Redazione Notizie D'Abruzzo

Montesilvano: pista ciclabile dalla riviera alla pineta e riqualificazione urbana della litoranea di via Aldo Moro

L’amministrazione comunale a breve inizierà la riqualificazione urbana e viaria di un tratto di via Aldo Moro con una pista ciclabile panoramica, che dalla riviera attraverserà anche la pineta e con dei lavori di rialzamento del piano stradale e ciclabile esistente, il tutto dovrà essere ultimato entro la primavera.

“La nostra idea per la riviera – spiega il sindaco Ottavio De Martinis - è quella di creare un'area pedonale senza auto da destinare a turisti e residenti che possa integrarsi bene con la pineta. Via Aldo Moro in questo modo tornerebbe a essere il protagonista indiscusso dell’immagine della città, in particolare nel tratto tra via Torrente Piomba e via Marinelli, che diventerebbe il più importante di Montesilvano. Un’immagine rivalutata dopo il Jova Beach Party da molti cittadini, dopo aver tagliato la siepe secca divenuta ricettacolo di rifiuti, ci hanno chiesto in tanti di lasciare la bellissima visuale del mare. Il tratto inoltre sarà impreziosito con arredi urbani tecnologici. Per la pineta ho già incontrato il comandante della Forestale Piero Di Fabrizio, subito dopo le festività seguirà un'altra riunione per ragionare su dei progetti comuni per la pineta”.

L’assessore all’Urbanistica Anthony Aliano sta lavorando al progetto. “In particolare da come si può riscontrare nel disegno grafico dell’illustratore Marco D’Agostino con planimetria e sezioni dell’area interessata, si parla del tratto di spiaggia libera di via Aldo Moro, tra via Torrente Piomba e via Marinelli sede anche del Jova Beach Party, per una lunghezza di circa 275 metri e prevede il rialzamento in quota della sede stradale e della pista ciclabile esistente di 30 centimetri, fino al raggiungimento della quota dei marciapiedi esistenti al fine di ottenere l’intera carreggiata su un unico livello. La sede stradale, incluse le aree di sosta sul lato ovest, cosi come la pista ciclabile verrà quindi riproposta su piano rialzato in quota con i marciapiedi esistenti ed accessibile attraverso due scivoli posti agli estremi del tratto interessato. Il nastro stradale verrà evidenziato e delimitato, per l’intero tratto,  da appositi dissuasori posti in equidistanza sulla linea di margine. La nuova pista ciclabile si raccorderà, agli estremi del tratto di progetto, con la pista ciclabile esistente e seguirà un tracciato alternativo, curvilineo e panoramico, che si estenderà in gran parte sull’arenile prospiciente. Inoltre la pista attraverserà via Aldo Moro in due punti ben definiti al fine di dare la possibilità di accesso all’interno della Pineta dove può essere prevista la realizzazione di  un ulteriore tracciato ciclabile sterrato. La nuova Pista ciclabile si svilupperà per una lunghezza totale di 305 metri di cui 175 su arenile, e restanti 130 metri su piano rialzato e sarà illuminata da faretti posti a terra ai lati della pista stessa e verrà protetta da eventuali invasione di sabbia attraverso la piantumazione, sul ciglio est (lato mare) di siepi marine basse”.

Il progetto prevede inoltre nelle zone interposte tra il marciapiede e la pista ciclabile in arenile, la realizzazione di aree di sosta e parcheggio bici, area soste e ristoro e ampie aree a verde oltre che la realizzazione di tre passerelle, poste in prossimità degli attraversamenti pedonali, per accesso alla spiaggia e il posizionamento di elementi di arredo urbano. Infine, sull’intero tracciato viario di progetto verrà istituita la “Zona 30” regolamentata con apposita segnaletica orizzontale e verticale ed apposta secondo le normative previste dal vigente codice della strada e altre normative vigenti in materia di circolazione stradale.

 

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Cgia, nel 2020 nuovi costi per 3,2 miliardi per la burocrazia

Nel 2020 il peso economico della burocrazia è destinato ad aumentare. Tra gli adempimenti imposti dal nuovo “Codice della crisi e dell’insolvenza”, le nuove disposizioni sul contrasto all’omesso versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti delle aziende che lavorano in subappalto e l’obbligo esteso a tutte le imprese di inviare telematicamente i corrispettivi, secondo l’Ufficio studi della CGIA le Pmi subiranno un aumento dei costi burocratici complessivi pari ad almeno 3,2 miliardi di euro. Vediamo gli effetti delle singole misure.

Per evitare il fallimento delle Pmi, il legislatore ha introdotto questo codice anticrisi che impone anche alle Srl di piccole dimensioni di nominare un organo di controllo composto o da un collegio sindacale o da un sindaco unico o da un revisore dei conti . Operazione che obbliga, tra le altre cose, la modifica dello statuto societario. L’obbiettivo di questa misura ? Rilevare precocemente i primi segnali di crisi di una azienda attraverso la tempestiva adozione di misure idonee a superarla, quando possibile, o a regolarla, prima dell’insolvenza conclamata.

Siamo poi così sicuri che grazie a questo nuovo sistema di allert, molte piccole imprese eviteranno di intraprendere la strada del fallimento ? Segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo:

“Sebbene potessero contare su un management di alto livello, sull’apporto di advisor esterni, sull’intervento dei collegi sindacali e sull’attività di vigilanza e di controllo dei tecnici della Banca d’Italia e della Consob, realtà come Banca Etruria, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Monte dei Paschi di Siena, Carige e la Banca Popolare di Bari sono fallite o si trovano in una situazione particolarmente delicata. Queste sono o erano degli istituti di credito con responsabilità economiche, sociali ed etiche molto superiori a quelle in capo ad una ipotetica Pmi e nonostante l’elevato numero di esperti contabili a disposizione hanno chiuso o sono state salvate in extremis, grazie all’intervento di soggetti esterni”.

In altri termini, si chiedono alla CGIA, siamo certi che questa misura, pur riconoscendole di avere nel DNA dei nobili propositi, alla fine non contribuirà ad attivare “solo” qualche consulenza aggiuntiva a tantissimi liberi professionisti ?

I costi per adempiere agli obblighi imposti dal “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” sono molto importanti: secondo un’analisi condotta dal Cerved , sulle micro e sulle le Pmi ammonterebbero complessivamente a 2,9 miliardi di euro , anche se nel proseguo degli anni potrebbero far risparmiare al sistema economico del Paese circa 6 miliardi.

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Market della droga in casa, coppia arrestata a Chieti

Gli uomini della Squadra mobile della Questura di Chieti hanno arrestato una coppia, 43 e 32 anni, per spaccio di sostanze stupefacenti. I due, secondo quanto accertato durante una perquisizione nella loro abitazione, avevano realizzato una sorta di market degli stupefacenti destinato a una particolare clientela: sono stati trovati 50 grammi fra cocaina, anfetamina, mdma, hashish, marijuana ed ecstasy, un bilancino di precisione e 2.500 euro. I due, su disposizione del pm Giancarlo Ciani, sono stati posti agli arresti domiciliari. Gli arresti si inseriscono in un'attivita' di piu' ampio respiro che ha riguardato persone indiziate di aver organizzato un rave party tenutosi a fine settembre scorso in provincia di Siena, con la partecipazione di circa tremila persone.

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Caos per il traffico dopo la chiusura dell’A14 ai mezzi pesanti

Caos per il traffico nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso quando in A14 sono comparsi i primi avvisi di divieto di transito ai mezzi pesanti - autobus e camion - nel tratto compreso tra Pescara nord e Pineto in entrambe le direzioni, con obbligo di uscita e inevitabile dirottamento sulla Statale 16 Adriatica. Un provvedimento determinato dal decreto del Gip di Avellino che, basandosi sul parere dell'Ufficio ispettivo territoriale di Roma del ministero dei Trasporti, ha ritenuto il viadotto del Cerrano a rischio crollo in ragione di un eccessivo ammaloramento strutturale e di una frana che interessa la base dei piloni che lo sostengono. Questo vuol dire stop ai mezzi pesanti in A14, deviazione sulla statale 16 con inevitabili intasamenti, code, aumento dell'inquinamento ambientale e del rischio incidenti nelle aree interessate. Oltre a enormi disagi per tutti gli autisti già sottoposti ad un rigido rispetto dei tempi di guida e di riposo. La CNA Fita denuncia "l'assurdità di questa situazione, un tunnel di cui non si vede l'uscita, con l'amara certezza che la situazione potrà solo peggiorare in caso di maltempo e in mancanza di interventi immediati". Il conto di questi problemi di viabilità, in termini economici, ambientali e sociali - a detta degli autotrasportatori CNA - viene pagato ancora una volta dagli autotrasportatori italiani e stranieri che malauguratamente si trovino a percorrere quella che una volta era una arteria vitale del Paese e che oggi, invece, è ridotta a un percorso fatto di continui ostacoli tra cantieri e sequestri. "Chiediamo che i decisori pubblici - conclude CNA Fita - si attivino per riconoscere un giusto indennizzo a chi oggi vive sulla propria pelle un problema creato da altri. E chiediamo anche che tutte le parti in causa si siedano subito intorno a un tavolo per risolvere celermente e definitivamente questa incresciosa situazione".

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Firmato a Milano il passaggio proprietà dell’ex Honeywell a Baomarc

 "Dopo la firma dell'accordo di massima di agosto e del contratto preliminare, a Milano è stato stipulato l'atto notarile ufficiale tra la Honeywell e i cinesi della Baomarc, multinazionale dell'acciaio, che chiude definitivamente il passaggio di proprietà tra le due società". A comunicarlo è l'assessore allo Sviluppo Economico, Mauro Febbo, che ha seguito tutte le fasi della difficile e complessa vertenza sindacale. "Era un passaggio che si attendeva da oltre un anno - ha detto Febbo - nonostante tutte le azioni di Baomarc erano tese alla conferma di quanto promesso nel piano industriale approvato al ministero dello Sviluppo economico (Mise) dal governo, Regione Abruzzo e sindacati. Agli inizi dell'anno nuovo la Regione incontrerà al Mise le due società coinvolte per fare il punto sulla reindustrializzazione e sugli impegni assunti. Adesso - conclude Febbo - dopo l'avvenuta stipulata dell'atto ci aspettiamo il puntuale rispetto del cronoprogramma indicato dalla Baomarc che si è impegnata ad una prima selezione di 20 unità lavorative entro tre mesi, 90 entro i successivi mesi e 52 maestranze entro 24 mesi. Il reinserimento dei lavoratori ex Honeywell è una priorità del governo regionale". 

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Inaugurato il terzo ponte sul fiume Saline

E’ stata inaugurato il terzo ponte sul fiume Saline, realizzato dalla Provincia di Pescara, tra i Comuni di Città Sant’Angelo e Montesilvano. L’infrastruttura, costata 5 milioni 800mila euro, porterà il nome di Filomena Delli Castelli, insegnante, eletta all’Assemblea Costituente del 1946 e unica donna ad aver ricoperto il ruolo di sindaco di Montesilvano dal 1951 al 1955. Alla cerimonia istituzionale ha partecipato il presidente della Giunta, Marco Marsilio. «Si tratta di un’opera pubblica strategica e attesa da anni, volta ad alleggerire e snellire il traffico tra Montesilvano e Silvi – ha esordito il presidente Marco Marsilio -. Era un’opera ‘incagliata’, con diverse problematiche ma siamo riusciti, nel giro di poco tempo, a reperire oltre 3 milioni di euro per completare i lavori. Abbiamo fatto uno sforzo importante ma se non l’avessimo fatto – osserva Marsilio - questo cantiere sarebbe diventato un altro monumento alle incompiute. Adesso lavoreremo per completare la direttrice tra Pescara Nord e Silvi. E’ l’Abruzzo che vogliamo». Si tratta di un’opera monumentale e diversa dalle altre due, sia perché strallata sia perché dotata di una pista ciclopedonale che consentirà anche a pedoni e ciclisti di passare da una sponda all’altra del fiume Saline. Lungo 198 metri e con una larghezza stradale di 14,5 metri. Gli elementi più caratteristici della nuova opera, ben visibile, sono senza dubbio le 4 antenne, del peso di 780 quintali l’una, lunghe 38 metri lato mare e 36 lato monti, e dotate ognuna di 10 stralli, per un totale di 40.

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Presentato il progetto del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto

Alla presenza del Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, del Sottosegretario della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis, dei rappresentanti delle Province di Teramo e Ascoli Piceno e dei Sindaci di San Benedetto del Tronto e di Martinsicuro è stato presentato il progetto del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto.
“Dopo 4 anni di stasi – ha commentato il sottosegretario Umberto D’Annuntiis -  riparte l’iter di un’opera attesa e di grande importanza in quanto rappresenta l’elemento di congiunzione tra le ciclovie delle due Regioni, che oggi sono separate dal fiume Tronto”. Il costo stimato dell’opera è pari ad euro 2.200.000,00 finanziato al 50% tra le due Regioni. Con la realizzazione dell’opera, il cui inizio dei lavori è previsto per la fine del prossimo anno, prende corpo il progetto della ciclovia adriatica che collega Ravenna con Leuca su un percorso di 1.300 km.
“La Regione Abruzzo è a buon punto per il completamento della sua pista ciclabile che si sviluppa da Martinsicuro a San Salvo per un totale di 131 chilometri, di cui 76 già realizzati, 42 in via di ultimazione e 13 in corso di progettazione – ha concluso il sottosegretario D’Annuntiis - Se si pensa che nell’ultimo anno il turismo in bicicletta è aumentato del 41% e che interessa sei milioni di persone, si comprende come attraverso la realizzazione di queste opere si possa dare un forte impulso all’economia regionale”.

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Risorse per il servizio idrico integrato della Regione Abruzzo

 Il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha approvato l’informativa resa dal Ministero per le Infrastrutture che chiedeva di autorizzare la Regione Abruzzo a utilizzare le risorse di alcune economie di gara per completare un piano di interventi per il servizio idrico integrato.

In particolare, è stato autorizzato uno stanziamento per procedere alla sostituzione e all’adeguamento delle reti idriche dei Comuni di Guardiagrele, Orsogna, San Martino sulla Marrucina, Filetto, Casacanditella, Pennapiedimonte e Palombaro.

Al termine della riunione il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha spiegato che: “questa opera era stata solo parzialmente finanziata in passato e adesso un’altra tranche potrà essere realizzata grazie all’accertamento di queste economie di gara e alle autorizzazioni che abbiamo ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture, apprpvate questa mattina, dal CIPE."

"Ho ringraziato il dipartimento per la programmazione economica, il CIPE e il Ministero per averci dato questa opportunità - ha aggiunto Marsilio - ho ricordato al Presidente Conte e ai ministri presenti oggi al CIPE che sono passati troppi anni da quando lo Stato ha fatto gli ultimi stanziamenti nel settore del sistema idrico che oggi, in alcuni casi, registra una dispersione di acqua superiore addirittura al 50%. Ho quindi chiesto al Governo di prendere in considerazione la necessità di rifinanziare questi programmi, perché il deficit infrastrutturale che la regione Abruzzo ha accumulato negli anni è molto grave e occorrerebbero centinaia di milioni per rifare le nostre reti idriche e i nostri acquedotti”.

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‘Art Bike & Run’ per promuovere la Costa dei Trabocchi

Un evento a settembre 2020 per presentare l'itinerario turistico sulla 'via verde' che attraversa, in Abruzzo, la Costa dei Trabocchi, percorso ciclo-pedonale in fase di realizzazione che gia' ora attira un pubblico di appassionati della bici e amanti della vacanza attiva: e' 'Art Bike & Run', coronamento di un progetto, presentato a Pescara , al quale partecipano Legambiente Italia e Camera di Commercio Chieti Pescara con la partecipazione di Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Fondazione Aria e Gal Costa dei Trabocchi. Un progetto nato dalla volonta' di valorizzare i 42 km di costa, costellati dalle suggestive antiche macchine da pesca, i 'trabocchi', trasformandoli in prodotto turistico sostenibile di valenza internazionale, considerando la vicinanza a un entroterra ricco di testimonianze artistiche. "E' un evento che abbiamo voluto fortemente - ha detto Lido Legnini, vice presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara - insieme a Legambiente, alla Regione, al Gal dei Trabocchi e a tutti quanti credono fortemente nel progetto che arriva a coronamento di un lavoro di tre anni. Abbiamo fatto studi che ci hanno mostrato le criticita', ma anche le opportunita' e dove bisognava agire, una di queste e' stata l'accessibilita'. Siamo partiti nell'estate scorsa con il progetto 'Costa dei Trabocchi Mob' che sara' riproposto anche nel 2020, ci sono poi una guida sul cicloturismo, corsi per gli operatori dell'accoglienza del turista in bici". Le presenze cicloturistiche in Italia, rilevate nel 2018, ammontano a 77,6 milioni, pari all'8,4% dell'intero movimento turistico, oltre 6 milioni di persone che hanno trascorso una vacanza utilizzando piu' o meno intensamente la bicicletta. A servizio della Costa dei Trabocchi dovra' essere realizzata una rete di percorsi sulle strade interpoderali, comunali e provinciali, che permetteranno collegamenti a pettine della pista con le aree interne. Fattori, che insieme allo sviluppo di attivita' private a supporto dell'infrastruttura, creano le condizioni per la realizzazione di una Destinazione Turistica. Un progetto ambizioso che per sviluppare a pieno il suo potenziale necessita di una comunicazione strategica, rivolta in maniera prioritaria verso i mercati del Nord Europa, maturi dal punto di vista ciclistico e avvezzi a vacanze in primavera e autunno

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Maxi rissa in carcere a Pescara

Maxi rissa tra detenuti a Pescara, stando a quanto denunciato dal Sappe. "La situazione e' stata davvero pericolosa", denuncia il Segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Felice Rignaese. "Nel pomeriggio di mercoledi' - spiega - si e' verificata una rissa tra circa 30 detenuti di nazionalita' algerina, africana ed italiana. Gli agenti di Polizia Penitenziaria intervenuti sono comunque riusciti a dirimere la rissa nella 2^ sezione giudiziaria, sezione a regime aperto con 60 reclusi ma un agente e' rimasto contuso. Durante le stesse ore pomeridiane del 19 dicembre in un altro reparto, in camere adibite ad isolamento altri due detenuti provocavano un importante incendio che ha visto alcuni agenti impegnati durante le operazioni d'intervento colti da malore ed un Assistente Capo Coordinatore ha riportato la frattura a due dita della mano. L'istituto pescarese - sostiene Rignanese - ha di fatto una carenza tragica di personale in quanto allo stato ne mancherebbero circa 40 di unita' di Polizia Penitenziaria, senza contare che nei prossimi mesi altre 10 unita' andranno in quiescenza con un istituto che contiene 405 detenuti di cui circa 60 sono affetti da malattie psichiatriche".

"Si chiede un intervento al Ministero della Giustizia per attenzionare la grave situazione in cui versa l'istituto di Pescara sia per la carenza organica di Poliziotti Penitenziari e pere il sovraffollamento di detenuti del doppio rispetto ai limiti tollerabili".

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