Redazione Notizie D'Abruzzo

Pescara, mille parcheggi a disposizione per l’estate

Tornano i mille parcheggi a disposizione a Pescara sulla cosiddetta 'strada parco', poco distante dal lungomare nord: sabato 6 e domenica 7, poi sabato 13 e domenica 14 e dal 15 luglio tutti i giorni, fino a dopo ferragosto, al costo di 2 euro dalle 8 alle 20.

"Abbiamo risposto a un'esigenza del territorio e dei cittadini" ha detto il sindaco Carlo Masci in conferenza stampa, spiegando che il servizio sara' a pieno regime a meta' mese in tutte le aree predisposte a ridosso della riviera. Altri 180 posti, al costo di 3 euro, nei pressi dell'ex Enaip sul lungomare quasi al confine con Montesilvano dal 13 luglio, dalle 8 alle 21 nei giorni feriali, fino alle 3 venerdi' e sabato. Sempre a 3 euro 460 posti sulla riviera sud. "Su Portanuova - ha detto Masci - avremo sabato e domenica il parcheggio accanto al teatro D'Annunzio a 2 euro al giorno, gli altri giorni gratuito: 360 posti e ulteriori 100 nell'area all'angolo con via Pepe, a pagamento solo nel weekend. Altri 40 accanto allo stabilimento Le Canarie gratuiti". "Voglio ringraziare PescaraParcheggi - ha detto Masci . che ha accettato e collaborato alla riduzione delle tariffe rispetto allo scorso anno. Abbiamo deciso di accelerare in questo senso per far si' che cittadini e turisti possano avere a disposizione i parcheggi e usufruire comodamente delle nostre spiagge". 

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Nas chiudono attività di mangimi nel Teramano

I Carabinieri del Nas di Pescara hanno controllato un'azienda del Teramano che si occupa di produzione e vendita di alimenti zootecnici. I militari hanno rilevato che le condizioni igienico sanitarie della struttura erano carenti: sporcizia, polvere e materiali non attinenti all'attivita', come legnami e attrezzature da segheria. I militari hanno constatato gravi omissioni nell'applicazione del piano di autocontrollo Haccp e la detenzione di materie prive di qualsiasi indicazione relativa alla tracciabilita'.

Il dirigente del servizio Veterinario Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche della Asl di Teramo, intervenuto sul posto, ha disposto l'immediata sospensione della registrazione dell'impresa, con divieto di produrre mangimi fino all'avvenuto ripristino delle condizioni igieniche e il divieto di vendita e utilizzo di oltre 188 tonnellate di materie prime per mangimi, valore 100mila euro, poiche' prive di indicazioni sulla tracciabilita'. Il valore dell'attivita' sospesa e' di 650mila euro.

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Esplode bombola di gas in un cantiere edile a Pescara

Attimi di paura a Pescara per l'esplosione di una bombola del gas in un cantiere edile di via Bardet. La deflagrazione e' avvenuta alle 10.30, in una palazzina dove erano in corso dei lavori sul tetto. Non ci sono feriti. Stando ad una prima ricostruzione, quando la bombola e' esplosa gli operai stavano facendo una pausa. Dopo la deflagrazione, la bombola sarebbe finita su un altro palazzo, ma non ci sarebbero danni rilevanti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con due squadre e tre mezzi, il 118 e la polizia. 

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Detenuti accompagneranno disabili nei pellegrinaggi

Si chiama "Oltre le barriere" il progetto che prendera' il via domani 6 luglio (fino al 7) e che portera' nove ragazzi, detenuti nella Casa Circondariale di Pescara, in pellegrinaggio al Santuario di Loreto. L'iniziativa e' promossa dalla Sottosezione di Pescara dell'Unitalsi. I detenuti svolgeranno attivita' di servizio al fianco degli altri volontari dell'associazione. "I nove ragazzi, individuati in base al loro percorso e alla loro storia giudiziaria, hanno risposto con entusiasmo", riferiscono dall'Unitalsi spiegando che sono stati effettuati anche momenti d'incontro e formazione. "Non e' la prima volta che coinvolgiamo i detenuti nelle nostre iniziative - spiega Federica Bucci, presidente di Unitalsi Pescara -, dall'anno scorso partecipano anche a eventi come la Giornata Nazionale, che accoglie i volontari segnalati dalle educatrici o in affido ai servizi sociali, che sono a fine pena". 

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Tua, Paolucci perplesso sulla scelta del Cda

Il Capogruppo del Pd Silvio Paolucci ha partecipato alla convention annuale di Tua. Il rappresentante dell’opposizione ha sottolineato come nel corso della manifestazione da parte della maggioranza “ci sia stato un riconoscimento del buon lavoro svolto dal cda uscente, certificato dal risultato positivo del bilancio che chiude con un utile”. “E’ evidente come le scelte lungimiranti fatte nel corso della passata legislatura – sottolinea Paolucci – con la volontà di designare personalità di spicco del mondo economico e accademico, abbiano portato dei risultati importanti e oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione. Resto perplesso però sulle modalità attuate nella scelta del nuovo cda da parte della giunta di centrodestra, evidentemente di stampo politico, e mi auguro solo di non dover assistere a un ritorno al passato, ai tempi precedenti alla fusione con un’Arpa dai conti disastrati. A riguardo ho appena presentato un’interrogazione. Come opposizione vigileremo con la massima attenzione affinché ciò non accada e non venga vanificato quanto fatto dal governo regionale uscente che ha lasciato in eredità un’azienda risanata ”

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Straperetana 2019, arte contemporanea nella porta d’Abruzzo

È in arrivo la terza edizione di straperetana/La luna vicina, in programma nel borgo di Pereto, in provincia dell’Aquila. Il progetto, ideato da Paola Capata insieme a Delfo Durante e curato da Saverio Verini, vede la partecipazione di 18 artisti (di cui due collettivi): tra luglio e agosto, nel cuore dell’estate, le loro opere animeranno diversi luoghi di Pereto tra i quali vicoli, piazze, abitazioni dismesse ed edifici storici, coinvolgendo l’intero borgo.

Il nome del progetto espositivo, straperetana, allude a una dimensione fieramente “di paese”, ma estesa, amplificata: gli interventi degli artisti saranno posti in relazione con il luogo, in un tentativo di dialogo tra contemporaneo e antico, che offrirà una lettura inedita di un contesto già carico di storia e fascino (le prime notizie su Pereto risalgono all’anno 995 dopo Cristo). Le opere, disseminate in tutto il borgo, si pongono come interferenze lievi, degli intervalli che intendono valorizzare Pereto, senza stravolgerla e offrendo la possibilità di fruire delle sue peculiarità: un’occasione unica per scoprire un luogo inaspettatamente ricco di bellezze architettoniche e paesaggistiche, a soli 70 chilometri da Roma.

Anche per questa terza edizione straperetana sarà accompagnata da un sottotitolo: La luna vicina. Accostando simbolicamente Pereto al celebre corpo celeste orbitante attorno alla terra, La luna vicina vuole mettere in evidenza il carattere “satellitare” del borgo, facilmente raggiungibile rispetto a centri più grandi quali Roma, L’Aquila, Pescara eppure posto in una condizione di lontananza, periferica. Proprio grazie a questa distanza – quasi un isolamento –, Pereto assume idealmente i contorni di un pianeta alieno; un luogo altro per molti degli artisti invitati, che si sono acclimatati gradualmente, andando alla scoperta di questo territorio ancora poco battuto attraverso numerose visite e sopralluoghi. Lo stesso visitatore è invitato a muoversi come un esploratore tra le vie di Pereto lasciando che il proprio percorso venga orientato dalle opere disseminate nel borgo.

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Marsilio chiede più risorse per il trasporto pubblico al Governo

"Ai parlamentari abruzzesi chiedo di operare affinché venga potenziato il fondo nazionale dei trasporti. Non è un mistero che, in questi ultimi anni, le risorse per il trasporto pubblico locale siano in costante diminuzione". E' l'appello rivolto dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, questa mattina, a Lanciano, in occasione della presentazione del bilancio di Tua SpA e dei nuovi membri del nuovo consiglio di amministrazione. All'evento, oltre al presidente Marsilio e al presidente di TUA, Gianfranco Giuliante, hanno preso parte anche il sottosegretario con delega ai Trasporti, Umberto D'Annuntiis, l'assessore Nicola Campitelli, il vice presidente del consiglio regionale Roberto Sant'Angelo, i membri del CdA di TUA (Barbara Petrella, Antonio Prospero, Guido Cerolini Forlini ed Annalisa Bucci) e i membri del collegio sindacale Annalisa Di Stefano (presidente) , Giuseppe Farchione ed Ezio De Ritis."Dovrebbe essere inaugurata una stagione diversa - ha aggiunto Marsilio - in cui si torni ad investire sul trasporto pubblico locale dando la possibilità a Regioni e Comuni  di avere qualche risorsa in più da destinare al soddisfacimento delle esigenze dell'utenza e quindi al miglioramento dei servizi. Del resto, - ha detto il presidente — lo stato di salute del trasporto pubblico locale è un indicatore del livello di civiltà di una società. Tua, anche a costo di qualche sacrificio, ha chiuso il bilancio in attivo creando i presupposti per una nuova stagione di rilancio". Il presidente Marsilio ha poi voluto rassicurare i cittadini abruzzesi sulla necessità di potenziare l'offerta ferroviaria in Abruzzo. "Forse l'utilizzazione del sedime ferroviario dismesso della Sangritana per la realizzazione della Fondovalle Sangro, nel tratto verso Castel di Sangro, ha allarmato, ma i cittadini abruzzesi possono stare tranquilli rispetto all'utilizzo dei fondi destinati al completamento ferroviario della Fondovalle Sangro. Si tratta - ha ricordato Marsilio - di una storica linea realizzata a fine 800 grazie alla lungimiranza dei nostri padri. Non solo quei 10 milioni di euro di fondi accantonati li difenderemo con le unghie ma, come Regione, stiamo lavorando affinché vengano aperti al più presto i cantieri".

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Cna, nove punti per rilanciare il turismo

Nove punti programmatici per aiutare il turismo abruzzese a risalire la china. Sono quelli fissati nell'agenda di Cna turismo e commercio Abruzzo, che ha riunito gli operatori associati per mettere a punto una strategia di rilancio del settore, puntando su novità, innovazione, ma anche rilancio di slogan fortunati messi forse troppo frettolosamente in soffitta. Il responsabile del settore, Gabriele Marchese, parla del piano e dei punti "contribuire alla costruzione di una campagna di promozione dell'Abruzzo sui mercati nazionali e internazionali; rilanciare il brand 'Abruzzo Regione verde d'Europa'; costruire percorsi formativi per una maggiore qualificazione del settore; chiedere il riconoscimento professionale per categorie turistiche che ora ne sono prive, come le guide ciclo-turistiche, e ambientali-escursionistiche; individuare e presentare progetti per l'utilizzo dei fondi comunitari; censire e recuperare le tante strutture turistiche pubbliche inutilizzate; recuperare percorsi e strade secondari; costruire una rete di operatori in grado di interagire tra loro connettendo i vari comparti". Capitolo a parte, cui Cna turismo promette di dare nelle prossime settimane sostanza, l'accordo sottoscritto tra la stessa confederazione artigiana e Airbnb, il network specializzato in affitti, sul turismo esperienziale: "Dobbiamo individuare imprese e percorsi da inserire dentro il contenitore: penso alla Costa dei trabocchi, a percorsi eno-gastronomici e turistico-religiosi, di cui l'Abruzzo è ricchissimo"

Un forte attivismo, ancora, il movimento di imprese turistiche che fa capo a Cna, e che vede al vertice nazionale l'abruzzese Cristiano Tomei, lo promette sul fronte della partecipazione a eventi, sul rilancio del confronto con la Regione sulle principali scelte politiche del settore, sull'avvio di un proficuo confronto con movimenti e associazioni che operano sul territorio regionale. Che l'Abruzzo del turismo debba risalire la china, anche in ragione dei danno patiti negli anni passati soprattutto dai territori interni in ragione di terremoti e maltempo, lo conferma con le valutazione degli operatori, anche la freddezza della cifre. "Secondo una elaborazione di Aldo Ronci - sottolinea Marchese - tra 2014 e 2017 l'Abruzzo ha perso per strada l'1,4% delle presenze, a fronte di un incremento nazionale superiore all'11%. Peggio di noi solo Marche e Umbria, ovvero proprio le regioni più colpite dal sisma. E d'altra parte, il buon andamento delle presenze nella stagione balneare risulta sostenuto quasi esclusivamente dalle performance della costa teramana, capace da sola di raccogliere la stragrande maggioranza di quelle presenze turistiche che valgono oltre il 76% del totale delle presenze turistiche regionali". 

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Maxi frode Iva da 6 milioni, arrestato un imprenditore

Un imprenditore teramano nel settore del commercio dei carburanti per autotrazione e' stato arrestato per una frode all'Iva di 6 milioni di euro dalla guardia di Finanza di Padova che gli ha inoltre sequestrato una lussuosa villa. Sono 17 gli indagati e decine le societa' coinvolte con depositi di prodotti petroliferi. Altre perquisizioni sono state effettuate nelle province di Padova, Venezia, Roma, Milano, Pescara, Teramo, Chieti, Bari e Salerno. Oltre alla villa (con piscina e annesse scuderie) nel teramano del valore stimato in oltre un milione di euro, sono stati sequestrati saldi di conto corrente e di beni mobili, tra cui tre autovetture, orologi di marca e gioielli. 

L'attivita' scaturisce da un'indagine, coordinata dalla Procura padovana, che avrebbe consentito di individuare, anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, una presunta associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di frodi fiscali nel commercio dei carburanti, svolte mediante la creazione di societa' 'filtro' e 'cartiere' incaricate di emettere false dichiarazioni d'intento nei confronti di depositi commerciali con qualifica di 'destinatario registrato' nonche' fatture per operazioni inesistenti nei confronti di 'societa' filtro'. Detto sistema di frode, di cui si e' anche occupato il programma televisivo Report, ha consentito a 8 societa' 'cartiere" - con sedi a Roma, Capua, Sabaudia  e Chieti - facenti capo all'organizzazione, appositamente costituite e cessate dopo pochi mesi di attivita', di omettere il versamento di 6 milioni di euro di Iva, in relazione al commercio di oltre 30 milioni di litri di carburanti, acquistati in soli 10 mesi da depositi comunitari, ubicati in Slovenia e in Croazia. Una volta immesso in consumo nel territorio nazionale, il carburante veniva destinato alla rete di distributori delle cosiddette 'pompe bianche'.

 

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Rapporto Symbola-Unioncamere: il mondo ha voglia d’Italia 

C'è un'Italia appassionata e apprezzata nel mondo, che produce ricchezza puntando su qualità e innovazione. Un'Italia di cui essere orgogliosi di cui spesso, però, non c'è piena consapevolezza. Il rapporto I.T.A.L.I.A. 2019 - Geografie del nuovo made in Italy acronimo e racconto dell'identità produttiva e sociale italiana - dall'Industria al Turismo, dall'Agroalimentare al Localismo, dall'Innovazione all'Arte e alla Cultura - è un viaggio di scoperta in un Paese che ha i talenti e le risorse per guardare negli occhi il futuro, è realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Presentato il rapporto nasce per raccontare questa parte del Paese. Arrivato alla sua quarta edizione è stato realizzato in collaborazione con IMA e Comieco; con la partnership tecnica di Google, Ipsos Italia e di Si.Camera e il patrocinio dei ministeri degli Affari Esteri, dell'Ambiente. Scorrendo le pagine della ricerca scopriamo che spesso l'Italia non sa di essere innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente. L'indagine condotta da Ipsos, all'interno del rapporto, è proprio sulla percezione e consapevolezza delle capacità del Bel Paese.

L'Italia è tra i primi 10 Paesi al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo: solo il 13% degli italiani ne è consapevole, e addirittura quasi uno su due (45%) la ritiene una notizia poco attendibile. Siamo il primo Paese europeo per riciclo di rifiuti col 76,9% del totale di quelli prodotti: ma solo un italiano su 10 lo sa e addirittura il 51% ritiene questa notizia non credibile. Al tema della consapevolezza si aggiunge insomma quello della fiducia. Eppure all'estero cresce la domanda di Italia. In base all'analisi svolta sulle ricerche effettuate su Google, il numero di quelle legate al made in Italy e alle parole chiave ad esso riconducibili - un fondamentale indicatore della notorietà e del desiderio dei prodotti italiani nel mondo - è cresciuto del 56% tra il 2015 e il 2018. Da record il surplus commerciale manifatturiero, quello dell'Italia è infatti il quinto al mondo - con 106,9 miliardi di dollari - dietro alla Cina, alla Germania, alla Corea del Sud e al Giappone. Performance sostenute da migliaia di imprese medio-grandi, medie e piccole che ci fanno competere sui mercati globali grazie alle capacità di essere flessibili, attive in tanti campi diversi. I fattori vincenti del made in Italy si confermano essere la creatività, l'innovazione, il design, i settori hi-tech come la meccanica o i mezzi di trasporto. 

L'Italia, con il 76,9%, è il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti, più del doppio della media comunitaria (36%). Con il 18,5% di materia seconda sui consumi totali di materia delle imprese, siamo anche primi tra i grandi Paesi europei per tasso di circolarità dell'economia. Un riuso di materia che comporta un risparmio pari a 21 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 58 milioni di tonnellate di CO2. A questi risultati si aggiunge un altro primato europeo legato alla dematerializzazione dell'economia: ogni kg di risorsa consumata, genera 4 euro di Pil, contro una media Ue di 2,24 euro e un dato della Germania di 2,3 euro. Tutti dati che parlano di sostenibilità ambientale ma anche di efficienza economica, produttiva e di innovazione. Un quadro destinato a migliorare ulteriormente, considerando le oltre 345.000 imprese italiane dell'industria e dei servizi che hanno investito nel periodo 2014-2018 in prodotti e tecnologie green. Inoltre, secondo la International Federation of Robotics l'Italia detiene un importante sesto posto a livello mondiale per stock complessivo di robot installati (64.356 unità nel 2017, ultimo anno disponibile). L'Italia è preceduta soltanto da Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti e Germania, tutti Paesi con gigantesche industrie dell'automotive e dell'elettronica per natura caratterizzate da un'elevata densità di robot. Ma l'Italia primeggia nei suoi campi di specializzazione, essendo quarta al mondo con 7.023 robot installati nell'alimentare-bevande-tabacco, a poca distanza dalla Germania. Siamo inoltre secondi solo alla Cina nel tessile-abbigliamento-pelli-calzature e alla Germania nel legno-arredo; e siamo quinti nella metalmeccanica. La crescita dei robot in Italia negli ultimi 3 anni è stata impressionante: +48% nell'alimentare; +27% nella moda; +21% nel legno-arredo; +23% nella metalmeccanica.

Il turismo continua ad essere una delle principali leve di attrazione del nostro Paese e il contributo diretto del turismo al Prodotto interno lordo dell'Italia, secondo i dati elaborati dal World Travel and Tourism Council (WTTC), ammonta nel 2018 a 99 miliardi di euro (pari al 6% circa della produzione nazionale), mentre se consideriamo anche le ricadute dirette e indirette (prodotti e servizi intermedi, spesa pubblica, investimenti, ecc..) l'intero comparto "viaggi e turismo" arriva a rappresentare il 13,2% del Pil, con un valore pari a 232,2 miliardi. Scomponendo il Pil generato dal turismo italiano, osserviamo che nel 2018 esso è originato per l'80% dai viaggi di piacere, per un valore di 141,1 miliardi di euro, ed il restante 20% da viaggi d'affari (37,3 miliardi). L'Italia è il primo Paese per numero di siti classificati dall'Unesco nella lista del patrimonio culturale mondiale: 54, davanti alla Cina (53), alla Spagna (47), alla Francia (44) e alla Germania (44). Sono 4.889 i musei e gli istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico nel 2017: di questi, 4.026 sono musei, gallerie o collezioni, 293 aree e parchi archeologici e 570 monumenti e complessi monumentali. Una vocazione alla cultura che si fa economia e che contamina anche altri settori, come la manifattura. Agroalimentare Le eccellenze agroalimentari italiane originano dal sistema primario: agricoltura, silvicoltura e pesca.

La rilevanza di tale sistema riguarda innanzitutto l'occupazione. In Europa, quasi 1 occupato su 10 è italiano: infatti nell'Unione Europea si contano circa 10 milioni di occupati e ben 917mila sono localizzati in Italia. Tra le 5 grandi economie europee, l'Italia è al primo posto per numero di occupati. Al secondo posto si colloca la Spagna con 764mila e al terzo la Francia con 752mila, mentre a maggiore distanza si posizionano la Germania con 617mila e il Regno Unito con 388mila unità. L'Italia è il Paese con il maggior numero di riconoscimenti dell'Unione europea per le specialità agroalimentari, e in particolar modo per i vini: più di un prodotto certificato su 4 è italiano (una specialità alimentare su 5 e un vino su 3). I prodotti alimentari italiani a denominazione di origine e a indicazione geografica sono 299, di cui 167 DOP e 130 IGP a cui si aggiungono anche 2 STG. Nel comparto del vino l'Italia conta ben 526 riconoscimenti, di cui 408 DOP e 118 IGT. In Italia è generato quasi un quinto del valore aggiunto dell'intero sistema agricolo dell'Unione Europea: su un totale stimato pari a 182,3 miliardi nel 2018, l'Italia contribuisce per il 17,7%, la Francia per il 17,6%, la Spagna per il 16,6%, la Germania per il 9,2% e il Regno Unito solo per il 5,9%. Peraltro, la leadership italiana origina da un trend di lungo corso. Nel periodo 2008-2018, l'Italia ha conquistato stabilmente il primo posto in Europa (a parte gli anni difficili 2010 e 2011) in quanto ha sempre superato la Francia, anche se a volte di stretta misura (fonte dati: Eurostat). Il settore agroalimentare si contraddistingue per i suoi risultati straordinari nel commercio con l'estero e si conferma tra i comparti più vitali e dinamici. Le esportazioni di prodotti agroalimentari segnano un nuovo record nel 2018: 41,8 miliardi di euro. L'agroalimentare vale quasi un decimo (9%) di tutte le esportazioni italiane (circa 463 miliardi). Le performance positive sono confermate nel lungo periodo: le esportazioni sono passate da 26,3 miliardi nel 2008 a 41,8 miliardi nel 2018, ovvero sono aumentate di circa 15,5 miliardi (+59%). La crescita è stata pressoché ininterrotta e particolarmente positivi sono i risultati degli ultimi anni (fonte ISTAT).

Da qualche anno il rapporto racconta come nelle nostre società la produzione di valore economico e quella di valore sociale non sono più disgiunte, ma camminano assieme, attivando dinamiche collaborative trasversali e multidirezionali che coinvolgono una pluralità di soggetti. Uno di questi è senza dubbio il settore non profit: un comparto che negli ultimi anni non solo è cresciuto in termini di occupati e di rilevanza economica, ma è stato in grado di esprimere un dinamismo che ha senza dubbio aiutato il nostro Paese a contrastare gli effetti della crisi economica ed occupazionale. Come dimostrano i dati di "Coesione è competizione" di Symbola e Unioncamere, report biennale che misura proprio il vantaggio competitivo di quelle imprese - imprese coesive - che curano le relazioni con i propri lavoratori e con i soggetti che fanno parte del loro ecosistema: altre imprese e consumatori, organizzazioni non profit, istituti di credito, scuola, Università e Istituzioni. Secondo le indagini di Symbola e Unioncamere le imprese coesive hanno maggiore fiducia nel futuro e si aspettano migliori performance economiche (fatturato e export) e occupazionali. Un aumento del fatturato è atteso per il 2019 dal 31,0% delle imprese coesive contro il 13,9% nel caso di quelle non coesive. Un divario che si conferma anche con specifico riferimento all'aumento dell'export (20,1% vs 8,5%). Migliori risultati economici che si riflettono in campo occupazionale, perché il 20,9% delle imprese coesive prevede una crescita degli occupati contro il più ridotto 8,8% relativo alle imprese non coesive. Industria Anche nel 2018 il principale contributo all'export e al saldo commerciale italiano è stato dato dalle quattro grandi aree di eccellenza manifatturiera del nostro Paese grazie alle quali la bilancia commerciale italiana ha chiuso l'anno analizzato con un attivo di 38,9 miliardi di euro, riuscendo a compensare lo storico deficit "energetico" (pari a 45 miliardi nel 2018) e il passivo dei settori di minore specializzazione del nostro Paese (53 miliardi). In particolare, nel 2018 il surplus delle 4 aree è stato pari a 137 miliardi di euro, di cui oltre il 60% generato dal comparto della Automazione-meccanica-gomma-plastica (84 miliardi), seguito dall'abbigliamento-moda (29 miliardi), dall'Arredo-casa (13 miliardi) e dall'Alimentare-vini (11 miliardi). E', dunque, predominante il contributo dell'Automazione-meccanica-gomma-plastica, il cui ruolo è diventato negli anni sempre più rilevante. Ne è conferma la notevole crescita negli ultimi anni del peso della robotica.

In tema di arte e cultura, le imprese che costituiscono il Sistema Produttivo Culturale e Creativo italiano sono 416.080, corrispondenti a una quota del 6,8% su quelle complessivamente registrate nel nostro Paese. Rispetto al 2017, quando la quota era del 6,7% si è registrato un incremento nello stock dello 0,2%. Si tratta, riprendendo la nomenclatura utilizzata in premessa, di 291mila imprese core (il 4,8% delle imprese italiane) e di un totale stimato di oltre 125 imprese creative driven (il 2,0% delle imprese italiane). Ma la cultura ha un effetto moltiplicatore, pari a 1,8, sul resto dell'economia: per ogni euro prodotto dalla cultura se ne attivano 1,8 in altri settori. I 95,8 miliardi, quindi, ne 'stimolano' altri 169,6 per arrivare a 265,4 miliardi prodotti dall'intera filiera culturale, il 16,9% del valore aggiunto nazionale, col turismo come primo beneficiario di questo effetto volano. Un effetto competitivo confermato anche dal fatto che le aree geografiche dove maggiore è il fatturato della cultura sono anche quelle dove è forte la vocazione manifatturiera.

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