Gli uomini della Guardia di Finanza di Pescara hanno arrestato uno spacciatore trovato in possesso di ben 16 involucri di cellophane contenenti marijuana per un totale di 100 grammi pronti ad essere venduti. L'uomo è accusato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'attività capillare di controllo del territorio mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei militari della Guardia di Finanza di Pescara ha preso le mosse martedì 14 maggio scorso quando una pattuglia composta dai baschi verdi e dai militari cinofili in forza al Gruppo Pescara ferma un soggetto nigeriano presso i giardini del Parco Florida, non lontano da Via Regina Elena, una zona apparentemente "tranquilla" della città. Da un'approfondita ispezione del giubbino - abilmente occultati all'interno della fodera - nonché dalle tasche dei pantaloni sono stati rinvenuti gli involucri contenenti droga. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il soggetto è stato tratto in arresto.
Leggi Tutto »Omicidio Di Domenico, pena ridotta in appello all’assassino da 30 a 17 anni
Pena ridotta in appello, da 30 a 17 anni di reclusione, per l'uomo di 49 anni che l'11 gennaio del 2017 uccise Monia Di Domenico, la proprietaria dell'appartamento in cui l'imputato viveva, dopo che la donna si presento' per riscuotere due mesi di affitto presso l'appartamento di via Monte Sirente a Francavilla. La Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila ha condannato l'uomo a 16 anni per l'omicidio, al quale va aggiunto un altro un anno per il reato di occultamento di cadavere. La riduzione della pena, applicata dai giudici aquilani, e' legata al fatto che i giudici non hanno ritenuto sussistente l'aggravante della crudelta', riconosciuta invece in primo grado. L'uomo, difeso dall'avvocato Emanuela De Amicis, non era in aula, mentre erano presenti i genitori della vittima, Doretta e Aldo Di Domenico, costituitisi parte civile tramite l'avvocato Giuliano Milia. La vittima, una psicologa di 45 anni, fu uccisa con 16 colpi al volto e alla testa, inferti con una grosso sasso e con un pezzo di vetro che si stacco' dal tavolo andato in frantumi nel corso della lite. L'omicida successivamente cerco' di occultare il cadavere nel sottotetto della mansarda, lasciando pero' una scia di sangue che permise ai carabinieri di ritrovare il corpo della vittima.
Leggi Tutto »Rissa in strada tra cinque giovani a Montesilvano
Rissa in strada, a Montesilvano, tra cinque giovani del posto sedata dai Carabinieri. Uno dei cinque e' rimasto ferito ad un braccio. I ragazzi, probabilmente sotto gli effetti dell'alcol, hanno iniziato a litigare e a picchiarsi. Ricevuta la segnalazione, sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri della locale Compagnia. Il ferito, soccorso dal 118, e' stato trasportato in ospedale in ambulanza: ha riportato una ferita da taglio sul braccio ed e' stato giudicato guaribile in 15 giorni. Sono in corso accertamenti da parte dei militari dell'Arma per chiarire le cause della lite.
Leggi Tutto »Maxi controllo al mercato ortofrutticolo di Cepagatti
Maxi controllo al mercato ortofrutticolo di Cepagatti, finalizzato a svolgere accertamenti sulla filiera produttiva e distributiva dei prodotti. In azione, dall'alba, i Carabinieri del Nas di Pescara, in collaborazione con i Carabinieri forestali di Pescara, con il Nucleo ispettorato lavoro dell'Arma di Chieti e Pescara e con i militari della locale Stazione, anche con l'ausilio di un elicottero. Sottoposti a controllo numerosi produttori primari ed operatori, oltre ad una novantina di automezzi per il trasporto delle merci. Nel corso dell'ispezione sono state riscontrate carenze igienico sanitarie e violazioni in materia di tracciabilita' degli alimenti e sull'utilizzo dei mezzi di trasporto non idonei. Sottoposti a sequestro circa quattro quintali di merce priva dei documenti necessari. Il Nil ha avviato verifiche sui dipendenti di alcuni operatori, mentre accertamenti sono in corso anche da parte del Nipaf dei Carabinieri Forestali.
Leggi Tutto »Credito, appello delle associazioni per una modifica al Decreto Crescita
Modificare il "Decreto Crescita" nella parte che impedisce alle Regioni di poter intervenire autonomamente sul Fondo di Garanzia per le micro e piccole imprese: con la conseguenza di favorire il sistema bancario a scapito del mondo dei confidi che ha garantito sin qui maggiori possibilità di accesso al credito delle imprese. E' la battaglia aperta dalle associazioni dell'artigianato, del commercio e della piccola industria abruzzese, contro la decisione contenuta nel "Decreto Crescita" di eliminare la lettera "r" della riforma Bassanini (articolo 18 del decreto legislativo numero 112 del 1998, ndr) che rappresenterebbe, si legge in una nota «uno strumento congiunturale di difesa del sistema verso i fallimenti del mercato del credito, che si è tradotta nella restrizione dei finanziamenti subita dalle imprese minori, indipendentemente dalla loro rischiosità: una decisione che rischia di penalizzare fortemente proprio il mondo della micro e piccola impresa, ovvero quello più bisognoso di risorse e più soggetto alle restrizioni del credito operate dal sistema bancario».
I temi di questa battaglia, decisiva per garantire alle imprese più piccole l'accesso al credito, saranno al centro dell'incontro unitario convocato per domani mattina a Pescara dalle associazioni d'impresa con i parlamentari abruzzesi, che si terrà nella sala Tinozzi della Provincia, con inizio alle ore 10. In ballo – dicono le associazioni promotrici dell'incontro di domani, fissato per chiedere la presentazione di emendamenti al testo – c'è la fine di un sistema (garantito in questi anni proprio attraverso il ruolo attivo delle Regioni) che «si è dimostrato fino ad oggi, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni, un mezzo in grado di consentire un maggiore accesso al credito con un efficientamento nell'impiego delle risorse pubbliche e private disponibili». Allo stato attuale, la lettera "r" della Bassanini è applicata senza limiti nella Regione Toscana, ma negli ultimi anni è stata introdotta anche da altre Regioni che hanno già adottato una applicazione parziale, limitata fino a determinati importi (Abruzzo, Marche, Friuli Venezia Giulia) e altre Regioni stanno valutando la sua applicazione. Numeri alla mano, in Abruzzo - Regione che per prima nel 2014 ha applicato la lettera "r" della Bassanini per un importo massimo di 100mila euro, si è registrato un notevole incremento del valore dei finanziamenti garantiti attraverso il Fondo centrale di garanzia nel periodo 2013-2018, che è passato da 275 a 414 milioni. Stando sempre alle cifre, in Italia il mondo delle imprese si dibatte in una condizione di estrema gravità nell'accesso al credito: dal 2011 allo scorso mese di febbraio, i prestiti al sistema produttivo sono diminuiti in Italia di quasi 250 miliardi di euro, e questa diminuzione ha riguardato soprattutto le imprese fino a 20 dipendenti».
Leggi Tutto »Pescara, i candidati sindaci firmano il documento per il rilancio dell’economia di Confesercenti
Sottoscritto dagli otto candidati a sindaco di Pescara in vista delle amministrative del 26 maggio, un documento elaborato da Confesercenti Pescara, intitolato "Sei pilastri per le piccole imprese". Il documento e' stato sottoscritto nel corso di un incontro pubblico, durante il quale i candidati hanno comunque avanzato riserve e prescrizioni rispetto ad alcuni dei punti programmatici individuati dall'associazione di categoria e articolati in sei macro-aree: lotta al caro-affitti, tavolo dei lavori pubblici, mobilita' condivisa, centri commerciali naturali e mercati coperti, pubblici esercizi, aree dismesse. "Con me Pescara tornera' ad essere una citta' turistico commerciale come in passato - ha detto il candidato del centrodestra Carlo Masci - perche' questo e' un modello che produce economia, ricchezza e lavoro". Masci ha inoltre assicurato che si impegnera' "a trovare il modo per ridurre le tasse, come gia' fatto alla Regione quando abbassai Irpef e Irap in condizioni ben peggiori". Marinella Sclocco, aspirante sindaco alla guida della coalizione di centrosinistra, ha affermato che "gli operatori economici restano la spina dorsale dell'economia cittadina", sottolineando di "ritenere fondamentale avere tanti tavoli e non solo quello sui lavori pubblici". Poi Sclocco ha riconosciuto che "quello che e' mancato in precedenza e' stata la mancanza di relazione con gli esercenti" e in riferimento alla movida ha lanciato la proposta del "sindaco della notte". I candidati del Movimento 5 Stelle, Erika Alessandrini, e di Coalizione Civica Pescara, Stefano Civitarese, hanno entrambi posto l'attenzione sull'importanza della partecipazione, "aperta pero' anche alle altre categorie" e quanto ai margini di manovra sulla riduzione delle tasse, hanno evidenziato che "occorrera' vedere cosa sara' possibile fare alla luce dello stato dei conti del Comune in pre-dissesto". Civitarese ha parlato di "baratto amministrativo, sul modello di citta' come Torino e Siena, dove sono stati siglata accordi sulla qualita' dei servizi forniti in cambio di sgravi", mentre sulla mobilita' ha rimarcato che "proprio un'inversione dell'uso degli spazi e l'abbandono del mezzo privato stimolano il fiorire del commercio". Secondo Alessandrini sulla Tari "si deve applicare il principio del chi piu' inquina piu' paga" e ha messo in luce che "sulle opere pubbliche il M5s ha pronte 50 opere, suddivise per quartieri, con le fonti di finanziamento gia' indicate".
Carlo Costantini, supportato da tre liste civiche, si e' detto in linea su tutti i punti con il documento. Sulla mobilita' condivisa ha osservato che "il cittadino lascia l'auto solo se prima si creano delle alternative", mentre sui pubblici esercizi nelle zone centrali della movida ha sostenuto che "anche gli esercenti devono fornire una collaborazione attiva, per preservare la natura residenziale delle zone, anche con interventi economici a sostegno della sicurezza e del decoro urbano". Gianluca Baldini, candidato di Riconquistiamo Pescara, ha affermato che "e' possibile tagliare alcune tasse odiose come quelle sull'ombreggio" e ha messo in guardia "dalla fusione che avverra' con la Nuova Pescara, che portera' alla creazione di nuovi centro commerciali nelle zone di confine per continuare ad estendere il territorio". Gianni Teodoro, candidato di Scegli Pescara, ha rivendicato di "avere gia' siglato un'intesa sulle piste ciclabili da assessore e di essere pronto a farlo di nuovo con un tavolo sul caro-affitti". Inoltre ha detto di volere intervenire sui "lavori pubblici, razionalizzando la spesa e quindi assumendo 4 geometri capaci, che ci consentano di non ricorrere piu' a professionisti esterni, i quali incidono per il 10-12% sul costo complessivo degli interventi". Il candidato di Casapound, Mirko Iacomelli, ha detto di "essere titubante sul metodo partecipativo, in quanto la politica deve riappropriasi del suo ruolo decisionali e compiere scelte coraggiose". Inoltre ha dichiarato di voler "riaprire Corso Vittorio Emanuele al traffico" e si e' detto contrario "a piste ciclabili inutili come quella di via Nicola Fabrizi".
Leggi Tutto »Ricerca promuove lo ‘sdijuno’, il pranzo abruzzese di metà mattino
Lo "sdijuno", il pranzo abbondante delle 11 del mattino, tipico della tradizione rurale abruzzese, e' uno dei segreti di lunga vita. A dirlo sono i ricercatori dell'Universita' di Teramo, che hanno concluso lo studio "Centenari", sulle abitudini alimentari e sulle caratteristiche metaboliche della popolazione abruzzese tra i novanta e i cento anni. In totale sono 150 i Comuni della Regione con un tasso di longevita' paragonabile o superiore a quello del Comune sardo di Villagrande (che conta un alto numero di centenari). I Comuni piu' longevi sono localizzati principalmente nelle aree interne, in quattro aree contigue ai Parchi del Gran Sasso e della Majella e alla Marsica. "Lo sdijuno, una tradizione che rimane ancora tra gli anziani, e' il primo pasto abbondante della giornata - spiega Mauro Serafini, docente di Alimentazione e nutrizione umana della Facolta' di Bioscienze dell'Universita' di Teramo -. Seguiva al pasto frugale del tramonto, che si faceva intorno alle 18, e a una colazione minima delle 6. Lo sdijuno delle 11 del mattino garantiva all'organismo un periodo di digiuno di circa 14/16 ore, se non si tiene presente il piccolo pasto all'alba". "Questa abitudine alimentare abruzzese - prosegue Serafini - e' perfettamente in linea con le piu' recenti evidenze scientifiche, che hanno evidenziato l'importanza di concentrare i pasti della giornata, ma soprattutto di limitare l'apporto calorico la sera, quando il metabolismo, seguendo i ritmi circadiani, rallenta". "Sulla base di queste premesse - conclude l'esperto -, lo 'sdijuno' abruzzese si propone come modello alimentare peculiare e ante litteram rispetto alle recenti diete del digiuno, in grado di spiegare, insieme a fattori ambientali, nutrizionali e genetici, la longevita' abruzzese".
immagine di repertorio
Leggi Tutto »Revocata la chiusura del tunnel del Gran Sasso
Il concessionario delle autostrade A24 e A25, Strada dei Parchi (Sdp), ha revocato la decisione di chiudere il traforo del Gran Sasso. Previsto un ultimo incontro tecnico al Ministero dei Trasporti per concordare le azioni da intraprendere per garantire la salubrita' dell'acquifero del Gran Sasso, nel breve e nel lungo termine, senza compromettere la circolazione delle persone e delle merci. Sdp infatti aveva deciso di chiudere il traforo per non incorrere nell'accusa di reiterazione del reato in riferimento al processo, con udienza in programma il 13 settembre prossimo, in cui e' coinvolta con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Ruzzo Reti Spa, in merito all'ipotesi di inquinamento della falda acquifera del Gran Sasso. Ad annunciare la decisione e' stato il vicepresidente della concessionaria, Mauro Fabris, alla luce di quanto emerso negli incontri al Mit e oggi in Procura a Teramo. Alla base del dietrofront di Sdp, anche gli impegni assunti dalle amministrazioni interessate. "Domani mattina la concessionaria - ha annunciato Fabris - depositera' una memoria in Procura a Teramo in cui, a tutela dei propri dirigenti e della stessa societa', ribadira' quanto e' stato fatto finora e quanto intende ulteriormente realizzare per la messa in sicurezza ai fini ambientali delle gallerie del Gran Sasso, almeno per quanto riguarda le proprie competenze. Tutto cio' nell'attesa che il Governo e il Parlamento confermino con decisioni conseguenti i provvedimenti, come la nomina di un commissario straordinario dotato di poteri e risorse adeguate per risolvere i problemi dell'acquifero del Gran Sasso". Soddisfazione per il risultato raggiunto e' stata espressa dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. "Il duro lavoro premia sempre. E la mediazione istituzionale del mio ministero e' risultata anche stavolta decisiva. Salviamo dall'isolamento una terra splendida come l'Abruzzo". Per il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, "l'annuncio della revoca della chiusura rappresenta un'ottima notizia: e' stato avviato un percorso che portera' finalmente alla definitiva soluzione del problema". Secondo il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, si tratta di "un risultato ottenuto grazie a un'azione collettiva che ha mobilitato tutto il territorio: dalle istituzioni locali e pubbliche fino alle organizzazioni private e di categoria".
Leggi Tutto »
FLA, Andrea Delogu ed Enrica Tesio per 2UEZ al Museo Colonna di Pescara
Leggi Tutto »
Tunnel del Gran Sasso, possibili criticità di sicurezza
Secondo quanto si legge nel Piano di emergenza esterna predisposto dalla Prefettura dell'Aquila, e in fase di osservazioni, emergono anche criticita' relative alla sicurezza strutturale dei tunnel autostradali del Gran Sasso: parlando delle vie di fuga in caso di incidente rilevante nei Laboratori il Piano rileva che ''I by-pass (ossia i passaggi tra le due gallerie ndr) non risultano dotati di porte EI-Sa (resistenti al fuoco a tenuta di fumi freddi) e pertanto non garantiscono la compartimentazione fra i due fornici. In assenza di interventi di adeguamento dei by-pass, i predetti fornici non possono essere considerati l'uno luogo sicuro rispetto all'altro, non potendosi escludere la propagazione di fumo e calore da un fornice all'altro. Cio' puo' creare pregiudizio alle operazioni di soccorso, di primo esodo e di evacuazione assistita". Focus anche pero' da parte dell'Arta sulla verifica strutturale delle volte dei Laboratori visto che ''sulle camere dei laboratori di fisica nucleare, su richiesta dello stesso INFN, non furono realizzate opere strutturali di sostegno simili a quelle realizzate nelle gallerie autostradali, in quanto queste avrebbero creato problematiche agli esperimenti previsti nei Laboratori'.
''Furono realizzate - prosegue - solamente delle chiodature d'acciaio ed un rivestimento interno formato da una rete elettrosaldata su cui e' stato proiettato con delle pompe del cemento a spruzzo. Questa situazione merita, ad avviso degli scriventi, un doveroso approfondimento in merito alla valutazione del rischio ambientale in quanto le camere dei laboratori, oltre ad essere prive delle suddetta struttura di rinforzo, hanno una luce di scavo molto superiore a quelle delle gallerie autostradali (24 metri luce interna della sala C). Inoltre, a differenza delle gallerie nei laboratori vi e' la costante presenza di materiali pericolosi".
"L'evento sismico puo' avere effetti anche estremamente gravi all'interno dei laboratori di fisica nucleare e puo' essere direttamente connesso al rischio di incidente rilevante con conseguenze immediate sull'ambiente circostante". E' quanto si legge nella relazione tecnica dell'Arta (Agenzia Regionale Tutela Ambiente) inviata alla Procura di Teramo e che in buona parte e' ripresa nel Piano di emergenza predisposto dalla Prefettura aquilana. Nel Piano si legge anche che "le faglie del Gran Sasso si trovano in una zona sismicamente molto attiva; a sud di queste (ad una distanza di appena 12 Km) vi e' anche la Faglia di Paganica, la cui attivazione ha prodotto il terremoto di L'Aquila del 6 aprile 2009. Tali faglie, la cui lunghezza totale raggiunge i 30km, sono da considerare 'silenti' ossia in ritardo sismico e possono raggiungere la magnitudo massima attesa di circa 7 gradi nella scala Richter". ''La faglia del Gran Sasso - prosegue il Piano - denominata di Campo Imperatore, attraversa, quasi ortogonalmente, le gallerie autostradali dell'A24 ed ha un piano di faglia inclinato di 55 che passa ad una distanza di circa 1 Km dai laboratori di fisica nucleare. Detta azione di taglio associata all'aumento del grado di fratturazione dell'ammasso roccioso potrebbe creare alle infrastrutture esistenti rilevanti problemi anche a distanza di alcuni chilometri dal gradino di faglia principale''. ''In caso di sisma e' diverso se nei Laboratori ci sono tonnellate di sostanze pericolose oppure no, le conseguenze sarebbero diverse per l'intera regione: ora finalmente emerge il problema della dislocazione sismica che avevamo puntualmente segnalato nell'esposto del giugno 2018 '', fa notare Augusto De Sanctis del Forum H20.
Leggi Tutto »