Redazione Notizie D'Abruzzo

Gasdotto di Sulmona, in seimila nel corteo per dire no all’impianto

Circa seimila persone hanno sfilato per le strade di Sulmona per dire 'no' alla realizzazione della centrale di compressione a servizio del metanodotto Brindisi-Minerbio che la Snam vorrebbe realizzare nel capoluogo peligno. Il corteo aperto dal Coordinamento No Hub del Gas si è sviluppato per circa un chilometro ed era composto oltre che dalle varie associazioni ambientaliste anche da circa 60 amministratori e sindaci dei Comuni del centro Abruzzo e delle Regioni attraversate dal metanodotto. Presenti anche Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, e vari parlamentari, tra i quali Stefania Pezzopane, Gabriella Di Girolamo, Gianfranco Rotondi e Nazario Pagano. Il corteo è arrivato in piazza Garibaldi dove si sono tenuti i vari interventi dei partecipanti

"Qualcuno prima di noi era stato latitante e dal 2014 abbiamo dovuto recuperare non solo il tempo perso, ma anche delle posizioni. E lo abbiamo fatto con atti deliberativi, con prese di posizioni, con risoluzioni, con atti politici arrivando alle vie di fatto con i ricorsi giudiziari in tutte le sedi opportune fino all'ultima conferenza dei servizi dove abbiamo manifestato quelle che sono le ragioni di un territorio. Ragioni che non vogliono vedere un territorio italiano e abruzzese in particolare come un crocevia di infrastrutture che servono e sono utili solo ad altri Paesi che no sono l'Italia". Lo ha detto l'assessore regionale con delega all'Ambiente Mario Mazzocca nel corso della manifestazione contro la realizzazione della centrale Snam che si è tenuta oggi pomeriggio a Sulmona.

Alla guida del corteo lo striscione del coordinamento No Hub con i comitati cittadini per l'ambiente rappresentati da Giovanna Margadonna e con Augusto De Sanctis del Forum H20, organizzatore della manifestazione.
"Non dobbiamo credere a chi ci vuole convincere che ormai i giochi sono fatti"- hanno detto i due ringraziando Mario Pizzola, portavoce da sempre dei comitati cittadini ed oggi assente per motivi di salute. "Il territorio peligno non è in vendita, la battaglia contro centrale e gasdotto adesso andrà avanti con più forza ancora", ha detto Margadonna invitando i cittadini a non abbassare la guardia su centrale e gasdotto, nocivi per la salute e per l'ambiente. "Non siamo terra di conquista, né colonia della Snam siamo cittadini e non sudditi, perciò adotteremo ogni mezzo democratico per combattere e vincere questa battaglia"

Snam esprime "rispetto e considerazione per tutte le legittime posizioni provenienti dai territori nei quali opera, specie se espresse in modo civile e partecipato come oggi a Sulmona, e conferma la propria intenzione di dialogare e confrontarsi con cittadini e istituzioni locali per fornire maggiori chiarimenti, anche rispetto a informazioni non corrette circolate nelle ultime settimane, e per dimostrare l'utilità del proprio progetto per l'Abruzzo e l'Italia". È quanto si legge in una nota della Snam.
"Il progetto - si aggiunge nella nota - è in linea con quanto previsto dalla Strategia energetica nazionale, in un contesto di aumento dei consumi, ed è necessario per portare il gas naturale alle famiglie e alle industrie del nostro paese. Il gas naturale può svolgere un ruolo importante nel percorso di decarbonizzazione dell'Italia grazie ai nuovi utilizzi in vari settori come i trasporti e alla diffusione del biometano, gas al 100% rinnovabile che può essere immesso nelle infrastrutture esistenti".
Snam ribadisce che "le proprie opere non comportano pericoli per la sicurezza e per la salute delle persone: i gasdotti sono infrastrutture essenziali per il trasporto del gas dai punti di importazione ai vari luoghi di consumo del nostro paese, sono compatibili con l'ambiente e non hanno mai subito incidenti o interruzioni nel corso dei terremoti verificatisi negli ultimi decenni in Italia e all'estero. Nel solo Abruzzo, peraltro, sono già da tempo in esercizio 1.000 km di metanodotti; in particolare Sulmona è raggiunta da due gasdotti delle stesse dimensioni di quello in progetto".
"I gasdotti - si sottolinea nella nota - sono completamente interrati e non danneggiano i territori, che vengono tutelati e protetti da capillari operazioni di ripristino delle condizioni originarie al termine di ogni scavo; sui terreni sarà possibile riprendere tutte le attività precedentemente svolte, anche per le coltivazioni agricole esistenti comprese quelle ad alto fusto. Per quanto riguarda l'impianto di Sulmona, Snam ribadisce che si tratta di un insediamento simile ad altri 11 già esistenti in Italia, a basso impatto ambientale, con emissioni di polveri sottili direttamente derivanti dalle turbine pari a zero o talmente trascurabili da essere considerate nulle e con emissioni di ossido di azoto e monossido di carbonio abbondantemente al di sotto dei limiti di legge".

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Ottavio Giannangeli ed Edoardo Tiboni, abruzzesi da ricordare al Mediamuseum

Lunedi 23 aprile, alle ore 17.30 al Mediamuseum di Pescara, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Libro si terrà un incontro, con amici, familiari e studiosi, per ricordare Edoardo Tiboni ed Ottaviano Giannangeli, due personalità del mondo della letteratura e della cultura abruzzese che hanno dato un contributo fondamentale, nel corso dell’ultimo cinquantennio e oltre, allo sviluppo della nostra Regione.
 
Insieme ad Ottaviano Giannangeli ed Edoardo Tiboni, verranno anche ricordati, come già avvenuto in passato, Igino Creati, Guido Giancaterino, Gabriella Lasca, Giulio Rapposelli, Marco Tornar, Walter Tortoreto.
 
Alla manifestazione organizzata dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura e dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani, parteciperanno, tra gli altri: Carla Tiboni, presidente della Fondazione, Marco Presutti, Gabriella Albertini, Franco Farias, Enzo Fimiani, Paolo Giancaterino, Carlo De Matteis, Domenico Verdone, Elisabetta Caccavella Giannangeli.   
 
Coordinerà Dante Marianacci, presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani.

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Approvato il riordino della residenzialità psichiatrica

È stata approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, la delibera che detta disposizioni sugli adempimenti attuativi del Riordino della Residenzialità Psichiatrica. La delibera, attraverso una radicale  riorganizzazione del modello assistenziale della riabilitazione psichiatrica, stabilisce tempi e modalità operative per la nuova gestione dei servizi territoriali dedicati all'area della salute mentale, per far fronte alle diverse esigenze dei pazienti e ad una effettiva presa in carico delle persone con disagio e disturbo mentale.

Con la delibera prende corpo in Abruzzo tutta la riorganizzazione delle strutture della vecchia rete di residenzialità psichiatrica, prevedendo da un lato la riconduzione dell'offerta esistente agli standard nazionali, e dall'altro la ricollocazione dei pazienti attualmente ospitati presso le strutture che saranno interessate alla riorganizzazione, secondo un percorso assistenziale personalizzato, accompagnato dalle equipe multidisciplinari delle Unità di Valutazione Multidimensionale. Con il nuovo modello assistenziale i pazienti non più necessitati di riabilitazione psichiatrica ad alta intensità assistenziale, potranno avere a disposizione nuove strutture di residenzialità cosiddetta "leggera" ossia socio-riabilitativa, e in altri casi tramite piani di graduale reinserimento dei pazienti, che ne presentano le caratteristiche, nella vita sociale. Attualmente, in Abruzzo, le ricognizioni effettuate dalle competenti Unità di Valutazione Multidimensionale hanno consentito di verificare che circa il 60% dei pazienti, attualmente in carico a strutture psicoriabilitative, hanno bisogno di setting assistenziali a minore intensità e di percorsi assistenziali personalizzati.

"Abbiamo voluto riorganizzare e ristrutturare una rete di servizi necessari alle persone con disagio mentale, - ha dichiarato l'assessore Paolucci - tenendo conto sia della complessità e variabilità dei bisogni assistenziali e sia fondando la cura e la riabilitazione su percorsi flessibili, veramente finalizzati al miglior benessere del paziente e non appiattiti sulla loro istituzionalizzazione all’interno dei luoghi di ricovero. Siamo intervenuti, per la prima volta dopo oltre dieci anni, muovendoci su due direttrici. La riorganizzazione della rete dell'offerta pubblica nell'area della salute mentale, che storicamente in Abruzzo è stata monopolio del privato, accogliendo la disponibilità delle aziende sanitarie a intervenire con proprie strutture sia per i trattamenti terapeutico-riabilitativi a carattere estensivo e sia per gli interventi residenziali socio-riabilitativi. La parte  pubblica rinnova la sua presenza con 154 posti letto di residenzialità psichiatrica.  La seconda direttrice è l'appropriatezza delle cure per cui, in linea anche con gli indirizzi dei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), la programmazione regionale ha previsto, in una fase di transizione, la rivalutazione di tutti i pazienti attualmente ospitati all'interno delle strutture regionali ed extraregionali, in carico da un periodo pluriennale di permanenza, non più idonei al setting assistenziale psicoriabilitativo, ma non essendo autosufficienti sono pazienti che necessitano di un livello medio di assistenza in setting più appropriati. In questo modo, passeremo da una fase di istituzionalizzazione del paziente che ha consentito la permanenza in Abruzzo della anomalia storica di 446 posti letto del privato, in contrasto con gli standard nazionali ad una riorganizzazione che prevederà una integrazione pubblico-privato, con 268 posti di riabilitazione a carattere intensivo ed estensivo ed oltre 110 posti di residenzialità socio-sanitaria, a cui si aggiungerà un affiancamento di altri posti aggiuntivi di residenzialità sia per i pazienti in età anziana e sia per i pazienti non ancora autosufficienti, che non possono essere ancora reinseriti nella vita familiare. Abbiamo messo in campo, - prosegue l’assessore- un progetto e un obiettivo ambizioso, per il quale bisogna mettere in conto ancora difficoltà , ostacoli economici o burocratici, ma finalmente si è imboccata la strada del rispetto dei diritti delle persone che vivono le difficili problematiche del disagio mentale".

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Cepagatti, cittadini protagonisti della promozione turistica

Anche gli abitanti di Cepagatti potranno contribuire a promuovere turisticamente la città andando alla scoperta di angoli suggestivi e fotografandoli. L’invito viene dal sindaco Sirena Rapattoni, che ha  chiesto un contributo fotografico alla cittadinanza per arricchire il sito istituzionale (https://www.comune.cepagatti.pe.it) rinnovato da pochi mesi . “Vogliamo inserire una gallery con le immagini più belle e rappresentative di Cepagatti   - spiega - Invece di interpellare un fotografo professionista, abbiamo ritenuto che i migliori conoscitori del paese e delle zone circostanti fossero proprio i cepagattesi. Da questa considerazione è nata l’idea di coinvolgerli direttamente, sollecitandoli a realizzare una foto degli angoli che ognuno porta nel cuore perché legati a particolari ricordi o per la bellezza del paesaggio.  Le immagini saranno pubblicate sul sito e contribuiranno a far conoscere meglio il nostro territorio, che è molto esteso. All’iniziativa possono partecipare tutti, anche i bambini”.

Le foto dovranno essere inviate via mail all’indirizzo ufficioprotocollo@comunecepagatti.it con l’indicazione del nome dell’autore e il titolo, dovranno essere in formato jpg o tiff, in alta definizione e con dimensioni comprese tra 1 e 6 MB

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Pineto, nuovo sottopasso ferroviario: bello ed ecocompatibile

Inaugurato il nuovo sottopasso della Stazione centrale di Pineto.

Presenti per il Comune il sindaco Robert Verrocchio, il presidente del consiglio comunale Ernesto Iezzi, il vice sindaco Cleto Pallini, l'assessora Daniela Mariani, l'assessore Claudio Mongia e l'assessore Gabriele Martella. Presenti anche l'assessore regionale al Turismo Giorgio D'Ignazio, il consigliere regionale Luciano Monticelli, il Sindaco di Castilenti Alberto Giuliani ed il Sindaco di Pietracamela Michele Petraccia. Per RFI presente il dirigente tecnico Mario Esposito.

Si tratta di un’opera realizzata con materiali ecocompatibili, moderni ed innovativi, a partire dalla pavimentazione, passando poi ai rivestimenti in gres, agli inserti in led sulle parerti, ai corrimano in acciaio cromato. Una menzione a parte merita sicuramente il materiale utilizzato per le ringhiere, stiamo parlando dell’Acciaio Corten. Un tipo di acciaio che si caratterizza, tra le altre cose, perché non necessita di manutenzione e non è impattante. La sua principale peculiarità è rappresentata dall’ottima resistenza alla corrosione da parte degli agenti atmosferici, la naturale ossidazione si arresta con il tempo formando una patina protettiva che non si modifica con il passare degli anni. È quindi un materiale molto adatto per l’esterno, ultimamente risulta utilizzatissimo dagli architetti anche per gli elementi di arredo urbano.

Presente inoltre un avanzato sistema di videosorveglianza che punta sia agli ingressi e sia all’interno dello stesso sottopasso.

“Con questo intervento prosegue l’ottima sinergia – dichiara l’ingegnere Mario Esposito dirigente RFI - che da tempo si è instaurata con l’Amministrazione comunale di Pineto. Sinergia che ha consentito di realizzare diversi ed importanti interventi. Il nuovo sottopasso pinetese è il secondo nel suo genere ad essere inaugurato, dopo L’Aquila. Poi c’è quello di Riccione, attivato da poco ma non ancora inaugurato. I materiali utilizzati sono imposti da specifiche tecniche, stiamo parlando di S.T.I., Specifiche Tecniche di Interoperabilità, imposte da direttive europee. Stiamo parlando – conclude Esposito - di materiale di alta qualità: pietra lavica, acciaio corten, gres, alluminio, cristallo e strisce led per l’illuminazione.  Il costo dell’opera, realizzata in 10 mesi, si aggira intorno agli 800 mila euro”.

“Oggi inauguriamo un’opera molto importante”, ha spiegato il sindaco Robert Verrocchio, “ringrazio le Ferrovie che hanno compreso da subito la necessità d’intervenire su questo sottopasso per eleminare del tutto le barriere architettoniche che rappresentavano per alcuni un vero e proprio impedimento per raggiungere la pineta e quindi il mare, oggi è un grande giorno anche per questo. Oltre allo stile dell’opera, sicuramente accattivante, il sottopasso sarà dotato una caratteristica innovativa, mi riferisco alla presenza di un dispositivo per  il trasporto delle bici, una sorta di canalina che consente ai ciclisti di raggiungere più comodamente la zona dei binari con le loro bici, ovviamente in caso di necessità di viaggiare in treno portandosi dietro la bicicletta. La Stazione di Pineto – conclude il Sindaco - sarà una delle prime a dotarsi di tale strumento.”

“Un doveroso ringraziamento – dichiara il Vice Sindaco Cleto Pallini - a tutti coloro che hanno collaborato alla progettazione ed alla realizzazione del nuovo sottopasso, in primis alle Ferrovie dello Stato, soggetto committente ed attuatore dell’opera, i dirigenti, i tecnici, l’impresa esecutrice e tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita di questo importante intervento. Grazie all’ottimo rapporto tra Ferrovie ed Amministrazione comunale di Pineto oggi la nostra città ha un sottopasso ferroviario all’avanguardia, ecocompatibile e dallo stile bello e funzionale. Non mi stancherò mai di ringraziare le Ferrovie – conclude Pallini - per la grande disponibilità che in questi anni ha dimostrato per questo Comune”.

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Fossacesia, autostrade per l’Italia avvia l’iter per gli interventi di contenimento e abbattimento del rumore

Con nota pervenuta in questi giorni al Comune di Fossacesia, la Società Autostrade per l’Italia ha comunicato che sta avviando l’iter per la progettazione degli interventi che consentiranno il contenimento e l’abbattimento dell’inquinamento acustico causato dal passaggio dell’autostrada A14 in alcune zone di Fossacesia. L’Amministrazione Comunale di Fossacesia aveva sollecitato Autostrade spa affinchè intervenisse al più presto per l’installazione di pannelli fonoassorbenti in grado di contenere il rumore. Infatti la Città è stata interessata dal passaggio della rete autostradale, che di fatto ne ha diviso in due il territorio, causando una serie di difficoltà ai cittadini.
“Abbiamo sollecitato più volte in precedenza, già dal 2015, la Società Autostrade affinchè realizzasse al più presto i lavori per ridurre l’inquinamento acustico che attanaglia i cittadini che vivono a ridosso dell’A14 – dichiara il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – ma non siamo riusciti ad ottenere, in tempi brevi, quanto richiesto a causa dell’esistenza di una graduatoria, stilata con criteri che abbiamo anche non condiviso, dalla Società Autostrade, in cui Fossacesia era collocata al 288° posto nella graduatoria nazionale ed al 13° posto nella graduatoria regionale.Ora finalmente ci siamo”. Al momento la Società Autostrade fa sapere che entro l’anno sarà approvata tutta la progettazione di dettaglio degli interventi che riguarderanno il territorio di Fossacesia.  

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Alanno, all’Istituto agrario studenti a scuola di Pac con terr@informa

E’ previsto lunedì 23 aprile alle ore 12.00, nell’Istituto Tecnico Agrario Cuppari di Alanno, l’incontro intitolato “Terr@informa”, promosso da Coldiretti nell’ambito del progetto Agri2017/0160 e realizzato con il contributo della Commissione Europea. Nel corso dell’incontro – che punta a spiegare ai più giovani cosa è la Politica agricola comune (Pac), come sta evolvendo il concetto di agricoltura e le opportunità lavorative che il settore offre ai più giovani – si susseguiranno filmati, relazioni tecniche ed interventi di giovani agricoltori. Saranno presenti la preside dell’Istituto agrario Prof.ssa Maria Teresa Marsili, il professor Corrado Di Nardo, la dottoressa Claudia Albani della Confederazione nazionale Coldiretti e due giovani agricoltori che racconteranno la propria esperienza come titolari di imprese giovani.

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Il flop della Casellati.

 

Il flop della Casellati.

Sembrava che l’accordo tra Centro Destra e Movimento 5 Stelle fosse stato raggiunto sulla base di un rapporto duale tra Di Maio e Salvini. Fratelli d’Italia e Forza Italia avrebbero fornito un appoggio esterno avendone in cambio qualche ministro di area ma Berlusconi ha fatto saltare tutto non accettando di essere tenuto fuori dalle trattative. Questa soluzione sembrava la più praticabile dal momento che Di Maio non poteva far digerire al suo elettorato un rapporto diretto con Berlusconi, dipinto come un pregiudicato dalla vita immorale. L’ex Cavaliere sembrava aver accettato di dover fare un passo di lato tanto che Matteo aveva rassicurato Luigino; poi all’improvviso il dietro front. Come mai? Forse Berlusconi non si fidava delle promesse ricevute a riguardo della tutela delle sue aziende, o forse voleva far saltare l’accordo perché punta ad un governo del presidente. Un governo tra Centro Destra e Grillini potrebbe durare anche molto a lungo mentre un governo del presidente non andrà oltre le elezioni europee del prossimo anno. Ma non teme le elezioni Berlusconi? Evidentemente ritiene che recuperando l’agibilità politica e potendosi candidare potrebbe arrestare il trend negativo e addirittura recuperare. Ritengo che i suoi consiglieri ed in particolar modo Gianni Letta lo abbiano messo sull’avviso che un accordo in cui avrebbe avuto un ruolo marginale avrebbe accelerato l’OPA ostile della Lega su Forza Italia. A questo punto Salvini ha cercato di ottenere il pre incarico con il favorevole appoggio di Berlusconi che promette di trovare in Parlamento i voti mancanti per ottenere la fiducia. In realtà il Centro Destra è più diviso che mai e forse è questo per ora il miglior successo conquistato da Di Maio, ma una rottura non è imminente e Salvini non ha alcun interesse a fare la prima mossa

Colpi bassi tra Berlusconi e Di Maio

Lo scontro tra i due duellanti ha raggiunto una intensità molto elevata. Berlusconi ha perso il suo autocontrollo arrivando ad offrire ai Grillini il ruolo di lava cessi presso Mediaset e ne ha gravemente criticato l’elettorato. Di Maio prendendo spunto dalla sentenza di Palermo, che è una sentenza di primo grado, ha definito Berlusconi come contiguo alla mafia. Non ci sono interessi reciproci da tutelare, ne toni diplomatici da mettere in campo per recuperare un minimo di rapporti al punto in cui siamo arrivati.

Le prossime mosse di Mattarella

Dopo le riflessioni del fine settimana come si muoverà Mattarella? E’ molto probabile che il prossimo esploratore sarà Fico. Se il Presidente della Camera avesse successo potrebbe addirittura sfilare a Di Maio il ruolo di Presidente del Consiglio. Tutto dipende da cosa ha in mente Renzi. Dal momento che detiene il controllo sulla maggioranza dei gruppi parlamentari un governo senza il suo assenso è impossibile. Potrebbe chiedere notevoli cambiamento al programma penta stellato, avere ministri di area, pretendere un premier gradito ai 5 Stelle ma non proveniente dalla loro area. Avrebbe inoltre la possibilità di far cadere il governo e andare alle elezioni quando se ne presentasse una favorevole opportunità; questo schema ha però un lato negativo. Tenere all’opposizione una coalizione di Centro Destra che ha ottenuto il 37% dei suffragi ed è ben radicata nella parte più produttiva del paese potrebbe essere pericoloso. Certamente il PD andrà a sedersi al tavolo con Fico, ma potrebbe anche giocare il ruolo che fu di Grillo con Bersani.

La estrema ratio

Se anche il secondo esploratore fallirà difficile che Mattarella conferisca un pre incarico a Salvini o a Di Maio. Domenica in Molise il candidato 5 Stelle vincerà a mani basse ma quale sarà il rapporto di forze tra Berlusconi e Salvini? Il 4 marzo era finita 14 a 8, vedremo, e vedremo con più interesse cosa accadrà in Friuli. Se il crollo di Forza Italia fosse eclatante tra le truppe Berlusconiane potrebbe scatenarsi il si salvi chi può e con un consistente passaggio di deputati e senatori al gruppo della Lega, un governo con i 5 Stelle potrebbe tornare di attualità. Altrimenti la cosa più probabile è il tentativo di costruire un governo del presidente con un primo ministro proveniente forse dai presidenti Emeriti della Corte Costituzionale , con il compito di modificare la legge elettorale, definire il documento Di Economia e Finanza, dare una partecipazione di rilievo alle riunioni che l’Unione Europea ha in calendario per giugno, ed infine gestire le operazioni di voto della prossima primavera. C’è però un grande interrogativo sui voti di chi potrebbe reggersi questo governo?

di Achille Lucio Gaspari

 

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Festa della Liberazione, Mattarella al Sacrario della Brigata Maiella

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in Abruzzo il 25 aprile per rendere omaggio al Sacrario della Brigata Maiella, a Taranta Peligna, per poi raggiungere Casoli dove si terrà un evento per celebrare il 73/o anniversario della Liberazione. Per il sacrario del gruppo patrioti della Maiella è la seconda volta dell'arrivo di un presidente: il 17 maggio 2001 l'omaggio fu reso da Carlo Azeglio Ciampi, nell'ambito della marcia 'Sentiero della Libertà'. Alle 10 del 25 aprile l'elicottero presidenziale atterrerà al campo sportivo di Lama dei Peligni e da qui il presidente Mattarella raggiungerà in auto il sacrario di Taranta per la deposizione di una corona d'alloro. Ad attenderlo ci saranno il Prefetto di Chieti, Antonio Corona, il Governatore Luciano D'Alfonso e il sindaco di Taranta, Marcello Di Martino.
Il successivo arrivo in elicottero al campo sportivo di Casoli è previsto alle 11.15 dove, presso il teatro comunale, il presidente Mattarella celebrerà la ricorrenza della Liberazione.

Fondata nel castello di Casoli il 5 dicembre 1943 dall'avvocato Ettore Troilo con 15 volontari e guidata in battaglia da Domenico Troilo, ex ufficiale dell'Aeronautica italiana, la Brigata Maiella è l'unica formazione di patrioti la cui bandiera di guerra sia stata decorata con medaglia d'oro al valore militare. La Brigata Maiella si sarebbe sciolta a Brisighella nel 1945, forte di oltre 1.500 uomini, tutti volontari, dopo aver lottato nell'intera campagna d'Italia dalle montagne abruzzesi all'altopiano di Asiago.

Oltre al castello Ducale, dove anche Gabriele D'Annunzio teneva dei cenacoli letterari, Mattarella visiterà in forma privata, anche il settecentesco palazzo Tilli, altro luogo di cultura. "È un grande onore ospitare per la prima volta a Casoli un presidente della Repubblica - dice il sindaco Massimo Tiberini -. Tutta la cittadinanza sta partecipando per allestire una grande accoglienza a Mattarella che con la sua presenza dà onore e lustro a quanti hanno donato la propria vita per la libertà della nostra nazione".
La partenza per Roma è prevista, salvo impegni istituzionali dell'ultimo momento, dal campo sportivo di Palombaro (Chieti), dove prima il presidente Mattarella dovrebbe pranzare in forma strettamente privata presso la Trattoria dal Pagano. Ad attenderlo ci sarà il sindaco Consuelo Di Martino.  

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