Redazione Notizie D'Abruzzo

Racconto dei quattro anni alla guida della Provincia: a Pescara iniziativa di Antonio Di Marco

Lunedì 7 gennaio 2019 alle ore 18.00 presso il Padiglione del Porto Turistico, a conclusione dei suoi quattro anni alla Presidenza della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco organizza una grande iniziativa pubblica per raccontare e ripercorrere le tappe più significative della sua esperienza alla guida dell’Ente, rivolgendosi ai cittadini della comunità provinciale pescarese.

All’incontro, dedicato al “Racconto dei quattro anni alla guida della Provincia di Pescara”, saranno presenti Achille Variati Presidente Nazionale dell’Unione delle Province Italiane, l’on. Grazia Francescato, testimonial di battaglie ambientali permanenti, già parlamentare e presidente WWF Italia, Sindaci e Amministratori della Provincia di Pescara, Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori provinciali.

 

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XV edizione della Pagella d’Oro della Pro Loco di Pianella

Sabato 5 gennaio si è svolta nella sala consiliare “Donato Cavallone” del Comune di Pianella la quindicesima edizione della manifestazione “Pagella d’Oro- Premio Gesualdo de Felici” nella quale sono stati premiati dalla Pro Loco gli alunni più meritevoli di Pianella. Ha portato il saluto per l’Amministrazione Comunale, ente patrocinante, il sindaco Sandro Marinelli.

<< Il premio, ricorda il presidente della Pro Loco, Edoardo Faieta, «è dedicato al Marchese Gesualdo III de Felici, filantropo di Pianella, che alla fine dell'800 istituì borse di studio in denaro per i ragazzi meritevoli appartenenti alle famiglie disagiate. Negli anni ‘90, l'imprenditore Piero Peduzzi, alla cui memoria è dedicato un premio speciale, portò avanti la lodevole iniziativa attraverso la Società Operaia di Mutuo Soccorso». Nel 2005 la Pro Loco ha ripreso il testimone e da allora, grazie anche al supporto degli sponsor, consegna ai ragazzi più bravi delle scuole elementari e medie di Pianella una borsa di studio, una pergamena e dei libri. >>. Novità introdotta in questa edizione è stata la consegna all’istituto comprensivo “Papa Giovanni XXIII” di un buono per acquistare uno strumento musicale. La consegna è stata simbolicamente effettuata dagli studenti che hanno riportato la votazione massima nello studio dello strumento musicale: Di Marcantonio Veronica, Marinelli Andrea, Minetti Elettra.

I premiati di quest’anno della classe quinta della scuola primaria a.s. 2017/2018: Ranucci Lorenzo, Filippone Laura, Filippone Mattia, Sinni Filippo, Mariotti Christian, Di Egidio Giovanni. Per la scuola secondaria a.s. 2017/2018 premi a: Di Marcantonio Veronica, D’Angelo Valerio, Coletti Sofia, Minetti Elettra, Cerritelli Sara.

Miglior alunno in assoluto è risultata Minetti Elettra, della scuola media, vincitrice del premio speciale Peduzzi.

 

 

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Elezioni Regionali: Legnini, con me ampia coalizione cittadini

"Un'ampia coalizione di cittadini, di società civile, con molti candidati alla prima esperienza, una coalizione tra progressisti, liberali, popolari, cattolici come io auspicavo, un campo largo, repubblicano, che si richiama ai valori della nostra Costituzione, il che costituisce una novità per l'Abruzzo, ma anche per il nostro Paese". Lo afferma Giovanni Legnini,  candidato alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del prossimo 10 febbraio, ha descritto la coalizione che lo sosterrà, inaugurando oggi il suo comitato nella centrale via Piave. "Tre sono le liste collegate alla mia candidatura 'Legnini presidente', 'Abruzzo in Comune' che rappresenta il mondo degli amministratori locali e un'altra che rappresenta le culture del volontariato e del cattolicesimo democratico. Poi altre liste civiche e le forze politiche di centrosinistra che sostengono questa coalizione alla testa della quale vi sono i cittadini". "Ho chiesto ai partiti di non essere più il centro gravitazionale della politica  ma di sostenere uno sforzo di innovazione".

Una "rivoluzione copernicana, non più l'esercizio del potere autoreferenziale": è quella che propone Giovanni Legnini, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del prossimo 10 febbraio. "Bisogna partire dai bisogni dei cittadini, dalle esigenze del territorio e ascoltare" ha detto inaugurando oggi il comitato elettorale a Pescara. Rivolgendosi a quanti si candideranno per sostenerlo, Legnini li ha invitati a 'intercettare' coloro che in passato hanno votato il Movimento Cinquestelle. "Se vogliono votare l'inconcludenza dei Cinquestelle e ripetere esperienze fallimentari come quelle di Roma e Torino... - ha detto - Ascoltiamo anche i cittadini delusi. Il Movimento Cinquestelle è diventato un partito di potere, loro sono il potere adesso, che d'altra parte esercitano legittimamente". "Il 10 febbraio chi voterà Lega non voterà Salvini, ma Marsilio: la scelta sarà tra un romano, l'inconcludenza dei 5 Stelle e di chi li rappresenta in Abruzzo e un candidato presidente voluto dalla maggioranza dei sindaci abruzzesi e da moltissimi cittadini e sostenuto da un'ampia alleanza di liberali e progressisti, cattolici democratici e popolari, in grado di dar vita a una grande stagione di governo che dia forza e autorevolezza alla nostra regione"

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Marsilio: sono abruzzese tra gli abruzzesi

"Sono onorato di aver avuto la fiducia della lega, sono abruzzese tra gli abruzzesi, questa non puo' essere piu' una terra di emigrazione, qui ci deve essere futuro per i nostri figli". Cosi' il senatore di Fratelli d'Italia Marco Marsilio candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, intervenendo nel corso del comizio tenuto all'Aquila dal leader della Lega, Matteo Salvini, che ha concluso il tour abruzzese per la campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo 10 febbraio. "Con queste donne e questi uomini possiamo farcela a cambiare rotta nella nostra regione - ha continuato -. Dobbiamo creare le condizioni per essere sereni e vivere nel benessere nella nostra terra - ha concluso Marsilio.

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Inchiesta sulla presunta frode fiscale, il Gip Chieti dichiara incompetenza territoriale

Il gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha dichiarato la propria incompetenza territoriale, indicando quale competente il Gip di Napoli, ovvero del luogo in cui sono stati commessi tutti i reati da considerarsi piu' gravi per ciascun indagato, nell'ambito dell'indagine della Procura della Repubblica di Chieti che lo scorso 13 dicembre ha portato all'arresto a Chieti, nell'ambito di un'indagini condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia, di 12 persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata a una frode fiscale di oltre 60 milioni di euro commessa attraverso indebita compensazione di crediti. De Ninis nella stessa ordinanza, che fa seguito a istanze contenenti l'eccezione di incompetenza territoriale presentate dai difensori di alcuni indagati, dispone la trasmissione degli atti al pubblico ministero che dovra' inviarli all'autorita' giudiziaria partenopea.

Secondo il Gip di Chieti, in base a quanto emerge da un'indagine aperta presso la Procura di Napoli - che ha portato a giugno 2018 all'emissione di una serie di misure cautelari per fatti in parte coincidenti con le imputazioni formulate nell'inchiesta di Chieti - e sulla base di quanto emerge sia dall'indagine di Napoli sia da quella teatina, l'associazione a delinquere era operativa a Napoli almeno dal 2015, gia' molto tempo prima che emergessero gli elementi di prova dell'operativita' della cellula teatina. E che la maggior parte dei bonifici eseguiti attraverso gli F24 con i quali sono state realizzate le compensazioni emerse dall'indagini svolta a Chieti, siano stati ordinati per via telematica da uno studio con sede a Napoli. 

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Legnini: con Salvini e’ coalizione di destra pura

''La visita del Ministro Salvini in Abruzzo dimostra che non c'e' piu' una coalizione di centro destra ma di destra'': lo scrive in una nota Giovanni Legnini a commento della due giorni del leader della Lega in Abruzzo. ''Il 10 febbraio chi votera' Lega non votera' Salvini ma Marsilio: la scelta sara' tra un romano - prosegue Legnini - l'inconcludenza dei 5 Stelle e di chi li rappresenta in Abruzzo e un candidato Presidente, voluto dalla maggioranza dei sindaci abruzzesi e da moltissimi cittadini e sostenuto da un'ampia alleanza di liberali e progressisti, cattolici democratici e popolari, in grado di dar vita a una grande stagione di governo che dia forza e autorevolezza alla nostra regione''

''Non una parola sul perche' l'Abruzzo secondo loro dovrebbe essere governato da un candidato Presidente, il Sen. Marsilio, uomo della destra romana paracadutato in Abruzzo, in virtu' di spartizioni tra i partiti lontanissime dall'Abruzzo e dai suoi problemi - ha proseguito Legnini - Non lo diciamo noi ma fu il leader della Lega abruzzese l'on.le Bellachioma in un'intervista del 31 ottobre 2018,a dichiarare: 'Marsilio non e' abruzzese e il messaggio che potrebbe andare all'elettorato e' che nessuno e' stato capace di trovare un conterraneo. L'Italia agli italiani e l'Abruzzo agli abruzzesi. Questo mi sembra evidente'. Condividiamo la posizione dell'on.le Bellachioma'', conclude Legnini. 

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Di Maio: Dateci l’opportunita’ di governare l’Abruzzo

"La legge regionale per le elezioni regionali prevede un vincitore e una maggioranza. Non abbiamo il problema di una legge elettorale che a livello nazionale ha fatto in modo di non poter consentire di avere un vincitore". Risponde cosi' Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, a chi gli chiede se l'Abruzzo, all'esito del voto che vede nei sondaggi volare M5s e Lega, potrebbe diventare il primo laboratorio di un Governo regionale giallo-verde. "Veramente - aggiunge Di Maio- una legge per far si' che non ci fosse un vincitore era stata progettata a livello nazionale per colpire il Movimento 5 Stelle ma gli e' andata male. Questo dimostra che tutti i partiti che si fanno i conti pensando di poterci fregare poi alla fine rimangono sempre fregati. Porta male- conclude- provare a fregare il Movimento 5 Stelle"

"Dateci l'opportunita' di governare l'Abruzzo e a dicembre trasferiremo ogni euro degli sprechi e dei privilegi di questa regione verso la sanita' verso gli aiuti agli imprenditori e i commercianti, verso gli investimenti per ambiente e infrastrutture ovvero verso le opportunita' di questa regione". Lo dice Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, a Pescara, in occasione della visita all'associazione On the Road dove ha incontrato persone che vivono in condizioni di grave difficoltà.

 

"E' un impegno del Governo trovare una soluzione" per i parenti delle vittime di Rigopiano. Cosi' il ministro Luigi Di Maio a Pescara, a margine di un incontro con gli operatori dell'associazione On The Road. "I nostri - ha aggiunto - sono stati in contatto con le famiglie delle vittime. Il nostro obiettivo e' evitare che oltre il danno enorme della tragedia ci sia anche la beffa". Ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva annunciato che entro dieci giorni dara' delle risposte ai familiari delle vittime sulla possibilita' di approvare una legge sull'impronta di quella di Viareggio "Nei prossimi giorni metteremo allo studio tutti i nostri tecnici - ha concluso Di Maio - per trovare una soluzione".

"Io dico agli abruzzesi cogliamo questa occasione insieme- prosegue Di Maio- quando sono arrivato al Governo a giugno ho trovato miliardi e miliardi di euro nel bilancio dello Stato di spese inutili e sprechi e li abbiamo tagliati e messi su quota cento, reddito di cittadinanza, aumento delle pensioni minime e sull'abbassamento delle tasse alle imprese che inizieranno a scendere da quest'anno. Facciamo lo stesso con l'Abruzzo. Dateci l'opportunita' di governarlo- prosegue- e taglieremo tutti gli sprechi che non servono come abbiamo fatto a luglio e ottobre tagliando tutti i vitalizi agli ex parlamentari a Roma e come abbiamo fatto con la legge di bilancio tagliando le pensioni d'oro che sono state tagliate a dicembre"

"Il reddito di cittadinanza è stato concepito per i cittadini italiani. E per rispettare le normative europee e farlo avere ai cittadini italiani, spostiamo quello che è il cosiddetto lungo soggiorno a oltre 10 anni, bypassando in questo modo le normative europee che ci dicono che dobbiamo darlo a tutti, mentre noi lo diamo solo ai cittadini italiani". È quanto dichiara il vicepremier e leader M5s, Luigi Di Maio, a Pescara, a margine di un incontro con gli operatori dell'associazione On The Road, ripondendo così a chi gli riporta la polemica politica innescata da alcuni esponenti di Forza Italia, convinti che il reddito di cittadinanza verrà dato agli immigrati. "Tutte queste preoccupazioni che hanno questi signori - rimarca Di Maio - sono infondate, dal momento che proprio loro, quando erano al governo, crearono gli strumenti sia per gli italiani che per gli stranieri"

"Non c'e' il rischio che meta' reddito di cittadinanza possa finire nelle tasche di chi lavora in nero, perche' abbiamo in atto diverse interlocuzioni con le autorita' preposte ai controlli e abbiamo dato, con il decreto fiscale, il potere alla Guardia di finanza di accedere alla banca dati dell'Agenzia delle entrate sulle transazioni". Lo ha detto il ministro Luigi Di Maio

"Significa che noi potremo controllare in tempo reale gli abusi e trovare quelli che ne abusano - ha sottolineato Di Maio - Voglio pero' anche dire che le persone in difficolta' di questo paese, cioe' i pensionati, gli invalidi e i giovani disoccupati, nella stragrande maggioranza sono persone oneste, persone che hanno difficolta' e continuano ad averla perche' hanno scelto di non fare i furbi nella vita"

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Salvata testuggine marina nel Chietino, aveva un amo conficcato in bocca

Una tartaruga 'Caretta Caretta' con un grosso amo conficcato in bocca e' stata ritrovata viva sulla spiaggia di Casalbordino. La segnalazione e' giunta da un cittadino che ha richiesto l'intervento dei volontari del Gruppo comunale della Protezione civile di Vasto. Immediatamente e' stato contattato il veterinario in servizio di Prevenzione e Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della Asl 2 Abruzzo, per un primo esame sulle condizioni della testuggine che e' stata quindi trasferita per le cure del caso al Centro Recupero Cetacei Onlus di Pescara

immagine di repertorio

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Reddito di cittadinanza, Studio Cgia: 3 miliardi potrebbero andare a chi lavora in nero

La metà della spesa per il reddito di cittadinanza, circa 3 su 6 miliardi di euro previsti, potrebbe finire nelle tasche di persone che lavorano in maniera irregolare, i cosiddetti "lavoratori in nero" e in quelle delle loro famiglie. Lo sostiene l'Ufficio studia della Cgia di Mestre, sulla base delle anticipazioni apparse nei giorni scorsi sulla misura, che valuta in poco più di 4 milioni di persone la platea potenziale, in 1.375.000 nuclei familiari. Citando l'Istat, la Cgiaricorda che in Italia ci sono poco meno di 3,3 milioni di occupati che svolgono un'attività irregolare. Se da questo numero rimuoviamo i dipendenti che lavorano anche irregolarmente ma non potranno chiedere il reddito e i pensionati che non hanno i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza - pari, in linea di massima, a 1,3 milioni di unità - coloro che svolgendo un'attività irregolare potrebbero, in linea teorica, percepire questa misura sarebbero 2 milioni (tra i quali casalinghe, formalmente inattivi, studenti ecc); vale a dire la metà dei potenziali aventi diritto. 

La regione più "a rischio" è la Calabria che, secondo gli ultimi dati disponibili (anno 2016), presenta 140.700 lavoratori in nero e un'incidenza del valore aggiunto da lavoro irregolare sul Pil regionale pari al 9,4%, quasi doppio rispetto al dato medio nazionale (5,1%). Segue la Campania con 372.600 unità e un Pil in "nero" dell'8,6%. Al terzo posto la Sicilia, con 303.700 irregolari e un peso dell'8,1%. Le realtà meno interessate dalla presenza dell'economia sommersa sono Friuli Venezia Giulia, con 56.400 irregolari e il 4,1% del Pil regionale; Lombardia, con 485.600 e 3,9%, Veneto con 197.600 lavoratori in nero e 3,8% del Pil regionale. 

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Salvini: L’Abruzzo chiederà il referendum per l’autonomia

Accoglienza calorosa per il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a Teramo. In tantissimi si sono messi in coda per stringere la mano e per fare un selfie insieme al leader della Lega. "Che bello stare in mezzo a gente normale, positiva e sorridente senza i rompiballe dei centri sociali", ha detto Salvini durante una diretta Facebook. "E' così da stamattina. Una calorosa, fantastica, costruttiva accoglienza a Teramo. Che sia di buon auspicio per un buon anno, positivo e costruttivo in tutta Italia", ha aggiunto il ministro che oggi sarà anche a L'Aquila

"L'Abruzzo chiederà il referendum per l'autonomia ''perché spendere i soldi vicino a dove vengono pagati garantisce meno sprechi, meno furti e più efficienza''. Così il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, a Teramo nel corso dell'incontro con i candidati della Lega alle prossime elezioni regionali del 10 febbraio in Abruzzo.

 Salvini ha ribadito quello che in apertura dell'incontro era stato annunciato da altri esponenti dello stesso partito, e cioè la proposta di un referendum popolare per l'autonomia della Regione Abruzzo, per la gestione di particolari materie per il momento di competenza dello Stato, sull'esempio di Lombardia e Veneto che già la applicano: ''L'autonomia dei territori, dei sindaci e dei Governatori - ha detto Salvini sull'argomento - farà bene da nord a sud, lo dimostra tutto il resto del mondo'

Una cinquantina di simpatizzanti di Potere al popolo e di Teramo Antifascista ha contestato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in visita a Teramo nella due giorni abruzzese per sostenere i candidati della Lega alle elezioni regionali. Al canto di 'Bella ciao' e urlando slogan del tipo 'Lega Salvini e lascialo legato', 'Siamo tutti antifascisti', il gruppetto ha tentato di avvicinarsi al corteo di auto del vicepremier in visita privata al vescovo di Teramo dopo aver incontrato i cittadini. I manifestanti sono stati tenuti a distanza nella centrale piazza Martiri, dove anche oggi si sta svolgendo il mercato, da un nutrito plotone di agenti della Polizia di stato del reparto celere. Il ministro, che è stato costretto a modificare il programma della visita, saltando la passeggiata lungo il mercato ambulante perché trattenuto dalla folla che ha voluto scattare selfie, è stato circa mezzora dal vescovo Lorenzo Leuzzi

La visita a L'Aquila. Salvini risponde ai contestatori

Un gruppo di contestatori ha urlato "sciacallo, non ti vogliamo" al vicepremier Matteo Salvini, all'Aquila per presentare le liste della Lega, uno sparuto gruppo in mezzo alla folla che lo applaudiva gridando: "Matteo, Matteo", "Salvini, Salvini". E una volta salito sul palco il vicepremier, rivolgendosi ai contestatori, ha detto: "Fate un applauso a gente che nel 2019 è in piazza a urlare 'siamo tutti clandestini', prendete il barcone e andate dove volete pace e bene fratelli, tornate nel vostro centro sociale". E ancora: "Sono sempre più convinto che questo governo ha fatto bene a riportare nelle scuole l'educazione civica, per insegnare anche la buona educazione a quattro figli di papà, che mi mettono una tristezza...pane e nutella per tutti!!!. Perché noi vogliamo bene a tutti". Poi, soprattutto in riferimento al momento di tensione davanti alla Chiesa delle Anime Sante, prima di arrivare sul palco, ha aggiunto: "Mentre quei tre sfigati erano in piazza ad urlare come ossessi, centinaia di persone perbene urlavano ancora di più e mi salutavano, è uscito anche il parroco a salutarci, quindi grazie". Per niente turbato, giacca della polizia addosso in mezzo a qualche fiocco di neve, ha ironizzato sulle contestazioni che citavano una canzone partigiana "'Attento a come fischia il vento'? Non sentivo da tanto roba del genere, sono fermi ai tempi...premio nobel alla fantasia". 

I temi nazionali

"Abbiamo tolto la supertassa sulle sigarette elettroniche. Avevano tassato pure l'aria che si respira, fortuna che non avevano messo una tassa sui selfie, altrimenti io sarei rovinato". Cosi' il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aprendo il suo intervento oggi pomeriggio a Roseto degli Abruzzi , davanti ai balneatori, nella due giorni abruzzese a sostegno della Lega in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo. "Sono contento che i primi incontri pubblici del 2019 io abbia avuto l'onore di farli in giro per l'Abruzzo. Qualcuno si e' chiesto cosa vado a fare in Abruzzo il 4 e 5 gennaio. Vado ad aiutare gli abruzzesi a riprendersi la loro terra, e se nevica tanto meglio. C'e' poco da parlare e tanto da fare", ha poi concluso.

"Di Battista sara' uno in piu' che ci dara' una mano". Con queste parole, il vicepremier leghista, Matteo Salvini, ha commentato il ritorno dell'esponente M5s sulla scena politica italiana, parlando con i giornalisti a L'Aquila. "Sui migranti continueremo a fare quello che abbiamo cominciato a fare dal 2018", ha aggiunto

"Sul reddito di cittadinanza se si riescono a coinvolgere le imprese e ad eliminare i furbetti degli abusi sono felice". Lo ha detto il vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini intervenendo a L'Aquila a conclusione del tour in Abruzzo a sostegno dei candidati di centrodestra alle prossime elezioni regionali di febbraio.

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