Redazione Notizie D'Abruzzo

Orso a spasso per il centro di Scanno

Orso a passeggio a Scanno, nell'ora di punta dello shopping serale. Erano le 22 quando alcuni residenti e turisti hanno notato il plantigrado in via Foce, a poche decine di metri dalla piazza di Scanno. Molti sono stati colti di sorpresa mentre altri, piu' pronti, non si sono fatti sfuggire la ghiotta occasione di filmare la scena dell'orso a passeggio e scattare fotografie con il cellulare. Qualcuno e' apparso anche impaurito dall'improvvisata del plantigrado. "Ma proprio qualcuno, il resto dei residenti e turisti ormai ha fatto l'abitudine alla presenza dell'orso in paese" dicono alcuni scannesi che hanno assistito alla scena. "Poco e' mancato che l'orso entrasse in gelateria" ha sorriso una donna, appena dopo aver scattato la foto con il cellulare. 

 

immagine di repertorio

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Torna balneabile il mare al confine tra Francavilla e Pescara

Torna balneabile il mare al confine tra Pescara e Francavilla: lo chiarisce una nota del Comune di Pescara emessa dopo i divieti dei giorni scorsi: "Come anticipato nella precedente nota in cui si dava notizia di quanto predisposto a seguito del malfunzionamento dei sistemi di sollevamento fognario del Comune di Francavilla e del conseguente divieto di balneazione, nella giornata di oggi lunedì 22 luglio, dopo un sopralluogo ed una riunione con il responsabile dell'Arta Abruzzo(Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente) dottor Francesco Chiavaroli, mi è stato comunicato l'esito delle analisi effettuate nelle ultime ore. Non sono stati riscontrati valori che impediscano il ripristino della balneabilità delle acque nella zona interessata. Pertanto il Sindaco con ordinanza Sindacale n. 128 del 22/07/2019 ha appena disposto la revoca del divieto di balneazione". La nota è stata emessa dall'assessore Al mare di Comune di Pescara che chiude così la vicenda sollevata da una precedente situazione collegata al malfunzionamento dei sistemi di sollevamento fognario del Comune di Francavilla al Mare

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Spese universitarie, l’Abruzzo a fondo classifica delle regioni italiane

L'Ancot (Associazione nazionale consulenti tributari) ha analizzato quanto hanno indicato i contribuenti italiani nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018, relative ai redditi del 2017, nella sezione relativa agli oneri detraibili al 19% relativi alle spese universitarie. Sono stati complessivamente 1.538.387 i contribuenti che hanno indicato le spese per l'istruzione universitaria nel proprio modello di dichiarazione dei redditi per un ammontare di 1.799.001.000 euro e una media per ogni dichiarazione pari a 1.170 euro. Analizzando la situazione nelle diverse regioni italiane, emerge che in Lombardia, al primo posto della graduatoria, sono stati 234.747 i contribuenti che hanno dichiarato le spese per l'istruzione universitaria, per un importo pari a 338.574.000 euro e una media di 1.144 euro. 

Osservando proprio le medie rilevate nelle altre regioni italiane emerge che dopo la Lombardia figurano: Liguria 1.420 euro; Trentino Alto Adige (Provincia autonoma di Trento) 1.350 euro; Valle d'Aosta 1.340 euro; Veneto 1.280 euro; Piemonte 1.250 euro; Friuli Venezia Giulia 1.230 euro; Toscana 1.150 euro; Lazio 1.150 euro; Umbria 1.130 euro; Trentino Alto Adige (Provincia autonoma di Bolzano) 1.120 euro; Campania 1.080 euro; Sicilia 1.080 euro; Calabria 1.050 euro; Basilicata 1.040 euro; Molise 1.020 euro; Puglia 1.020 euro; Emilia Romagna 1.010 euro; Marche 990 euro; Abruzzo 960 euro e Sardegna 890 euro. ''La detrazione delle spese universitarie - ha detto Celestino Bottoni, presidente nazionale dell'Ancot - anche nel 2019 è rimasta pari al 19% della spesa sostenuta per tasse, soprattasse per esami di profitto e di laurea, partecipazione a test d'accesso ai corsi di laurea senza limiti di importo per le università statali. A partire dalle spese sostenute nel 2018, sarà inoltre possibile beneficiare della detrazione degli oneri sostenuti per l'acquisto di strumenti didattici o sussidi tecnici ed informatici che facilitano lo studio''.

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Fondi per l’apprendimento innovativo per 18 istituti in Abruzzo

Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto che avvia la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi in 1.006 istituti scolastici con un finanziamento di 20 milioni di euro. Il provvedimento fa seguito a un primo stanziamento di 22 milioni, dello scorso dicembre, destinato alle scuole statali di ogni ordine e grado. "Con questa misura - dichiara il Ministro Bussetti - diamo un forte impulso per diffondere nella scuola un nuovo modo di concepire l'aula, attrezzandola con arredi e dispositivi che favoriscano metodologie didattiche innovative. A dicembre scorso abbiamo stanziato i primi 22 milioni per la realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento in oltre mille scuole italiane. Le richieste di finanziamento pervenute a seguito di avviso pubblico sono state tante e, per questo, ho assunto l'impegno di trovare ulteriori risorse. Diamo così la possibilità ad altri mille istituti di dotarsi di ambienti laboratoriali con tecnologie innovative per l'utilizzo della realtà virtuale, della robotica educativa, del pensiero computazionale, della stampa 3d". Sono beneficiari di questi fondi 18 istituti in Abruzzo, 17 in Basilicata, 27 in Calabria, 120 in Campania, 62 in Emilia Romagna, 19 in Friuli Venezia Giulia, 104 nel Lazio, 24 in Liguria, 120 in Lombardia, 44 nelle Marche, 7 in Molise, 64 in Piemonte, 94 in Puglia, 14 in Sardegna, 104 in Sicilia, 67 in Toscana, 21 in Umbria, 80 in Veneto. 

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Presentanzione del bando Coopstartup Rigeneriamo Comunità

Appuntamento martedì 13 agosto alle 19 nell'area Spiaggia Libera tutti - Chiosco Nord gestito dall'Arci in viale della Riviera, 162 a Pescara per la presentazione del Bando Coopstartup Rigeneriamo Comunità.

L’iniziativa è promossa da Legacoop Nazionale e Coopfond con il sostegno di Banca Etica, Fondazione Finanza Etica, e la partnership con soggetti dell’associazionismo e della promozione territoriale, tra i quali la stessa Arci. 

L'obiettivo del bando è favorire la creazione, il consolidamento e lo sviluppo di cooperative di comunità, un modello innovativo di impresa finalizzato all'interesse generale delle comunità locali che punta, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione dei beni comuni, a contrastare lo spopolamento delle aree interne o il degrado delle grandi città.

Il concorso si rivolge a gruppi, composti da almeno tre persone, che intendano costituire un’impresa cooperativa aderente a Legacoop, e a cooperative aderenti a Legacoop costituite a partire dal primo gennaio 2018.

Intervengono Valerio Antonio Tiberio, presidente Arci Abruzzo, Giorgio Giannella, presidente della Comunità cooperativa Riscatto e Riccardo Verrocchi, Generazioni Legacoop.

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Fisco, Unimpresa: gettito Iva a 164 miliardi con le clausole di salvaguardia

Se scatteranno le clausole di salvaguardia, come ormai probabile vista la crisi del governo, l'Iva, con aliquota principale dal 22% al 25%, sarà sempre di più la regina delle tasse italiane. Si passerà dai 140 miliardi di euro previsti per il 2019 agli oltre 164 miliardi del 2020. Il balzello sui consumi salirà quindi dal 27% al 30% del totale del gettito tributario dello Stato. E' questa la previsione del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale nel 2016, gli incassi Iva si erano attestati a quota 124 miliardi e rappresentavano il 25% del gettito fiscale complessivo. "La crisi del governo spiana la strada alle clausole di salvaguardia che corrono il rischio di rappresentare il colpo di grazia per l'economia italiana: l'incremento delle aliquote avrebbe inevitabili effetti sui prezzi finali di prodotti e servizi, con i consumi destinati a fiaccarsi sensibilmente" commenta il vicepresidente di Unimpresa, Andrea D’Angelo. Secondo l'analisi dell'associazione, basata sull'ultimo Documento di economia e finanza, il gettito Iva si potrebbe attestare a 164,1 miliardi nel 2020, qualora il governo non riuscisse a trovare coperture finanziarie sufficienti a sterilizzare le clausole di salvaguardia, con l'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto destinata a salire dall'attuale 22% al 25,2%. Con l'incremento delle aliquote, l'Iva arriverebbe a rappresentare il 30,64% del gettito complessivo del 2020, paria 535,2 miliardi. Una vera e propria impennata rispetto a quest'anno: l'Iva dovrebbe arrivare a 140,1 miliardi pari al 27,62% del gettito totale, pari a 506,8 miliardi. Un dato in linea con quello dello scorso anno, quando il balzello sui consumi si attestò a 140,9 miliardi ed era il 27,97% dei 503,9 miliardi di incassi tributari totali. Nel biennio precedente, invece, l'Iva era a livelli più contenuti: 124,7 miliardi il gettito del 2016 su 495,1 miliardi totali (25,20%); 133,2 miliardi nel 2017 su 501,3 miliardi totali (26,58%).Quanto al resto del gettito, è utile analizzare una sorta di mappa di tutte le principali tasse pagate dai contribuenti italiani. In totale, il gettito tributario complessivo è stato 495,1 miliardi nel 2016, 501,3 miliardi nel 2017 e 503,9 miliardi nel 2018. Il balzello che garantisce il "gruzzoletto" più alto è l'Irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche), con 181,7 miliardi di euro nel 2016 (36,72% del totale delle entrate tributarie), 183,8 miliardi nel 2017 (36,67%) e 194,3 miliardi nel 2018 (38,56%). L'Ires (imposta sul reddito delle società) vale 37,1 miliardi nel 2016 (7,49%), 36,9 miliardi nel 2017 (7,36%) e 35,4 miliardi nel 2018 (7,03%). Le ritenute su redditi da capitale e dividendi hanno garantito alle casse dello Stato 10,1 miliardi nel 2016 (2.05%), 9,6 miliardi nel 2017 (1,93%) e 9,5 miliardi nel 2018 (1,89%). Le accise (principalmente prelievi che pesano su prodotti petroliferi, come la benzina) hanno generato incassi per 34,1 miliardi nel 2016 (6,88%), 34,1 miliardi nel 2017 (6,82%) e 33,8 miliardi nel 2018 (6,71%). Dal prelievo sui tabacchi, lo Stato si è assicurato 10,7 miliardi nel 2016 (2,18%), 10,5 miliardi nel 2017 (2,11%) e 10,5 miliardi nel 2018 (2,10%). La tassa sulla speranza (giochi e lotto) si è attestata a 13,8 miliardi nel 2016 (2,80%), 13,5 miliardi nel 2017 (2,70%) e 13,9 miliardi nel 2018 (2,77%).

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Escursionisti in difficoltà salvati dal Soccorso alpino

Un escursionista in difficolta' sulla Majella e' stato recuperato dagli uomini del Soccorso alpino e speleologico. L'uomo e' rimasto bloccato nella zona di Fara San Martino denominata "Liscia del Monaco", in Abruzzo. Un luogo impervio, privo di sentiero e caratterizzato da placche di roccia che si percorrono disarrampicando, in una zona compresa tra Cima della Stretta e il Vallone di Fara. L'escursionista, non essendo piu' in grado di proseguire la ripida discesa, ha deciso di fermarsi e allertare il Soccorso alpino. Un elicottero del 118 di Pescara, con a bordo due tecnici di elisoccorso del Soccorso alpino e speleologico, si e' recato quindi nella localita' recuperando, grazie all'impiego di un verricello, l'escursionista in difficolta'. 

Si sono  concluse positivamente anche le operazioni per il recupero di un alpinista perugino infortunatosi sulla parete Est del Corno Piccolo, Gran Sasso. A dare l’allarme è stato il compagno di cordata, quando nella tarda mattinata di oggi, all’altezza del secondo tiro della via alpinistica denominata 'Via a Destra della Crepa', all’alpinista, che saliva da primo, ha ceduto l’appiglio. L’uomo, assicurato alla corda, è venuto giù per una decina di metri, provocandosi così un brutto trauma alla gamba sinistra

Immediato l’intervento dell’elicottero del 118, che ha quindi provveduto a sbarcare alla base della parete il sanitario, mentre il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico presente in equipaggio, ha raggiunto l’infortunato in parete, coadiuvato anche dai colleghi della stazione di Teramo. Disceso dal luogo esatto dell’incidente, l’alpinista è stato innanzitutto medicalizzato dal sanitario del 118, per poi essere recuperato in barella mediante l’uso del verricello. Tempestivo il trasporto all’ospedale di Teramo. In un secondo momento sono stati poi recuperati dall’elicottero il compagno di cordata, illeso, e il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino

Altro intervento per il recupero di due escursionisti, un uomo e una donna di 61 e 41 anni, lui di Foggia, che in compagnia del loro cane hanno deciso di passare la scorsa notte all’addiaccio in un bosco compreso nella zona tra Passo Godi e Pescasseroli. La scelta di fermarsi è arrivata soltanto a causa della stanchezza. Sono infatti buone le loro condizioni di salute e non è stato necessario in alcun modo l’intervento dei medici. A dare l’allarme intorno alle 23 di ieri è stata però un'amica della donna, che spaventata per il mancato rientro ha deciso di allertare il 118. 

Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Sulmona, che nella notte scorsa hanno battuto il territorio compreso tra Passo Godi e Pescasseroli perlustrando soprattutto gli stazzi e i rifugi in cui i due avrebbero potuto ripararsi, questa mattina, grazie anche all’avvistamento di un pastore, hanno intercettato i due escursionisti in località Pratorosso. La donna, meno affaticata, sta procedendo autonomamente accompagnata dai soccorritori, mentre l’uomo, esausto, verrà condotto a valle dal fuoristrada del Soccorso Alpino e Speleologico. 

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Volo di 5 metri con la moto dalla tangenziale, due feriti

Due persone sono rimaste ferite dopo essere precipitate con la moto dalla circonvallazione Ss 714 sotto il cavalcavia della rampa di ingresso di Pescara sud da una altezza di cinque-sei metri. Sono stati i residenti delle case circostanti a lanciare l'allarme dopo aver sentito il rumore dell'urto, con l'arrivo dei sanitari del 118 e dei vigili del fuoco.

Le operazioni di soccorso sono state ostacolate dal fatto che nella zona dove i due sono precipitati, piuttosto impervia, si poteva arrivare solo a piedi. La persona ferita in modo piu' serio e' un uomo di 47 anni. 

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Salvini conosce la curva di Gauss e sa fare le addizioni?

Salvini conosce la curva di Gauss e sa fare le addizioni?

 

La curva di Gauss è una funzione probabilistica che in un campo cartesiano assume una forma a campana. Può essere usata per descrivere tutta una serie di fenomeni, anche ad esempio l’andamento nel tempo del consenso elettorale ad un partito politico. In questo caso sull’asse orizzontale è rappresentato il tempo e su quello verticale il numero dei voti conseguiti. La forma di questa curva a campana potrà variare molto ma descrive un fenomeno costante: il consenso cresce, si mantiene ad un certo livello e poi decade inesorabilmente , è solo questione di tempo. Se Salvini conosce questo teorema avrà pensato che prolungare troppo a lungo l’esperienza contrattuale con i 5 stelle lo avrebbe posizionato nella fase discendente della curva. Per questa ragione ha deciso di interrompere questa esperienza di governo e correre al voto. A questo punto però l’alta matematica confligge con la semplice aritmetica. Salvini ha solo il 17% di senatori e deputati; quando si vota nelle Camere i sondaggi valgono zero.

Chi vuole le elezioni e chi le avversa?

Favorevoli alle elezioni anticipate sono solo la Lega e Fratelli d’Italia. Forza Italia lo sarebbe solo nel caso di un accordo pre elettorale con la Lega , magari con la promessa per Berlusconi di un ruolo come Ministro degli Esteri. Poiché questo difficilmente potrebbe accadere i Forzisti sono disponibili a votare qualsiasi cosa possa evitare il cimento elettorale che per loro sarebbe disastroso. I più contrari al voto sono naturalmente i grillini che uscirebbero dimezzati dalle votazioni anche senza il taglio al numero dei parlamentari. Quanto al PD Zingaretti dice di essere favorevole al voto anche sapendo di non poter vincere perché questa volta sarà lui a fare le liste e si toglierebbe dai piedi i senatori e i deputati fatti eleggere da Renzi. Proprio per questa ragione i renziani sono contrari al voto. Se ci fosse più tempo Renzi potrebbe creare un suo partito e far eleggere diversi suoi amici; deve quindi guadagnare tempo con un governo che arrivi al 2021 e se possibile al 2022 per non permettere ad un Salvini vincitore delle elezioni di eleggere un Presidente della Repubblica vicino alla sua parte politica , e questa sarebbe la prima volta per un governo di destra che nei procedenti governi Berlusconi si è dovuto confrontare con Scalfaro, Napolitano e nell’ultimo periodo con Mattarella. Anche Franceschini sembra alieno da elezioni immediate e naturalmente lo sono i piccoli partiti di sinistra.

Come fare per evitare le elezioni?

Il metodo più semplice è quello proposto dai 5 stelle, votare il taglio dei parlamentari; per loro è come decidere invece della fucilazione subito lo strangolamento tra un po’ di tempo. Infatti bisognerà indire un referendum confermativo e poi ridisegnare i collegi elettorali e fare pure una nuova legge elettorale rigorosamente proporzionale. Nel frattempo chi governerebbe il paese? Se si seguisse la strategia Grasso alla votazione per la sfiducia a Conte tutti coloro che sono contrari alle elezioni, tranne i 5 stelle, dovrebbero abbandonare l’aula. In questo modo Conte non sarebbe sfiduciato e potrebbe essere nuovamente incaricato e sostenuto da una diversa maggioranza, oppure verrebbe varato un governo di scopo per formulare la legge di bilancio e sterilizzare l’aumento dell’IVA. Sarebbe un governo degli sconfitti ,quelli che hanno perso le ultime politiche e quelli che hanno perso le ultime europee. Salvini griderebbe al colpo di stato ma anche se la soluzione appare poco elegante e poco rispettosa dei principi democratici dal punto di vista teorico, sarebbe però assolutamente lecita dal punto di vista costituzionale.

Cosa accadrebbe al consenso oggi goduto da Salvini in caso di mancate elezioni anticipate?

Salvini avrebbe contro quasi tutti come la Germania nell’ultima guerra. Gli oppositori sono convinti che sarebbe la sua fine; Renzi che di voti e non di sondaggi ne aveva racimolati il 41% è stato sbalzato via da un referendum perso. Più facilmente la cosa accadrebbe per Salvini dal momento che le prossime elezioni sarebbero un referendum su di lui. I leghisti non ne sono convinti, anzi ritengono che i consensi lieviterebbero, Renzi infatti era al governo e aveva contro anche una parte del suo partito mentre la Lega è compatta e potrebbe lucrare dal fatto di essere l’unica opposizione credibile.

Ad alterare le previsioni ci potrebbero essere provvedimenti (in)prevedibili della magistratura penale?

Si sente dire di possibili avvisi di garanzia per la questione dei rubli e dei 49 milioni di euro scomparsi. I procedimenti sarebbero lunghi e la difesa di Salvini semplice se solo facesse presente che propone una riforma che a molti magistrati non piace, soprattutto a quei membri del CSM che trattavano le nomine nelle Procure con esponenti del PD. Una azione del genere ,giusta o strumentale che fosse ,potrebbe avere sull’elettorato un effetto favorevole a Salvini. Più insidioso un nuovo caso Diciotti perché questa volta l’autorizzazione a procedere potrebbe essere concessa. Bisognerebbe però arrivare velocemente ad una condanna definitiva, altrimenti……

Se non si votasse subito ci sarebbe spazio per un nuovo centro?

Già oggi con uno spostamento marcatamente a destra di alcune forze politiche e a sinistra di altre si è aperto al centro un ampio spazio che per nascere e svilupparsi avrebbe bisogno di una legge proporzionale. Questo spazio non può certamente essere occupata dall’Altra Italia. Non è certo Berlusconi con la sua storia personale a poter ricostruire qualcosa che somigli alla Democrazia Cristiana. Ne si può puntare su Renzi o su personaggi come Rotondi, Cesa, Lupi e l’eterno Casini. Quello che potevano dare lo hanno già dato, ora sono solo alla ricerca di un seggio parlamentare per l’ennesima volta. Poiché Grillo una volta ebbe a paragonare il movimento 5 stelle alla Democrazia Cristiana. Io, parlando con un esponente grillino molto intelligente e preparato lo consigliai di adoperarsi per far evolvere il movimento in questo senso utilizzando l’immagine che Conte era riuscito a costruirsi. La risposta fu che il movimento è costituito da troppe anime per muoversi unitariamente verso questo traguardo. Resta quindi uno spazio a disposizione .

di Achille Lucio Gaspari

 

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Furto notturno al Centro Universo di Silvi Marina

Nuovo furto al Centro Commerciale "Universo" di Silvi Marina. Ignoti nella notte sono riusciti ad entrare all'interno usando molto probabilmente come ariete una vettura, prendendo di mira il negozio "Unieuro". I malviventi hanno agito in pochi minuti, e dopo aver sfondato una vetrina, si sono impossessati di alcuni computer esposti, per un valore di alcune migliaia di euro. Poi la fuga approfittando dell'oscurita. L'amaro scoperta questa mattina da parte degli addetti della vigilanza. 

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