Redazione Notizie D'Abruzzo

Il Pescara sogna la finale playoff

Il Pescara sogna la finale playoff per provare a tornare nella massima serie A dopo tre anni. I biancazzurri domani sera (ore 21) cercheranno nel match di ritorno della semifinale con il Verona, di ottenere il lasciapassare per la finalissima. In virtu' dello 0-0 dell'andata in Veneto, e del miglior piazzamento ottenuto nella stagione regolare, agli abruzzesi bastera' anche pareggiare con qualsiasi risultato per passare il turno.

Al termine della rifinitura, Pillon ha presentato Pescara-Verona: "La squadra sta bene a livello fisico e mentale. Ho un dubbio in difesa sulla fascia sinistra e per il resto credo che grandi cambiamenti. Dopo i problemi fisici che alcuni giocatori per noi importanti avevano avuto nel corso del torneo, oggi abbiamo ritrovato brillantezza perche' questi problemi sono stati superati. Il nostro dovra' essere un atteggiamento propositivo. Non dovremo commettere l'errore di voler gestire la gara, ma anzi di cercare il gol, e di passare se possibile in vantaggio, perche' poi potremmo essere avvantaggiati psicologicamente".

"Sappiamo - ha spiegato il trainer biancazzurro - che sara' una partita difficile contro una grande squadra costruita per vincere, ma ci siamo anche noi, e se siamo arrivati fino a questo punto vuol dire che abbiamo qualita'. Loro con Aglietti hanno cambiato un po' il modo di giocare, cercando di sfruttare le qualita' dei loro attaccanti. Ribadisco una gara difficile per tutti. E' importante non farsi prendere dall'ansia del risultato. Il pubblico? E' stato sempre al fianco della squadra, domani sono certo sara' il dodicesimo uomo in campo". Nel Pescara tutti a disposizione di Pillon, compreso Campagnaro. La prevendita dei biglietti si avvia verso quota 12mila

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Giovanissimo spacciatore finisce in Comunità

Per un 18enne, che all'epoca dei fatti addebitati di spaccio di droga era ancora minorenne i militari del Norm della Compagnia di Penne hanno dato esecuzione ad una misura cautelare di collocamento in comunita', per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il 18enne, residente a Chieti, lo scorso febbraio, ancora minorenne, era stato individuato dai militari dell'Arma, a Rosciano dove si aggirava per le vie cittadine a bordo della sua minicar, fermato e perquisito era stato sorpreso in possesso di 11 involucri di cellophane contenente marijuana pronta per essere ceduta ai giovani acquirenti della Val Pescara. I Carabinieri hanno poi proceduto a perquisire anche l'abitazione del ragazzo dove e' stato ritrovato un bilancino di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. Nel corso della successiva attivita' di indagine svolta sono emersi ulteriori addebiti per cessioni di stupefacenti ad altri coetanei della Val Pescara a carico del 18enne che denunciato al Tribunale per i Minori di L'Aquila, in quanto all'epoca ancora minorenne, ha visto ora aprirsi le porte della Comunita' di recupero. 

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Ieri, oggi e domani

Ieri, oggi e domani

Ieri oggi e domani è il titolo di una famosa commedia di Eduardo De Filippo trasposta al cinema con la indimenticabile interpretazione di Sofia Loren e Marcello Mastroianni, ma è anche la condizione in cui oggi, domenica sera, si valuteranno i risultati delle elezioni in confronto di quelli ottenuti nelle passate elezioni, e quanto accadrà da lunedì nel panorama politico italiano ed europeo.

Le previsioni

Anche i sondaggi più recenti e segreti mostrano una incertezza superiore al consueto perché il numero degli elettori che decideranno come votare all’ultimo momento sembra essere consistente. E’ però possibile indicare un orientamento. Il vincitore sarà Salvini che avrà più voti del 2014 e del 2018.e sarà il primo partito. Quanto avrà guadagnato o perso rispetto ai migliori sondaggi di qualche tempo fa avrà un significato relativo perché quelli erano solo dei sondaggi. Un'altra probabile vincitrice potrà essere la Meloni capace di superare lo sbarramento del 4% e raccogliere più voti del 4 marzo. Uno sconfitto sicuro sarà l’ex cavaliere che prenderà meno voti del 2014 e del 2018. Quanto al Pd la sconfitta rispetto al risultato del 2014 sarà pesante ma Zingaretti potrà comunque cantare se non vittoria almeno un inno alla ripresa perché otterrà più voti rispetto alle politiche dell’anno passato. Se riuscisse a posizionarsi al secondo posto sarebbe un relativo successo, ma la cosa ci sembra molto difficile. Abbiamo lasciato per ultimo il Movimento 5 stelle che subirà sicuramente un ridimensionamento rispetto al 4 marzo; se dovesse scendere sotto quanto ottenuto nelle precedenti elezioni europee la situazione per di Maio si farebbe molto difficile, ma non credo che questo accada; sia pur di poco i Grillini si posizioneranno al secondo posto.
Se questi fossero i risultati
Come li commenteranno i protagonisti? Salvini esulterà come il capitano di una squadra che ha vinto la Coppa dei Campioni. Di Maio sosterrà che è soddisfatto perché ha relegato Zingaretti al terzo posto e ha ridotto il divario da Salvini rispetto a quanto mostravano i sondaggi solo un mese fa, e questo per merito della sua campagna elettorale aggressiva. Zingaretti sosterrà che attraverso l’unità conseguita sta rilanciando il partito che rappresenta l’unica alternativa a questo governo. Berlusconi non ammetterà assolutamente di essere il principale sconfitto e se evitasse di scendere sotto il 10% si aggrapperà a questo risultato come ad una scialuppa di salvataggio. Del resto un ricco sfondato come lui che ha già annunciato di aver comprato una sontuosa villa a Bruxelles dove ospitare i principali leaders europei che, secondo lui, faranno la fila per essere invitati, non si sentirà mai uno sconfitto. La Meloni potrà sbandierare la sua piccola vittoria come se fosse un trionfo.
Le conseguenze politiche della Domenica elettorale.

Cadrà il governo a giugno?

Io sono portato ad escluderlo. Poiché in caso di interruzione dell’esperienza giallo-verde non c’è altra soluzione che le elezioni e questa soluzione non conviene a Di Maio perché conseguirebbe un risultato inferiore al precedente che gli potrebbe costare il suo ruolo di capo politico del movimento. Salvini passerà all’incasso? Lo escludo recisamente perché un eventuale coalizione di destra (chiamiamo le cose come sono) avrebbe margini incerti di vittoria anche perché chi interrompe una legislatura paga di solito un prezzo pesante. Si consideri anche che dopo aver rotto con i 5 stelle non si potrà pensare di riesumare il contratto e Salvini potrebbe trovarsi alla opposizione di un governo PD-5 stelle, cosa preferibile solo in caso di disastro economico, per rigenerarsi alla opposizione. Sarà molto interessante vedere se la sommatoria delle percentuali ottenute dalla Lega e dal Movimento otterranno la maggioranza assoluta, perché in questo caso il percorso della opposizione sarebbe ancora una marcia nel deserto.
Quali discussioni tra i due vice premier?
Di Maio ha già detto che quale sia il risultato delle europee i rapporti di forza in parlamento non mutano e perciò di rimpasto non se ne parla; neanche Salvini punta a un rimodellamento delle componenti di governo. Punterà invece con determinazione al decreto sicurezza bis, alla flat tax, alla realizzazione della TAV e a mettere pesantemente bocca nella riforma della giustizia. Variabili imprevedibili sono l’evolversi della situazione economica in autunno e l’arrivo di un avviso di garanzia per Giorgetti e forse anche per Salvini. Se qualcuno di questi eventi accadesse la prosecuzione della legislatura diverrebbe molto incerta.

di Achille Lucio Gaspari

 

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Studio Cgia, l’Inps e l’Inail pagano le imprese in ritardo

L'Inps e l'Inail pagano le imprese in ritardo e lo fa anche meta' dei ministeri. E' quanto sostiene l'Ufficio studi della Cgia che ha estrapolato i dati relativi agli Indicatori di Tempestivita' dei Pagamenti (Itp) e l'ammontare dei debiti commerciali delle principali Amministrazioni pubbliche presenti in Italia. Lo studio mette in evidenza i ritardatari ed anche qualche esempio virtuoso, come quello dell'Anac, l'Autorita' anticorruzione, che nel 2018 ha pagato i suoi debiti con un anticipo medio di 13 giorni. In dettaglio nel 2018 l'Inps ha registrato un Itp pari a +10,13, saldando quindi i conti con i fornitori con piu' di 10 giorni medi di ritardo rispetto alle disposizioni previste dalla legge. L'istituto al 31 dicembre 2018, aveva un debito commerciale complessivo nei confronti dei fornitori di 157,2 milioni di euro. Per quanto riguarda l'Inail l'Itp riferito al IV trimestre 2018 e' stato pari a +54,45: in pratica l'istituto in questo trimestre ha saldato i propri fornitori con quasi 2 mesi di ritardo. Quasi la meta' dei ministeri, dice poi lo studio, ha un valore medio dell' Itp 'clamorosamente elevato'.

 Il ministero della Difesa, ad esempio, registra la situazione piu' critica. L'anno scorso ha liquidato i fornitori con 67 giorni di ritardo e ha maturato a fine anno ben 313,2 milioni di euro di debiti. Anche il Ministero dell'Interno non brilla per puntualita': nel 2018 ha saldato le fatture dopo 60,9 giorni dalla scadenza e, come nel caso dell'Inail, non ha ancora aggiornato il sito sull'ammontare complessivo dei debiti registrati negli ultimi 3 anni. Il Ministro delle Politiche agricole ha saldato le fatture con poco piu' di un mese di ritardo (Itp 2018 medio pari a +32,82), creando un debito complessivo di quasi 55,6 milioni di euro. Sebbene non abbiano mai postato sul sito l'ammontare dei debiti accumulati, i piu' celeri a pagare sono stati il Ministero dell'Istruzione (Itp pari a -7,74), il Ministero degli Esteri (-19,70) e il Ministero della Giustizia (-27,38). In tutti questi tre casi i pagamenti sono avvenuti prima della scadenza prevista per legge. Tra le Regioni, infine, la palma della peggiore pagatrice d'Italia spetta alla Sicilia. Con un Itp di +29,76 giorni, al 31 dicembre dell'anno scorso aveva maturato quasi 212 milioni di euro di insoluti. Il Piemonte, invece, con 26 giorni medi di ritardo aveva 6,3 milioni di debiti, mentre l'Abruzzo ha saldato i fornitori dopo 22,7 giorni, 'raccogliendo' uno stock di mancati pagamenti pari a 216 milioni di euro. La situazione piu' virtuosa, invece, si e' verificata in Lombardia. Al Pirellone, infatti, l'Itp medio del 2018 e' stato pari a -12,62 e al 31 dicembre non si registrava alcun debito nei confronti delle imprese fornitrici

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Consumi delle famiglie italiane, la mappa di Confesercenti

Un'Italia sempre piu' diseguale. Sul fronte della spesa delle famiglie, il Paese resta a due velocita', diviso tra un nord che resiste e un centro-sud che - pur con alcune eccezioni - tira ancora la cinghia. Con divari sempre piu' eclatanti: nel 2018 le famiglie lombarde hanno speso in media 33.621 euro, 14 mila in piu' di quelle calabresi. E' quanto emerge da un approfondimento condotto dall'Ufficio economico Confesercenti sui consumi delle famiglie nelle regioni italiane.

LA SPESA PER REGIONI E' la Calabria la regione piu' in sofferenza: la spesa media delle famiglie si attesta a 19.911 euro l'anno, quasi 5.800 euro in meno della media nazionale (28.251). Ma e' tutto il sud a mostrare, consistentemente, budget familiari piu' ristretti del nord. Dopo la Calabria, nella classifica delle regioni piu' 'attente' alla spesa, ci sono infatti la Sicilia (spesa media di 21.404 euro per nucleo familiare) e la Basilicata (22.317 euro). Ma sono sotto i livelli nazionali anche Campania (23.188 euro), Molise (23.250 euro), Puglia e Sardegna (entrambe a 23.524 euro) e Abruzzo (23.704). Anche l'Italia centrale segna il passo: in due regioni su quattro (Marche e Umbria), la spesa delle famiglie e' di circa 2mila euro inferiore alla media nazionale. Meglio vanno il Lazio (29.790 euro all'anno) e soprattutto la Toscana, che con 31.543 euro l'anno di spesa media e' al quarto posto tra le piu' 'alto-spendenti' d'Italia. A precederla tutte le regioni del nord: Emilia-Romagna - 32.590 euro di spesa annuale - e poi Trentino-Alto Adige (33.614) e Lombardia, che con 33.621 si conferma la regione piu' dinamica d'Italia. Ma e' tutto il settentrione a mostrare andamenti superiori alla media nazionale, con l'eccezione della Liguria, dove la spesa media si e' fermata a 26.992 euro, circa 1300 euro in meno della media Italia. 

LE VOCI DI SPESA Le differenze tra regione e regione, pero', variano a seconda delle singole voci di spesa prese in esame. Con qualche sorpresa: sebbene non sia spesso associata alla tavola, e' la Valle d'Aosta la regione a presentare il budget piu' alto per alimentari e bevande: 5.544 euro l'anno, oltre 500 euro in piu' rispetto alla media. Ma, in proporzione, e' la Campania - pure in seconda posizione a livelli assoluti - a spendere di piu': 5.380 euro, il 19,2% del bilancio famigliare annuale, segnale di una forte propensione culturale verso l'enogastronomia. A tirare maggiormente la cinghia sui prodotti alimentari, invece, sono le famiglie di Abruzzo e Sicilia, che dedicano alla tavola rispettivamente 4.633 e 4.676 euro l'anno. La classifica cambia se si analizza la voce ristorazione e servizi ricettivi: qui, a spendere di piu', sono le famiglie del Trentino-Alto Adige - 2.237 euro l'anno - seguite a breve distanza dall'Emilia-Romagna (2.107 euro) e dalla Lombardia (2.022 euro). Meno vacanze e serate in ristorante, invece, per le famiglie in Calabria (524 euro, meno della meta' del Trentino), Basilicata (699 euro) e Sardegna (734 euro). Le famiglie valdostane sono invece prime in classifica per la spesa in abbigliamento e calzature: nel 2018 i nuclei familiari della regione hanno investito in prodotti di moda 2.134 euro l'anno, oltre 800 euro in piu' della media Italia. E l'abbigliamento e' uno dei capitoli di spesa piu' importanti anche per il Molise. Qui le famiglie hanno speso in media, nel 2018, 1.808 euro l'anno: il 6,3% del loro budget complessivo, piu' della 'regione della moda' Lombardia, dove si sono dedicati a vestiti e scarpe 1.717 euro, il 4,2% del bilancio annuale. A tagliare di piu' sugli acquisti di moda, invece, sono Sardegna, Liguria e Friuli-Venezia Giulia, dove la spesa media delle famiglie in abbigliamento e calzature non raggiunge i 1.000 euro l'anno Passando alle spese per l'abitazione, voce che include anche bollette ed affitti, e' il Lazio a balzare in testa: le famiglie laziali spendono per il capitolo casa 12.057 euro, oltre 2mila in piu' rispetto alla media nazionale (9.897) e piu' del doppio della Calabria (5.628 euro), che chiude la classifica. Un dato influenzato, probabilmente, dai costi legati alle abitazioni a Roma. Seguono Trentino (12.041 euro l'anno a famiglia) e Toscana (11.622 euro). Ad avere le spese piu' basse, invece, oltre alle gia' citate famiglie calabresi, quelle della Basilicata (6.233 euro l'anno) e del Molise (6.751 euro). La Lombardia torna in cima alle classifiche per quanto riguarda, invece, mobili, articoli d'arredo e servizi per la casa. Le famiglie di Milano e dintorni spendono per questa voce 1.518 euro, il 3,7% del bilancio familiare, battendo cosi' Trentino-Alto Adige (1.427 euro) e Friuli-Venezia Giulia (1.343 euro). In proporzione, pero', e' ancora una volta il Molise a dedicare piu' risorse all'arredamento:1.142 euro, il 4% della spesa annuale. A risparmiare di piu', invece, Abruzzo (809 euro), Sicilia (935 euro) e Basilicata (942 euro).

La Lombardia e' in testa anche per la spesa per la salute: nel 2018 le famiglie lombarde hanno speso per la salute 1.732, quasi il doppio di quanto fatto nelle Marche, la regione dove si e' investito meno in servizi sanitari e per la salute. Dopo la Lombardia, troviamo Valle d'Aosta e Veneto (a 1.712 e 1.624 euro rispettivamente), mente in fondo alla classifica, prima della maglia nera Marche, Abruzzo e Sardegna (rispettivamente 957 e 963 euro l'anno). Cifre che fanno pensare che i cittadini possano aver tagliato il budget dedicato alla prevenzione e rimandato le spese meno urgenti. Le Marche sono in fondo alle classifiche di spesa anche nel capitolo comunicazione, voce che include smartphone e abbonamenti telefonici, e a cui dedicano solo 517 euro, circa 43 euro al mese. In questo caso, a guidare la classifica dei piu' 'spendaccioni' e' il Trentino Alto-Adige (828 euro l'anno), ma la Lombardia segue a 786 euro. La Lombardia e' in testa invece alla classifica di spesa nei trasporti con 4.136 euro, piu' del doppio della Calabria (2.033). Le famiglie del Trentino-Alto Adige sono invece al top per la spesa in Cultura e spettacoli:mediamente le famiglie hanno investito 2.107 euro, quasi tre volte il budget dedicato dalle famiglie calabresi e siciliane (729 e 740 euro). Divari eclatanti anche per quanto riguarda l'istruzione: in Lombardia si dedicano a questa voce 266 euro l'anno in media, oltre 3 volte le risorse investite dai calabresi (79 euro).

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Mercato immobiliare in crescita del 6,5% nel 2018

Nel 2018 il mercato immobiliare ha registrato il quinto anno di crescita consecutivo a livello residenziale, con un totale di transazioni di quasi 580.000. Si tratta del dato più alto dal 2010 ad oggi, grazie al quale è stato generato un fatturato di oltre 94 miliardi di euro. A tracciare il quadro della situazione è il rapporto immobiliare residenziale realizzato dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate in collaborazione con l'Abi. Tra le grandi città i maggiori rialzi si sono registrati a Bologna, Palermo e Napoli.

Nel 2018, spiegano in dettaglio Abi e Agenzia delle entrate, il mercato residenziale ha registrato 578.647 transazioni. L'incremento delle compravendite è stato più elevato nel Nord Est (+10,2%); seguono le Isole (+7,7%), il Centro (+6,4%), il Nord Ovest (+5,6%) e il Sud (+3,8%). In lieve calo le compravendite di abitazioni in nuda proprietà (-0,4%), soprattutto al Sud, dove il calo è stato più marcato (-6,6%). La stima complessiva del fatturato 2018 è pari a 94,3 miliardi di euro, 53 dei quali (oltre il 56%) riferiti al Nord. La superficie media dell'abitazione acquistata nel 2018 è circa 106 metri quadri. L'Emilia Romagna è la regione con il maggior incremento del numero di compravendite di abitazioni, con quasi 52 mila scambi e una crescita dell'11,3%. Seguono le Marche (+10,2%) e il Veneto (+10%). L'unica a mostrare il segno meno è la Basilicata, che perde il 5,9%. Tra le grandi città, invece, spicca Bologna (+10,5%), seguita da Palermo (+7,7%), Napoli (+5,9%) e Torino (+4,3%). Bene anche Roma (+3%), Milano (+3,4%), Genova (+3,6%) e Firenze (+3,9%). Per quanto riguarda gli affitti, lo scorso anno il numero di abitazioni locate è stato pari a 1.377.364, lo 0,3% in più rispetto allo scorso anno. Il canone annuo medio pagato per la casa è stato nel 2018 pari a circa 67 euro a metro quadro. Si conferma nel 2018 un canone medio annuo più elevato nei contratti di locazione agevolati per studenti (76,4 euro a metro quadro), quello più basso nei contratti ordinari di lungo periodo (65,2 euro a metro quadro).

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Allarme bomba a Città Sant’Angelo, vigili del fuoco e carabinieri in azione

 Allarme a Marina di Citta' Sant'Angelo, nei pressi del casello autostradale, per due pacchi bomba trovati nei pressi di una palazzina, in via Salara. Sul posto sono presenti vigili del fuoco e carabinieri, con gli artificieri per far brillare i due pacchi. La palazzina, composta da otto appartamenti, e' stata evacuata. Nella stessa zona c'era gia' stata un'esplosione nel novembre scorso. L'area è stata transennata e messa in sicurezza quindi gli artificieri hanno fatto brillare i due pacchi.

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Connessione wi-fi gratuita nelle aree pubbliche dell’Aquila

Connessione wi-fi gratuita nelle aree pubbliche dell'Aquila. Il Comune, si legge in una nota, ha ottenuto uno stanziamento dall'Unione europea pari a quindicimila euro per installare postazioni per la rete internet senza fili nelle aree piu' frequentate dai cittadini, come piazze, parchi o edifici pubblici. L'amministrazione comunale, rispondendo alla seconda call dell'iniziativa denominata "Wifi4Eu" e' tra i 3.400 comuni dell'Ue, di cui 520 italiani (su 10.000 prenotazioni effettuate in tutta Europa) selezionati per ricevere il voucher, per un totale di 51 milioni di euro finanziati. "Si tratta - spiegano il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e l'assessore con delega alla Smart city, Carla Mannetti - di una iniziativa che consente alla nostra comunita' di avvicinarsi agli standard tecnologici e infrastrutturali di altre realta' italiane ed internazionali". "A breve - aggiungono - sottoscriveremo l'accordo di sovvenzione con l'Unione europea necessario per poter alloggiare le apparecchiature in punti strategici, utili sia per gli aquilani sia per i tanti turisti che, come confermato dai dati, scelgono L'Aquila per ammirarne le bellezze che si stanno riscoprendo, o scoprendo, a seguito della ricostruzione".

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Il Pescara si prepara alla sfida col Verona

Mattinata di allenamento per il Pescara in vista della semifinale di ritorno dei play-off promozione (0-0 all'andata al Bentegodi), in programma domenica sera allo stadio Adriatico. Lavoro tattico e partitelle a campo ridotto. Differenziato per Hugo Campagnaro, alle prese con un affaticamento all'adduttore. Domani mattina seduta di allenamento a porte chiuse allo stadio e conferenza stampa di mister Pillon.

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Pescara, torna Funambolika dal 22 giugno al 5 luglio

 È con lo slogan "quello che i vostri occhi non hanno mai visto" che Funambolika annuncia il suo tredicesimo ritorno, dal 22 giugno al 5 luglio a Pescara (all'aperto al teatro D'Annunzio e sotto il nuovo tendone a due passi dalla ruota panoramica). "E' un'edizione di novità in esclusiva per noi - dichiara Raffaele De Ritis, fondatore e direttore artistico del Festival internazionale del nuovo circo -. Spettacoli diversi tra loro e adatti ad ogni tipo di pubblico. Si va dalla comicità, alle acrobazie mozzafiato, al circo che incontra la danza e la musica dal vivo". Realizzato nell'ambito del PeFest e promossa dall'EMP, Ente manifestazioni pescaresi, "Funambolika é un appuntamento con l'eccellenza di questa nobile arte, unico nel panorama italiano e internazionale, per innovazione e prestigio delle proposte, in grado di attirare sia il pubblico generalista che gli operatori del settore" aggiunge il presidente EMP Angelo Valori. "In tredici edizioni - prosegue De Ritis, uno dei massimi autori e registi circensi al mondo - abbiamo avuto il piacere di ospitare a Pescara oltre duecentocinquanta artisti da trenta Paesi differenti, acrobati che si sono poi esibiti a Broadway e al Cirque du Soleil, ma anche vedettes dei migliori palcoscenici in assoluto". 

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