"L'incrocio 'Villa Obletter' in via dei Frentani è pericoloso e va
messo in sicurezza". A ribadirlo, ancora una volta è il Vicesindaco di
San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente nel corso dell'Assemblea dei
Sindaci della Provincia di Chieti dello scorso 21 maggio.
"Ho segnalato al Presidente Mario Pupillo e agli amministratori
presenti - dichiara Di Clemente - l'estrema pericolosità dell'incrocio
di Villa Obletter sia per le precarie condizioni del manto stradale e,
soprattutto, a causa del non funzionamento dell'impianto semaforico.
Disservizi che ho più volte posto all'attenzione dell'amministrazione
provinciale e che erano stati risolti dalla precedente amministrazione
Di Giuseppantonio, di facevo parte, ma che si sono poi riproposti. Ora
è necessario intervenire con urgenza per la messa in sicurezza di un
incrocio dove transitano molte autovetture di residenti in
Torrevecchia Teatina, San Giovanni Teatino (Fontechiaro da Capo),
Chieti e Francavilla".
Nello stesso intervento Di Clemente ha chiesto al presidente Pupillo
di attivarsi anche per la manutenzione della strade di competenza
provinciale ricadenti nel comune di San Giovanni Teatino, dove tra
l'altro non è stato ancora ha effettuato alcun sfalcio dell'erba. In
molte strade, di competenza provinciale, la visibilità è ridotta tanto
da rendere pericoloso il transito. Infine Di Clemente ha chiesto non
solo la potatura delle piante, ma anche il censimento di quelle
pericolanti per poterne pianificare l'abbattimento.
"Entro 30 giorni mi aspetto una risposta adeguata da parte del
Presidente Pupillo. Un risposta - conclude Di Clemente - attesa non
solo dalla comunità di San Giovanni Teatino come ho ribadito
all'Assemblea dei Sindaci".
Elezioni comunali a Fossacesia, netta affermazione per il sindaco Enrico Di Giuseppantonio con il 65 % dei voti
“Un grande successo per me, per la mia lista e per Fossacesia, che con la nostra Amministrazione avrà l’opportunità di proseguire lungo il cammino tracciato negli ultimi 5 anni dal mio esecutivo comunale e decisa a diventare una città moderna e pronta alle nuove sfide”. Sono le prime parole espresse dal riconfermato Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, dopo lo spoglio che lo ha visto nettamente premiato con il 65 per cento dei voti per un nuovo mandato alla guida di Fossacesia, il centro più grande tra i 51 della provincia di Chieti, chiamati ieri al voto per il rinnovo delle amministrazioni comunali.
“Ho rinunciato ad altre opportunità politiche per restare alla guida della mia città, che amo profondamente – ha sottolineato Di Giuseppantonio – anche perché dobbiamo avviare alcune importanti opere pubbliche, che completeranno il processo di cambiamento di Fossacesia. Sono orgoglioso del risultato ottenuto e per la fiducia che ci è stata accordata e di questo ringrazio i miei concittadini. Il voto che ci è stato dato ha voluto premiare la politica del fare. Vogliamo, insomma, una città che sia orgogliosa di se stessa e del ruolo che immaginiamo per essa nella nostra regione. Oggi amministrare i comuni è una vera e propria missione, e ciò richiede sacrificio, tempo e uno stimolo che non deve spegnersi mai. La nuova Amministrazione continuerà a lavorare per fare di Fossacesia una città più dinamica e connessa con il territorio e l’Abruzzo”.
Quale rotta terrà il governo verde-giallo?
Quale rotta terrà il governo verde-giallo?
Vorrei per prima cosa valutare le previsioni fatte nel mio articolo di sabato 25 maggio. Avevo preso in considerazione solo la Lega, il Movimento 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia e il PD perché ritenevo che solo questi partiti sarebbero riusciti a superare la soglia del 4% e così è stato. Avevo anche previsto senza sbagliare il successi di Salvini e della Meloni, la sconfitta di Berlusconi e di Di Maio e una modesta ripresa del PD. Questa ripresa è solo percentuale e data dalla contrazione dei votanti rispetto alle politiche perché in termini assoluti il PD ha ottenuto lo stesso numero di voti del 4 marzo; i Grillini sono andati peggio di quanto mi aspettavo. La reazione di Salvini al successo elettorale, evidenziata nella dichiarazione rilasciata nella notte di domenica dal segretario della Lega è stata esattamente prevista nel mio articolo
Che futuro si prospetta?
Salvini come è logico, dal momento che in questa alleanza ci guadagna molto e l’alleato ci perde assai, non ha alcuna intenzione di far cadere il governo. E’ però determinato a modificare i rapporti di forza nel Consiglio dei Ministri e sul tavolo metterà il decreto Sicurezza bis, la flat tax, la realizzazione della Tav , la riforma della Giustizia secondo il suo modello e l’autonomia regionale. Non sarà disposto a tollerare ostacoli o rinvii. Se questi si dovessero presentare potrà interrompere il contratto accusando i 5 stelle di inadempienza. In questo caso, o a ottobre o in primavera ci sarà solo la possibilità di elezioni perché il PD in faticosa risalita non è disposto a fare la rete di salvataggio per il Movimento, e anche se una maggioranza parlamentare con Fratelli d’Italia, Forza Italia e un’ala scissionista dei 5 stelle fosse possibile, non commetterà lo stesso errore di Renzi che andò alla Presidenza del Governo senza passare prima per il vaglio elettorale. Avevo in precedenza accennato a due variabili; una di esse riguarda la possibilità che inchieste giudiziarie colpiscano esponenti di primo piano del Partito e perfino lo stesso Segretario. In questo caso l’unica difesa sarebbe l’attacco, ciò è una campagna elettorale sulla base della indipendenza della politica e della necessità di una immediata riforma della Magistratura dopo aver conseguito una schiacciante vittoria. Che questa ipotesi non sia campata in aria mi è confermato da una intervista rilasciata da un giornalista del Fatto Quotidiano che diceva all’incirca così: la sconfitta dei 5 stelle è dipesa dal fatto che non hanno saputo comunicare tutti i provvedimenti presi in questo anno di governo. La legge sulla corruzione, ad esempio, produrrà moltissime inchieste giudiziarie. Se questa non è una minaccia o almeno un avviso poco ci manca. L’elettorato non è però più quello del 1993 e a torto o a ragione non si fa impressionare dalle inchieste e la nuova tangentopoli con collusioni mafiose sbandierata in campagna elettorale non ha frenato il successo della Lega.
Le difficoltà di Di Maio
Luigino ha subito una sconfitta devastante in campo nazionale dopo sette dure sconfitte a livello regionale. Si trova quindi in grande difficoltà. La sua posizione di Capo Politico, in qualche modo di Duce (ricordiamo che durante l’impresa di Fiume d’Annunzio era nominato “il Comandante” e anche “il Duce”) deriva la sua posizione non dalla vittoria in un Congresso del Partito ma per designazione del Garante. Il primo problema da risolvere è quanto potere decisionale conserverà all’interno del Movimento se si formerà una segreteria o un direttorio, e in che modo saranno prese le decisioni future. Andare ad elezioni subito è una opzione da evitare perché trasferirebbe nel Parlamento la perdita di consensi avuta alle europee e i parlamentari più a rischio perché al secondo mandato o perché eletti in Collegi dove la conferma è difficile faranno una consistente opposizione. Di Maio nelle dichiarazioni di lunedì pomeriggio ha affermato che il governo andrà avanti e che non farà passare provvedimenti della Lega contrari ai principi del Movimento. Temo però che dovrà cedere su molte cose pur di non far saltare il Governo perché si trova nelle condizioni di un condannato a morte che non potendo ottenere la grazia cerca in ogni modo di allontanare il giorno dell’esecuzione. Una buona carta da giocare però gli è rimasta e riguarda la autonomia delle regioni del nord. Il Movimento conserva ancora la leadership del sud e deve quindi quasi trasformarsi in una lega sud se non vuole perdere i residui consensi. Questa posizione è forte perché in Parlamento troverebbe a sostegno anche i voti di PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
La variabile europea
I sovranisti sono andati bene ma non tanto da modificare in modo rivoluzionario i rapporti di forza in Europa. Le tre importanti posizione in Europa dell’Italia, Draghi alla BCE, Tajani alla presidenza del Parlamento Europeo e Mogherini agli Esteri sono al capolinea e nessuno di queste posizioni è contendibile dall’Italia. Avremo un Commissario, ma di che peso? Quello che più importa è quale flessibilità sui conti riuscirà ad ottenere l’attuale governo? Gli avversari dei sovranisti vorranno picchiare duro o saranno più diplomatici per paura che un crollo economico dell’Italia coinvolga anche gli altri paesi? E Salvini andrà dritto seguendo le idee dei suoi consiglieri economici o si dimostrerà più malleabile come il famoso bullo romano che dice “me ne hanno date ma gliene ho dette!”? In definitiva molto dipenderà dal livello dello spread perché se il Matteo verde dice che lui lo spread se lo mangia a colazione, un crollo economico toglierebbe agli italiani non solo la colazione ma anche la cena.
di Achille Lucio Gaspari
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Elezioni, Di Sabatino: PD ha dimostrato di essere vivo, combattivo e unica reale alternativa alla deriva populista
“La Lega ha vinto le elezioni europee, ma il Partito Democratico ha dimostrato di essere vivo, combattivo e l’unica reale alternativa alla deriva populista – dichiara Renzo Di Sabatino, segretario regionale del Pd Abruzzo -. Un risultato soddisfacente, che prova che esiste un’inversione di tendenza rispetto alle politiche del 2018 e al risultato delle regionali, anche se, in quell’occasione, il Pd è stato generoso nei confronti delle civiche in campo. Segnali confortanti, che ci indicano che la strada intrapresa è quella giusta. Il dato negativo è che non registriamo lo stesso avanzamento del campo progressista, rispetto alle elezioni regionali, e delle forze europeiste, e che non c’è un allargamento intorno al Pd.
Per quanto riguarda le amministrative nella nostra regione, invece, credo che il risultato ottenuto a Pescara non si possa definire negativo e penso anche che se i poli civici e il M5S non fossero crollati, si sarebbe andati al ballottaggio e la partita sarebbe ancora aperta. È pur vero, però, che nel capoluogo adriatico abbiamo pagato le frammentazioni e le divisioni: una coalizione più ampia e coesa sarebbe stata sicuramente più competitiva. La formula vincente è quella di unire i movimenti civici con le forze politiche strutturate.
A Montesilvano, invece, il risultato è negativo, ma considerata la realtà da cui partivamo possiamo dire che ieri è iniziato il percorso di rinnovamento del Pd di Montesilvano. C’è rammarico per Città Sant’Angelo e soprattutto Giulianova, dove gli elettori ci hanno mostrato con chiarezza che il Partito Democratico, quando si isola, non può raggiungere alcun obiettivo. Ovviamente, c’è anche soddisfazione per i tanti Comuni dove i nostri sindaci sono stati eletti, come Pineto e Mosciano Sant’Angelo, dove il centrodestra è stato battuto da una coalizione civica dove eravamo presenti, come Sant’Egidio alla Vibrata, e in tanti altri piccoli centri in cui coalizioni civiche di centrosinistra hanno avuto la meglio.
Adesso ripartiremo con più slancio e con la consapevolezza che l’esperienza del campo
largo, portata avanti durante le regionali, è la formula vincente per il Pd. Una riflessione finale, però, voglio dedicarla al Movimento 5 Stelle. Una realtà politica che ha confermato il trend negativo durante queste elezioni e che continua a perdere consensi. Sarebbe il caso, in Abruzzo, che gli esponenti del M5S smettessero di attaccare il centrosinistra e, sui temi comuni, indirizzassero le loro forze per fare con noi opposizione alla giunta Marsilio, che dopo quasi 100 giorni di governo ha dimostrato, ad oggi, solo la sua impercettibilità”.
Leggi Tutto »Commercio estero: Istat, export ad aprile +0,5%, su anno
Dopo due mesi di flessioni congiunturali, l'export italiano verso i paesi extra Ue torna a crescere ad aprile, secondo i dati Istat, "seppur con un incremento contenuto", dello 0,5%. Mentre su base annua l'export e' in "forte crescita" (+6,7%). L'import dai paesi extra Ue, aumenta su base mensile dello 0,9% e su base annua del 7,4%. "La vendita di prodotti farmaceutici verso gli Stati Uniti - osserva l'Istat - contribuisce per oltre un punto percentuale alla crescita tendenziale dell'export", cui si aggiunge la positiva performance di prodotti in pelle e macchinari e apparecchi. Le vendite verso l'Asia, Giappone (+25,6%) e paesi Asean (+19,4%) in particolare, sono in accelerazione". Calano, invece, le vendite di beni verso Turchia (-15,5%), paesi Opec e Mercosur. L'incremento mensile dell'export e' limitato ai beni di consumo non durevoli (+3%) e all'energia (+1,9%), gli altri gruppi di industrie sono in calo. L'aumento su base annua, dovuto anche al diverso numero di giorni lavorativi rispetto al 2018, e' rilevante per beni di consumo non durevoli (+22,5%) e intermedi.
Leggi Tutto »Srl, Abruzzo tra le regioni più dinamiche
Le Srl italiane sono in salute: crescono gli addetti (+4,3%), il fatturato (+6,9%) e il valore aggiunto (+6,5%). I dati emergono dall' "Osservatorio sui bilanci delle Srl" per il trienno 2015-2017 realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio, che ha riguardato 620.155 Srl, propone un'elaborazione dei principali indicatori economici per provincia, ed ha confermato il trend emerso nell'autunno scorso (erano 413 mila le srl monitorate a fine ottobre 2018). Tra i settori, ottime performance dei trasporti (+8,3%) e del commercio (+8,1% per il 2017), seguiti dal comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi (+6,7%).
Nel dettaglio, la quota di Srl che chiudono il bilancio in utile passa dal 69,1% del 2016 al 70,3% del 2017 (+1,2 punti percentuali), un po' meno rispetto a quanto rilevato ad ottobre 2018 (+72,8%). Il Roe (Return on Equity), ovvero l'indice di redditivita' del capitale proprio, sale dall'8,5% del 2016 al 10,1% del 2017 (+1,6 punti percentuali), in linea con quanto rilevato ad ottobre 2018, mentre il Roi (Return on Investment), ovvero l'indice di redditivita' del capitale investito, passa dal 9,1% del 2016 al 12,0% del 2017 (+2,9 punti percentuali), manifestando una tendenza migliore rispetto a quella rilevata in autunno. Soprattutto in relazione al valore aggiunto, sono le medie e grandi imprese a trainare la crescita (+5,9% e +9,9% rispettivamente l'incremento nel 2017), mentre le piccole crescono di meno (+3,1%) e le micro sono in calo (-0,9%). Una dinamica simile si riscontra per cio' che concerne le variazioni di fatturato, valore della produzione e numero di addetti. Dall'analisi geografica emerge una crescita particolarmente sostenuta degli addetti in Molise (+8,4%) ed Emilia-Romagna (+6,3%), con particolare attenzione alla provincia di Modena (+10,8%) Per quanto riguarda il fatturato, invece, e' il Nord-Est a far registrare i migliori risultati: in particolare, il Friuli Venezia Giulia (+9,1%), l'Emilia Romagna (+9%) e il Trentino Alto Adige (+8,6%) presentano tassi di crescita piu' significativi. Infine, in termini di valore aggiunto, le dinamiche piu' elevate si registrano in Trentino (+9,4%) Emilia Romagna (8,4%), Lazio (8,4%), Umbria (+8,4%), Veneto (+7,2%) e Lombardia (+7%). Al sud le regioni piu' dinamiche sono l'Abruzzo (+6,4%)e la Campania (+6,1%).
Leggi Tutto »Commerciavano carni a rischio, tre misure cautelari nel Teramano
I Carabinieri del Nas di Pescara hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Teramo nei confronti di un imprenditore del settore delle carni da macellazione del Teramano, di un suo dipendente e di un veterinario, in servizio alla Asl. Le indagini dei militari del Nas di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, hanno permesso di accertare responsabilita' a carico dei soggetti colpiti dai provvedimenti della magistratura. In particolare, ai primi due vengono contestate numerose condotte illecite: manomissione di marche auricolari di capi destinati alla macellazione al fine di sottrarli ai controlli da parte del veterinario ufficiale; aver messo in commercio carni pericolose per la salute umana poiche' provenienti da animali non correttamente identificati e differenti per origine e provenienza, in quanto animali adulti della specie caprina, falsamente indicati come capretti, anche per evitare il test per la ricerca dell'encefalopatia spongiforme trasmissibile (Tse), obbligatorio per capi di eta' superiore a 18 mesi.Sono accusati di aver messo in commercio carni pericolose per la salute umana. I reati contestati a vario titolo sono falso materiale e ideologico, frode in commercio, commercio di sostanze nocive, simulazione di reato e omissione di atti d'ufficio. L'imprenditore e il suo dipendente sono ai domiciliari, il veterinario e' stato sottoposto a divieto di dimora. I fatti risalgono al 2017, dopo gli eventi sismici e l'emergenza maltempo che colpirono l'Italia centrale, con particolare riferimento alla provincia di Teramo, dove si registrarono decessi di alcuni capi di bestiame in insediamenti zootecnici colpiti dalle calamita'. Il veterinario e' ritenuto responsabile di condotte omissive, consistenti nel non aver effettuato le prescritte visite 'ante mortem' a capi destinati a macellazione, non aver proceduto a richiamare le carni ottenute da tali macellazioni, aver prestato il consenso alla bollatura sanitaria, aver sottoscritto documentazione atta a licenziare, per il consumo umano, carni non sottoposte ai controlli obbligatori per legge, nonche' essersi adoperato a dispensare consigli a operatori del settore per eludere le investigazioni. Nel corso delle attivita' sono stati sottoposti a sequestro circa 200 marchi di identificazione di ovi-caprini, gia' utilizzati e illegalmente detenuti, una pinza realizzata artigianalmente per la rimozione di marchi auricolari, due carcasse di ovino adulto, macellate e non correttamente identificate, e 22 capi ovini non identificati.
Leggi Tutto »Elezioni europee, l’analisi dell’Istituto Cattaneo
Lega 'pigliatutto' conquista voti dall'alleato di governo 5 Stelle, dai partiti di centrodestra e (qualche volta) anche dal Pd. M5s 'traghetta' voti verso il partito leghista di Matteo Salvini. Mentre il Partito Democratico limita le perdite ma non attrae nuovi elettori. E' l'analisi dell'Istituto Cattaneo sui flussi di voto relativi alle elezioni Europee che si sono tenute ad un anno di distanza dalle precedenti consultazioni politiche e che quindi rappresentano un'occasione importante per misurare il consenso dei partiti. Rappresentano, viene evidenziato dall'Istituto Cattaneo, un momento di verifica del gradimento che le forze di governo hanno presso l'elettorato. Dopo una campagna elettorale caratterizzata dalla crescente 'litigiosita'' dei due partiti di governo - Lega e M5s - i risultati elettorali hanno premiato la Lega e punito il Movimento 5 Stelle.
Nelle elezioni europee l'astensione e' sempre molto piu' alta che alle politiche - avverte l'analisi dell'istituto Cattaneo - e, per questo motivo, gli osservatori possono cadere in "errori interpretativi", cosi' vengono definiti, quando cercano di decifrare gli spostamenti di voto che hanno determinato un certo risultato elettorale. L'Istituto Cattaneo ha indagato - attraverso il cosiddetto 'modello di Goodman' - i flussi elettorali avvenuti in alcune citta' (Brescia, Torino, Firenze, Napoli, Palermo) e ha considerato gli spostamenti di voto tra il 2018 (elezioni politiche) e il 2019 (elezioni europee).
Il quadro relativo al Pd, spiega l'analisi condotta, rivela luci e ombre. Da un lato, relativamente ai flussi in uscita, risulta che il partito guidato da Nicola Zingaretti ha tenuto rispetto all'astensione e ha sostanzialmente interrotto l'emorragia che negli anni scorsi aveva portato molti voti del suo bacino elettorale verso M5s. Inoltre, gran parte degli elettori che nel 2018 avevano scelto Pd confermano oggi il loro voto. Le 'ombre' si vedono invece nei flussi in entrata, dai quali emerge la scarsa capacita' di espansione del partito.
L'Istituto Cattaneo ricorda che tutte le elezioni di second'ordine - amministrative, europee - sono particolarmente difficili per M5s. In questo caso, il divario tra i consensi ottenuti alle politiche dell'anno scorso e il risultato elettorale delle europee e' definito "clamoroso".
Nei precedenti studi sulle elezioni regionali in Abruzzo e in Sardegna - sottolinea ancora l'Istituto Cattaneo - gli elettori che abbandonavano il Movimento 5 Stelle erano stati suddivisi in tre categorie: i disillusi (se lasciavano i pentastellati per andare verso l'astensione); i pentiti (se si dirigevano verso il centrosinistra; chiamati cosi' perche' negli anni scorsi la crescita di M5s e' stata alimentata soprattutto da flussi provenienti dal centrosinistra); e i traghettati (se si dirigevano verso il centrodestra). I dati dimostrano che i cosiddetti 'pentiti' sono una quota di entita' numerica quasi ovunque trascurabile. Piu' numerosi i 'disillusi': soprattutto al Sud, dove M5s partiva da percentuali molto forti, si sono registrate perdite verso il non-voto. Mentre al centro-Nord e' significativa anche la quota dei 'traghettati', che va a premiare i compagni di governo della Lega. I 'fedeli', coloro i quali confermano il voto ai 5 Stelle, sono una minoranza (in genere si aggira intorno a un terzo, o poco piu', del bacino elettorale accumulato nel 2018).
Dall'analisi condotta, emerge che la Lega subisce in alcuni casi perdite di un certo rilievo verso l'astensione: non e' una novita', viene sottolineato, anche nelle elezioni regionali degli scorsi mesi, pur vincendo e ampliando i propri consensi, subiva contemporaneamente perdite non trascurabili per questo motivo. In genere, in Italia, il grado di 'mobilita'' dell'elettorato di centrodestra nelle elezioni di second'ordine e' piu' basso di quello dell'elettorato di centrosinistra. Per il resto, sono poche le perdite della Lega (qualcosa verso il M5s in alcuni collegi, qualcosa verso il Pd).
Mentre per quanto riguarda Forza Italia, oltre alle 'ingenti' perdite verso l'astensione, si registrano anche significative fuoriuscite a favore della Lega (a parte il caso eclatante di Torino - 52% - si puo' dire che queste perdite si aggirino intorno al 15%, pur con molta variabilita'). L'Istituto Cattaneo pero' mette in evidenza che lo 'stato di salute' di un partito e' determinato non solo dai flussi in uscita (che indicano la capacita' di 'difesa' dei partiti dagli attacchi degli avversari o, al contrario, la loro vulnerabilita'), ma anche dai flussi in entrata che indicano la capacita' di penetrare in altri bacini di voti e conquistare nuove quote di elettori. In questo caso, e' quanto emerge dalla ricerca, si pone uguale a 100 il bacino attuale di un partito e lo si suddivide in quote a seconda delle scelte compiute nella precedente elezione considerata: l'analisi si sofferma in particolare su Lega e Pd, e mostra che i due partiti sono in una condizione molto diversa. Da un lato, c'e' la notevole capacita' di penetrazione della Lega, il cui bacino attuale e' composto non solo da chi aveva gia' optato per il partito di Salvini nel 2018 ma anche da grossi flussi di nuovi elettori provenienti da M5s e da FI. Soprattutto al Sud il bacino attuale della Lega ha tratto da M5s una notevole linfa. Per il Pd la situazione e' diversa. Lo studio mostra il sostanziale isolamento del Partito democratico: il suo attuale elettorato e' composto nella quasi totalita' da elettori consolidati (ossia da chi gia' lo aveva votato nel 2018). L'unica novita' e' costituita dall'apporto di 'Liberi e uguali'. Per il resto, la capacita' di penetrazione in altri bacini elettorali e' quasi nulla, secondo l'indagine effettuata: il Pd non attrae nuovi elettori. In particolare, a parte pochi dei collegi considerati, non si registrano significative (ri)conquiste di elettori 5 Stelle. Quindi, se i flussi in uscita hanno mostrato che il Pd e' ancora 'vivo' e ha una sua posizione consolidata nel sistema politico, i flussi in entrata dicono che 'non e' ancora tornato ad essere competitivo' e non lo sara', sostengono all'Istituto Cattaneo, finche' non riuscira' a riconquistare i voti che oggi sono del Movimento 5 stelle
Leggi Tutto »Elezioni amministrative, i sindaci eletti in provincia dell’Aquila
Ecco i sindaci eletti in provincia dell'Aquila: Capistrello: Francesco Ciciotti (Partecipazione e sviluppo). Introdacqua: Cristian Colasante (Solidarieta' e progresso). Pacentro: Guido Angelilli (Rinnovamento). Rocca di Mezzo: Mauro Di Ciccio (Uniti per domani). S.Pio delle Camere: Pio Feneziani (Continuita' e forza). S.Stefano di Sessanio: Fabio Santavicca (Obiettivo Comune). Trasacco: Cesidio Lobene (Per crescere insieme).
Leggi Tutto »Elezioni amministrative, i sindaci eletti in provincia di Teramo
I sindaci eletti in provincia di Teramo nei Comuni con meno di 15 mila abitanti. Ancarano: Pietrangelo Panichi (Civica Ancaria). Arsita: Catiuscia Cacciatore (Territorio e tradizione). Campli: Federico Agostinelli (A tutto Campli). Canzano: Maria Marsilii (La nostra Canzano). Castiglione Messer Raimondo: Vincenzo D'Ercole (Il paese che vorrei). Cellino Attanasio: Pino Del Papa (Idee in comune). Cermignano: Febo Di Berardo (Insieme per la rinascita). Colledara: Manuele Tiberii (Colledara si rinnova). Corropoli: Dantino Vallese (Corropoli cresce). Fano Adriano: Luigi Servi (Senso civico). Montefino: Ernesto Piccari (Uniti per Montefino). Morro d'Oro: Romina Sulpizii (Uniti per Morro d'Oro). Mosciano S.Angelo: Giuliano Galiffi (Mosciano democratica). Penna Sant'Andrea: Severino Serrani (Un impegno per il futuro) Pineto: Robert Verrocchio (Scegliamo pineto!). Rocca Santa Maria: Lino Di Giuseppe (Ammnistrare col cuore). S.Egidio V.Vibrata: Elicio Romandini (Insieme per Sant'Egidio). S.Omero: Andrea Luzii (Sant'Omero che vogliamo). Torano Nuovo: Anna Ciammariconi (Bella Torano). Torricella Sicura: Daniele Palumbi (Torricella nel futuro). Tossicia: Emanuela Rispoli (Progresso democratico).
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