Presentate le iniziative messe in campo a sostegno dello smart working. Alla Fira Station di Pescara, erano presenti l’assessore regionale, Piero Fioretti, il presidente della Fira, Alessandro Felizzi, Riccardo Cicerone (Strange Office) e Roberto Romanelli (Tecnopolo D’Abruzzo) che rappresentano alcune realtà regionali e che hanno voluto esporre e condividere le loro esperienze nel settore.
“L’obiettivo è quello di dar vita a una ‘rete di spazi di lavoro condiviso’ a vantaggio dell’autoimprenditorialità” - ha proseguito Santangelo - “se vogliamo capire i coworking di oggi dobbiamo tornare con la memoria alle botteghe rinascimentali, ambienti polifunzionali che radunavano persone esperte e specializzate insieme a giovani apprendisti volenterosi e di talento. Questi spazi comuni sono luoghi dove le persone si ritrovano per lavorare, sperimentare, imparare in una logica di condivisione e di contaminazione tra vita e lavoro, cliente e fornitore, imprenditore e apprendista.”
“L’idea, mutuata sulla falsa riga di quanto si sta facendo il Lombardia e Toscana, prevede dei voucher ‘spendibili’ nei coworking e in specifici percorsi formativi, possibilmente riconosciuti dalla Regione Abruzzo.”
“Queste nuove modalità di lavoro stanno sempre più prendendo piede anche nel nostro Paese e rappresentano un vantaggio in termini economici sia per il lavoratore che per l’impresa. Anche l’ambiente ci guadagna con un abbattimento delle emissioni di CO². Il cosiddetto ‘lavoratore agile’ potrà svolgere l’attività da casa o in spazi di coworking con orari flessibili, gestendo al meglio la propria vita privata, con minore stress e maggiore gratificazione purché abbia uno smartphone e una buona connessione internet.”
“Vogliamo sostenere questi ‘spazi comuni’ perché rappresentano un bene “pubblico” che si inserisce nella logica dell’economia circolare innescando un circuito virtuoso a tutto vantaggio dell’imprenditoria regionale e non solo”, ha concluso Santangelo.
Fossacesia, al consigliere Petrosemolo la delega alla spending review
Il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, ha firmato questa mattina un decreto con il quale ha affidato al Consigliere Comunale Umberto Petrosemolo, Capogruppo di maggioranza della Lista 'Per Fossacesia con Enrico Di Giuseppantonio Sindaco', la delega alla Speding Review.
“E’ un incarico di supporto al controllo della Spesa Pubblica del nostro Comune che, come Sindaco, ho svolto in questi anni – afferma il primo cittadino Enrico Di Giuseppantonio - riservando la massima attenzione per evitare inefficienze, eliminare sprechi, elaborare risparmi. Il nostro Comune è sempre stato rispettoso dei suoi cittadini e intende proseguire su questa linea anche nel futuro e l’incarico al Consigliere Petrosemolo va letto proprio in questo senso”. Le azioni intorno alle quali si muoverà l’operato del Consigliere Petrosemolo riguarderanno principalmente l’eliminazione di tutti gli sprechi, anche attraverso la revisione di tutte le utenze in essere, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’Ente e della spesa pubblica. La decisione è stata presa dal sindaco nel corso di una riunione che si è tenuta ieri con il gruppo di maggioranza e gli assessori. Sullo svolgimento delle funzioni affidate a Petrosemolo verrà informata costantemente il Segretario Comunale dell’Ente, Mariella Colaiezzi.
Riparte a Pianella l’università della Grande Età
Sarà inaugurato martedì 12 novembre 2019 il diciassettesimo anno accademico della Università della terza età, sede distaccata di Pianella. Un progetto che prosegue nel segno del ricordo della prof.ssa Mira Cancelli che ha coordinato la sede pianellese nonché promosso innumerevoli iniziative culturali.
La sede delle lezioni, decentrata rispetto a quella di Pescara, sarà ancora presso il Palazzo della Cultura, situato nel centro storico cittadino e recentemente intitolato proprio a Mira Cancelli. Le lezioni si terranno da novembre a maggio, toccando svariate tematiche grazie alla partecipazione di docenti e appassionati.
Come da tradizione l’amministrazione comunale, durante la cerimonia inaugurale, ha inteso promuovere una iniziativa collaterale. In questa occasione ci sarà la performance della docente di teatro Elisa Di Cristofaro, che da quest’anno collabora con l’accademia Arotron di Pianella.
Interverrà il presidente dell’associazione “Cultura e Terza età”, dott. Fabbrocino.
“Si tratta di un appuntamento consolidatosi negli anni, afferma il sindaco Marinelli, perché rappresenta una occasione di crescita continua per la collettività a cui intendiamo garantire il consueto supporto.”
“L’attenzione verso la grande età ed il sociale sono punti di riferimento della nostra azione amministrativa, aggiunge l’assessore alla cultura Di Clemente, che intendiamo accrescere ulteriormente in futuro”.
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La sede regionale della Rai Abruzzo compie 60 anni
Nel 1959, cominciavano le trasmissioni nella sede di Pescara, in via De Amicis, dove tuttora sono ospitati gli studi televisivi e radiofonici di Rai Abruzzo.
Sarà un viaggio attraverso 60 anni di cultura, di storia, di costume, della regione Abruzzo.
Attraverso le immagini televisive ed i contributi radiofonici sarà possibile rivivere le trasmissioni che hanno segnato un’epoca per gli abruzzesi ed i molisani – fino al 1970 infatti la sede Rai di Pescara era operativa anche per il Molise.
Sarà possibile riascoltare le voci dei personaggi nati nella radio regionale, come “Zi Carminucce”, Raffaele Fraticelli, che allietava le domeniche degli abruzzesi; verranno riproposti brevi filmati delle trasmissioni prodotte dalla sede abruzzese della Rai – centro di produzione regionale - dai documentari agli approfondimenti culturali o di tradizioni locali, autentici “spaccati” della vita regionale di allora.
La festa per i 60 anni della sede regionale sarà anche l’occasione per conoscere tutti gli aspetti della produzione televisiva e radiofonica regionale attuale: dalla realizzazione del Telegiornale, di Buongiorno Regione e del Giornale radio, con la Tgr, fino alla messa in onda con la Produzione radiofonica e televisiva; da Rai Way, che gestisce la complessa rete di ripetitori sul territorio, al Canone, autentico momento di contatto con i cittadini, fino alla reparto amministrativo della sede, a Teche Aperte, la “memoria storica” della Rai.
L'iniziativa è in programma Sabato 9 novembre 2019 Mediamuseum – Pescara – ore 9.30
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A Pescara il congresso Legambiente Abruzzo
Si terrà il prossimo sabato 9 novembre presso la stazione centrale di Pescara, il congresso regionale di Legambiente Abruzzo. Nella mattinata, partire dalle ore 9.30, ci sarà un confronto pubblico dal titolo: Il tempo del coraggio, un progetto ambientale, sociale ed economico per l'Abruzzo tra paure da sconfiggere, sogni da coltivare e innovazioni da promuovere.
Diversi i temi toccati dall'emergenza climatica, all'economia circolare e civile, alla tutela ambientale e dei beni comuni, alla ricostruzione, scuola e formazione e cittadinanza attiva. Numerosi anche gli interventi che si distribuiranno sui diversi focus con la partecipazione del mondo accademico, istituzioni, imprese, organismi di controllo, forze dell'ordine e dei ragazzi dei Fridays for future. E sarà presentato il documento programmatico che accompagnerà l'attività associativa dei prossimi 4 anni con la nomina del nuovo gruppo dirigenziale della Legambiente Abruzzo. Nell'occasione sarà presente, tra gli altri, Vanessa Pallucchi Vicepresidente nazionale di Legambiente e Vittorio Cogliati Dezza già presidente nazionale Legambiente.
Eremo di Santo Spirito a Maiella: eccellenza d’Abruzzo nella gestione tra conoscenza scientifica-restauro-gestione-valorizzazione-fruizione
Ieri sera, giovedì 7 novembre 2019, nella Sala Tinozzi della Provincia di Pescara, ha avuto luogo la conferenza di illustrazione della stagione 2019 di gestione e vita culturale dell'Eremo di Santo Spirito a Maiella a Roccamorice. Alla tavola rotonda, presieduta da Alessandro D'Ascanio, Sindaco di Roccamorice, hanno preso parte Sefora Marinucci, attrice e regista teatrale, Daniele Palumbo, Presidente della Soc. Coop. Ripa Rossa, il prof. Marco Brandizzi, Direttore dell'Accademia delle Belle Arti dell'Aquila, Enrico Santangelo, progettista dell'intervento di restauro architettonico del bene, Maurizio Monaco, funzionario del Parco Nazionale della Maiella, Licio Di Biase, responsabile dell'Aurum e Lucio Zazzara, Presidente del Parco Nazionale della Maiella.
Il Sindaco D'Ascanio ha messo in evidenza i criteri direttivi dell'esperimento di gestione: la connessione tra conoscenza scientifica-restauro-gestione-
A partire dalla stagione 2020, si avrà anche la possibilità di pernottare nelle stanze della Casa del Principe, palazzo civico adiacente al complesso abbaziale. Il Sindaco D'Ascanio chiede alla Regione Abruzzo il riconoscimento di tale specificità con investimenti sulla viabilità di accesso e con l'attrezzatura infrastrutturale del versante pescarese della Maiella, a partire dall'adeguamento della strada provinciale 64. Il Presidente del Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara, riconoscendo il successo dell'iniziativa di gestione, ha prefigurato un impegno dell'Ente nella connessione tra politiche di tutela ambientale e politiche di valorizzazione turistica di tutti gli aspetti caratterizzanti della montagna.

Le contraddizioni della societa’ italiana che invecchia. La controversa realta’ delle R.S.A.
Le contraddizioni della societa’ italiana che invecchia. La controversa realta’ delle R.S.A.
Siamo una società che rapidamente sta invecchiando. Recentemente l’Istat ci ha comunicato che su
una popolazione totale di 60.359.546 , gli ultrasessantacinquenni sono ben 13.783.580. Questo
fenomeno è il prodotto dell’aumento complessivo dell’età media di sopravvivenza che nel 2016 era
di 80,6 anni per gli uomini e 85 anni per le donne; esso crescerà ulteriormente perché si prevede che
nel 2065 l’età media sarà per gli uomini di 86,6 anni e per le donne di 90,2 anni ed in questo stesso
periodo il 34% della popolazione avrà più di 65 anni.
Si tratta, ovviamente, del risultato del progresso della nostra società, ma che pone alla stessa il
problema di una modifica sostanziale della sua organizzazione in modo da garantire ai pensionati ed
agli anziani un vita dignitosa e piena. Per dirla con Rita Levi Montalcini “non è importante
aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni”.
Finchè i pensionati e gli anziani non presentano problemi rilevanti di salute essi per l’ambito
familiare sono una risorsa importantissima, ma quando si ammalano e diventano cronici allora
vediamo che il sistema pubblico di assistenza sanitaria li lascia indietro e ci si vede costretti a
ricorrere al privato. Parliamo non solo di ospedali, ma sempre più di residenze sanitarie assistite ove
vengono sempre più “parcheggiati”anziani e malati cronici, anche in giovane età, a causa della
incapacità dell’ambito familiare di far fronte alla non autosufficienza ed alla cronicità.
Alcuni dati devono far riflettere. In Italia abbiamo 4000 R.S.A per 200 mila posti letto. Rispetto agli
altri paesi siamo abbastanza indietro. Se pensiamo, ad esempio, che la Germania ha 12 mila R.S.A.
per 876 mila posti letto, la Francia 10.500 strutture per 720.000 posti letto, la Spagna 5400 R.S.A.
per 373.00 posti letto.
Ma qual’è la situazione di queste strutture nel nostro Paese? Ebbene, recentemente, i NAS hanno
reso noto di aver rilevato irregolarità nel 28% di queste strutture (su 6245 controlli, 1775 erano
irregolari) e che viene chiusa una casa di riposo ogni 5 giorni. Ad Udine la magistratura ha messo
nel mirino una società che è un colosso nazionale delle case di riposo: 85 strutture gestite, 5900
posti letto, 3 mila dipendenti, 200 milioni di fatturato. Ed ha parlato di gestione votata “al bieco
cinismo, al perseguimento del profitto ad ogni costo, sacrificando il fondamentale diritto ad una vita
dignitosa.”La federazione nazionale dei pensionati della Confesercenti ha pubblicato sulle R.S.A.un
dossier( Quelle case senza amore)che parla di oltre mille vittime accertate nelle case di riposo dal
2013 al 2018 con 3 mila episodi di violenza contestati agli indagati e di oltre mille denunce di
maltrattamenti. Ben 282 nei primi 9 mesi del 2019. Ed ancora 1833 infrazioni penali, 2268
infrazioni amministrative, 211 strutture chiuse o sequestrate per un valore di 85 milioni di euro e
venti arresti,
Ovviamente si tratta di non generalizzare perché ci sono strutture private che sono un modello di
efficienza, ma è un settore che non può essere quasi monopolizzato dal privato ed una risposta
pubblica complessiva ci deve essere sul piano del livello dell’assistenza sanitaria e delle strutture e
se ne deve fare carico la fiscalità generale.
Ed infine:secondo l’OCSE in Italia i posti letto convenzionati per i non autosufficienti (250 mila)
sono la metà di quelli necessari. Ciò provoca il fenomeno dei ricoveri improri e dell’abusivismo,ma
apre ancor di più lo spazio all’intervento dei privati che hanno fiutato nelle R.S.A. il business del
futuro. Infatti le grandi società immobiliari ed infrastrutturali prevedono, in questo comparto, entro
il 2035 investimenti per nuove strutture per 15 miliardi di euro, con un rendimento lordo
dell’impegno finanziario tra il 6% ed il 7,5%.
Quindi anche in questo settore è più che mai necessario un piano infrastrutturale di intervento
pubblico, in tempi rapidi, per evitare che una conquista di civiltà, il vivere più a lungo, per
tantissimi si trasformi in una condanna.
di Nicola Primavera
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Giornata mondiale del diabete, controlli a Chieti
Tante le iniziative di informazione e prevenzione rivolte ai cittadini della provincia di Chieti per la Giornata mondiale del diabete, quest'anno dedicata al tema "Proteggi la tua famiglia". Secondo dati Istat, il diabete colpisce in Abruzzo il 5,8% della popolazione, tra cui il 20,8% delle persone di 65 anni e oltre. Domenica 10 novembre, a Francavilla al Mare, la responsabile del Centro diabetologico territoriale di Chieti Anita Minnucci organizza la "Passeggiata della salute": partenza alle 15 da piazza Adriatico (rotonda Asterope). Sempre a Francavilla al Mare, lo staff dell'Ambulatorio di Diabetologia presso l'Istituto Padovano di piazza San Franco, giovedi' 14 (ore 9-12), sara' a disposizione per fornire informazioni e una prima valutazione per prevenire o curare la malattia diabetica. L'e'quipe del Centro diabetologico territoriale sara' a disposizione a Chieti mercoledi' 13 nell'ex ospedale Pediatrico (ore 9-12). Il Servizio regionale di Diabetologia pediatrica dell'ospedale di Chieti organizza un evento formativo per la scuola. Il convegno, in collaborazione con l'Istituto comprensivo di Castel Frentano, si svolgera' lunedi' 11 novembre e sara' dedicato all'inserimento del bambino con diabete a scuola.
Leggi Tutto »Oltre il 30% delle famiglie italiane non conosce prodotti finanziari
Oltre il 30% delle famiglie italiane non conosce nessuno tra i seguenti prodotti finanziari: conto corrente; azioni; obbligazioni; fondi comuni; Bitcoin. E' quanto emerge dal Rapporto Consob sulle attività finanziarie delle famiglie. Secondo il sondaggio il 21% degli intervistati non conosce nessuna di queste nozioni base: inflazione, relazione rischio/rendimento, diversificazione, caratteristiche dei mutui, interesse composto
Con riferimento alla cosiddetta risk literacy, solo il 25% è in grado di ordinare correttamente azioni, obbligazioni e conto corrente per livello di rischio; il 50% degli individui, inoltre, indica le azioni come il prodotto più rischioso, associandovi una maggiore volatilità, un maggior rischio di liquidità e un maggior rischio di perdita del capitale e, nel 70% dei casi circa, la possibilità che tale forma di investimento alimenti disagio e preoccupazione. Quanto a un'ipotetica scelta di investimento, le attività immobiliari sono spesso preferite a impieghi di natura finanziaria, a prescindere dall'orizzonte temporale e dagli obiettivi di rendimento. L'educazione finanziaria ricevuta in famiglia si associa a comportamenti economico-finanziari corretti. Come evidenziato dalle Survey precedenti, gli intervistati, si legge nel Rappporto, indicano l'educazione famigliare come una delle principali fonti della propria cultura finanziaria, insieme a fattori quali interesse personale ed esperienza.
Leggi Tutto »‘Ndrangheta, Coldiretti: 5mila ristoranti in mano alla malavita
La malavita è arrivata a controllare almeno cinquemila locali della ristorazione con il business delle agromafie che è salito a 24,5 miliardi di euro nell’alimentare dal campo alla tavola. A sostenerlo è la Coldiretti sulla base del rapporto agromafie nell’esprimere apprezzamento per l’ultima operazione della polizia di Milano contro il crimine organizzato con il sequestro di quote societarie di alcuni ristoranti e pizzerie per oltre 10 milioni di euro e l’arresto di 9 persone legate alla ‘Ndrangheta calabrese che riciclavano i soldi sporchi della criminalità organizzata nella grande ristorazione nel Nord Italia. "La criminalità organizzata - sottolinea la Coldiretti in un comunicato - approfittando della crisi economica, penetra in modo massiccio e capillare nell’economia legale ricattando o acquisendo direttamente o indirettamente gli esercizi ristorativi in Italia e all’estero". L’agroalimentare, precisa la Coldiretti, "è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone".
Grazie ad una collaudata politica della mimetizzazione, le organizzazioni criminali riescono a tutelare i patrimoni finanziari accumulati con le attività illecite muovendosi ormai come articolate holding finanziarie, all’interno delle quali gli esercizi ristorativi rappresentano efficienti coperture, con una facciata di legalità dietro la quale è difficile risalire ai veri proprietari ed all’origine dei capitali. Le operazioni delle Forze dell’Ordine svelano gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore agroalimentare ed in modo specifico nella ristorazione nelle sue diverse forme, dai franchising ai locali esclusivi, da bar e trattorie ai ristoranti di lusso e aperibar alla moda fino alle pizzerie. "In questo modo la malavita si appropria - spiega la Coldiretti - di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy"
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