti progetti di legge: "Modifica alla legge regionale che istituisce e disciplina il Consiglio della Autonomie Locali"; "Partecipazione del Consiglio regionale alla costituzione dell'associazione denominata "Abruzzo+Europa"; "Disposizioni in favore del Consorzio di Bonifica Interno 'Bacino Aterno e Sagittario' e del Consorzio Bonifica Nord 'Bacino del Tronto - Tordino e Vomano'; "Modifiche alla L.R. 9 luglio 2016, n. 20 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane e ulteriori disposizioni)"; "Norme per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive". L'Aula ha infine approvato il provvedimento amministrativo sul "Piano di Gestione del Sito Natura 2000 Marina di Vasto" e quello che ammette la proroga dell'incarico del "Commissario liquidatore del Consorzio Centro Fieristico del Mobile" fino al mese di giugno 2019

 'Con l'approvazione all'unanimità delle leggi sulla Nuova Pescara, da me fortemente voluta, e su L'Aquila capoluogo - firmata dal consigliere Pierpaolo Pietrucci - l'amministrazione di centrosinistra corona un percorso parallelo che è stato intrapreso sin dall'inizio della consiliatura'' Lo ha detto Luciano D'Alfonso. ''L'iter legislativo ha corrisposto ad un preciso indirizzo strategico ed è stato caratterizzato dall'ascolto dei territori di riferimento e da un confronto serrato e approfondito. Abbiamo sancito la peculiarità di queste due città: L'Aquila in quanto capoluogo di regione, Nuova Pescara come frutto della prima fusione tra Comuni. Abbiamo provveduto a fornire a L'Aquila un supplemento di strumenti per essere pienamente città capoluogo di regione, e abbiamo creato le basi affinché la Nuova Pescara abbia strutture per migliorare il proprio benessere non attraverso l'ingrandimento dei confini ma con la qualità delle relazioni''

"E' un grande giorno. Finalmente approvata la legge sulla fusione dei tre comuni Pescara, Montesilvano e Spoltore che da seguito al referendum in cui i cittadini delle tre città hanno espresso la volontà di appartenere ad un unico grande centro urbano. Un risultato di cui rivendico con orgoglio gran parte del merito. La politica ha dato seguito ad una richiesta popolare e quindi è una grande vittoria per la democrazia" Questo il commento del consigliere Riccardo Mercante che oggi è intervenuto in aula durante la discussione per l'approvazione della legge. "In questi 4 anni - continua - dal giorno di presentazione del primo testo di legge a firma del sottoscritto (4 Ottobre 2014 ). Oggi viene scritta una pagina di storia non solo per l'Abruzzo ma per l'Intera Nazione".

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In provincia di Chieti il 26% delle Pmi è guidato da donne

Su oltre 6 milioni di aziende italiane, quelle in cui le donne ricoprono posizioni decisionali sono oltre 1 milione; di queste, il 93,5% sono piccole imprese con 5 o meno dipendenti. Lo rivela un'indagine eseguita da Cribis, societa' del gruppo Crif, secondo cui la provincia italiana con la maggiore incidenza di aziende guidate da donne sul totale e' La Spezia (33% sul totale aziende), seguita da Benevento (29%), Avellino, Enna, Frosinone, Grosseto (27%), Viterbo, Chieti, Campobasso, Siracusa (26%). Le province che invece registrano meno aziende guidate da donne sono Lodi, Lecco, L'Aquila, Bergamo, Como (19%), Reggio Emilia, Milano, Monza, Trento (18%) e Bolzano (17%). A livello regionale e' il Molise a mostrare l'incidenza maggiore con il 26% delle aziende guidato da donne, seguito da Basilicata e Abruzzo (25%). In coda Veneto (20%), Lombardia (19%) e Trentino-Alto Adige (17%). E' bene ricordare, tuttavia, che considerando i valori assoluti e non l'incidenza, la Lombardia e' la prima regione per numero di aziende con donne in posizioni decisionali o titolari di ditte e societa'. "Le donne in posizioni decisionali e manageriali sono ancora molto poche in Italia, circa 1 su 5 - commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis - La ragione della maggiore incidenza di imprenditoria femminile al Sud e' da ricercarsi principalmente nel contesto imprenditoriale dove sono presenti in percentuale maggiore realta' piccole, dei settori dei servizi alla persona e del commercio al dettaglio. Entrambi settori dove l'incidenza femminile e' piu' alta.". Per quanto concerne i settori, invece, le donne ricoprono posizioni decisionali soprattutto nei servizi sociali (52%), servizi alla persona (48%) e nel commercio al dettaglio nel settore dell'abbigliamento (46%). I settori che, al contrario, registrano meno donne al comando sono le installazioni, le autofficine e gli autonoleggi e l'edilizia.

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Coldiretti/Ixe’, la spesa per le vacanze è 744 euro per persona

La spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive scende a 744 euro per persona con un calo del 7% rispetto allo scorso anno. Emerge da un'analisi Coldiretti/Ixe' dalla quale si evidenzia che piu' di un terzo dei 38,5 milioni di italiani in viaggio (36%) restera' comunque al di sotto dei 500 euro di spesa, il 33% tra i 500 e i 1.000 euro, il 16 % tra i 1.000 e i 2.000 euro mentre percentuali piu' ridotte supereranno questo limite. A favorire il contenimento dei costi - sottolinea la Coldiretti - e' anche il fatto che la vacanze estive 2018 sono le piu' online di sempre con il 32% dei vacanzieri che hanno prenotato da soli sui siti web delle strutture recettive, mentre il 17% si e' affidato a siti specializzati lasciandosi guidare anche dai giudizi degli altri ospiti. Una spesa destinata a coprire i costi di una vacanza che quest'estate dura in media 11,3 giornate, avviene per il 55% in agosto e si svolge in Italia, scelta come meta dal 88% degli italiani. Oltre 1/3 del budget della vacanza e' destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialita' enogastronomiche. Un importo che supera quello per l'alloggio con il 34% dei vacanzieri che consuma pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, il 9% in agriturismi, l'8% in pizzeria, ma piu' di uno su quattro (il 26%) mangia a casa anche se non manca chi sceglie paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco. Il 60% degli italiani in viaggio - riferisce la Coldiretti - ha scelto di alloggiare in case di proprieta', di parenti e amici o in affitto ma nella classifica delle preferenze ci sono nell'ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell'offerta ma anche all'ottimo rapporto tra prezzi/qualita' con la scelta che avviene sempre piu' di frequente attraverso siti come www.campagnamica.it. Indipendentemente dalle scelte e' diventato immancabile infine il souvenir alimentare delle vacanze, acquistato dal 42% dei turisti.

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D’Alfonso annuncia il giorno delle dimissioni

''Metterò in evidenza che opterò per il Senato e quindi comunicherò conclusa la mia esperienza di presidente della Giunta Regionale. Domani comunicherò ufficialmente al presidente del Consiglio Regionale e al presidente del Senato che sarò definitivamente senatore dopo questi 5 mesi''. E' quanto dichiarato da Luciano D'Alfonso all'emittente aquilana Sirio Tv poco prima dell'inizio del consiglio regionale abruzzese. Quanto ai tempi burocratici della scelta D'Alfonso ha chiarito che la raccomandata spedita dalla Commissione Gaspari che gli dava tre giorni per decidere sulla incompatibilità ''non mi è ancora arrivata ma ho avuto comunicazione che arriverà domani o dopodomani: la mia lettera di disimpegno è già pronta e spero di renderla nota domani'', ha spiegato D'Alfonso. Dalla data dell'opzione partirà dunque tutta la procedura che dovrà portare l'Abruzzo a nuove elezioni.

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Un’impresa femminile su dieci è straniera

Un'impresa femminile su dieci è "straniera". Sono aumentate in un anno del +3,7% le attivita' di business guidate da donne immigrate che portano a quota 143mila il numero di queste imprese registrate a giugno 2018. La gran parte di queste iniziative ha meno di dieci anni di vita, dal 2010 in poi sono nate oltre 98mila aziende quasi il 70% del totale. Si tratta di una realta' imprenditoriale giovane anche per la maggiore presenza di under 35 che sono al comando del 19,4% delle imprese femminili straniere (contro l'11,9% delle imprese totali guidate da donne). A essere piu' intraprendenti sono soprattutto le cinesi, le rumene e le marocchine che insieme pesano il 41% sul tessuto imprenditoriale femminile straniero. E' quanto emerge dalla fotografia scattata a giugno 2018 dall'Osservatorio per l'imprenditorialita' femminile di Unioncamere e InfoCamere, secondo cui la componente straniera guidata da donne rappresenta il 10,7% delle quasi 1 milione 335mila imprese rosa in Italia. Sanita' e assistenza sociale (62,6%), servizi alla persona (57,3%), istruzione (50,9%) sono le attivita' dove le capitane d'impresa immigrate incidono maggiormente nel tessuto imprenditoriale straniero. Ma in termini assoluti il commercio resta di gran lunga il settore con la presenza piu' consistente di imprese femminili straniere (33,6%), seguito da servizi di alloggio e ristorazione (12,4%) e manifatturiero (11%). Lombardia, Lazio e Toscana sono le regioni con il numero piu' elevato di iniziative femminili straniere in Italia, oltre 57.000 imprese ovvero il 40% di quelle complessivamente fondate da imprenditrici immigrate. Guardando, invece, all'incidenza delle iniziative straniere femminili sul totale delle imprese straniere la classifica regionale vede in testa il Molise 35,8%, seguita dalla Basilicata 35,2% e dall'Abruzzo 31,5% con una distribuzione geografica che ricalca quella femminile complessiva.

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