Redazione Notizie D'Abruzzo

Fossacesia fa i conti sui danni della mareggiata e chiede urgenti interventi alla Regione

Il Comune di Fossacesia ha trasmesso al Presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio, al Dipartimento della Protezione Civile Regionale, al Servizio Opere Marittime e al Genio Civile Abruzzo, una nota per segnalare i pesanti danni riportati dal litorale di Fossacesia Marina in seguito alle mareggiate del 12 e 13 novembre scorsi. Nel documento vengono evidenziati danneggiamenti agli scarichi dei fossi di scolo, che sono tutti da ripristinare, danni a strutture balneari e fenomeni di erosione, che hanno assottigliato ancora di più la spiaggia.

“Alla luce dei sopralluoghi che sono stati fatti in queste ore da me con i tecnici del Settore Lavori Pubblici del nostro Comune, abbiamo ribadito agli Uffici regionali competenti la necessità di procedere ad opere di protezione della nostra costa – sottolinea il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Fossacesia ha presentato in Regione lo scorso luglio uno studio sperimentale per contrastare l’erosione costiera, già utilizzato in Emilia Romagna e in altre regioni con risultati sorprendenti. Si tratta di una nuova metodologia di approccio e d’interpretazione dei fenomeni che determinano una diminuzione dei litorali con il ricorso a tecniche innovative d’intervento, che mirano essenzialmente a stabilizzare le correnti di fondo, causa principale dell’erosione. E’ un procedimento che ha un approccio diverso da quelli tradizionali e che altrove ha dato buoni risultati. Siamo quindi in attesa di un pronto intervento della Regione sia per superamento dell’emergenza, che per la realizzazione di difese definitive a protezione della nostra costa”.  

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A Rocco Mastrodicasa la XXXVII del Premio fedeltà al lavoro e del progresso

La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Chieti Pescara ha indetto il XXXVII Concorso per la Premiazione della Fedeltà al Lavoro e del Progresso Economico, iniziativa finalizzata ad esaltare il lavoro nelle sue più nobili manifestazioni e a dare un pubblico riconoscimento a quanti si siano particolarmente distinti nel campo del lavoro e della produzione nelle province di Chieti e Pescara, contribuendo così al miglioramento di ogni forma di attività economica e sociale.

Quest’anno, il premio è stato assegnato all’imprenditore Rocco Mastrodicasa, nato a San Valentino in Abruzzo Citeriore, residente nel territorio del comune di Scafa, che lavora a Piano d’Orta.

Dall’età di dodici anni inizia a frequentare il Centro di addestramento professionale a Madonna del Monte di Bolognano, una delle opere fondate dal vescovo Iannucci, di venerata memoria. “Ai giovani studenti – ci dice Mastrodicasa – il presule era solito ripetere: «Ogni mattina guardatevi le mani; due mani, due ‘emme’ che possono significare ‘oggi è il Mio Momento’». E Rocco ha atteso a lungo questo momento.

Intanto, il giovane finisce gli studi e inizia la prima esperienza lavorativa alla Montecatini di Piano D’Orta. Ma l’azienda manda tanti lavoratori, lui compreso, nello stabilimento di Milano Linate. La svolta segna fortemente la vita di Mastrodicasa che a Milano conosce diverse persone, tra cui una ragazza che era in un collegio di suore. Questa ragazza sarà la sua futura moglie, con la quale costruisce una bella famiglia e, dopo cinquanta anni di matrimonio festeggiati quest’anno assieme alle figlie e ai tre nipoti, può raccogliere frutti copiosi.

A causa dei troppi veleni in fabbrica, lascia subito l’azienda chimica ed entra all’Alfa Romeo, appena compiuti 18 anni. Assieme al lavoro, coltiva una forte passione per il disegno e frequenta le scuole serali per migliorarsi. Trascorre tutte le domeniche e il tempo libero a progettare e a disegnare, nonostante “quella ragazza del collegio – ci racconta – mi infastidiva con delle amiche. Puoi immaginare a Milano, passare le domeniche a studiare non era il massimo”.

Nel 1968 finisce anche il lavoro all’Alfa Romeo. Intanto, quella ragazza – Bruna Formentini – diventa sua moglie: Rocco ha 22 anni e Bruna 20. Comincia, così, l’attività nella famiglia: il suocero, infatti, aveva una piccolissima azienda dove Mastrodicasa può realizzare progetti e disegni di nuovi articoli.

Nel 1970 deposita il primo brevetto, talmente innovativo che viene utilizzato da grandi aziende e continua, negli anni successivi, brevettando altri progetti con cui si producono oltre un miliardo di pezzi.

Nel frattempo, nel 1976, l’amore per il paese natio si fa sentire, sollecitato anche dalla pubblicità del parco nazionale d’Abruzzo. Così, Rocco decide di iniziare a Piano D’Orta, con la sorella che viveva sul posto, la produzione delle bottiglie turistiche su cui mettevano la cartolina del paese.

Anche la famiglia era cresciuta: erano nate tre figlie innamorate del mare. La metropoli, ormai, era diventata invivibile; per questo, nel 1986, con “quella ragazza milanese al mio fianco – continua il racconto commosso di Mastrodicasa – innamorata della nostra natura, ci siamo trasferiti a Piano d’Orta: avevo 41 anni con tre figlie di sedici, dieci e tre anni”.

Sin da subito, le ragazze collaborano con l’attività che dava grandi speranze. Nel 1989, altro cambiamento radicale: nasce la Factory Cap sas. Entrano in azienda le figlie con nuovi brevetti e tanto lavoro da fare.

“Le persone del borgo – ci confida Rocco – mi dicevano che mi vedevano poco in giro”. Eppure, il supporto alla comunità non l’ha mai fatto mancare, soprattutto con la partecipazione alla vita delle realtà associative, particolarmente la pro-loco, e il sostegno alla parrocchia, con la donazione delle campane elettroniche e la statua di sant’Antonio di Padova.

Sempre con la famiglia, nel 2006 vede la luce la nuova fabbrica in contrada Fara.

L’ultimo brevetto, riconosciuto anche dal Ministero delle Politiche Agricole, per la sicurezza alimentare è il ‘tappo anti-rabbocco’ per la tutela dell’olio extravergine di oliva. Per questa ultima creazione, la Factory cap di Rocco Mastrodicasa riceve il premio della Camera di Commercio. La cerimonia si tiene domenica 17 novembre, al teatro Marrucino di Chieti, con inizio alle ore 9.30. Finalmente quel momento, tanto atteso, è arrivato anche per Rocco Mastrodicasa e la sua famiglia. Una bella storia che sa di famiglia, di lavoro, di rischio ma anche di futuro e di speranza. E oggi, di questi ‘ingredienti’ c’è davvero bisogno.

 

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Montesilvano, De Vincentiis: si’ alla Nuova Pescara nel 2022 come prevede la legge

Il presidente del Consiglio comunale Ernesto De Vincentiis, pur ribadendo la posizione di dissenso sulla Nuova Pescara, è favorevole ad una città metropolitana con servizi territoriali condivisi. De Vincentiis chiede di accelerare il processo sinergico tra i Comuni di Pescara, Montesilvano e  Spoltore in tempi brevi.

“Entro il 31 marzo 2020 – afferma il presidente del Consiglio comunale di Montesilvano - la normativa prevede forme di collaborazione istituzionalizzata e cooperazione, razionalizzazione delle prestazioni, inclusa la gestione dei servizi essenziali tra i Comuni che dovranno formare la Nuova Pescara, con prioritario riferimento a settori specifici di intervento così com’è prevista dall’articolo 4 della legge regionale n. 26/2018. Il 31 marzo 2020 è il termine entro entro il quale l’Assemblea trasmette la relazione sullo stato del processo di unione delle funzioni e dei servizi, che si dovranno attivare: pianificazione territoriale e urbanistica, grandi infrastrutture, ciclo dei rifiuti, ciclo idrico, trasporto pubblico locale, approvvigionamento energetico, promozione turistica, gestione delle reti, logistica del commercio, tutela ambientale, servizi e politiche sociali, servizi scolastici. Decorso inutilmente il termine assegnato ai Comuni coinvolti nel processo di fusione per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi, il Presidente della Giunta regionale, previa diffida ad adempiere entro un congruo termine non inferiore comunque a 30 giorni, può nominare un commissario ad acta che provvede entro i successivi 30 giorni agli adempimenti previsti, comunque assicurando l'adeguata informazione ai tre Comuni coinvolti. La mia perplessità è che si stia perdendo del tempo prezioso dietro nomine e poltrone anziché accelerare il processo di fusione, che a questo punto è auspicabile avvenga nei tempi naturali, cioè entro il 2022, rispettando quindi il termine del 31 marzo 2021, entro il quale l'Assemblea trasmette la relazione conclusiva sul processo di fusione. Alcuni amministratori comunali vorrebbero rinviare il processo di unificazione al 2024, pur ribadendo una posizione contraria alla Nuova Pescara e favorevole ad una città metropolitana mantenendo l’identità del nostro comune, ritengo sia opportuno votare per eleggere il consiglio della Nuova Pescara nel 2022”.

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Automotive, interviene Pagliuca, Presidente di Confindustria Chieti Pescara

L’industria automobilistica è cambiata? Cosa ci aspetta nei prossimi mesi?

Vediamo qualche segnale dal mercato:

•Ford ha acquisito per circa un miliardo di dollari una startup impegnata a sviluppare un software d’intelligenza artificiale, Argo AI, fondata da ex manager di Google e Uber; 

•Volkswagen ha investito 300 milioni in Gett, piccola startup israeliana che offre un servizio molto simile a quello di Uber;

•General Motors ha acquisito una quota di Lyft, servizio di Taxi a chiamata concorrente di Uber, per 500 milioni di dollari.

 

Sull’automotive, settore commerciale che comprende tutti i veicoli a motore, interviene oggi il Presidente di Confindustria Chieti Pescara, Silvano Pagliuca, che partecipa a Santa Maria Imbaro all’evento di presentazione dell'Osservatorio Automotive Abruzzo.

 

Ecco la sua dichiarazione: “Nel mercato dell’auto il nostro futuro prossimo è elettrico, anzi l’elettrico è già il nostro presente. La transizione è un dato di fatto: forti investimenti nel settore e un’offerta commerciale che fino a qualche mese fa poteva sembrare futuristica ci proiettano in un mercato da 300 miliardi di dollari di investimenti, secondo le stime della Reuters. Questa la spesa che affronteranno nei prossimi 5-10 anni i grandi gruppi industriali dell'automotive che hanno deciso di puntare sull'elettrificazione della trazione.

Solo 4 o 5 i produttori che resteranno sulla piazza, un fenomeno di concentrazione, fisiologico laddove i margini di profitto si riducono rapidamente.

E da qui un altro trend: differenziare il loro mercato. Fioriscono start-up ed è caccia alle idee innovative per estendere l’utilizzo dell’elettrico. Da Uber a BrumBrum con le app ci muoviamo sempre più in maniera eco e green. A vantaggio dell’ambiente, del consumatore e delle imprese sul mercato. Le scelte strategiche in fatto di tecnologia dei componenti potranno fare la differenza, ed è lì che l’Italia, e l’Abruzzo, potranno dire la loro in un settore chiave per la nostra economia”.

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Un marchio per i ristoranti che usano oli delle Città dell’Olio

Un marchio per i ristoranti abruzzesi che usano oli extravergine prodotti nelle Città dell’Olio. E’ questa una delle proposte lanciate dal coordinamento regionale delle Città dell’Olio dell’Abruzzo nel corso della prima riunione sotto la presidenza del neo eletto coordinatore Domenico Pavone, consigliere del Comune di Atri, che si è tenuta nei gironi scorsi presso la sede della CNA di Pescara.

All’incontro hanno partecipato i rappresentati delle Città dell’Olio abruzzesi: Bucchianico, Controguerra, Moscufo, Montefino, Pianella, Rapino, Santomero, Tocco di Casauria, Vittorito e la CCIAA Chieti Pescara. 

«Dopo il saluto di benvenuto del Coordinatore regionale Domenico Pavone e del Vicepresidente delle Città dell’Olio Carmine Salce, si è parlato della partecipazione alle Celebrazioni del 25° anniversario della nascita dell’Associazione nazionale Città dell’Olio che si terrà a Siena il 29-30 novembre e 1 dicembre. Inoltre, è stato fatto un bilancio della Camminata tra gli olivi, esperienza sulla quale si intende investire di più in termini di comunicazione. Ampio spazio è stato dato alla discussione sulle iniziative da mettere in campo come Coordinamento regionale con particolare riferimento al progetto dell’etichetta delle Città dell'Olio sulle produzioni olivicole delle Città dell’Olio che hanno aderito al disciplinare che attualmente è in fase di costruzione. Dal dibattito infine è emersa la volontà di prevedere per i ristoratori abruzzesi che utilizzano olio delle Città dell'Olio, una targa da esporre all'ingresso del ristornate per valorizzare con un riconoscimento la scelta di utilizzare oli del territorio» si legge in una nota dell'associazione. 

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La spesa assistenziale tocca il livello record di 118 miliardi

La spesa assistenziale continua a correre toccando nel 2018 il livello record di 118 miliardi, il 58,9% in piu' dell'importo speso nel 2008, anno di inizio della crisi economica. L'allarme arriva dal Centro di ricerca "Itinerari previdenziali" guidato da Alberto Brambilla che oggi al Cnel ha ricordato come la spesa assistenziale a carico della fiscalita' generale sia aumentata in media annua del 5,3% mentre la spesa previdenziale pura e' cresciuta in media dello 0,7% ogni anno nell'ultimo quinquennio. I richiami dell'Unione europea, dell'Ocse e del Fondo monetario sui conti pubblici - ha spiegato Brambilla - "se si possono considerare comprensibili nel caso di una spesa assistenziale fuori controllo (116 miliardi nel 2018 a fronte dei 73 spesi nel 2008) e di un eccessivo debito pubblico (nel 2018, gli interessi sul debito sono costati 62,5 miliardi) non sono invece giustificabili nel caso della spesa pensionistica "pura" che, al netto dei trasferimenti di natura assistenziale, ha fatto segnare nell'ultimo quinquennio un incremento annuale dello 0,7%, uno dei piu' bassi dalla meta' degli anni Novanta in poi". Intanto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo ha ribadito che sono "esclusi del tutto" ritocchi in manovra alla misura Quota 100 e ha chiesto che eventuali risorse aggiuntive in manovra vadano alla rivalutazione delle pensioni. In pratica mentre negli ultimi anni c'e' stata una stretta sulla previdenza (con regole piu' rigide per l'accesso alla pensione), ad esclusione dell'intervento sulla cosiddetta Quota 100, sull'assistenza non c'e' stata la stessa rigidita' (anche per le difficolta' nelle quali si sono trovate molte famiglie a causa della crisi). Ci sono pero' anche segnali positivi: dalla meta' del 2014 fino alla prima parte del 2018, l'Italia "ha vissuto una fase di crescita positiva evidenziata sia da buoni dati sul fronte dell'occupazione, che ha toccato uno dei tassi piu' elevati di sempre (il 58,7%, con circa 23,223 milioni di occupati tra i 15 e i 64 anni), sia da segnali positivi per quanto riguarda la tenuta del sistema pensionistico. Nel 2018 il rapporto occupati/pensionati si e' infatti attestato intorno all'1,45, valore piu' alto degli ultimi 22 anni e molto prossimo a quell'1,5 occupati individuabile come traguardo cui tendere per la stabilita' di medio-lungo termine del sistema". Brambilla ricorda che in sede europea e' presentato un valore che, ricomprendendo anche voci di spesa non strettamente correlate alle pensioni, "finisce con l'aggravare di molto il giudizio, e la pressione nei confronti del sistema pensionistico italiano". Ci vorrebbe - sottolinea - una riclassificazione della spesa previdenziale al netto dell'assistenza" e la messa a punto di un'anagrafe dell'assistenza per razionalizzare l'erogazione di tutte le prestazioni anche se "sarebbe comunque sbagliato . far cadere tutta la responsabilita' dei richiami sulla sola presentazione dei dati". "Molti degli ultimi governi - conclude - hanno alimentato eccessivamente quel capitolo di spesa, sia per imperizia sia per convenienza elettorale". 

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Imprese artigiane, nel terzo trimestre una mini ripresa in Abruzzo

«L’Abruzzo delle imprese artigiane prova a invertire il trend negativo che lo penalizza da anni: dal terzo trimestre del 2019 arrivano timidissimi segnali di ripresa - anche se forse sarebbe meglio dire di frenata della crisi inarrestabile - nonostante la performance negativa del territorio pescarese». I dati emergono dall’ultimo rapporto “La dinamica delle imprese artigiane in Abruzzo” realizzato da Aldo Ronci per la Cna Abruzzo. Lo studio, basato su dati di Movimprese.it, analizza il dato abruzzese in merito alle aperture e chiusure delle imprese in generale, e delle imprese artigianali in particolare, mettendolo a confronto con quello italiano nei primi nove mesi dell’anno e nel terzo trimestre. Complessivamente, per quanto riguarda il totale delle imprese, nei primi nove mesi del 2019, l’Abruzzo pur segnando un + 0,10%  e + 426 unità, realizza il peggior risultato degli ultimi cinque anni notevolmente più basso della media nazionale (+0.35%) e confermando una tendenza alla bassa crescita presente da tempo. Numeri che, tuttavia, segnano un parziale miglioramento nell’ultimo trimestre, in cui l’Abruzzo si attesta sulla stessa media nazionale (+0,23%).

Più articolata la situazione delle imprese artigiane: in questo caso la regione si allinea all’andamento degli ultimi quattro anni, quadruplicando con un -1,55% il già negativo dato nazionale che è pari al -0,40%. Anche in questo settore, però, sono visibili segnali di ripresa o quantomeno di rallentamento della discesa, considerato che nell’ultimo trimestre il dato è sostanzialmente in pareggio: -0,03% più vicino a quello italiano di +0,10%.

A riportare verso il segno positivo l’Abruzzo, nell’ultimo trimestre, non sono bastate le buone performance nel settore dei servizi alla persona e delle costruzioni nelle province di Teramo e dell’Aquila, e in quello dei servizi alle imprese in tutte le quattro province esclusa Pescara. Proprio quest’ultima, infatti, è l’unica provincia abruzzese con un dato negativo (pari a -0,71%) che influisce in maniera decisiva sul risultato complessivo regionale. Nel Pescarese, infatti, si misura una discesa generalizzata in tutti i settori dell’artigianato, che si fa più pesante in quelli della manifattura e delle costruzioni.

 

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Polo automotive, fatturato di 8 miliardi di euro in Abruzzo

 "Sulla ricerca ci giochiamo una grande ed importante partita, specie ora che stiamo scrivendo la nuova programmazione per il 2021- 2027. L'automotive avra' grandi cambiamenti con l'avvento dell'elettrico nel 2023-2024. Per cui questo osservatorio e' molto importante per capire tutto cio' che e' necessario fare insieme, Regione Abruzzo e aziende". E' quanto affermato dall'assessore regionale alle Attivita' Produttive Mauro Febbo a conclusione dei lavori della prima edizione "Dell'Osservatorio permanente per la filiera" a Santa Maria Imbaro , nella sede del Polo Innovazione Automotive. "Come Regione - ha proseguito Febbo - siamo impegnati in una serie di attivita' progettuali per portare avanti l'innovazione. Sono stati fatti una serie di bandi per gli accordi di innovazione a cui hanno risposto diverse aziende". All'evento c'erano i componenti del comitato Tecnico Scientifico del Polo, aziende, sindaci e rappresentanti datoriali e sindacali. L'obiettivo era individuare i principali trend di cambiamento derivanti dalle trasformazioni in atto nel mondo del manifatturiero avanzato e le competenze chiave che ne derivano, comprese quelle trasversali. Febbo ha poi spiegato "In Abruzzo la filiera e' costituita da gruppo di imprese globalizzate, sia GI che PMI, operanti nel comparto dell' automotive e della meccanica che comprende anche subfornitura, componentistica ed engineering. Il nostro sistema automotive e' particolarmente specializzato nella produzione di veicoli commerciali e professionali e moto con la relativa componentistica. E' un settore vitale e strategico in termini di Pil e occupazione per la Regione. Il fatturato e' di circa 8 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero e rappresenta piu' del 50% delle esportazioni di tutta la Regione Abruzzo. Gli attori principali sono Sevel-Fiat-Marelli, Honda-Cisi, Denso, Pilkington, Dayco, IMM, Tecnomatic e altre aziende, in maggioranza localizzata in provincia di Chieti con un indice di specializzazione dell'occupazione pari a sette volte la media italiana nel settore di riferimento; esempi importanti esistono anche in provincia di Teramo e Pescara". 

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