Redazione Notizie D'Abruzzo

Il Pescara batte 2-0 il Carpi

Una sfortunata autorete di Mbaye e un gol di Mancuso nel finale, riportano al successo il Pescara di Bepi Pillon. Nell'anticipo della della quindicesima giornata, il Pescarasi rialza dopo il ko di Perugia, in una gara avara di emozioni e bel gioco. Al cospetto degli appena ciqnuemila infreddoliti spettatori dello stadio Adriatico Cornacchia, i pescaresi hanno dovuto far fronte ad un Carpi a totale trazione posteriore, pronto pero' a ripartire in contropiede. La squadra di Pillon fa fatica nelle prime battute e riesce a sbloccare i giochi solo nella ripresa. Dagli sviluppi di un calcio d'angolo, Mbaye corregge nella sua porta un corner calciato da Brugman, deviato da Mokulu. In precedenza occasione d'oro per Monachello, il quale a porta spalancata cicca clamorosamente il pallone fuori. Il Carpi prova una debole reazione con la conclusione di Jelenic, ma Kastrati blocca la sfera centralmente. Al novantesimo la rete del definitivo 2-0 la firma Mancuso in contropiede, alla sua ottava marcatura stagionale. 

PESCARA (4-3-3): Kastrati 6; Balzano 6, Gravillon 6, Scognamiglio 6.5, Del Grosso 6; Memushaj 6, Brugman 6, Melegoni 6.5 (10'st Machin 6.5); Marras 6.5 (42'st Palazzi sv), Monachello 5 (38'st Ciofani sv), Mancuso 6.5. In panchina: Farelli, Fornasier, Elizalde, Cocco, Perrotta, Crecco, Del Sole, Scuccimarra. Allenatore: Pillon CARPI (4-4-1-1): Piscitelli 5; Pachonik 5.5, Poli 5.5, Buongiorno 6, Pezzi 6; Concas 5.5 (31'st Piscitella sv), Mbaye 4.5, Di Noia 5.5, Jelenic 6; Sabbione 5.5 (34'st Machach sv); Arrighini 6 (23'st Mokulu 5). In panchina: Sambo, Colombo, Suagher, Frasca, Ligi, Vano, Romairone, Saric, Barnofsky. Allenatore: Castori ARBITRO: Maggioni di Lecco RETI: 29'st autogol Mbaye, 44'st Mancuso NOTE: Spettatori 5.521 per un incasso di 31.533 euro. ammoniti: Marras, Sabbione, Pezzi. Angoli 8-4 per il PESCARA. Recupero: 1'; 4'.

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Tensioni nel centrodestra in vista delle regionali

Sale di livello lo scontro innescato a L'Aquila da alcune frizioni nella maggioranza di centrodestra che guida la città. A seguito della decisione del sindaco, Pierluigi Biondi (Fdi), di congelare la deleghe dell'assessore azzurra al Bilancio, Annalisa Di Stefano, potrebbe incrinarsi l'unità della coalizione in vista delle regionali. In una nota, Biondi ha reso noto che "venuto meno il rapporto di fiducia e in attesa di un chiarimento", ha disposto la revoca delle deleghe, spiegando poi che sono congelate, all'assessore Di Stefano per la sua partecipazione alla conferenza stampa di martedì scorso del deputato forzista eletto nel collegio dell'Aquila Antonio Martino. Il neo commissario aquilano di Fi, non citato nella nota dal sindaco, ha definito "psichedelica" la tentata candidatura di Biondi alle regionali. Pronta la replica, in un'altra nota, di Martino che ha informato i vertici nazionali azzurri: "E' un atto di grave ostilità del sindaco Biondi contro il partito, torni a fare l'impiegato" ha tuonato il deputato azzurro per il quale "senza scuse e riconsegna dell'incarico, sospendiamo fiducia a Fdi in coalizione centrodestra per le regionali". "L'ex assessore - spiega il sindaco, sostenitore del senatore romano di origini abruzzesi Marco Marsilio come candidato presidente alle regionali - ha preso parte a una conferenza stampa in cui il mio percorso politico è stato definito 'psichedelico' e si ipotizzava il venir meno di un rapporto di fiducia nei miei confronti in caso di ritorno alle urne a seguito della sentenza del Consiglio di Stato sulla cosiddetta 'anatra zoppa'". Alla conferenza stampa della discordia non si sono presentati i vertici locali di Fi, in testa il vice sindaco dell'Aquila, Guido Liris, in rotta con la guida regionale, il quale ha "ordinato" a consiglieri e assessori di marinare l'incontro. A presentarsi, oltre alla Di Stefano, il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari

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D’Ignazio è coordinatore regionale di Alternativa Popolare

Il presidente nazionale di Alternativa Popolare, On. Paolo Alli, sentita la Direzione Nazionale, unanimemente favorevole, ha nominato Giorgio D'Ignazio, assessore al Turismo della Regione Abruzzo, coordinatore regionale del partito. "Sono grato ai vertici di Alternativa Popolare per la fiducia accordatami in un momento estremamente importante per la storia amministrativa dell'Abruzzo, che si appresta a vivere la campagna elettorale per le elezioni regionali del 10 febbraio prossimo - dichiara D'Ignazio in una nota - Un appuntamento che ci vedrà impegnati a sostegno di Giovanni Legnini che rappresenta la sintesi ideale delle istanze dei territori e, al tempo stesso, l'esigenza di proseguire con slancio l'azione di governo portata avanti in questi anni dalla Giunta regionale. Per quanto mi riguarda, si tratta di un incarico di grande prestigio e responsabilità che intendo espletare con impegno e spirito di servizio, tenendo sempre presenti la vocazione europeista di Alternativa Popolare espressa dalla convinta adesione al Partito Popolare Europeo (Ppe)"

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Minoranza al comune di Ortona: accesso agli atti su via libera soprintendenza, giunta cancella memoria

"L'amministrazione comunale di Ortona, dopo il via libera della Soprintendenza ai Beni culturali, si avvicina all'obiettivo di cancellare un altro pezzo importante della memoria storica cittadina. Quella che per i nostri padri e per i padri dei nostri padri è sempre stata Piazza Plebiscito, rischia di diventare Piazza Eroi Canadesi, ma noi ci batteremo fino alla fine affinché sia preservata la denominazione originaria, che è ormai patrimonio condiviso dell'intera comunità ortonese".
Lo affermano, in una nota unitaria, i consiglieri di minoranza al Comune di Ortona, Emore Cauti, Angelo Di Nardo, Nadia Di Sipio, Giorgio Marchegiano, Peppino Polidori e Simona Schiazza, che attaccano la scelta della giunta Castiglione e stigmatizzano le valutazioni compiute dalla Soprintendenza.

Le minoranze, sulla base della decisione della Soprintendenza, hanno inviato una richiesta di accesso agli atti, trasmessa per conoscenza anche alla Prefettura di Chieti e all'associazione Storia Patria, attraverso la quale, alla luce della circolare n. 208/82 del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali - che riporta tra l’altro l’opportunità di evitare, salvo casi eccezionali, le mutazioni degli antichi toponimi cittadini, sia per motivi prettamente culturali, sia per esigenze, di ordine pubblico, rappresentate dal Ministero dell’Interno con circolare n. 7 del 29/6/81 - invitano la Soprintendenza "a fornire copia del verbale della Commissione preposta alla valutazione della richiesta inoltrata dal Comune di Ortona, con le valide motivazioni, a seguito del quale è pervenuto il pronunciamento".

 

Inoltre i consiglieri di opposizione hanno inviato, a mezzo Pec, una lettera alla Soprintendenza, nella quale, dopo avere ricordato i principi del Regolamento comunale in materia di tutela della storia toponomastica del territorio e i criteri per la denominazione di aree e impianti pubblici, denunciano "l'evidente forzatura dell’amministrazione comunale nell’attribuire un valore simbolico a Piazza Plebiscito, un luogo che manca completamente di qualsiasi rapporto e significato storico con una vicenda che ha molti altri luoghi carichi di suggestioni e di memorie, ma che l’amministrazione comunale di Ortona si è ben guardata dal valutare e valorizzare".

 

In particolare le forze di minoranza sottolineano che, a differenza di quanto sostenuto nella relazione della Giunta ortonese, la storia di Piazza Plebiscito "non ha alcun legame con gli eventi della battaglia che dal 5 al 28 dicembre 1943 interessarono il territorio comunale e la cinta urbana" e evidenziano che "la scelta della variazione della denominazione vuole creare una frattura, se non addirittura un’abiura, delle vicende storiche legate all’unità nazionale".

 

Viene infatti messo in luce che "Piazza Plebiscito è una denominazione ricorrente nella generalità delle piazze dei più importanti paesi e città che andarono a compiere questa scelta e rappresenta anche per Ortona un luogo in cui i valori delle lotte del Risorgimento hanno trovato la loro consacrazione, come momento di protagonismo in un processo d’identità nazionale".

 

Infine si osserva che "Ortona ha molti luoghi simbolo del sacrificio dei giovani canadesi, quali Villa Rogatti, Villa Torre, Villa San Leonardo, Casa Berardi, il Cider, il Gully, Sterlin’s Castle, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, Seaforth Square, Victoria Square, Market Square o Dead Horse Square, ma soprattutto il Moro River Canadian Cemetery, che è il posto da cui parte, generalmente, ogni tipo di manifestazione o di tour legato al ricordo e alla commemorazione della famosa battaglia".  

 

 

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Crescono i prodotti agroalimentari di qualità

Nel 2017, secondo i dati Istat, si rafforza il trend di crescita dei prodotti agroalimentari di qualita' nelle sue diverse componenti (produttori, trasformatori, superfici e numero di prodotti riconosciuti); solo gli allevamenti sono in leggero calo. Il numero di produttori Dop, Igp e Stg aumenta, rispetto al 2016 dell'1,8%, sintesi del persistente calo registrato al Nord (-2,8%) e di un consistente aumento rilevato nel Mezzogiorno (+7,3%) e, in misura piu' lieve, al Centro (+1,4%). Cresce considerevolmente il numero dei trasformatori (+7,6%); l'aumento e' maggiore nel Mezzogiorno (+11,5%) e al Centro (+8,4%). Nel confronto con l'anno precedente, gli allevamenti (40.043 strutture) si riducono dell'1,3% mentre la superficie (232.803 ettari) aumenta del 17,9%, con una crescita intensa nel Mezzogiorno (+31,2%) e nel Nord (+22,9%). Fra i principali settori sono in crescita gli ortofrutticoli e cereali e gli Oli extravergine di oliva.

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Istat, l’economia italiana fa un passo indietro

L'economia italiana fa un passo indietro in controtendenza con l'andamento dell'area euro e interrompe il ciclo positivo iniziato nel 2015. Nel terzo trimestre - si legge nella Nota sull'andamento dell'economia italiana pubblicata oggi dall'Istat - dopo una fase di progressiva decelerazione si registra "un arretramento dei livelli di attività" (-0,1%) a fronte del +0,2% registrato in media nell'area euro. Il calo è determinato dalla "marcata contrazione degli investimenti e da una lieve flessione dei consumi" mentre la domanda estera netta ha fornito un contributo positivo alla crescita del Pil. I margini di profitto delle imprese manifatturiere mostrano una flessione mentre l'occupazione si è mantenuta sui livelli dei mesi precedenti. La variazione congiunturale negativa degli investimenti (-1,1%), che segue la crescita registrata nel trimestre precedente (+2,8%), è stata determinata dalla robusta contrazione della spesa per impianti, macchinari e armamenti. L'apporto positivo della domanda estera netta è stato determinato da un aumento delle esportazioni di beni e servizi (+1,1%) superiore a quello delle importazioni (+0,8%). "L'occupazione si è mantenuta sui livelli dei mesi precedenti in presenza di una ricomposizione a favore dei dipendenti permanenti. L'aumento del tasso di disoccupazione è stato accompagnato da una riduzione degli inattivi". L'inflazione al consumo si è confermata inferiore a quella della media dell'area euro ma "il vantaggio relativo si è ridotto". A novembre, l'indice del clima di fiducia dei consumatori e l'indice composito del clima di fiducia delle imprese hanno entrambi segnato un peggioramento. L'indicatore anticipatore si è mantenuto su livelli contenuti, mostrando una stabilizzazione dopo le flessioni dei mesi preceden

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Bando Ue per wifi gratis, 224 comuni italiani tra i vincitori

Sono 224 i comuni italiani vincitori del primo bando europeo che permette d'installare gratuitamente la rete wifi negli spazi pubblici. A inviare la propria candidatura alla Commissione europea per 'WiFi4EU' erano stati ben 3.202 municipi italiani, un record fra i Paesi Ue. Sulla base del principio 'primo arrivato, primo servito', a spuntarla sono stati paesini piccolissimi come i piemontesi Pietraporzio e Bergolo, rispettivamente 74 abitanti e 68 abitanti, ma anche capoluoghi di provincia come Catanzaro e Pavia. Ogni regione d'Italia ha avuto almeno un comune vincitore, ma quella con il maggior numero è la Lombardia con 40. A completare il podio delle regioni con le amministrazioni più "reattive" ci sono la Campania (30), dove il wifi gratuito sarà installato anche nel comune di Ischia, colpita da un terremoto lo scorso anno; e il Piemonte (27), dove a beneficiare dei fondi Ue saranno soprattutto piccoli municipi con meno di mille abitanti. Seguono nella classifica Veneto (15), Abruzzo (14), Sicilia (14), Puglia (12) ed Emilia-Romagna (11). Tutte le altre regioni hanno avuto 10 o meno comuni premiati con il voucher da 15mila euro messo a disposizione dall'Ue per installare il wifi in spazi pubblici come municipi, biblioteche, musei, parchi e piazze. In tutta Europa sono stati 2.800 i municipi vincitori, per un totale di 42 milioni di euro, a fronte di 13.198 candidature ricevute, il 24% delle quali dall'Italia, che ha ricevuto il numero massimo di voucher disponibili per un singolo Paese. Nei prossimi due anni saranno aperti altri quattro bandi WiFi4EU, per un totale di 120 milioni di euro e la copertura potenziale di 8mila comuni.

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Monossido di carbonio fatale per una donna di 87 anni

L'intossicazione da monossido di carbonio ha provocato la morte di una donna di 87 anni e della nuora di 50 anni, ricoverata in condizioni serie, ma non in pericolo di vita. La tragedia si è consumata nella tarda serata di ieri al piano superiore di una palazzina di Pagliare di Morro d'Oro. Secondo una prima ricostruzione le due donne stavano preparando i dolci nella cucina dell'abitazione della più giovane, in assenza del figlio della vittima. Probabilmente il gas si sia sprigionato da una fessurazione della canna fumaria interna della caldaia e abbia saturato in breve tempo gli ambienti, provocando il decesso della 87enne. Il corpo senza vita della madre e la moglie priva di sensi sul pavimento sono stati trovati dal figlio e marito quando è rincasato. E' stato possibile soccorrere la 50enne, che in queste ore viene trasferita in un ospedale delle Marche per essere sottoposta a terapia iperbarica. 

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Luminarie natalizie non sicure sequestrate nel Vastese

Sono 145 mila le luci e luminarie natalizie sequestrate in un esercizio commerciale vastese gestito da un cittadino di nazionalità cinese dai finanzieri della Compagnia Guardia di Finanza di Vasto. La merce, per un valore di oltre ventimila euro, risultava priva di indicazioni sulla composizione dei materiali utilizzati per la realizzazione, con etichette non contenti le informazioni considerate obbligatorie dalla normativa vigente e sprovviste dei relativi certificati attestanti i test di sicurezza e del controllo sanitario, nonché le istruzioni e le avvertenze per l'uso.  I prodotti posti in vendita erano provenienti dal mercato asiatico; il responsabile dell'attività commerciale è stato segnalato alla Camera di Commercio di Chieti per l'applicazione delle sanzioni amministrative previste, oltre al provvedimento di confisca e distruzione dei prodotti sequestrati

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