E' morto stamani, all'ospedale di Pescara, il 25enne di Civitaquana che era rimasto gravemente ferito in un incidente stradale avvenuto lo scorso 29 gennaio sulla strada regionale 602 che collega Catignano a Civitaquana. Il giovane era alla guida di una moto quando ha perso il controllo del mezzo, che era prima finito a terra e poi contro un palo. Soccorso dal 118, il giovane era stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Pescara. Ricoverato nel reparto di Rianimazione, non si e' mai ripreso e questa mattina e' morto
Leggi Tutto »Trasporti, al via bando per 79 assunzioni a Tua
Assunzioni per 79 posizioni, entro l'estate prossima, alla Societa' Unica Abruzzese di Trasporto (Tua). Al via da oggi il bando per partecipare. Domande fino all'8 aprile. Per partecipare al bando ("con ordine di servizio n.21", ha tenuto a evidenziare D'Alfonso) occorrono quattro mesi di requisiti. In particolare, il bando, e' aperto per 55 figure di operai qualificati (21 meccatronici, 4 carrozzieri, 8 gommisti, 5 meccanici, 5 elettrici, 5 manutentori infrastrutture e 7 categorie protette da inserire in queste qualifiche). In piu' a 3 dirigenti; 1 specialista tecnico amministrativo e 20 operatori di esercizio (questi attingendo alla graduatoria in corso di validita').
Leggi Tutto »Cna, in Abruzzo perse 4.206 imprese in 5 anni
"Ogni chiusura e' un danno economico per il territorio, ma anche una perdita di saperi, competenze e mestieri. Abbiamo avanzato una serie di proposte alla Regione, che pero' non ha investito neanche un euro sui nostri progetti per rilanciare l'artigianato". Con queste parole Savino Saraceni, presidente regionale di Cna, lancia l'allarme sulla crisi del comparto in Abruzzo, certificata dallo studio compiuto da Aldo Ronci su dati Movimprese. Dallo studio di Ronci emerge come in Abruzzo, negli ultimi 5 anni, l'insieme delle imprese attive sia diminuito di 4.206 unita', passando da 131.072 del 2012 a 126.866 del 2017, evidenziando una flessione del 3,21%, valore doppio rispetto all'1,71% nazionale. Nel 2017 il saldo tra nuove iscrizioni delle imprese e cancellazioni mette in luce un incremento di 563 unita', che si traduce una crescita dello 0,38%, piu' modesta rispetto al dato nazionale dello 0,75%. Se inoltre al saldo si somma il dato relativo alle cancellazioni d'ufficio, nel 2017 il numero delle imprese attive in Abruzzo subisce una flessione di 197 unita' rispetto all'anno precedente. Il quadro e' ancora piu' critico nel settore dell'artigianato, considerando che in Abruzzo nel 2012 erano attive 34.909 imprese, scese a quota 30.451 nel 2017, con un decremento di 4.458 unita', che in valori percentuali si traduce in una flessione del 12,77% (contro il -7,73% registrato a livello nazionale). Il saldo tra iscrizioni e cessazioni, nell'artigianato abruzzese, nel 2017 evidenzia un decremento di 600 unita', frutto di 1.668 iscrizioni e 2.268 cancellazioni. La flessione maggiore riguarda la provincia di Chieti (-221 imprese). A seguire L'Aquila (-160), Pescara (-138) e Chieti (-81). I decrementi percentuali delle quattro province abruzzesi sono tutti superiori al dato nazionale (-0,84%). Le imprese artigiane, in Abruzzo, hanno subito variazioni negative in quasi tutte le attivita' economica, ma in particolare nelle costruzioni (-345 unita'), nell'industria manifatturiera (-161), nei trasporti (-42) e nella ristorazione (-28). In lieve controtendenza i settori pulizia e giardinaggio (+20 unita') e servizi alla persona (+12).
"Con la riforma del titolo V della Costituzione le competenze in materia di artigianato sono state demandate esclusivamente alle Regioni - rimarca il direttore regionale di Cna, Graziano Di Costanzo -. In Abruzzo c'e' la legge 23 del 2009 che non e' mai stata finanziata e noi a fine anno avevamo chiesto alla Regione, in virtu' degli avanzi di bilancio, di finanziare con 7 milioni di euro la nostra proposta articolata in 10 punti, che avrebbe generato un impatto su 3.000 imprese e creato tra i 500 e i 700 posti di lavoro. Non abbiamo avuto riscontri - prosegue Di Costanzo -. La realta' e' che si presta molta attenzione alla grande e media impresa, dimenticando che in Abruzzo il 54% degli occupati lavora in aziende che hanno tra 0 e 9 dipendenti".
La replica della Regione Abruzzo
"Nel terzo trimestre 2017 i registri delle Camere di commercio abruzzesi hanno rilevato la nascita di 1.589 imprese e la cessazione di 1.390, il saldo e' positivo (+199) e diventa ancor piu' consistente (+425) al netto delle cancellazioni d'ufficio". Lo scrive Andrea Catena, consigliere per le relazioni politiche e sindacali del presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, replicando a quanto diffuso oggi dalla Cna che, registrando negli ultimi 5 anni una diminuzione del numero di imprese di 4.206 unita' (-3,21%), ricordava di aver "avanzato una serie di proposte alla Regione che pero' non ha investito neanche un euro sui nostri progetti per rilanciare l'artigianato". "Sia il rapporto Svimez sia i piu' recenti dati Istat sull'occupazione - continua Catena - dimostrano che l'Abruzzo continua ad essere ragione traino del Mezzogiorno con 512mila occupati: abbiamo recuperato i livelli pre-crisi, con un tasso di occupazione del 59,2% superiore alla media nazionale e il piu' alto dal 2002". "Il sistema imprenditoriale regionale ha fatto rilevare un tasso di crescita pari a 0,29, quasi allineato a quello nazionale (0,30), che pone l'Abruzzo al settimo posto tra le regioni. Lo stock di imprese registrate in Abruzzo al 30 settembre 2017 ammonta a 148.055, +0,1% rispetto al trimestre precedente. E' quanto emerge da elaborazioni che il Cresa ha svolto sulla base di dati Infocamere-Movimprese, il Sistema informativo delle Camere di Commercio".
La controreplica di Mauro Febbo
"La Regione vorrebbe nascondere il disastro economico che incombe sull'economia regionale, ma i dati diffusi dalla Cna, ma anche del Cresa e Bankitalia, sono incontrovertibili e confermano tutte le nostre preoccupazioni denunciate in questi ultimi mesi nel corso dei quali abbiamo rimarcato come l'Abruzzo sia in forte ritardo. Quindi, Catena, nuovo ventriloquo, farebbe bene a studiare e a lavorare (non come ha sempre fatto in qualita' di funzionario di partito o incaricato) sull'andamento dei dati". Questo il commento del consigliere regionale Mauro Febbo. "L'analisi effettuata dal professor Ronci, considerato a tutti i livelli un esperto economista, e' riferita agli ultimi cinque anni, incluso il 2017, e non a un trimestre, mettendo a fuoco il problema di un comparto fondamentale come l'artigianato. A fronte di questa crisi la Regione fa finta di niente, anzi non utilizza le risorse, quelle vere, europee. Tant'e' che anche in sede di approvazione, a dicembre scorso, dell'ultimo Bilancio di previsione 2018 l'esecutivo regionale non ha voluto inserire nessuna risorsa o misura di sostegno all'artigianato, cosi' come richiesto attraverso i nostri emendamenti, che la maggioranza delle Regioni italiane utilizzano". "Ricordo - aggiunge Febbo - che il numero totale delle imprese attive abruzzesi, dal 2013 al 2017, ha subito una flessione di ben 4.206 unita' influenzata proprio dalla dinamica delle imprese artigiane. Pertanto - conclude Febbo - il Presidente D'Alfonso che gira con il suo megafono Bob nei mercati rionali abbia il coraggio di spiegare il ritardo dei fondi europei e il lassismo del suo esecutivo nell'aggredire la crisi economica che attanaglia l'artigianato e la piccola impresa".
Leggi Tutto »Montesilvano celebra il Giorno del Ricordo venerdì 9 febbraio
Si terranno venerdì 9 febbraio le manifestazioni organizzate dal Comune di Montesilvano per celebrare il Giorno del Ricordo. Alle 10, in piazza Guy Moll si svolgerà la cerimonia di deposizione della corona al Monumento delle vittime delle Foibe. La commemorazione verrà moderata dal professor Oscar Ruberto. Alla deposizione prenderà parte anche don Maurizio Sonaglia, per la benedizione della corona. A seguire la celebrazione si sposterà all’IIS E. Alessandrini, dove gli studenti dell’Istituto guidato da Roberto Chiavaroli e quelli del Liceo Scientifico d’Ascanio incontreranno Donatella Bracali e Antonio Fares, rispettivamente vicepresidente e segretario dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia.
«Commemorare la tragedia delle Foibe - spiega l’assessore alle Manifestazioni Ottavio De Martinis - è un atto molto importante per tutta la collettività. Abbiamo voluto affiancare al consueto momento di deposizione della corona, insieme ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma, anche un incontro formativo con i giovani. Riteniamo doveroso puntare i riflettori su un dramma così tragico della storia del nostro Paese e invitare i ragazzi alla riflessione. Possiamo contare sulla preziosa collaborazione di Donatella Bracali e Antonio Fares, testimoni diretti, con le loro famiglie di quei fatti angoscianti che offriranno ai ragazzi i loro toccanti racconti di una delle pagine più tristi della storia italiana, non solo per gli orrori perpetrati in quei giorni, ma anche per l’occultamento e il silenzio che ha coperto per lunghi anni l’esodo e le foibe».
Leggi Tutto »Noi con l’Italia, la quarta gamba presenta le sue liste
Presentata a Pescara la lista "Noi con l'Italia - Udc" alla Camera e al Senato per l'Abruzzo. La formazione centrista che fa parte della coalizione di centrodestra, vede capilista Gianni Chiodi, Presidente emerito della Regione Abruzzo e capolista alla Camera nel collegio plurinominale Teramo-L'Aquila, Enrico Di Giuseppantonio, candidato alla Camera nel collegio plurinominale Chieti-Pescara e nel collegio uninominale 5 Vasto-Lanciano-Ortona e Giulio Sottanelli, candidato capolista al Senato nel collegio plurinominale Abruzzo.
"Noi pensiamo di vincere anche alla Regione - ha spiegato Chiodi - mentre oggi c'e' una grande fuga dovuta al fatto che il centrosinistra si e' reso conto che le ricette che ha adottato tanto per il Paese, quanto per la Regione sono state fallimentari" Enrico Di Giuseppantonio ha detto che "credo che in Abruzzo avremo un risultato straordinario, con un forte impegno da parte di una lista che ha radici profonde nel popolarismo e nella cultura della solidarieta' che in questa regione ha sempre trionfato e cosi' facendo daremo quel contributo importante per far vincere il centrodestra. I nostri candidati daranno anche un supplemento di impegno per far si che tutti i problemi di questa Regione, e ne sono tanti, possano trovare nel Parlamento una giusta rappresentanza".
Il parlamentare uscente Giulio Sottanelli ha sottolineato che "Siamo una forza certamente responsabile a differenza di altri, e siamo in campo contro estremismi e populismi. Siamo una forza di grande responsabilita' composta da persone che vengono dal territorio, che hanno amministrato e che hanno una propria attivita' e che vogliono donare il loro impegno per il bene dell'Abruzzo in Italia".
C'e' una delusione non a livello personale, ma per i territori perche' c'e' stata una assenza di considerazione soprattutto per Teramo e L'Aquila e questo e' stato un errore di Forza Italia". Lo ha detto il presidente emerito della Regione Abruzzo e capolista di "Noi con l'Italia - Udc" alla Camera nel collegio plurinominale Teramo-L'Aquila, Gianni Chiodi, a proposito della sua esclusione dalle candidature di Forza Italia. "Noi pero' ci siamo - ha aggiunto nel corso della presentazione della lista 'Noi con l'Italia - Udc' alla Camera e al Senato per l'Abruzzo - e faremo del nostro meglio con una squadra importante formata da Gaetano Quagliariello, Giulio Sottanelli, Enrico Di Giuseppantonio, personalita' che si sono sempre contraddistinte per una grande attenzione per i loro territori di riferimento. Noi rappresenteremo con forza e determinazione i nostri territori di fronte ad una sinistra che scappa e perde di fatto la Regione, perche' la grande fuga di D'Alfonso dovuta al fatto che presto saranno note tutte le fumisterie e il castello di chiacchiere, vede il presidente scappare a Roma e rimettere in gioco la Regione, e fra sei mesi, quando si tornera' a votare, quella della Regione sara' una partita fra M5S e Centrodestra".
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Il Banco Alimentare Abruzzo e IKEA Chieti insieme per l’iniziativa ‘Alimentiamo il futuro’
IKEA Chieti sostiene il Banco Alimentare dell’Abruzzo con l’iniziativa “Alimentiamo il futuro” a sostegno delle persone bisognose della regione. Da lunedì 5 a domenica 18 febbraio, per ogni lampadina Ledare 1000 Lumen venduta, IKEA Chieti donerà 1 euro al Banco Alimentare dell’Abruzzo, per contribuire a sostenere l’impegno contro la povertà del territorio. La scelta di 1 euro non è casuale: grazie a questa piccola somma, infatti, quest'opera sociale recupera e redistribuisce 7 kg di cibo equivalenti a 14 pasti (secondo la stima adottata dalla Fédération Européenne des Banques Alimentaires, 1 pasto corrisponde a 500 grammi di alimenti).
I clienti potranno contribuire attivamente al progetto donando ulteriori 2 euro su qualsiasi acquisto: in questo modo, aiuteranno ben 47.106 persone indigenti della nostra regione, di cui 3.066 bambini, sostenute quotidianamente dal Banco Alimentare dell'Abruzzo, la realtà che recupera cibo da grande distribuzione, imprese agroalimentari, programmi di lotta alla povertà per distribuirlo a chi vive nel bisogno mediante una solida rete di 241 enti convenzionati (Caritas, associazioni di volontariato, parrocchie, case famiglia ecc.). Quella abruzzese è una delle ventuno sedi regionali coordinate a livello nazionale dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus.
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Fisco, oltre 4 milioni e mezzo di nuclei familiari con dichiarazione a fini Isee
Nel 2016 sono stati oltre 4 milioni e mezzo i nuclei familiari che hanno presentato una dichiarazione a fini Isee, per un totale di oltre 14 milioni di individui pari al 23,4% della popolazione residente. La crescita è di circa il 6% rispetto all'anno precedente, in recupero rispetto al calo registrato nel 2015 in occasione della riforma. E' quanto emerge dal rapporto di monitoraggio sull'Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) pubblicato oggi dal ministero del Lavoro relativo al 2016, seconda annualità di implementazione della riforma avviata il primo gennaio 2015. Dal punto di vista territoriale, è il Mezzogiorno l'area in cui si presentano relativamente più dichiarazioni, con quasi una persona su tre coperta da Isee (30,4%), mentre nel Nord ci si colloca su valori prossimi a una su cinque (18,1%) e nel Centro sulla media nazionale (23,3%). Rispetto al passato, però, la distribuzione territoriale è molto più omogenea. L'Isee medio nella popolazione è di circa 11 mila euro, quello mediano (il valore cioè che separa la metà più povera delle famiglie da quella più ricca) molto più basso, circa 7 mila 700 euro. Circa un Isee su dieci è pari a 0. Oltre due su tre degli Isee rilasciati nel Mezzogiorno è inferiore a 10 mila euro, quota che nel Centro-Nord scende a poco più che la metà.
Ancora maggiori le differenze tra grandi città: a Firenze la mediana è di 11.700 euro, a Catania e Palermo intorno ai 4 mila euro. Molto diverso anche il quadro se osservato per 'sottopopolazioni': la media dell'Isee nelle famiglie con minorenni è di poco più di 9,5 mila euro, valore che sale ad oltre 20,6 mila euro nel caso di nuclei con universitari, mentre scende a meno di 8,7 mila euro nel caso nel nucleo vi siano persone con disabilità (in metà dei casi si tratta di anziani). La 'popolazione Isee' rappresenta il complesso di nuclei familiari che accede alle diverse prestazioni di welfare per le quali è necessaria la prova dei mezzi. Si tratta cioè di una popolazione che dipende dall'offerta di servizi esistente a livello nazionale e, soprattutto, locale. Si va da servizi rivolti alla generalità della popolazione (nidi d'infanzia, mense scolastiche, diritto allo studio universitario) o a segmenti molto ampi della stessa (bonus bebè) a prestazioni rivolte solo a chi è in condizioni economiche disagiate (sostegno al reddito ai nuclei in povertà) o a chi è in una particolare condizione di bisogno non necessariamente legata alle condizioni economiche (prestazioni socio-sanitarie per persone con disabilità o non autosufficienti). In altri termini, è una popolazione variegata che non può essere confusa né, da un lato, con la popolazione povera o bisognosa, né, dall'altro, con l'intera popolazione residente. E' piuttosto la complessa rappresentazione del variegato mondo di chi richiede prestazioni sociali, ciascuna col suo 'grado' di universalità, che proprio per queste caratteristiche è utile mettere a confronto con il complesso della popolazione residente
In media si tratta di nuclei familiari di 3,1 membri, un po' più numerosi che nel totale delle famiglie residenti (2,4 membri); in essi sono presenti molto più frequentemente che nel resto della popolazione componenti minorenni (circa metà dei nuclei Isee vs. circa un quarto del totale dei nuclei residenti); nel 90% dei casi vi è almeno un componente di cittadinanza italiana (gli stranieri sono l'8,3% della popolazione residente); i nuclei jobless (cioè in cui nessuno lavora) sono quasi uno su tre, il doppio che nella popolazione complessiva; altrettante sono le famiglie in piena occupazione (cioè in cui tutti coloro in età da lavoro sono occupati), che nel totale della popolazione sono il 40%; tra le famiglie con occupati, in tre casi su quattro si tratta di solo lavoratori alle dipendenze, in uno su dieci di solo lavoratori autonomi; i nuclei Isee vivono in abitazione di proprietà in meno della metà dei casi a fronte dell'80% di proprietari nella popolazione complessiva. Nel report 2016 viene per la prima volta presentato un esercizio di natura 'longitudinale', che consiste nel seguire nel tempo le famiglie che avevano presentato l'Isee sia prima che dopo la riforma. In questo modo è possibile stimare in maniera più rigorosa l'effetto 'emersione' ottenuto con il nuovo sistema dei controlli implementato in occasione della riforma e che precedentemente era stato commentato con riferimento in particolare al patrimonio mobiliare (conti correnti, titoli, ecc.), osservando il calo delle dichiarazioni a patrimonio nullo (da circa il 70% prima della riforma a meno del 7% nel 2016). Ebbene, selezionando le famiglie con Isee sia prima che dopo la riforma, emerge che nell'Isee di tali nuclei il valore del patrimonio mobiliare dichiarato è cresciuto in media di 7.400 euro e in un caso su 10 di oltre 20 mila euro.
Leggi Tutto »‘Banda del centro commerciale’ bloccata nella Marsica
Sono stati sorpresi in flagranza dai carabinieri forestali e sono stati arrestatidopo l'ennesimo furto in un centro commerciale. Si tratta di tre romeni, una donna e due uomini. La banda del centro commerciale, cosi' soprannominata dai proprietari dei supermercat situati sulla Tiburtina in diversi comuni della Marsica. I tre sono stati arrestati grazie alle indagini dei militari, coordinati dal tenente colonnello Antonio Renato Rampini, comandante del Nipaaf L'Aquila. I Carabinieri Forestali hanno visionato i filmati di sicurezza interni ed esterni ai centri commerciali e hanno individuato la Croma con cui la banda si spostava. Seguendo le loro tracce i militari li hanno sorpresi nel quarto supermercato preso di mira, con una refurtiva di oltre cinquemila euro tra generi alimentari, materiale elettrico e articoli di igiene personale.
Leggi Tutto »Vasto, telecamere ultrasensibili contro l’abbandono dei rifiuti
Telecamere ad alta risoluzione per consentire la visione anche di notte e che scattano immagini chiare dei soggetti e delle targhe dei veicoli in movimento, per contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. Il Comune di Vasto introdurrà sistemi di controllo piu' moderni per un'azione piu' diretta per individuare i responsabili dei comportamenti scorretti. "L'abbandono dei rifiuti e' una forma di incivilta' che danneggia l'ambiente e causa degrado", evidenzia l'Ufficio Ambiente del Comune di Vasto. Alle sanzioni amministrative elevate dagli ispettori ambientali che fanno capo al nucleo della Protezione Civile di Vasto si aggiunge il sistema di videosorveglianza, attivato in questi giorni (a rotazione) nei diversi punti critici della citta' che sono costantemente oggetto di discariche abusive.
Leggi Tutto »Condannato a 5 anni per due rapine a Francavilla
Il Tribunale di Chieti ha condannato un 25enne a 5 anni di reclusione e 1.500 euro di multa. Il giovane doveva rispondere di due rapine e altrettanti furti. La prima rapina fu commessa con un complice, rimasto ignoto, ai danni di un supermercato di Tollo da dove sotto la minaccia di un coltello e di una pistola giocattolo, vennero portati via poco meno di 1900 euro. La seconda venne commessa solo dal 25enne il quale, brandendo un coltello dentro una tabaccheria di Francavilla al Mare, porto' via 3.000 euro in contanti e 150 tagliandi del Gratta e vinci del valore di un euro ciascuno. Sempre a Francavilla il giovane rubo' una Fiat Panda che era parcheggiata lungo una strada mentre in un'altra circostanza strappo' la borsetta, contenente 120 euro, ad una donna. I fatti risalgono al periodo compreso fra gennaio e marzo del 2017.
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