"La Patria europea può essere ancora un obiettivo, un sogno da realizzare. Però, dovremmo riuscire a modificare profondamente questa Europa burocratica che è stata costruita fino ad ora". Lo ha detto, a Francavilla al Mare, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, in occasione della presentazione del libro di Monsignor Bruno Forte, Arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, che si è tenuta nella chiesa di Santa Maria Maggiore a San Franco. In un comunicato si ricorda che all'incontro-colloquio hanno preso parte anche Monsignor Emidio Cipollone, Arcivescovo della Diocesi di Lanciano-Ortona, don Michele Masciarelli, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore, ed il consigliere regionale, Giovanni Legnini, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. "Da giovane - ha spiegato Marsilio - sono cresciuto con il mito dell'Europa, di una Patria comune che mettesse insieme le diversità dei popoli europei valorizzando, al tempo stesso, le forti radici comuni della nostra civiltà. Invece, l'Europa che abbiamo conosciuto a partire dagli anni '80-'90, - ha proseguito il presidente - è stata molto diversa da quella che avevamo sognato soprattutto con la caduta del muro di Berlino, un evento che ho festeggiato in piazza con molti altri giovani quella storica giornata del 9 novembre 1989 auspicando un futuro ben diverso". Nel libro di Mons. Forte, si sottolinea che la Patria Europea è stato il sogno dei Padri fondatori che ha portato all'attuale Unione, ispirato al motto "Unità nella diversità". Espressione con cui, secondo Forte, si vuole indicare come attraverso l'Unione europea, i suoi cittadini siano riusciti ad operare a favore della Pace e della comune prosperità, mantenendo, al tempo stesso, integro il patrimonio delle diverse culture, tradizioni e lingue del continente
Leggi Tutto »Rubato un carico di pianoforti, bottino di 100 mila euro
Ammonta a circa centomila euro il valore del furto di un furgone che trasportava pianoforti della ditta Clivio Pianoforti di Pescara. Il fatto e' avvenuto in via Togliatti a San Severo. I ladri hanno portato via due pianoforti, di cui uno a coda ed uno verticale e tutta l'attrezzatura indispensabile per il carico e scarico della merce. La denuncia arriva direttamente dal titolare dell'azienda, Pasqualino Clivio che si dice incredulo per l'accaduto. "Noleggiamo pianoforti per grandi eventi in tutta la Puglia. Ieri sera eravamo di ritorno verso Pescara quando abbiamo deciso di fare una piccola sosta a San Severo per mangiare un boccone. In pochi attimi pero' hanno portato via il furgone con l'intero carico".
Leggi Tutto »Nuova Pescara, Costantini: Vedo una grandissima debolezza culturale del ceto politico
'Vedo una grandissima debolezza culturale del ceto politico, piu' interessato alla salvezza del proprio tornaconto e alla autoconservazione. C'e' un disinteresse nei confronti della verita': tra 20 anni qui tutto sara' diverso, saremmo una societa' piu' anziana e come accadra' nel mondo intero piu' densamente popolati''. E' quanto dice all'Ansa Carlo Costantini, promotore del referendum sulla Grande Pescara, dopo aver ritirato la sua candidatura a guida della Commissione che deve dare il via all'operazione dopo i contrasti con gruppi politici e comunali trasversali. ''In queste ore mi chiedo cosa siano la spoltoresita', la montesilvanita': sono valori cosi' assoluti che ti permettono di resistere alla spinta del cambiamento o suggestioni utilizzate per cavalcare l'autoconservazione? - si chiede l'ex parlamentare Idv - Questo tipo di conservazione non e' un valore, ma la spia che non si e' capito che i cambiamenti sono veloci''
Leggi Tutto »A velocita’ sostenuta sul camion rubato, arrestato nel Chietino
Un 40enne di Andria, che da pochi giorni aveva finito di scontare una misura cautelare per reati contro il patrimonio, e' stato arrestato per furto aggravato dai Carabinieri della Compagnia di Ortona. L'uomo era alla guida di un autoarticolato che procedeva a velocita' sostenuta sulla statale 16, quando la sua presenza e' stata segnalata ai carabinieri da alcuni automobilisti. A quel punto i militari hanno controllato i dati del mezzo pesante verificando che era stato appena rubato in provincia di Pescara e hanno bloccato l'uomo a Casalbordino sbarrandogli la carreggiata. Nella cabina dell'autoarticolato i militari hanno trovato un borsone con numerosi arnesi da scasso, utilizzati in particolare per i furti di autoveicoli, per la cui detenzione l'uomo e' stato anche denunciato per possesso ingiustificato di grimaldelli.
Leggi Tutto »La Comunità del Parco della Majella rinnova i propri membri nell’esecutivo dell’Ente
La Comunità del Parco Nazionale della Maiella, nella seduta di giovedì 24 ottobre 2019 a Sulmona, ha deliberato le designazioni dei membri del Consiglio Direttivo di sua competenza. Il centrosinistra si conferma maggioritario in seno all'assemblea eleggendo tre rappresentanti su quattro: Tiziana Di Renzo, vicesindaco di Lama dei Peligni, Guido Angelilli, Sindaco di Pacentro, Alessandro D'Ascanio, Sindaco di Roccamorice ed attuale Presidente della Comunità medesima che dunque passerà la mano all’atto del decreto ministeriale previsto per i primi dell’anno nuovo. Per il centrodestra c’è stata la riconferma di Maurizio Bucci, Sindaco di Gamberale.
«In tal modo – commenta D’Ascanio –, si concretizza un rinnovamento dell'organo di governo, garantendo equilibrio tra i territori e rappresentanza di genere. In particolare, il Partito Democratico, elegge Tiziana Di Renzo e Alessandro D'Ascanio nell'organo di governo di un Ente di fondamentale importanza per lo sviluppo delle aree interne. Numerose le sfide del Parco Nazionale della Maiella per i prossimi mesi: dal procedimento di aggiornamento di Piano e del Regolamento (strumenti di programmazione) alle azioni di razionalizzazione e arricchimento della rete dei Centri d’Informazione, dalle politiche di valorizzazione turistica a quelle della mobilità sostenibile, dai progetti di sviluppo della green economy al riequilibrio delle risorse tra i territori».
«E’ un risultato importante – dichiara Mario Mazzocca, attuale membro 'esperto' del Consiglio del Parco e predecessore di D’Ascanio alla guida della Comunità dei Sindaci –, che consentirà di proseguire quella azione di rinnovato vigore nelle azioni messe in campo dal Parco negli ultimi anni e garantirà al neo Presidente dell’Ente Lucio Zazzara di ripartire da un corposo e concreto bagaglio di attività, tanto strategiche quanto puntuali, che ha determinato la decisa riduzione delle distanze fra parco e territorio e la soluzione di diversi problemi beneficiando di una nuova stagione di attenzioni. A partire dalla decisione, attesa da anni ed assunta responsabilmente dall’attuale Consiglio Direttivo, di riformulare integralmente il regime sanzionatorio; un sistema iniquo, generato da una Delibera emanata dal duo Giuliante-Cimini 10 anni or sono, e che solo due anni fa, comunque dopo la nostra assunzione di responsabilità, fu dichiarato illegittimo anche dalla stessa Avvocatura dello Stato».
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Scuola: a Caramanico Terme l’Associazione Commercianti, Artigiani e Società Cooperative dona lavagna interattiva
L'ASCA, Associazione Commercianti, Artigiani e Società Cooperative di Caramanico Terme, ha voluto contribuire alla formazione scolastica con l'acquisto di una lavagna interattiva (LIM) donata alla locale scuola primaria.
La LIM è uno strumento di integrazione con la didattica d'aula che coniuga la forza della visualizzazione e della presentazione tipiche della lavagna tradizionale con le opportunità del digitale e della multimedialità. Una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. I contenuti visualizzati ed elaborati sulla lavagna potranno essere quindi digitalizzati grazie a un software di presentazione appositamente dedicato.
Un gesto molto sentito da tutta la comunità locale nella quale sono molteplici le attività messe in campo dall'Asca. L'associazione è stata costituita il 10 dicembre 1993 senza scopo di lucro. L'idea è nata per tutelare gli interessi degli associati, per promuovere le attività ricreative del paese e allietare il soggiorno dei turisti sia nel periodo estivo che invernale.
"Un regalo assai gradito che migliora l’offerta formativa della scuola. Non posso che essere soddisfatta di questa sinergia tra scuola e territorio ed enti locali che da sempre si attua nel paese di Caramanico Terme. E non posso non essere riconoscente verso l’Associazione Commercianti, Artigiani e Società Cooperative di Caramanico che anche in un momento di difficoltà economiche ha pensato di destinare un proprio contributo proprio alla scuola. Un gesto altamente significativo. Un grande traguardo grazie alla generosità dei nostri partner. Un sentito ringraziamento alla Presidente dell’Associazione che ha presenziato alla consegna e a tutti i suoi componenti", ha affermato la dirigente scolastica Daniela D'Alimonte.
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Camminata tra gli olivi: il 27 ottobre a Tocco Da Casauria
In in programma domenica 27 ottobre 2019 a Tocco da Casauria la 3° giornata nazionale della Camminata tra gli olivi.
L'iniziativa, promossa dall'Associazione Naziole Città dell'Olio, in una location davvero speciale alle pendici del Morrone, con lo sfondo del massiccio della Majella, una passeggiata guidata alla scoperta degli antichi oliveti del territorio.
Nel corso della manifestazione il concerto di Mauro Navarri al violino e Galileo Di Ilio al violoncello.
Ritrovo alle ore 9,00 in P.zza Domenico Stromei
Prenotazione obbligatoria
Info tel/whatsapp 3389392008
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Famiglie e ceto medio, l’ombra del fallimento
Famiglie e ceto medio, l’ombra del fallimento
Consulta e Cei: fermare disagio e povertà
Leggi Tutto »“In Italia si è registrato un incremento delle famiglie fallite per debiti pari al 33%”.
Famiglie sempre più in crisi, “vampirizzate” dal fisco, messe alle corde dalla dalla mancanza di lavoro per i figli, dagli incentivi per l’assistenza dei componenti anziani. Dalla sfiducia verso l’alternanza di governi che alla fine propongono solo una ricetta: quella di far pagare i costi a chi non può sfuggire a nulla delle burocrazia opprimente, e quindi al carico di bollette, fisco e sanzioni. In pochi, - quando bisogna mettere le mani in tasca alle famiglie italiane -, ricordano il recentissimo dato della Consulta Nazionale Antiusura che dovrebbe far impallidire: nei dieci anni della crisi economica in Italia si è registrato un incremento delle famiglie fallite per debiti pari al 33%. Nei calcoli della Consulta: “si tratta di circa due milioni di nuclei finiti in fallimento tecnico per debito”. Negli ultimi otto anni sono state inoltre vendute all'asta 527mila unità immobiliari: "Un fatto che ha portato alla miseria di altrettante famiglie". A cercare di dare un aiuto alle famiglie è la stessa Consulta Nazionale Antiusura, - ente socio assistenziale della Conferenza episcopale italiana -, formato da 32 fondazioni, collegate alle Diocesi e alle Caritas territoriali, che da 24 anni riescono ad offrire, in modo capillare, il loro servizio alle famiglie strozzate dai debiti.
“Lo scivolamento verso l’insolvenza e l’usura di famiglie appartenenti alla classe media e la mancata applicazione dell’articolo 14 (legge contro l’usura) alle persone fisiche, sono le due emergenze indicate al “Vatican News”, da Maurizio Fiasco, Consulente della Consulta nazionale antiusura.
“Ci due problematiche principali. Una è lo scivolamento nell’insolvenza cronicizzata, quindi nel fallimento economico, anche di famiglie fino a pochi anni fa in perfetto equilibrio”, spiega Fiasco, “quindi famiglie non necessariamente poverissime o che hanno contratto rapporti con credito illegale. E questo è un tema generale dell’Italia: c’è stato un aumento del 53% dei casi di famiglie con insolvenze irreversibili. L’altro, sono le modalità di usura che richiederebbero anche la denuncia penale ma questo passaggio è frenato al fatto che l’art. 14 della Legge antiusura non si applica alle persone fisiche, cioè non si applica a una famiglia che ha ricevuto un prestito di sussistenza oppure si è indebitata”. Le opere di aiuto verso le famiglie della Consulta e Diocesi sono concrete
“Ogni anno”, rivela il consulente della Consulta, “sono circa 8 mila le famiglie che vengono seguite. Sembra una goccia in un mare, ma è una goccia che si vede, una goccia che mostra che è possibile fare qualcosa. E allora non si capisce perché questa responsabilità non venga condivisa su una scala generalizzata. Se è possibile agire, non si può accettare che non si agisca”. Nel contempo i disagi delle famiglie cambiano natura e si fanno più drammatici.
“Un identikit che si è molto diversificato nel corso degli anni. Inizialmente, con l’opera pastorale di padre Massimo Rastrelli (scomparso lo scorso anno ndr) noi scoprimmo il debito come prestito di sussistenza, quindi le famiglie povere. Ma adesso riguarda anche il ceto medio, ne sono coinvolti anche molti pensionati che si sono indebitati e rischiano l’usura o addirittura coprono debiti usurari dei loro congiunti perché nella famiglia non c’è ricambio nell’afflusso di reddito; insomma, per capirsi, la famiglia-tipo che si regge grazie all’apporto del pensionato convivente e che contiene un ultratrentenne senza lavoro è un caso ricorrente, nelle attività delle fondazioni”. Se i governi fanno finta nulla anzi per beffa si proclama la “fine della povertà”, a occuparsi del clima negativo sono anche le associazioni di categoria imprenditoriali come la Confesercenti che vede nelle piccole e medie imprese e nelle famiglie il motore e il nucleo del Paese, cartine al tornasole di produzione e consumi, che illustrano bene lo stato dell’arte della Nazione.
“L’ombra della recessione spaventano famiglie e attività economiche”, scrive la Confesercenti analizzando i dati dello scorso mese, “un quadro di crescente preoccupazione per il futuro e diffuso pessimismo. In particolare tra le imprese, che nel 2019 hanno registrato, in media, i livelli di fiducia più bassi degli ultimi tre anni. Ma l’ondata di incertezza coinvolge anche i consumatori, e se non sarà risolta rischia di avere seri contraccolpi sulla domanda interna, sugli investimenti e sulle assunzioni”. Confesercenti analizza anche i dati Istat che segnalano come la sfiducia sia ormai entrata nelle case degli italiani e nelle imprese. “La maggior parte degli indicatori di fiducia segnano un arretramento: il clima complessivo delle imprese vede un peggioramento di -2,3 punti, per il piccolo commercio la variazione è di -3,1 e perfino il turismo – nonostante la stagione estiva – subisce un calo di circa 3 punti”, osserva l’associazione degli esercenti, “mentre i consumatori registrano una flessione di 1,5 punti. A pesare, in primo luogo, sono le anticipazioni negative sulla crescita dell’economia italiana, rese ancora più preoccupanti dall’instabilità politica e dalle incertezze sulla futura legge di bilancio”. Il clima di pessimismo, in assenza di decisioni chiare e incisive, per la Confesercenti, determinerà per i prossimi mesi un ulteriore caldo dei consumi.
“Il rischio è che l’incertezza si tramuti dunque in una nuova gelata dei consumi, che aggraverebbe ancora la condizione del piccolo commercio, che già vede sparire circa 14 imprese al giorno”, segnala la Confesercenti, “un triste bilancio che potrebbe peggiorare ulteriormente per gli effetti del calo di fiducia. Una crisi strutturale, per cui abbiamo già chiesto di aprire un tavolo: serve un piano di rilancio per evitare che un pezzo importante della nostra economia sparisca per sempre. Non è un problema dei soli commercianti: la tradizionale rete di vendita aiuta a dare identità ad un luogo e rende maggiormente attrattive le aree urbane, per le quali è un settore economicamente significativo, che contribuisce a produrre reddito locale e occupazione”
Sanità, le richieste dell’OPI alla Regione
Attivazione del dipartimento delle professioni sanitarie e degli ambulatori infermieristici nelle quattro province abruzzesi, presa in carico del paziente fragile e riorganizzazione della rete assistenziale sul territorio con l’introduzione della figura dell’infermiere di famiglia. Sono queste le proposte avanzate dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Pescara nel corso dell’incontro “Com’è cambiata la sanità pubblica e privata in risposta ai nuovi determinanti della salute” che si è tenuto questa mattina all’Auditorium Petruzzi di Pescara.
Il convegno, organizzato dal consiglio direttivo dell’OPI Pescara presieduto da Irene Rosini, è stato moderato da Elisa Di Tullio e Giuseppe di Maggio, e ha visto la partecipazione di un nutrito parterre di relatori: Carla Collicelli, ricercatore senior associato Cnr-Itb; Tonino Aceti, portavoce Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI); Tullio Spina, anestesista e rianimatore; Alessio Sichetti, vicepresidente dell’OPI di Pescara e coordinatore infermieristico al Pronto Soccorso; Irene Rosini, presidente dell’OPI di Pescara e coordinatrice infermieristica della Terapia Intensiva; Barbara Mangiacavali, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI).
La carenza ordinaria e straordinaria di infermieri in Abruzzo, le criticità rilevate in alcuni reparti dell’ospedale civile di Pescara e l’analisi dei bisogni di salute dei cittadini sono state discusse nel corso della tavola rotonda finale con l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì e con i presidenti dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Pescara (Irene Rosini), Chieti (Giuseppe Cicolini), L’Aquila (Maria Luisa Ianni) e Teramo (Cristian Pediconi). Il dibattito si è chiuso con un impegno preciso da parte della Regione: la firma, nelle prossime settimane, di un protocollo che andrà a istituire un tavolo tecnico permanente tra le istituzioni e i rappresentanti dell’Ordine degli infermieri per realizzare la necessaria integrazione fra i servizi ospedalieri e territoriali. L’integrazione ospedale-territorio, infatti, come ha garantito l’assessore Verì, farà parte del nuovo piano territoriale compreso nel piano di rientro dal disavanzo sanitario.
La necessità di riorganizzare la rete assistenziale sul territorio si somma al problema cronico degli organici ridotti all’osso che pregiudica la qualità e la sicurezza delle cure per i cittadini. Complessivamente, com’è stato reso noto nel corso dell’incontro “Com’è cambiata la sanità pubblica e privata in risposta ai nuovi determinanti della salute”, in Abruzzo mancano all’appello 2.482 infermieri tra carenze ordinarie e straordinarie, pensionamenti previsti e raggiungimento di quota 100. Di contro, il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento delle cronicità e del numero di pazienti complessi portano all’insorgenza di nuovi bisogni assistenziali e alla crescita degli accessi al Pronto Soccorso. Solo a Pescara ogni anno si verificano 95mila ingressi: un numero enorme se si considera che il 20% delle prestazioni potrebbe essere erogato negli ambulatori di zona. In parallelo aumenta anche il tasso di occupazione in alcuni reparti critici dell’ospedale: nel primo semestre 2019 Geriatria ha raggiunto il 149%, a fronte del 121% registrato a dicembre 2018, mentre Medicina generale ha toccato il 109% rispetto all’88% dello scorso anno.
“C’è bisogno di un cambiamento culturale nella gestione dell’assistenza primaria e delle cronicità con un miglioramento nell’accesso alle cure - sottolinea Irene Rosini - si stima che un coordinamento assistenziale inadeguato comporta una spesa di 2,58 miliardi di euro all’anno. L’attivazione del dipartimento delle professioni sanitarie, come riportato negli atti aziendali, è fondamentale perché soltanto attivandolo possiamo avere il riconoscimento culturale della professione infermieristica. È dimostrato che gli infermieri con competenze avanzate, gli infermieri specialistici clinici e gli infermieri nei dipartimenti di emergenza hanno un impatto positivo sulla qualità delle cure, sulla soddisfazione dei pazienti e sui costi sanitari, ma anche sul tasso di ospedalizzazione e sulla gestione stessa delle patologie croniche”.
Leggi Tutto »Progetto Life Floranet per la salvaguardia delle specie vegetali a rischio estinzione in Abruzzo
Presso la sala conferenze A. Picchi nel Parco Torlonia ad Avezzano (Aq), si è tenuto ieri pomeriggio, 24 ottobre, il primo incontro informativo inerente l’azione A.8 del progetto Life Nat/It/000946 “Floranet”.
Il progetto Life Floranet, incentrato sulla salvaguardia e valorizzazione delle specie vegetali di interesse comunitario nelle aree naturali protette dell’Appennino abruzzese, prevede il coinvolgimento delle competenti autorità regionali al fine di attuare le procedure necessarie per l’adeguamento del perimetro dei Sic/Zsc alle specie target del progetto: il Giaggiolo della Marsica (Iris marsica), l’Astragalo Aquilano (Astragalus aquilanus), la “Scarpetta di Venere” (Cypripedium calceolus); l'”Adonide Ricurva” (Adonis distorta); l'”Androsace di Matilde” (Androsace mathildae); la “Serratula” (Klasea lycopifolia) e il “Senecione” dell’Isola di Gotland (Jacobaea vulgaris subsp.gotlandica). L’azione prevede la pianificazione delle procedure amministrative per l’adeguamento delle aree Sic (Sito di Interesse Comunitario) alla distribuzione delle specie di interesse comunitario e prioritario.
Alla presenza del Vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, con l'incarico di Assessore con delega all’Ambiente e ai Parchi e Riserve Naturali, e di alcuni rappresentati dei Comuni interessati, i tecnici del Parco Nazionale della Majella, del Parco Nazionale Lazio e Molise, e del Parco Regionale del Sirente-Velino, è stato presentato il documento A.8 del Life Floranet nel quale sono riportate le motivazioni di carattere naturalistico della proposta di ampliamento dei Sic e le relative cartografie. Con le attività svolte, sono state aggiornate le informazioni relative alla distribuzione e allo status dei popolamenti delle sette specie vegetali interessate dal progetto Floranet, sia all’interno della Rete Natura 2000 che al di fuori di essa, fornendo i presupposti per la nuova delimitazione dei Sic/Zsc. Inoltre, sono state svolte indagini su dati pregressi o inediti riguardanti la presenza di habitat e di specie animali elencate negli allegati II e IV della Direttiva “Habitat” 92/43/CE e della Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE, al fine di sostenere la proposta di ampliamento dei Sic.
Il responsabile del progetto e direttore del Parco Nazionale della Majella, Dottor Luciano Di Martino, esprime piena soddisfazione per questa importante procedura tecnico amministrativa che è stata possibile concertare insieme a tutti i partner di progetto ed alla Regione Abruzzo, e che “sicuramente migliorerà il sistema della Rete Natura 2000 in Abruzzo”.