"Un provvedimento strategico e concreto per evitare che un progetto fondamentale per lo sviluppo dell'area del Fucino non rimanga tale, ma possa finalmente realizzarsi con raziocinio ed efficienza, affinché si ottimizzi l'impiego delle risorse stanziate senza produrre ulteriori ritardi con il rischio reale di perdere finanziamenti". E' il commento del vice presidente con delega all'Agricoltura e Sistema Idrico Integrato, della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, a margine dell'approvazione in Giunta della deliberazione relativa all'utilizzo dello stanziamento di 50 milioni di euro per la rete irrigua del Fucino. "Nel 2016, infatti - ricorda Imprudente - è stato inserito nel Masterplan il progetto "Realizzazione rete irrigua dell'intera piana del Fucino", per un costo totale di 200 milioni di euro, coperto finanziariamente però solo per un quarto (50 milioni) e comprensivo anche di interventi di natura non strettamente "irrigua"; come, ad esempio, la realizzazione di casse di espansione del fiume Giovenco, da adibirsi a vasche di accumulo dell'impianto irriguo nelle more del completamento ed implementazione della sistemazione complessiva del settore idrico.
Leggi Tutto »Investita a Lanciano il 31 luglio, muore suora 75enne
E' morta questa mattina nel reparto di Rianimazione dell'ospedale civile di Pescara la suora di 75 anni investita da un'auto a Lanciano lo scorso 31 luglio. L'incidente era avvenuto nella centrale via Dalmazia, a pochi metri dal passaggio a livello della Sangritana. Secondo la ricostruzione della dinamica, il conducente solo all'ultimo momento aveva visto la donna attraversare la strada perche' abbagliato dal sole.
Leggi Tutto »Alpinisti in difficoltà sul Corno Piccolo salvati dal Soccorso Alpino
Un elicottero del 118, con a bordo il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo (Cnsas), sta intervenendo sul Corno Piccolo, nel massiccio del Gran Sasso, per prestare soccorso a una cordata di alpinisti in difficolta' per una caduta improvvisa di sassi. Per agevolare le operazioni sul posto anche una squadra del Soccorso Alpino.
Leggi Tutto »Sanità, l’assessore Verì replica alle critiche e traccia il futuro del comparto in Abruzzo
“Stupisce che quello stesso centrosinistra che oggi chiede chiarezza alla Giunta Marsilio, sul Dea di II livello, per cinque lunghi anni non sia stato in grado di produrre alcuna decisione”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, rispondendo a sollecitazioni provenienti da esponenti teatini del PD ed anche dal Consigliere regionale, Silvio Paolucci che, nella passata legislatura, è stato il suo predecessore alla guida dell’assessorato. “Mi sarebbe sufficiente invitare i partiti dell’opposizione a rileggersi i verbali ministeriali degli ultimi due anni del loro governo per dimostrare tutta la incompletezza e carenza delle loro scelte programmatorie – ha proseguito l’assessore - ma sul tema così delicato come la salute dei nostri cittadini alle polemiche preferisco i fatti. Ho già illustrato al Ministero della Salute, al quale in un rapporto collaborativo e costruttivo ho richiesto un percorso di affiancamento, che le specificità territoriali, demografiche e sociali della nostra regione non consentono una applicazione rigida del Decreto sul Regolamento Ospedaliero. In ogni caso, l’attuale maggioranza di centrodestra, supportata dal tavolo tecnico di affiancamento del Ministero sta portando avanti il lavoro sia sull’ipotesi di Dea di II livello Chieti-Pescara che su quello relativo al Dea di II livello L’Aquila-Teramo. Tuttavia, - ha aggiunto l’assessore - prima di arrivare al disegno definitivo, è necessaria un’ulteriore fase di approfondimento e di successiva condivisione da parte della maggioranza presente in Consiglio regionale”.
In relazione alla vicenda del project-finacing dell’ospedale di Cheti, il direttore generale facente funzioni della Asl lanciano-Vasto-Chieti, Giulietta Capocasa, nella veste di Responsabile Unico del Procedimento, ha riferito che al momento l’istruttoria è sospesa in quanto è necessario individuare la copertura economico-finanziaria.
Per quanto riguarda le assunzioni, l'assessore Verì ha ricordato nella sua nota che "nel marzo scorso, l’Azienda Asl di Lanciano-Vasto-Chieti ha approvato il Piano triennale del fabbisogno del personale (PTFP) trasmettendolo alla Regione per la relativa approvazione. A seguito della verifica istruttoria regionale, sono emerse alcune criticità evidenziate a fine maggio e riscontrate dalla stessa Asl con l’approvazione del nuovo Piano del fabbisogno del personale avvenuta lo scorso 26 luglio. Nei primi giorni di settembre, il Piano verrà approvato in via definitiva".
Riguardo, invece, alle nuove assunzioni in Cardiochirurgia, l’assessore Verì ha confermato che è stato indetto un pubblico concorso ed è in corso di completamento la nomina dei componenti la commissione esaminatrice. “La Giunta regionale – ha proseguito - ha provveduto a designare il nominativo di propria competenza con delibera lo scorso 24 giugno. Le prove si terranno nei prossimi due mesi nel rispetto della normativa vigente in materia. Nel frattempo, è stato indetto un avviso pubblico per il conferimento di incarichi a tempio determinato”.
Infine per quanto riguarda la questione della “cittadella della salute” di Chieti, l'assessore Verì nella sua nota ricorda che "La Asl Lanciano-Vasto-Chieti, in virtù di una convenzione intervenuta con l’INAIL, che metterà a disposizione il finanziamento necessario, ha approvato il bando per l’affidamento della progettazione per la ristrutturazione del vecchio SS. Annunziata al fine di destinarlo ai sede dei servizi territoriali c.d “cittadella della salute”".
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Crescono gli addetti nelle Srl
Crescono gli addetti (+4,3%), il fatturato (+6,9%) e il valore aggiunto (+6,5%) delle Srl in Italia. In Liguria, in particolare, gli addetti aumentano del +1,8% e il fatturato sale del +3,5%. I dati emergono dall'Osservatorio sui bilanci delle srl per il Triennio 2015-2017 realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio, che ha riguardato 620.155 srl, propone un'elaborazione dei principali indicatori economici per provincia, ed ha confermato il trend emerso nell'autunno scorso (erano 413 mila le srl monitorate a fine ottobre 2018). Tra i settori, ottime performance dei trasporti (+8,3%) e del commercio (+8,1% per il 2017), seguiti dal comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi (+6,7%). Nel dettaglio, la quota di srl che chiudono il bilancio in utile passa dal 69,1% del 2016 al 70,3% del 2017 (+1,2 punti percentuali), un po' meno rispetto a quanto rilevato ad ottobre 2018 (+72,8%).L'indice di redditivita' del capitale proprio (roe) sale dall'8,5% del 2016 al 10,1% del 2017, in linea con quanto rilevato ad ottobre 2018, mentre l'indice di redditivita' del capitale investito (roi) passa dal 9,1% del 2016 al 12,0% del 2017, manifestando una tendenza migliore rispetto a quella rilevata in autunno. Dall'analisi geografica emerge una crescita particolarmente sostenuta degli addetti in Molise (+8,4%) ed Emilia-Romagna (+6,3%), con particolare attenzione alla provincia di Modena (+10,8%) Per quanto riguarda il fatturato, invece, e' il Nord-Est a far registrare i migliori risultati: in particolare, il Friuli Venezia Giulia (+9,1%), l'Emilia Romagna (+9%) e il Trentino Alto Adige (+8,6%) presentano tassi di crescita piu' significativi. Infine, in termini di valore aggiunto, mentre per la Liguria si registra una crescita del 3,4%, le dinamiche piu' elevate si vedono in Trentino (+9,4%) Emilia Romagna (8,4%), Lazio (8,4%), Umbria (+8,4%), Veneto (+7,2%) e Lombardia (+7%). Al sud le regioni piu' dinamiche sono l'Abruzzo (+6,4%)e la Campania (+6,1%).
Leggi Tutto »‘Gironi divini’ premia i migliori vini d’Abruzzo
La settima edizione di 'Gironi Divini' incorona il Pecorino Sha'man 2015 di Rosarubra, il Montepulciano Enisio 2014 di Tocco e il Cerasuolo 2018 di Umberto Buccicatino come migliori vini in concorso. La tre giorni, organizzata dall'associazione culturale 'Live Communication' con il patrocinio dell'amministrazione comunale di Tagliacozzo e la consulenza tecnica del critico enologico Franco Santini, ha visto la partecipazione di 49 cantine in rappresentanza di tutte le province abruzzesi. "Abbiamo deciso di dedicare le stazioni del vino ai vitigni autoctoni abruzzesi piuttosto che alle singole aziende - ha dichiarato Santini - perche' la stragrande maggioranza del pubblico che frequenta questi eventi di strada fa ancora fatica a capire che il Montepulciano non c'entra nulla con la cittadina toscana o che il Cerasuolo non si fa con uve rosa. Se, al termine dell'evento, anche una minima parte delle migliaia di persone passate per Tagliacozzo torna a casa con un po' di consapevolezza in piu' sul vino della nostra regione per me e' gia' un risultato". Erano 24 i finalisti sottoposti all'esame della giuria
Leggi Tutto »Confartigianato Pescara chiede un tavolo permanente sul tempo libero
Seppur con degli elementi positivi "l'indagine consegna la fotografia di un territorio che non brilla per il tempo libero. Pescara e la sua provincia possono ambire ad essere ancora di piu' una meta turistica, luogo di cultura ed eventi, ma c'e' bisogno di un lavoro di squadra. Tutti gli attori coinvolti, dalle amministrazioni comunali alle associazioni di categoria a tutti i soggetti che si occupano di eventi, spettacoli e cultura, dovrebbero costituire un tavolo permanente sul tempo libero per ragionare in modo sinergico e programmatico". Questo il commento del presidente ed il direttore di Confartigianato Imprese Pescara, Giancarlo Di Blasio e Fabrizio Vianale, all'indagine sull'indice del tempo libero curata dal quotidiano Il Sole 24 Ore sulla base di dati Infocamere, Siae e Istat in cui la provincia di Pescara e' al 38esimo posto nella classifica, e con i suoi 269,8 punti compare al di sotto della media nazionale.
"In una citta' giovane e dinamica come Pescara, con la sua vocazione universitaria e la sua movida invidiata da tanti altri centri, il tempo libero, grazie ad un'offerta completa e variegata, deve rappresentare un valore aggiunto ed un volano per l'intera economia. Confartigianato - concludono presidente e direttore - e' pronta a dare il suo contributo in termini di idee, proposte e progetti". Nella classifica, sul podio ci sono Rimini, Firenze e Venezia. Pescara e' al di sotto di citta' quali, ad esempio, Grosseto, Gorizia, Cesena, Ancona, Aosta, Savona, Macerata, Pesaro e La Spezia. La classifica finale, relativa alle 107 province italiane, e' il risultato della media dei punteggi ottenuti dai diversi territori nei 12 indicatori presi in considerazione. I parametri esaminati fotografano alcune performance registrate relative all'attrattivita' turistica e all'offerta culturale riferite al 2018 e la diffusione di alcuni servizi per lo svago a giugno 2019. C'e' solo un indicatore per cui la provincia del capoluogo adriatico sale sul podio: terzo posto per il cinema, con 106,2 spettacoli ogni mille abitanti. Significativo il dato su ristoranti e bar: 17esima posizione grazie alle 755 attivita' ogni 100mila abitanti. Male le mostre e le esposizioni (0,1 eventi ogni mille abitanti, 87esima posizione), gli eventi sportivi (0,6 ogni mille abitanti, 76esima posizione) e le librerie (7,2 ogni 100mila abitanti, 60esima posizione).
Leggi Tutto »La Asd Diamond Tennis di Alanno ospiterà il Master Finale dei veterani
La Fit Abruzzo e Molise ha voluto premiare la Diamond Tennis di Alanno regalandole il Master Finale dei veterani. Un importante torneo che decreterà il vincitore Regionale nelle varie categorie.
La struttura dell'Asd Diamond Tennis è un’oasi verde di 5.000 m2, composta da due campi da tennis in terra rossa, spogliatoi attrezzati e area relax, che è diventata un punto di riferimento per gli amanti della racchetta della Val Pescara. Questi i numeri del nuovo centro sportivo dell’A.s.d. Diamond Tennis situata ad Alanno, in località Madonnella, presso l’ex “Golf Arcobaleno”. Punto di forza della struttura è la Scuola tennis per adulti e bambini tenuta da istruttori federali.
Il torneo si svolgerà dal 24 agosto al 1 settembre.
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Nino Pace: la politica per passione. In Abruzzo, come socialista, sfidò il duopolio Dc-Pci. Un ricordo.
Nino Pace: la politica per passione. In Abruzzo, come socialista, sfidò il duopolio Dc-Pci.
Un ricordo.
Nell’Abruzzo della prima repubblica e nella sua classe dirigente, nata dopo il giugno del 1970 con le prime elezioni regionali, certamente una collocazione di primo piano spetta a Nino Pace, un uomo politico a tutto tondo, con una grande popolarità ed un vasto consenso elettorale che per oltre un quarto di secolo ha svolto un ruolo importantissimo nelle scelte politiche regionali e di cui nei giorni scorsi è stato annoverato il ventennio della prematura scomparsa. Nino Pace è deceduto, infatti, il 16 agosto 1999 dopo lunga malattia. Fu così interrotto, purtroppo, un impegno politico ed amministrativo che avrebbe potuto dare alla sua Ortona,alla provincia di Chieti, ma soprattutto all’Abruzzo, un grande slancio in termini di nuove opportunità di sviluppo.
Era un amministratore concreto e preparato, grandissimo lavoratore, davvero instancabile, con una grande disponibilità al confronto con gli altri, una notevole passione e visione politica. Queste qualità gli facevano avere anche il rispetto degli avversari; cosa non facile, in un periodo di grandi passioni e tensioni politiche soprattutto a sinistra tra socialisti e comunisti.
E’ stato presidente del Consiglio Regionale, Vice Presidente della Giunta Regionale con le presidenze della Nenna D’Antonio e di Emilio Mattucci, Assessore Regionale al Lavoro, ai Trasporti, al Commercio, Industria ed Artigianato settori nei quali ha lasciato una grande eredità di provvedimenti legislativi ed iniziative concrete che produssero un loro grande sviluppo.
Ma è soprattutto come Assessore Regionale al Lavoro (una delega che lui volle fortemente istituire) che Nino Pace caratterizzò il suo impegno negli anni ottanta, essendo concretamente e fattivamente presente in tutte le più grandi crisi industriali della nostra regione: dai problemi della Val Pescara: la Farad, la Cir, la Iac, la Fusac alla Monti, all’Italtel e poi alla vicenda della Publasta di Ortona il cui mancato salvataggio gli procurò qualche amarezza. Partecipava alle assemblee aperte di fabbrica insieme a cgil cisl uil. Lui, assessore regionale socialista che osava sfidare sul versante dei rapporti con gli operai lo stesso PCI, ottenendo consensi e risultati. E’ un periodo che come sindacalista socialista della cgil ricordo come un momento davvero straordinario ed unico. Sempre in quel periodo collochiamo la Conferenza Regionale sull’Occupazione e sulle Partecipazioni Statali con la presenza di Gianni De Michelis.
Anche nei momenti successivi, il suo legame con il mondo del lavoro non è mai venuto meno. Da Presidente del Consiglio Regionale, appena eletto, venne in visita alle sedi regionali di CGIL CISL UIL.
Ma è nelle campagne elettorali che Nino Pace, a mio modo di vedere, dava il meglio di sé. Ricordo i suoi comizi oceanici nella Piazza della Repubblica di Ortona, con la sua oratoria trascinante ed incisiva. Negli appuntamenti elettorali riusciva a tenere in poche settimane anche ottanta, novanta comizi per tutto il territorio di Ortona (suo collegio elettorale), ma anche nei maggiori centri della provincia di Chieti ed anche dell’Abruzzo. Quando si arrivava al venerdì prima del voto giungeva sempre quasi afono e stremato dallo straordinario impegno fisico profuso. Un grande catalizzatore di consensi elettorali, nella sua città Ortona il PSI arrivò al 30%, ma anche nella provincia di Chieti ed in Abruzzo, grazie anche al suo contributo elettorale, i socialisti si posero concretamente come terzo polo rispetto alla DC ed al PCI da protagonisti non subalterni.
Entrato nel PSI nel 1976, alla vigilia del Midas di Bettino Craxi, dopo l’esperienza nel PSDI, Nino Pace è stato Segretario Regionale del PSI, amico di Paolo Pillitteri e collocato con la sinistra socialista nel PSI con un grande rapporto personale con Claudio Signorile e Gianni De Michelis.
Nel 1975 divenne sindaco di Ortona guidando la prima giunta di sinistra con il PSIi,il PSDI, il PCI ed il PRI dando inizio ad una stagione amministrativa per la città caratterizzate successivamente dalle giunte Bernabeo e Moro tra le migliori della città adriatica. Grande impegno anche per lo sviluppo del porto di Ortona, con i primi finanziamenti FIO e con la legge regionale ad hoc come “scalo industriale della regione Abruzzo”.
Infine mi preme sottolineare il modus operandi politico, davvero unico, di Nino Pace: quand’era assessore regionale arrivava in ufficio alla regione alle 7,30 del mattino. Vi rimaneva fino alle 16,30, senza alcuna pausa pranzo, poi si trasferiva nel suo studio di Ortona dove riceveva una grande quantità di persone, fino alle venti e trenta, ventuno dove andava alle riunioni delle sezioni socialiste del territorio o della Federazione del PSI di Chieti per tornare a casa a notte inoltrata. Ricordo che la grande quantità e complessità della sua attività, a volte, metteva seriamente in crisi anche il suo staff di segreteria. Nino Pace era sempre disponibile con gli altri; ascoltava tutti e personalmente l’ho visto, molte volte, aiutare concretamente chi si trovava in difficoltà.
In conclusione, io credo che proprio per il difficile e confuso momento politico che viviamo,nel nostro Paese ed anche nella nostra Regione recuperare, valorizzare ed attualizzare la memoria della lezione politica ed umana di uomini pubblici come Nino Pace può forse indicarci la strada giusta per uscire dalle attuali difficoltà.
di Nicola Primavera
(foto di Mario Paolini)
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Blangiardo (Istat): migliora l’occupazione, si valorizzi qualità
Oggi in Italia si registra "una minor fecondità" dovuta anche a "motivi di natura economica". Per migliorare la situazione demografica "è necessario che le famiglie, le coppie, siano messe in condizione di poter fare quei figli". Ne è convinto il presidente di Istat, Gian Carlo Blangiardo, che in un'intervista al Sussidiario.net ricorda come "la trasformazione della popolazione avrà sicuramente un impatto importante sulle variabili, come quella dei consumi, che poi incidono sul quadro generale economico". Quanto questa situazione demografica può accentuare i problemi dell'economia? "Non credo si sia in grado di misurare con precisione l'effetto, l'incidenza" che la situazione demografica italiana ha sull'economia. "Credo sia comunque ragionevole ipotizzare che ci sia una connessione - ha spiegato Blangiardo nell'intervista -. Per esempio, se le famiglie cambiano in termini numerici, ma soprattutto dimensionali, è evidente che ciò incide sui consumi. Sta crescendo la popolazione straniera, sempre più assimilata e integrata, ma probabilmente per motivi di minor reddito ha livelli di consumi mediamente più bassi rispetto alla popolazione autoctona". Quindi, secondo il presidente di Istat "dobbiamo mettere in conto che la trasformazione della popolazione avrà sicuramente un impatto importante sulle variabili, come quella dei consumi, che poi incidono sul quadro generale economico".
"E' necessario che le famiglie, le coppie, siano messe in condizione di poter fare quei figli che oggi non fanno - ha detto Blangiardo al Sussidiario.net, prima di partecipare a un incontro al Meeting di Cl - C'è una minor fecondità, un rinvio, che molto spesso diventa rinuncia, nell'avere il secondo o il terzo figlio, anche per motivi di natura economica, legati alla struttura del mercato del lavoro, alla difficile conciliazione tra maternità e lavoro. C'è anche un contesto culturale che non sembra gratificare chi eroicamente decide magari di fare più figli". Tutte queste cause, secondo il presidente di Istat"interagiscono e si sommano, producendo il risultato finale che poi osserviamo attraverso i dati statistici".
Gli ultimi dati sull'occupazione sono positivi perché "nel 2018 siamo tornati al livello di occupati pre-crisi". In Italia dobbiamo "cercare sempre più di valorizzare la quantità anche attraverso la qualità" del lavoro. Lo ha detto il presidente di Istat, Gian Carlo Blangiardo, che in un'intervista a il Sussidiario.net mette in evidenza i punti deboli del settore produttivo: "qualche volta non si fa rete, non c'è sufficiente apertura all'innovazione o la dimensione aziendale è troppo piccola". "L'aumento dell'occupazione e la diminuzione del tasso di disoccupazione sono dati di fatto - ha spiegato Blangiardo che oggi parteciperà a un incontro al Meeting di Cl a Rimini -. C'è semmai da tener conto che oltre agli aspetti quantitativi contano quelli qualitativi: non basta l'aumento dell'occupazione, ma è importante che questa sia qualitativamente di buon livello. Quindi tutte le problematiche della precarietà, del part-time involontario o di sottoutilizzo di lavoratori con un'alta formazione sono ancora aperte e c'è da augurarsi che si possa ottenere qualche miglioramento". Ci sono però degli "aspetti positivi" da non trascurare: "nel 2018 - ha aggiunto il presidente di Istat - siamo tornati al livello di occupati pre-crisi, cioè del 2008. All'interno di questo recupero, un ruolo particolarmente importante è stato quello dell'occupazione altamente qualificata nei settori dell'informazione e comunicazione, dei servizi alle imprese e dell'industria. Questo è un risultato confortante. Dobbiamo muoverci probabilmente in questa direzione e cercare sempre più di valorizzare la quantità anche attraverso la qualità"
"I punti deboli nel nostro settore produttivo, su cui si può cercare di intervenire, riguardano il fatto che qualche volta non si fa rete, non c'è sufficiente apertura all'innovazione o la dimensione aziendale è troppo piccola - ha ricordato Blangiardo nell'intervista a il Sussidiario.net -. Abbiamo poi alcuni ambiti produttivi in cui non siamo in grado di fare concorrenza a paesi nei quali il costo della manodopera è decisamente più basso. Però possiamo farcela laddove c'è bisogno di inventiva, di tecnologia, di capacità, anche di alto livello". Poi "dobbiamo riuscire a valorizzare sempre di più le bellezze naturali e il patrimonio di cultura presenti in Italia, provando così a trovare risposte alla situazione problematica e critica che in qualche modo siamo costretti ad affrontare".
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