Redazione Notizie D'Abruzzo

Elezioni, esclusa la lista Abruzzo Insieme di Donato Di Matteo

 La lista Abruzzo Insieme, che fa capo a Donato Di Matteo, e' stata esclusa dalla circoscrizione di Chieti in seguito al ricorso presentato da Carlo Masci, consigliere comunale di Pescara per Forza Italia. "All'interno del simbolo di Abruzzo Insieme c'e' il Abruzzo Futuro, di cui sono il titolare, un simbolo che e' sempre stato nel centrodestra- ha detto Masci- La mia istanza e' stata appena accolta dalla commissione elettorale perche' Di Matteo non poteva utilizzare il mio logo senza la mia autorizzazione, cioe' quella del capo di partito. Per presentarsi alle elezioni non ha raccolto le firme perche' autorizzato da Di Dalmazio a utilizzarlo visto che fu eletto con la mia lista a Teramo cinque anni fa. Ma per utilizzare il simbolo, questo ho sostenuto, non basta l'autorizzazione del capogruppo e la Commissione mi ha dato ragione". Di Matteo potrà comunque presentare ricorso questo ma i tempi della Corte d'Appello potrebbero lunghi.

La commissione elettorale del tribunale dell'Aquila ha intanto respinto l'istanza di revoca della loro candidatura alle regionali presentata dal vicesindaco e dal presidente del consiglio comunale di Avezzano Lino Cipolloni e Iride Cosimati, esponenti dell'Udc, per protesta dopo la discesa in campo in extremis di Marianna Scoccia, moglie del consigliere regionale uscente di Abruzzo civico e della maggioranza di centro sinistra Andrea Gerosolimo, ex assessore regionale, e di Mario Olivieri, altro consigliere uscente di Abruzzocivico, nella fila della lista Udc-Idea-Dc, nonostante il veto del centrodestra, in testa la Lega.

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Legnini: Sono soddisfatto della composizione delle liste

''Sono soddisfatto della composizione delle liste, sono tante e hanno colto il segno del mio appello di novembre, quando chiesi alla società civile di schierarsi. Sono l'espressione di mondi diversi dal quale percepiamo un cambiamento: il 44% è rappresentato da donne, il 43% sono under 40, abbiamo 8 ventenni e 6 30enni. Insomma, c'è voglia di partecipazione''. E' un Giovanni Legnini sereno quello che alla presentazione delle liste Pd per le regionali fa il punto sulla campagna elettorale. ''La liste democratiche nella coalizione sono all'interno del progetto, senza esserne in baricentro - ha proseguito - all'inizio quando ne ho parlato chiesi ai dirigenti di aderire al progetto nuovo. Nel passato c'erano coalizioni con il Pd al centro, e questo corrispondeva al contesto politico, o con i civici in alternativa ai partiti. Qui invece abbiamo chiesto alla società civile di fare un passo avanti e di candidarsi e non non potevamo dir loro 'ci sono però poche caselle da occupare'. Abbiamo detto invece 'c'è posto per voi, se venite c'è pari dignità''

 Sarà presentato a breve il programma elettorale del centrosinistra che fa capo a Giovanni Legnini, ma già da ora il candidato presidente chiarisce che ''ci saranno 3 punti fermi, più due presupposti: lavoro e lavoro''. A margine della presentazione delle liste Pd spiega che ''Ambiente e ricostruzione, sanità per tutti, più prossimità alle cure''. Quando gli fanno notare che anche l'ex presidente della Regione Luciano D'Alfonso aveva parlato di 'coccole per i malati', Legnini non si scompone e ribatte che ''chi vive nei territori interni deve avere gli stessi diritti delle aree urbane, ad essere curato a casa da una sanità vicina con una rete territoriale''

''Il Pd si presenta alle regionali e deve fare tesoro degli errori del passato, quando è stato arrogante e autoreferenziale''. Lo ha detto il segretario regionale Renzo Di Sabatino durante la presentazione delle liste Pd a sostegno della candidatura di Giovanni Legnini, liste 'che sono ottime, con 14 uomini e 15 donne''. Di cosa si tratti è presto detto: ''La nostra autocritica va fatta sulla base del lavoro che è stato fatto in questi anni di Giunta di centrosinistra - spiega Di Sabatino - che è la base per andare oltre, cioè per ripartire . Non siamo stati capaci di rappresentare in modo diverso quello che di buono è stato fatto, vedi il comparto salute che 5 anni fa era sotto commissariamento e oggi sta meglio. O lo stesso trasporto pubblico che era vicino al collasso e che oggi invece sta bene ed è pubblico. Insomma, abbiamo parlato troppo di ponti e grandi infrastrutture e poco di quello che accadeva nelle case degli abruzzesi, delle persone''.

 

 

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Cna lancia le sue 11 proposte ai candidati per le elezioni in Abruzzo

Una proposta in 11 punti inviata ai quattro candidati alla presidenza della Regione a favore dell'artigianato e della micro impresa. A mettere a punto il documento è la Cna che chiede di "favorire i processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione, in considerazione del fatto che questo comparto rappresenta il 98% di tutto il sistema produttivo abruzzese, dando lavoro a circa il 70% degli occupati e producendo una percentuale di Pil vicina al 50%". Ecco i punti: accesso al credito potenziando i fondi rischi e patrimoniali dei confidi; finanziamenti per l' abbattimento degli interessi sulle operazioni garantite dai confidi; rifinanziamento del fondo garanzia di riassicurazione regionale; sostegno alle misure per la trasmissione d'impresa; sviluppo della formazione; aiuto alle start-up; rifinanziamento dell'apprendistato professionalizzante; rilancio della bottega-scuola; finanziamento artigianato digitale; rilancio dei Centri di assistenza tecnica; valorizzazione artigianato artistico.La Cna invita quindi i candidati presidenti ad esprimere il proprio punto di vista nel corso di un confronto in via di programmazione per le prossime settimane. La confederazione artigiana presieduta da Savino Saraceni non rinuncia ad intervenire anche su temi di carattere più generale, al centro del dibattito pre-elettorale: rilancio delle aree interne; ricostruzione post-sisma; sostegno alle aree di crisi industriale; sviluppo delle infrastrutture (dalla viabilità alle reti telematiche); assetto istituzionale (Nuova Pescara e L'Aquila Capoluogo); turismo; politiche energetiche; gestione del ciclo dell'acqua e dei rifiuti.

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Presentate le liste del Partito Democratico per le elezioni regionali

Stamattina, nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle liste del Pd nelle quattro circoscrizioni provinciali, per le elezioni regionali del 10 febbraio 2019.

Erano presenti molti candidati, i segretari provinciali, il segretario regionale Renzo Di Sabatino e il candidato presidente Giovanni Legnini.

“In questa competizione elettorale il Pd c’è, è forte e presente con il suo simbolo – ha esordito Di Sabatino -. Rivendichiamo con orgoglio il nostro diritto di essere in campo, così come rivendichiamo con orgoglio di far parte di questo nuovo laboratorio politico che sta attirando l’attenzione anche delle altre regioni di Italia. Un progetto ampio, oltre il centrosinistra, che andrà avanti anche dopo il congresso.Come Partito Democratico in queste elezioni regionali abbiamo deciso di schierare nomi eccellenti, donne e uomini (per la prima volta più donne che uomini, 15 donne e 14 uomini) da sempre attivi sul territorio abruzzese, che conoscono bene la realtà locale. Ciò che mettiamo a disposizione del nostro candidato presidente è capacità e competenza, dunque, e molti nostri dirigenti e amministratori si sono messi a disposizione di questo nuovo progetto anche in altre liste. La partita, ne siamo convinti, è aperta. Mi auguro che adesso la campagna elettorale torni sui binari dei temi concreti, locali e non nazionali, come qualcuno sta tentando di fare, e finiscano le cialtronerie. L’Abruzzo ha bisogno di un governo forte e autorevole, che nasca dal territorio e dai cittadini, ed è esattamente questo che può garantirci Giovanni Legnini”.

Subito dopo a prendere la parola sono stati i quattro segretari provinciali, che hanno descritto brevemente come si è arrivati alla composizione delle liste.

“Abbiamo scelto candidati – ha dichiarato Enisio Tocco (PD Pescara) – che rappresentano tutti i territori della nostra provincia, con esperienza amministrativa, persone serie e che non hanno paura del duro lavoro che li attende”. “Ringrazio Legnini che si è messo a disposizione dell’Abruzzo – ha aggiunto Gabriele Minosse (PD Teramo) – che ci ha ridato speranza e coraggio. Quando ha ufficializzato la sua disponibilità, comporre le liste è diventato molto semplice e abbiamo potuto contare sull’appoggio di uomini e donne di grande valore”. “Abbiamo messo in campo le nostre migliori energie e le abbiamo messe anche a servizio di altre liste – ha continuato Francesco Piacente (PD L’Aquila) -. Nella nostra provincia schieriamo una squadra fresca, composta sia da ex amministratori sia da persone provenienti dalla società civile”. Assente per impegni pregressi Gianni Cordisco (Pd Chieti). A parlare a suo nome, Renzo Di Sabatino: “La lista di Chieti è composta di donne e uomini forti e capaci, candidati di qualità”.

 

 

“Ringrazio per la disponibilità il Pd Abruzzo, il segretario regionale Di Sabatino, i segretari provinciali e tutti i candidati – ha dichiarato Legnini -. A inizio percorso ho chiesto al Partito Democratico di far parte e di sostenere un progetto politico nuovo, e chi ne contesta il carattere di novità lo fa perché non riesce a vedere ciò che è evidente. Nelle precedenti tornate elettorali c’era il Pd a guidare le coalizioni e le liste civiche rappresentavano dei “compagni di viaggio”, in corrispondenza dell’assetto politico dell’epoca. Quello che siamo riusciti a realizzare oggi, invece, è una vera unione di società civile e movimenti civici, a cui è stato chiesto “Fate un passo avanti, candidatevi”, su un piano di totale parità. Ciò che vogliamo è dare una risposta concreta alla deriva sovranista, populista e demagogica che sta attraversando il nostro Paese. In campo con me ci sono liste belle, positive, forti e rinnovate, fatte di uomini e donne motivati. Vi do solo alcuni numeri: 232 candidati, il 44 per cento dei quali sono donne, e molti di loro, il 43 per cento, sono under 40. Vengono dal mondo del volontariato, del civismo e dell’associazionismo e rappresentano esperienza e voglia di fare”

 

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Abusivismo edilizio, demolito magazzino su via Di Vittorio a Montesilvano

Prosegue l’attività della polizia municipale di Montesilvano nel contrasto all’abusivismo edilizio. Questa mattina è stata effettuata la demolizione d’ufficio di una casetta di legno, adibita a magazzino, costruita abusivamente in un’area vicina alle case popolari di via Di Vittorio, con addebito della spesa al proprietario della costruzione.

«Per lunghi anni – sottolinea l’assessore alla polizia locale Valter Cozzi -  l’abusivismo edilizio ha imperversato senza alcun controllo. Il risultato è quello di vedere sul territorio manufatti, garage o recinzioni costruite selvaggiamente su aree pubbliche senza alcuna autorizzazione. Nei mesi scorsi dopo una serie di incontri tra il sindaco Maragno, carabinieri e Prefettura, abbiamo intrapreso questo percorso di ripristino della legalità anche in questo ambito. Gli uffici di polizia municipale hanno quindi provveduto a notificare diverse ordinanze di demolizione, emesse dall’Ufficio Urbanistico, sezione abusivismo edilizio. In moltissimi casi lo smantellamento delle strutture è stato effettuato direttamente dai proprietari. Nel caso del magazzino di via Di Vittorio, il responsabile ha provveduto a rimuovere la casetta di legno, lasciando invece la base di cemento che aveva realizzato e che questa mattina, secondo i tempi stabiliti nell’ordinanza, è stata smantellata dalla polizia locale. Proseguiremo -  conclude Cozzi - nel controllo sia di nuovi abusivismi che nell’accertamento dell’ottemperanza delle ordinanze già emesse». 

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Teramo calcio, bufera per le dichiarazioni di Di Matteo sulla camorra

"A tutt'oggi, il sig. Nicola Di Matteo, che non si trova in condizioni di incompatibilità con le norme di cui alla Legge 231/01, né con il Codice Etico, non ricopre ancora formalmente la carica di A.D., in quanto sono ancora in corso le normali procedure per il completamento dell'iter necessario all'assunzione della qualità di socio prima e di Ad dopo. Tanto premesso, la Società intende precisare che ha agito sempre con la massima legalità e trasparenza, anche sotto il profilo contabile ed amministrativo, cosa che intende fare, parimenti, per il futuro". Così, in una nota diffusa in serata, il Teramo Calcio in merito alle polemiche suscitate dalle dichiarazioni dell'imprenditore campano che nella conferenza stampa per la sua presentazione aveva parlato di "camorra come una scelta di vita". "La società, pertanto - si legge ancora nella nota - esprime la propria condanna e il proprio netto dissenso rispetto a qualsiasi forma di connivenza o compartecipazione ad attività di stampo mafioso e/o camorristico, avendo sempre respinto tali condotte malavitose a cui si sente profondamente estranea". La società, pertanto, si sottolinea ancora nella nota del Teramo "agisce in linea con le norme di cui alla Legge 231/01" e del Codice Etico interno "come sino ad oggi avvenuto, per cui, per ogni iniziativa, è necessaria l'osservanza e l'applicazione da parte di ogni collaboratore che operi per conto di essa, delle predette norme, tra le quali l'assenza di precedenti penali e l'inesistenza di procedure pregiudizievoli. Il Codice Etico è, dunque, un insieme di principi e linee guida che sono concepite per ispirare le attività della Società ed orientare il comportamento, non solo dei suoi dipendenti, ma anche di tutti coloro con i quali la Società entra in contatto nel corso della sua attività, con l'obiettivo di far sì che, ad efficienza ed affidabilità, si accompagni anche una condotta etica". 

L'antefatto, le dichiarazioni di Nicola Di Matteo alla stampa

 E' bufera sul nuovo amministratore delegato del Teramo calcio Nicola Di Matteo che a margine della sua presentazione ufficiale allo stadio, alla presenza del presidente Luciano Campitelli, avrebbe asserito: "la camorra è una scelta di vita, io ho sempre rispettato loro, loro hanno rispettato me". "La camorra è una scelta di morte e non di vita. Nessun cittadino teramano si riconosce in parole che non denuncino come la camorra, al pari di ogni altra organizzazione criminale di stampo mafioso, sia sopraffazione, delinquenza, dispregio delle leggi e della Libera convivenza - ha commentato il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto- Non possiamo accettare che chi si unisce alla nostra comunità in qualche modo giustifichi o "rispetti" quei comportamenti, quelle scelte di vita e quella cultura". 

"Ognuno di noi ha il diritto di scegliersi la sua strada e di disegnare il proprio percorso, ma quel tipo di vita non mi piaceva, né la reputo raccomandabile". Così, in una nota diffusa nel pomeriggio dalla Teramo Calcio, l'amministratore delegato Nicola Di Matteo, al centro della bufera mediatica dopo la frase pronunciata sulla camorra. "Non rinnego la mia terra, né le mie origini, ci mancherebbe, così come fa parte del mio animo rispettare tutti, ma ribadisco un concetto già affermato, per evitare ulteriori malintesi - ha ripetuto Di Matteo - ognuno di noi ha il diritto di scegliersi la sua strada e disegnare il proprio percorso". "La serietà professionale e lo spirito di sacrificio sono stati gli unici ingredienti capaci di portarmi dove sono ora, con lealtà e rettitudine''. Di Matteo replica indirettamente anche al sindaco Gianguido D'Alberto e al capogruppo del Pd, Luca Pilotti, che hanno sollevato la questione: "Chiedo di essere giudicato non per i classici luoghi comuni che caratterizzano il nostro Paese, viste le mie origini, ma per il lavoro che metterò in opera: sono un entusiasta del calcio e cercherò di dare una mano al club con l'innata passione che mi lega a questa disciplina"

La Lega Pro ha segnalato le dichiarazioni dall'amministratore delegato del Teramo, Nicola Di Matteo, alla Procura Federale della Figc ed ha attivato il proprio Comitato etico, presieduto dal prefetto Francesco Cirillo. "La camorra è una organizzazione criminale che nulla può accomunarci. Noi siamo e saremo contro sempre senza se e senza ma. Una dichiarazione assurda e vergognosa", commenta il presidente di LegaPro, Francesco Ghirelli

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Scoccia: mi stanno attaccando perché sono la moglie di Gerosolimo

Marianna Scoccia, sindaco di Prezza e candidata nella lista Udc per l'elezione in Consiglio regionale risponde alle polemiche di questi giorni. Dopo il muro alzato nei suoi confronti da tutti i gruppi politici che compongono la coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura di Marco Marsilio a presidente della Regione e dallo stesso Marsilio, Scoccia si sfoga in un lungo post sui social. "In campo politico l'invidia è spesso malcelata. Ma esiste. Esiste l'invidia e il bisogno di distruggere la felicità dell'altro. Diciamo la verità, mi stanno attaccando perché sono la moglie di Gerosolimo. Un attacco vile, razzista, sessista e provocato solo dall'invidia - scrive Scoccia - un veto violento, perché la Lega aveva bisogno di essere coerente e non candidare nessuno che avesse amministrato con il centrosinistra. E allora sfido chiunque a dimostrarmi quando mai l'ho fatto. Su di me si possono fare tutte le ricerche del caso ma il mio nome non si troverà mai in nessuna lista di centrosinistra. Invece nelle liste del centrodestra ci sono tantissimi candidati che da sinistra sono passati a destra...E di certo non sono io. L'unica coerente sono io". Il sindaco di Prezza ricorda di essere nata politicamente a soli sedici anni, militando in Alleanza Nazionale.

"Sono stata alla età di 25 anni consigliere comunale di Avezzano e qualche anno dopo assessore della provincia dell'Aquila". "Alla politica devo molto non solo in termini di crescita professionale ed umana ma anche perché grazie alla politica ho conosciuto l'uomo che è diventato poi mio marito e che mi ha permesso di essere la donna più felice del mondo con la nascita di Francesco e Federico. Per Andrea io, da sempre donna di centrodestra, mi sono dimessa da assessore provinciale quando lui ha deciso di candidarsi consigliere regionale con il centrosinistra e questo lo feci in una lettera ben motivata per evitare strumentalizzazioni di ogni genere - continua - oggi sono sindaco di Prezza. Vorrei competere in questa tornata elettorale e chiedere il giudizio dei cittadini che sono gli unici ad avere la sovranità nella nostra meravigliosa Italia. Mi è stato insegnato che la politica è inclusione e non esclusione e che gli avversari si battono sul campo, il più forte vince". Il sindaco ritiene che vi sia da qualche parte "paura di misurarsi" ma non riesce a comprendere "la cattiveria gettata su di me". "Ovviamente non per questo mi arrendo".

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Elezioni regionali 2019 Abruzzo: i candidati del PD in provincia di Chieti

 

Il Partito Democratico della provincia di Chieti scende in campo con convinzione a sostegno della candidatura di Giovanni Legnini, uomo delle Istituzioni ma da sempre vicino ai territori ed ai cittadini, perché è proprio da questi tre paletti che il Partito Democratico vuole ripartire: I cittadini, troppo spesso lasciati soli; I territori che nel nostro Abruzzo sono tutti da valorizzare dalla costa alle zone montuose; le istituzioni che a nostro avviso devono essere tutelate e devono essere viste dal cittadino non come un nemico da combattere bensì come un alleato su cui contare. Il Partito Democratico ha contributo in maniera generosa e responsabile alla costruzione della Coalizione mettendo a disposizione tutte le energie impiegate sia all’interno della propria lista che nelle liste civiche legate a Giovanni.

Per questo il Partito Democratico ha messo in campo forze che vengono dai territori e professionisti coniugando rinnovamento con la valorizzazione delle migliori esperienze, una lista aperta al mondo civico i cui componenti hanno accettato con entusiasmo la sfida che gli è stata posta, una lista che rispetta a pieno la parità di genere schierando quattro uomini e quattro donne, una lista di che ha cercato di racchiudere in sé tutto il territorio provinciale dalle aree interne alla costa, dalle grandi città ai centri più piccoli.

Un particolare ringraziamento va al gruppo dirigente del Partito Democratico Provinciale ed a tutte le persone che hanno contribuito alla costruzione della seguente lista con un’attenzione speciale a colori i quali oggi non sono scesi in campo ma che hanno comunque dato da subito la disponibilità ad abbracciare questo progetto.

 

Di seguito gli otto candidati scesi in campo a sostegno del Partito Democratico della Provincia di Chieti:

 

SILVIO PAOLUCCI

La politica come sfida riformista

Silvio Paolucci, 41 anni, nato a Tollo. Sposato con 2 figli. Laurea in economia alla Bocconi. Ha una passione civile, quella delle scelte riformiste in politica e nelle istituzioni. “Vedo la politica dalla parte dei cittadini perché io stesso sono un semplice cittadino”, fa presente. Ha avuto incarichi nelle istituzioni e nel partito. In Provincia a Chieti come assessore al Bilancio (nel 2014) e alla Regione Abruzzo (nel maggio 2014) come assessore alla Sanità, Bilancio e Sport. Tre settori dove ha attuato con passione riforme e innovazioni. Silvio Paolucci è stato segretario provinciale a Chieti nel 2005 dei DS e nel 2007 del PD. Eletto nel 2009 segretario regionale del PD, nella primavera 2014 ha creduto con il Partito Democratico di Centrosinistra che è risultata vincente. Paolucci ottenne un successo personale con 8000 preferenze.

 

 

ANTONIO INNAURATO detto TONINO

Amministratore locale e presidente di enti sovracomunali, ha maturato, nel corso degli anni, una solida esperienza amministrativa e sindacale, avendo sempre a cuore le esigenze del territorio e, in particolare, dei piccoli comuni. Si è impegnato sulle politiche sociali, sulla sicurezza e sui temi della salute, riservando una particolare attenzione alle aree interne. Candidato alle elezioni del 2014, è entrato a far parte del Consiglio Regionale nel Maggio 2018. Ha svolto, in questi mesi, il ruolo di presidente della III Commissione alle Attività Produttive con delega al Lavoro, all’Istruzione, alla Ricerca e all'Agricoltura. È presidente del Consiglio regionale abruzzesi nel mondo. Sempre in prima linea nelle attività in difesa della società civile e dei valori della Resistenza e della Costituzione.

 

 

FRANCESCA BUTTARI

Francesca ha 42 anni, un figlio di 11 , una consulente esperta nel supporto alla spesa dei fondi comunitari e del Fondo per lo sviluppo e coesione. Laureata in Economia Aziendale con un master in contabilità pubblica. Dal 2013 Assessore alle politiche sociali e all'istruzione del comune di Franca villa al mare, prima degli eletti con il PD nelle amministrative del 2016, da quasi 3 anni svolge il ruolo di Vicesindaco. “Mi candido alle prossime elezioni regionali con Giovanni Legnini Presidente, nella lista del Partito Democratico, per dare voce ad un grande progetto collettivo aperto, plurale ed inclusivo, capace di valorizzare tutte le risorse e la vitalità della società civile.Dentro questo nuovo progetto porterò tutta me stessa e l'importante esperienza fatta come amministratrice nel comune di Francavilla. In questi anni grazie all'impegno di un bellissimo gruppo di persone e all'idea comune di buona amministrazione, abbiamo portato avanti un grande progetto per la città e abbiamo toccato con mano che il duro lavoro e la determinazione possono cambiare il corso della storia. Proprio per questo sono convinta che questo modello, se portato in Regione, possa migliorare la qualità della vita di un numero maggiore di cittadini e la politica in generale.Mi metto in gioco anche perché credo sia il momento delle donne, ancora troppo poco rappresentante nelle istituzioni. Sono fortemente convinta che una maggiore presenza di donne "alla guida" garantisca maggiore efficacia nell'azione amministrativa e possa contribuire fortemente al necessario ed urgente processo di riavvicinamento della politica ai bisogni dei cittadini.

Continuerò a lavorare, portando la mia competenza a servizio della grande comunità regionale, sopratutto delle persone con una fragilità economica e sociale più grande, progettando strumenti e metodi che possano massimizzare la spesa dei fondi comunitari e nazionale a servizio delle donne, dei giovani e di tutte le persone disoccupate o mai entrate nel mondo del lavoro”.

 

 

DAVIDE LORIS CAPORALE

Caporale Davide Loris ha 48 anni e vive a Lanciano. Eletto nel 2011 consigliere comunale e dal 2014 assessore all’ambiente ed allo sport , rieletto nel 2016 è nuovamente assessore con le stesse deleghe. Ha contribuito a dar vita alla società partecipata ECOLAN Spa che comprende 53 comuni ed è stato uno dei promotori della raccolta rifiuti differenziata a Lanciano. Nell’ultimo anno si è arrivati a raggiungere il 78% di rifiuti differenziati permettendo così alla città di Lanciano di essere tra i primi dieci comuni, con numero di abitanti superiori a 30000, più virtuosi d’Italia.

 

 

NADIA DI SIPIO

Nata ad Ortona 55 anni fa sposata da 32 anni moglie e madre di due figli svolge da oltre 20 anni l attività di agente immobiliare. Nel 2012 si è candidata nelle liste del PD ed è stata eletta come consigliere comunale e ha svolto per quasi un anno attività di assessore e vicesindaco. Nel 2017 si è candidata nuovamente nelle liste del PD Attualmente consigliere comunale di minoranza presso il comune di Ortona.

 

LINA MARCHESANI

Nata 69 anni fa a Vasto dove attualmente ricopre il ruolo Politiche Sociali, Politiche dellintegrazione,Politiche del Lavoro, Politiche per il Terzo Settore, Pari Opportunità e Personale.

Tra le tante attività promosse per il suo comune particolare rilievo desta l’iniziativa promossa per rendere fruibile alle persone disabili una parte di spiaggia di Vasto.

Le persone che soffrono di una qualche disabilità - ha affermatohanno avuto la possibilità di vivere una esperienza straordinaria. Un progetto che ha ottenuto successo ed entusiasmo nel nostro territorio e che puntiamo a migliorare per il prossimo anno. Un servizio in più, reso possibile dalla rete di collaborazione che si è instaurata tra lente e le associazioni locali, si è rivelato importante per le famiglie e i loro ragazzi, tutti entusiasti e già desiderosi di una nuova estate”.

 

ALESSANDRO MARZOLI

Alessandro Marzoli è nato a Chieti nel febbraio 1983. Diplomato presso la Somerset Senior High School in Pennsylvania, USA e poi al Liceo Classico GB Vico di Chieti, è laureato in giurisprudenza con una tesi sulle gestioni aeroportuali.

Avvocato, esperto di diritto dello sport, viene eletto consigliere comunale a Chieti nellaprile 2005 a soli 22 anni. Ambientalista convinto e cattolico praticante, ha giocato a pallacanestro a livello agonistico. È attualmente ai vertici dello sport italiano, alla guida dellAssociazione Italiana Giocatori di Basket. Nellestate 2012 ha lavorato a San Francisco in Organizing for America, nello staff di Barack Obama per la California, in occasione della campagna per le elezioni presidenziali. Rieletto in Consiglio Comunale con il Partito Democratico nel 2010 e nel 2015 è il piu giovane candidato alla regione nella lista PD della provincia di Chieti.

 

MARIA RITA ARABELLA TENAGLIA

Arabella Tenaglia di Orsogna, nata nel 1971. Moglie e madre di due figli. Avvocato cassazionista iscritta al Foro di Chieti dal 1999. Candidandomi ho deciso di mettere al servizio dellAbruzzo la mia professionalità e la mia esperienza maturate negli anni in cui mi sono occupata anche delle problematiche legate alla gestione, al funzionamento e alla tutela dei diritti degli Enti e amministrazioni locali. Dalla mia storia familiare ho appreso che la politica, se fatta con impegno autentico, è il collante indispensabile per contribuire alla crescita del nostro Abruzzo. Per questo ho accolto con entusiasmo la proposta di lavorare per il nostro territorio e la nostra comunità per un progetto di qualità tutto abruzzese.

 

 

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Lista Udc, Bellachioma: questione di coerenza politica e etica

 "Non è stata questione di veti personali, ma questione di coerenza politica e etica". Lo ha chiarito il segretario regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma,  in merito alla questione Udc. "Questo nostro non è un veto ma un principio di coerenza. Per quanto riguarda le candidature dei partiti che fanno parte della coalizione che sostiene Marco Marsilio, avevamo chiesto di far passare un messaggio all'elettorato di coerenza e discontinuità rispetto ad un modello politico che ha visto l'Abruzzo protagonista negli ultimi cinque anni di situazioni poco chiare e poco legittime - ha spiegato il leader leghista - purtroppo è successo quello che nessuno si aspettava. Chiaramente andremo fino in fondo per capire di chi sono le responsabilità". "Ribadisco che la Lega non ha nulla contro le persone ma è chiaro che i trasformismi politici e il fatto che ci sia sempre qualcuno che non accetti che ad un certo momento ci si può anche fermare e aspettare il prossimo turno è una cosa che mette in difficoltà non soltanto l'intera coalizione ma anche quello che vogliamo proporre agli abruzzesi: una gestione di una regione che sia nuova, basata soprattutto sul fatto che siamo trasparenti, limpidi e chiari". Sul fatto che dopo la presentazione ufficiale delle liste l'Udc continui a far parte legalmente della coalizione Bellachioma ha evidenziato: "Siamo stati tutti chiari, da Marsilio a Pagano a Sigismondi, abbiamo detto tutti la stessa cosa: per quanto ci riguarda l'Udc non tecnicamente ma moralmente è fuori dalla coalizione e qualora dovesse esprimere eletti non faranno parte della futura maggioranza". "Quello che più mi dispiace è che nella lista Udc ci sono persone valide e il danno più grande, i responsabili, l'hanno fatto all'interno della loro lista, perché non hanno tradito il centrodestra e gli accordi presi ma hanno tradito i loro stessi candidati che ci hanno messo la faccia e non solo", ha concluso Bellachioma. 

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Lista Udc, Marsilio all’attacco

"Si tratta di un fatto politico e non meramente tecnico, non c'è bisogno di avere l'Udc in maggioranza. Se l'Udc riuscirà ad ottenere seggi, visto che noi non faremo campagna con l'Udc, io non li sosterrò. Il simbolo non sarà a fianco dei nostri simboli e qualora eleggesse consiglieri, non faranno parte della maggioranza, la maggioranza è sufficientemente ampia per garantire il governo della Regione". Lo ha detto il candidato alla presidenza della Regione per il Centrodestra, Marco Marsilio, avviando ufficialmente la sua campagna elettorale. Marsilio ha rimarcato che tecnicamente è impossibile cancellare l'Udc ma politicamente è già fuori. "Quando c'è coesione tra gli eletti dentro la maggioranza un voto, quello dell'Udc, se avrà il suo seggio, non fa la differenza. E la coesione sui programmi, sugli uomini e sugli obiettivi, è la condizione imprescindibile per governare la Regione".

 

"L'Abruzzo deve tornare al centro delle politiche anche nazionali ed europee". Così il candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra Marco Marsilio, alle elezioni del prossimo 10 febbraio, prima di salire sul treno che lo ha portato all'Aquila dove ha aperto la campagna elettorale insieme a tutti i candidati delle liste del centrodestra. "Abbiamo una regione dove i porti sono insabbiati, l'autostrada è la più costosa d'Italia e forse d'Europa, la ferrovia è ferma a fine Ottocento, quando va bene all'anteguerra. Un handicap che l'Abruzzo deve assolutamente rimuovere e siamo qui con l'impegno di fare di questa vicenda una vicenda a livello nazionale, affinché l'Abruzzo torni ad avere l'attenzione che merita e possa tornare ad essere come lo è stato fino negli anni '70-'80 un motore dello sviluppo del Centro Sud e non una regione marginale e dimenticata". "Ho scelto non a caso di raggiungere L'Aquila partendo con questo trenino, con una linea non elettrificata che rappresenta plasticamente una condizione di sottosviluppo del territorio, una palla al piede per la crescita del territorio - ha continuato Marsilio - un territorio che avrebbe tutte le caratteristiche per decollare, un'area industriale moribonda, che non ha un'adeguata piattaforma logistica, dove non c'è possibilità di far muovere merci e persone a costi sostenibili. Questo è il tema dello sviluppo che vogliamo proporre", ha concluso Marsilio

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