Le storie

Wall Street, dopo 226 anni arriva una donna al vertice

Arriva una donna al timone della Borsa di New York. Stacey Cunningham sara' presidente del New York Exchange, la societa' che gestisce Wall Street e sara' la prima volta, in 226 anni di storia, che una donna assume tale incarico. Di questo traguardo, la top manager ne e' ben consapevole visto che lei stessa, a CNBC, in un'intervista ha commentato che si tratta di "un ambiente dominato dagli uomini". Prendera' il posto di Tom Farley, e finora era capo delle operazioni del NYSE Group. 43 anni, ha iniziato al NYSE nel 1994 come stagista, quando su 1.300 impiegati le donne erano trentacinque. Tempi, come ha ricordato lei stessa, in cui il bagno femminile al settimo piano dell'edificio della sede del NSYE era situato all'interno di una vecchia cabina telefonica, mentre il bagno degli uomini aveva persino delle poltrone. Poco dopo essere stata nominata, Stacey Cunningham ha accompagnato i direttori del turno azienda a fornire il colpo di martello di inizio delle negoziazioni del NYSE, debuttando per una funzione simbolica che si verifichera' ogni giorno nel corso dei prossimi anni. Laureata in Ingegneria industriale, adora cucinare. Ma la sua passione e' la finanza: "Mi sono innamorata del posto appena fuori dal cancello e non vedevo l'ora di correre dentro", ha ricordato nell'intervista parlando della sede del mercato azionario piu' grande del mondo. 

Leggi Tutto »

Dati Istat, un laureato su quattro trova lavoro per raccomandazione

Un giovane laureato su quattro trova lavoro “attraverso una segnalazione di parenti o amici o la conoscenza diretta del datore di lavoro”. Lo sottolinea l’Istat nel rapporto annuale, secondo cui “tra i laureati del 2011 occupati nel 2015 uno su tre ha trovato lavoro grazie all’inserzione su giornali o internet o l’invio del curriculum a datori di lavoro. Chi trova lavoro con canali formali dichiara una maggiore soddisfazione per l’impiego ottenuto”.

“Una valutazione sintetica – spiega l’istituto di statistica – della bontà dell’occupazione determinata su diverse dimensioni (retribuzione, stabilità del lavoro, adeguatezza della professione al titolo di studio conseguito e regime orario) mette in luce che un inserimento lavorativo avvenuto attraverso le segnalazioni di familiari o amici porta a ottenere un impiego caratterizzato in assoluto da retribuzioni più basse, minore stabilità e coerenza con il percorso di studi concluso”.

Leggi Tutto »

Lo spam ha 40 anni, il 56% delle mail è spazzatura

Compie 40 anni lo spam, cioè l'invio simultaneo e massivo di una mail ad un numero elevato di persone per scopo commerciale. Il primo messaggio di posta indesiderata è partito il 3 maggio 1978 all'indirizzo di poco meno di 400 persone. Attualmente le mail spazzatura rappresentano oltre la metà (56%) dei miliardi di messaggi di posta elettronica inviati nel mondo, e si estendono anche a chat e social. Secondo la società di sicurezza informatica Kaspersky, nel 2017 le mail spazzatura hanno costituito il 56,63% di tutti i messaggi di posta circolati a livello globale. Per le loro campagne di spam, i criminali sfruttano i temi d'attualità.

L'invenzione dello spam si deve a Gary Thuerk, responsabile marketing di una società informatica, la Digital Equipment Corporation (Dec). Sfruttando la rete Arpanet (progenitrice della rete Internet) e le competenze di un ingegnere dell'azienda, decise di inviare uno stesso messaggio a tutti e 393 gli indirizzi mail esistenti sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Lo scopo era pubblicizzare una dimostrazione di materiale informatico.

Il termine "spam" deriva invece da uno sketch dei Monty Python in onda ne 1970 sulla Bbc, in cui una cameriera insistente propone agli avventori di un locale una serie di piatti a base di Spam, carne in scatola prodotta dall'americana Hormel Foods e molto presente nel Regno Unito nell'immediato secondo dopoguerra.

Da quel primo invio del 1978, lo spam ha fatto molta strada e oggi affligge ogni casella di posta elettronica, dove pure non mancano i filtri per risparmiare agli utenti almeno una parte dei messaggi indesiderati. Dai farmaci miracolosi ai progetti finanziari più inverosimili, fino ai tentativi di truffa in cui le mail sembrano inviate dalla nostra banca, lo spam è una strada sempre molto battuta da cybercriminali.

 

Leggi Tutto »

Democrazia nei partiti, Democrazia negli stati

 

Democrazia nei partiti, Democrazia negli stati
(di Achille Lucio Gaspari)

Negli ultimi due secoli c’è stata una forte relazione tra democrazia nei partiti e democrazia negli stati. Il termine democrazia deriva dal greco antico e tradotto significa letteralmente potere del popolo. Il concetto nasce nelle città stato della antica Ellade ove i cittadini esercitavano mediante il voto una democrazia diretta. La democrazia degli stati moderni, ha assunto la forma di una democrazia indiretta. Il Popolo elegge i propri rappresentanti i quali sono chiamati a svolgere le loro azioni in quanto delegati dal potere popolare. E’ infatti impossibile un governo diretto di tutto il popolo se non in circostanze particolari quali sono stati i plebisciti di annessione durante la costituzione dello stato unitario e i referendum previsti dalla nostra Costituzione repubblicana e non infrequentemente indetti.

Il suffragio universale e la separazione dei poteri

Il suffragio quasi universale è una conquista abbastanza recente. Ho usato il termine “quasi” perché in effetti non si tratta di tutto il popolo; i minorenni infatti sono esclusi dal diritto di voto. Ma all’inizio dello secolo scorso erano escluse le donne, e fra gli uomini il diritto di voto era consentito solo alle categorie più abbienti. A Napoli per definire una persona da nulla si usa ancora la locuzione “zi Vincenzo” dove non c’entra nulla lo zio e tantomeno Vincenzo; si tratta della corruzione in dialetto della frase latina “sine censum” ciò è uomo privo di cespiti economici e per questo escluso dal diritto di voto. Il secolo dei lumi ha ben definito lo stato democratico come quella organizzazione dove la separazione dei poteri è rigida. Il Governo esercita il potere esecutivo, il Parlamento il potere legislativo e la Giustizia è esercitata in modo autonomo ed indipendente. Le diverse costituzioni definiscono i rapporti di equilibrio tra i vari poteri. Negli Stati Uniti il Presidente eletto dal popolo (in modo indiretto perché le elezioni presidenziali eleggono direttamente i grandi elettori) è contemporaneamente Capo dello Stato e Capo del Governo, Governo che dura in carica per quattro anni e non ha bisogno della fiducia del Congresso e del Senato. Il Presidente nomina oltre ai ministri e ai capi delle numerose agenzie (CIA, FBI ecc.) anche i giudici della Corte Suprema. In Italia le maggioranze di Governo si formano in Parlamento il quale può dare o ritirare la fiducia, In Francia prevale il potere del Capo dello Stato su quello del Capo del Governo cui è in qualche modo sottoposta la Pubblica Accusa. Si potrebbe quindi dire: Paese che vai costituzione che trovi. In altri termini il Potere esecutivo trova limitazioni diverse e i relazione alla Costituzione vigente, e a seconda dei casi è prevalente l’azione dell’esecutivo o quella di controllo del parlamento.

La democrazia nei partiti

I partiti politici hanno sviluppato nello scorso secolo un sistema strutturale di organizzazione. Essi sono delle organizzazioni private che in qualche modo si rifanno a quanto previsto dal codice civile per le associazioni e le società. I Soci sono gli iscritti al partito e detengono i poteri dell’Assemblea. Di norma sono organizzati su base territoriale in Sezioni, Circoli o come le si voglia chiamare e rappresentano la organizzazione di base aperta al concorso di tutti i cittadini, Esistono poi strutture organizzate su base territoriale, Province e Regioni ove gli organi dirigenti vengono eletti nei rispettivi Congressi. Il momento fondamentale nella vita politica di un partito politico democratico è il Congresso ove i delegati eletti nelle Regioni si confrontano sulle linee politiche ed eleggono gli organi di governo del partito che di solito sono il Segretario Politico ( e il Presidente quando è previsto dallo statuto) , e un numero ristretto di dirigenti i quali formano una struttura di solito chiamata Direzione; strutture più ampie come il Consiglio Nazionale e il Comitato Centrale erano previste rispettivamente nella DC e nel PCI. Recentemente in Italia il sistema degli iscritto è stato criticato. L’iscritto paga una quota di iscrizione annuale e ottiene una tessera. E’ purtroppo accaduto che alcuni personaggi dotati di possibilità economiche e desiderosi di una ascesa politica pagassero l’iscrizione a molti cittadini, spesso addirittura a loro insaputa, ottenendo un potere nelle assemblee del Partito. Per questa ragione, ad imitazione di quanto accade negli USA il PD ha istaurato il sistema delle elezioni primarie in qualche modo aperte a tutti per la scelta dei dirigenti e dei candidati. Sarebbe interessante, ma esula dal nostro compito trovare una armonizzazione tra i due sistemi perché le Elezioni Primarie sono un momento di Democrazia diretta, ma nelle sezioni risiede il luogo della discussione politica quotidiana.

Il rapporto tra autoritarismo e mito della personalità nei partiti e negli stati

Nel novecento, durante e dopo gli sconvolgimenti portati dalla Prima Guerra Mondiale, sono sorti in Europa dei partiti politici totalitari come il Partito Comunista Sovietico, il Partito Nazional Socialista e i Partito Fascista. Vorrei limitare la mia breve analisi a questi due ultimi partiti perché tra di loro ci sono delle notevoli somiglianze. Entrambi sono stati fondati in stati come la Germania e l’Italia che avevano una struttura democratica di tipo liberale. Entrambi hanno avuto un Leader che era la esemplificazione del mito del Superuomo e del Culto della personalità. Entrambi i partiti si erano dotati di strutture parallele di tipo paramilitare; le Camicie Brune e le SS i Nazisti, le camicie nere ( ad imitazione degli arditi) e la Milizia i Fascisti. In entrambi gli stati i gruppi di potere erano spaventati dal pericolo di una rivoluzione di tipo sovietico. Entrambi i partiti erano permeati di un forte spirito nazionalista, oggi lo chiameremmo sovranista, entrambi avevano avuto un successo elettorale nelle elezioni democratiche in cui avevano partecipato. In entrambe le nazioni i gruppi liberali li ritenevano un pericolo addomesticabile se fossero stati cooptati all’interno della organizzazione democratica dello stato. Mussolini e successivamente Hitler furono nominati rispettivamente Presidente del Consiglio e Cancelliere del Reich con una procedura democratica e i loro deputati e senatori sedettero nei Parlamenti accanto ai colleghi degli altri partiti. Nel volgere di poco tempo le Costituzioni dell’Italia e della Germania furono cambiate e si ebbe il partito unico come soggetto esclusivo di potere nello Stato Totalitario. Entrambi i regimi hanno goduto per un certo periodo di un consistente favore popolare. Consenso certamente indirizzato dalla propaganda sulla base della sicurezza, del relativo benessere, dei concetto di potenza del proprio stato e della realizzazione di lavori pubblici tendenti alla scenografia del potere. Bisogna però riflettere sul fatto che la preoccupazione per lo stato delle cose ed il dissenso forte contro lo stato totalitario è stata la prerogativa di una porzione minoritaria costituita soprattutto da intellettuali. Si è poi visto cosa la mancanza di controllo democratico ha potuto provocare.

Partiti politici e stati oggi

Permangono oggi alcune dittature di tipo comunista come in Cina, in Vietnam e a Cuba e in qualche caso queste dittature hanno assunto un aspetto ereditario come in Siria dove Assad è succeduto al padre ed in Corea del Nord dove al potere dopo il nonno e il padre c’è ora il nipotino. In altri stati la trasformazione è più subdola e procede per gradi come in Russia e in Egitto. Partiti politici a struttura antidemocratica possono essere un pericolo per la democrazia degli stati perché tendono, se conquistano il potere, a riprodurre nello stato la loro propria organizzazione. I partiti politici della Prima Repubblica avevano tutti una struttura democratica e la hanno trasferita alla nostra Costituzione. Anche il Partito Comunista Italiano che faceva riferimento alla Unione Sovietica di Stalin e la prendeva a modello politico ed economico, sotto la guida di Palmiro Togliatti accettava la competizione democratica e scartava le tentazioni golpiste di Secchia. Il Migliore era infatti un fine politico, riconosceva i principi dell’accordo di Yalta e sapeva bene che avventure in Italia non se ne potevano correre come ben dimostrava l’esito della sollevazione comunista in Grecia. La evoluzione è poi continuata con la scelta berlingueriana della terza via al socialismo e l’accettazione della collocazione dell’Italia nel campo politico ed economico dell’Occidente. Bisogna però affermare che questa evoluzione dei comunisti italiani non è stata raggiunta in modo autonomo, senza influenze esterne. E’ stata l’azione politica della Democrazia Cristiana ,che ha posizionato l’Italia nell’Occidente democratico e liberale, ad esercitare una fortissima azione di cambiamento sul pensiero comunista. In un dibattito che ebbi l’onore di sostenere nel 2013 con il Senatore Marini e che aveva per tema: il ruolo dei cattolici democratici nella esperienza politica repubblicana, si giunse alla conclusione che la sconfitta della Democrazia Cristiana era solo apparente poiché le sue idee e i suoi principi che avevano guidato lo sviluppo politico e sociale dell’Italia durante la prima Repubblica erano trasmigrati incorrotti nei partiti che formavano il panorama politico della seconda Repubblica.

Le contraddizioni della stagione di Mani Pulite

Che tutti i partiti politici della Prima Repubblica fossero finanziati con risorse economiche provenienti dall’Italia e dall’Estero in modo illegale era una cosa nota. Ed il tentativo della Magistratura di fermare questi meccanismi e di punire i colpevoli è da giudicare, come si dice in chiesa, cosa buona e giusta. Il tentativo riuscito di cancellare i partiti del così detto arco costituzionale un po’ meno. L’avviso di garanzia utilizzato come una mannaia ne è una manifestazione. Conosco un politico dell’epoca che ha ricevuto 18 avvisi di garanzia e 4 incolpazioni della Corte dei Conti senza essere non solo mai stato condannato in primo grado ma senza addirittura andare mai a processo tanto inconsistenti e fantasiose erano le accuse. Saranno pure state sfortunate coincidenze ma qualche sospetto lo possono generare. E che dire della carcerazione preventiva? La legge stabilisce bene quando è dovuta per alcuni reati: se c’è pericolo di reiterazione del reato, se c’è tentativo di fuga o di inquinamento delle prove e queste condizioni non devono essere indicate in modo generico ma motivate e circostanziate in modo rigoroso e questo non sempre è stato fatto. Alcuni imputati ristretti in carcere si sono addirittura tolti la vita; avevano avuto la sensazione che la carcerazione fosse un metodo di pressione per estorcere delle confessioni o delle chiamate in correità. L’opinione di molti era tale che Forattini disegnò una famosa vignetta in cui si vede un pentito rivolgersi al magistrato che lo sta interrogando dicendo-vostro onore mi faccia le risposte-Dove sta allora la contraddizione? Certamente quello era un periodo in cui se tale clima fosse continuato i principi democratici avrebbero potuti essere forse messi subdolamente in pericolo. A sostenere il clima giustizialista con tanto di cappi portati in Parlamento ci furono la Lega Nord e il Partito Comunista che erano sicuramente partiti ad organizzazione democratica, mentre a contrastare questo andazzo di cose c’era Forza Italia che non può essere considerata un esempio di democrazia. In questo sta a mio avviso una evidente contraddizione, ma i partiti che in quella fase erano giustizialisti perseguivano in quel clima di cambiamento i propri personali interessi.

La Seconda Repubblica

Mani Pulite ha determinato la nascita della Seconda Repubblica. Sul piano della corruzione le cose sono andate meglio? Niente affatto, anzi la questione morale ha inquinato non solo i partiti ma anche le strutture amministrative dello stato con una sostanziale differenza; prima si “rubava” principalmente per alimentare le tesorerie dei partiti cui il finanziamento pubblico non bastava, nella Seconda Repubblica preferibilmente per fini personali. L’altro aspetto negativo di questo periodo iniziato nel 1994 è stato quello della creazione dei partiti personali. Il Partito di Dini e quello di Di Pietro hanno avuto una vita piuttosto fugace, Forza Italia è ancora presente. La creatura di Berlusconi tutto è tranne che un partito politico a struttura democratica. Non ha mai celebrato un Congresso, non ha mai eletto in modo democratico i dirigenti. E’ una vera e propria azienda su cui Berlusconi ha esercitato e continua ad esercitare un potere assoluto Il personaggio lo conosciamo, tiene riunioni politiche nelle sue abitazioni invece che nelle sedi del partito; da Presidente del Consiglio riceveva Capi di stato e di Governo in visita ufficiale anche presso le proprie dimore come se fosse un monarca. Ebbe a dire che i deputati non servivano a nulla, sarebbero bastati i soli capo gruppo a spingere il bottone delle votazioni. Complice la legge elettorale giustamente definita Porcellum utilizzava i suoi deputati come marionette tanto da ottenere che votassero un documento in cui si dava per certa la sua buona fede nel considerare Ruby come la nipote di Mubarak.

Nelle recenti Consultazioni Berlusconi (da che pulpito viene la predica) ha accusato il Movimento 5 Stelle di non essere democratico non senza ragione. La piattaforma informatica che dovrebbe garantire una democrazia diretta è solo una finzione. Il regolamento del partito, che da quando esiste non ha mai celebrato un congresso, attribuisce al Capo Politico poteri pressoché assoluti e il semplice sostantivo “capo” risulta inquietante.

Pericoli per la democrazia?

Pericoli per la democrazia però non ne vedo. Questi partiti non hanno pseudo milizie a loro disposizione, il clima politico è assai diverso da quello che favorì il Nazismo ed il Fascismo e ci sono in Parlamento partiti come il PD e la Lega che sanno sicuramente essere efficaci guardiani delle nostre Istituzioni Democratiche. Come ultima considerazione bisogna dire che per fare un colpo di stato, almeno in Europa, ci vogliono personalità di grande rilievo, con notevoli capacità anche se purtroppo rivolte al male. A questo proposito nel giudicare la classe politica attuale giova ricordare quanto il Presidente del Consiglio Emanuele Orlando ebbe a dire al Re Vittorio Emanuele III durante la prima Guerra Mondiale “vostra Maestà si lamenta della scarsa professionalità dei generali perché non conosce gli ammiragli”. La stessa cosa possiamo oggi dire degli attuali leader politici che per le scarse capacità non possono essere una minaccia per la democrazia neanche volendo. In questo caso non tutto il male viene per nuocere.

di Achille Lucio Gaspari

 

Leggi Tutto »

In Abruzzo 14,2% di persone obese

 In Italia continuano ad aumentare gli obesi: nel 2016, rispetto al 2015, vi e' stato un aumento di un punto percentuale di persone obese e una diminuzione di 1,4 punti
percentuali delle persone in sovrappeso. Lo sottolinea il rapporto Osservasalute 2017, presentato a Roma al Policlinico universitario Agostino Gemelli. Il documento precisa che nel 2016 piu' di un terzo della popolazione adulta (35,5%) era in sovrappeso, mentre poco piu' di una persona su dieci era obesa (10,4%);
complessivamente, il 45,9% dei soggetti di eta' superiore o uguale a 18 anni era in eccesso ponderale. Nel periodo 2001-2016, e' aumentata
la percentuale delle persone in sovrappeso (33,9% vs 36,2%), soprattutto e' aumentata la quota degli obesi (8,5% vs 10,4%). Le differenze rilevate sul territorio - evidenzia il rapporto - sono considerevoli e si conferma il gradiente Nord-Sud e Isole: come per il 2015, le regioni meridionali presentano la prevalenza piu' alta di
persone di eta' 18 anni e oltre obese (Abruzzo 14,2%, Puglia 13,1% e Molise 12,4%) e in sovrappeso (Basilicata 40,6%, Calabria 40,4% e Molise 39,8%) rispetto alle regioni settentrionali, che mostrano i dati piu' bassi di prevalenza (obesita': PA di Bolzano 8,1%, PA di Trento 8,3% e Lazio 8,6%; sovrappeso: PA di Bolzano 30,7%, PA di Trento 31,6% e Valle d'Aosta 31,7%).

Leggi Tutto »

Marica Branchesi nominata da TIME tra le 100 persone più influenti al mondo

Nell'elenco annuale delle 100 persone piùinfluenti del mondo secondo la rivista “TIME” c’è Marica Branchesi ricercatrice presso il GSSI - Gran Sasso Science Institute e membro della collaborazione internazionale LIGO-Virgo. 

L'elenco stilato ogni anno dal TIME, giunto alla sua quindicesima edizione, riconosce l'attività innovativa e i traguardi dei personaggi più influenti nel mondo.

Pochissimi gli italiani, dieci con Marica, che figurano nelle 15 edizioni della “100 TIME list”. Tra i connazionali nominati in passato figurano Renzo Piano, Miuccia Prada e Sergio Marchionne; nessuno, fino ad oggi, proveniente dal mondo della scienza.

“Sono molto emozionata, è un riconoscimento davvero inaspettato! – afferma Marica - Dalle scoperte rivoluzionarie ottenute osservando le onde gravitazionali ai riconoscimenti internazionali degli ultimi mesi, per me è un continuo susseguirsi di grandissime emozioni. Sono estremamente onorata dal fatto che, grazie a questa nomination del TIME, per la prima volta assegnata a una scienziata italiana, il nostro Paese e la ricerca scientifica siano riconosciuti a livello internazionale".

Da astronoma, Marica lavora da anni all’interno della collaborazione internazionale di Ligo-Virgo per la rivelazione delle onde gravitazionali. Presidente della commissione di Astrofisica delle onde gravitazionali della International Astronomical Union e membro del Comitato internazionale per le onde gravitazionali, Marica è entrata a far parte della Collaborazione Virgo nel 2009 ed è ricercatrice al Gran Sasso Science Institute e associata presso l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il suo ruolo è stato quello di favorire l’unione tra l’astronomia osservativa e la fisica strumentale degli interferometri utilizzati per captare le onde gravitazionali, aprendo così la strada alla "multi-messenger astronomy".

 

 

Prossima tappa a New York, dove il 24 aprile Marica è invitata a partecipare al “Time 100 Gala” al Lincoln Center.

Leggi Tutto »

Successo per il secondo libro dell’abruzzese Edoardo De Luca

"A quattro mesi dall'uscita del mio secondo libro - Thomas Vuole Sapere, Lupieditore 2017 (Storia per adulti e per bambini all'insegna dell'apprendimento, del rispetto e dei valori) - i traguardi che abbiamo raggiunto sono davvero tanti e gratificanti. Tanto da incoraggiarci a fare molto di più. La partecipazione alla fiera internazionale dell'editoria TEMPO DI LIBRI 2018 tenutasi nel mese di marzo a Milano, lo spazio che ci siamo guadagnati in Rai offrendoci una maggiore visibilità e le alte vendite, ci hanno spinto a registrare il simbolo ed il titolo di Thomas Vuole Sapere presso gli enti adibiti, per farlo diventare anche un Brand di abbigliamento. Già sono realizzate e sono pronte per la vendita, infatti, le T-Shirt per bambini e per adulti con lo stemma del libro. Queste sono disponibili richiedendole con un messaggio alla pagina Facebook di Thomas Vuole Sapere e presto avranno una propria distribuzione nei negozi". (di Edoardo De Luca)

Leggi Tutto »

‘La locandiera’ di Goldoni nella Casa circondariale San Donato riletta dagli studenti del Manthonè

 “La locandiera” di Goldoni nella Casa circondariale San Donato di Pescara. È l’ultima produzione   del Corso serale per adulti dell’Istituto Aterno-Manthonè che da anni ha attivato le lezioni all’interno del carcere. Mercoledì 28 marzo, nell’aula magna della Casa circondariale, la rappresentazione teatrale della commedia goldoniana. Gli interpreti sono stati alcuni studenti delle classi quarte e degli studenti-detenuti. Il lavoro è stato curato dalle docenti di italiano Mariadaniela Sfarra del corso serale e Serena Bono della Casa circondariale, la regia è stata affidata all'esperto di teatro Marco Fleming.

L’appuntamento, promosso con grande entusiasmo dal dirigente scolastico Antonella Sanvitale, dal direttore del carcere Franco Pettinelli, dall’educatrice responsabile dell’area pedagogico-didattica Anna Laura Tiberi, e dalla responsabile del corso serale e della scuola carceraria dell’Aterno-Manthonè, Marina Di Crescenzo, è stato, inoltre, un momento di incontro e di saluto per le feste pasquali tra gli studenti e i docenti delle due realtà, a cui hanno partecipato anche gli studenti-detenuti della scuola elementare e media del Cpia (Centro provinciale per gli adulti) di Pescara, diretto dalla preside Antonella Ascani.

Gli studenti-attori coinvolti sono stati: Francesca Giuliano, Davide Di Donato, Antonio Feliciani, Stefano Della Vecchia, Guido Rachini, Matteo Bottazzo del Serale, Rael Cesare Colecchia, Medoro Tavoletta, Kevi Kereci, Giulio Di Pietro, Rudi Ziu della Casa circondariale.

“È stata una prima esperienza di avvicinamento al teatro”, dice Serena Bono, docente di lettere del carcere, “Due realtà che si incontrano: gli alunni del serale e gli alunni detenuti che, pur non essendosi mai visti, hanno trovato subito il punto di incontro e la capacità di socializzare e sorridere insieme. Abbiamo potuto apprezzare la gioia pura negli occhi dei detenuti che, forse da tempo o mai finora, avevano provato cosa significhi essere apprezzati e applauditi. Una grande felicità per me che ho potuto prendere parte a questo bel progetto che mi ha coinvolto ed emozionato subito”.

“C’è stato l’entusiasmo nel vedere persone che, nonostante vivano una situazione di disagio come è un carcere”, aggiunge il regista Marco Fleming, “si sono sapute mettere in gioco e hanno provato una forte emozione nel salire sul palco davanti a un pubblico esterno”.

“L’iniziativa ha favorito il confronto tra gli studenti rivolto alla conoscenza di realtà diverse, all’insegna della solidarietà e dell’inclusione”, conclude Mariadaniela Sfarra docente di Lettere del corso serale, “Sono emerse l’originalità e la creatività con cui gli attori hanno interpretato i rispettivi ruoli. Un lavoro molto apprezzato da tutti”.

Leggi Tutto »

Transumanza candidata al riconoscimento di patrimonio Unesco

'La Transumanza' è stata candidata a diventare patrimonio culturale immateriale dell'umanità Unesco. La richiesta è stata presentata ufficialmente a Parigi dall'Italia, Paese capofila insieme a Grecia e Austria. Lo fa sapere il ministero delle Politiche agricole. Con la firma del dossier di candidatura transnazionale avviato quindi il processo di valutazione internazionale che porterà alla decisione, da parte del Comitato di governo Unesco, nel novembre 2019. La Transumanza rappresenta la migrazione stagionale di greggi, mandrie e pastori che, insieme a cani e cavalli, si spostano in differenti zone climatiche, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi. 

Leggi Tutto »

Caritas, progetto di solidarietà a Lanciano

Un progetto pilota in Abruzzo sulla solidarieta' viene proposto a Lanciano su iniziativa della Caritas Diocesana della Curia di Lanciano- Ortona per sostenere chi ha bisogno. Si tratta della Bottega della Solidarieta' e del Laboratorio Solidale, inaugurati dall'arcivescovo Emidio Cipollone e dal sindaco Mario Pupillo. Tasselli nuovi dell'ingranaggio della solidarieta' dopo l'apertura, lo scorso anno, della Stazione Alimentare - Emporio. Il Comune ha messo a disposizione i locali e paghera' le utenze, mentre la Caritas nazionale ha finanziato (attraverso l'8 per mille) con 50 mila euro le ristrutturazioni e gli arredi. "E' un progetto pilota per tutte le altre Caritas abruzzesi", ha detto don Franco D'Onofrio, delegato regionale Caritas.

"Con questo ulteriore step - aggiunge l'arcivescovo Emidio Cipollone - andiamo a dare vita a vestiario nuovo per bambini e adulti, oltre a oggetti, mai utilizzati da privati o invenduti nei magazzini dei negozi, facendoli rinascere. Niente scarto. Li ricicliamo per offrire solidarieta' e aiuto agli 'ultimi'. Con le offerte che le persone faranno, prendendo i prodotti nella bottega, e realizzati da sarte nel laboratorio, acquisteremo altri beni di consumo per la Stazione Alimentare-Emporio. Questo e' nato grazie alla generosita' dei cittadini e alla collaborazione con i comuni di Lanciano e Ortona". 

Leggi Tutto »