Redazione Notizie D'Abruzzo

La campagna elettorale in Abruzzo

 

La campagna elettorale in Abruzzo

Sembra ormai confermata la data del 10 febbraio per la campagna elettorale in Abruzzo. Da tempo il Movimento 5 stelle ha candidato alla presidenza della regione Sara Marcozzi; recentemente è sceso in campo Giovanni Legnini in rappresentanza di un ampio schieramento di centro sinistra. Il Centro Destra probabilmente renderà ufficiale la candidatura di Marsilio, catapultato da Roma in Abruzzo, con una etichetta di origine abruzzese un pochino contraffatta. Gli elettori avranno la responsabilità di scegliere per il meglio. La prima cosa da fare è evitare di restarsene a casa; chi non partecipa al voto subisce, senza poter far nulla, le decisioni di chi vota. Il primo nemico da battere è l’astensionismo, il generale inverno permettendolo. Per chi andrà a votare, e speriamo siano in molti, bisognerà farlo non di pancia ma di testa, valutando con attenzione i programmi, gli uomini che dovranno realizzarli e anche quanto è stato fatto in passato dai partiti che si sono succeduti al potere.

Per i giovani, che non avendo vissuto le esperienze dello scorso secolo potrebbero credere che quello che hanno intorno sia caduto dal cielo, vorrei rievocare fatti passati.

L’Abruzzo alla fine della seconda guerra mondiale era una regione poverissima, tra le più arretrate del sud anche se geograficamente situata nel centro Italia. Le uniche strade erano la Tiburtina Valeria e la Istonia che risalivano all’Impero Romano, e la Adriatica, strada militare realizzata durante il dominio napoleonico. Per il resto le strade non c’erano o erano non asfaltate quasi fossero delle mulattiere. Le industrie non esistevano, gli ospedali erano dei lazzaretti, l’agricoltura povera e arretrata, del turismo meglio non parlare. Per studiare bisognava andare a frequentare le università di Napoli, di Roma e quelle del nord con una preferenza per Bologna.

Nei trenta anni che vanno dal 1960 al 1990 sono state costruiti le strade che ora sono abbandonate e vanno in malora. Le autostrade hanno collegato la regione con il nord, il sud e l’ovest. Sono stati realizzati acquedotti, ospedali, scuole, uffici postali, porti, l’aeroporto di Pescara, stazioni ferroviarie ed è stata migliorata la linea ferroviaria adriatica. Le università di L’Aquila, Teramo e Chieti-Pescara rappresentano un volano di cultura per la nostra regione e hanno permesso a molti nostri giovani di studiare qui e di trovare qui lavoro interrompendo quel salasso di giovano molto ben preparati che, terminati i loro studi, non tornavano in Abruzzo. Le aree industriali di L’Aquila, Avezzano, Val Vibrata, Valle del Pescara, Val Di Sangro, Val Sinello e San Salvo hanno portato decine di migliaia di posti di lavoro. Una agricoltura moderna e una accoglienza turistica efficiente hanno fatto il resto. Si è interrotta una forte emigrazione che durante il fascismo e nel dopo guerra aveva devastato le popolazioni abruzzesi; fenomeno che conosco anche per diretta esperienza familiare.

Negli ultimi 25 anni non solo non è continuata la crescita economica ma vi è stato un regresso che si può toccare con mano. I nuovi partiti di destra e di sinistra si sono alternati al governo della regione senza ottenere un consenso duraturo, perché chi aveva governato è stato sconfitto nelle successive elezioni allo stesso modo di quanto accadeva a livello nazionale.

Ora ci cittadini si trovano di fronte ad una Destra che è una riedizione riveduta e corretta di quella che è stata a trazione berlusconiana. Basterà questo cambiamento di fattori a modificare in meglio il risultato finale? La stessa cosa può dirsi per la Sinistra. Dopo la dura sconfitta del 4 marzo è in fieri un cambiamento a livello nazionale ancora non ben definito e che non sappiamo dove porterà. La operazione di larghe intese portata avanti da Legnini, che si propone di cambiare il volto della sinistra abruzzese potrebbe essere un interessante laboratorio sperimentale i cui risultati potrebbero essere esportati a livello nazionale. Chi in teoria sembra stare meglio è il Movimento 5 stelle perché non può essere accusato dei disastri causati dalle precedenti amministrazioni. Il movimento ha schierato i grossi calibri (Di Maio, Lezzi, Sileri) per portare al governo della regione che per prima fu governata da una donna, l’on. Nenna D’Antonio, la sua candidata Sara Marcozzi. C’è però un ma grosso come una casa. Quale capacità amministrativa sapranno mettere in campo i 5 stelle? Se si pensa alla esperienza della Raggi vengono i brividi. E’ poi difficile che in regione non ci si adegui alla filosofia politica del movimento: niente infrastrutture e grandi lavori, no a tutto, solo provvedimenti propagandistici tesi a racimolare un gruzzoletto di voti invece che creare lavoro e quindi ricchezza. Distribuire la povertà non ha mai aiutato nessuno e questo lo sanno bene quei paesi a lungo dominati dalla ideologia comunista, alcuni riflessi della quale, quelli più retrogradi, si vedono riesumati nella ideologia grillina. La decrescita felice non fa felice nessuno e un comunista illuminato come l’attuale presidente della Cina ha lodato Den Xiao Ping per l’apertura al capitalismo e ai mercati e ha promesso una grande spinta per una più forte crescita futura della economia cinese.

Cosa può fare dunque il cittadino abruzzese chiamato ad esprimere la sua scelta nell’urna elettorale? Deve essere preparato sul passato, sia su quello più recente che su quello più lontano ed usare queste conoscenze per usarle come un metro di misura. Bisogna infatti valutare con attenzione i programmi. Essi devono essere facilmente comprensibili, devono contenere elementi di sviluppo economico, culturale e democratico, con l’obiettivo di far crescere il PIL regionale e ridurre la disoccupazione. Per essere credibili devono contenere pochi punti definiti nei particolari con grande attenzione alle modalità realizzative. Diffidate delle promesse irrealizzabili, data la situazione economica attuale e i cinque anni di tempo; guardate con sospetto alle enunciazioni fumose tutte piene di affermazioni propagandistiche e prive di elementi concreti. Osservate con grande attenzione chi sarà chiamato a realizzare quello che sembra un buon programma e alla squadra che viene messa in campo. In una fase storica dove si crede che uno vale uno e che chiunque sa fare qualsiasi cosa, evitate che a smentire questa illusione sia una esperienza negativa vissuta sulla propria pelle. Se nel calcio con giocatori scarsi non si va da nessuna parte e per avere successi a ripetizione, come sanno i tifosi Juventini, ci vogliono interpreti di prim’ordine, figuriamoci nell’amministrare una regione o uno stato.

Auguro a tutti i cittadini di questa regione che amo, di fare con l’aiuto di Dio, per chi ci crede, e della propria coscienza in cui tutti dobbiamo avere fiducia, la scelta giusta.

di Achille Lucio Gaspari

 

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Il 61% degli italiani non è soddisfatto dell’operato di Governo

 Il 61% degli italiani non è soddisfatto dell'operato di Governo, contro il 39% che lo è. Inoltre il 58,3% considera il compromesso con l'Europa su manovra e deficit una sconfitta per l'Esecutivo (contro il 41,7% che lo considera una vittoria). Sono i principali risultati emersi dal sondaggio sul gradimento degli italiani per l'attività di Governo, realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 e diffuso oggi dalla testata, all'interno dell'approfondimento "Il Confine". Il dato cambia sensibilmente se si analizza l'elettorato di riferimento della maggioranza: sono soddisfatti dell'operato dell'esecutivo l'89,9% degli elettori del M5S e l'86,6% degli elettori leghisti, mentre il compromesso con l'Europa è un successo per il 75,1% dei sostenitori del Carroccio e per l'81,6% dei pentastellati. L'indagine, precisa il comunicato del network televisivo, consta di 1001 interviste raccolte tra il 12 e il 14 dicembre con metodologia CATI/CAMI su un campione casuale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.

Il sondaggio misura anche la fiducia sulla durata dell'Esecutivo: per il 58,2% durerà meno di un anno, mentre supererà dicembre 2019 per il 41,8%. Anche in questo caso il risultato varia se si analizzano solo gli elettori dei due partiti di maggioranza: per il 78,1% dei leghisti e l'80,3% dei pentastellati infatti il Governo destinato a durare più di un anno. Dalla ricerca si evince anche come, secondo gli intervistati, la Lega sia il partito, tra i due della maggioranza, che sta operando meglio, con il favore del 29,8% del campione, mentre il 21,9% sceglie il Movimento 5 Stelle. Ampia però la fetta di chi non risponde, pari al 48,3%. Diviso il giudizio anche su quanto gli italiani considerino competenti i membri del Governo: per il 45,3% sono competenti, contro il 54,7% per cui lo sono. In merito al rapporto con l'Europa, per l'81,9% l'Italia starebbe peggio fuori dalla moneta unica, un dato che, seppur in percentuale più bassa, si riscontra anche nell'elettorato gialloverde (l'Italia starebbe peggio fuori dall'Euro per il 65,6% degli elettori della Lega e per il 64,9% degli elettori del Movimento). Agli intervistati è stato chiesto anche se, al di là delle dichiarazioni ufficiali, secondo loro la Lega vorrebbe uscire dalla moneta unica: per il 56,3% degli intervistati la risposta è no. Un dato che è ancora più netto tra gli elettori leghisti, dove il 63,8% ritiene che la Lega non intenda lasciare l'Euro. 

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Federico: più controlli contro le truffe degli anziani

"Alzare il livello di guardia per evitare le truffe nei paesi dell'aquilano". A lanciare un appello Paolo Federico, sindaco di Navelli che interviene dopo una serie di raggiri che si sono verificati nel territorio aquilano, quindi anche nel suo comune, ai danni di persone anziane e sole. "E' cronaca di questi giorni", continua Federico, "che una banda di malviventi ha preso di mira i paesi dell'Aquilano. Truffatori che agiscono con la scusa di dover consegnare dei pacchi e si fanno pagare la finta consegna. In alcuni casi sembra che i malviventi siano persino arrivati a dire che un familiare della vittima designata per il furto si trovasse ricoverata in ospedale e avesse forte bisogno di soldi, oppure a contattare le persone anziane al telefono facendosi credere un familiare per estorcere denaro". Il sindaco sottolinea anche che "le modalità messe a segno dai malviventi, sono differenziate, spesso si spacciano anche per operatori dell'Enel, gas o della luce, funzionari Inps o delle agenzia delle entrate, sino a dirsi assistenti sociali. Il tutto per spillare soldi e approfittare della fragilità degli anziani. I loro modi sono sempre gentili, ma in realtà cercano solo di mettere a segno il furto. Per questo", conclude il sindaco, "anche dopo un incontro che ho avuto con i carabinieri che in alcuni comuni hanno rafforzato i controlli, invito tutti a segnalare alle forze dell'ordine qualsiasi situazione anomala". Di recente le truffe si sono registrate nei comuni di San Pio, Cagnano Amiterno e Montereale. Le persone raggirate spesso sole e anziane sono state derubate per qualche migliaio di euro. 

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Cementificio di Cagnano Amiterno, intesa sulla qualità delle emissioni

Un protocollo d'intesa finalizzato ad assicurare "ulteriori garanzie per i cittadini di Cagnano Amiterno e del territorio sulla qualità delle emissioni della cementeria Italsacci con misurazioni aggiuntive" è stato firmato tra il Comune aquilano, l'Università degli Studi dell'Aquila - Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell'informazione e di Economia, e la stessa Italsacci. In particolare, saranno installate nuove centraline "per una qualità dell'aria ancora più garantita". 

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Cesa: Marco Marsilio è candidato autorevole

"Marco Marsilio è un candidato autorevole alle prossime Regionali in Abruzzo. La sua storia parla chiaro: un uomo con forti legami con il territorio e al servizio delle istituzioni. Siamo certi che con il suo bagaglio di esperienza amministrativa potrà offrire un serio contributo per il rilancio dell'Abruzzo". + il commento del segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa, a seguito dell'incontro con i vertici e i dirigenti del partito in Abruzzo in vista delle consultazioni del prossimo 10 febbraio. "L'Udc lo sosterrà con convinzione", conclude Cesa. 

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Ortona festeggia i 75 anni della Liberazione

Tante le iniziative in programma tra mostre, convegni, concerti e presentazioni di libri e siti internet. La città di Ortona si prepara da domani, giovedì 20 dicembre, a celebrare e ricordare i 75 anni dalla liberazione dall'occupazione nazista. Una data importante che ha segnato la storia della comunità ortonese che 75 anni fa ha visto finalmente concludersi la battaglia tra l'esercito canadese e quello tedesco, avviando un nuovo e lento percorso di ricostruzione e metabolizzazione dei lutti subiti. Un tributo altissimo quello pagato da Ortona che ha perso 1314 civili e ha subito danni per l'80% del proprio patrimonio urbanistico.

Il 28 dicembre 1943 segnò la fine della Seconda Guerra Mondiale per Ortona ma anche l'inizio di una grande e duratura amicizia tra il popolo ortonese e quello canadese che oggi continua ad alimentarsi mediante importanti relazioni istituzionali e umane. Il calendario degli eventi si apre, giovedì 20 dicembre alle ore 18 con una mostra a Palazzo Farnese dal titolo evocativo "Il terzo esercito. La popolazione civile: le vittime, la resilienza", organizzata dal Muba in sezioni tematiche, ed arricchita delle narrazioni e dei racconti di nuove testimonianze. La mostra vuole presentare il ruolo della popolazione civile ortonese nel corso degli eventi che portarono alla liberazione della città, evidenziandone sia le sofferenze che la capacità di sopravvivenza, fino ai primi anni della ricostruzione.

Il secondo appuntamento sarà sabato 22 dicembre alle ore 17.30 a Palazzo Farnese con la presentazione del nuovo libro "Romanzo Militare" di Marina Catena, portavoce del World Food Programme e tenente dell'Esercito Italiano (R.S) impegnata nell'operazione Strade Sicure. Un Premio 28 dicembre che torna nella sua città natale e condivide le fatiche e i successi dei tanti incarichi internazionali. Domenica 23 dicembre alle ore 17.00 nel foyer del Teatro F.P. Tosti il Comune di Ortona e l'associazione AbruzzoLab presenteranno un nuovo sito dal titolo " Ortona 1943- Viaggi nella memoria". Il sito realizzato dall'associazione intende promuovere il territorio con uno strumento accessibile e interattivo in grado di rispondere alle esigenze dei tanti potenziali turisti attratti dai percorsi della memoria legati alla Battaglia di Ortona e alla storia della città. Mentre alle ore 18.00 sempre al Teatro Tosti ci sarà un concerto dal titolo " Il suono della Pace" che i coniugi Ceraudo e Fidanza hanno voluto donare alla città e che vedrà sul palco il duo composto da Clara Gizzi all'arpa e da Alessandro Cavallucci alla chitarra

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Prescrive farmaci nella parafarmacia del figlio, ex dirigente medico a giudizio

Il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha rinviato a giudizio un ex dirigente medico oggi in pensione, che, all'epoca dei fatti, era in servizio presso l'unità operativa di Ortopedia dell'ospedale di Ortona. Secondo l'accusa l'imputato, che oggi era in aula ed è assistito dall'avv. Rocco Giancristoforo, prescriveva infiltrazioni di acido ialuronico a numerosi pazienti che sollecitava ad acquistare il farmaco presso la parafarmacia del figlio, e poi a tornare presso l'ambulatorio ospedaliero per fare l'infiltrazione senza pagare il ticket previsto per l'ulteriore prestazione, fatto questo che avrebbe arrecato all'Asl Lanciano Vasto Chieti un danno non inferiore a 1.095 euro. L'uomo deve rispondere di abuso d'ufficio, tentato abuso d'ufficio e rifiuto di atti d'ufficio.

La Asl, rappresentata dall'avv. Cristiano Sicari, oggi si è costituita parte civile e chiede un risarcimento dei danni pari a 100.000 euro. Prima udienza del processo il 16 aprile del 2019. Per quanto riguarda il figlio dell'imputato, nei cui confronti il pm Marika Ponziani ha chiesto l'archiviazione, il giudice ha disposto una integrazione delle indagini di ulteriori tre mesi, al fine di verificare una eventuale ipotesi di concorso

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Violenza sessuale su disabile, 53enne a processo

Secondo l'accusa avrebbe violentato una ragazza ascolana approfittando dello stato di disabilità psichica della vittima, all'epoca 17enne. Un'accusa per la quale un 53enne di Civitella è stato rinviato a giudizio dal gup Roberto Veneziano, con la prima udienza del processo prevista per gennaio. L'uomo aveva chiesto di essere ammesso al rito abbreviato, condizionato ad una perizia ma la richiesta è stata respinta dal gup. I fatti contestati al 53enne risalgono ad alcuni anni fa, con la denuncia partita dal padre della vittima. All'epoca l'uomo scoprì infatti uno scambio di foto erotiche tra la figlia e due uomini molto più grandi e si rivolse immediatamente alle forze dell'ordine, con le successive indagini che fecero emergere una storia di abusi ai danni della ragazzina. Abusi per il quale il 53enne era stato condannato dal gup del Tribunale di Ascoli a 4 anni per violenza sessuale e detenzione di materiale pornografico, condanna successivamente annullata dalla Corte di Appello di Ancona per la quale i fatti sarebbero avvenuti in territorio di Teramo. Da qui un problema di competenza territoriale, con gli atti inviati alla Procura di Teramo che ha successivamente chiesto un nuovo rinvio a giudizio per l'uomo. Per la stessa vicenda sono già stati condannati altri due uomini: un 63enne di Corropoli, per il quale a giugno la corte d'appello di Ancona ha confermato la condanna a 3 anni e 4 mesi, e un 51enne di Folignano, condannato in via definitiva a due anni e mezzo.

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Condannato per le minacce e botte ai genitori per la droga

 Un giovane di 29 anni è stato condannato a 3 anni, quattro mesi di reclusione e a 800 euro di multa e ha avuto cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Il processo con il rito abbreviato si è svolto dinanzi al gup del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri. L'uomo era accusato di estorsione perché, recita l'imputazione, mediante minacce di morte e percosse fisiche avrebbe costretto i genitori a consegnargli somme di denaro che spendeva in alcol e droga. Il pm Giusppe Falasca aveva chiesto tre anni. Il difensore ha annunciato ricorso in appello. Il giovane,che attualmente è in carcere a Pescara per altri motivi, chiedeva ai genitori somme fra 5 e 15 euro ed alla fine sono stati proprio i genitori, stanchi delle minacce e delle percosse, a denunciarlo.

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Fuga di gas in un palazzo in via Tavo a Pescara

Fuga di gas in un palazzo di alloggi popolari in via Tavo, a Pescara. Ricevuta la segnalazione, sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e il personale della società di gestione del gas. Le abitazioni, in via precauzionale, sono state evacuate. Individuata la causa - all'origine della fuga di gas vi sarebbero dei lavori fatti in uno degli appartamenti - dopo circa due ore i tecnici della società hanno risolto il problema e i condomini sono rientrati nelle case

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