Redazione Notizie D'Abruzzo

Coldiretti Abruzzo lancia l’allarme siccità

E’ allarme siccità in Abruzzo con particolare riferimento alla provincia di Teramo, dove la disponibilità idrica sta toccando i minimi storici a causa della mancanza di pioggia e di un inverno troppo caldo. I terreni secchi seminati a cereali rischiano di non far germogliare ed irrobustire a dovere le piantine mai i problemi riguardano anche gli ortaggi, che già necessitano di irrigazioni di soccorso, e i pascoli, dove l’erba è secca e si temono speculazioni sul prezzo del fieno per alimentare gli animali. "Molti agricoltori hanno già chiesto la riapertura anticipata degli impianti, ma le riserve idriche sono in sofferenza con le aziende che dovranno a breve riprogrammare i piani colturali con conseguenze gravissime sull’economia" si legge in una nota.

“La situazione è grave e siamo preoccupati  - dice Coldiretti Abruzzo - stiamo facendo i conti con un clima anomalo che ha mandato in tilt la natura. Il clima mite si fa sentire anche con le fioriture anticipate delle mimose mentre sono in fase di risveglio gli alberi di susine, mandorli e pesche. Alle piante in fiore si aggiungono le api uscite dagli alveari ingannate dalla finta primavera per ricominciare il loro prezioso lavoro di bottinatura ed impollinazione, che comunque è a rischio per possibili ritorni di freddo. Nella provincia di Teramo la situazione è gravissima, ma le cose non vanno meglio nelle altre province, in cui le temperature record avranno importanti ripercussioni sull’economia. Ci rivolgiamo ai nuovi commissari dei Consorzi di bonifica affinchè pongano la necessaria ed adeguata attenzione al problema. Chiediamo un impegno immediato per la giusta distribuzione della risorsa idrica volta alla salvaguardia delle produzioni agricole con particolare attenzione alle eccellenze territoriali che potrebbero essere fortemente compromesse ”.

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Rapporto Censis, tv e radio si rafforzano sul web

Si assesta l'utilizzo di radio e tv grazie anche all'integrazione sul web,  e cresce l'uso degli smartphone, per i quali la spesa e' quadruplicata negli ultimi 10 anni. Si ferma l'emorragia di lettori per quotidiani e libri. Resta tuttavia un 25% della popolazione che dichiara non avere abbastanza competenze per l'ambiente digitale. Sono fra i dati del 16/o rapporto Censis sulla comunicazione, I Media e la costruzione di identita', presentato oggi a Roma. Per quanto riguarda la tv, nel 2019 la fruizione della televisione e' stabile: si registra una flessione dei telespettatori della televisione tradizionale (in particolare del digitale terrestre, -2.5%) e crescono significativamente la tv via internet (per web tv e smart tv +4,4% in un anno) e la mobile tv ( +2,3% nel 2019). I radioascoltatori sono il 79,4% degli italiani, stabili rispetto al 2018. Continua a salire l'utilizzo di internet: dal 78,4% al 79,3%. e degli smartphone, dal 73,8% al 75,7% (+1,9%). Per la carta stampata, si e' fermata l'emorragia di lettori: quelli dei quotidiani sono il 37,3% nel 2019, praticamente gli stessi del 2018 ( 37,4%). Scendono i settimanali (30%1, -0.7% rispetto al 2018) e tengono i mensili (27,4%,+0,9%). Sembra essersi fermato anche il calo verticale di lettori di libri: nel 2019 la percentuale di italiani che avesse letto almeno un libro durante l'anno e' del 41,9%, dato stabile rispetto al 2018 (-0,1%).

In generale, la spesa per libri e giornali aveva subito un crollo nel decennio (-37,8%), che pero' si e' arrestato nell'ultimo anno, quando c'e' stato invece un rialzo del 2,5%. Un quadro rispecchiato anche dagli strumenti preferiti per informarsi: i telegiornali mantengono salda la leadership (59,1%). Al secondo posto c'e' Facebook (31,4%); poi, con il 20,7% i motori di ricerca online; le tv all news (19,6%), la carta stampata (17,5%: +3,3% in due anni) e i giornali radio (16,7%). "Abbiamo da una parte sempre piu' integrazione di radio e tv con internet, dall'altra uno stop alla caduta di quotidiani e libri. Probabilmente ha pesato anche il grande dibattito sulle fake news e l'importanza dell'informazione di qualita' - spiega all'ANSA Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis -. Per i quotidiani in particolare, dopo tanti anni di crollo delle vendite in edicola, si e' arrivati probabilmente a uno zoccolo duro di lettori di affezionati". I dati tuttavia sono nettamente diversi a seconda della fascia d'eta': la piramide dei media dei piu' anziani vede al vertice la televisione (96,5%), con i quotidiani (54,6%) e i periodici (52,2%) poi internet (42,0%) e smartphone (38,2%). Mentre tra chi ha 14-29 anni risultano appaiati internet (90,3%), tv (89,9%), telefono cellulare (89,8%) e social media (86,9%). Per un giovane su 10 l'identita' coincide con il proprio profilo social.

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Due veicoli in fiamme sull’autostrada A24

Due veicoli hanno preso fuoco oggi sull'autostrada A24 in due diverse zone e distinti episodi, fortunatamente senza conseguenze per le persone; il primo nel tratto fra San Gabriele-Colledara e Assergi, poco prima del traforo del Gran Sasso, il secondo nella galleria San Rocco tra Tornimparte e L'Aquila Ovest al km 101. Nel primo caso un autocarro che trasportava cavalli ha preso fuoco intorno alle 9 nella zona del Traforo; il conducente, fa sapere Strada dei Parchi, e' riuscito a scendere dal mezzo e mettere in salvo anche i due animali.

Il tratto e' stato chiuso per circa 30 minuti, per permettere lo spegnimento delle fiamme. Anche nel secondo caso sono intervenuti il servizio antincendio di Strada dei Parchi e i Vigili del Fuoco, insieme alla Polstrada, e il tratto autostradale e' stato riaperto dopo circa mezz'ora

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Auto tampona scuolabus a Penne

Tamponamento fra un'auto e uno scuolabus a Penne ma fortunatamente sono tutti illesi i bambini, che sono poi entrati regolarmente a scuola, mentre e' rimasto ferito il conducente dell'automobile, un ottantenne. L'incidente e' avvenuto in localita' San Rocco, zona Porta Caldaia. Secondo una prima ricostruzione la vettura ha tamponato il bus a bordo del quale viaggiavano gli alunni diretti a scuola. Solo tanto spavento per i bimbi, mentre il conducente dell'auto e' stato trasportato in ospedale.

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I giovani sono più felici, soddisfatto oltre il 50% degli under 25

Oltre la metà dei giovani italiani under 25 è molto soddisfatta della propria vita. Lo riferisce Istat, spiegando che complessivamente la soddisfazione diminuisce con il progredire dell'età. La quota di molto soddisfatti è infatti di oltre il 55% tra i 14-19 anni mentre scende sotto al 40% tra le persone di 65 anni e più. In particolare la crescita è stata più elevata della media tra i giovani di 14-24 anni (dal 48,3% al 51,3%), tra i 45-54 anni (dal 40,7% al 43,1%) e tra i 55-64 anni (dal 39,3% al 42,7%). La condizione occupazionale influisce sul giudizio, sottolinea l'istituto di statistica. La popolazione attiva nel mercato del lavoro o impegnata in un’attività formativa (occupati e studenti) è la più soddisfatta ed esprime più frequentemente giudizi molto positivi. Il 47,5% degli occupati e il 51,7% degli studenti infatti esprimono una elevata soddisfazione

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Confcommercio, 70 mila negozi in meno

Confcommercio lancia un allarme sulla tenuta del sistema distributivo italiano,  presentando i dati sull'evoluzione delle imprese del commercio e del turismo nelle città italiane dal 2008 ad oggi dai quali si rileva che negli ultimi 10 anni il numero complessivo delle attività commerciali al dettaglio è sceso del 12%, facendo di fatto sparire oltre 70 mila negozi.

Un calo medio che nasconde varie tendenze, come la forte diminuzione degli ambulanti (-14%) e l'aumento di alberghi, bar e ristoranti (+16,5%). Dal rapporto realizzato dall'Ufficio Studi di Confcommercio prendendo in considerazione 120 Comuni italiani e presentato a Roma nella sede confederale inoltre emerge anche che sono i centri storici a soffrire di più (-14,3% contro l'11,3%), in particolare al Centro Sud (-15,3%). E questo nonostante dal 2015 con il leggero miglioramento dell'economia dopo la lunga crisi si cominci a vedere una piccola ripresa, che rispecchia d'altra parte il cambiamento delle scelte di consumo: aumentano infatti farmacie e negozi di pc e telefonia, e diminuiscono i negozi tradizionali. Confcommercio nella ricerca mette anche in luce un aspetto solitamente dimenticato: la desertificazione commerciale genera disagio sociale e la riduzione della partecipazione al voto tra il 2014 e il 2019 che deriva dalla riduzione dei livelli di servizio commerciale è pari al 4%, ovvero due milioni di aventi diritto nel 2019.Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli si preoccupa: "Città con sempre meno negozi sono ormai una patologia, soprattutto per la concorrenza del commercio elettronico e il perdurare della crisi dei consumi". E propone una ricetta di rilancio: "C'è bisogno di un piano nazionale per la rigenerazione urbana per migliorare la qualità della vita dei residenti e rendere i centri storici più attrattivi per i turisti. Bene, dunque, il 'bonus facciate' che va in questa direzione. Ma occorre anche un maggiore sostegno all'innovazione delle piccole superfici di vendita e, soprattutto, una riforma fiscale complessiva per abbassare le tasse e sostenere la domanda interna che vale l'80% del Pil: "Città belle e che funzionano sono un grande valore sociale ed economico per i nostri territori. Un 'motore' di occupazione e crescita che non può girare al minimo". 

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Ivass pensa al mistery shopping per controllare le polizze

Entro giugno le compagnie assicurative e i loro dipendenti dovranno ancor piu' fare attenzione a che le norme e le disposizioni siano state rispettate pienamente o che non sia stata commessa qualche scorrettezza perche' forse, dietro quel cliente, c'era un finto sottoscrittore mandato dall'Ivass, l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni. L'autorita', come ha spiegato il segretario generale Stefano De Polis, lancera' entro giugno un progetto sperimentale dal nome evocativo: mistery shopping. La definizione e' nota a chi si occupa di marketing e in genere nelle societa' private che da anni utilizzano delle persone le quali, in incognito, acquistano beni o servizi per verificarne la qualita' o l'efficacia del processo di vendita. I

finti clienti mandati dall'Ivass non saranno ispettori o comunque suoi dipendenti. Si limiteranno a riferire la loro esperienza: se ad esempio non sono state rispettate le norme in tema di distribuzione che prevedono l'obbligo per il venditore di dare al cliente informazioni complete prima e durante la vendita di un prodotto assicurativo e di consegnargli specifici documenti informativi. Ma il loro rapporto fara' scattare un campanello d'allarme nella sede dell'istituto di Via del Quirinale che provvedera' cosi' ad attivare la consueta serie di controlli: vigilanza a distanza, ispezioni, incontri. Il vantaggio e' che appunto se le ispezioni avvengono ex post, dopo che i fatti o le anomalie si cono verificate magari su vasta scala, qui si riuscirebbe a intervenire in maniera preventiva. Inoltre si potranno stringere i controlli sulla sottoscrizione delle polizze online, un canale sempre piu' utilizzato dai giovani. C'e' pero' una lacuna normativa da colmare, perché come spiega De Polis in Italia non esiste una specifica disposizione al riguardo. 

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Ricattato per i debiti di gioco e droga, 4 arresti

Un debito di 4mila euro contratto per acquistare e consumare cocaina hanno portato un 50enne di Pineto a cadere nella rete estorsiva di tre albanesi e un italiano, che sono stati arrestati ieri sera con una trappola tesa loro dai carabinieri sul posto concordato per la consegna dei soldi. A rivolgersi ai militari era stata la stessa vittima delle minacce e delle richieste di denaro, avanzate con atteggiamento violento da parte di un uomo di 37 anni di Silvi e di un albanese di 35. La pressione psicologica esercitata su di lui, si basava sulla difficile condizione economica in cui versava il 50enne di Pineto: aveva scialacquato soldi al gioco e in piu' era dipendente dalla cocaina, per acquistare la quale si era indebitato di una forte somma, che i due adesso volevano recuperare. D'accordo con i carabinieri di Pineto, l'uomo ha raccolto quel che poteva tra amici e parenti, circa 2.500 euro e le banconote sono state fotocopiate dagli uomini dell'Arma. Ha preso contatti con i suoi estorsori e ha fissato l'appuntamento per la consegna del denaro in un bar di Silvi, dove preventivamente erano entrati due militari in borghese. All'arrivo dei due, accompagnati da altri due albanesi che si sono messi a guardia del locale per avvertire in caso di presenza delle forze dell'ordine, l'uomo ha consegnato il denaro, ma e' stato aggredito quando gli altri si sono accorti della somma inferiore. Il tempestivo intervento dei carabinieri all'interno e dei colleghi in divisa all'esterno del bar ha messo fine al ricatto: tutti e tre gli albanesi, residenti ad Alba Adriatica e il 37enne di Silvi sono stati arrestati con le accuse di estorsione aggravata in concorso tra loro e di porto abusivo di arma da taglio, perche' nella loro auto e' stato rinvenuto un coltello a serramanico

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Chieti, Fabrizio Di Stefano: la candidatura a sindaco è una bella sfida

"È la seconda volta in meno di due mesi che Salvini viene qui per ribadire mia candidatura. Mi riempie di orgoglio e soddisfazione ma anche di responsabilita' soprattuto nei confronti della città che si attende molto dalla prossima amministrazione e io vorrei provare a dare una risposta in termini di passione e di entusiasmo, ma anche di esperienza e competenza che ho accumulato in tanti anni di passione politica messa in ogni campo. Credo sara' una bella sfida". Queste le parole di Dire Fabrizio Di Stefano che la Lega vuole come candidato sindaco per la citta' di Chieti, anche se al momento appare ancora aperto il confronto con le altre forze del centrodestra. "Soprattutto - aggiunge - mi entusiasma la voglia, la gioia, la vivacita' di tanti giovani di tanta gente che viene ancora una volta per Chieti e per la Lega e per sposare un progetto politico. Quel progetto politico che sto mettendo insieme con tante donne e uomini che stanno collaborando con me". Dalla valorizzazione del patrimonio storico di Chieti , fino al rilancio dell'area industriale, passando per l'universita' come volano per il territorio, Di Stefano traccia gia' le linee guida del suo programma per il "rilancio della citta'"

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Chieti, tre nuovi ingressi nella Lega con Aceto, Di Matteo e Di Biase

"Lega sempre piu' radicata sul territorio". E' il commento dell'assessore regionale e coordinatore provinciale di Chieti Emanuele Imprudente all'annuncio, fatto oggi in occasione della visita di Matteo Salvini per sostenere Fabrizio Di Stefano candidato sindaco, alla presentazione di tre nuovi "acquisti" del Carroccio nell'amministrazione teatina. Nella Lega, infatti, sono confluiti oggi l'assessore Emilia Di Matteo, il presidente del Consiglio Liberato Aceto, il vicepresidente Nicoletta Di Biase

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