Le storie

Marica Branchesi nominata da TIME tra le 100 persone più influenti al mondo

Nell'elenco annuale delle 100 persone piùinfluenti del mondo secondo la rivista “TIME” c’è Marica Branchesi ricercatrice presso il GSSI - Gran Sasso Science Institute e membro della collaborazione internazionale LIGO-Virgo. 

L'elenco stilato ogni anno dal TIME, giunto alla sua quindicesima edizione, riconosce l'attività innovativa e i traguardi dei personaggi più influenti nel mondo.

Pochissimi gli italiani, dieci con Marica, che figurano nelle 15 edizioni della “100 TIME list”. Tra i connazionali nominati in passato figurano Renzo Piano, Miuccia Prada e Sergio Marchionne; nessuno, fino ad oggi, proveniente dal mondo della scienza.

“Sono molto emozionata, è un riconoscimento davvero inaspettato! – afferma Marica - Dalle scoperte rivoluzionarie ottenute osservando le onde gravitazionali ai riconoscimenti internazionali degli ultimi mesi, per me è un continuo susseguirsi di grandissime emozioni. Sono estremamente onorata dal fatto che, grazie a questa nomination del TIME, per la prima volta assegnata a una scienziata italiana, il nostro Paese e la ricerca scientifica siano riconosciuti a livello internazionale".

Da astronoma, Marica lavora da anni all’interno della collaborazione internazionale di Ligo-Virgo per la rivelazione delle onde gravitazionali. Presidente della commissione di Astrofisica delle onde gravitazionali della International Astronomical Union e membro del Comitato internazionale per le onde gravitazionali, Marica è entrata a far parte della Collaborazione Virgo nel 2009 ed è ricercatrice al Gran Sasso Science Institute e associata presso l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il suo ruolo è stato quello di favorire l’unione tra l’astronomia osservativa e la fisica strumentale degli interferometri utilizzati per captare le onde gravitazionali, aprendo così la strada alla "multi-messenger astronomy".

 

 

Prossima tappa a New York, dove il 24 aprile Marica è invitata a partecipare al “Time 100 Gala” al Lincoln Center.

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Successo per il secondo libro dell’abruzzese Edoardo De Luca

"A quattro mesi dall'uscita del mio secondo libro - Thomas Vuole Sapere, Lupieditore 2017 (Storia per adulti e per bambini all'insegna dell'apprendimento, del rispetto e dei valori) - i traguardi che abbiamo raggiunto sono davvero tanti e gratificanti. Tanto da incoraggiarci a fare molto di più. La partecipazione alla fiera internazionale dell'editoria TEMPO DI LIBRI 2018 tenutasi nel mese di marzo a Milano, lo spazio che ci siamo guadagnati in Rai offrendoci una maggiore visibilità e le alte vendite, ci hanno spinto a registrare il simbolo ed il titolo di Thomas Vuole Sapere presso gli enti adibiti, per farlo diventare anche un Brand di abbigliamento. Già sono realizzate e sono pronte per la vendita, infatti, le T-Shirt per bambini e per adulti con lo stemma del libro. Queste sono disponibili richiedendole con un messaggio alla pagina Facebook di Thomas Vuole Sapere e presto avranno una propria distribuzione nei negozi". (di Edoardo De Luca)

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‘La locandiera’ di Goldoni nella Casa circondariale San Donato riletta dagli studenti del Manthonè

 “La locandiera” di Goldoni nella Casa circondariale San Donato di Pescara. È l’ultima produzione   del Corso serale per adulti dell’Istituto Aterno-Manthonè che da anni ha attivato le lezioni all’interno del carcere. Mercoledì 28 marzo, nell’aula magna della Casa circondariale, la rappresentazione teatrale della commedia goldoniana. Gli interpreti sono stati alcuni studenti delle classi quarte e degli studenti-detenuti. Il lavoro è stato curato dalle docenti di italiano Mariadaniela Sfarra del corso serale e Serena Bono della Casa circondariale, la regia è stata affidata all'esperto di teatro Marco Fleming.

L’appuntamento, promosso con grande entusiasmo dal dirigente scolastico Antonella Sanvitale, dal direttore del carcere Franco Pettinelli, dall’educatrice responsabile dell’area pedagogico-didattica Anna Laura Tiberi, e dalla responsabile del corso serale e della scuola carceraria dell’Aterno-Manthonè, Marina Di Crescenzo, è stato, inoltre, un momento di incontro e di saluto per le feste pasquali tra gli studenti e i docenti delle due realtà, a cui hanno partecipato anche gli studenti-detenuti della scuola elementare e media del Cpia (Centro provinciale per gli adulti) di Pescara, diretto dalla preside Antonella Ascani.

Gli studenti-attori coinvolti sono stati: Francesca Giuliano, Davide Di Donato, Antonio Feliciani, Stefano Della Vecchia, Guido Rachini, Matteo Bottazzo del Serale, Rael Cesare Colecchia, Medoro Tavoletta, Kevi Kereci, Giulio Di Pietro, Rudi Ziu della Casa circondariale.

“È stata una prima esperienza di avvicinamento al teatro”, dice Serena Bono, docente di lettere del carcere, “Due realtà che si incontrano: gli alunni del serale e gli alunni detenuti che, pur non essendosi mai visti, hanno trovato subito il punto di incontro e la capacità di socializzare e sorridere insieme. Abbiamo potuto apprezzare la gioia pura negli occhi dei detenuti che, forse da tempo o mai finora, avevano provato cosa significhi essere apprezzati e applauditi. Una grande felicità per me che ho potuto prendere parte a questo bel progetto che mi ha coinvolto ed emozionato subito”.

“C’è stato l’entusiasmo nel vedere persone che, nonostante vivano una situazione di disagio come è un carcere”, aggiunge il regista Marco Fleming, “si sono sapute mettere in gioco e hanno provato una forte emozione nel salire sul palco davanti a un pubblico esterno”.

“L’iniziativa ha favorito il confronto tra gli studenti rivolto alla conoscenza di realtà diverse, all’insegna della solidarietà e dell’inclusione”, conclude Mariadaniela Sfarra docente di Lettere del corso serale, “Sono emerse l’originalità e la creatività con cui gli attori hanno interpretato i rispettivi ruoli. Un lavoro molto apprezzato da tutti”.

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Transumanza candidata al riconoscimento di patrimonio Unesco

'La Transumanza' è stata candidata a diventare patrimonio culturale immateriale dell'umanità Unesco. La richiesta è stata presentata ufficialmente a Parigi dall'Italia, Paese capofila insieme a Grecia e Austria. Lo fa sapere il ministero delle Politiche agricole. Con la firma del dossier di candidatura transnazionale avviato quindi il processo di valutazione internazionale che porterà alla decisione, da parte del Comitato di governo Unesco, nel novembre 2019. La Transumanza rappresenta la migrazione stagionale di greggi, mandrie e pastori che, insieme a cani e cavalli, si spostano in differenti zone climatiche, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi. 

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Caritas, progetto di solidarietà a Lanciano

Un progetto pilota in Abruzzo sulla solidarieta' viene proposto a Lanciano su iniziativa della Caritas Diocesana della Curia di Lanciano- Ortona per sostenere chi ha bisogno. Si tratta della Bottega della Solidarieta' e del Laboratorio Solidale, inaugurati dall'arcivescovo Emidio Cipollone e dal sindaco Mario Pupillo. Tasselli nuovi dell'ingranaggio della solidarieta' dopo l'apertura, lo scorso anno, della Stazione Alimentare - Emporio. Il Comune ha messo a disposizione i locali e paghera' le utenze, mentre la Caritas nazionale ha finanziato (attraverso l'8 per mille) con 50 mila euro le ristrutturazioni e gli arredi. "E' un progetto pilota per tutte le altre Caritas abruzzesi", ha detto don Franco D'Onofrio, delegato regionale Caritas.

"Con questo ulteriore step - aggiunge l'arcivescovo Emidio Cipollone - andiamo a dare vita a vestiario nuovo per bambini e adulti, oltre a oggetti, mai utilizzati da privati o invenduti nei magazzini dei negozi, facendoli rinascere. Niente scarto. Li ricicliamo per offrire solidarieta' e aiuto agli 'ultimi'. Con le offerte che le persone faranno, prendendo i prodotti nella bottega, e realizzati da sarte nel laboratorio, acquisteremo altri beni di consumo per la Stazione Alimentare-Emporio. Questo e' nato grazie alla generosita' dei cittadini e alla collaborazione con i comuni di Lanciano e Ortona". 

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I bisnonni di Mike Pompeo, nuovo segretario di Stato USA, erano di Caramanico Terme

Grande soddisfazione a Caramanico Terme per Mike Pompeo, nominato segretario di Stato dal presidente Usa Donald Trump. I suoi bisnonni, infatti, nacquero nel piccolo paese della provincia di Pescara. Il sindaco, Simone Angelucci, che gia' aveva inviato una lettera di saluto istituzionale e di congratulazioni a Pompeo in occasione della nomina a capo della Cia, rinnova "gli auguri e umilmente rinnovo l'invito a ritrovare la sua terra natia pur consapevole che sara' certo molto impegnato oggi per concedersi un viaggio in Italia". La nonna del neo segretario di Stato, Fay, era figlia di Giuseppe Brandolini e Carmela Sanelli entrambi di Caramanico. Giuseppe nacque nel 1870 da Liborio e Anna Felice Carestia, Carmela nel 1886 da Camillo e Felicia Carestia. Giuseppe e Carmela si sposarono il 20 dicembre del 1906 e l'anno successivo decisero di emigrare per gli Stati Uniti. Giunsero ad "Ellis Island" nel 1907 dopo aver attraversato l'oceano sulla nave "Germania", tra i 1.400 passeggeri di terza classe. Poi i due arrivarono a Dawson (Colfax) nel New Mexico. In questa zona mineraria, dove il nonno lavoro', nacquero i loro nove figli. Tra questi c'era Fay, nata il 4 agosto 1910, nonna materna di Mike Pompeo. 

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Parte il crowdfunding Poopooless

Poopooless® è l’idea che un imprenditore pescarese, Ugo Miscia, titolare della MediaWellness, ha messo a punto e che mira a conquistare l’Italia e l’Europa anche tramite una raccolta fondi (crowdfunding) via internet.

Si tratta di una semplice, ma geniale, invenzione che promette di aiutare chi ha un cane (in Italia ce ne sono circa 7 milioni) nella gestione della pupù (o poopoo, all’inglese): una sorta di toilette portatile. Un manico telescopico (adattabile a ogni altezza sia del proprietario che dell’animale, che evita, quindi di doversi chinare a raccogliere il “ricordino” dell’animale) e un sacchetto di plastica biodegradabile e il gioco, anzi il Poopooless® è fatto.

Non è un problema su cui riderci sopra, e chiunque gestisce un animale sa di cosa si tratta. Inoltre:

  • sempre più spesso i Comuni – giustamente – comminano multe a chi lascia i bisogni dei propri animali per strada (con ammende che vanno da 50 a 1.000 euro);

  • è un’idea che risolve ovvie necessità igieniche;

  • è un’idea che permette di conservare e migliorare immagine e decoro delle nostre città (basti pensare ai marciapiedi ormai diventati un terreno “minato”).

“L’idea mi è venuta durante una viaggio di lavoro alle isole Canarie”, spiega Ugo Miscia, “Vedevo le persone che portavano a spasso il cane con la busta per la raccolta delle deiezioni e una bottiglia di acqua. Ho scoperto che, dopo aver raccolto le deiezioni, i proprietari dell’animale buttavano l’acqua per pulire il suolo. Da qui l’idea di una toilette portatile. Tornato in Italia ho sviluppato il progetto in una forma artigianale, per il mio cane. In questo modo non solo contribuivo a lasciare marciapiedi, aiuole e prati puliti, ma evitavo anche di piegarmi”.

Dopo la registrazione del brevetto, del logo, dei domini internet e delle pagine sui social, Miscia è arrivato alla produzione che adesso punta ai grandi numeri con un crowdfunding (tramite il sito Eppela.com) con il quale prenotare il Poopooless® che – a breve – sarà disponibile anche su Amazon.

I prezzi

  • la proposta per chi aderisce al crowdfunding attraverso Ulule è di 20 euro (compreso 360 bustine di plastica biodegrabile, per un anno)

  • su Amazon il Poopooless® sarà disponibile a 24,90 euro (comprensivo di 100 buste)

 

 

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Facebook compie 14 anni

Compie 14 anni Facebook, il popolare social network che conta oltre due miliardi di utenti e nell'ultimo anno e' stato alle prese col problema delle fake news. Il social fu lanciato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di universita' Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes. Originariamente progettato solo per gli studenti dell'Universita' di Harvard, fu presto aperto alle altre scuole della zona per poi avere la diffusione mondiale che conosciamo. Il sito, aperto con soli mille dollari d'investimento, ha visto crescere negli anni il suo valore in maniera esponenziale. Solo pochi giorni fa, nella trimestrale la societa' di Menlo Park ha riportato risultati sopra le attese con un utile operativo in aumento del 61% a 7,35 miliardi di dollari. Ma i conti sopra le attese non bastano: le recenti modifiche apportate all'algoritmo hanno ridotto di 50 milioni di ore al giorno il tempo trascorso sulla piattaforma dai suoi amici, che sono 1,4 miliardi giornalieri. "Il 2017 e' stato un buon anno ma anche uno difficile - ha detto Mark Zuckerberg forse riferendosi al problema fake news scoppiato durante le presidenziali Usa -. Nel 2018 siamo concentrati ad assicurarci che Facebook non sia solo divertente ma anche positivo per la società". Qualche giorno fa il social, in vista delle elezioni politiche italiane ha lanciato nel nostro paese nuovi strumenti di verifica e segnalazione delle notizie false. 

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Il collirio di Rita Levi Montalcini sarà prodotto a L’Aquila

Il collirio del premio Nobel, Rita Levi Montalcini arriva ai pazienti italiani: curera' una malattia rara che puo' portare a cecita'. Entra in commercio il medicinale biotecnologico nato dalla ricerca voluta da Rita Levi Montalcini, che per la scoperta vinse il premio Nobel, ed e' prodotto a L'Aquila. L'Oxervate, nome commerciale del cenenegermin (il principio attivo), e' prodotto nello stabilimento Dompe' dell'Aquila e da un paio di settimane e' gia' in vendita in Germania e da oggi la sua commercializzazione e' stata autorizzata anche in Italia dall'Aifa. Guarisce la cheratite neurotrofica moderata o grave, una malattia rara e invalidante dell'occhio che fino a ieri era priva di qualsiasi cura: nei casi piu' gravi veniva risolta chiudendo con una sutura le palpebre dell'occhio malato. La stima del costo del medicinale e' di un paio di miliardi di euro mentre il costo per ciclo si aggira attorno ai 15 mila euro.

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Stazione di Pescara Centrale: Potete solo aspettare

Dovete avere pazienza, posso dirvi solo questo”. È la risposta di un addetto delle ferrovie ad una folla di 30 viaggiatori che attendono un treno diretto a Milano con duecentoquaranta minuti di ritardo. Fin qui niente di nuovo, ma a quanto pare a Pescara app e alta velocità non sono ancora à la page e le smart city non riscuotono successo. Sono le ore 01.30 e le temperature rigide della notte mettono in risalto la trafila di clochard imbacuccati che riposa sui marciapiedi adiacenti la stazione ferroviaria.
Presidia l’entrata una guardia giurata che permette l’ingresso solo dopo aver visionato i biglietti, d’altronde non potrebbe fare altro essendo uno dei capri espiatori di una situazione troppo grande e complessa. Tutti immediatamente indirizzano lo sguardo verso i tabelloni per sapere quale sia il binario e l’orario esatto dei treni. I passeggeri, sempre se lo dovessero diventare, si girano intorno nella speranza di trovare un ufficio dove poter richiedere un rimborso o informazioni riguardo una corsa sostitutiva, ma neanche l’ombra di un ferroviere. Ci si rivolge subito alla povera guardia giurata che giustamente, oltre alle mansioni di sua competenza non sa come offrire il suo aiuto e consiglia di rivolgersi al posto di polizia ferroviaria. La luce è accesa ma la porta è chiusa e non v’è traccia di un’uniforme. Il disappunto e il nervosismo crescono mentre la voce annuncia l’aumentare del ritardo e i toni si fanno sempre più aspri. Ci si chiede cosa fare. Qualcuno chiama i Carabinieri per comprendere se c’è possibilità di denunciare la compagnia ferroviaria che ha comportato un danno sia fisico che morale, ma i militari rimandano la responsabilità alla Polizia di Stato che a sua volta si rifiuta di inviare una pattuglia per assicurare l’incolumità dei cittadini. Ci sono diversi anziani con problemi di deambulazione, i quali oltre a soffrire il freddo hanno bisogno dei servizi igienici.

Peccato che le sale d’aspetto siano ben incatenate e i bagni chiusi per impedire che qualche senzatetto possa trovarvi rifugio. Nel parcheggio della Stazione intanto, senza alcun pudore, si aggirano strani soggetti che osservano le vetture e scrutano l’orizzonte pronti a fuggire alla vista di un lampeggiante. Intorno alle 2.15 compare come un miraggio un poliziotto, che subito assalito dai commenti contrariati della folla sostiene che il loro disagio non sia di sua competenza: “Non sono un dipendente delle Ferrovie dello Stato” e indirizza i malcapitati verso il citofono degli uffici ferroviari. La voce metallica che risponde rassegna tutti quanti: “Potete avere solo pazienza, altrimenti c’è sempre la corsa successiva”. A quel punto si decide di salire sulle banchine. Il macchinista di un treno merci di passaggio indica al gruppo di sventurati la sala comandi centrale. I computer sono accesi e due figure sono impegnate nel seguire il passaggio dei mezzi ed effettuare gli scambi. Sulla porta c’è il divieto d’ingresso che viene ignorato. Dopo qualche istante viene aperta la porta, ma subito ribadito che i non addetti ai lavori non possono oltrepassare la soglia. Nonostante questo, viene gentilmente offerta ospitalità ai più anziani per potersi riscaldare durante l’attesa. Si fa a gara nell’ esporre tutte le mancanze, le anomalie e i disagi vissuti negli ultimi quaranta minuti. A causa del ritardo sono saltati appuntamenti di lavoro, visite mediche prenotate un anno prima e una conferenza di un ricercatore presso il politecnico di Milano.

Parlando con il Capostazione ci si accorge di come non sia in grado di soddisfare le richieste avanzate. Non essendo di fatto responsabile di queste problematiche, gestisce in solitudine un grade snodo come quello di Pescara senza alcuna garanzia di sicurezza. Infatti, dei malviventi potrebbero tranquillamente girovagare tra i binari, sabotare i treni e la struttura o infastidire chi tranquillamente attende la partenza. “È ovvio che un ritardo possa essere tollerato, ma le condizioni essenziali per l’accoglienza dei passeggeri non sono assolutamente garantite. È inaccettabile che il principale crocevia ferroviario della regione gravi in un penoso stato di abbandono durante le ore notturne, come se in tarda notte non si avesse diritto ai bagni, ad una sala d’attesa e ad essere salvaguardato dalle forze dell’ordine”. Questo è l’appello di uno dei viaggiatori.

di Eduardo Grumelli

 

  



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