Primo Piano

Berardinetti nominato nuovo assessore regionale

Affidati nuovi ruoli nella Giunta regionale d'Abruzzo. Il Presidente Luciano D'Alfonso con decreto odierno n. 47 ha nominato assessore regionale Lorenzo Berardinetti, riservandosi di specificare le deleghe con atto successivo.
Il neo-assessore ha espresso gratitudine nei confronti del Governatore per la fiducia riservatagli: "Ho intenzione - ha dichiarato - di portare a termine ciò che la Giunta aveva pianificato nel più breve tempo possibile, anche grazie al confronto con gli amministratori locali e con tutti i soggetti interessati". Sempre oggi D'Alfonso ha affidato con decreto n. 48 all'architetto Mario Mazzocca, sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, l'incarico di sovrintendere all'Ufficio Speciale della Ricostruzione: "Il compito affidatoci in risposta agli effetti del sisma 2016-2017 ci responsabilizza ulteriormente sul tema della resilienza - dichiara Mazzocca - e ci impone un impegno diretto, costante e continuo a partire da domani".

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Diga foranea aperta, a breve il bando per i moli

La presentazione del progetto di costruzione dei nuovi moli guardiani del Porto di Pescara ed il successivo sopralluogo sul cantiere per il taglio della diga foranea sono stati l'occasione per il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, per fare il punto della situazione sulle opere in esecuzione e su quelle che andranno a concretizzarsi nei prossimi mesi. "Non solo sono da tempo disponibili 31 milioni di euro per i due nuovi moli guardiani per i quali il bando di gara sarà pubblicato entro il mese di agosto - ha confermato D'Alfonso - ma è stata anche contrattualizzata la messa in esercizio della barriera di soffolta. Inoltre, a breve, partirà il bando di gara internazionale per il collegamento navale con la costa croata, l'altra sponda dell'Adriatico.

Nel frattempo - ha proseguito - si sta lavorando al taglio della diga foranea, che oggi possiamo finalmente definire forata. Un'opera finanziata con fondi regionali, che restituisce al mare una quota di fatica per il dragaggio del porto". Secondo D'Alfonso "l'allungamento dei moli guardiani, oggetto di idonea progettazione e di idonea copertura finanziaria, è l'ennesima riprova del fatto che mai come adesso la Regione Abruzzo si è fatta carico di fronteggiare i problemi delle città abruzzesi ed in particolare delle criticità di una grande infrastruttura come il porto di Pescara".

All'incontro con la stampa, oltre al sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, erano presenti anche il Comandante dell'Autorità Marittima Donato De Carolis, il commissario dell'Arap, Giampiero Leombroni, i rappresentanti dell'impresa che sta eseguendo i lavori ed Enrico Bentivoglio, dirigente del Provveditorato alle Opere pubbliche nonché direttore dei lavori.

Il presidente della Giunta ha anche ricordato come lo stesso impegno e la stessa attenzione avuta per Pescara il Governo regionale l'ha riservata anche ai porti di Ortona, Vasto e Giulianova. "Questa operazione - ha spiegato - consentirà alla qualità dell'acqua di essere lavata dall'andirivieni delle onde del mare. Insomma, il mare si fa carico di pulire se stesso. Adesso - ha continuato - con i moli guardiani nuovi, dobbiamo elevare alla massima potenza la sicurezza degli operatori che fanno economia del mare. Riguardo alla tempistica della gara d'appalto e all'esercizio di cantiere, prevedo 24-30 mesi ma se anche fossero 31 mi auguro non rappresenti un problema, considerando la complessità della progettazione e delle procedure da seguire. Infine, abbiamo anche risolto – ha concluso D’Alfonso - lo spinoso problema dei trabocchisti che potranno e si dovranno spostare. Mi risulta che lo faranno consensualmente e non è cosa da poco"

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Dramma sul cavalcavia dell’autostrada A14

Tragedia a Francavilla al Mare dove un uomo ha gettato dal ponte del viadotto Alento dell'autostrada A14 in contrada Vallemerlo una ragazzina, forse la figlia della compagna, e a sua volta minaccia da ore ormai di gettarsi nel vuoto.

La bimba, secondo quanto rilevata dai medici legali, sarebbe morta sul colpo. "Scusa scusa", ha ripetuto più di una volta l'uomo e le urla, si sono sentite dall'alto fino a trenta metri sotto, nel luogo dove sono potuti arrivare i cronisti, anche se è stato difficile comprendere nettamente tutte le parole. Sul posto ci sono carabinieri, sanitari del 118 e Vigili del Fuoco.  Nonostante i tentativi per farlo desistere si è lanciato nel vuoto l'uomo rimasto in bilico per ore sul viadotto dell'A14 dopo avere gettato di sotto una ragazzina di circa 12 anni, forse figlia della convivente. F.F, 49 anni è morto sul colpo. Così come, secondo i soccorritori, è morta sul colpo la ragazzina a cui F.F. non ha fatto avvicinare nessuno per ore, proprio con la minaccia di uccidersi.

Non è escluso che la tragedia possa essere collegata con la caduta di una donna, stamane a Chieti, da un balcone al quarto piano. 

 

Nell'immagine l'uomo ripreso dalle telecamere del Tgr. 

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Cgia Mestre, è boom delle tariffe

Sebbene dal 2015 le Regioni e gli enti locali non possano più aumentare le tasse locali (come l’Imu, la Tasi, le addizionali Irpef, l’addizionale regionale Irap, etc.), per le tasche degli italiani le cose non sono migliorate. Anzi, in alcuni casi la situazione è addirittura peggiorata, visto che in questi ultimi 3 anni le tariffe dei servizi pubblici erogati dagli enti locali sono aumentate del 5,6 per cento, vale a dire oltre 3 volte la crescita dell’inflazione. “Con lo stop agli aumenti della tasse locali – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo - molti amministratori hanno continuato ad alimentare le proprie entrate agendo sulla leva tariffaria, incrementando le bollette della raccolta dei rifiuti, dell’acqua, le rette degli asili, delle mense e i biglietti del bus. E tutto ciò, senza gravare sul carico fiscale generale, visto che i rincari delle tariffe, a differenza degli aumenti delle tasse locali, non concorrono ad appesantire la nostra pressione fiscale, anche se in modo altrettanto fastidioso contribuiscono ad alleggerire i portafogli di tutti noi”. Tra il 2015 e i primi 4 mesi di quest’anno, infatti, le principali tariffe amministrative applicate dai comuni (certificati di nascita, matrimonio/morte) sono aumentate dell’88,3 per cento. Quelle applicate dalle società controllate da questi enti territoriali per la fornitura dell’acqua, invece, hanno subito un incremento del 13,9 per cento, quelle della scuola dell’infanzia del 5,1 per cento, le mense scolastiche del 4,5 per cento, il trasporto urbano del 2 per cento e i rifiuti dell’1,7 per cento. L’inflazione, invece, sempre in questo periodo è salita solo dell’1,7 per cento.

Dalla CGIA segnalano che con molte meno risorse a disposizione a seguito dei tagli ai trasferimenti, i Sindaci e i Governatori, almeno fino al 2015, hanno reagito agendo sulla leva fiscale. Successivamente, come dicevamo più sopra, grazie al blocco delle tasse locali imposto dal Governo Renzi, molti amministratori si sono “difesi” rincarando le tariffe e/o riducendo la qualità e la quantità dei servizi offerti ai cittadini. E a conferma della bassa qualità dei servizi pubblici offerti dalla nostra pubblica amministrazione ci sono di supporto anche i risultati emersi da un’indagine elaborata l’anno scorso dall’Ue. Su 23 Paesi analizzati, l’Italia si colloca al 17° posto per livello di qualità della nostra Pubblica amministrazione

Oltre ai dati medi nazionali, questa indagine consente di verificare anche le performance di ben 206 realtà territoriali. Tra le migliori 30 regioni europee, purtroppo, non rileviamo nessuna amministrazione pubblica del nostro Paese. La prima, ovvero la Provincia autonoma di Trento, si colloca al 36° posto della classifica generale. Di seguito troviamo la Provincia autonoma di Bolzano al 39°, la Valle d’Aosta al 72° e il Friuli Venezia Giulia al 98°. Pesantissima la situazione che si verifica al Sud: ben 7 regioni del Mezzogiorno si collocano nelle ultime 30 posizioni: la Sardegna al 178° posto, la Basilicata al 182°, la Sicilia al 185°, la Puglia al 188°, il Molise al 191°, la Calabria al 193° e la Campania al 202° posto. Solo Ege (Turchia), Yugozapaden (Bulgaria), Istanbul (Turchia) e Bati Anadolu (Turchia), presentano uno score peggiore della Pa campana. Tra le realtà meno virtuose troviamo anche una regione del Centro, vale a dire il Lazio, che si piazza al 184° posto della graduatoria generale.

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Commercio estero, a marzo il surplus cala a 4,5 miliardi

Commercio con l’estero dell’Italia ancora sottotono a marzo, ma con segnali di ripresa a livello congiunturale. Secondo i dati diffusi dall’Istat, a marzo il valore complessivo delle esportazioni ha segnato un meno 1,8 per cento rispetto alle stesso mese del 2017, mentre l’import è rimasto invariato. Ne è risultato un saldo da 4,531 miliardi di euro, in calo dai 5,306 miliardi dello stesso mese di un anno prima. In volumi l’export ha segnato un meno 3,5 per cento e l’import un meno 1 per cento.

La dinamica però risulta positiva nel confronto con il mese precedente: in questo caso le esportazioni hanno mostrato un aumento dell’1,2 per cento a marzo, riporta ancora l’istituto di statistica, mentre le importazioni un più 1,9 per cento.

Tra i vari raggruppamenti industriali, spicca il più 4,1 per cento di export dei beni strumentali, laddove sul fronte delle importazioni l’aumento più forte è stato il più 12,4 per cento (sempre tra febbraio e marzo) dell’energia. La variazione potrebbe riflettere anche gli aumenti dei prezzi sul petrolio.

Sempre secondo l’Istat l’Italia ha siglato il primo trimestre con avanzo negli scambi globali da 7,538 miliardi di euro, che al netto della voce energia diventa di quasi 17 miliardi. L’export risulta cresciuto del 3,3 per cento, rispetto allo stesso periodo del 2017, e l’import del 2,6 per cento.

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Rapporto Cresa, la mappa dei posti di lavoro da avviare entro giugno

Sono 32.280 i rapporti di lavoro che le imprese abruzzesi prevedono di avviare tra aprile e giugno 2018, dei quali quasi 9mila nel mese di aprile. Di questi ultimi quasi uno su quattro sarà un contratto stabile a tempo indeterminato o di apprendistato, percentuale poco inferiore a quella italiana (24% rispetto a 25%).  La richiesta di lavoratori per il trimestre premia la provincia di Teramo (10.400 pari al 32,2% del totale regionale) mentre quella per il solo mese di aprile fa emergere la provincia di Chieti (2.440 pari al 27,5%). E’ quanto emerge dalle analisi che il CRESA ha svolto sul Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, sulla base delle entrate previste dalle imprese dell’industria e dei servizi nel secondo trimestre 2018.

I lavoratori abruzzesi richiesti per il mese di aprile saranno giovani con meno di 30 anni nel 37,2% dei casi (superiore al 34% italiano), per un totale di quasi 3.300 contratti.  A livello territoriale spicca la provincia di Teramo (41%) mentre a L’Aquila sarà dieci punti percentuali in meno (31%).

Le imprese abruzzesi si aspettano di avere più frequenti difficoltà di reperimento di candidati idonei rispetto a quelle italiane (23% dei casi rispetto al 21%). In particolare, le maggiori difficoltà saranno relative a operati specializzati (nel settore chimico, metalmeccanico e del legno e carta), a tecnici informatici e a ingegneri e progettisti. Nelle province di Teramo e Chieti si prevedono difficoltà di reperimento per un contratto su quattro (25%) mentre in quelle di Pescara e L’Aquila le difficoltà saranno meno diffuse della media regionale (rispettivamente 19% e 22%).

In Abruzzo il 13% dei nuovi contratti riguarderà professioni high skill, rispetto al 17% previsto in Italia. Tra le province emergono in negativo Teramo e Chieti (9% e 10%) rispetto a Pescara e L’Aquila (18% e 17%). Tali risultati vengono confermati anche dai dati relativi alle assunzioni di laureati che nella regione costituiranno solo l’8% del totale, rispetto al 10,6% italiano. Anche in questo caso la richiesta di laureati risulta superiore alla media regionale a Pescara (11%) e inferiore a Teramo e Chieti (rispettivamente 5% e 6%).

Le assunzioni programmate in Abruzzo riguarderanno più le attività di servizio rispetto a quelle industriali. Tra le prime prevalgono i servizi alle imprese (1.820 nuovi contratti dei quali 330 per i servizi di tipo avanzato) seguiti dalle attività di alloggio e ristorazione (1.550 assunzioni delle quali più di un terzo nella provincia di Teramo), il commercio (1.370 di cui poco meno di un terzo nella provincia di Chieti) e i servizi alle persone (910). Tra le attività industriali 2.130 assunzioni saranno effettuate dalle attività manifatturiere (delle quali 290 e 230 da imprese alimentari e tessili teramane e 210 da quelle meccaniche della provincia di Chieti) e 1.070 dalle imprese di costruzione, delle quali 410 nella provincia dell’Aquila.

Il rapporto completo

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Processo Mare – Monti, D’Alfonso assolto ‘per non aver commesso il fatto’

La Corte d'Appello dell'Aquila ha assolto per non aver commesso il fatto dai reati di truffa e falso il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, nell'ambito del processo Mare-Monti che si è svolto all'Aquila. D'Alfonso il 17 aprile 2017 aveva rinunciato alla prescrizione. Con lui è stato assolto con la stessa formula l'imprenditore Carlo Toto, patron dell'omonimo gruppo industriale. La Corte d'Appello ha confermato, a parziale riforma della sentenza di primo grado, la prescrizione per gli altri due imprenditori, Paolo e Alfonso Toto. Questi ultimi sono stati condannati alle spese processuali. Il processo ha preso in esame la mancata realizzazione della Ss 81 nell'area Vestina, cosiddetta Mare-Monti, e la perizia di variante approvata dalla Provincia di Pescara

"Dopo quattromila giorni ottengo ragione poiché ho potuto misurare e assistere all'emersione della verità, che si scrive in un solo modo: la totale estraneità da sempre a ogni responsabilità". Così il governatore-senatore Luciano D'Alfonso dopo l'assoluzione incassata da parte della Corte d'Appello dell'Aquila. D'Alfonso ha assistito  alla breve udienza di oggi attendendo poi la sentenza nel tribunale dell'Aquila. "E io aggiungo, su questa vicenda ho solo avuto una premura positiva a favore del territorio - ha continuato - Si è scritto sempre in questi quattromila giorni 'strada fantasma', facendo intendere che la strada non ci sia e che i soldi siano scomparsi. I soldi ci sono tutti, tant'è che li appalteremo e la strada non è partita per un problema urbanistico, territoriale, di suolo" ha concluso D'Alfonso

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Sette milioni per le nuove attività imprenditoriali in Abruzzo

La Regione Abruzzo destina sette milioni di euro per l'avvio di nuove attività imprenditoriali da parte di disoccupati over trenta. E lo fa attraverso un bando, "VocAzione di impresa" - inserito nel Piano operativo 2014-2020 del Fondo sociale europeo - presentato questa mattina a Pescara dal vicepresidente della Giunta regionale, con delega alle Attività produttive, Giovanni Lolli. L'Avviso si articola in tre distinte fasi: l'assistenza e sostegno all'autoimprenditorialità, stesura del business plan (fase A), valutazione dell'idea imprenditoriale e concessione degli aiuti economici (fase B), tutoraggio dei candidati ammessi al finanziamento, che potranno beneficiare, nel primo anno di attività, di una consulenza legale, strategica e organizzativa per la gestione della nuova impresa (fase C).

Per accedere alla fase A, però, i soggetti interessati devono presentare la propria candidatura ad Abruzzo Sviluppo tramite posta certificata a partire dal 25 maggio fino al 5 giugno. Le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino ad un massimo di 1000, di cui 700 presentate da residenti nelle aree interne o di crisi e 300 nelle restanti parti del territorio. Quattro le categorie di beneficiari: artigiani, commercianti, servizi e professionisti. Una volta superata la fase di selezione, i candidati potranno presentare domanda per accedere ai contributi, che verranno erogati a fondo perduto - da un massimo di 36 mila euro per gli artigiani a un minimo di 9 mila per i professionisti - e usufruire dell'assistenza fornita a titolo gratuito dai consulenti di Abruzzo Sviluppo. 

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Rottamazione cartelle al rush finale

Ultime ore per la ''rottamazione'' delle cartelle esattoriali. Scade martedì 15 maggio il termine per la domanda di adesione alla ''definizione agevolata'' delle somme contestate da fisco ed enti locali. E' un'appuntamento di rilievo, dal quale l'erario conta di ricevere 500 mila istanze per cancellare 3 milioni di cartelle. L'incasso, secondo le stime ufficiali, dovrebbe garantire quest'anno almeno 1,6 miliardi di gettito. Anche in questo caso, però, il contribuente conferma un'attitudine ad un confronto sempre più digitale. Oltre il 50% delle richieste di rottamazione finora arrivate sono state fatte via web, utilizzando il portale dell'Agenzia sul quale è possibile presentare la richiesta fino alla tarda sera del 15 maggio. Ecco una mini-guida. -

L'adesione può essere fatta utilizzando quattro diversi canali: 1) la posta certificata all'indirizzo indicato sul modulo DA 2000/17 che va inviato; 2) il servizio online "Fai D.A. te", presente in area pubblica sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione (ma chi si riduce all'ultimo giorno deve fare attenzione agli orari entro i quali si può interagire); 3) un professionista di fiducia delegato a trasmettere la dichiarazione di adesione alla definizione agevolata, che utilizzano il servizio EquiPro; 4) gli sportelli dell'agenzia Entrate-Riscossione. E' possibile verificare on line il prospetto informativo con i carichi definibili in via agevolata. Il contribuente potrà accedere al modulo di richiesta in area pubblica del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione entro le ore 9 del 14 maggio, mentre in area riservata si potrà consultare il prospetto entro le ore 23.59 del 15 maggio. 

Possono rottamare le cartelle i contribuenti con debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017. La domanda di adesione non può essere nuovamente presentata per quei debiti interessati dalla precedente richiesta di definizione agevolata delle cartelle, per i quali non si sia poi provveduto al pagamento delle somme dovute entro le previste scadenze. Possono fare richiesta anche i contribuenti che non sono stati ammessi alla precedente definizione agevolata solo se al 24 ottobre 2016 avevano un piano di rateizzazione in essere con l'agente della riscossione e non erano in regola con i pagamenti delle rate in scadenza entro il 31 dicembre 2016. -

L'Agenzia Riscossione risponderà, a seconda della tipologia della sanatoria, entro giugno o a settembre, fornendo anche il bollettino dei pagamenti Nel primo caso si può pagare a luglio, in unica soluzione, oppure in 5 rate pari ciascuna al 20% del dovuto nei mesi di luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019. Per la risposte arrivate a settembre, invece, sono tre le rate: il 40% a ottobre, altrettanto a novembre e poi il 20% residuo.

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D’Alfonso scandisce i tempi per le dimissioni da Governatore

"Ho fatto anche un intervento, credo, chiaro e chiarificatore in Consiglio Regionale d'Abruzzo e ho precisato che porterò a termine i 4, 5 obiettivi che devo ancora conseguire come Regione e, per far questo, mi servono alcune settimane. Dopo di che faccio l'opzione e questa opzione riguarderà il Senato". Così il governatore d'Abruzzo Luciano D'Alfonso (eletto senatore con il Pd lo scorso 4 marzo alle Politiche), a Pescara, a margine della conferenza stampa per presentare la firma con i sindaci di 16 Comuni abruzzesi degli atti di concessione per le opere del Masterplan.

"Quanto è stato scritto - ha precisato -, e da parte mia è stato detto, era perché si scriveva da Roma che la Legislatura potesse morire prima di nascere. In quel caso, chiaramente, poiché veniva meno la materia del contendere, io restavo decisore e legislatore regionale. Ma poiché mi sembra di capire che sta partendo la Legislatura, io mi dedicherò alla Legislatura Nazionale".

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