Redazione Notizie D'Abruzzo

Centro Studi di Confindustria, andamento positivo per l’occupazione

L'economia italiana non cresce. Nel 2° trimestre il PIL in Italia e' rimasto fermo, come atteso. Ha pesato la dinamica negativa del settore industriale: produzione in calo e indice PMI (Purchasing Managers' Index) in area di contrazione. Per l'occupazione, invece, l'andamento e' stato positivo (+0,5%), "ma cio' puo' indicare che e' in corso la creazione di posti di lavoro di basso valore nei servizi". E' quanto emerge dal rapporto Congiuntura Flash del Centro Studi di Confindustria. L'Italia ha iniziato il 3° trimestre con alcuni segnali di miglioramento, che si affiancano a diversi dati ancora negativi. Il primo segnale e' che nei servizi il PMI e' tornato in area di espansione (50,5), mentre nell'industria il CSC stima una produzione ancora in discesa a luglio (-0,6%). Il secondo dato positivo sottolineato da Confindustria e' che a luglio si e' accentuata la discesa del tasso sul BTP decennale (di oltre sei decimi, all'1,66%). Negli altri paesi dell'Eurozona il calo e' stato minore, perche' i rendimenti erano gia' scesi molto a giugno. Ma i rendimenti italiani restano troppo alti: Francia e Belgio sono entrate nel club dei tassi negativi, con Irlanda e Germania (-0,36%); la Spagna e' poco sopra (0,36%)

Il parziale riallineamento dell'Italia al trend calante dei tassi europei, innescato dalla BCE, riflette l'aver evitato la procedura di infrazione per il debito e dati recenti migliori delle attese. "Questo potrebbe aiutare la competitivita' delle aziende italiane, penalizzate dalla stretta sul credito originata dai tassi alti: cio' ha portato in calo i prestiti (-0,2% annuo a maggio), anche se il costo e' ai minimi (1,4%)", spiega il CSC. Terzo, la fiducia delle famiglie e' risalita nettamente a luglio, ai valori di gennaio, per il maggiore ottimismo su economia e bilancio familiare. Inoltre, gli ordini interni dei produttori di beni di consumo hanno recuperato a giugno-luglio, pur su livelli bassi. Il 2° trimestre invece era stato debole, con vendite al dettaglio in calo (-0,8% a maggio), anche per i beni alimentari. Continuano a diminuire marcatamente a luglio gli ordini interni dei produttori di beni strumentali e la fiducia delle imprese manifatturiere e' in ulteriore calo. "Cio' preannuncia un andamento negativo degli investimenti nel 3° trimestre - si legge ancora nel rapporto -. Invece, la fiducia e' salita per le imprese di costruzioni, indicando che l'attivita' nel settore potrebbe migliorare nei mesi estivi"

A maggio le vendite italiane sono cresciute (+1,3%) e a giugno risultano robuste le extra-UE, favorite da euro debole e fattori specifici (accordo commerciale con il Giappone, dazi USA sui beni cinesi). Migliorato anche l'export nei mercati UE. Tali buoni dati sono stati trainati dai beni di consumo (alimentari, farmaceutici, abbigliamento). Tuttavia, le indicazioni per i mesi estivi sono negative: gli ordini manifatturieri esteri segnalano, infatti, un indebolimento della domanda. "A pesare sul nostro export e' lo stallo del commercio (-0,3% tra marzo e maggio), a causa dell'elevata incertezza geo-economica, tornata ai massimi a giugno. Le indicazioni a breve sono negative - sottolinea il CSC -: gli ordini esteri nel PMI globale sono in area di contrazione (49,1 a giugno)". In particolare, nell'area euro si prospetta un 3° trimestre debole, come gia' il 2° (+0,2%). Cio' per il peggioramento nell'industria (specie Germania e settore auto): la fiducia delle imprese e' calata ancora a luglio, il PMI e' caduto a 46,4. Il settore dei servizi e' piu' resiliente e l'occupazione totale cresce, anche se cio' non alimenta la fiducia delle famiglie, piatta da inizio 2019

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Svimez, il Pil dell’Abruzzo nel 2018 è crescito dell’1,7 per cento

La ripresa che rallenta, l'eventualita' di una recessione e l'emorragia migratoria. Il quadro del Mezzogiorno che emerge dalle anticipazioni del rapporto Svimez, l'associazione per lo sviluppo delle industrie del Mezzogiorno, e' poco confortante per i cittadini del Sud Italia. Si accentua la distanza con il resto del Paese e con gli altri paesi dell'Unione europea, con un deficit di quasi 3 milioni di posti di lavoro che servirebbero per colmare il gap occupazionale col centro-nord. Gli investimenti tengono (+3,1%), ma bisogna tener conto di una forte disomogeneita' anche fra le realta' territoriali del sud. Nel 2018, infatti, crescono a ritmi piu' alti i Pil di Sardegna (+1,2%), Abruzzo (+1,7%) e Puglia (+1,3%). Molise e Basilicata registrano entrambe un +1,0%, mentre la Sicilia si pone in una fase di crescita intermedia con un trend positivo dello 0,5%. E' invece crescita zero per la Campania, mentre la Calabria e' l'unica regione d'Italia a registrare un -0,3%. 

In questo contesto, sul cui sfondo appare una recessione (-0,3%) nel 2019, la SVIMEZ, tramite il suo presidente Adriano Giannola, giudica come "surreale" il dibattito sull'autonomia differenziata richiesta da regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. "Bisogna ragionare in modo cooperativo, altrimenti in futuro affronteremo problemi gravi. L'austerita' l'ha pagata il sud, con il crollo del proprio reddito, e il nord ha pagato la frenata del sud. Il problema e' unico. Serve una politica sensata con un ruolo piu' chiaro dell'Italia nella dimensione mediterranea", suggerisce Giannola nel corso della presentazione della Biblioteca SVIMEZ. "Si sta consolidando sempre piu' il 'doppio divario': dell'Italia rispetto all'Unione Europea e del sud rispetto al centro-nord", osserva l'associazione. Nel 2018, il sud ha fatto registrare una crescita del Pil del +0,6%, rispetto al +1% del 2017. Il dato piu' preoccupante e' il ristagno dei consumi nell'area (+0,2, contro il +0,7 del resto del Paese). 

Mentre il centro-nord ha ormai recuperato e superato i livelli pre crisi, nel decennio 2008-2018 la contrazione dei consumi meridionali risulta pari al -9%. Le politiche di sviluppo, pero', non possono prescindere da un investimento sul capitale umano, che, stando alle stime, si allontana sempre piu' dalla dimensione meridionale. In 15 anni (2002-2017), gli emigrati dal Mezzogiorno sono stati oltre 2 milioni nel periodo compreso tra il 2002 e il 2017, di cui 132.187 nel solo 2017. Di queste ultime 66.557 sono giovani (50,4%, di cui il 33,0% laureati). Sono piu' i meridionali che emigrano dal sud che gli stranieri immigrati regolari che scelgono di risiedere nelle regioni meridionali. In base alle elaborazioniSVIMEZ, infatti, i cittadini stranieri nel Mezzogiorno sono stati 75.305 nel 2017. Invece, nello stesso periodo, i cittadini italiani emigrati dal sud per il centro-nord sono stati 132.187.

"Proponiamo un approccio alternativo a quello dell'autonomia differenziata: ovvero non una soluzione per parti del paese, ma che sia complessiva - spiega Luca Bianchi, direttore SVIMEZ, a margine della presentazione -. La storia economica italiana dimostra che nord e sud sono indissolubilmente legati nella loro dinamica. Chiediamo che nel Mezzogiorno ci siano potenzialita' di investimento molto ampie riguardanti l'infrastruttura economica e sociale"

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Giuliante: sede Tua Chieti inidonea, presente amianto

Un'area "di 6350 metri quadri complessivi (2100 coperti, 4250 a parcheggio) su cui operano 13 unita' lavorative fisse tra amministrativi e meccanici, che costa 100.000 euro annui", con "presenza di amianto, priva di impianto di dilavamento e strutturalmente inidonea per via dell'elevata pendenza e dei terrazzamenti conseguenti a tale criticita' di morfologia del terreno". Cosi' il presidente di Tua Spa, Gianfranco Giuliante, in una nota con 'precisazioni in merito alla sede di Chieti', descrive la struttura che ospita la Societa' Unica Abruzzese di Trasporto e che da domani, 1 agosto, sara' chiusa. Giuliante fa presente di aver ricevuto comunicazione circa "presenza di amianto e assenza di impianti previsti per legge" con "evidenziata la necessita' di limitare le attivita' lavorative cessando, nel contempo, quelle che offrono maggior profilo di rischio ambientale e/o di sicurezza". Elementi in base ai quali, commenta, "chiunque operi con scienza e coscienza nella Pubblica amministrazione deve essere conseguente".

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Regione Abruzzo sceglie i presidenti del Parco Nazionale d’Abruzzo e del Parco della Majella

Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha espresso l’intesa richiesta dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per la designazione dei presidenti del Parco nazionale Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) nella persona del professor Giovanni Cannata, e del Parco nazionale della Majella, nella persona del professor Lucio Zazzara.

 “Mi auguro che ora il Ministro Costa concluda nel più breve tempo possibile la procedura per il decreto di nomina, e che la nomina dei due presidenti nella pienezza dei loro poteri dopo tanto tempo, possa costituire, per i parchi abruzzesi, un nuovo inizio, realizzando l’obiettivo di farne un volano decisivo per lo sviluppo del territorio”, ha dichiarato il presidente Marsilio

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Imprudente incontra i vertici nazionali di Confcooperative

Il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente ha incontrato, nella sede di Pescara della Regione, i rappresentanti nazionali di Confcooperative. All’incontro hanno partecipato il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini e il presidente di FedagriPesca Confcooperative Giorgio Mercuri, accompagnati dal presidente di Confcooperative Abruzzo Massimiliano Monetti e dalla coordinatrice FedAgriPesca regionale Angela Colangelo.

Il vicepresidente Emanuele Imprudente ha illustrato alla delegazione di Confcooperative una dettagliata panoramica sulle opportunità del comparto agricolo e della pesca, e individuato possibili percorsi per consentire al sistema agricolo e della pesca di realizzare nuovi importanti investimenti al fine di accrescere la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Al termine dell’incontro, il vicepresidente Imprudente ha ringraziato il Presidente Nazionale Confcooperative Gardini ed il Presidente di Fedagripesca Mercuri per lo stimolante incontro che ha posto le basi per un proficuo futuro di collaborazione istituzionale

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Liris consegna al giovane atleta Leonardo Puca la medaglia della Regione

"Lo sport di per sé assolve il compito di armonizzare il corpo e la mente; qui all'Aquila la pratica di una disciplina sportiva si configura come una attività a forte valenza sociale, che rende valore a chi coglie i risultati del suo impegno e dimostra la forza e la tenacia di una collettività che vuole farcela": Così l'assessore allo Sport e alle Aree Interne, Guido Quintino Liris, ha salutato Leonardo Puca, l'atleta di "Atletica L'Aquila" classificatosi al quarto posto nella gara dei 400 metri ad ostacoli ai Campionati Europei under 20 che si sono svolti in Svezia dal 18 al 21 luglio scorsi, con un tempo di 51 secondi e 62 centesimi. Leonardo era accompagnato, oltre che dai genitori, dal presidente e allenatore della società sportiva, Corrado Fischione.

“Come amministratori dobbiamo fare in modo che quando la ricostruzione post-sisma sarà completata, noi dobbiamo fare sì che le giovani generazioni abbiano stimoli motivi e opportunità per rimanere sul nostro territorio: questa è la vera scommessa alla quale siamo stati chiamati dai nostri concittadini”.

Con l’auspicio che il giovanissimo atleta aquilano continui ad inorgoglire la sua città e la sua terra con risultati sempre più prestigiosi, Liris gli ha consegnato una medaglia e una targa con inciso il motto latino “per aspera ad astra”.

Quello di oggi è solo uno dei tanti eventi che la Regione, attraverso l'assessorato allo sport, ha intenzione di organizzare allo scopo di fare uno screening di tutte le donne e gli uomini che attraverso lo sport contribuiscono a dare prestigio e onore all'intero Abruzzo.

Leonardo Puca, classe 2000, attualmente primo in Italia nella sua categoria, frequenta il corso di design al Politecnico di Milano. Secondo il suo allenatore Fischione, "ha corso con una tattica molto intelligente che gli ha permesso di controllare sia la corsa e sia la ritmica tra gli ostacoli, rimanendo coperto nei primi trecento metri, senza scomporsi e presentandosi sesto sul rettilineo finale.  Non si è fatto irretire dal ritmo veloce dei suoi avversari, rimontando prima dell’ultimo ostacolo al quarto posto". 

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Lanciano, in gravi condizioni una suora 75enne investita in centro

Una suora di 75 anni e' ricoverata in prognosi riservata nell'ospedale di Pescara per le ferite riportate dopo essere stata investita da un'auto a Lanciano mentre attraversava la strada. Secondo una prima ricostruzione, il conducente sarebbe stato abbagliato dal sole e avrebbe visto la donna solo all'ultimo momento. L'incidente e' avvenuto nella centrale via Dalmazia, a pochi metri dal passaggio a livello della Sangritana. A causa di un grave trauma cranico, i medici dell'ospedale di Lanciano hanno deciso l'immediato trasferimento alla Rianimazione di Pescara, in elisoccorso del 118. L'auto e' stata posta sotto sequestro. Per i rilievi sono giunti sul posto la Polizia Municipale e gli agenti del Commissariato che hanno coordinato il traffico. 

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Morto l’operaio investito sull’autostrada A14

E' morto nella tarda serata di ieri l'operaio 57enne di Vasto, che nel pomeriggio era stato investito da un'autocisterna sulla corsia nord al km 438 dell'A14, tra i caselli di Vasto Sud e Vasto Nord. Le gravi ferite riportate nell'impatto con il mezzo pesante non gli hanno lasciato scampo nonostante le cure dei medici del reparto di Neurochirurgia di Teramo dove l'uomo era stato trasportato in eliambulanza perche' all'ospedale di Pescara non c'era disponibilita' di posti in Rianimazione. Solo leggere ferite a una gamba per l'altro operaio rimasto coinvolto nell'incidente, le cui cause sono al vaglio dei rilievi degli agenti della Polizia stradale della sottosezione di Vasto Sud

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Pil italiano fermo nel II trimestre

La variazione acquisita del Pil italiano per il 2019, ovvero la crescita finale che si avrebbe in caso di variazione nulla negli ultimi due trimestri, risulta pari a zero. Lo rileva l'Istat comunicando le stime preliminari sul Pil nel secondo trimestre dell'anno

 Il secondo trimestre del 2019 , precisa l'istituto statistico, ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2018. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria e di un aumento in quello dei servizi. Dal lato della domanda, c'è un contributo nullo sia della componente nazionale al lordo delle scorte, sia della componente estera netta.

La stima preliminare, segnala Istat, ha necessariamente natura provvisoria e si basa su una valutazione dal lato dell'offerta che indica cali dell'attivita' per l'agricoltura e per l'industria e un contenuto incremento per l'insieme del terziario. Dal lato della domanda, vi e' un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. Il Pil e' rimasto fermo dal secondo trimestre 2018, e' diminuito dello 0,1% sia nel terzo che nel quarto trimestre 2018 ed e' salito dello 0,1% nel primo trimestre 2019, secondo gli ultimi dati rivisti, che confermano quelli gia' diffusi

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