Redazione Notizie D'Abruzzo

Emergenza clima in città, i dati di Legambiente

E' emergenza clima in città: dal 2010 a inizio novembre 2019 sono stati registrato danni rilevanti in 350 Comuni dovuti al maltempo, 73 giorni di stop a metro e treni e 72 giorni di blackout elettrici. Roma, Milano, Genova, Napoli, Palermo, Catania, Bari, Reggio Calabria e Torino le più colpite. A scattare la fotografia è il rapporto 2019 dell'Osservatorio di Legambiente sull'impatto dei mutamenti climatici in Italia, un dossier dal titolo 'Il clima è già cambiato', come purtroppo dimostrano le inondazioni dei giorni scorsi a Venezia, Matera e Pisa e gli eventi meteorologici estremi che si sono abbattuti su molti territori e che colpiscono la penisola con sempre maggiore frequenza. L'Osservatorio di Legambiente Cittàclima, realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol, ha l'obiettivo di raccogliere e mappare le informazioni sui danni provocati in Italia dai fenomeni climatici, di contribuire ad analisi e approfondimenti che riguardano le città e il territorio italiano, oltre a condividere analisi e studi internazionali e esperienze di piani e progetti di città, paesi, Regioni. Dal 2010 ad oggi, sono 563 gli eventi registrati sulla mappa del rischio climatico, con 350 Comuni in cui sono avvenuti impatti rilevanti. Nel 2018, il nostro paese è stato colpito da 148 eventi estremi, che hanno causato 32 vittime e oltre 4.500 sfollati, un bilancio di molto superiore alla media calcolata negli ultimi cinque anni. Dal 2014 al 2018 le sole inondazioni hanno provocato in Italia la morte di 68 persone. 

Nelle nostre città la temperatura media è in continua crescita e a ritmi maggiori rispetto al resto del Paese. Secondo le elaborazioni dell'Osservatorio meteorologico Milano Duomo, è un fenomeno generale e rilevante che riguarda tutte le città con picchi a Milano con +1,5 gradi, a Bari (+1) e Bologna (+0,9) a fronte di una media nazionale delle aree urbane di +0,8 gradi centigradi nel periodo 2001-2018 rispetto alla media del periodo 1971-2000. Aumentano gli impatti del caldo in città, in particolare sono le ondate di calore il principale fattore di rischio con rilevanti conseguenze sulla salute delle persone. Uno studio epidemiologico realizzato su 21 città italiane ha evidenziato l'incremento percentuale della mortalità giornaliera associata alle ondate di calore con 23.880 morti tra il 2005 e il 2016, e mettono in evidenza impatti più rilevanti nella popolazione anziana e una riduzione negli ultimi anni attribuibile agli interventi di allerta attivati. Secondo una ricerca del progetto Copernicus european health su 9 città europee, nel periodo 2021-2050 vi sarà un incremento medio dei giorni di ondate di calore tra il 370 e il 400%, con un ulteriore aumento nel periodo 2050-2080 fino al 1100%. Questo porterà, ad esempio, a Roma da 2 a 28 giorni di ondate di calore in media all'anno. La conseguenza sul numero di decessi legati alle ondate di calore sarà molto rilevante: da una media di 18 si passerebbe a 47-85 al 2050 e a 135-388 al 2080.

L'accesso all'acqua è un altro tema rilevante che, in una prospettiva di lunghi periodi di siccità, rischia di diventare sempre più difficile da garantire. La situazione nel nostro paese, già oggi, è complicata, in particolare al Sud, per quanto riguarda la qualità del servizio idrico e nel 2017, nei quattro principali bacini idrografici italiani (Po, Adige, Arno e Tevere) le portate medie annue hanno registrato una riduzione media complessiva del 39,6% rispetto alla media del trentennio 1981-2010. Preoccupante per le città italiane anche l'innalzamento del livello dei mari. Secondo le elaborazioni di Enea, sono 40 le aree a maggior rischio in Italia. A rischio sono anche città come Venezia, Trieste, Ravenna, la foce del Pescara, il golfo di Taranto, La Spezia, Cagliari, Oristano, Trapani, Marsala, Gioia Tauro. D'altronde, secondo un'indagine di Climate Central pubblicata sulla rivista Nature, se i ghiacciai continueranno a sciogliersi al ritmo attuale, 300 milioni di persone che vivono in aree costiere saranno sommerse dall'oceano almeno una volta l'anno entro il 2050, anche se le barriere fisiche che erigono contro il mare saranno potenziate. Per questo Legambiente chiede al governo di approvare quanto prima il Piano di adattamento e di mettere le città al centro delle priorità di intervento. Sul fronte dei costi: l'Italia dal 1998 al 2018 ha speso, secondo dati Ispra, circa 5,6 miliardi di euro (300 milioni all'anno) in progettazione e realizzazione di opere di prevenzione del rischio idrogeologico, a fronte di circa 20 miliardi di euro spesi per ''riparare'' i danni del dissesto secondo dati del Cnr e della Protezione civile (un miliardo all'anno in media, considerando che dal 1944 ad oggi sono stati spesi 75 miliardi di euro). Il rapporto tra prevenzione e riparazione è insomma di uno a quattro. 

Sulla base delle informazioni raccolte dall'Osservatorio Cittàclima di Legambiente è stato possibile mappare le città che nel corso degli ultimi dieci anni hanno subito il maggior numero di eventi estremi che hanno, in un modo o nell'altro, messo in ginocchio la città: Roma, Milano, Genova, Napoli, Palermo, Catania, Bari, Reggio Calabria e Torino. Occorre considerare che anche il non intervento per fermare gli impatti del clima è una scelta, le cui conseguenze oggi si iniziano a conoscere. Secondo alcune stime, in Italia, se l'Accordo di Parigi non sarà rispettato, i danni economici potrebbero far calare del 7% il Pil pro-capite. Mentre in Russia potrebbe scendere dell'8,93%, negli Stati Uniti del 10,52% e in Canada circa del 13%. A livello europeo, le conseguenze degli impatti climatici rischiano di essere drammatiche, con stime che parlano, in assenza di azioni di adattamento, di ondate di calore che potrebbero provocare entro la fine del secolo circa 200mila morti all'anno nella sola Europa, mentre i costi delle alluvioni fluviali potrebbero superare i 10 miliardi di euro all'anno. L'impatto sarà maggiore sulle fasce di popolazione più povere che non dispongono di sistemi di raffrescamento. In Italia il fenomeno della povertà energetica riguarda già oggi oltre 4 milioni di famiglie. Le elaborazioni su immagini satellitari realizzate da e-Geos per Legambiente relative alle città di Milano e di Roma hanno messo in evidenza come disponiamo di tutte le informazioni per capire i quartieri a maggior rischio durante le ondate di calore e incrociando i dati con analisi sullo stato di salute e le condizioni economiche delle famiglie, degli strumenti per prevenire e ridurre gli impatti sulle famiglie.

 

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Pescara, prima edizione del Forum Fra-Futuro, ragione, arte

Arriva la prima edizione del Forum Fra-Futuro, ragione, arte. Appuntamento venerdì 22 novembre nello spazio Yag/Garage arte giovane in via Caravaggio, 125 a Pescara, dalle 14,30 alle 19. Ingresso libero. 
 
Un incontro a cura dell'associazione culturale Hub-C che mette a confronto esperti nazionali del mondo dell'economia, di imprese culturali e marketing, dell'arte, per fare il punto sullo stato di salute della cultura in Italia, della sua diffusione e fruizione. E soprattutto, per evidenziare come la cultura rappresenti un volano per l'economia dei territori. 
 
Ecco allora un commercialista e un poeta, il professore di economia e il direttore di una riserva naturale, l'esperto di gaming, e l'art sharer. I temi delle tre sezioni sono: La cultura “fra” vecchio mercato e giovane umanesimo; L’evoluzione del linguaggio “fra” istituzioni e protesta; “Fra” audience development e ricerca: la cultura al giorno d’oggi.  Il nome dell'evento si ispira ad una frase di Cesare Pavese: “Tutta l'arte è un problema di equilibrio fra due opposti”. 
 
“Abbiamo pensato ad un appuntamento che vada oltre il solito convegno, oltre le solite lezioni – commenta Giovanna Romano, presidente dell'associazione culturale Hub-C -. Un’agorà, con ospiti in conversazione tra loro e in conversazione con il pubblico. Provenienze diverse, generi diversi, professioni diverse per creare un racconto a più voci sul rapporto “Fra” cultura, arte, impresa e territorio. Del resto ogni azione umana, come anche la lotta contro il cambiamento climatico, non ha senso se non si tiene conto delle persone, ancor più se si parla di cultura, che è quel terreno di vita comune che è la società”.   

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Ricostruzione, nuove modalità per i contributi Inail

 "Nel corso della riunione della Cabina di coordinamento per la ricostruzione post sisma 2016, che il commissario per il terremoto Piero Farabollini ha convocato oggi a Roma, sono state approvate due ordinanze In seguito alle richieste avanzate dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. La prima ordinanza riguarda nuove modalità per i contributi Inail, relativi alla messa in sicurezza di immobili produttivi a favore di imprese non danneggiate dal sisma. Per assicurare la ripresa e lo sviluppo delle attività economiche in condizioni di sicurezza per i lavoratori nei territori dei comuni colpiti dal sisma è stata infatti stanziata la somma di 30 milioni di euro, destinati al finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. All'Abruzzo spetteranno tre milioni di euro. Le imprese potranno richiedere i finanziamenti con un limite di 300 euro a metro quadro. Gli interventi dovranno riguardare la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, migliorare la sicurezza sismica degli edifici e la messa in sicurezza degli impianti. La seconda ordinanza approvata nel corso della riunione della struttura commissariale, a cui Marsilio è stato accompagnato dal direttore dell'ufficio speciale per la ricostruzione, Vincenzo Rivera, riguarda le misure in materia di riparazione del patrimonio edilizio pubblico. Con questa ordinanza vengono rifinanziati gli interventi sulle case popolari per complessivi 75.591.000 euro. Su espressa richiesta del presidente Marsilio è stato anche stabilito che una quota percentuale, dentro ogni progetto che verrà cantierato, dovrà essere destinata al miglioramento delle aree di pertinenza degli edifici Ater, al fine di garantire un arredo urbano consono. In relazione al rifinanziamento della messa in sicurezza delle case popolari oltre 66 milioni sono destinati alle case Ater del Comune di Teramo. Possono così essere avviate tutte le procedure di cantierizzazione delle gare che sono state già approvate. Oltre a questo intervento sono stati messi a disposizione ulteriori 11.520.000 di euro destinati alle case popolari di via Lago di Borgiano a Pescara. 

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Assunzioni fittizie per ottenere indennita’ disoccupazione scoperte dalla Finanza

Assunzioni fittizie, un commercialista di Lanciano e altre nove persone sono state denunciate per truffa ai danni dell'Inps per aver percepito indennita' di disoccupazione non dovute, pari a 34 mila euro, somma che il gip di Lanciano Massimo Canosa ha fatto sequestrare, su richiesta del pm Serena Rosi. Sulle somme indebitamente percepite ha investigato la Finanza di Lanciano, diretta dal capitano Alessandro Spada, che ha scoperto un articolato sistema di frode ai danni dell'Inps. I sussidi previdenziali e assistenziali erano privi dei requisiti necessari. Dopo i sospetti e la denuncia dell'Inps la Procura ha aperto l'inchiesta, appurando che il titolare dello studio era da anni inattivo, ma attraverso la creazione di falsa documentazione aveva permesso a terze persone di ottenere dall'Inps l'assegno previdenziale destinato a quanti sono rimasti privi di occupazione a seguito di licenziamento. L'attivita' illecita si e' concretizzata attraverso la predisposizione di appositi documenti, tra i quali buste paga false. Lo stesso studio di commercialista aveva simulato rapporti di lavoro di brevissima durata e retribuzioni fittizie, cui seguiva una comunicazione di licenziamento. Di conseguenza l'Inps aveva emesso mandati di pagamento mensili delle indennita' di disoccupazione NASPI (nuova assicurazione sociale per l'impiego) a favore di almeno nove persone. 

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Danni mareggiate, approvato lo stanziamento da 1,5 milioni di euro

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimita' il progetto di legge che prevede la compartecipazione della Regione Abruzzo per la valorizzazione, il recupero e il miglioramento ambientale delle opere irrigue nel Fucino, nella Marsica. Nel provvedimento sono stati inserite altre misure, a partire da interventi per fronteggiare il grave fenomeno dell'erosione della costa, alla luce delle ultime mareggiate. La maggioranza di centrodestra, come e' accaduto in precedenza, ha inteso inserire altri provvedimenti ritenuti urgenti, "norme intruse" all'interno di una cornice normativa diversa. Questo ha provocato malumori e scontri in aula perche' e' stato inserito anche un emendamento, firmato dal governatore Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, che prevede uno stanziamento di 488 mila euro per sostenere l'organizzazione del festival Rai dell'animazione cross-mediale e della tv dei ragazzi "Cartoons on the bay". Nel dettaglio, nel provvedimento "principale" la Regione concede un contributo di 250 mila euro al Comune di Trasacco (L'Aquila), per l'anno 2019, a titolo di compartecipazione agli oneri derivanti dai lavori urgenti e indifferibili necessari per la ristrutturazione dell'opera architettonica "Tre Portoni", della zona ad essa adiacente nonche' per irreggimentare il flusso delle acqua che vi scorrono. E' previsto un contributo straordinario di 100 mila euro destinato al Consorzio di Bonifica Ovest "al fine di realizzare interventi infrastrutturali di ammodernamento ed efficientamento delle rete di distribuzione idrica a servizio della Marsica orientale, nonche' il dragaggio e la pulizia del fondale del bacino artificiale posto a monte dell'opera di presa situata sul fiume Giovenco". Inoltre, al fine di fronteggiare il grave fenomeno dell'erosione della costa abruzzese, in particolare i danni provocati dalle ultime mareggiate, e' stata stanziata la somma di 1,5 milione di euro, 750 mila euro per ciascuna annualita', 2020 e 2021, che si aggiungo ai 2 annunciati dal governatore Marsilio. A tale proposito, tutti sono stati concordi nel sottolineare la necessita' di stanziare ulteriori risorse. Il governatore ha stimato in 50 milioni il fabbisogno per ristorare i danni delle scorse settimane, ma il consigliere pentastellato Sara Marcozzi ha invocato l'elaborazione di un progetto "serio e concreto". Sulla stessa linea Emiliano Di Matteo, consigliere regionale della Lega: "Non posso che riconoscere alla maggioranza l'impegno per un problema che e' annoso. Questi fenomeni, tuttavia, ci devono far capire che siamo fuori da una problematica di natura ordinaria. Siamo in presenza di un terremoto marino, gli effetti sono questi. E questi saranno se non avremo la capacita' di pretendere adeguati interventi. Con procedure ordinarie non se ne viene a capo. Quanto non sara' spesso oggi sara' speso domani, e di piu', in ammortizzatori sociali, condannando decine di attivita' a chiudere, perdendo migliaia di posti di lavoro. L'assemblea regionale deve dare voce a un popolo ferito. Bisogna evitare guerre di campanile". Nel progetto di legge e' stato inserito anche un contributo straordinario di 50 mila euro destinato al Comune di Oricola (L'Aquila) per la realizzazione di una elisuperficie a servizio del territorio della Piana del Cavaliere. 

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Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2019: le iniziative a Tollo

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti nel corso di una sola settimana. È  un’iniziativa che coinvolge una vasta gamma di pubblico: enti pubblici, imprese, società civile e cittadini.

La SERR consiste in una elaborata campagna di comunicazione ambientale che intende promuovere, tra i cittadini, una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. L’accento è quindi sulla prevenzione dei rifiuti e ogni azione della  Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti mostra come ogni attore della società – compresi i singoli cittadini – possa, in modo creativo, contribuire a ridurre i rifiuti in prima persona e a comunicare questo messaggio d’azione agli altri.

La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nasce all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le istituzioni, i consumatori e tutti gli altri stakeholder circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati membri devono perseguire, anche alla luce delle recenti disposizioni normative (direttiva quadro sui rifiuti, 2008/98/CE).


"Abbiamo iniziato la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2019 con la presentazione del progetto “Il Sole a scuola” alle classi 4^ e 5 ^ della scuola primaria di #Tollo  Ringrazio per la utile e proficua giornata Paola Matteucci di Anter, la Dirigente Scolastica Rosanna D’Aversa e le docenti Lucia Evangelista, Anna Marinelli, Teresa Radica, Piera Radica, Silvia Radica, Rossana Colantuono, Rita Straccini, Cristina Cavuto, Elvira Cipollone, Patrizia Tella". Afferma Angelo Radica, sindaco di Tollo. 
"La prima iniziativa ha visto la presentazione del progetto educativo “Il sole a scuola” a cura dell’Associazione ANTER. Il progetto che coinvolge le classi 4 ^ e 5 ^ della scuola primaria di Tollo, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione consiste nella realizzazione di un percorso formativo da concludersi entro Febbraio 2020 e nella partecipazione ad un concorso con in palio la fornitura di energia elettrica per un anno. All’incontro saranno presenti l’Assessore Giustino Cavuto per il Comune di Tollo, Paola Matteucci e Ivo Trisi per Anter e le insegnanti Cristina Cavuto, Elvira Cipollone, Rossana Colantuono, Lucia Evangelista, Anna Marinelli, Piera Radica, Silvia Radica, Teresa Radica, Rita Straccini e Patrizia Tella per l’Istituto Comprensivo di Tollo.
La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) è un’iniziativa volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti nel corso di una sola settimana. È un’iniziativa che coinvolge una vasta gamma di pubblico: enti pubblici, imprese, società civile e cittadin"i. 


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Sanità, il PD di Chieti: Marsilio scioglia i dubbi sul Dea di II livello Chieti-Pescara

"Il Partito Democratico di Chieti già da mesi ha chiesto alla Regione guidata da Marsilio  di sciogliere i dubbi sul futuro della sanità a Chieti, e in particolar sul Dea di II livello Chieti-Pescara, chiedendo di non vanificare la programmazione privata dalla Giunta precedente che prevedeva il dea funzionale approvato (decreto 55) anche dal Consiglio dei Ministri. Nei mesi passati il centrodestra ha propagandato a Chieti che si trasferiva tutto a Pescara e a Pescara che si avvantaggiava Chieti. Ad oggi dopo il risultato elettorale,  non c è chiarezza da parte del Governo Regionale che preferisce nascondere le carte e non dire nulla". Lo affermano in una nota i respondabili del Partito Democratico di Chieti. 

"La questione del Dea funzionale non può e non deve ridursi ai soli termini campanilistici, e la diffida  firmata da 600 tra operatori,  associazioni e medici dell’ospedale di Pescara  per escludere l’ospedale di Chieti dal Dea, ci lascia perplessi e basiti, considerando che  si attaccava la precedente giunta regionale di essere filo-pescarese; chiediamo al Sindaco Di  Primio quali siano i rapporti con la maggioranza di centrodestra in Regione  e con il suo collega sindaco del Comune di Pescara, visto che sono tutti dello stesso partito e coalizione, ma non perdono occasione di tentare di sminuire e attaccare la città di Chieti. Ribadiamo con forza che il tema del Dea di II livello  va affrontato a partire dalle competenze di ciascun ospedale, e per quanto riguarda quello teatino, legato alla facoltà di Medicina di Chieti dell’Università D’Annunzio, ci batteremo con forza affinché il suo ruolo non venga messo in discussione dall'attuale maggioranza di centrodestra. Già la prima decisione di chiudere il Distretto di Chieti Scalo (e non provvisoriamente perché i tempi saranno molto più lunghi di quelli del Comunicato stampa della asl) è stata molto negativa."

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La Corruzione pubblica nella storia dell’Italia unita. Il caso del fascismo, a Pescara la presentazione del libro

I temi della corruzione e dell’affarismo sono ricorrenti nella storia dell’Italia unita. Sempre
occultati dalla propaganda, accompagnarono sottotraccia l’intera parabola storica del
fascismo, che infatti convisse con una perdurante “questione morale” relativa a molteplici
episodi e casi di corruttela legati ad esponenti più o meno in vista del regime.

Organizzato dalla Fondazione Brigata Maiella e dallo IASRIC, Istituto Abruzzese per la Storia
della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, l’incontro/dibattito “La Corruzione pubblica
nella storia dell’Italia unita. Il caso del fascismo” si terrà venerdì 22 novembre 2019 alle ore
16.30 nella sala convegni della Fondazione Pescarabruzzo in Corso Umberto I n°83 a Pescara.
Il Convegno affronterà il peculiare rapporto tra fascismo/fascisti in quanto istituzione al
potere ed uso privato della cosa pubblica. Situazioni per lo più coperte, allora, dall’incipiente
apparato propagandistico dello Stato-partito, pronto a rappresentare un’Italia priva di
crimini, di delitti, nonché di illeciti amministrativi e solo di recente portate alla luce dagli
storici più rigorosi.

I privilegi di una folta classe dirigente di ras locali e di gerarchi, evidenti tanto nella fase
iniziale di affermazione, quanto in quella di stabilizzazione al potere del fascismo, emersero
particolarmente nel periodo 1940-1943, quando i soldati e la popolazione, costretti a sacrifici
e ristrettezze inaudite, si distaccarono dal falso mito di una guerra facile e vittoriosa,
rivolgendosi con grande indignazione e ripulsa verso coloro che avevano lucrato carriere e
ricchezze, anche patrimoniali, all’ombra dello Stato totalitario. Appena un anno dopo, il
primo governo cillenistico, presieduto da Badoglio, volle aprire uno specifico capitolo del
processo di defascistizzazione contro i “Profittatori del regime”.
Interverranno: Nicola Mattoscio (Presidente della Fondazione Brigata Maiella); Carlo Fonzi,
(Presidente dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea).
Ne discuteranno gli storici Costantino Felice ed Enzo Fimiani, entrambi membri del Comitato
Scientifico della Fondazione Brigata Maiella, con Paolo Giovannini (Università di Camerino) e
Marco Palla (Università di Firenze).

 

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Prima Festa degli alberi organizzata dal Cai di Avezzano

La sezione CAI Avezzano svolge sin dal 2013 attività con le scuole con lo scopo di avvicinare i ragazzi alla natura dando loro gli insegnamenti necessari per una sua frequentazione con-sapevole, attenta e rispettosa dell’ambiente.

Gli eventi mondiali nonché gli incendi, la deforestazione selvaggia e tutto ciò che costituisce una minaccia per l’ambiente naturale suscitano molti interrogativi e preoccupazione, per cui il CAI avvierà da quest’anno, la celebrazione della “Festa degli Alberi” e ripeterla negli anni a venire per sensibilizzare e informare maggiormente soprattutto gli studenti e conseguentemente le loro famiglie.

 Questa prima edizione della “Festa degli Alberi” ricadrà il giorno 21 novembre 2019 data coincidente con la sua istituzione nel 1902 dall’allora Ministro dell’Istruzione Guido Baccelli.

 Saranno coinvolti circa 150 alunni alcune Scuole di Avezzano che metteranno a dimora 100  nuovi alberi nel Parco perturbano nell'area prospiciente di Via Carlo Alberto Dalla Chiesa resa disponibile dal Comune di Avezzano che ha offerto il patrocinio.

Insegnanti dell’istituto Agrario terranno una lezione sull’importanza multifunzionale degli alberi in ambiente urbano.

L’iniziativa sarà supportata dalla Riserva Naturale Regionale del Monte Salviano e l'Associazione Ambiente e/èVita. e dal Centro Giuridico del Cittadino.

Presenzieranno i Carabinieri Forestali della Stazione di Avezzano e il Presidente del Gruppo Regionale del CAI,rappresentanti del comune di Avezzano.

Grazie alla Protezione Civile di Avezzano, alla Croce Verde di Avezzano, al Gruppo Alpini Avezzano, dirigenti scolastici ed insegnati delle scuole

 

ELENCO SPECIE VEGETALI CHE VERRANNO MESSE A DIMORA

NOME COMUNE                                              NOME SCIENTIFICO                                QUANTITA'__

SANGUINELLA                                                 Cornus sanguine                                              50

ACERO DI MONTE                                          Acer pseudoplatanus                                        10

ACERO CAMPESTRE                                       Acer campestre                                                10

ORNIELLO                                                          Fraxinus ornus                                                 20

SORBO DEGLI UCCELLATORI                      Sorbus aucuparia                                                10

 

TOTALI                                                                                                                                          100

 

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