Redazione Notizie D'Abruzzo

Cerchio, il sindaco Tedeschi: costretto a sospende i test rapidi coronavirus

 

Oggi alle ore 12,41 alla PEC del Comune di Cerchio, è stata inviata una nota della Regione Abruzzo – Dipartimento della Sanitò – Ufficio Prevenzione e Tutela Sanitaria – a firma della Dirigente del Servizio Dott.ssa Stefania Melena, che ha formalmente diffidato il Comune di Cerchio “nel proseguire in tale iniziativa sospendendo ogni attività avviata in tal senso”. In riscontro alla nota il Sindaco Tedeschi al Dipartimento Sanità, Prefetto di L’Aquila, Presidente della Giunta Regionale, Procura della Repubblica di Avezzano, ecc. : “non posso che manifestare profondo stupore rispetto alla modalità con la quale codesto Ufficio regionale ha inteso dare seguito a “quanto appreso dagli organi di stampa”. In particolare, sorprende che codesto Ufficio regionale abbia preso spunto da notizie apprese dai mass media non per attivare una “necessaria e dovuta interlocuzione con chi rappresenta ed amministra un Comune abruzzese”, ma per rivolgerglisi direttamente con toni di diffida. Tedeschi continua : “rappresento che il coordinamento delle componenti del servizio nazionale della protezione civile, avviene, ai vari livelli territoriali e funzionali, attraverso il cosiddetto ‘metodo augustus’, che permette ai rappresentanti di ogni ‘funzione operativa’ (sanità, volontariato, telecomunicazioni, …) di interagire direttamente tra loro ai diversi ‘tavoli decisionali’ e nelle sale operative dei vari livelli come centro operativo comunale (coc), che è responsabile delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il sindaco o suo delegato (legge 225/1992 – art. 15). Proprio nella mia funzione di Sindaco / Responsabile della COC, nel rispetto delle indicazioni contenute all’interno delle Ordinanze emesse dalle autorità superiori, in considerazione dell’oggettivo dato che vedeva e vede rispetto all’intero Territorio della Provincia di L’Aquila, un eccessivo aumento di casi di contagio di COVID-19 nel territorio della Valle del Giovenco (Comuni di Cerchio, Collarmele, Pescina, Ortona dei Marsi, S. Benedetto, Gioia dei Marsi, ecc..), ho inteso intraprendere nel breve periodo, una campagna di screening, su base volontaria, tra la parte di popolazione più esposta, attraverso l’utilizzo di test rapidi del tipo “COVID-19 IgM/IgG Rapid Test” che viene effettuato con una goccia di sangue per scoprire la presenza di anticorpi IgM e IgG anti-Covid-19, con il supporto di personale autorizzato. E’ indubbio che c.d. tampone, resta l’unico approccio diagnostico internazionalmente accettato. Tedeschi conclude la nota : “Non a caso la scelta di questo Comune, nel porsi in emblematica linea con quella presa, ad esempio della Regione Veneto (che ha acquistato 730.000 Covid-19 IgG/IGM rapid test), si atteggia come una soluzione non preclusa dal sistema e rimessa “di fatto ed in diritto” alla libera scelta auto-responsabile del cittadino per tentare di elevare la soglia del massimo contenimento dei contagi. E’ evidente che si tratti di una soluzione, sostanzialmente, non preclusa dall’ordinamento è, del resto, evidente dal mancato richiamo, da parte Vostra, di qualsivoglia normativa primaria o secondaria, normativa sulla quale non sembra essere fondato nemmeno il profilo giuridico della diffida stessa. Auspico, pertanto, che codesto Ufficio, nel ripensare l’atteggiamento manifestato, voglia assumere ogni opportuna forma di interlocuzione diretta “ad una leale, trasparente e corretta collaborazione”, per la migliore cura dell’interesse pubblico primario in gioco. Restando in attesa di Vostro riscontro a strettissimo giro, stante il dilagare del contagio nel nostro territorio come in precedenza rappresentato, nella consapevolezza di trovarci ad affrontare, in qualità di soggetti pubblici, una sfida difficilissima e molto complessa a cui stiamo dedicando “nel rispetto delle funzioni” tutte le nostre forze, si inviano i più cordiali saluti”.

 

Leggi Tutto »

Bolognano: gruppo consiliare Progetto comune chiede dimezzamento indennità giunta e rinuncia gettoni presenza tutti consiglieri

Il Gruppo Consiliare PROGETTO COMUNE di Bolognano propone all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Guido Di Bartolomeo il dimezzamento delle indennità mensili alla Giunta e la rinuncia dei gettoni di presenza a tutti i Consiglieri comunali dalla data di nomina (11.06.2019) e per tutto il 2020. Un gesto che riteniamo semplicemente doveroso e di responsabilità fondamentale, di solidarietà sociale per il bene della comunità. Attenendosi a quanto previsto dall'articolo 2 comma 3 dell’ordinanza n. 658 del nuovo DPCM 28 marzo 2020: "i Comuni possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare di cui alla presente ordinanza eventuali donazioni. A tal fine è autorizzata l'apertura di appositi conti correnti bancari presso il proprio tesoriere o conti correnti postali onde fare confluire le citate donazioni", il Comune potrebbe istituire un fondo di solidarietà sociale su cui versare tutte le somme spettanti agli amministratori come indennità e gettoni di presenza, e destinarle al sostegno delle famiglie bolognanesi in difficoltà. Come abbiamo avuto già modo di ricordare al Sindaco nelle nostre ultime comunicazioni dello scorso 17 e 20 marzo:  “In piena emergenza Covid-19, è fondamentale che l’Amministrazione Comunale si schieri con decisione a sostegno della popolazione e metta al primo posto la tenuta della nostra comunità. I prossimi saranno mesi difficili per tutti e solo comprendendo le esigenze di famiglie e imprese potremo risollevarci e tornare alla normalità”.

“Per far fronte a un’emergenza straordinaria, come quella che stiamo vivendo, non ci sono alibi: si agisce con prontezza e lucidità e si fa di tutto per reperire ulteriori risorse a carico del bilancio comunale, perché la tutela della salute dei cittadini deve essere la priorità assoluta dell'Amministrazione comunale e in extrema ratio si tagliano tutta una serie di spese nel bilancio del Comune che sono, in questo momento, oggettivamente superflue, come ad esempio indennità e gettoni che lo scorso luglio si sono aumentati – pur consapevoli, stando a quanto afferma proprio il Sindaco, delle gravi difficoltà finanziarie del Comune”. 
Inoltre, da quanto afferma il Sindaco in una sua lettera aperta alla cittadinanza, sembra che spetti a lui decidere i criteri di assegnazione e quindi scegliere quali cittadini saranno destinatari delle misure urgenti di solidarietà alimentare; anche in questo caso, occorre semplicemente attenersi a quanto previsto dall'ordinanza n. 658 del nuovo DPCM 28 marzo 2020, articolo 2 comma 6: “L'ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dalle emergenze epidemiologiche da virus covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.

Immaginiamo che l'Ufficio dei Servizi Sociali e l’assistente sociale di riferimento del Comune di Bolognano conoscano già molto bene le situazioni di difficoltà all’interno del tessuto sociale cittadino e chi abbia necessità, in via prioritaria, di un sussidio, soprattutto in questo momento di estrema problematicità. L’emergenza è ora e l’amministrazione comunale di Bolognano è già in estremo ritardo operativo. I cittadini di Bolognano stanno ancora attendendo che il Comune effettui interventi di sanificazione e disinfezione su strade, piazze e marciapiedi di tutte le realtà del Comune di Bolognano o predisponga ulteriori misure di prevenzione e tutela della salute della comunità. Di fronte a una situazione di difficoltà economica e sociale, maggiormente accentuata dall’emergenza sanitaria dovuta all'epidemia da Covid-19, è doveroso che chi amministra un Comune dia il buon esempio, iniziando con un taglio ai costi della politica per finalità destinate ad iniziative di sostegno e supporto alla collettività.

 

 

Leggi Tutto »

Regione, consiglieri centrosinistra presentano risoluzione per dematerializzazione prescrizioni mediche

I consiglieri di centrosinistra della Regione Abruzzo, Antonio Blasioli, Silvio Paolucci, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci in rappresentanza del PD, Sandro Mariani (Abruzzo in Comune) e Americo Di Benedetto del gruppo Legnini Presidente, hanno presentato una risoluzione per chiedere al presidente Marsilio di “continuare nel percorso intrapreso di dematerializzazione delle prescrizioni mediche e dotare la Regione Abruzzo di un sistema di prescrizione che elimini il cartaceo e, quindi, la necessità di stampare un promemoria o annotare un codice da parte del farmacista”.

Come? attraverso l’utilizzo della sola Tessera Sanitaria o altri sistemi, da cui recuperare le prescrizioni in sospeso, garantendo celerità nel servizio e sicurezza per i farmacisti e gli utenti.

“Per fronteggiare l’emergenza Covid-19 – ricordano i consiglieri nel documento -, con l’Ordinanza del Capo del Dipartimento di Protezione Civile (n. 651 del 19 marzo 2020), si dispone il più ampio utilizzo della ricetta dematerializzata. Un provvedimento di assoluto buon senso, voluto dal governo Conte per tutelare la salute dei pazienti e dei farmacisti, che insieme a tutto il personale che opera nella sanità sono dal primo giorno di questa tragica vicenda in prima linea, sempre al servizio della collettività. Nello specifico, il provvedimento, al fine di evitare assembramenti negli studi medici, consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico o pediatra di famiglia il numero di ricetta elettronica (NRE) e, una volta acquisito, è sufficiente portare in farmacia il promemoria cartaceo per ricevere il farmaco.

Il numero di ricetta elettronica può essere richiesto tramite pec o posta elettronica ordinaria, via SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini o anche tramite comunicazione telefonica da parte del medico. Una misura importante in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo, dato che ha permesso ai pazienti di non doversi più recare fisicamente negli studi medici solo per ritirare una ricetta e, di conseguenza, ha scongiurato il rischio di assembramenti e possibili contagi in luoghi così strategici, che la Regione, con una circolare, ha reso anche più ampia, estendendola anche ai farmaci in Distribuzione per Conto.

Tuttavia - continuano i consiglieri - sono state segnalate nei giorni scorsi code all’ingresso delle farmacie per la necessità del farmacista di ricopiare i codici NRE presentati dagli utenti. Questo mette a rischio sia gli utenti che i farmacisti stessi, che sono tra le categorie più a contatto con il pubblico e che in queste settimane sono al fronte, senza risparmiarsi, al fine di continuare a prestare un servizio quanto mai essenziale.

Ed è per questo che riteniamo fondamentale ampliare il più possibile i processi di dematerializzazione, anche copiando realtà più virtuose. Nella Regione Veneto, ad esempio, dal momento in cui il medico di base inserisce a sistema una nuova prescrizione tramite la propria cartella, l’assistito che ha rilasciato il consenso può recarsi direttamente in farmacia per ritirare il farmaco, utilizzando il proprio smartphone  o la propria tessera sanitaria. Il farmacista raccoglie, contestualmente all'erogazione dei singoli farmaci, le fustelle su un apposito registro. Altro esempio, la Regione Lombardia consente l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico o di una specifica applicazione che emette il codice a barre necessario che può essere scansionato dal farmacista.

L’emergenza, quindi, può rappresentare un momento utile a favorire l’innovazione e a stimolare  la semplificazione delle procedure, costituendo in questo particolare caso anche una forma di tutela per i lavoratori dei servizi essenziali quali le farmacie e dei cittadini utenti con problemi di salute. Vista la rilevanza del dispositivo e l’urgenza di massimizzare sin da subito, in Abruzzo, l’effetto della dematerializzazione dotandoci di ulteriori strumenti, che la tecnologia ci mette fortunatamente a disposizione, chiediamo a tutti i consiglieri che la nostra proposta possa essere discussa già durante il consiglio regionale di domani”. 

Leggi Tutto »

A Montesilvano la giunta approva requisiti benificiari per i buoni alimentari

La giunta comunale ha deliberato i requisiti di coloro che potranno beneficiare del buono spesa e che dovranno presentare apposita istanza, utilizzando esclusivamente il modello predisposto entro e non oltre il termine di venerdì 3 aprile 2020, ore 24:00.

Le istanze, da domani potranno essere presentate esclusivamente per via telematica con l’apposita procedura guidata presente sul sito: https://servizi.comune.montesilvano.pe.it/covid19/ e dall’inizio della prossima settimana si inizierà la distribuzione delle tessere.

“Sono stati due giorni molto intensi – spiega il sindaco Ottavio De Martinis - , in cui si sono susseguite numerose riunioni con dirigenti e assessori per studiare le modalità più rapide per cercare di aiutare coloro, che vivono in questo momento uno stato di indigenza a causa dell’emergenza sanitaria. Abbiamo ragionato in questa prima fase delle procedure per utilizzare le risorse del governo al più presto. La fascia che potrà beneficiare di un sostegno maggiore è composta da coloro che non hanno reddito, fissando inoltre un tetto di euro 800, 1000 e 1200 a seconda della composizione del nucleo familiare. Abbiamo studiato anche un bonus per nuclei familiari composti da persone disabili. Nella giornata di ieri abbiamo emanato un avviso pubblico sul sito internet del Comune di Montesilvano per gli esercizi commerciali, che vorranno aderire all’iniziativa così da essere presi in considerazione per la spesa dei buoni”.

Possono beneficiare del buono spesa i soggetti che risultino nelle seguenti condizioni, da intendersi cumulative: nuclei familiari, residenti nel Comune di Montesilvano, che non risultino titolari, di misure di sostegno al reddito a carattere pubblico (sovvenzioni, contributi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali ossia cassa integrazione o assegno di disoccupazione) oppure di redditi, di qualsiasi natura, da lavoro e/o da capitale, in misura complessivamente superiore a euro 800 netti  (nucleo familiare con 1 o 2 componenti), euro 1.000 netti (nucleo familiare con 3 e 4 componenti) o euro 1.200 netti (indipendentemente dal numero dei componenti, nucleo familiare con componente in situazione di handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, legge 5.02.1992, n. 104 ovvero affetto da comprovata invalidità civile non inferiore all’80% per il caso di insorgenza di condizioni di non autosufficienza);

nuclei familiari che non risultino titolari di conti correnti attivi e/o disponibilità liquide e/o titoli e/o conti di deposito bancari o postali e/o forme di disponibilità monetarie di importo superiore a euro 10.000,00.

Il reddito è da intendersi reddito netto percepito nell’intervallo temporale dal 1° marzo 2020 alla data di presentazione della domanda.

In caso di insufficiente disponibilità delle risorse l’ammissione al beneficio risponderà al seguente ordine di priorità:

soggetti che non hanno alcun reddito né risultano assegnatari  di sostegno pubblico (come previsto nella Ordinanza 658/2020);

condizione di indigenza o di necessità individuata dai servizi sociali, per numerosità del nucleo familiare, presenza di minori, situazioni di fragilità recate dall’assenza di reti familiari e di prossimità, situazioni di marginalità e di particolare esclusione.

Leggi Tutto »

Vittime del Covid 19, Fossacesia si ferma per un minuto

Per esprimere il lutto di tutta Fossacesia per le morti provocate dal coronavirus, per dimostrare vicinanza a chi lotta negli ospedali ed a casa per sconfiggere il virus, agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine, al mondo del volontariato, il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio, a mezzogiorno di oggi, ha voluto tenere un momento di riflessione e raccoglimento. Il minuto di silenzio si è svolto davanti al palazzo comunale di Fossacesia. Insieme ai primo cittadino, gli assessori Maria Angela Galante, Giovanni Finoro ,Danilo Petragnani e Maura Sgrignoli, il comandante della Polizia Locale, Fiorenzo Laudadio e il responsabile della Protezione Civile di Fossacesia e consigliere comunale Umberto Petrosemolo. Alla cerimonia ha preso parte anche una rappresentanza del Gruppo di Protezione Civile di Lanciano dell’ANA Abruzzi.

 

Leggi Tutto »

Il prezzo delle case in Italia ha segnato un calo dello 0,4% nel corso del primo trimestre

Il prezzo delle case in Italia ha segnato un calo dello 0,4% nel corso del primo trimestre del 2020. Il prezzo dell'usato si attesta ora a 1.699 euro al metro quadro secondo l'ultimo indice dei prezzi Idealista. Considerando la variazione annuale, il decremento e' del 2%. Per Vincenzo De Tommaso, responsabile ufficio studi di Idealista, "l'ultimo rapporto riflette l'evoluzione dei prezzi delle abitazioni in vendita durante il primo trimestre dell'anno, quindi l'effetto della situazione di emergenza nazionale attuale si riflette appena nelle cifre. Anche cosi', i dati contemplano una certa lentezza del mercato nel corso di questo primo trimestre, con prezzi sostanzialmente stabili in zone sempre piu' vaste del Paese, con lievi variazioni intorno all'1%. Lo scenario che si presenta dopo il periodo di quarantena e' di totale incertezza, molto probabilmente vedremo riduzioni nei prezzi delle abitazioni usate, la cui entita' dipendera' dalla durata e dalla profondita' della crisi".

I maggiori aumenti si sono registrati in Liguria e Piemonte, entrambe con un incremento dei valori pari all'1,2%, davanti al Veneto (1,1%). Prezzi in calo nel resto delle regioni italiane con i ribassi maggiori in Valle d'Aosta (-2,8%) e Marche (-2,5%), seguite da Molise (1,4%), Sicilia (-1,3%) e Campania (-1,1%). Tutti gli altri cali sono compresi tra il -1% dell'Abruzzo e il -0,1% dell'Emilia Romagna. La Valle d'Aosta e' la regione piu' cara con i suoi 2.499 euro/m. La seguono Liguria (2.477 euro/mq), Trentino Alto Adige (2.386 euro/mq) e Toscana (2.210 euro/mq). Dal lato opposto del ranking, le regioni piu' economiche sono Calabria (904 euro/mq), Molise (934 euro/mq) e Sicilia (1.060 euro/mq). Rispetto all'ultimo trimestre dell'anno scorso crescono sensibilmente le province in terreno positivo, salite al 44% del totale; 51 mercati segnano variazioni contenute tra il -1% e l'1%; fluttuazioni sempre piu' contenute anche agli estremi dove la provincia di Belluno (3%) segna la performance migliore, seguita da Novara e Ragusa, entrambe con un incremento de 2,4%. All'opposto i maggiori ribassi spettano a Vibo Valentia (-5,4%), Gorizia (-4,3%) e Rimini (-3,7%). Il ranking delle province piu' care e' guidato da Bolzano (3.489 euro/mq), davanti a Savona (3.081 euro/mq). Dietro di esse troviamo Firenze (2.844 euro/mq), Imperia (2.617 euro/mq) e Aosta (2.499 euro/mq). Nella parte bassa del ranking troviamo Biella (648 euro/mq), Caltanissetta (733 euro/mq) e Isernia (767 euro/mq). 

A livello di capoluogo l'indice generale dei prezzi segna un'importante inversione di tendenza con recuperi nella maggior parte dei mercati cittadini (56% del totale). Anche per quanto riguarda le citta' c'e' una crescente tendenza alla stabilizzazione dei prezzi come dimostrano le variazioni sempre piu' contenute dei 107 centri monitorati. Milano (7,9%) traina il mercato con una crescita sostenuta anche nel primo trimestre. Alle sue spalle si segnalano i rimbalzi significativi di Reggio Calabria (4,4%), Treviso (3,8%) e Torino (3,6%). Tra i grandi mercati, solo Genova e Palermo hanno registrato contrazioni nel primo trimestre, con le aspettative dei proprietari ridotte rispettivamente dello 0,9% e 0,7%. Bologna (2,6%), Bari (2,1%), Roma (1,2%), Firenze (1,1%) e Napoli (0,2%) segnano tutte incrementi dopo i mesi invernali. Le variazioni negative piu' marcate del periodo si sono prodotte a Cuneo (-6,1%), e Chieti (-4,9%). Cali fino al 4% a Benevento, Enna e Lecce. Venezia rimane la regina dei prezzi di vendita della penisola con 4.501 euro al metro quadro, davanti a Firenze (3.982 euro/mq) e Milano, che continua a scalare posizioni nel ranking piazzandosi sul terzo gradino del podio con i suoi 3.643 euro al metro quadro. Nella parte bassa del ranking Biella (717 euro/mq) e' la piazza con i prezzi delle case piu' bassi d'Italia davanti a Caltanissetta (773 euro/mq) e Ragusa (855 euro/mq)

Leggi Tutto »

Coronavirus, pronto l’accordo tra Regione Abruzzo e cliniche private

Il piano della giunta regionale dell'Abruzzo per l'emergenza Covid 19 prevede un ulteriore "incremento dei posti letto con una distribuzione omogenea sul territorio tra pubblico e privato". Lo comunica l'assessore alla Salute, Nicoletta Veri', in una intervista a Sos Coronavirus'. "Lo scorso fine settimana ci sono stati una serie di incontri con i titolari delle case di cura - spiega - durante i quali le cliniche hanno dato la loro disponibilita' a mettere in rete posti letto per i pazienti Covid, definendo un livello di intensita' per la terapia intensiva e sub intensiva. Ovviamente le disponibilita' sono diverse, perche' legate ai requisiti strutturali e di sicurezza per la presa in carico dei pazienti. E' stata anche condivisa una bozza di contratto che dovra' ora essere sottoscritta". 

Leggi Tutto »

Coronavirus, anche i rifiuti vanno in ‘quarantena’

Anche i rifiuti raccolti nei domicili dei Covid positivi subiscono una "fase di quarantena" di nove giorni prima di essere riversati negli impianti di trattamento: e' il tempo entro il quale, per l'Istituto superiore di sanita', il virus muore, a prescindere dal tipo di materiale contaminato. C'e' una filiera nella gestione in sicurezza dello scarto che cambia durante l'emergenza sanitaria, come ha spiegato l'assessore ai Rifiuti, Nicola Campitelli, alla redazione di "Sos Coronavirus". "Stiamo rispettando le linee guida in materia di gestione dei rifiuti per coloro che sono in quarantena domiciliare; indicazioni che il presidente Marsilio ha calato nell'ordinanza n. 13". La procedura prevede che, anzitutto, chi e' ristretto in quarantena domiciliare faccia sola la raccolta indifferenziata, e che tale scarto sia raccolto con un mezzo dedicato. Lo smaltimento avviene tenendo conto di alcune opzioni a scelta del gestore ma sempre prima conferendo i rifiuti in un impianto di sterilizzazione per la quarantena dei nove giorni. Dopo lo stoccaggio, la scelta avviene tra trattamento meccanico biologico o discarica in celle dedicate e protette con materiale anticontagio. "Al momento, il contenuto numero dei Covid positivi in quarantena domiciliare e la riduzione significativa dei rifiuti, a seguito della chiusura delle attivita', pensiamo ai ristoranti e ai bar, per esempio, ci consente di tenere la situazione sotto controllo. Quello che ora conta e' aumentare i posti di terapia intensiva e salvare le vite degli abruzzesi". 

Leggi Tutto »

Coronavirus, Valloreja sollecita l’arrivo in Abruzzo degli aiuti della Russia

"Ad una settimana esatta dall’arrivo degli aiuti della Federazione Russa agli italiani mi sento in dovere di rinnovare il mio invito al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a farsi carico, presso il Governo Conte, della richiesta per l'ottenimento della nostra quota di mascherine e respiratori donati dal Presidente Putin. E questa nostra sollecitazione, questa volta, viene fatta carte alla mano, in quanto, questa mattina, mi è giunta, per mezzo dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, la risposta di sua Eccellenza il Presidente, Vladimir Putin, alla nostra precedente richiesta di aiuto. Nello specifico, l’Associazione degli italiani amici della Russia, si era permessa di chiedere umilmente in dono, per i Comuni ad essa associati, 200mila mascherine sanitarie di alta classe e n°1 respiratore", scrive in una nota Lorenzo Valloreja, presidente dell’Associazione degli italiani amici della Russia.

Leggi Tutto »

Coronavirus, Pomilio Blumm dona macchinari all’ospedale di Teramo

Pomilio Blumm ha provveduto all'acquisto di 6 macchine per il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti in terapia intensiva. Si porta così a compimento il primo tassello del progetto Medical Talking System (MTS) legato alla comunicazione tra macchine e uomo in ambito sanitario, con un focus specifico su datatelling e sonification.

Un primo lotto di macchinari è stato messo a disposizione della Asl di Teramo, in particolare nell’ospedale Mazzini di Teramo, e produrrà un miglioramento nell'efficacia dei controlli cui sono sottoposti i pazienti. 

Il progetto MTS è entrato nel vivo in corrispondenza dell’inizio della crisi del coronavirus, durante la quale sono state applicate norme preventive di sicurezza per tutto il personale dell'agenzia. Il finanziamento dell’acquisto dei macchinari è finalizzato a dotare il reparto di visori di ultimissima generazione che andranno a consentire una migliore gestione di dati e parametri vitali dei pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Si tratta di un primo step di intervento, con un secondo in fase di valutazione per la Asl di Pescara e nello specifico per l’ospedale Santo Spirito del capoluogo.

La Pomilio Blumm, che ha tra i propri clienti l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute, segue con attenzione i processi di “dialogo” tra uomini e macchine, per esplorare il futuro e l’evoluzione nel campo della comunicazione scientifica sui quali saranno portate avanti altre iniziative sulla scia di quelle attivate nell’ambito del Master in behavioral economics and neuromarketing for business & institutions del quale è partner dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara

Leggi Tutto »