Redazione Notizie D'Abruzzo

Interpellanza di Paolucci sulle Terme di Caramanico in Consiglio regionale

Il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha convocato il Consiglio regionale per martedì 25 giugno, alle ore 11, nell’Aula “Sandro Spagnoli” del Palazzo dell’Emiciclo. L’ordine del giorno prevede la discussione di 4 interpellanza: a firma del Consigliere Domenico Pettinari, sull’incendio nella clinica privata Villa Serena di Città Sant’Angelo; a firma del Consigliere Silvio Paolucci, sulla sottoscrizione del contratto all’erogazione delle prestazioni di riabilitazione e utilizzo risorse (L.R. 15/2002) per le Terme di Caramanico; a firma del Consigliere Antonio Blasioli, sulla mancata applicazione della legge “Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA)”; a firma del Consigliere Pietro Smargiassi, sugli incendi alla discarica comunale di Cupello. Successivamente l’Assemblea regionale si occuperà di due provvedimenti: il primo relativo agi indirizzi in materia europea per l’annualità 2019, relativi alla partecipazione della Regione alla formazione e all’attuazione del diritto europeo; il secondo riguarda il Piano regolare esecutivo del Comune di Cortino 

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Maxi indagine sull’Università telematica, sequestri e perquisizioni

Vasta operazione di Carabinieri e Finanzieri dei rispettivi Comandi Provinciali di Chieti, in collaborazione con i colleghi svizzeri, rumeni, slovacchi e maltesi, per l'esecuzione di cinque misure cautelari personali e il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e denaro per un valore di circa 800.000,00 euro. In corso 22 perquisizioni in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo. Le indagini riguardano 18 soggetti accusati a vario titolo di peculato, riciclaggio, auto-riciclaggio e abuso d'ufficio che hanno prestato la propria opera nella gestione dell'Università Telematica "Leonardo Da Vinci" (UNIDAV) con sede a Torrevecchia Teatina

Le 5 misure cautelari e il maxi sequestro di beni per 800mila euro sono stati emessi dalla gip del tribunale di Chieti, Isabella Allieri, su richiesta della locale procura della Repubblica di Chieti. Gli investigatori hanno fatto luce sulla gestione dell’Università Telematica 'Leonardo Da Vinci' (Unidav) con sede a Torrevecchia Teatina, istituita dalla Fondazione 'Gabriele D'Annunzio' in conformità alle linee di indirizzo formulate dall'Università degli Studi 'Gabriele D'Annunzio' di Chieti-Pescara.L'indagine ha abbracciato il triennio 2015 - 2018, durante il quale il controllo dell’ateneo telematico è stato assunto dalla società slovacca 'Sredo Európska Vysoká Škola' di Skalica (S.E.V.S.), che si era aggiudicata il bando pubblico di gara emanato dalla Fondazione Università 'Gabriele D'Annunzio' per favorire la costituzione di un 'partenariato istituzionale' con soggetti esterni che si fossero resi disponibili a collaborare nell'interesse e per il rilancio dell'Ateneo telematico 'Leonardo da Vinci'

L’aggiudicazione è avvenuta a fronte di una offerta economica presentata per 2.650.000 euro da pagarsi in 7 rate annuali di cui le prime tre pari a 265mila euro e le restanti di 530mila euro. Regista dell’operazione sarebbe risultato un componente del consiglio di amministrazione della S.E.V.S. nonché socio della Eduworld holding Ltd, società di diritto maltese titolare delle quote di partecipazione al capitale sociale di numerosissime aziende attive nel settore della formazione scolastica universitaria. 

L’articolata attività investigativa si è caratterizzata per la disamina di numerosissimi documenti riguardanti gli aspetti gestionali e finanziari, cui si sono aggiunti i tipici servizi di polizia giudiziaria - osservazione, pedinamenti, indagini tecniche ed ambientali che si sono anche avvalse del contributo specialistico dello Scico della Guardia di finanza (Servizio centrale investigativo criminalità organizzata). In considerazione del carattere transnazionale dei presunti illeciti, nel corso delle indagini è stata richiesta e ottenuta assistenza giudiziaria internazionale con le autorità giudiziarie e di polizia della Svizzera, della Repubblica Slovacca e di Malta, attraverso il supporto del II Reparto del comando generale della guardia di finanza, l’Ufficio criminalità organizzata del comando generale dell’Arma dei carabinieri e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia che avrebbero consentito di documentare presunte condotte di appropriazione di denaro pubblico dell’Unidav, ad opera di consiglieri di amministrazione e dirigenti che ne avevano la disponibilità per ragioni di ufficio o servizio nonché il successivo riciclaggio e/o auto-riciclaggio.

 

Nello specifico, le provvidenze dell’Unidav, frutto, perlopiù, delle rette pagate dagli studenti iscritti all’Ateneo Telematico, sarebbero state prelevate e, quindi, distratte a favore proprio o di terzi soggetti fisici e/o giuridici mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, in assenza di valide ragioni economiche e mediante la redazione di accordi, convenzioni e progetti del tutto fittizi e mai realizzati. Saebbero stati accertati "ripetuti casi di distrazione e di appropriazione di risorse dell’Università Telematica per le finalità più varie", spiegano gli investigatori in un comunicato. I soggetti colpiti dalle misure cautelari avrebbero utilizzato la casse dell’Unidav come un vero e proprio bancomat, per creare nuove società (anche di diritto straniero) da immettere sul 'mercato' della formazione scolastica e/o universitaria, oppure per soddisfare esigenze del tutto personali o legate alla propria famiglia, quale utilizzo in aste immobiliari, cure mediche di coniugi e pagamento degli stipendi di dipendenti di proprie società. I provvedimenti dell’autorità giudiziaria teatina riguardano 5 ordinanze di custodia cautelare di cui 3 in carcere e 2 ai domiciliari all’esito di una indagine nella quale risultano indagate a vario titolo 18 italiani, 16 residenti in Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Campania e 2 stabilmente residenti in Svizzera e in Romania. Contestualmente alle misure cautelari, si sta procedendo anche al sequestro preventivo per equivalente di beni mobili, immobili e conti correnti bancari dei citati soggetti per un valore di circa 800mila euro sia in Italia che in Svizzera, in Slovacchia e Malta, nonché all’esecuzione di 22 perquisizioni.

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Lavoro, in aumento i posti fissi e in calo contratti a termine

Numeri positivi per le trasformazioni in posti di lavoro stabili e contratti a termine in calo nel primo trimestre dell'anno per la prima volta dal secondo trimestre del 2016, ovvero dopo undici trimestri in aumento. E' il quadro che emerge dalle comunicazioni obbligatorie rielaborate nella Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell'occupazione messa a punto da ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal. Si conferma la crescita dell'occupazione dipendente ed in particolare dei contratti a tempo indeterminato: +207 mila rispetto al quarto trimestre del 2018, che raddoppiano nel confronto annuo. 

Nel complesso, nel primo trimestre del 2019, le attivazioni di contratti sono state 2 milioni 580 mila e le cessazioni 2 milioni 443 mila, che hanno determinato un saldo positivo di 138 mila posizioni di lavoro dipendente. Di queste, rispetto al trimestre precedente, le posizioni a tempo indeterminato risultano +207 mila, mentre quelle a tempo determinato subiscono una riduzione (-69 mila) e le trasformazioni in stabili (+223 mila) raggiungono il livello massimo della serie storica. Nel confronto annuo, la dinamica e' la stessa: +376 mila le posizioni dipendenti, di cui +401 mila stabili e -24 mila a termine. Entrambe le tendenze, sottolinea la Nota congiunta, sono influenzate proprio "dal notevole aumento delle trasformazioni a tempo indeterminato", contribuendo cosi' "in modo complementare" ad accrescere il numero dei contratti a tempo indeterminato e a diminuire quello dei contratti a termine. E questi ultimi risultano in calo per la prima volta dal secondo trimestre 2016, dopo undici trimestri di crescita, seppure caratterizzata negli ultimi trimestri da un progressivo rallentamento. Positivo per i sindacati questo andamento. 

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Avezzano, ancora grave l’anziano ricoverato per legionella

E' sempre in prognosi riservata, in condizioni gravi, l'anziano colpito da legionella e ricoverato nei giorni scorsi in rianimazione all'ospedale di Avezzano. Oggi e' stato estubato e sara' importante l'andamento del quadro clinico delle prossime ore. Lo fa sapere con una nota la Asl di Avezzano-Sulmona-L'Aquila. Sono invece nettamente migliorate le condizioni degli altri due pazienti, anche loro colpiti dalla legionella e ricoverati nel presidio. Salvo complicazioni, i due potrebbero essere dimessi nei prossimi giorni. Una quarta persona, per complicazioni cardiache e respiratori legate ad altre patologie, e' morta nei giorni scorsi.

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Provincia L’Aquila, cinque case cantoniere assegnate ad altri enti

Cinque case cantoniere non piu' utilizzate, indicate nel decreto presidenziale del 26 marzo 2018, sono state assegnate dalla Provincia dell'Aquila ad enti pubblici e privati. La procedura rientra nel piano di alienazioni e valorizzazione dei beni immobiliari di proprieta' dell'ente nel triennio 2018-2020, nell'ambito del quale lo scorso anno sono state individuate alcune case cantoniere, non piu' utilizzate dall'Ente per servizi di supporto alla viabilita', "che potevano essere disponibili per un impiego diverso e compatibile con un progetto di rivitalizzazione e sviluppo delle aree interne". Ecco l'elenco: Casa cantoniera di Roccaraso, assegnata alla Guardia di Finanza; Casa cantoniera di Capistrello al Comune di Capistrello; Casa cantoniera di Pacentro al Comune di Pacentro; Casa cantoniera di Gioia dei Marsi alla Cooperativa Castel Mancino; Casa cantoniera di Pescasseroli alla Cooperativa Castel Mancino. Il presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, si dichiara soddisfatto, ringraziando il consigliere Alfonsi, per l'impegno e il lavoro svolto. 

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Lucci: domanda di informazione locale in forte crescita

"La domanda di informazione locale, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, e' sempre molto forte e addirittura in crescita: i Co.re.com hanno una mappatura in tempo reale sui numeri dell'informazione grazie al registro Roc - il registro degli operatori della comunicazione - che mettiamo a disposizione del governo e del paese". Lo ha detto il presidente nazionale dei Co.re.com Filippo Lucci nel corso degli Stati generali dell'editoria, un confronto che si e' tenuto ieri a Roma insieme all'Agcom e al governo rappresentato per l'occasione dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'editoria, Vito Crimi. Si e' trattato di un confronto nell'ottica della riforma dell'editoria per fare il punto sulla stampa e l'informazione locale. Il terreno su cui si gioca il rilancio dell'informazione locale e' innanzitutto la creazione del senso di comunita', di connessione sociale che cammina di pari passo con il concetto di presidio di democrazia e con l'offerta di informazione di qualita'. Punto fermo e' garantire il mantenimento di una soglia minima al di sotto della quale non c'e' piu' informazione di qualita' "Un'occasione per affrontare il tema dell'informazione regionale - ha spiegato Lucci -: abbiamo avanzato una prospettiva di lettura del quadro dell'informazione e della comunicazione in Abruzzo indicando alcune nostre proposte che vanno dal riordino del sistema dei Co.re.com con la nuova legge quadro, fino ad arrivare a iniziative a sostegno dell'editoria locale, passando attraverso la valorizzazione dei dati strategici per poter assumere delle decisioni e capire dove sta andando il mercato, auspicando un ampliamento delle competenze sull'informazione locale". "Abbiamo chiesto con l'occasione - conclude Lucci- la possibilita' di assegnare al Co.re.com nuove funzioni oltre a quelle tradizionali: unanime e' stata la richiesta di lasciare piu' spazio ai Co.Re.com per valorizzare l'eccellenza dei territori".

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Studio Cna, export segna un calo di 17 milioni in Abruzzo

Diciassette milioni di euro in meno nelle esportazioni in Abruzzo nei primi tre mesi del 2019. A rivelarlo e' lo studio condotto per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, secondo cui l'ammontare complessivo dell'export delle imprese, tra gennaio e marzo, si e' fermato a quota 2.184 milioni di euro, contro i 2.201 dello stesso periodo dell'anno passato, cioe' lo 0,7% in meno, mentre il dato nazionale parla di un incremento di due punti percentuali. "Il risultato della nostra regione - dice Ronci - e' frutto dell'andamento opposto di due settori: da una parte l'automotive, con il vento sempre in poppa, una crescita complessiva di 42 milioni di euro e un aumento percentuale del 3,8% a fronte di una flessione nazionale del 3,5%; dall'altra, invece, il crollo pressoche' generalizzato degli altri settori, eccezion fatta per il ramo della pelletteria, protagonisti di un saldo negativo di ben 59 milioni di euro". Con l'eccezione delle pelletterie, dunque, sono stati tutti gli altri comparti produttivi a segnare pesantemente il passo: apparecchiature elettriche (-18 milioni), farmaceutica (-16), gomma e plastica (-16), macchine e apparecchi (-23). A livello territoriale, se proprio grazie ai mezzi di trasporto la provincia di Chieti conferma la propria storica leadership (15 milioni in piu' nell'indagine trimestrale), le altre si ritrovano a sommare le conseguenze della flessione di piu' comparti. Con effetti pressoche' nulli all'Aquila (comunque capace di un milione in piu'), assai negativi nel Teramano (-13 milioni, con il buon andamento delle pelletterie non in grado di compensare le perdite dell'area farmaceutica), addirittura pesantissimi nel Pescarese: -20 milioni di euro, con un crollo percentuale del 13,5% rispetto all'anno precedente. L'agro-alimentare, infine, perde a sua volta colpi, passando da 152 milioni del primo trimestre 2018 a 149 del 2019, e dunque con un decremento di 3 milioni di euro. Anche in questo caso in netta controtendenza rispetto alla media nazionale, che cresce del 5,3%, contro la flessione abruzzese dell' 1,8%. 

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Incidente stradale nel Pescarese, tre feriti in ospedale

Tre persone sono finite in ospedale, a Pescara, a seguito delle lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto tra un'auto e una moto in tarda mattinata a Manoppello Scalo. I due mezzi si sono scontrati, per cause in corso di accertamento, all'incrocio tra via Moro e via Volta. Ad avere la peggio sono stati i due giovani che viaggiavano sullo scooter: si tratta di un 18enne e di una 17enne, entrambi residenti a Manoppello. Lui e' ricoverato nel reparto di Chirurgia maxillo-facciale con una prognosi di 30 giorni, lei e' ancora in Pronto soccorso per gli accertamenti. Dimessa con sette giorni di prognosi la conducente dell'automobile, una 45enne del posto. 

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A Roccamorice presentazione del volume Briganti della Maiella, Personaggi, luoghi e avventure

Il Comune di Roccamorice, in collaborazione con la cooperativa Ripa Rossa, organizzano la presentazione del volume Briganti della Maiella, Personaggi, luoghi e avventure.

Dopo i saluti del Dott. Alessandro D'Ascanio, Sindaco di Roccamorice ci saranno gli interventi del Dott. Daniele Di Bartolomeo, Storico, Università dí Teramo e del Dott. Nunzio Mezzanotte, Autore del volume.

 L'iniziativa è in programma Venerdì 28 giugno 2019 alle ore 21.00 presso il largo della Fontana - Via De Horatiis a Roccamorice (PE)

 

 

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Porto di Pescara e decreto crescita, l’allarme di Enzo Del Vecchio

Enzo Del Vecchio interviene sulle vicende del porto di Pescara e delle Zes, le Zone Economiche Speciali che potrebbero rappresentare una concreta opportunità di sviluppo per il territorio. Dopo aver stigmatizzato la mancata realizzazione degli annunci fatti durante la campagna elettorale per il porto di Pescara,  Del Vecchio lancia l'allarme sulle misure del “decreto crescita” – DL n. 34 del 30.04.2019 -, affinché «non si configurino come un’altra occasione persa per l’Abruzzo». Due sono le misure sulle quali Del Vecchio richiama l'attenzione, l'art. 34 (Piano grandi investimenti nelle zone economiche speciali) e l'art. 44 (Semplificazione ed efficientamento dei processi di programmazione, vigilanza ed attuazione degli interventi finanziati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione). Del Vecchio chiede infatti che «interrogazioni ed interpellanze si trasformino in interventi emendativi capaci di superare le criticità insite del DL 34/2019 e che potrebbero comportare definanziamenti per la nostra Regione».

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