Serve un vertice del centrodestra il "prima possibile" per definire programmi e candidature per le prossime regionali. Lo ha detto la presidente di Fdi Giorgia Meloni, a margine degli 'Stati generali del sud' organizzati dal suo partito. "Noi non ci siamo spartiti i candidati - ha precisato - ma ci siamo divisi i compiti sulla selezione dei candidati. Questo significa che ciascuno di noi si dedica a fare la ricognizione in una determinata regione e fare delle proposte che siano condivise dagli alleati". Ha aggiunto la Meloni: "Noi vogliamo vincere, io voglio vincere e penso che si possa vincere: non voglio vincere per il bene di Fdi o per il bene della coalizione ma perché penso che in Basilicata il Pd sia stato il 'Poltronificio democratico' e dunque un partito che si è occupato solamente di spartire posti di potere e che non ha saputo creare sviluppo in una terra straordinaria e che ha grandi potenzialità". Ha concluso la presidente di Fdi: "Ecco io voglio scrivere una storia diversa e per farlo serve la persona giusta e il programma giusto. Vorrei lavorare su questo, vorrei lavorarci da subito ed è la ragione per la quale ho chiesto qui, come in Abruzzo, come in Sardegna e come nelle altre regioni nelle quali si vota, di vederci il prima possibile per definire questi elementi che sono fondamentali"
Leggi Tutto »Vacca: Reintegrati i fondi per lo spettacolo agli Enti Aquilani
"Reintegrati i fondi per lo spettacolo agli Enti Aquilani". Lo fa sapere in una nota stampa il parlamentare M5S e sottosegretario Mibact Gianluca Vacca. "A seguito della riunione della Consulta dello spettacolo- spiega- il Ministero conferma l'impegno a ripristinare i fondi per lo spettacolo agli Enti Aquilani. Per l'anno in corso- dice Vacca- i soggetti del Comune de L'Aquila che operano nel settore spettacolo godranno dei benefici previsti dalle risorse integrative che il Ministro ha recuperato e ripartito il 23 ottobre a favore di tutto lo spettacolo dal vivo. Inoltre, il Ministero si appresta ad intervenire ulteriormente prevedendo di destinare al Comune de L'Aquila idonee risorse extrafus, finalizzate a garantire ai soggetti del territorio gia' beneficiari di finanziamenti FUS, una integrazione che consenta loro il mantenimento del livello contributivo raggiunto nel 2017, ripristinando in tal modo per intero le agevolazioni gia' applicate negli ultimi anni. Con apposito e successivo provvedimento il Ministero intende ripristinare la clausola di salvaguardia per gli organismi di spettacolo operanti a l'Aquila anche per le annualita' 2019 e 2020". "Ci auguriamo- conclude- che l'impegno del Governo sia seguito da quello preso dagli Enti nel mettere in campo iniziative adeguate ad attivare processi virtuosi di rinnovamento e trasparenza. E, quando siamo in presenza di enti con vocazione regionale, ci auguriamo che ci sia una sempre maggiore apertura a tutto il territorio abruzzese, all'insegna di una proficua interazione tra gli enti dello spettacolo che operano in Abruzzo".
Leggi Tutto »Incidente mortale nei campi del Teramano, 59enne travolto dal trattore
Un agricoltore di 59 anni, Alberto Di Carlo, è morto nel pomeriggio nelle campagne di Castel Castagna mentre lavorava con il suo trattore cingolato su un terreno in forte pendenza. Per cause ancora da accertare l'uomo è stato travolto dalla pala meccanica posizionata davanti al mezzo agricolo, riportando la frattura della base cranica e morendo sul colpo.
Leggi Tutto »Crolla parte di un solaio di una casa di Farindola
Attimi di paura nel Pescarese per il crollo parziale del solaio di una vecchia abitazione. Al momento del cedimento era presente la proprietaria della casa, una donna di 68 anni, che fortunatamente e' rimasta illesa. L'episodio e' accaduto oggi pomeriggio a Farindola, in localita' Villa Cupoli. La donna era entrata per controllare le condizioni dell'edificio, disabitato da anni, quando improvvisamente il solaio e' crollato ed e' rimasta bloccata in casa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pescara che hanno recuperato la 68enne.
Leggi Tutto »Premio Borsellino 2018, consegnati i riconoscimenti
Le parole di Ilaria Cucchi
"Sono le parole che ha bisogno di sentirsi dire un cittadino perbene, che porta avanti una battaglia sulle proprie spalle, nonostante il dolore che gli e' stato inflitto da appartenenti allo Stato e nonostante il fatto che le istituzioni abbiano consentito che la famiglia di Stefano Cucchi affrontasse anni di processi sbagliati sapendo quali erano le vere responsabilita'". Lo ha detto Ilaria Cucchi, stamani, a Pescara, a margine del Premio Nazionale Paolo Borsellino, commentando le parole del comandante generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri, il quale in una lettera a Repubblica ha affermato che i colpevoli della morte di Stefano Cucchi non potranno piu' indossare la divisa. "Mi sento per la prima volta di potermi alzare la mattina - ha aggiunto Ilaria Cucchi - senza l'esigenza di dovere chiedere scusa a mio fratello. Ora siamo in una fase diversa, in cui finalmente la giustizia sta facendo il suo corso. Siamo andati avanti continuando a credere nelle istituzioni - ha concluso - e credo che cio' che abbiamo fatto in questi anni sia la dimostrazione che noi siamo una famiglia perbene e che merita rispetto"
Cafiero De Raho: il contrasto alle mafie consentirebbe risultati migliori per l'intera economia
"Se l'Italia oggi e' indietro e' perche' le mafie si infiltrano e intoppano il meccanismo, mentre un contrasto piu' efficace alle mafie consentirebbe di conseguire un risultato senz'altro migliore per l'intera economia e per dare la possibilita' agli imprenditori sani di lavorare". Cosi' il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, stamani, a Pescara, a margine della cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Paolo Borsellino. "Una volta Draghi ha detto che la zavorra dell'Italia e' rappresentata dalle mafie - ha proseguito De Raho - e oggi pero' mi sembra che di volta in volta ci si dimentichi qual e' il vero danno delle mafie. Da un lato la politica, dall'altro gli imprenditori, non considerano questi aspetti come fondamentali"
"Una borghesia mafiosa costituita da commercialisti, avvocati e anche istituzioni, finisce per agevolare l'infiltrazione delle mafie, nell'economia e anche nella politica" ha aggiunto Federico Cafiero De Raho. "Ormai il pericolo non e' piu' la mafia riconoscibile - ha aggiunto De Raho - ma quella invisibile, che con il proprio danaro compra e sembra non essere pericolosa come una volta, mentre invece lo e' molto di piu', perche' laddove non puo' comprare tira fuori la propria tradizione, ovvero quel meccanismo di violenza e intimidazione, che oggi si accompagna semplicemente alle parole 'noi siamo'. Due parole che sono sufficienti per fare capire all'interlocutore di chi si tratta e a farlo ritirare, in modo che restino soltanto loro". Il procuratore nazionale antimafia ha fatto l'esempio del traffico di cocaina. "Pensate alle tonnellate di cocaina che entrano nel nostro Paese e in Europa, un traffico governato da 'ndrangheta, mafia e camorra, che spesso operano assieme, cogestendo traffici di questo tipo. Immaginate in quanto danaro si converte il traffico e tutto questo denaro viene poi portato nella nostra economia, un'economia legale nella quale le mafie entrano con soggetti che riescono a mimetizzare, mascherare e occultare il soggetto mafioso".
L'intervengo di Giovanni Musarò, procuratore di Roma
"Il problema, in una citta' come Roma, e' far comprendere che determinati sistemi organizzativi sono mafiosi, perche' ovviamente a Roma non si puo' pretendere che un'organizzazione abbia lo stesso controllo del territorio che puo' avere una cosca di 'ndrangheta in un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria". Lo ha detto il procuratore di Roma, Giovanni Musaro', stamani, a Pescara, a margine della cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Paolo Borsellino. "Pero', ferma restando la presunzione di non colpevolezza prima di sentenze definitive, l'impressione e' che - ha proseguito - si stiano facendo grossi passi avanti e dunque siamo fiduciosi. Iniziamo ad avere riconoscimenti ad Ostia, ci sono anche sentenze definitive grazie al lavoro che hanno fatto i colleghi, recentemente abbiamo avuto l'ordinanza sui Casamonica, confermata dal riesame, che ha riconosciuto l'associazione mafiosa e su Mafia Capitale c'e' una sentenza importantissima". Musaro', infine, ha evidenziato che "a Roma, come in altre realta', c'e' sia il problema dell'espansione delle mafie storiche al di fuori di Sicilia, Calabria e Campania, e sia il problema del modello mafioso realizzato da gruppi autoctoni come gli Spada, i Casamonica, ma anche come le realta' viste in atto con Mafia Capitale".
Lia Sava, procuratore generale di Caltanissetta: ci sono segnali minacciosi che ci impongono di essere particolarmente accorti
"Non si spara piu' quanto un tempo, pero' ci sono segnali minacciosi che ci impongono di essere particolarmente accorti. Pensiamo a tutto quello che e' accaduto negli ultimi giorni in Sicilia e in particolare nei confronti di magistrati ed esponenti delle forze dell'ordine, impegnati in prima linea nel contrasto alla criminalita' organizzata". Cosi' Lia Sava, procuratore generale di Caltanisetta, stamani, a Pescara, a margine della cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Paolo Borsellino. "Sicuramente la mafia di fronte alla quale ci troviamo e' una mafia fluida - ha detto Sava - piu' pericolosa, perche' si infiltra in tutti i settori e quindi richiede delle capacita' investigative molto sofisticate per cercare di individuare gli epifenomeni che poi dobbiamo andare a colpire e contrastare".
"Falcone diceva che, 'come ogni fatto umano, la mafia sara' sconfitta', ma io credo che occorrano ancora tanto impegno e attenzione. Soprattutto e' importante la sensibilizzazione delle coscienze e dei giovani, perche' alla mafia bisogna togliere ossigeno. Togliere l'ossigeno alla mafia - ha detto Sava - significa togliere alla mafia l'apporto che viene dalle nuove generazioni, che devono capire, anche se non hanno vissuto quello che noi abbiamo vissuto, cosa significa vivere in un ambiente con l'aria davvero pulita" conclude Sava.
Leggi Tutto »Scoperto un traffico di droga nel pescarese
I carabinieri delle di Penne hanno scoperto un traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, nell'area Vestina e nella Val Pescara, grazie ad un'attivita di indagine portata avanti con i colleghi dell'Arma di Popoli e che ha portato al monitoraggio di numerosi assuntori di sostanze stupefacenti e che ha consentito di individuare un immobile ubicato nel centro di Scafa, nel quale si rifornivano di stupefacenti i tossicodipendenti provenienti da diverse località della Provincia di Pescasra e di Chieti. I carabinieri hanno rinvenuto 35 grammi di cocaina pura pronta per essere immessa nel mercato locale, occultata in un piccolo vano di un'area condominiale dello stabile. La cocaina sequestrata avrebbe consentito agli spacciatori di incassare una somma di circa 10mila euro.
Leggi Tutto »Eco Mob, il primo expo in Abruzzo dedicato alla mobilità alternativa a Pescara
Ha preso il via al Porto Turistico Marina di Pescara Eco Mob, il primo expo in Abruzzo dedicato alla mobilità alternativa ed alle soluzioni all'avanguardia nel mercato dell'innovazione tecnologica e del turismo ecosostenibile. 40 espositori, provenienti da più regioni d'Italia, si metteranno in mostra fino a domenica 28 (dalle 9:00 alle 21:00 con ingresso libero) per presentare le ultime novità in tema di biciclette ad uso sportivo, ricreativo e da lavoro; veicoli elettrici; novità principali del territorio in materia di escursionismo, trekking, running ed offerta turistica. Tutta da provare l'area test driving: le concessionarie auto consentiranno ai visitatori della fiera di provare le macchine elettriche in loro dotazione che potranno essere anche caricate grazie a due colonnine installate da Enel - X al Porto turistico.
Leggi Tutto »Pescara, nuovo stemma araldico della Polizia di Stato
Inaugurato stamattina il nuovo stemma araldico della Polizia di Stato all'ingresso della Questura di Pescara donato dal pittore Enea Cetrullo. Si tratta di una grande parete maiolicata ''dove la legge è sopra la forza'', ha specificato il questore di PescaraFrancesco Misiti: la cerimonia si è svolta alla presenza del vice capo della Polizia Luigi Savina, ed è stata benedetta dal vescovo diPescara Tommaso Valentinetti. Presente anche il Prefetto Geraldina Basilicata
Leggi Tutto »Il Pescara perde in casa col Cittadella
All'Adriatico è arrivata questo pomeriggio la prima sconfitta stagionale del torneo per il Pescara che cade in casa ad opera del Cittadella di Venturato che si impone di misura (0-1), grazie ad una rete realizzata da Finotto al 12' della ripresa. Successo meritato per i veneti che hanno avuto più di una occasione per segnare al cospetto degli abruzzesi in giornata negativa. Nonostante il ko il Pescara resta in testa alla classifica in vista del turno infrasettimanale del 30 ottobre quando renderà visita al Cosenza. Il Cittadella tornerà invece al Tombolato per ricevere la visita del Foggia
PESCARA (4-3-3): Fiorillo 6; Balzano 6, Gravillon 5.5, Perrotta 5.5, Del Grosso 6 (39'st Antonucci sv); Memushaj 4.5, Brugman 5.5, Machin 5; Marras 6 (18'st Palazzi 5.5), Monachello 5 (37'st Cocco sv), Mancuso 5.5. In panchina: Kastrati, Campagnaro, Scognamiglio, Fornasier, Elizalde, Crecco, Melegoni, Del Sole, Ciofani. Allenatore: Pillon 5 CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari 6; Ghiringhelli 6, Frare 6, Drudi 6 (33'st Camigliano sv), Benedetti 6; Proia 6, Iori 6 (13'st Pasa 5.5), Branca 6 (39'st Settembrini sv); Schenetti 6.5; Scappini 6, Finotto 7. In panchina: Maniero, Strizzolo, Malcore, Siega, Panico, Maniero, Rizzo, Cancellotti. Allenatore: Venturato 6.5 ARBITRO: Sacchi di Macerata 5 RETE: 12'st Finotto. NOTE: spettatori 7.205 per un incasso di 51.098 euro. Ammoniti Del Grosso, Ghiringhelli, Balzano, Branca, Frare. Angoli 6-4 per il Cittadella. Recupero: 1'; 5'
Leggi Tutto »Cgia: oppressione fisco aumenta, per le Pmi 100 scadenze
Nel 2019 il numero delle scadenze/adempimenti fiscali è destinato ad aumentare fino a sfiorare quota 100, in particolar modo per le realtà produttive di piccola dimensione che intrattengono scambi commerciali con l'estero (import e/o export). E' quanto sostiene la Cgia di Mestre. Nel 2019 la pressione fiscale italiana è destinata ad attestarsi al 41,8 per cento (stesso livello del 2018) e il numero delle scadenze fiscali, invece, subirà una forte impennata, soprattutto per le piccole imprese che lavorano con partner stranieri. Non per tutti, comunque, sarà così. Anche se in misura quasi impercettibile, i lavoratori autonomi potranno contare su un piccolo alleggerimento, si legge in una nota
Un'impresa artigiana senza dipendenti, ad esempio, lungo i 12 mesi del 2019 dovrà versare all'erario o inviare la propria documentazione fiscale all'Amministrazione finanziaria 29 volte (una in meno rispetto al 2018), ma una impresa commerciale con 5 dipendenti lo dovrà fare 88 volte e una piccola impresa industriale con 50 dipendenti addirittura 99. E in entrami questi ultimi 2 casi le scadenze aumenteranno di 10 unità a causa degli effetti delle disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2018 che, a partire dall'anno venturo, ha stabilito che entro la fine del mese successivo bisognerà inviare all'Agenzia delle Entrate i dati relativi alle cessioni/acquisto di beni e prestazioni di servizi rivolte a soggetti non residenti nel territorio italiano. La riduzione per l'azienda artigiana, invece, è riconducibile al fatto che dall'anno prossimo, con l'introduzione della fatturazione elettronica, verrà abolito lo spesometro. A regime, pertanto, questi lavoratori autonomi risparmieranno due adempimenti. Nel 2019, comunque, ne conteremo solo uno in meno, perché a febbraio dovranno comunque inviare la comunicazione relativa al secondo semestre 2018.
Ritornando ai risultati della elaborazione effettuata dall'Ufficio studi della Cgia, tra liquidazioni/versamenti di acconti e saldi di imposta, invii e trasmissioni telematiche all' Inps e all'Agenzia delle Entrate, il peso della burocrazia fiscale ha raggiunto livelli inaccettabili, costringendo le imprese a sostenere non solo perdite di tempo inammissibili, ma a sobbarcarsi anche dei costi aggiuntivi spesso proibitivi. E a differenza delle altre, le piccolissime imprese sono le più penalizzate. Non potendo contare su uffici amministrativi interni da dedicare anche a queste problematiche, le piccole aziende sono costrette ad esternalizzare queste incombenze, pagando però un conto salato nel momento in cui sono chiamate ad onorare i servizi ricevuti.
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