Redazione Notizie D'Abruzzo

Elezioni regionali, Lolli: per me, il voto resta al 10 febbraio

"Sono fermissimo sulle decisioni che ho preso. Ho gia' operato insieme al presidente della Corte d'Appello: per me al voto si andra' il 10 febbraio". Lo ha dichiarato il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli all'agenzia Dire sull'ipotesi di spostamento al 26 maggio delle elezioni regionali abruzzesi. "Con tutto il rispetto per gli altri - aggiunge - la macchina organizzativa e' partita. E organizzare un'elezione non e' cosa semplice. L'unica condizione per cui potrei cambiare questa decisione - prosegue Lolli - e' solo se mi arrivasse tramite un atto di Governo e non da un articolo di giornale. Se il Governo mi dice con un atto che secondo la sua opinione e' opportuno posticipare le elezioni allora faro' le mie valutazioni. Ma per ora, per me, il voto resta al 10 febbraio".

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Barriere fonoassorbenti, entro due mesi Rfi avvierà i lavori attesi da oltre 30 anni

Si è concluso l’iter autorizzativo per la realizzazione di barriere fonoassorbenti lungo il tracciato ferroviario nel territorio di Montesilvano. Con l’autorizzazione paesaggistica emessa in seguito al parere favorevole della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, infatti, può partire il progetto esecutivo dell’intervento di risanamento acustico (previsto nel piano redatto da Rfi, Rete ferroviaria italiana, lungo il tracciato Bologna – Lecce) che porterà all’avvio dei lavori in un paio di mesi.

Le barriere saranno realizzate, dove possibile, con pannelli trasparenti in modo da conservare le visuali paesaggistiche, con particolare attenzione ai luoghi più meritevoli; le colorazioni delle pannellature saranno scelte in maniera da mimetizzarsi il più possibile con l’ambiente circostante; l’altezza dei pannelli sarà contenuta al minimo di legge per evitare il più possibile l’effetto barriera visiva e, naturalmente, tutti i lavori di scavo saranno eseguiti sotto controllo archeologico, al fine di garantire che non siano danneggiati eventuali resti archeologici.

«Accogliamo la conclusione dell’iter burocratico con grande soddisfazione», sottolinea il sindaco, Francesco Maragno, «Finalmente il nostro territorio potrà essere dotato di barriere fonoassorbenti lungo il tracciato ferroviario, un’opera attesa da oltre 30 anni, da quando è stato dismesso il vecchio tracciato, in particolare da una consistente fetta di popolazione che vive a ridosso dei binari, molti, infatti, sono gli edifici residenziali che si trovano sia a monte che a valle del tracciato.  L’installazione delle barriere fonoassorbenti contribuirà a migliorare la qualità della vita di queste persone, riducendo l’inquinamento acustico, il tutto con la massima attenzione all’impatto estetico sull’immagine del territorio. Contiamo entro un paio di mesi di poter vedere l’avvio dell’intervento che – lo ricordo – è a carico non del Comune ma di Rfi, proprietaria del tracciato e delle aree limitrofe. Colgo l’occasione per ringraziare i nostri uffici e Rete ferroviaria italiana per la disponibilità, l’impegno e la professionalità».

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Progetto Alis per l’inclusione sociale, pronti ad iniziare le attività sportive con i ragazzi da gennaio

Due incontri da due ore a settimana, nei quali i ragazzi svolgeranno attività sportive collettive con l’obiettivo di stimolare la socializzazione, farli appassionare ad uno sport e soprattutto ottenere benefici a livello psicologico. Si svilupperà secondo queste modalità il progetto Alis, Alleanza per l’Inclusione sociale, che vede il Comune di Montesilvano, attraverso la sua Azienda Speciale, lavorare al fianco della fondazione Papa Paolo VI, l’ASD Parco De Riseis e il dipartimento di Scienze Psicologiche della salute e del territorio dell’Università d’Annunzio.

Ieri pomeriggio, i referenti degli enti partner hanno incontrato, nella Sala Tricolore di Palazzo di Città, i genitori dei ragazzi destinatari del progetto e le loro insegnanti di sostegno per illustrare  nel dettaglio l’iniziativa che coinvolgerà ragazzi tra gli 11 e i 18 anni affetti da autismo o sindrome di Down. Il progetto, elaborato dall’associazione temporanea di scopo che unisce i 4 partner, approvato dal dipartimento per le pari opportunità, e finanziato da un contributo ministeriale prevede il coinvolgimento di circa 30 ragazzi affetti da disabilità intellettiva, principalmente residenti a Montesilvano. L’Azienda speciale del Comune metterà a disposizione i suoi assistenti sociali e garantirà il trasporto dei ragazzi destinatari del progetto che per due volte a settimane raggiungeranno il centro sportivo Trisi dove svolgeranno le attività sportive.

«L’incontro di ieri – afferma l’assessore alle politiche per la disabilità e allo sport Ottavio De Martinis -   è stata una prima occasione per illustrare le modalità di realizzazione di un progetto che crediamo possa essere molto stimolante per i ragazzi che parteciperanno. Molti studi hanno infatti dimostrato che la pratica sportiva influisce positivamente e produce effetti significativi a livello comportamentale su persone affette da disabilità intellettive. La cooperazione con associazioni da anni attive proprio nel campo dell’assistenza a disabilità di varia natura e con l’Università d’Annunzio consentirà di sperimentare e soprattutto analizzare proprio tali benefici. Verrà, infatti, costituita una equipe inclusione composta da educatori, assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri, logopedisti e terapisti della neuro e della psicomotricità, e una equipe scientifica per valutare gli effetti delle azioni messe in atto.  A breve  -  annuncia De Martinis -  verranno avviati alcuni interventi, a cura della fondazione Paolo Vi, ente capofila dell’iniziativa, all’interno del centro sportivo Trisi, di rifacimento della pavimentazione e di messa in sicurezza, propedeutici alla realizzazione del progetto, con l’obiettivo di iniziare le attività con i ragazzi a gennaio 2019»

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Nuovi nati, al Nord 1 su 5 ha entrambi i genitori stranieri

Tra i nati stranieri in Italia iscritti in anagrafe nel 2017 si confermano al primo posto i bambini romeni (14.693), seguiti da marocchini (9.261), albanesi (7.273) e cinesi (3.869), per un totale di nati rappresentato da queste comunita' del 51,8% del totale. A rivelarlo e' il report Istat 'Natalita' e fecondita' della popolazione residente' anno 2017, presentato stamattina nella sede dell'istituto di statistica a Roma. "L'incidenza delle nascite da genitori entrambi stranieri- si legge nel report- e' notoriamente molto piu' elevata nelle regioni del Nord (circa 20,9%) dove la presenza straniera e' piu' stabile e radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (17%). Nel Mezzogiorno- continua il rapporto- l'incidenza e' molto inferiore rispetto al resto d'Italia (6,1% al Sud e 5,5% nelle Isole). Nel 2017 e' di cittadinanza straniera circa un nato su quattro in Emilia Romagna (24,3%), quasi il 22% in Lombardia, circa un nato su cinque in Veneto, Liguria, Toscana e Piemonte. La percentuale di nati stranieri e' decisamente piu' contenuta in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno, con l'eccezione dell'Abruzzo dove supera l'11%"

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Auto finisce in un canale di raccolta delle acque, muore un 42enne

Un 42enne pugliese è morto questa mattina, intrappolato nell'abitacolo della sua auto che è  finita in un canale all'altezza di una rotonda lungo la provinciale 1 Bonifica del Tronto. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri l'uomo potrebbe non aver rallentato in prossimità dello svincolo nel territorio di Controguerra che immette in direzione di Spinetoli e Pagliare del Tronto, finendo con l'auto nel canale di raccolta delle acque dalle sponde in cemento armato al centro della rotonda. Sono stati i Vigili del fuoco del distaccamento di Nereto a estrarre l'uomo dall'auto e permetterne il soccorso al personale del 118 di Ascoli Piceno. Il 42enne è stato trasferito all'ospedale Mazzoni, ma purtroppo è spirato al pronto soccorso.

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Auto contro bus, un morto e 10 feriti nel Chietino

Una giovane donna morta e una decina di persone ferite rappresenta il bilancio del gravissimo incidente avvenuto all'alba sulla strada statale Trignina, in territorio di Dogliola, poco prima dell'ingresso dell'area di servizio Il Girasole. In base a una prima ricostruzione, una Fiat Panda con a bordo una donna di 30 anni, residente a Tufillo, ha invaso la corsia opposta schiantandosi con un autobus della Atm, l'azienda trasporti Molisana.

Dopo il violento impatto, il pullman e' finito contro due mezzi parcheggiati all'interno dell'area di servizio. Per la 30enne non c'e' stato nulla da fare: e' morta pochi minuti dopo l'ingresso al pronto soccorso. I feriti, nessuno dei quali risulta in pericolo imminente di vita, sono stati trasportati negli ospedali di Vasto e Termoli. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Stradale, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. 

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Rapporto Eurispes, i giovani italiani sono sempre più trasgressivi sotto le lenzuola

I giovani italiani sono sempre più trasgressivi sotto le lenzuola, i più licenziosi vivono nel Nord-Est, i 'tradizionalisti' nelle regioni del Sud. Oltre 7 su 10 utilizzano materiale pornografico, quasi 6 su 10 hanno praticato il 'sexting' almeno una volta nella vita e oltre 4 su 10 usano oggetti come il dildo e i vibratori come 'aiutino'. Se poi è vero che il 72,3% dei ragazzi non ha 'mai' praticato il Bdsm (bondage, dominazione, sadismo e sottomissione), il 54,8% è invece incuriosito o avrebbe la voglia di farlo. E' il quadro che emerge dal rapporto dell'Eurispes 'Sesso, erotismo e sentimenti: i giovani fuori dagli schemi' che ha indagato come i giovani italiani vivono i rapporti sessuali e il mondo dell'eros. L'indagine è stata condotto su un campione di mille ragazzi tra i 18 e 30 anni tra maggio e luglio 2018. Il sesso occasionale 'capita' alla maggioranza, anche a chi è fresco di matrimonio. "Se è vero che il 56% non fa sesso occasionale, non si può certo sottovalutare il restante 44% che, invece, intrattiene questo tipo di rapporto fuori dal vincolo matrimoniale (il 24% 'una volta o raramente', il 14% 'qualche volta', il 6% 'spesso')", emerge dall'indagine. Nato da un'idea dello staff de Il Filocolo, il rapporto dell'Eurispes rivela che "un quarto degli omosessuali non usa contraccettivi e la stragrande maggioranza intrattiene amicizie di letto".

"Mentre l'auto-erotismo risulta sdoganato - e ciò è certamente frutto dei processi di liberazione della donna quanto meno nell'area della sessualità - la dimensione affettiva collegata all'eros risulta molto più cogente tra le giovani piuttosto che tra i giovani", ammettono gli autori. "Per quel che riguarda i 'vincoli esterni' e la dimensione pubblica della coppia - evidenziano le risposte alle domande - va rilevato che il matrimonio continua in certa misura a 'contenere' il libero fluire delle pulsioni sessuali molto più dei rapporti di convivenza". Ma in proposito "c'è da chiedersi se non sia proprio l'impegno di 'esclusiva' anche solo formale che si assume con il matrimonio, a contribuire alla progressiva rarefazione di questo istituto".

Se il 60% degli intervistati ha detto di aver praticato il 'sexting' almeno una volta nella vita, ovvero ha inviato e condiviso materiale sessualmente esplicito in forma verbale, fotografica o video. "Benché, infatti, il 41,4% dichiari di non averlo 'mai' fatto, il 36,2% lo ha praticato 'qualche volta', il 12% 'spesso' e il 10,4% 'una sola volta'. La pratica si sta diffondendo soprattutto fra i giovani. Il 45,2% dei 25-30enni non lo ha 'mai' praticato, contro il 37,1% dei 18-24enni", avverte l'indagine. Per quanto riguarda l'autoerotismo, "la masturbazione piace di più a chi ha studiato: quasi otto giovani su dieci ritengono che l'autoerotismo 'faccia parte della normale vita sessuale di un adulto' - fotografa l'indagine - Gli omosessuali e i bisessuali sono molto più propensi degli eterosessuali ad essere 'molto' d'accordo nel ritenere l'autoerotismo un'attività normale: quasi i tre quarti degli omosessuali la pensano così (73,5%) e oltre la metà dei bisessuali (54%), contro il 39,7% degli eterosessuali". Sulla questione del 'sesso a pagamento', "sei ragazzi su dieci ritengono in qualche misura accettabile che un uomo paghi per prestazioni sessuali. Secondo il 23,9% è 'abbastanza' accettabile, per il 31,8% 'poco' accettabile, per il 4,3% 'molto' accettabile. In particolare, sono i più giovani tra i 18 e i 24 anni, i più favorevoli ad accettare questo tipo di comportamento: oltre tre su dieci lo ritengono 'abbastanza' e 'molto' accettabile contro il 24,2% dei più grandi - analizza il report - I risultati cambiano completamente osservando le risposte sulla base del genere degli intervistati. Per la maggior parte delle donne (52%), il fatto che un uomo paghi per avere rapporti sessuali è del tutto 'inaccettabile', contro il 24,7% degli uomini, ovvero meno della metà".

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Audino nuovo presidente del tribunale di Lanciano

 Il nuovo presidente del tribunale di Lanciano, Riccardo Audino, 64 anni, di Velletri, ha giurato davanti al tribunale collegiale, presidente Marina Valente, giudici a latere Massimo Canosa e Andrea Belli. Pm il procuratore capo Mirvana Di Serio. Audino, giunge proprio dal tribunale di Velletri, dove ricopriva l'incarico di giudice civile. Nel saluto dell'Ordine Forense si è auspicato che Audino non fosse l'ultimo presidente, in considerazione della proroga in atto, fino al 2020, per la chiusura dei quattro tribunali minori d' Abruzzo. Il presidente Audino ha detto "Combattiamo insieme contro il tentativo di chiusura ognuno con le sue armi di attività e noi con l'efficienza per poter dire al Ministro della Giustizia perché chiudere un tribunale che funziona. In questa prospettiva nessuno deve sentirsi con la valigia in mano. Lavoriamo tutti assieme per andare avanti"

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Cuccello (Cisl) chiede un tavolo per discutere della manovra di Bilancio

"Un tavolo per discutere la Legge di Bilancio insieme alle parti sociali per sviscerare quei temi che non convincono". Lo chiedono i sindacati riuniti nell'assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil per discutere alcuni aspetti della legge di stabilita'. Tra questi il segretario confederale nazionale della Cisl Andrea Cuccello: "Riteniamo che l'atteggiamento di chiusura del Governo nei confronti delle parti sociali sia un errore cosi' come questo atteggiamento di scontro con l'Europa. Qui c'e' da discutere sul come rilanciare il Paese e noi vorremmo farlo insieme. Abbiamo bisogno, innanzitutto di investimenti pubblici e infrastrutture- spiega -. Si discute rispetto al mezzo punto in piu' o meno del Pil, ma non e' questo il punto. Il Paese sta cadendo a pezzi e la vicenda di Genova ha aperto uno spaccato incredibile rispetto al livello delle infrastrutture in Italia. Abbiamo bisogno di nuove infrastrutture, di connettere il nord con il sud e di connettere l'Italia all'Europa - dice ancora Cuccello -. Anche la diatriba che sta nascendo su importanti cantieri come quello della Tav e il Terzo Valico dimostrano un comportamento irresponsabile da parte del Governo. Ci sono poi la Flat Tax, la Quota Cento e il Reddito di Cittadinanza. Temi che non possono essere discussi nelle segrete stanze"

"La parola lavoro- dice ancora il segretario nazionale Cisl - nella legge di stabilita' non e' neanche citata. Ci sono misure che non si capisce se sono misure di politiche del lavoro come il reddito di cittadinanza, o si tratta di mero assistenzialismo. Bisogna confrontarsi anche per una regione come l'Abruzzo che vive una crisi la cui uscita sembra molto lontana. Chiediamo di aprire un tavolo anche le questioni del lavoro. I giovani sono esclusi dal ciclo produttivo, gli over 50 sono stati abbandonati dal sistema produttivo italiano e non sappiamo. Chiedevamo un ampliamento del Rei perche' potrebbe essere un aiuto per la ricollocazione. Ci sono poi - prosegue Cuccello - le politiche attive. Non e' possibile che il lavoro si cerchi ancora per conoscenza, bisogna ristrutturare i Centri per l'Impiego e questo nella legge di stabilita' c'e', ma non ci sono i tempi per mettere tutto in pratica rispetto alle reali esigenze del Paese".

"Ad oggi non c'e' stata nessuna apertura da parte del Governo - conclude il segretario nazionale Cisl - ma crediamo che con la partecipazione che stiamo riscontrando, con il confronto interno del nostro popolo il Governo alla fine decidera' di parlare con noi. Siamo in un'epoca - conclude Cuccello - in cui se qualcuno pensa di potercela fare da solo sbaglia. Se qualcuno pensa di poter fare prove muscolari con l'Europa sbaglia. Noi vogliamo stare in Europa: dobbiamo sicuramente ridipingerne i muri, ma non la dobbiamo sbracare dalle fondamenta".

"Il decreto fiscale approvato e in esame in Parlamento - ha aggiunto - prevede una forte sforbiciata sul Miur di 29 milioni di euro di cui 14 destinati all'istruzione scolastica e 15 alla formazione universitaria e post universitaria. Non si punta su ricerca e riforma dell'amministrazione e si' gli ospedali vanno messi a norma, ma non con il Project Financig, ma con un Piano Nazionale di Ammodernamento. Utilizziamo male le risorse europee quando non le rimandiamo insieme. Al credito di imposta vengono tolti 300 milioni di euro e non c'e' il rinnovo del credito di imposta 4.0. Uno studio dei sindacati scuola ci dice che oggi i precari sono piu' dei lavoratori stabili. Questo non e' solo un problema per la questione precariato, ma anche perche' non porta sviluppo e i giovani continuano ad andare all'estero. Siamo contro i condoni che lanciano un messaggio sbagliato - prosegue Ranieri -. Si dice che chi non paga le tasse puo' farla franca aspettando il prossimo condono in un Paese che ha ogni anno un evasione fiscale di 111 miliardi di cui 35 solo sull'Iva. E' uan guerra tra poveri". Tra le cose che non vanno, dice ancora il segretario regionale Cgil, "la sanita'. Non c'e' stato l'atteso aumento del fondo a disposizione. E' necessario stilare un piano straordinario di assunzioni e accorciare le liste di attesa. Sul sociale aumentano le pensioni piu' basse con statistiche che parlano di un'Italia che, nel 2028, registrera' una popolazione anziana non autosufficiente di oltre 6 milioni di persone"

 "Ad oggi - continua Ranieri - i pensionati contribuiscono per il 94.8% al reddito Irpef. Con le manovre previste il lavoro si spostera' sempre piu' verso quello autonomo sacrificando quello dipendente per cui una partita Iva guadagnera' piu' di una persona stabilizzata. Siamo contro questa Falt Tax che chiede soldi a chi ne ha meno perche' postula di dare soldi ai ricchi per far crescere il Paese. Noi vogliamo la Patrimoniale sui grandi capitali invece per rilanciare gli investimenti". Chiarezza, infine, e' stata chiesta sul Reddito di Cittadinanza: "e' importante stanziare le risorse - ha concluso - ma prima ci facciano capire da dove vengono e per cosa saranno impiegate. Se nel frattempo non si fanno investimenti il rischio e' che a chiederlo saranno sempre piu' persone perche' la poverta' continuera' ad aumentare"

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Omicidio nel pub di Montesilvano, 20 anni all’assassino

Condanna a venti anni di reclusione per Massimo Fantauzzi, reo confesso dell'omicidio di Antonio Bevilacqua, il 21enne ucciso a fucilate in faccia il 16 settembre 2017 nel pub BirraMi di via Verrotti a Montesilvano. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Pescara, Nicola Conlantonio, al termine del processo con rito abbreviato accogliendo le richieste del pm Paolo Pompa disponendo in piu' la liberta' vigilata per dieci anni. Presenti, in aula, la madre, i genitori e la moglie della vittima, che hanno accolto senza clamori la decisione. Assente invece l'imputato. Fantauzzi era accusato anche di furto in abitazione di tre fucili da caccia, porto e detenzione dei fucili, alterazione delle caratteristiche e cancellazione della matricola del fucile utilizzato per uccidere il 21enne.

L'avvocato di parte civile Giancarlo De Marco, che rappresenta i familiari della vittima, in udienza aveva sollevato la questione relativa alla mancata contestazione dell'aggravante dei futili motivi.

L'avvocato di Fantauzzi, Pasquale Provenzano, si e' limitato a dire che "di fronte alla morte di un ragazzo non ci sono ne' vincitori ne' vinti" e ha aggiunto che attendera' le motivazioni della sentenza per valutare se ricorrere in appello. 

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