Redazione Notizie D'Abruzzo

Come cambia il carrello della spesa in base alle regioni italiane

I dati dell'Osservatorio Immagino Nielsen Gs1 Italy mostrano grandi differenze nella spesa, in base alla regione di residenza. Un approccio salutista alla tavola, si legge nello studio, caratterizza i consumatori di Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Lombardia che danno preferenza ai prodotti a piu' basso apporto calorico, con meno carboidrati e meno zuccheri (-0,5% contro -0,1% di media nazionale), e con il maggior apporto di fibre rispetto al resto d'Italia (2,1% contro 1,9% di media nazionale). Mentre i consumatori di Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna scelgono cibo con maggiore apporto calorico, un piu' alto contenuto di grassi, e un minor tenore di carboidrati e fibre. Nettamente diversa la dieta media al Centro Italia e in Sardegna, con un consumo superiore alla media nazionale di proteine, e sotto media invece di carboidrati, zuccheri e fibre. In questa area, secondo la ricerca, la spesa destinata ai prodotti alimentari resta alta (23,8% del valore del paniere); seconda solo all'Italia Nord Occidentale. Il Sud e la Sicilia generano il 15,2% del giro d'affari: qui prevalgono carboidrati, col pane e pasta che forniscono il 22,3% delle calorie, seguiti dagli zuccheri, dimostrando quanto il Mezzogiorno resti legato a consumi tradizionali e piu' coerenti col modello mediterraneo. Gli zuccheri rappresentano il 9% delle calorie ingerite in Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, e Sicilia, pur registrando un calo annuo dello 0,4%, maggiore rispetto al -0,1 nazionale. Al Sud prevalgono inoltre i prodotti con minor contenuto di grassi e grassi saturi.

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Chieti, ritirate dieci patenti ad automobilisti trovati in stato di ebbrezza

Dieci patenti di guida ritirate ad altrettanti automobilisti risultati in stato di ebbrezza alcolica, tra questi anche due neo patentati, uno dei quali aveva conseguito la patente solo la settimana scorsa: per i due, oltre la sospensione della patente, e' scattato anche il raddoppio della decurtazione dei punti. Per due automobilisti in particolare e' stato riscontrato un tasso alcolemico ben oltre il limite previsto dalla legge, rispettivamente di 1,38 e 1,32. E' il bilancio di un'operazione condotta la scorsa notte dalla Polizia Stradale di Chieti. Oltre un centinaio le persone sottoposte alla prova dell'etilometro. Nel corso dei controlli gli agenti hanno intimato l'alt ad un'auto il cui conducente, un 42 enne residente a Chieti, non era alla guida con un tasso alcolico superiore al doppio rispetto a quello consentito, e privo di copertura assicurativa, senza revisione e con patente revocata da oltre due anni. Nei suoi confronti sono scattati il sequestro del veicolo e sanzioni pecuniarie per un totale di oltre 6 mila euro. Dai controlli effettuati e' emerso un dato ritenuto preoccupante, ovvero che i conducenti piu' 'indisciplinati' sono stati proprio i piu' giovani, di eta' compresa tra i 18-30 anni. 

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D’Alfonso: in parlamento per migliorare l’Abruzzo

Ha aperto la sua campagna elettorale in stile americano il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, capolista Pd al Senato nel collegio unico regionale, ha scelto il Palaelettradue a Pescara gremito di gente. L'evento e' stato aperto con un video sull'Abruzzo proiettato in un maxischermo con ai lati una scenografia nelle quali hanno campeggiato gli slogan "Partiamo insieme. L'Abruzzo al governo con Luciano D'Alfonso". Il governatore ha spiegato che non voleva candidarsi per terminare il lavoro e tagliare i nastri, ma ho detto si' perche' me lo hanno chiesto la comunita' locale e quella nazionale, con quest'ultima che ha annunciato che 'se vinciamo, fai parte della squadra'". "Sono stati 44 mesi di duro lavoro, 90mila ore di impegno, sfido qualsiasi legislatura precedente a dire che ha fatto meglio - ha spiegato ancora il governatore nel lungo ed appassionato intervento -. Abbiamo percorso 3 milioni di chilometri e visitato 288 comuni per ascoltare e dossierare le problematiche per risolverle". 

"C'e' stata una dedizione che ha consentito di cogliere risultati importanti - ha proseguito D'Alfonso nel corso del suo intervento - come ad esempio l'uscita, prima regione in Italia, dal commissariamento della sanita' con il pieno recupero della capacita' decisionale, il miliardo e mezzo per gli investimenti previsti nel masterplan per grandi opere che cambieranno il volto della regione e la ricostruzione post terremoto dell'Aquila e di quelli recenti". "Ma non basta, serve nuova immaginazione. Il lavoro fatto chiama un ruolo nazionale che non sia da cameriere. Voglio, insieme agli altri parlamentari, fare battaglie a Roma per migliorare l'Abruzzo e per avere quello che ci serve". Sul palco, insieme a D'Alfonso, per un talk show coordinato dalle giornaliste Ilaria Proietti e Serena Suriani, sono saliti alcuni dei candidati del Pd

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Pagano: in Senato per affrontare le emergenze dell’Abruzzo

"Il mio impegno in Senato nasce dall'esigenza di mettere a disposizione degli abruzzesi la mia esperienza di amministratore per dare rappresentativita' alla voce dell'Abruzzo su uno scenario nazionale ed europeo. Ci sono emergenze sulle quali non possiamo piu' permetterci incertezze o ritardi, e mi riferisco all'emorragia di posti di lavoro, alla fortissima disoccupazione giovanile, alla sicurezza del territorio e alla gestione dell'immigrazione: non e' piu' il tempo dei proclami, delle frasi di circostanza, della vuota retorica. Forza Italia intende affrontare seriamente questi problemi, perche' dalla loro soluzione passa una nuova stagione di crescita dell'Abruzzo". Lo ha detto il candidato al Senato di Forza Italia e coordinatore regionale, Nazario Pagano, in occasione dell' inaugurazione del comitato elettorale di Forza Italia Abruzzo, a Pescara, in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo.

"Il ruolo di un senatore e' quello di portare sul tavolo le istanze del territorio, di battersi per esso, di intercettare occasioni e opportunita'. Noi abbiamo potenzialita' enormi ma inespresse. Dobbiamo guardare all'Europa non con diffidenza o sudditanza, ma come una grande partner che puo' dare forza ai nostri progetti", aggiunge Pagano sottolineando che "Forza Italia mette in campo non solo le individualita', ma anche il concetto di una squadra di centrodestra unita per raggiungere gli obiettivi comuni". All'inaugurazione hanno partecipato i candidati di Fi e della colazione. Sono intervenuti anche i sindaci di Montesilvano Francesco Maragno, di Chieti Umberto Di Primio, di Penne Mario Semproni e l'ex sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia

"Il rischio in questo Paese e' l'antipolitica. Il grillismo e' il nuovo fascismo, altro che quello contro cui la sinistra vuole sfilare a Macerata. Il fascismo e' l'insulto al Parlamento, il fascismo e' l'appello diretto al popolo, e' l' inganno del popolo, e' l'autoritarismo di un movimento dove comanda uno attraverso un computer. Questo e' il nuovo fascismo". Lo ha detto Gianfranco Rotondi, candidato di Forza Italia nel proporzionale alla Camera nel collegio Chieti-Pescara, parlando all'inaugurazione del Comitato elettorale di Forza Italia Abruzzo stamane nel capoluogo adriatico. "Chi ha cultura di sinistra, chi ha creduto nella Costituzione - ha aggiunto Rotondi - non puo' dare un voto perso al Pd che ormai e' terzo dappertutto; puo' anche fare per una volta e una volta sola una scelta razionale: votare Forza Italia per fermare l'antipolitica, salvera' questo Paese e forse anche la sinistra che dal giorno dopo potra' rigenerarsi". "Il mio appello - ha concluso Rotondi - e' alle elettrici e agli elettori abruzzesi: non sciupate il voto perche' il vero fascismo e' alle porte ma non e' quello contro cui si sfila a Macerata".

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Una Italia al bivio. Riflessioni di un cittadino sulle prossime elezioni

Una Italia al bivio.  Riflessioni di un cittadino sulle prossime elezioni
 
Sull’esito della consultazione elettorale domina, anche a causa della legge con cui si voterà, una grande incertezza; una cosa però è sicura, il primo partito sarà quello del non voto. Qualcuno dirà che questo è il segnale che anche noi ci avviamo verso una democrazia matura. 
 
Democrazie e partecipazione
 
Negli Stati Uniti infatti, che vivono una democrazia parlamentare da oltre duecento anni, assai spesso si reca a votare meno della metà degli elettori. Questo paragone è improponibile; con la loro costituzione e con due soli partiti che si sono alternati al governo essi sono diventati la prima potenza politico militare globale, l’economia più forte e detengono anche il primato dell’eccellenza scientifica. Chi non vota in America lo fa perché ripone fiducia in entrambi i partiti e ritiene che chiunque dei due sarà chiamato a governare, non ci saranno grandi cambiamenti. In Italia chi non vota lo fa per una ragione diametralmente opposta, perché non ha fiducia nella politica, ciò è nei partiti attualmente in competizione e nei loro dirigenti.
 
 
La Repubblica prima e dopo
 
Nella prima Repubblica e soprattutto nelle prime fasi della sua vita la competizione elettorale coinvolgeva anche l’ottanta per cento della popolazione. Era il periodo delle ideologie e due pensieri antitetici si confrontavano. Da una parte la dittatura del proletariato, la economia collettivistica e l’alleanza politico militare con l’Unione Sovietica stalinista; dall’altra la democrazia parlamentare, l’economia di mercato e l’alleanza politico militare occidentale. Che poi nella real politik un cambiamento così radicale e contrario agli accordi di Yalta fosse possibile in Italia è tutto da dimostrare. Ungheria e Cecoslovacchia ci provarono e si scontrarono contro la dottrina della sovranità limitata; da noi, fortunatamente è mancata la controprova.
Caduto il Comunismo con le sue utopie economiche e con le sue oppressioni è venuto meno il confronto ideologico; il Capitalismo non se la passa però così bene. La globalizzazione ha spostato la produzione industriale nell’est europeo e in Cina, ora addirittura in Vietnam e in Laos, lasciando sul terreno un numero crescente di disoccupati e di sotto occupati. 
 
Ora decide la Finanza
 
La Finanza internazionale che non è certamente un organismo democratico e che un tempo si uniformava alla politica delle nazioni adesso la determina. La grande crisi del 2008 ha lasciato grandi spazi di povertà, i poveri sono sempre più poveri, molti ceti sociali che prima non lo erano lo sono diventati, ma i grandi ricchi lo sono ancora di più. La ricchezza globale, e questo accade anche in Italia, si concentra in mani percentualmente sempre più ristrette. Il sentimento di chi non voterà sopraffatto dalla sfiducia si può anche capire, ma non risolve il problema. Se ciò che il prossimo Governo farà non si applicasse a chi non ha votato, questa astensione un senso lo avrebbe ma così non è. La personalità umana, come ben sanno gli psicologi, è fatta di logica e di sentimento ma queste due nature non vanno separate; la ricerca scientifica è il campo della logica, ma se non ci fosse la curiosità che è il movente della conoscenza l’umanità non avrebbe fatto alcun progresso. 
 
Inesperienze e promesse
 
Evitiamo allora le decisioni di pancia; non valutiamo un leader perché è antipatico, un altro perché sembra ingenuo e così via ma atteniamoci ai fatti. Sono onesto ma inesperto; questa figura non mi soddisfa; abbiamo visto in un recente passato essere chiamato a dirigere il Governo chi non aveva neanche l’esperienza maturata da sottosegretario. Fareste dirigere un Dipartimento di Chirurgia da chi non ha mai operato? Delle due l’una: o è più facile dirigere un governo che fare il chirurgo o c’è qualcosa che non funziona. 
E poi ci sono quelli che fanno promesse mirabolanti ma non spiegano come faranno a mantenerle, o fanno promesse credibili ma in passato non le hanno mantenute. Le elezioni accademiche non sono poi così diverse da quelle politiche; essendo io candidato chiesi consiglio a un mio vecchio professore; la risposta fu-prometti tutto a tutti! Come uscirne allora? Due sono le principali preoccupazioni degli Italiani, il lavoro e la sicurezza.
Diffidiamo da chi ci propone di uscire dall’Europa e dall’Euro. La Gran Bretagna ha fatto una scelta con una risicata maggioranza che ora sembra capovolgersi, ma il Regno Unito ha una sua monete forte, non ha più un impero ma ha conservato il Commonwealth, è una potenza militare nucleare e ha da più di cento anni unno speciale rapporto con gli Stati Uniti. 
 
Rischio irrilevanza 
 
 
Noi saremmo relegati alla irrilevanza politica e al tracollo economico. Ora osserviamo una ripresa economica che anche se debole ha invertito un trend fortemente negativo, probabilmente è il caso di non disturbare il macchinista durante il suo lavoro.
E la sicurezza? La sicurezza e il suo contrario sono sentimenti che le statistiche dei reati modificano poco. Il problema dell’immigrazione incontrollata non esiste e la paura è suscitata dai professionisti della tensione emotiva,oppure il problema è reale e mentre alcuni lo amplificano altri si coprono gli occhi? 
 
Votate è necessario
 
Il recente film Lui è tornato che parla di un redivivo Mussolini è stato copiato da un libro di successo (il protagonista era Hitler) scritto in Germania nel 2011 con la Merkel stabilmente al governo, una economia fiorente e una nazione non preoccupata dal terrorismo. Questo film con Mussolini che dice di aver imparato dai propri errori e percorre in auto scoperta il centro di Roma raccogliendo più attestati di simpatia che disapprovazioni mi preoccupa. Andiamo allora a votare cercando di ragionare, evitiamo sconvolgimenti e cerchiamo per quello che è possibile, considerando questa legge elettorale, di scegliere i candidati che riteniamo più affidabili.

Achille Lucio Gaspari

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Scarico fanghi: comune di Pineto e Parco Marino chiedono un incontro con la Regione

La Regione Abruzzo ha definitivamente autorizzato il Comune di Ortona allo sversamento in mare di 342.694 mc di fanghi derivanti dai lavori di escavazione dei fondali del Bacino Portuale di Ortona. Il materiale finirà a circa 7 chilometri a sud dalla zona antistante l'Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Una decisione che va in direzione contraria alla ricerca di un’ottimale qualità delle acque di balneazione. Un provvedimento che apre le porte ad un sicuro danno economico per le città interessate, tutte a spiccata vocazione turistica.

I Comuni di PinetoMontesilvanoCittà Sant’Angelo e Silvi, insieme all’Area Marina Protetta, hanno già espresso il proprio parere negativo in sede di conferenza di servizi a suo tempo tenutasi.

“Con forte amarezza – esordisce il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio - vengo a conoscenza che le attività di scarico possono procedere regolarmente, come se la contrarietà formalmente manifestata non avesse alcun peso o comunque non avesse suscitato una benché minima riflessione da parte dell’organo che ha concesso l’autorizzazione. Tra l’altro la stessa autorizzazione è stata rilasciata senza attivare una procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale, da subito richiesta dall’AMP, proprio perché il parco marino è classificato Sito di Interesse Comunitario.” 

In queste ore – continua il Sindaco - stiamo valutando azioni legali utili al blocco dello scarico in mare. Una decisione giudiziaria a noi favorevole comporterebbe, tra l’altro, la spiacevole conseguenza della perdita del finanziamento per il Comune di Ortona, città che comunque necessita della sistemazione del porto. Nel contempo - conclude Verrocchio - chiederemo un incontro con la Regione e proseguirà il dialogo con gli altri Enti coinvolti, ovviamente a partire dall’Area Marina Protetta.”

“L’Area Marina Protetta – dichiara Leone Cantarini presidente del Consorzio di Gestione dell’AMP Torre del Cerrano - sin dal primo momento, ossia da luglio 2017, si è attivata per produrre tutti gli elementi a convincimento che quel lavoro non doveva farsi. Pertanto, porterà avanti, con tutti i Comuni interessati, ogni azione tesa ad evitare il deposito.”

“Come primo passo – conclude Cantarini - chiederemo un incontro con la Regione per eseguire ulteriori approfondimenti scientifici e per valutare possibili soluzioni alternative che evitino lo scarico in mare, quindi da subito sarà richiesto l’annullamento dell’autorizzazione in regime di autotutela.”

 

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260 km al giorno per due anni. La testimonianza raccolta dall’associazione Il risveglio di Manuela

Una buona notizia per una famiglia di Spoltore: la moglie di D.D.L. è stata infatti trasferita da Porto Potenza Picena all'Ospedale di Popoli, nel reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa. La signora è affetta da una cerebrolesione acquisita ed ha avuto bisogno dell'assistenza specializzata di un centro risvegli. Ma in Abruzzo non ci sono strutture di questo tipo.

Operata a Pescara nel febbraio 2016, a seguito dell'intervento è entrata in coma e dopo 40 giorni di rianimazione è stata trasferita in provincia di Macerata. "Uscita dal coma" racconta il marito "si è svegliata ed è lentamente migliorata, ma ha bisogno di altri step di riabilitazione".

Si tratta, almeno in parte, della fine di un periodo molto lungo di disagio per il marito e i familiari della donna. "Ho conosciuto, in due anni di viaggi verso il centro risvegli a Porto Potenza, diverse famiglie che vivono questo problema" prosegue. "L'Unità di Risveglio Intensivo del Santo Stefano dista 260 km dall'Abruzzo, e li ho percorsi per più di 700 volte, tutti i giorni, con qualsiasi tipo di clima e aggiungendo anche un chilometro e mezzo a piedi per arrivare, dalla stazione ferroviaria, al centro di cura". Una famiglia deve dunque sostenere, oltre al dolore psicologico per una persona cara in condizioni drammatiche, anche la fatica fisica e i costi di una lunga permanenza fuori regione. In tanti sono costretti a prendere appositamente casa, oppure a dormire in automobili o in altre situazioni di fortuna.

"Ho incontrato almeno 20 abruzzesi che vivono il mio stesso dramma, e grazie a questa esperienza ho avuto modo di conoscere anche l'associazione Il Risveglio di Manuela, che svolge un lavoro assolutamente importante per famiglie come la mia. Anna ed Ezio Verna, in seguito all'esperienza vissuta con loro figlia, purtroppo oggi scomparsa, lavorano da tempo per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'esigenza di creare anche in Abruzzo un centro risvegli".

Sul tema si è tenuto un convegno pochi giorni fa (1 febbraio 2018) nella Sala Tinozzi della Provincia di Pescara con oltre venti sindaci, il presidente della provincia Antonio Di Marco, il prefetto di Pescara Gerardina Basilicata e il Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’ospedale di Popoli Carlo D'Aurizio. Assieme hanno hanno ascoltato le tante storie raccolte dall'associazione Il Risveglio di Manuela per far comprendere alle istituzioni la necessità di un Centro Risvegli nella nostra regione.

"Siamo sempre vicini all'associazione" ricorda il primo cittadino di Spoltore Luciano Di Lorito "e al suo impegno in favore di questo utile progetto. Con determinazione Anna ed Ezio stanno portando avanti questa causa, in collaborazione con D’Aurizio e con l'impegno di tutte le istituzioni: sono sicuro arriveremo presto al risultato".

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Noi con l’Italia-Udc apre a Teramo la campagna elettorale

I candidati e le candidate della lista “Noi con l’Italia-Udc” si presentano domani, domenica 11 febbraio, a Teramo dando il via ufficiale della campagna elettorale alle ore 10.30 nella sala Polifunzionale della Provincia di via Comi. A introdurre e moderare l’incontro di apertura della campagna elettorale sarà Mauro Di Dalmazio, consigliere regionale: interverranno Gianni Chiodi, Presidente emerito della Regione e candidato capolista alla Camera nel collegio Teramo-L'Aquila, Giulio Sottanelli, deputato uscente e candidato capolista al Senato nel collegio Abruzzo e concluderà Gaetano Quagliariello, senatore uscente e candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale Teramo-L'Aquila.

Al loro fianco ci saranno i candidati e le candidate alla Camera del collegio proporzionale Teramo-L'Aquila Simona Mei, L’Aquila, laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo Comunicazione e collaboratrice artigiana/commerciante, Adelio Di Natale, maestro di sci e operatore turistico di Roccaraso e Beta Costantini, avvocato di Silvi (Teramo), già candidata alle ultime regionali; ci saranno poi i candidati al Senato nel collegio Abruzzo Franca Camplone, manager di Pescara, Giuseppe Marcuccitti, dipendente della Asl di Chieti e dirigente sportivo di riferimento nazionale nel calcio a 5 e Desirée Del Giovine, medico di Colonnella (Teramo), ex presidente della commissione pari opportunità della Provincia Di Teramo e tra le fondatrici del movimento nazionale femminile di Direzione Italia di Raffaele Fitto. Porterà il suo saluto la candidata del centrodestra alla Camera nel collegio uninominale di Teramo Lucrezia Rasicci.

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Sanremo, Ultimo vince fra giovani

E' il cantautore romano Ultimo, 22 anni, con il mix tra cantato e rap del Ballo delle incertezze, un brano dedicato alle insicurezze del futuro, a vincere tra le Nuove Proposte nella serata di Sanremo dedicata anche ai duetti dei Big. "Questa vittoria e' per mio fratello, che vincera' sicuramente la sua battaglia", dice emozionato sul palco dell'Ariston subito dopo la proclamazione. Forte del miglior share del millennio per la terza serata, il 51.6%, il festival decolla e ritrova il ritmo serrato della gara, anche se uno dei momenti piu' emozionanti e' il lento che Baglioni balla con Gianna Nannini, a suggellare il duetto su Amore bello, che vale la standing ovation del pubblico.

Si inizia con la versione rock di Heidi, con Claudio Baglioni, Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker in giacca nera borchiata. Poi tocca ai Giovani, che fanno riascoltare il loro brano: sul podio, alle spalle di Ultimo, si piazzano Mirkoeilcane con la storia del piccolo migrante di 'Stiamo tutti bene' (che vince anche il Premio della critica Mia Martini) e Mudimbi con 'Il mago'.

Sul palco i Big reinterpretano i brani con altri artisti. Annalisa ha chiamato accanto a se' Michele Bravi; Enzo Avitabile e Peppe Servillo ospitano gli Avion Travel e Daby Toure'; i Decibel hanno Midge Ure; Diodato e Roy Paci propongono Ghemon; Elio e le Storie Tese (in total black) cantano con i Neri per Caso (in total white). Vincitori del festival per Ermal Meta e Fabrizio Moro (Simone Cristicchi, che legge la lettera del vedovo del Bataclan) e per Giovanni Caccamo (Arisa). L'ex giudice di X Factor Skin (vestita di un arcobaleno di paillettes) per le Vibrazioni. Lo Stato Sociale, che ha chiamato Paolo Rossi e il Piccolo Coro dell'Antoniano, depura il suo brano Una vita in vacanza dall'unica parolaccia dei testi del festival: "nessuno che rompe i coglioni" diventa "nessuno che buca i palloni". Attori sul palco per Luca Barbarossa (Anna Foglietta), per Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico (Alessandro Preziosi), per Renzo Rubino (Serena Rossi). Mario Biondi guarda al sound brasiliano con Ana Carolina e Daniel Jobim, Max Gazze' al jazz con Rita Marcotulli e Roberto Gatto. Gli altri duetti vedono Nina Zilli con Sergio Cammariere; Noemi (al pianoforte) con Paola Turci (alla chitarra); Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri; Red Canzian con Marco Masini; Ron con Alice; The Kolors con Tullio De Piscopo e Enrico Nigiotti. La star per caso e' Federica Sciarelli, che gioca a interrogare Baglioni con Tu come stai. La star assoluta e' Milva, che la citta' di Sanremo omaggia con il premio alla carriera: sul palco, a riceverlo, la figlia Martina Corgnati. In base al voto della giuria degli esperti, nella fascia alta della classifica ci sono i duetti eseguiti da Max Gazze' con Rita Marcotulli e Roberto gatto, Luca Barbarossa con Anna Foglietta, Giovanni Caccamo con Arisa, Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi, Ron con Alice, Vanoni-Bungaro-Pacifico con Alessandro Preziosi, Diodato e Roy Paci con Ghemon. 

 

foto di Mauro Pastorello

 

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Cgia Mestre: nel 2018 lavoreremo 5 mesi per pagare le tasse

Oltre a commemorare la Festa della Repubblica, la Cgia segnala che il prossimo 2 giugno gli italiani celebreranno anche il tanto sospirato "tax freedom day". In altre parole, dopo 5 mesi dall'inizio del 2018 (pari a 152 giorni lavorativi), il contribuente medio italiano avrà assolto tutti gli obblighi fiscali dell'anno (Irpef, accise, Imu, Tasi, Iva, Tari, addizionali varie, Irap, Ires, etc.) e dal 2 giugno inizierà a guadagnare per se stesso e per la propria famiglia. Un esercizio, fa sapere la Cgia, del tutto astratto che, comunque, dà la dimensione di quanto sia smisurato il prelievo fiscale e contributivo dai portafogli degli italiani. In che modo si è giunti a individuare il 2 giugno come il "giorno di liberazione fiscale" del 2018? L'Ufficio studi ha preso in esame la stima del Pil nazionale di quest'anno e l'ha suddiviso per 365 giorni, ottenendo così un dato medio giornaliero. Successivamente, ha considerato le previsioni di gettito dei contributi previdenziali, delle imposte e delle tasse che i percettori di reddito verseranno nel 2018 e le ha rapportate al Pil giornaliero. Il risultato di questa operazione ha consentito di calcolare il "giorno di liberazione fiscale" di quest'anno. "Al netto di eventuali manovre correttive - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - quest'anno la pressione fiscale è destinata a scendere di mezzo punto percentuale rispetto al dato medio del 2017, per attestarsi, al lordo dell'effetto del bonus Renzi, al 42,1 per cento. Una discesa ancora troppo lenta e quasi impercettibile che, per l'anno in corso, è ascrivibile, in particolar modo, alla crescita del Pil e solo in minima parte alla diminuzione delle tasse". Sebbene sia in calo dal 2013, negli ultimi 25 anni il "tax freedom day" più "precoce" si è verificato nel 2005. 

Dal 2014 ad oggi ci siamo "svincolati" sempre prima dal pagamento delle tasse perché la pressione fiscale ha iniziato a diminuire a seguito della cancellazione della Tasi sulla prima casa, dell'introduzione del "bonus Renzi" e di una serie di misure di alleggerimento dell'Irap sul costo del lavoro, per l'abolizione temporanea dei contributi previdenziali in capo ai neo assunti con un contratto a tempo indeterminato, per il taglio dell'Ires, per la ripresa del Pil e anche a seguito del blocco delle tasse locali. Dal 2016, infatti, va ricordato che, ad eccezione della Tari, tutte le altre imposte locali (Imu, Tasi, Irap, addizionali regionali/comunali Irpef, Tosap, bollo auto, etc.) sono state congelate per legge. "Al netto delle strepitose promesse elettorali annunciate in queste ultime settimane da una buona parte dei big politici – conclude Paolo Zabeo - entro la fine di quest'anno chi sarà chiamato a governare il Paese dovrà recuperare quasi 12,5 miliardi di euro per sterilizzare l'ennesima clausola di salvaguardia, altrimenti dal 1° gennaio 2019 l'aliquota Iva del 10 per cento salirà all'11,5 e quella attualmente al 22 si alzerà al 24,2 per cento". Nel 2016 (ultimo anno in cui è possibile effettuare una comparazione con i paesi Ue) i contribuenti italiani hanno lavorato per il fisco fino al 2 giugno (154 giorni lavorativi), vale a dire 4 giorni in più rispetto alla media registrata nei Paesi dell'area euro e 9 se, invece, il confronto è realizzato con la media dei 28 Paesi che compongono l'Unione europea. Se confrontiamo il "tax freedom day" italiano con quello dei nostri principali competitori economici, solo la Francia presenta un numero di giorni di lavoro necessari per pagare le tasse nettamente superiore (+21), mentre tutti gli altri hanno potuto festeggiare la liberazione fiscale con un netto anticipo. In Germania, ad esempio, 7 giorni prima di noi, in Olanda 12, nel Regno Unito 27 e in Spagna 28. Il paese più virtuoso è l'Irlanda; con una pressione fiscale del 23,6 per cento consente ai propri contribuenti di assolvere gli obblighi fiscali in soli 86 giorni lavorativi.

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