Redazione Notizie D'Abruzzo

Lavoro, tra Bolzano e la Sicilia il divario in percentuale è del 35 per cento

Nella provincia autonoma di Bolzano gli occupati son il 79% della popolazione (tra i 20 e i 64 anni), in Sicilia appena il 44,1%: un abisso di 35 punti percentuali. Secondo il dossier AGI/Openpolis su dati Istat 2018, vi e' una forte discrepanza tra le regioni del Nord, tutte al di sopra della media del 63%, e quelle del Sud, che presentano i tassi di occupazione piu' bassi: Campania 45,3%, Calabria 45,6%, Puglia 49,4%. In Emilia Romagna, invece, la percentuale di occupati e' del 74,4%, nella Provincia di Trento del 73,6%, in Valle d'Aosta del 72,9% e in Lombardia del 72,6%. Rispetto al 2008, la situazione della Sicilia e della Calabria e' decisamente peggiorata (rispettivamente -4,2% e -2,7%); variazioni positive sono state registrate solo al Nord e in Toscana, con l'eccezione della Liguria (-0,2%). Le regioni settentrionali sono quindi uscite dalla crisi economica, mentre quelle del Mezzogiorno continuano a retrocedere. Rispetto all'obiettivo 2020 del 67%, l'occupazione dovrebbe crescere per l'intero territorio nazionale di 4 punti: ma se per Lazio (65,3%) eAbruzzo (62,2%) la meta puo' apparire raggiungibile, per le regioni meridionali la distanza e' nell'ordine di circa 20 punti percentuali. 

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Occupazione femminile in calo in Abruzzo negli ultimi dieci anni

L'Italia e' al penultimo posto in Europa per tasso di occupazione femminile: la percentuale di donne che lavorano e' aumentata in 10 anni di 2,4 punti percentuali, passando dal 50,6% del 2008 al 53% del 2018. Lo segnala il dossier AGI/Openpolis su dati Eurostat. I dati dell'occupazione femminile confermano le grandi discrepanze tra Nord e Sud: se a Bolzano le donne occupate sono il 73%, in Sicilia appena il 31,5%: 42 punti percentuali di distanza. In tutte le regioni del Sud l'occupazione femminile e' inferiore al 50%. In dieci anni, l'occupazione femminile e' aumentata di vari punti percentuali in alcune regioni del Nord (Bolzano +6,9%, Valle d'Aosta +5,2%, Trento +5%, Friuli Venezia Giulia +4,7%), in Toscana (+5%), In Sardegna (+4,6%) e nel Lazio (+4,2%) e solo quattro regioni hanno registrato un calo: Umbria (-1,6%), Abruzzo (-0,9%), Sicilia (-0,4%), Calabria (-0,1%). 

Nella Ue, invece il tasso di occupazione femminile e' passato dal 62,8% al 66,5%. Peggio di noi solo la Grecia, che ha una percentuale del 48%. Al primo posto, la Svezia (79,8%), seguita da Lituania (75,5%), Germania (75,2%), Estonia (75,1%), Danimarca (73,7%). Tra i Paesi membri del G7, da notare il balzo compiuto in Germania (da 67,8% di donne occupate nel 2008 al 75,2% nel 2017) e l'aumento significativo avvenuto nel Regno Unito (da 68,8% a 73,1%).

La differenza tra occupazione maschile e femminile e' in Italia del 19,8%, contro la media Ue di 11,5% al secondo posto dopo Malta (24,1%) e appena sopra Grecia (19,7%). In Lituania e' appena l'1%, in Finlandia il 3,5% e in Svezia il 4%. L'Italia mantiene il secondo posto anche guardando alla differenza tra tasso di occupazione di uomini e donne con figli: 28,1% contro 18,8% della Ue. Il tasso di occupazione dei padri e' almeno di 8 punti percentuali superiore a quello delle madri in tutti gli Stati, ma in Italia supera di 9 punti la media europea. 

 

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Pescara, aperto il mercato etnico nella zona della stazione ferroviaria

Inaugurato il Mercato Etnico e dell’Integrazione con la presenza del sindaco Marco Alessandrini, dell’ambasciatore senegalese S.E. Mamadou Saliou Diouf, del console per l’Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna Tullio Galluzzi, del vescovo della Diocesi di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, dell’imam della comunità senegalese Faye Dame, dei rappresentanti dell’esecutivo e della maggioranza, di quelli delle associazioni e sigle in sinergia con le quali nasce la manifestazione: Cgil Pescara, Alis, l’Associazione dei Lavoratori Immigrati Senegalesi Fondazione Caritas, Arci, On the Road, Anpi, Movimentazioni, Pepe Collettivo, Rete Oltre il Ponte, Artisti per il Matta.

Dopo i saluti delle autorità presenti si è proceduto ad un simbolico taglio del nastro e a seguire la visita all’interno della struttura che comincerà le operazioni di vendita nei prossimi giorni, una volta definite le procedure di consegna degli spazi a tutti gli assegnatari. La festa è stata accompagnata dalle note del cantante senegalese Pap Kan e dalla band Kinky People, Bob Marley Tribute. Uno speciale ringraziamento a Coché Tome, street artist senegalese che ha lavorato a Pescara quale volontario di un progetto di Servizio di Volontariato Europeo Ersamus + ed è diventato uno degli esempi diretti dell’accoglienza e  dell’integrazione culturale.

“Pescara, città dei ponti, città tradizionalmente vocata alla solidarietà e alla relazionalità sociale e commerciale, celebra oggi l’avvio del mercatino etnico e dell’integrazione, che da utopia è divenuto realtà per favorire politiche di coesione sociale, che contrastino la cieca logica degli steccati – così il sindaco Marco Alessandrini-. I processi di integrazione hanno un solo chiaro presupposto, il rispetto delle regole comuni, proprio il rispetto di quelle regole che hanno portato questa Amministrazione, unici in decenni di graduale devianza, a porre fine alla diffusa situazione di illegalità cui era giunto il precedente mercato, con stravolgimenti, ampliamenti ingiustificati e non legittimati in alcun modo dalle norme. Ci siamo messi in cammino, individuando un’area idonea in coerenza con le determinazioni del Consiglio comunale per localizzare il nuovo mercato, svolgendo un bando di gara - pubblico e dunque aperto a tutti senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali - per l’assegnazione degli stalli, con una puntuale verifica della regolarità amministrativa delle posizioni degli esercenti commerciali.Tutto ciò è stato fatto e siamo arrivati a questa giornata, per dare una risposta concreta al tema della coesione sociale di quanti hanno sempre rispettato le regole e si sono integrati al punto da far diventare l’Italia la propria patria e Pescara la propria città e qui far crescere figli e progetti di vita”.

“Voglio ringraziare il sindaco e tutte le autorità presenti qui, la popolazione di Pescara e tutte le associazioni – così l’ambasciatore Mamadou Saliou Diouf– Dopo tre anni di attesa questo mercato è finalmente arrivato, siamo anche consapevoli che porterà fortuna la pioggia che ci ha accolto. Ringrazio particolarmente il sindaco a nome del Presidente della Repubblica del Senegal e della popolazione senegalese, perché appena sono arrivato in Italia lui è stato la prima autorità che ho incontrato e dalle parole che lui mi ha detto ho visto che è una persona che dice le cose che fa e fa le cose che dice. Ringrazio la popolazione di Pescara perché ci ha dato questa opportunità di integrazione, perché dare un luogo di lavoro dignitoso non può essere che un segno positivo di integrazione. Prego perché questo sia di esempio per tutte le altre città d’Italia e un valore aggiunto per le comunità straniere e per la popolazione italiana. Questa è una prova, dobbiamo dimostrare come sappiamo conservare una cosa preziosa, dimostrando che siamo in grado di farlo, rispettando le leggi del Paese che ci ospita”.

“Ora c’è questa nuova realtà, un luogo di integrazione – così il vescovo monsignor Valentinetti-  ma sicuramente un luogo di legalità, perché finalmente tutto questo diventa possibile, legale, verificabile e fa superare quella brutta realtà che sta attanagliando il cuore di tanti, la paura. Una paura di tutti, degli altri, del diverso, specie se ha un colore diverso dal mio. Bene, un mondo , un continente, un Paese, una città, un quartiere, un condominio fondato sulla paura prima o poi cade e si divide, una realtà dove vige dall’amore trasforma la paura in gioia e questa è una serata di gioia”.

“Saluto tutti, che la pace sia con tutti – apre l’Imam Faye Dame– La pace sia sulla città e sul sindaco, che ringraziamo, insieme alle altre autorità e tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata. Le nostre comunità sono unite, ringraziamo perché chi ci ha fatto del bene deve essere ringraziato pubblicamente: ciò che hanno promesso lo hanno concretizzato. Oggi è una giornata molto significativa per la comunità senegalese e per tutti coloro che saranno nel mercato. Il passato è passato, il futuro lo scriveremo insieme e sarà diverso”.

“Siamo onorati per questa festa – così Bira Ndiaye per Alis, l’associazione senegalese - oggi siamo molto grati di essere qui a parlare di questo mercatino finalmente realizzato. Sono stati tre anni di attesa, difficili, un percorso lungo e complesso che grazie alla giunta comunale di Pescara siamo riusciti a portare positivamente a termine. Il nostro discorso oggi è un discorso di ringraziamenti, partendo dal sindaco che ci ha creduto fino in fondo e ha reso possibile questo mercatino, toccando tutti quanti coloro che ci hanno aiutato in questa conquista, in particolare la Cgil. Ai ragazzi voglio dire che il Comune ci ha dato tanto, è un gioiello, questo è un luogo di integrazione e aspettiamo tutta la popolazione pescarese per farci conoscere meglio, perché anche questo è segno di integrazione”.

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Giovane mamma muore in un incidente stradale nell’Aquilano

Una donna di 32 anni, Serena Durastante, madre di due figli, ha perso la vita mentre andava a lavoro. La sua auto si e' scontrata con un'altra mentre stava andando a lavorare in una casa di riposo nel comune di Barete, dove svolgeva le mansioni di operatrice socio sanitaria. La 32enne e' morta sul colpo ed inutili sono stati i soccorsi del 118. L'incidente è avvenuto intorno alle 5 ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto lungo la Statale 260 Picente, tra i comuni di Pizzoli e Cagnano Amiterno, alla periferia ovest del capoluogo. Nonostante il tempestivo arrivo sul posto del personale medico del 118 e dei vigili del fuoco, per la ragazza non c'e' stato nulla da fare.

Il 22enne di Montereale che alla guida dell'altra macchina e' stato trasferito al Pronto soccorso per le cure del caso ed è stato poi arrestato con l'accusa di omicidio stradale. L'arresto e' scattato perche' dagli esami e' emerso un tasso alcolemico fuori dalla norma, secondo quanto si e' appreso da fonti investigative. La misura e' stata eseguita direttamente dai carabinieri nell'ospedale San Salvatore dell'Aquila dove il 22enne e' ricoverato per i traumi riportati nel tragico incidente che comunque non hanno determinato una situazione di pericolo di vita. Il giovane e' piantonato dai carabinieri, non e' stato ancora ascoltato per le sue condizioni di salute. Nei prossimi giorni e' prevista l'udienza di convalida dell'arresto. Le indagini dei carabinieri proseguono per stabilire cause e dinamica.

 "Il mio assistito e' giovane studente universitario di ingegneria, non e' il classico alcolista che beve e si mette alla guida. Non e' dedito all'uso di alcol. Aveva partecipato ad una festa nel comune di Pizzoli e nella sera in cui gli e' capitato di alzare un po' di piu' il gomito e' accaduta la tragedia". Cosi' l'avvocato Rosario Panebianco, legale del 22enne, arrestato con l'accusa di omicidio stradale dopo il tragico frontale che si e' verificato all'alba sulla Statale 260 Picente, tra i comuni di Pizzoli e Cagnano Amiterno nell'Aquilano, nel quale ha perso la vita la giovane mamma Serena Durastante. Il legale aquilano parla con grande cautela e con parole dai toni ed i contenuti molto misurati "per la morte della giovane mamma", nella consapevolezza che sul suo assistito gravano accuse molto pesanti e responsabilita', non solo penali, per il tasso alcolemico nettamente fuorilegge rilevato dalle analisi. Proprio lo stato di ebbrezza ha fatto scattare automaticamente l'arresto.

"I genitori sono affranti per la scomparsa della giovane che lascia due figli - spiega ancora il legale -. Il mio assistito non ricorda granche', ricorda l'autovettura della vittima e che la sua auto si e' girata piu' volte su se stessa e che l'incidente e' successo dopo che aveva accompagnato a casa la sua fidanzata".

Il legale non ha ancora visto il suo assistito ricoverato per i traumi riportati in ospedale all'Aquila, dove e' piantonato, e preso visione degli atti. "Vediamo un po' quando avremo i rilievi, e' evidente che le due macchine si sono toccate ma non abbiamo informazioni particolari" conclude l'avvocato che attende la comunicazione per l'udienza di convalida dell'arresto che deve svolgersi entro martedi' prossimo.

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Cgia: PA non incassa i Fondi Ue e non paga i fornitori

L'inefficienza della nostra Pubblica Amministrazione ci costa caro. Lo afferma la Cgia spiegando che come ha denunciato nei giorni scorsi la Corte dei Conti Europea, contiamo 22,3 miliardi di euro non ancora liquidati dall'Ue a causa dei ritardi che gli uffici ministeriali e regionali hanno accumulato in questi anni nella fase di pianificazione/progettazione dei Fondi strutturali di nostra competenza. Altresi', la nostra Pa ha un debito con i propri fornitori di 57 mld di euro, 30 dei quali ascrivibili a ritardi superiori ai tempi di pagamento stabiliti per contratto. "Sia quando e' chiamata a incassare i soldi dall'Ue sia quando deve saldare le fatture emesse dai propri fornitori - dice Paolo Zabeo - la nostra PA accumula dei ritardi spaventosi che penalizzano, in particolar modo, la piccola e media impresa. In entrambi i casi, comunque, nessuno in Europa registra degli score peggiori dei nostri". Per il milione di aziende private italiane che lavora per la Pa, inoltre, la situazione negli ultimi anni e' ulteriormente peggiorata. Dal 2015 ha fatto il suo "debutto" lo split payment. Questa misura obbliga le amministrazioni centrali dello Stato (e dall'1 luglio 2017 anche le aziende pubbliche controllate dallo stesso) a trattenere l' Iva delle fatture ricevute e a versarla direttamente all'erario. L'obbiettivo e' stato quello di contrastare l'evasione fiscale, ovvero evitare che, una volta incassato il corrispettivo dal committente pubblico, l'impresa privata non versi al fisco l' imposta sul valore aggiunto. Il meccanismo, sicuramente efficace nell'impedire che l'imprenditore disonesto non versi l'Iva all' erario, ha pero' provocato molti problemi finanziari a tutti coloro che con l'evasione, invece, nulla hanno a che fare. Vale a dire la stragrande maggioranza delle imprese"

A ricordare che la situazione rimane ancora molto critica e' la Commissione europea che, pur avendo riconosciuto gli sforzi compiuti dal Governo italiano, ha avviato una procedura di infrazione con lettera di costituzione in mora nel giugno 2014 e il successivo invio del parere motivato nel febbraio 2017. Nonostante questi richiami, le amministrazioni pubbliche italiane necessitavano in media 100 giorni per saldare le loro fatture. A fronte di questa situazione, la Commissione nel dicembre 2017 ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di Giustizia dell'UE, ribadendo il sistematico ritardo con cui le Pa italiane fanno i pagamenti nelle transazioni commerciali, in violazione delle norme dell'Ue in materia di pagamenti. Dall'indagine di Intrum Justitia, nel 2018 la nostra Pa ha saldato i propri fornitori mediamente dopo 104 giorni: piu' del doppio della media europea che, invece, paga dopo 41 giorni. "Sebbene la Banca d'Italia affermi che ci sia una leggera calo dell'ammontare del debito stimabile in 57 mld di euro - rileva Renato Mason, segretario Cgia - anche i ricercatori di via Nazionale tornano a sottolineare che nel confronto con gli altri Paesi europei l'Italia presenta dei tempi di pagamento mediamente piu' lunghi e un ammontare complessivo di debiti da onorare che non ha eguali". "La nostra PA, nonostante siano trascorsi quasi 5 anni dall'introduzione della fattura elettronica nelle transazioni commerciali tra committente pubblico e aziende private, - osserva Zabeo -non conosce ancora lo stock di debito commerciale maturato al 31 dicembre 2018". La questione, comunque, dovrebbe essere risolta in tempi brevissimi. Entro il 30 aprile, infatti, tutte le Amministrazioni pubbliche avranno l'obbligo di comunicare alla piattaforma elettronica (Pcc) gestita dal Mise lo stock di debito commerciale maturato al 31 dicembre 2018. Ogni 3 mesi, inoltre, saranno aggiornati gli importi delle fatture ricevute dall'inizio dell'anno, i pagamenti effettuati e i tempi medi ponderati di pagamento e di ritardo. Saranno, infine, divulgati tutti i mesi i valori relativi alle fatture ricevute nell'anno precedente, scadute e non ancora pagate da oltre un anno

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Ricostruzione, Vacca: nessuna sottrazione di fondi

"Nessuna sottrazione ai fondi per la ricostruzione dell'Aquila, neanche un centesimo sara' sottratto al fondo per la ricostruzione": e' quanto dichiara, in una nota, il sottosegretario Gianluca Vacca in merito alle polemiche sollevate su alcuni organi di stampa relative ai fondi della ricostruzione del sisma 2009. "Per L'Aquila - spiega il sottosegretario ai Beni culturali - ci sono ancora 1,7 miliardi non assegnati e programmati, risorse che sicuramente non sarebbero state utilizzate quest'anno e dalle quali e' stato possibile togliere temporaneamente una piccolissima parte per il sisma a Catania. Bisognerebbe preoccuparsi innanzitutto delle molte risorse gia' stanziate per lavori che pero' sono ancora fermi o non sono affatto partiti. Quello che oggi viene strumentalizzato come furto non e' altro che un passaggio temporaneo, come si fa di prassi nella programmazione economica di un Governo" conclude il sottosegretario.

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Quagliariello (Idea): no a guerra tra poveri a spese dell’Aquila

"Il dovere della solidarietà tra territori colpiti da eventi catastrofici, in particolare sismici, non è in discussione. Quel che invece è a dir poco discutibile è che lo spostamento dei fondi sia stato stabilito nel decreto 'sblocca-cantieri' senza prevedere alcuna misura di alleggerimento burocratico e certezza di orizzonte temporale che, come esigenza giustamente rappresentata dal sindaco dell'Aquila, consenta almeno di impiegare i fondi già stanziati e fin qui non utilizzati". Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di 'Idea'. "E' inoltre stupefacente - aggiunge Quagliariello - che per fronteggiare finanziariamente altre calamità non si sia saputo fare nulla di meglio che sottrarre fondi all'Aquila. Questo risiko di risorse tra territori colpiti - conclude - è una sorta di 'guerra tra poveri' e tutto ciò, nel momento in cui il governo spreca ingenti risorse per misure con ogni evidenza improduttive, risulta francamente inaccettabile".

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Cocaina nel b & b, fermati a Montesilvano

Due albanesi di 33 e 20 anni sono stati arrestati dalla Polizia che ha scoperto che i due avevano nascosto tre etti e mezzo di cocainanascosti in un B&B di Montesilvano. I due erano stati fermati nella tarda serata di ieri, dagli uomini della sezione "antidroga" della Squadra Mobile della Questura di Pescara che si erano appostati nei pressi di un B&B di Montesilvano, dove il 33enne si era stabilito da qualche giorno. Hanno cosi' scoperto che i due albanesi nascondevano nel cortile esterno della struttura, ben occultati dietro alcune mattonelle poggiate alla base di una recinzione in muratura, circa 3 etti e mezzo di cocaina. Gli agenti hanno cosi' osservato i movimenti dei due, uscendo allo scoperto quando, a seguito di una telefonata, e' stato chiaro come fosse imminente una consegna ad un acquirente, non identificato. 

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Vertice a Roma con Invitalia per i fondi per l’Abruzzo

"Lunedi' 15 aprile mi rechero' a Roma per incontrare il dirigente di Invitalia Paolo Pratico' per essere aggiornato sia sullo stato di attuazione dell'Avviso pubblicato della societa' strumentale del ministero dello Sviluppo Economico per l'Area di Crisi Complessa della Val Vibrata sia sui finanziamenti per altre aree di crisi attivate nella nostra Regione". A comunicarlo e' Mauro Febbo, assessore ad Attivita' produttive, Turismo e Cultura della Regione Abruzzo. "Il Mise, con decreto 10 febbraio 2016, aveva riconosciuto lo stato di Crisi Complessa all'Area Val Vibrata, provincia di Teramo e, a seguito di una lunga procedura di concertazione, si era giunti alla sottoscrizione di un Accordo di Programma con cui il ministero si impegnava a mettere a disposizione risorse per avviare un bando per la concessione di aiuti, attivando la Legge 181/89, per il rilancio delle aree di crisi. L'Avviso, gestito direttamente da Invitalia, prevede la concessione di aiuti a fondo perduto e di un annesso prestito molto agevolato per investimenti di importo superiore a 1,5 milioni di euro. In totale, l'Avviso prevedeva aiuti per complessivi 15 milioni di euro, ma nonostante il grande attivismo dimostrato nelle fasi preparatorie di manifestazione di interessi, al momento della pubblicazione dell'avviso si erano registrate 13 proposte progettuali delle quali solo sette ammesse alla fase della valutazione. Poiche' di queste ultime solo tre hanno ottenuto la concessione dei benefici, sembrerebbe che al momento siano stati assegnati poco piu' di 5 dei 15 milioni di cui poteva disporre l'Abruzzo in base all'Accordo di Programma". "L'incontro - aggiunge Febbo - vuole essere occasione per avere un quadro piu' chiaro ed esaustivo sulle procedure e sui tempi, oltre ad approfondire la gestione delle stesse risorse dell'Accordo. Essendoci anche altre situazioni di compartecipazione finanziaria tra Regione e Invitalia, soprattutto per i Contratti di Sviluppo nazionali che prevedono investimenti di importo superiore ai 20 milioni (Pilkington, Rolli, Amadori e Lazzaroni), l'incontro sara' altrettanto propizio per avere un aggiornamento sullo stato di attuazione di questi ultimi, nonche' sulle nuove proposte pari a oltre 32 milioni arrivate in Regione e di cui ci vogliamo fare carico in quota partecipativa". L'incontro si svolgera' a Roma, nella sede di Invitalia in via Calabria a partire dalle 16. 

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Elezioni Pescara, Mascia presenta Cinque grandi idee per Pescara

E' una sala consiliare di Comune gremita quella che, questa mattina, ha accolto la convention di apertura di campagna elettorale di Luigi Albore Mascia, capolista di Forza Italia alle prossime amministrative di maggio. "Cinque grandi idee per Pescara" un programma di rilancio per la città che mette sul piatto la necessaria attenzione per gli asset che richiedono gli interventi più urgenti, per recuperare quel ruolo guida che anni di trascuratezza amministrativa hanno reso nel tempo più opaco.

La presenza del coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano e l'intervento del candidato sindaco per il centrodestra Carlo Masci hanno dato il segno di compattezza del partito intorno a un progetto politico che ha, come obiettivo, quello di riportare i pescaresi al centro, con le loro esigenze, le loro necessità. E sono dunque sicurezza, lotta al degrado, area di risulta, lavoro e occupazione e questione acqua le leve su cui Albore Mascia intende agire fin dai primi mesi di quella che dovrà essere l'attività amministrativa del centrodestra. Elementi che si tengono, l'uno con l'altro, nella loro apparente diversità e che, soprattutto, uniscono la città intera, senza distinzione tra centro e periferie.

Albore Mascia ha spazzato via ogni perplessità e ipotesi su una sua possibile delusione per la mancata candidatura a primo cittadino, sulla quale pure aveva scopertamente puntato: "Sono stato generale, so essere soldato. Per amministrare bisogna avere capacità e la scelta della coalizione è caduta su una persona solida, capace e di esperienza, quale è Carlo Masci. Un professionista serio oltre che un amico".

Albore Mascia ha dunque messo in evidenza come per risolvere la gran parte dei problemi esistano oggi gli strumenti normativi e le idee per conciliare tradizione e innovazione. Esistono negli interventi per la sicurezza nei quali la tecnologia va coniugata alla rapidità di intervento: "C'è la possibilità di ottenere importanti finanziamenti per la videosorveglianza - sottolinea - che da sola, però, non basta: va necessariamente sostenuta dalla rapidità di risposta e di intervento delle forze dell'ordine. Ed è per questo che bisogna avere un tavolo permanente che raccolga, dallo stato alle forze dell'ordine, tutti i soggetti che possono interagire per garantire la serenità dei cittadini, oltre naturalmente ai cittadini stessi".

La lotta al degrado altro non è che la faccia strutturale della esigenza di sicurezza dei cittadini: "Dove c'è degrado si crea nel cittadino una percezione di allarme - rileva Albore Mascia - ecco perché un'efficace illuminazione, la cura delle strade, delle piazze, dell'ambiente in generale, la pulizia e la presenza di servizi regalano ai cittadini una condizione sociale di maggiore tranquillità".

Per questo, e non solo, è necessario agire con la massima urgenza sulle aree di risulta, alle quali deve essere data dignità strutturale, per la loro dimensione e collocazione strategica sono il volano per la rinascita di Pescara: "E se davvero cominceremo a lavorare un'ora dopo esserci insediati potremo - si sente di prevedere Albore Mascia - non solo celebrare la simbolica posa della prima pietra, ma anche consegnare l'opera finita alla città".

Un'opera destinata a creare lavoro e occupazione proprio per il suo essere l'elemento fondamentale di sviluppo per chi vuole accedere alla città che vive, lavora, si aggrega, produce: "Economia e lavoro hanno bisogno per rimettersi in equilibrio positivo proprio di una spinta radicale, che valorizzi le attività di commercianti, professionisti, associazione. E delle attività culturali, che insieme al turismo devono essere la nuova forza propulsiva di Pescara. Questa è una città destagionalizzata, viva, e nell'aspetto delle manifestazioni, degli spettacoli, deve essere sostenuta durante tutto l'anno".

 Infine le acque: del fiume e del mare, in un ciclo naturalmente interconnesso che ha bisogno di essere reso di nuovo virtuoso: "Non esiste mare pulito se non abbiamo un fiume pulito. C'è bisogno di fare un lavoro serio, che deve essere svolto in sinergia con le forze dell'ordine per combattere gli sversamenti abusivi, che spesso sono anche in territorio di Comuni limitrofi, che fanno parte dell'area vasta di Pescara. Tutti devono essere collegati ai depuratori, perché i nostri figli possano fare il bagno in sicurezza, perché ciò che è accaduto nelle scorse estati non debba accadere mai più".

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