Redazione Notizie D'Abruzzo

Termina il fermo biologico, pescherecci in mare

Termina il fermo biologico in Adriatico e quindi i pescherecci possono tornare i mare per rifornire dall'inizio della settimana i mercati, la filiera e la ristorazione di pesce fresco. È Coldiretti Impresapesca a dare la notizia della fine del fermo pesca che dal 13 agosto aveva bloccato le attività della flotta italiana da San Benedetto a Bari, dalle Marche all'Abruzzo, dal Molise alla costa adriatica della Puglia, dopo che il semaforo verde era già scattato per il tratto da Trieste a Pesaro il 10 settembre scorso. Via libera dunque - sottolinea la Coldiretti - lungo tutta la costa adriatica a fritture e grigliate a 'chilometri zero' realizzate con il pescato locale e meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto congelato o straniero delle stessa specie del nazionale se non addirittura esotico e spacciato per nostrano. Resta, invece, in vigore - nota Coldiretti - il divieto di andare in mare per i pescherecci dello Ionio e del Tirreno fino a Roma che durerà fino al 9 ottobre dove però è disponibile pescato proveniente dalle altre zone nazionali dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare.

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Schianto sull’autostrada A14 nel Chietino, muore una donna

Una donna di 56 anni originaria di Villa Santa Maria e' morta in un incidente stradale avvenuto verso le 2 della notte sull'A14, nel tratto di autostrada che va dal casello di Lanciano a quello di Val di Sangro. Stando a una prima ricostruzione di quanto accaduto, l'auto sulla quale viaggiava la donna stava procedendo verso sud per tornare a casa quando c'e' stato un maxi-tamponamento e l'auto si e' schiantata contro il guard rail. Subito soccorsa dal personale medico del 118 e trasferita all'ospedale di Pescara, la donna e' morta dopo poco tempo. 

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Lanciano, ladri entrano in villa e tagliano il lobo dell’orecchio alla padrona di casa

Rapina in villa in pieno stile 'Arancia Meccanica' a Lanciano, in provincia di Chieti, conclusasi col taglio del lobo dell'orecchio della padrona di casa. Intorno alle 4 di questa notte a Carminiello di Lanciano quattro malviventi sono entrati nella casa di Carlo Martelli, 69 anni, chirurgo cardiovascolare in pensione, fondatore dell' associazione Anffas, e della moglie Niva Bazzan.

Prima di andar via, il terribile gesto da parte dei ladri. Stando a quanto ricostruito a caldo dalla polizia, i ladri sarebbero entrati in casa attraverso una grata che da sulla taverna dell'abitazione (dove hanno trovato anche l'utensile col quale hanno ferito la donna in seguito ) e da lì avrebbero avuto facile accesso ai piani superiori.

Martelli e la moglie sono stati sorpresi nel sonno, e legati con delle fascette di plastica. I ladri si sono fatti consegnare carte di credito e bancomat. Poi hanno messo a soqquadro anche la stanza del figlio disabile della coppia, che però non hanno toccato.

La banda con ogni probabilità cercava una cassaforte che però la famiglia Martelli non aveva. Sarebbe stato questo l'episodio scatenante l'ulteriore macabra violenza.  Per due ore il medico e la moglie sono rimasti in balia dei malviventi. Mentre uno di loro è rimasto a casa con i due ostaggi, altri tre sono andati con l'auto della donna, una Nissan Yaris bianca, allo sportello della banca più vicina per prelevare quanti più contanti possibile

Il medico è riuscito a liberarsi solo alle 6 della mattina e a dare l'allarme. Ad accorrere per primo è stato il fratello di Martelli, che abita nella villa accanto alla sua. In medico e la moglie sono stata poi portati in ospedale a Lanciano, dove gli specialisti stanno tentando di riattaccare il lobo alla donna. 

"Quel film, 'Arancia meccanica' forse fa ridere in confronto a quello che hanno fatto alle persone, anche perché c'era un ragazzo disabile e hanno frugato anche nella sua stanza. Fortunatamente non lo hanno toccato". A dirlo è Alfredo Martelli, il fratello del chirurgo Carlo, brutalmente aggredito in casa con la moglie, Niva Bazzan, "Non mi sento tranquillo nonostante abbia i cani e sono in forze. Non si sente tranquillo nessuno", dice ai cronisti. 

In zona ci sono state altre rapine in villa "Sì altre rapine alle villette a schiera. A casa del maresciallo, e in un'altra casa due volte", dice Alfredo Martelli, "Sono stati costretti a mettere inferriate e telecamere - dice Alfredo Martelli - ma le telecamere non servono a niente, sono incappucciati e dopo che è successo il fatto non si può più fare niente". 

"Faremo di tutto per arrestare i colpevoli e farli marcire in galera, non si puo' vivere con paura anche in casa propria". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, facendo riferimento alla violenta rapina di Lanciano.

 "Quanto accaduto  è una barbarie che non ha precedenti nel nostro territorio. La brutale violenza con la quale sono stati colpiti due nostri concittadini, nella propria casa, è indegna di un Paese civile e merita la risposta più celere possibile da parte delle forze dell'ordine e degli organi di giustizia". Così il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, commenta  la cruenta rapina in villa alle porte della città. "Ho visitato in ospedale Carlo Martelli e la moglie Niva, ai quali sono legato da sentimenti di amicizia e profonda stima - riferisce il sindaco - per esprimere loro la solidarietà e la vicinanza di tutta la comunità Lancianese, che conosce bene il valore del contributo sociale e professionale che la loro famiglia ha dato e dà alla nostra Città. Esprimo ferma condanna per l'incredibile e inaudita efferatezza di cui sono state vittime Carlo e Niva e al contempo totale fiducia negli organi dello Stato preposti a rintracciare e ad assicurare alla giustizia, in tempi rapidi, i responsabili di questa barbarie"

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I condoni hanno portato 131,8 miliardi in 45 anni secondo la Cgia

In questi ultimi 45 anni i condoni fiscali secondo la Cgia hanno consentito all'erario di incassare 131,8 miliardi di euro. In termini assoluti l'ammontare complessivo "recuperato" è sicuramente importante; tuttavia, lo è molto meno se lo si compara con la dimensione dell'evasione fiscale presente nel Paese che, secondo i dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ammonta a circa 110 miliardi di euro all'anno. In altre parole, dice la Cgia, i condoni sono serviti a fare cassa, ma non a "sanare" l'evasione che continua a sottrarre ingenti risorse allo Stato. Quindi, poche illusioni: anche la "pace fiscale" che il Governo Conte vuole introdurre nel 2019 rischia di assicurare un gettito molto inferiore alle attese. "Nel rapporto tra fisco e contribuente - rileva Paolo Zabeo - la parte maggiormente lesa non è il primo, bensì il secondo. Se, infatti, teniamo conto degli effetti economici riconducibili al cattivo funzionamento della macchina pubblica, i danni subiti dai cittadini e risultato dato dalla somma di importi relativi ad anni vari che sono stati rivalutati al 2017 dalle imprese sono nettamente superiori a quelli arrecati allo Stato dagli evasori attraverso il mancato pagamento di tasse e contributi".

Secondo quanto sostiene la Cgia, I debiti della nostra Pa verso i propri fornitori ammontano, secondo le ultime stime della Banca d'Italia, a 57 mld; da ricerche della Confcommercio, il deficit infrastrutturale costa all'economia italiana 42 mld all'anno; secondo i calcoli del Dipartimento della Funzione Pubblica, l'eccesso di burocrazia che caratterizza la Pa italiana pesa per 31 mld all'anno sul sistema delle nostre Pmi; i ritardi della giustizia, specie quella civile, producono, secondo la Banca d'Italia, un costo pari a un punto di Pil all'anno (circa 16 mld); in uno studio redatto da The European House Ambrosetti e le Ferrovie dello Stato emerge che gli sprechi e le inefficienze nel settore del trasporto pubblico locale ammontano a 12 mld di euro.

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Febbo: attendiamo il nome da Fratelli d’Italia

"Stiamo aspettando il nome per cominciare a lavorare. Naturalmente si aspettiamo che Fdi ci dia il nominativo al fine di avere il gradimento della coalizione, un aspetto importante per vincere le elezioni in un clima di grande condizione e di armonia". Così il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, sulla situazione nel centrodestra abruzzese dopo la decisione del tavolo nazionale della coalizione di assegnare l'Abruzzo a Fratelli d'Italia. Una scelta fatta nell'ambito della ripartizione nazionale nelle quattro regioni al voto nel 2019, oltre all'Abruzzo, la Sardegna, la Basilicata e il Piemonte, contestata dalla dirigenza di Lega a Fi, il cui dissenso è comunque rientrato per bocca dei coordinatori regionali, della Lega, il deputato Giuseppe Bellachioma, e di Forza Italia, il senatore Nazario Pagano.

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Incidente mortale nel Teramano, ciclista investito sulla SS150

Un uomo di 74 anni, Bruno Capriotti, è morto dopo un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto lungo la statale 150 che collega Montorio al Vomano a Roseto degli Abruzzi, nel territori della frazione di Villa Vomano di Teramo.

L'uomo si stava immettendo sulla statale in sella alla sua bicicletta quando è stato investito da una Fiat Panda. Nell'urto l'anziano ha riportato gravissimi traumi interni e fratture. Soccorso di sanitari del 118 è stato stabilizzato sul posto, ma le sue condizioni sono peggiorate al pronto soccorso dell'ospedale di Teramo, dove poco dopo è deceduto. 

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Furgone rubato fermato sull’autostrada A14, 4 denunce

Stavano trasportando un furgone refrigerato rubato, ma sono stati fermati dalla Polizia stradale e denunciati. Nei guai sono finite quattro persone residenti nel Barese. L'operazione rientra nell'ambito dei servizi disposti per contrastare il fenomeno del furto di autoveicoli.

Sono stati gli agenti della sottosezione autostradale Pescara Nord della Polstrada di Pescara ad intercettare il furgone, mentre viaggiava sull'autostrada A14, in direzione Sud, nei pressi del viadotto Alento. Ad insospettire i poliziotti è stato il fatto che il mezzo pesante fosse preceduto da un'automobile che procedeva a velocità ridotta, senza allontanarsi dal furgone.

A bordo del veicolo, rubato nella notte ad una ditta di Rimini insieme ad un mezzo analogo, c'era un 39enne, denunciato per ricettazione. Al furgone è stata sostituita la centralina. Sull'auto, invece, viaggiavano un 52enne, un 35enne ed un 28enne, tutti già noti alle forze di polizia per reati contro il patrimonio e furti di veicoli. Sono stati denunciati per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli: l'auto, infatti, era una vera e propria officina mobile, con attrezzi di ogni genere ben nascosti nel bagagliaio. Nessuna traccia del secondo furgone. Proseguono le indagini della Polstrada

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Truffa del pacco postale, denunciato 20enne napoletano

Un ventenne di Napoli è stato denunciato per truffa dai carabinieri della stazione di Chieti Principale: la vittima è una donna di 70 anni di Chieti che ci ha rimesso 2.800 euro. In base alle denunce raccolte non si esclude che dello stratagemma del pacco postale siano stati vittime anche altri anziani. Il meccanismo truffaldino è abbastanza complesso: il giovane infatti ha telefonato alla vittima presentandosi come suo nipote Adamo e le ha chiesto di prelevare la somma poiché di lì a poco a casa della donna sarebbe arrivato un pacco ed era necessario anticipare il pagamento. Le aveva inoltre detto che nel primo pomeriggio dello stesso giorno sarebbe passata sua madre per restituire i soldi. L'anziana, dopo essere uscita di casa ed aver prelevato la somma, ha dunque atteso il corriere, il quale puntualmente e benché senza divisa, si è presentato, ha lasciato il pacco ed ha ritirato i soldi. Nel frattempo la donna ha cercato di contattare la madre del sedicente nipote, ma quest'ultima aveva il cellulare spento poiché aveva ricevuto la telefonata di un sedicente appartenente alle forze dell'ordine il quale le aveva chiesto di tenere spento il cellulare al fine di effettuare alcuni controlli. Partite le indagini, che dopo l'ennesima denuncia stavano cercando un ragazzo giovane e di bell'aspetto, ben vestito e che si spacciava per figlio o nipote dei quali carpiva la fiducia per impossessarsi dei loro risparmi, i carabinieri hanno individuato la persona che si era spacciata per corriere e l'hanno denunciata piede libero. 

 

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Montesilvano, controlli dei carabinieri sul fiume Saline

Controllo dei carabinieri alla foce del fiume Saline di Montesilvano, alla ricerca di munizionamento inesploso. Alle attività, condotte con l'ausilio di strumentazioni tecniche e metal detector, hanno preso parte i militari dell'Arma della locale Compagnia e quelli del Nucleo subacquei del Comando provinciale di Pescara. I controlli hanno dato esito negativo.

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Pescara, torna il ‘mese dell’affido’

Torna la campagna di sensibilizzazione per l'accoglienza di minori in famiglia, organizzata dal Comune di Pescara in occasione del Mese dell'Affido. L'iniziativa, promossa ogni anno per far conoscere l'istituto che consente a famiglie, coppie e singles di aiutare un minore o un intero nucleo familiare in condizioni di disagio temporaneo, sara' aperta dalla testimonianza di due nonni.Tiziana e Tonino Del Gallo, sposati da 41 anni, genitori di due figli e nonni di due nipoti di 7 e 9 anni, racconteranno la loro esperienza di accoglienza in occasione della manifestazione "Nonno Ascoltami!", in programma domani 23 settembre, a piazza Salotto. In mattinata, alle 12.15, ci sara' il saluto dell'assessore alle Politiche sociali, Antonella Allegrino, mentre alle 16.30 interverranno i due nonni e gli operatori dell'e'quipe Affido del Comune di Pescara. Attualmente sono 11 i minori in affido e 2 gli affiancamenti familiari seguiti dall'e'quipe dei Servizi Sociali del Comune di Pescara. L'affido, a differenza dell'adozione, permette anche a una coppia o a un singolo di vivere questa esperienza che puo' essere a tempo pieno, parziale o solo nei fine settimana. Il minore mantiene ugualmente i contatti con la propria famiglia nella quale potra' rientrare definitivamente quando le condizioni lo permetteranno. Il prossimo appuntamento con il Mese dell'Affido e dell'Accoglienza sara' sabato 29 settembre, al Parco D'Avalos, dove si terra' una festa con la partecipazione di tutte le famiglie affidatarie. 

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