Le storie

“Impresa IN Accademia: la vincitrice è una giovane studentessa

E’ stata presentata oggi, 13 gennaio, l’etichetta ad edizione limitata non commerciale “AURUM VALLIS”, realizzata per la Cantina Zaccagnini dallo studente dell’Università D’Annunzio Chieti Pescara, finalista della sesta edizione di Impresa IN Accademia, Serafino Iallonardi. Marcello Zaccagnini ha sottolineato l’importante risultato che Impresa In Accademia 2016 continua a realizzare nel tempo rafforzando uno stretto sodalizio di collaborazione virtuosa tra il mondo delle imprese e quello della formazione e, a tal proposito, ha proposto per la prossima edizione, al raggiungimento della sesta etichette, di realizzare un cofanetto da sei bottiglie ad edizione limitata che potrà essere commercializzato ed il cui ricavato verrà donato in beneficenza.

Impresa IN Accademia è un percorso formativo ideato ed attuato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti Pescara che intende fornire allo studente gli strumenti utili nella conoscenza delle proprie potenzialità e nella definizione del proprio percorso di crescita e di realizzazione professionale e personale.

L’introduzione dei lavori è stata affidata al Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti Pescara, Domenico Melchiorre, che ha presentato gli esiti dell’edizione 2016: oltre 300 studenti, 17 aziende partner, 11 laboratori e workshops attivati in Università, in Confindustria e presso le Aziende, per un totale di 60 ore di formazione gratuite. Rispetto alla precedenti edizioni del 2011, del 2012, del 2013, del 2014 e del 2015 si registra una significativa evoluzione: dei 150 partecipanti ai workshop, 25 studenti hanno superato le selezioni e svolto l’intero percorso di workshop e laboratori, 12 gli stage trimestrali attivati presso le aziende Aero Club Pescara, CIAM SpA, Coesum, Dinamic Service, DRT Operations Mundus, Saquella 1856, Sviluppo Iniziative Aeronautiche, Taim srl, Top Solutions, Valagro SpA.

FEDERMANAGER Abruzzo e Molise e l’Associazione CREALAVOROGIOVANI confermano anche per il 2017 l’attribuzione di un premio di mille Euro al vincitore della VII edizione di Impresa IN Accademia. Premio che quest’anno è stato assegnato alla studentessa Claudia Colantonio, la più giovane dei finalisti, che ha svolto lo stage presso la Dinamic Service srl, sotto la guida di  Samantha e Mirko Basilisco. Il suo elaborato ha proposto una modifica migliorativa ad un prodotto prospettando un nuovo modo di chiusura di un assorbente. Il suo progetto potrebbe apportare una notevole innovazione nel settore del Lady Care.

Al secondo posto  e al terzo posto sono risultati rispettivamente i progetti di Stefano Rosica e Marco Mascellanti, che hanno svolto lo stage in COBO SUD – Divisione CIAM SpA. Hanno ricevuto in premio due borse di studio – a copertura totale - per la frequenza di un corso di specializzazione in “Export Management & International Marketing 2.0”, promosso da Top Solutions di Alessandro Addari, in collaborazione con la LFC.

Durante la conferenza è stato descritto il valore aggiunto della selezione che il partner Randstad ha realizzato nell’individuare i trenta partecipanti al percorso ed i successivi tredici finalisti. “Lo dimostra – dice Luciana La Verghetta, Sales Manager Randstad HR Solutions - il fatto che la conclusione degli stage ha segnato 2 contratti di lavoro stipulati dalla Dinamic Service”.

Le conclusioni affidate al Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara, Luigi Di Giosaffatte, il quale ha sottolineato con orgoglio l’altissimo valore dei progetti presentati dai finalisti della VI edizione di Impresa IN Accademia. Un’edizione in cui ha prevalso il merito, un valore che Confindustria riconosce ai giovani che in un contesto così difficile continuano a studiare ed a credere nel futuro.

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Riparte la “transiberiana d’Italia”

Al via la stagione invernale degli attesi 'Treni della Neve' sulla Transiberiana d'Italia, la linea ferroviaria Sulmona-Isernia. Le partenze da Sulmona, programmate da tempo dalla Fondazione FS Italiane e dall'associazione LeRotaie, prevedono il viaggio andata e ritorno a bordo delle caratteristiche carrozze d'epoca per raggiungere le stazioni d'alta quota della linea, praticare le tante attivita' di svago ed escursioni sulla neve previste presso la stazione di Palena e visitare i paesi di Pescocostanzo, Roccaraso e Campo di Giove, facilmente raggiungibili con il treno e balzati in questi giorni agli onori delle cronache nazionali proprio per l'eccezionale nevicata che li ha interessati. I partecipanti, senza dover usare l'auto su strade di montagna, avranno l'opportunita' di viaggiare sull'antico e suggestivo convoglio degli anni '30 per godere dal finestrino di uno spettacolo completamente bianco. Si comincia domenica 15 gennaio, per poi proseguire domenica 22/1; a febbraio nelle prime due domeniche, 5 e 12, quest'ultima con partenza da Isernia.

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Ossido di grafene contro le infezioni batteriche

La tecnica imita la natura. Per contrastare i rischi di infezione in sala operatoria, i medici potrebbero presto avere a disposizione strumenti rivestiti di ossido di grafene ispirati alle rugosita' tipiche del granchio che, grazie alla struttura del suo carapace, non viene attaccato dai batteri. L'idea e' di un gruppo di ricercatori dell'Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr), dell'Istituto di fisica e microbiologia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore (Ucsc) di Roma, del Dipartimento di fisica dell'Universita' Sapienza di Roma e del Dipartimento di scienze chimiche dell'Universita' degli Studi dell'Aquila, con un lavoro pubblicato sulla rivista Scientific Reports. La ricerca e' stata finanziata dal Consiglio di ricerche europeo (Erc).

"L'European Center for Diseases Prevention and Control (Ecdc) ha dichiarato che dal 2009, in Europa, oltre 400.000 persone hanno sviluppato infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. Abbiamo quindi l'esigenza di maturare nuove strategie per la difesa di superfici sensibili come quelle delle protesi e dell'attrezzatura chirurgica", afferma Claudio Conti, direttore dell'Isc-Cnr, professore presso il Dipartimento di fisica della Sapienza e coautore dello studio".

"Per farlo - aggiunge - siamo partiti dalle soluzioni offerte dalla natura, imitando, per il rivestimento di questi strumenti, l'involucro esterno del granchio, che grazie alla sua rugosita' respinge i batteri". I ricercatori hanno potenziato l'efficacia di questo approccio impiegando il grafene, di cui sono gia' note le proprieta' antimicrobiche. "Abbiamo realizzato un rivestimento con un idrogel a base di ossido di grafene", prosegue Massimiliano Papi, professore presso l'Istituto di fisica e microbiologia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore e coautore della ricerca. "L'azione antibatterica e' dovuta alla struttura in fogli, delle dimensioni di qualche nanometro, dell'ossido di grafene, in grado di tagliare la membrana della cellula batterica o di avvolgerne la superficie, contrastando cosi' lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci". Tale meccanismo di base, di natura meccanica, e' amplificato da una tecnica di laser printing scoperta dal team di ricerca: la supercavitazione laser. "L'azione del laser permette di massimizzare l'esposizione dei fogli di grafene secondo un pattern progettato proprio sulla rugosita' tipiche del carapace del granchio. Analisi morfologiche e del rilascio degli acidi nucleici da parte di cellule di Staphylococcus aureus, Escherichia coli e Candida albicans hanno evidenziato che l'azione del rivestimento e' sia batteriostatica che battericida, ossia blocca e uccide, arrivando a sopprimere il 90% dei batteri: un risultato rilevante, una svolta nel campo delle tecnologie dei materiali biomedici, perche' la soluzione fornita e' versatile, economica e a basso impatto tossicologico", conclude Conti.

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Timothy Brook, la mappa della Cina del signor Selden

I libri di Timothy Brook, sinologo di fama mondiale, non passano inosservati. Il segreto del suo successo è una miscela perfetta tra erudizione, doti narrative e capacità di appassionare il lettore mostrandogli squarci inediti di passati che assomigliano al mondo globalizzato e interconnesso di oggi. Brook racconta storie accadute in un tempo lontano ed esotico, quello delle colonie e degli avamposti commerciali inglesi e olandesi della prima età moderna, che tuttavia ha qualcosa di familiare con la nostra epoca: per la semplice ragione che di essa sarebbero l’origine. La tesi dello storico canadese è che l’inizio della globalizzazione risalga al XVII secolo, al tempo in cui le navi europee solcavano mari e oceani ed entravano in contatto con luoghi, culture e merci che avrebbero influenzato in modo duraturo e profondo il futuro dell’Occidente e del mondo intero.

In un fortunato volume del 2008, curiosamente intitolato Il cappello di Vermeer (Einaudi) Brook aveva già impiegato questa tecnica ingegnosa per condurre il lettore in un viaggio avvincente sulle tracce dei mercanti olandesi del Seicento. Allora lo aveva fatto prendendo spunto da alcuni dettagli e oggetti scovati in sette famosi dipinti seicenteschi (in gran parte opera di Jan Vermeer), che di quella globalizzazione incipiente rappresenterebbero una traccia trascurata ma evidente.

In questo suo nuovo libro edito in inglese nel 2013 e tradotto in Italia da Einaudi quest’anno, Brook racconta una storia affascinante e coinvolgente, che ruota attorno ad una misteriosa mappa recentemente rinvenuta ad Oxford. La carta geografica era stata donata a metà del XVII secolo alla Biblioteca Bodleiana dal giurista John Selden (1684-1654): una celebrità a quel tempo, che rivaleggiava per fama con Ugo Grozio. Brook ipotizza che egli l’avrebbe acquistata approssimativamente nel 1609 da un capitano della Compagnia delle Indie al suo ritorno da una spedizione commerciale in Cina. Si tratta di una carta geografica molto grande, di circa un metro d’altezza e più di un metro e mezzo di larghezza, pensata per essere appesa ad una parete. A quel tempo, scrive con enfasi Brook, era la mappa più accurata del Mar cinese meridionale. È un manufatto bellissimo: colorata, fantasiosa, piena di decorazioni bizzarre. Una carta che di certo sarebbe piaciuta a Oscar Wilde, che era solito dire: “Una mappa del mondo che non comprende il paese dell’Utopia non è degna neppure di uno sguardo”.

Il significato della mappa è stato per lunghissimo tempo avvolto nel mistero e, in larga parte, lo è ancora. È lo stesso Brook ad ammetterlo al termine della sua laboriosa ricerca. Egli, però, ha fatto di necessità virtù e ha deciso di raccontare al lettore la storia del suo quasi fallimento storiografico: “Per dare alla mappa la sua storia, abbiamo iscritto noi stessi nella narrazione”. Al centro del libro, infatti, non c’è la mappa, ma le ricerche che l’autore ha fatto per decifrarla, quello che di sensazionale ha scoperto sull’epoca in cui è stata realizzata: “Mr Selden’s Map of China is a picaresque journey, laced with asides, yet each digression contains a jewel of insight” (“The Financial Times”, 14 febbraio 2014).

Per noi è un tipo di mappa bizzarra, abituati come siamo a maneggiare carte moderne, squadrate ed essenziali, che ci portano da un punto all’altro seguendo coordinate geografiche altamente precise e pressoché infallibili. La mappa cinese, invece, assomiglia di più alla cartografia antica e medievale, a quelle rappresentazioni immaginifiche dello spazio popolate di oggetti e animali simbolici: “Era bellissima, assolutamente unica: un documento storico, un’opera d’arte e un paesaggio mentale (…) del modo in cui in passato un cartografo aveva immaginato il mondo asiatico che vedeva. Lungi dall’essere un’arida trascrizione di elementi topografici, animava un intero mondo. Era davvero perfetta”.

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Studio Regione-Univaq per monitorare l’effetto delle calamità

E' stata sottoscritta la convenzione tra l'Agenzia Sanitaria Regionale e il Dipartimento di Medicina Clinica e Sanita' Pubblica dell'Universita' dell'Aquila, per la realizzazione di un progetto di studio - tra i primi in Italia - che punta alla creazione di un sistema di sorveglianza per il monitoraggio degli effetti sulla salute delle popolazioni colpite da calamita' naturali.

"La comunicazione sullo stato di salute e sui rischi per la salute della popolazione esposta a un evento disastroso - commenta l'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci - e' di importanza strategica per il buon esito dell'assistenza. Noi vogliamo prefigurare in Abruzzo un modello che dovra' essere oggetto di riflessione e di organizzazione in ambito nazionale. L'Abruzzo, con l'Aquila, e' il candidato ideale per ospitare un Osservatorio prima regionale e poi nazionale sulla salute delle popolazioni esposte a disastri naturali". Il progetto mettera' a sistema i dati delle ospedalizzazioni, del consumo dei farmaci, della morbilita' nelle aree geografiche colpite da eventi calamitosi, per operare un'approfondita analisi delle variabili anagrafiche e sanitarie di interesse, rilevanti ai fini della tutela delle popolazioni esposte a catastrofi. "L'idea di un osservatorio epidemiologico - aggiunge la professoressa Leila Fabiani, coordinatrice del progetto per conto dell'Universita' dell'Aquila - e' nata dal documento di intenti sottoscritto in occasione del convegno nazionale dell'AIE (Associazione Italiana di Epidemiologia), che si e' svolto all'Aquila ad aprile dello scorso anno e dove si sono confrontati studiosi e ricercatori di tutta Italia. Nonostante l'epidemiologia italiana possa vantare una consolidata esperienza nella sorveglianza di popolazioni esposte a catastrofi ambientali, si ravvisa l'esigenza della elaborazione di un protocollo di sorveglianza dei danni precoci alla salute, propedeutico alla possibile istituzione di un Osservatorio delle popolazioni esposte a disastri".

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Parlami d’Abruzzo, le iniziative per scoprire la regione

Parlami d'Abruzzo offre nuove occasioni e tanti motivi per vivere l'Abruzzo, anche a Capodanno. Visite-spettacolo, laboratori per scoprire e fare, insolite e divertenti gare culturali, temi nuovi e inaspettati per vedere città sotto una luce diversa, per apprezzare appieno luoghi, abitanti, atmosfere. Parlami d'Abruzzo è un grande laboratorio per costruire esperienze di visita: per il prossimo Capodanno ti offriamo tante opportunità gratuite, grazie al supporto del progetto Abruzzo Open Day, una idea di promozione turistica della Regione Abruzzo, e delle DMC Terre del Piacere, Terre d'Amore e Abruzzo Qualità.


Dal 29 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017 si potrà scegliere tra 3 diversi temi e 8 eventi:


Passeggiate letterarie: l'esperienza unica di vivere emozioni "dentro" i luoghi che ispirarono poeti, artisti e grandi autori della letteratura;

Safari in famiglia: un grande gioco a squadre, dinamico, istruttivo e divertente, per andare a caccia di cultura;

Racconti a merenda: laboratori da vivere in famiglia, dedicati ai più piccoli, tra golosità, musica e tradizioni d'Abruzzo.

 

Passeggiate Letterarie

L'Associazione Guide Turistiche d'Abruzzo Natourarte propone 4 passeggiate letterarie per vivere le tradizioni delle festività natalizie in Abruzzo all'insegna
della cultura. Occasioni di viaggio dal tempo lento, fuori dal caos del quotidiano, appassionanti momenti conoscitivi per scoprire l'anima dei luoghi e il loro carattere unico e irripetibile. Vi parleremo dell'Abruzzo autentico attraverso favole e poesie del
Natale o attraverso l'artigianato che diventa arte presepiale, accompagnati dal suono tradizionale e ancestrale della zampogna: a Guardiagrele e a Pescara, racconteremo le città e le tradizioni natalizie d'Abruzzo con la prosa dannunziana e la poesia di Modesto
dalla Porta; a Sulmona e a Pacentro, tra musica e poesia, scopriremo due grandi artigiani-artisti del presepe, Enzo Mosca e Peppino Avolio: materiali diversi (il legno uno, la terracotta l'altro) e la vita quotidiana nell'Abruzzo dell'Otto-Novecento come comun
denominatore.

30 dicembre 2016 ore 10,00 -Largo Garibaldi - Guardiagrele (Ch) Passeggiata letteraria: Natale in Abruzzo tra letteratura e tradizione (gratuito)


2 gennaio 2017 ore 10,00 - Piazza Umberto I - Pacentro (Aq) Passeggiata letteraria alla scoperta del presepe: i mammuccije di Peppino Avolio (gratuito)


3 gennaio 2017 ore 10,00 - Piazza Unione - Pescara Passeggiata letteraria: Natale in Abruzzo tra letteratura e tradizione Pranzo a tema incluso! (20 euro a
persona)


6 gennaio 2017 ore 10,00 - Piazza del Carmine - Sulmona (Aq) Passeggiata letteraria alla scoperta del presepe: l'arte di Enzo Mosca (gratuito)

Tre dei quattro appuntamenti sono gratuiti, per l'evento di Pescara restano a carico dei partecipanti il costo dell'ingresso al Museo Casa Natale di D'Annunzio
e il costo del pranzo a tema dannunziano (opzionale, da prenotare con la visita). Per tutte le visite è obbligatorio prenotarsi entro le ore 18,30 del giorno precedente la data della visita scelta. La guida turistica sarà munita di badge identificativo.

 

Safari in famiglia

L'Associazione Guide Turistiche d'Abruzzo Natourarte propone 2 safari in famiglia nel capoluogo d'Abruzzo, per vivere le tradizioni delle festività natalizie
divertendosi tra amici o in famiglia e socializzando in una divertente caccia culturale a squadre. Non una guida da seguire ma più guide da raggiungere, in un gioco interattivo con la città: a L'Aquila scopriremo il centro storico e storie di santi e mercanti
che ne hanno caratterizzato l'evoluzione, al Museo Nazionale d'Abruzzo (sempre a L'Aquila) ci lasceremo stupire dall'arte e dai protagonisti della storia artistica regionale.

 

29 dicembre 2016 ore 16,00 - Piazza San Vito (Fontana delle 99 Cannelle) - L'Aquila Safari a caccia di cultura: l'arte abruzzese nei secoli al MUNDA (gratuito)

3 gennaio 2017 ore 16,00 - Piazza San Vito (Fontana delle 99 Cannelle) - L'Aquila Safari a caccia di cultura: l'arte abruzzese nei secoli al MUNDA ( € 4,00
- gratuito<18anni)


I due appuntamenti sono gratuiti, fatto salvo il costo dell'ingresso al Museo Nazionale d'Abruzzo (MUNDA) che resta a carico dei partecipanti. Per tutte le visite
è obbligatorio prenotarsi entro le ore 18,30 del giorno precedente la data della visita scelta. La guida turistica sarà munita di badge identificativo.


Racconti a merenda

 

Non slitte e renne, ma il nostro Natale attraverso laboratori con mamma e papà per conoscere le poco note e affascinanti favole dannunziane connesse alle festività
natalizie e all'Epifania, le tradizioni abruzzesi e i dolci al mostocotto delle feste, tra musica e poesia. A Tollo, negli ambienti dell'EnoMuseo, vivremo un magico racconto musicale, con uno zampognaro vero e le golosità delle feste; a Pescara, presso il
Bistrot Brancaleò, un racconto per scoprire riti e sapori dell'Epifania in Abruzzo, attraverso stile e atmosfere dannunziane che incanteranno adulti e bambini.


4 gennaio 2017 ore 17,00 - EnoMuseo, Piazza Liberazione, 1 - Tollo (Ch) Racconti a merenda: il Natale in Abruzzo Inclusa merenda! (gratuito)


5 gennaio 2017 ore 16,30 - Bistrot Brancaleò, Via Piave, 53 - Pescara Racconti a merenda: l'Epifania in Abruzzo Inclusa merenda! (€ 3,50 a persona)


I due appuntamenti sono gratuiti, fatto salvo il costo della merenda per il secondo appuntamento, che resta a carico dei partecipanti. Per tutte le visite è
obbligatorio prenotarsi entro le ore 18,30 del giorno precedente la data della visita scelta. La guida turistica sarà munita di badge identificativo.

 

 

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Editoria, Agcom, tra 2011 e 2015 ricavi in calo di 2 miliardi

Stando al 'Focus sui bilanci aziendali' fornito dall'Agcom, nel periodo 2011-2015 l’Ebitda del settore editoria, l'Ebitda risulta pari al 7,3% dei ricavi, in leggera flessione rispetto al 2014, mentre nei 5 anni considerati, l’Ebitda medio è risultato pari al 6,9%. L'Ebit 2015 torna in area negativa (-0,5%) dopo il leggero miglioramento del 2014 (+1,6%) che ha fatto seguito al biennio 2012-2013 con risultati estremamente negativi, tanto che l’Ebit medio sull’intero periodo è negativo (-4,3% ). Il rapporto tra patrimonio netto e passività mostra una andamento sostanzialmente stabile, che porta il patrimonio netto a rappresentare nel 2015 poco più di 1/3 delle passività complessive, 33,5% nel 2015. Sono incluse nell'analisi: Sono incluse: Bresi, Cairo Communications, Caltagirone Editore, Class, De Agostini Editore, Edizioni Condè Nast, Editoriale La Stampa, Gruppo Editoriale l’Espresso, Arnoldo Mondadori, Monrif, Panini, Periodici S. Paolo, RCS Mediagroup, Sole 24 Ore, Wolters Kluwert che complessivamente rappresentano circa il 75% del mercato.

Tra il 2011 ed il 2015 i ricavi del campione di imprese considerato si sono ridotti di circa 2 miliardi di euro, nel medesimo periodo la flessione degli introiti domestici risulta pari al 31,2%. Nel periodo considerato i ricavi editoriali si riducono del 28,8%, quelli pubblicitari del 32,9%. La flessione si attenua nel 2015 (-3,8% i ricavi domestici, risultato che si confronta con il -7,3% del 2014). Gli addetti del settore del settore si riducono nel periodo intercorrente tra il 2011 ed il 2015 di circa 2.800 unità, cui corrisponde una flessione del livello occupazionale del 16,4%.

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Biondi e Sylvestre su Real Time in una produzione del pescarese Alessandro Di Felice

“Chi ha detto che in Italia non esiste la musica nera? Per il nostro confronto di generazioni, abbiamo due esponenti di due generazioni diverse che fanno una musica italiana, italianissima, ma che ha profonde radici soul”. Le parole di Gino Castaldo (coautore insieme al collega Ernesto Assante) illustrano perfettamente il senso del ciclo di trasmissioni che prende il via venerdì 16 dicembre, alle 13,30, su Real Time (canali: 31 digitale terrestre e 131-132 piattaforma Sky). Spazio ai protagonisti, alle loro musiche, ai loro video. Un dialogo a distanza tra artisti di diverse generazioni ma accomunati dall’interpretazione di uno stesso filone nel grande mare della musica d’oggi. Questo il senso del format My Generation, prodotto dalla 1 Way Entertainment del pescarese Alessandro Di Felice. Si inizia, dunque, con il soul, con Mario Biondi, il cantante black con un timbro inconfondibile, a confronto con Sergio Sylvestre, vincitore dell’ultima edizione di Amici, fresco di “nomina” tra i big del prossimo Sanremo. “Il soul è una cosa molto internal”, dice Sylvestre, nel suo italiano già eccellente nonostante sia nel nostro Paese da appena quattro anni. Sergio è americano, di Los Angeles, con una famiglia molto global (papà haitiano, mamma messicana).

Dopo un brutto incidente al ginocchio aveva visto crollare il proprio mondo, fatto di football americano e probabilmente milioni di dollari. La rinascita grazie a un viaggio in Italia, meta scelta più o meno casualmente. L’approdo in Puglia, nel Salento, e la “scoperta” di una voce fantastica. Poi, l’arrivo ad Amici e l’affermazione superba con i suoi 209 centimetri e grazie a un’anima black e che più black non si può. “Ho scoperto il soul con artisti come Al Jarreau e poi sono stati fondamentali, per farmi capire cosa fosse ‘sto soul, Pino Daniele, Zucchero e tanti altri”.

Mario Biondi, siciliano trapiantato a Reggio Emilia, si racconta “cresciuto con la musica”, grazie al padre e a uno zio. Biondi è un punto di riferimento, non solo in Italia, del repertorio tradizionalmente dominato dai colored.

Il programma si avvale della regia di Matteo Inzani, post produzione Jump cut media Milano, dance performance Celeste Amadio, coreografie Grazia Tenaglia. La casa di produzione di Alessandro Di Felice, 1 Way Entertainment, con la direzione artistica di Ernesto Assante e Gino Castaldo, debutta sul piccolo schermo con questo format che annuncia scintillanti incontri/confronti per le prossime puntate.

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Pescara, prima nazionale dell’opera su Celestino V

'Sul Trono di Pietra', il nuovo cine-spettacolo dell'attore e regista Milo Vallone incentrato sulla figura di Pietro da Morrone, poi divenuto Celestino V, sara' rappresentato in prima nazionale domani, alle 21, all'Auditorium Flaiano. Nel corso della narrazione che si avvale dell'interpretazione degli attori della Compagnia della Memoria, si racconteranno e ripercorreranno gli eventi che hanno portato il Santo dalla vita negli eremi abruzzesi al soglio pontificio per poi, dopo il celebre (e da Dante non celebrato) "gran rifiuto", tornare in quegli eremi stessi che ancora oggi conservano intatti la bellezza e la spiritualita' di quando il nostro protagonista, li abito'. 'Sul Trono di Pietra', scritto a quattro mani da Luca Pompei e dallo stesso Vallone, vuole essere la testimonianza di chi essendosi avvicinato a Celestino quasi per caso, ne e' rimasto affascinato ed ha iniziato un paziente lavoro di ricerca prima e narrazione poi alfine di divulgare quanto piu' possibile la figura di questo affascinante personaggio. Lo spettacolo si avvale inoltre, della commistione dei linguaggi cinematografici e teatrali seguendo l'innovazione del progetto ideato dal regista Milo Vallone ormai dieci anni fa e da lui chiamato 'CineprOsa'. Questa formula di proposta artistica che vede appunto la continua alternanza delle due arti in un continuo rimbalzo narrativo tra palco e schermo, permetteranno agli spettatori de 'Sul Trono di Pietra' anche di godere delle suggestive location del cine-spettacolo: gli eremi celestini. "Dopo una felice anteprima dello scorso giugno - dichiara Milo Vallone - sono contento di riproporre questo spettacolo in Prima Nazionale proprio nella mia citta' e proprio nel giorno in  cui Celestino V rinuncio' al trono pontificio e termino' cosi' l'esperienza del suo pontificato". 

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Sabatini: “I piccoli centri sono in pericolo”

"I piccoli centri sono in pericolo; vitali per secoli hanno dovuto affrontare situazioni difficili per continuare a vivere e se cio' accade e' solo merito dei gestori di piccole imprese, dei negozianti e degli artigiani". Come accade a Pescocostanzo, poco piu' di un migliaio di abitanti a 1400 metri di quota. A parlare di questa piccola citta' rinascimentale d'alta montagna - inserita tra i Borghi piu' belli d'Italia e 'perla' del Parco nazionale della Majella - e' Francesco Sabatini, presidente onorario dell'Accademia della Crusca. A Pescocostanzo e' nato nel 1931. "Vi ho trascorso l'infanzia e torno appena posso - racconta - incontro gli operatori locali e li incoraggio. Vedere una giovane donna che manda avanti un negozio di alimentari avviato da suo nonno sessant'anni fa mi fa pensare che ci siano ancora speranze. Lei ha deciso di restare. Ed e' un segnale importante. Se vanno via le donne finisce il paese; occorrono coraggio, iniziativa e tenacia". Sabatini parla di Silvia Gizzarelli, titolare dell'Alimentari Mannella. L'8 dicembre in negozio grande festa per i 60 anni di attivita'. Il professore ha ereditato la palazzina che ospita l'esercizio e conosce Silvia da quando era bambina. Nel 1956 Mario Mannella, nonno materno di Silvia, apri' l'alimentari in via Ottavio Colecchi, all'epoca periferia del paese. Proprietario del locale era Gaetano Sabatini, padre di Francesco. "Disse a mio nonno che avrebbe potuto cominciare a pagare l'affitto un anno dopo, per dare il tempo all'attivita' di ingranare - racconta Silvia - nonno riusci' a farsi la sua clientela, a molti faceva credito a sua volta. Mia nonna, che a ogni bambino che entrasse regalava una caramella, gli dava una mano. Quando lui mori', mia madre Anna ando' ad aiutarla, poi installo' un laboratorio per pizze e focacce. A quel punto, nel 2010, accanto ai miei genitori, ho cominciato come collaboratrice a preparare ciambelloni, muffin e cioccolatini. E nel 2015 sono diventata la titolare, dando il via alla terza generazione". Pescocostanzo vive l'atmosfera del Natale, con i mercatini fino a domenica 11, e, sempre l'11, il transito della Transiberiana d'Italia", treno storico sulla tratta Sulmona - Castel di Sangro.

"La presenza di  buoni servizi aiuta la comunita' locale e il turista, ma certo lo sforzo deve essere commisurato alle prospettive. Pescocostanzo, comunque, ha prerogative di ambiente, clima e cultura che la rendono un'eccezione - afferma Sabatini - la mia famiglia e' presente qui da tre secoli e mezzo, mio padre era medico e amava studiare la societa' in cui viveva. Io da giovane sono stato consigliere comunale qui, vi trascorro almeno un mese ogni estate, ho promosso tante iniziative per aiutare gli allevatori. Lodo, quindi, i giovani che restano e danno la possibilita' di far vivere il paese. L'esodo dei piu' giovani, intenso fra gli anni '50 e i '70 verso Sulmona e Pescara, ora e' rallentato per effetto della crisi. Nelle grandi citta' non ci sono piu' sbocchi facili, molti quindi hanno cercato di sfruttare le risorse locali, ma bisogna dire che i poteri pubblici finora hanno fatto veramente poco, pochissimo per la montagna abruzzese". Qui resistono oreficeria, merletto - il tipico tombolo - e ferro battuto. Nel 2015 ha aperto un nuovo laboratorio Francesco Ciotola, orafo trentacinquenne che da' vita a oggetti unici in filigrana lavorando solo a mano, senza macchinari. E uno dei fabbri prosegue la sua attivita' grazie all'aiuto di uno dei due figli che ha deciso di restare. "La zootecnia potrebbe raddoppiare il suo potere di produzione, ma i giovani contadini andrebbero assistiti di piu', magari potrebbero creare cooperative per esportare il prodotto lavorato - aggiunge Sabatini - Ci sono prodotti eccellenti, qui, si potrebbero aprire una quindicina di agriturismo. Ma siamo in Abruzzo, la montagna del sud, e ci sono ancora troppe resistenze, molti vivono di rendita di posizione. Io sono riuscito a portare qui Slow Food, ma molti produttori continuano a non cogliere le occasioni. Eppure qui si producono scamorza e caciocavallo eccezionali". 

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