Primo Piano

Eurostat, il 58% dei laureati trova lavoro entro 3 anni

Migliora lievemente la percentuale dei giovani laureati italiani che trova un lavoro entro tre anni dal conseguimento del titolo. Tuttavia il nostro Paese resta molto indietro rispetto alla media europea. Nel 2017 - secondo i dati comunicati da Eurostat - risultavano occupate il 58% delle persone under 35 che avevano terminato l'educazione terziaria a fronte dell'82,7% nell'Ue a 28. Il dato è in lieve miglioramento sul 2016 (57,7%) e in ripresa rispetto al picco negativo del 49,6% del 2014 ma resta comunque il penultimo in Ue, migliore solo di quello greco (54%). In Germania entro tre anni dalla laurea lavora il 92,7% delle persone (86,9% nel Regno Unito).

La situazione è ancora peggiore per chi ha solo il diploma. Solamente il 42,6% risulta occupato entro tre anni dal termine del percorso di istruzione (69,7% in Europa a 28). Il dato è ancora più basso se si considerano le persone con un diploma generalista. In questo caso solo uno su 3 (il 29,5% per la precisione) entro tre anni, ha un lavoro, un dato di quasi trenta punti inferiore rispetto alla media Ue. 

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Presentato il nuovo Cda Saga

Enrico Paolini, ex vice presidente della Giunta regionale con delega al Turismo, è stato nominato dall'assemblea dei soci presidente del nuovo consiglio di amministrazione della Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo e di cui la Regione detiene la quasi totalità delle azioni.

A Pescara, in Regione, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei nuovi membri del Cda presieduta dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso. Un incontro al quale hanno preso parte anche l'assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, ed il presidente uscente del CdA SAGA, Nicola Mattoscio.

Vice presidente è stato nominato l'imprenditore del settore alberghiero, Emilio Schirato, mentre i nuovi consiglieri saranno l'ex consigliere regionale, Antonella Bosco, e la funzionaria regionale del Dipartimento trasporti, Evelina D'Avolio. Confermato nel Cda l'imprenditore dolciario Stefano Menozzi

Il presidente della Giunta ha fatto anche notare che, "per la prima volta, nell'arco degli ultimi tre anni, si registra un utile netto di esercizio oltre a tangibili risultati di gestione che hanno la denominazione della connettività aerea che abbiamo saputo confermare. Mi riferisco - ha sottolineato - alla soluzione della crisi con Ryanair ed ai collegamenti che abbiamo saputo confermare".

Riguardo al compenso per l'impegno dei consiglieri di amministrazione, D'Alfonso ha chiarito che "si tratterà di un ristoro prevalentemente morale in quanto abbiamo mantenuto l'onere economico all'interno dei 44 mila euro per tutte le figure". Una scelta che ricalca quella fatta, a suo tempo, dal "presidente uscente che ha operato in termini di assoluta gratuità".

Ancora D'Alfonso. "Da questa nuova fase 3.0, mi aspetto il consolidamento dei risultati ed un ulteriore slancio verso nuove frontiere in termini di ulteriori destinazioni turistiche da raggiungere". Il punto di partenza, secondo D'Alfonso,è rappresentato dalla mole di finanziamenti per le infrastrutture che mai si è verificata nella storia dell'Aeroporto d'Abruzzo e culminerà nella concretizzazione della connettività del ferro. Così come il Presidente ha rimarcato "la rinnovata collaborazione istituzionale con l'amministrazione comunale di San Giovanni Teatino e la piena sintonia con l'Enac".

Infine, i numeri più significativi della passata gestione: tutti e tre gli esercizi finanziari chiusi in attivo con l'ultimo che ha  fatto registrare quasi 400 mila euro di segno più, un volume di traffico passeggeri passato dai 556 mila  del 2014, l'ultimo anno della vecchia governance, ai 668 mila del 2017 cui vanno aggiunti 2500 passeggeri in capo all'aviazione generale con una crescita relativa al 2017 del 16%.

Infine, dei 33 milioni euro destinati a vario titolo dalla Regione alla società Saga per l'ammodernamento ed il completamento infrastrutturale, emerge il dato di 13 milioni di euro di interventi già appaltati ed altri in corso di definizione.

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Credito alle imprese in diminuzione in Abruzzo

Diminuisce dell’11,2 per cento il credito alle imprese artigiane in Abruzzo, con un decremento pari a 104 milioni di euro in meno nel 2017. La regione si piazza così al terzultimo posto in Italia nella speciale classifica. Più in generale, i prestiti alle imprese con meno di venti dipendenti – dunque l’ossatura della nostra economia – sono diminuiti l’anno scorso dell’1,6 per cento, mentre sono aumentati dell’1,2 per cento quelli alle imprese più grandi. Sul versante delle famiglie, i mutui sono aumentati ma, al netto di surroghe e sostituzioni, i nuovi prestiti sono di fatto diminuiti del 14 per cento. I dipendenti del settore bancario, infine, sono diminuiti del 5 per cento: da 3881 del 2016 al 3686 del 2017. Le cifre sul settore bancario sono emerse nel corso del congresso regionale della Uilca, la federazione del credito, esattorie e assicurazioni della Uil, che si è svolto a Pescara, al termine del quale è stato rieletto segretario regionale Maurizio D’Antonio, che sarà affiancato da una segreteria composta da Alessandro Roselli e Antonello Galassi, e dal tesoriere Domenico Zocco. Presenti anche Vito Pepe, segretario nazionale Uilca, e Michele Lombardo, segretario regionale Uil Abruzzo.

Nel corso della sua relazione introduttiva, D’Antonio ha rilanciato la proposta di un osservatorio regionale sul credito che serva “a capire meglio cosa accade sul territorio, per suggerire alla politica e alle direzioni generali delle banche soluzioni e strategie per lottare contro la desertificazione bancaria che ha colpito l’Abruzzo”. Nel corso del suo intervento finale, Vito Pepe ha rimarcato “il ruolo del sindacato confederale, che ha permesso negli ultimi anni rinnovi contrattuali che altrimenti non si sarebbero fatti, oltre che azioni concrete contro la colonizzazione estera in settori centrali come le banche e le assicurazioni. Un sindacato maturo, che ha contribuito e contribuisce ad evitare che l’Italia faccia passi indietro, nel settore economico ma anche dei valori fondanti, spesso messi in discussione”.

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Consiglio regionale il 3 maggio

Il Presidente Giuseppe Di Pangrazio ha convocato per giovedì 3 maggio, dalle ore 11, nell’Aula “Spagnoli” di Palazzo dell’Emiciclo, il Consiglio regionale dell’Abruzzo con i seguenti punti all’ordine del giorno: presa d’atto delle dimissioni del Consigliere Camillo D’Alessandro e della proclamazione, in sostituzione, del Consigliere Antonio Innaurato; dimissioni di Giorgio D’Ignazio dalla carica di Consigliere segretario; comunicazione della Giunta per le elezioni; elezione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive; provvedimenti europei riguardanti la partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell’Unione Europea e sulle procedure d’esecuzione degli obblighi europei. Nel corso della seduta saranno esaminati i progetti di legge in materia di promozione e sostegno delle Pro Loco; gestione della fauna e disciplina della pesca nelle acque interne; riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. Si proseguirà con lo svolgimento delle interpellanze sui seguenti temi: attuazione del “Master Plan Prisma”; Deliberazione di Giunta in materia di in materia di criteri per la utilizzazione dei contributi in favore del personale della Giunta Regionale per attività culturali, assistenziali e ricreative; Distretto sanitario di Montesilvano; interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico intergrato e sostenibile con recupero di borghi di aree interne; norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare; criticità del reparto di Urologia dell’Ospedale SS. Annunziata di Chieti. All’ordine del giorno anche l’elezione di un componente del Collegio regionale per la Garanzie statutarie e l’esame dei provvedimenti in materia di: assegnazione e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e determinazione dei relativi canoni di locazione; istituzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; norme per l’esercizio, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura; programma triennale della viabilità regionale, opere di messa in sicurezza della SS n.5 e della SS n.17; norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta; disposizioni in materia di riduzione del trattamento economico dei Consiglieri regionali. Infine, prima di discutere la risoluzione sulla riconversione dell’Ospedale di Guardiagrele in "Ospedale in zona disagiata" si procederà all’elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione della pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini.

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Trova l’ufficio chiuso a chiave, Di Matteo attacca D’Alfonso

L'ex assessore Donato Di Matteo ha trovato chiuso il suo ufficio nella sede del Consiglio regionale d'Abruzzo. Dinanzi alla porta chiusa avrebbe minacciato di avvisare i carabinieri. A quel punto un collaboratore della segreteria del governatore ha riaperto gli uffici, consentendo a Di Matteo, ora consigliere regionale, di liberare i locali e traslocare. "Va detto che avevo concordato che questa sera avrei liberato gli uffici, lasciando i locali del quarto piano per spostarmi al quinto", ha detto Di Matteo. "Quanto accaduto è grave - conclude - Sono stato sfrattato dal proprietario della Regione Abruzzo. Il mio prossimo atto sarà votare la decadenza di D'Alfonso che non può giocare con le istituzioni".

Da parte della Regione è stata diffusa una lettera nella quale la segreteria particolare della Presidenza comunicava al direttore generale della Regione Rivera, al direttore delle risorse umane Bernardini e all'istituto di vigilanza Ivri ''l'impellente necessità di dover disporre di un adeguato numero di stanze'' per la sistemazione del personale dagli uffici della regione di viale Bovio a quelli di Piazza Unione.   

Le stanze in questione erano ''già assegnate temporaneamente all'Enea e alla segreteria temporanea di un assessore dimissionario''. Quindi, per garantire la salvaguardia dei beni rimasti nelle stanze, le chiavi sono state poi affidate al servizio di guardiania. Le stanze sono poi riaperte per consegnare il materiale all'ex assessore. 

 

'Pare molto strana la lettera protocollata in data odierna da Enzo Del Vecchio. Lui stesso mi spiegava al telefono che su questa situazione non aveva nulla a che vedere e che questa era stata una disposizione del presidente e che mi sarei dovuto rivolgere a D'Alfonso''. Lo si legge in una nota emanata dall'ex assessore Donato Di Matteo. ''Con Del Vecchio - prosegue Di Matteo - mi ero accordato martedì scorso che entro oggi pomeriggio avrei lasciato tutte le stanze dell'assessorato, il tempo considerando la festività del 25 aprile, di preparare degli scatolone da salire al quinto piano, nella stanza assegnata al gruppo Abruzzo Facile ''.

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Italia 46esima per libertà di stampa secondo Reporters sans frontières

Migliora in Italia la libertà di stampa, secondo il rapporto 2018 di Reporters sans frontières. Sui 180 Paesi studiati nell’annuale classifica di Rsf al primo posto c’è la Norvegia mentre all’ultimo c’è la Corea del Nord.

L’Italia è in 46esima posizione, in crescita di 6 punti rispetto al report del 2017, quando era 52esima. Parlando del nostro paese, il rapporto ha ricordato che “una decina di giornalisti italiani sono ancora sotto una protezione permanente e rafforzata della polizia dopo le minacce di morte proferite, in particolare, dalla mafia, da gruppi anarchici o fondamentalisti”.

“Il livello delle violenze perpetrate contro i reporter (intimidazioni verbali o fisiche, provocazioni e minacce…) – prosegue nel rapporto l’Ong – è molto inquietante e non cessa di aumentare, in particolare, in Calabria, Sicilia e Campania. Numerosi giornalisti, soprattutto nella capitale e nel sud del Paese si dicono continuamente sotto pressione di gruppi mafiosi che non esitano a penetrare nei loro appartamenti per rubare computer e documenti di lavoro confidenziali quando non vengono attaccati fisicamente”. “Dimostrando coraggio e resilienza, questi giornalisti, continuano, nonostante tutto a pubblicare le loro inchieste”.

 

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Fico da Mattarella: “Mandato esplorativo positivo”

"Il mandato esplorativo ha avuto un esito positivo, si conclude qui". Lo ha detto Roberto Fico al termine dell'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il prossimo appuntamento per vedere la nascita del possibile governo M5s-Pd è il 3 maggio quando si svolgerà la direzione dei Dem. "Io penso sia importante, ragionevole e responsabile restare sui temi e sui programmi, che è quello che chiedono i cittadini", ha spiegato Fico. "Il dialogo tra il M5s e il Pd è avviato. In questi giorni ci sarà dialogo all'interno dei gruppi, aspettando anche la direzione del Pd".

Il segretario reggente Martina dice che "ci sono ancora differenze ma fatti passi avanti". Luigi Di Maio ha chiesto un ultimo sforzo altrimenti si tornerà al voto. Per Salvini, invece, siamo di fronte a una "telenovela".

 

 

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Festa della Liberazione col presidente Mattarella in Abruzzo

ll Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Abruzzo per celebrare la festa della Liberazione, con un omaggio al Sacrario della Brigata Maiella, i patrioti abruzzesi che contribuirono col loro valore alla Liberazione dei territori dall'occupazione nazista nella Seconda Guerra Mondiale.

Durante la visita al Sacrario della Brigata Maiella il presidente Sergio Mattarella ha deposto una corona. Ad accoglierlo tantissime persone e studenti. Mattarella era accompagnato, in questa sua prima tappa della visita in Abruzzo, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano.

"Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani. La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di liberta', umanità, civiltà e fratellanza" ha detto il presidente Sergio Mattarella a Casoli. "Non fu, dunque, per caso, che gli uomini della Brigata Maiella scelsero per se' stessi la denominazione di patrioti. La stessa dei giovani che andavano a morire in nome dell'Unità di Italia

Il discorso del Capo dello Stato

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Controlli del Nas nei ristoranti etnici

Due imprese alimentari hanno ricevuto un provvedimento di sospensione dell'attività, dopo un controllo del Nas che ha portato al sequestro di 380 chilogrammi di alimenti sequestrati, e alla segnalazione di dodici all'autorità sanitaria e amministrativa. In totale le violazioni amministrative ammontano a 18mila euro. I Carabinieri del Nas di Pescara hanno eseguito un controllo nel settore della ristorazione etnica di tutto l'Abruzzo. Sedici, nel complesso, le attività ispezionate. I controlli dei militari del Nas di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, hanno riguardato la commercializzazione di prodotti alimentari in attività gestite da cittadini extracomunitari. L'attenzione è stata posta sui requisiti igienico-sanitari dei locali, delle attrezzature, sulle procedure di bonifica dei prodotti ittici destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi, tipo sushi e sashimi, sulla rintracciabilità dei prodotti alimentari, nonché sulle informazioni obbligatorie al consumatore. I servizi sono stati svolti in collaborazione con i dipartimenti di Prevenzione delle Asl territorialmente competenti e con i Carabinieri territoriali. Nelle zone centrali di Pescara, i militari hanno ispezionato un'attività di ristorazione etnica, tipica del medio oriente: sono stati sequestrati circa 50 chilogrammi fra prodotti di origine animale e vegetale, per i quali il responsabile non è stato in grado di fornire informazioni utili alla loro rintracciabilità. Sempre nel capoluogo adriatico è stata sottoposta a controllo una rivendita di ortofrutta, gestita da cittadini africani, nella quale sono state documentate carenze igienico sanitarie e gestionali in tema di autocontrollo aziendale. In un ristorante con cucina tipica nipponica, gestito da cinesi, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di circa 30 chili di alimenti vari che, per modalità di preparazione, conservazione e gestione, avrebbero potuto costituire un pericolo per la salute pubblica. In Provincia dell'Aquila, i Nas hanno proceduto al controllo di diverse attività di rivendita di prodotti carnei, gestite da cittadini nordafricani. In una di queste è stato disposto il vincolo sanitario per circa 60 chili di carne sottoposta a trattamento termico in assenza di procedure sulla gestione del rischio. In un ristorante cinese, i militari hanno proceduto al sequestro di circa 300 chilogrammi tra sushi e sashimi, pronti per essere serviti, poiché prodotti in assenza di notifica all'autorità competente, obbligatoria per i prodotti ittici da consumarsi crudi e privi di informazioni su origine, provenienza e tipologia delle materie prime utilizzate. L'attività è stata interdetta sino alla regolarizzazione. In provincia di Teramo, sulla costa, i Carabinieri per la tutela della salute hanno ispezionato due ristoranti con cucina tipica giapponese, all'interno dei quali hanno rilevato carenze igieniche, assenza di procedure di autocontrollo aziendale, assenza di informazioni al consumatore in tema di allergeni. I responsabili sono stati segnalati all'autorità competente per i successivi provvedimenti prescrittivi. In provincia di Chieti, i militari, di concerto con l'autorità competente, hanno sospeso l'attività di un ristorante cinese privo dei requisiti igienico sanitari e strutturali, per la presenza, nella cucina e sulle attrezzature, di sporco diffuso, incrostazioni, residui di lavorazioni e unto. Sono state elevate sanzioni amministrative per circa 18.000 euro, per violazioni afferenti le procedure e i monitoraggi dei piani di autocontrollo aziendale, l'assenza di requisiti igienico sanitari, l'omessa notifica, all'autorità competente, delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti. Il valore delle attività e delle attrezzature delle attività sospese è stimato in circa un milione di euro.

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Bussi, 25 milioni di investimento per il trattamento delle acque

La chimica torna ad essere protagonista a Bussi sul Tirino. Il rilancio definitivo porta la firma della Società chimica Bussi (SCB) che oggi ha avviato il cantiere per la realizzazione dell'impianto per la produzione di Pac per la depurazione delle acque. Il nuovo sito sorgerà su quello storico di Bussi Officine, messo in sicurezza con un intervento curato dalla stessa società. L'investimento complessivo ammonta a 25 milioni di euro, di cui 15 provenienti da un finanziamento nazionale erogato da Invitalia.

Proprio il 31 marzo scorso la società controllata del ministero del Tesoro ha dato il via libera al Contratto di sviluppo che è all'origine dell'investimento in materia di depurazione delle acque. "Il rilancio di questo sito è in mani affidabili", ha esordito il vicepresidente Lolli della cerimonia di avvio dei lavori del nuovo insediamento. "Il via libera di Invitalia è la conferma che la proposta di investimento messa su da SCB è credibile e soprattutto ha le gambe per reggersi".

E, in questo senso, il piano industriale di SBC si muove su tre fasi: una prima, che è già stata conclusa, ha previsto un piano di investimento di 6 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'assetto produttivo e delle maestranze con il nuovo impianto, partito alla fine di marzo, per la concentrazione di soda caustica e soprattutto con l'innovativo e potente impianto di Trattamento delle acque di falda. La seconda fase del piano di investimento è quella partita stamane e prevede l'avvio dell'impianto Pac per la depurazione delle acque. L'obiettivo finale di questa seconda fase è raddoppiare la produzione ed avere un equivalente effetto sui livelli occupazionali. La terza fase, prevista tra il 2021 e il 2026, prevede un ulteriore investimento di circa 20 milioni di euro per l'espansione nelle produzioni elettrolitiche e di chimica fine per applicazioni speciali. Contestualmente, è previsto l'avvio di una fase di sperimentazione, che verrà portata avanti insieme con la Regione Abruzzo, per lo sviluppo di prodotti e sistemi a base di idrogeno destinati ai mercati della depurazione delle acque e della mobilità sostenibile

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